Tusculanis disputationibus editis, tre libri perfecti sunt “De natura
deorum” in quibus omnis quaestio continetur. Quae ut plane esset perfecta, “De divinatione” ingressi sumus his libris scribere; quibus, si “De fato” adiunxerimus, ut est in animo, erit abunde satisfactum toti huic quaestioni. Atque his libri adnumerandi sunt sex “De re publica”, quos tum scripsimus, cum gubernacula rei publicae tenebamus. Magnus locus philosophiaeque proprius a Platone, Aristotele, Teophrasto totaque Peripateticorum familia tractatus uberrime. Nam quid ego “De consolatione” dicam? Quae mihi quidem ipsi sane aliquantum medetur, ceteris item multum illam profuturam puto. Interiectus est etiam nuper liber is, quem ad nostrum Atticum “De senectute” misimus; in primisque, quoniam philosophia vir bonus efficitur et fortis, Cato noster in horum librorum numero ponendus est. Cumque Aristoteles itemque Teophrastus, excellentes viri cum subtilitate, tum copia, cum philosophia dicendia etiam praecepta coniunxerint, nostri quoque oratorii libri in eundem librorum numerum referendi videntur. Ita tres erunt “De oratore”, quartus “Brutus”, quintus “Orator”. Cicerone Pubblicate le “Dispute tuscolane”, sono stati completati i tre libri “La natura degli dei” in cui è contenuta tutta la questione. Non appena completata del tutto questa, abbiamo cominciato a scrivere questi libri “La dote profetica”; se si aggiungesse a questo “Il fato”, come è intenzione, sarà abbondantemente soddisfatta tutta questa questione. E tra questi libri si devono includere i sei “La Repubblica” che scrivemmo allora, quando tenevamo il governo della Repubblica. Grande e caratteristico argomento della filosofia fu trattato assai eloquentemente a partire da Platone, Aristotele, Teofrasto e da tutta la scuola dei Peripatetici. Infatti cosa dovrei dire della “Consolazione”? E questa certo che giova a me stesso davvero così tanto, penso che ugualmente sarà di giovamento agli altri. Recentemente è stato anche inserito quel libro, che mandammo al nostro amico Attico “L'anzianità”; e in primo luogo, poiché l'uomo buono viene formato dalla filosofia, il nostro Catone è da inserire in una parte di questi libri. Questi uomini eccellenti, Aristotele e Teofrasto, con cautezza, poiché hanno unito l'eloquenza con la filosofia e anche l'oratoria, sembra di dover inserire anche i nostri libri di oratoria nel medesimo numero di libri. Tre saranno i libri “L'oratore”, il quarto “Bruto”, e il quinto “Oratore”.