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Operazione Barbarossa

Operazione Barbarossa
Operazione Barbarossa
Parte del fronte orientale della seconda guerra mondiale

Direttrici d'attacco dell'Operazione Barbarossa Data: 22 giugno - 31 dicembre 1941

Luogo: Bielorussia, Ucraina, Lituania, Lettonia, Estonia, Russia occidentale Esito: Vittoria tattica dell'Asse, vittoria strategica dell'Unione Sovietica Schieramenti Germania Romania Finlandia Italia Ungheria Repubblica Slovacca Divisione Blu LVF URSS

Comandanti Adolf Hitler Walther von Brauchitsch Wilhelm Ritter von Leeb Fedor von Bock Gnther von Kluge Gerd von Rundstedt Friedrich Paulus Walter von Reichenau Carl Gustaf Emil Mannerheim Giovanni Messe Josif Stalin Kliment Voroilov Semn Tymoenko Fdor Kuznecov Dmitrij Pavlov Ivan Tjulenev Ivan Konev Georgij ukov Semn Budnnyj Effettivi ~ 3.500.000 uomini, 3.300 carri armati, 2.770 aerei ~ 4.700.000 uomini, 2.500.000 sulla linea del fronte, ~ 7.000 carri armati, 4.600 aerei Perdite 830.903 (173.722 morti, 35.875 dispersi, 590.000 4.308.094 (2.993.803 morti o dispersi/prigionieri, 1.314.000 feriti) [1] feriti)
[2]

Operazione Barbarossa Operazione Barbarossa (in tedesco Unternehmen Barbarossa), stata la denominazione in codice tedesco per l'invasione dell'Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale; tale nome fu ispirato dalle gesta dell'Imperatore Federico Barbarossa. Prese avvio il 22 giugno 1941 e fu la pi vasta operazione militare terrestre di tutti i tempi; il fronte orientale tedesco, aperto con l'inizio dall'operazione, fu il pi grande teatro bellico dell'intera seconda guerra mondiale e vi si svolsero alcune tra le pi grandi e sanguinose battaglie della storia. Nei quattro anni che seguirono l'apertura delle ostilit tra Germania ed Unione Sovietica, decine di milioni di militari e civili persero la vita o patirono enormi sofferenze a causa delle condizioni di vita miserevoli in cui vennero a trovarsi. L'operazione avrebbe dovuto costituire il punto di svolta delle fortune naziste, ma il suo fallimento si rivel l'elemento da cui inizi il processo di capitolazione dello stato di Hitler.

I rapporti tra Germania ed Unione Sovietica


L'ostilit che animava non solo i regimi nazista e sovietico ma anche la cultura e le razze dei due popoli era stata da secoli sempre molto profonda: i Teutoni e gli Slavi erano da sempre nemici ed in tempi moderni era gi stata espressa la volont da parte di Hitler di colonizzare una terra dagli spazi cos immensi[3] , ma egli non intendeva ripetere l'errore compiuto dalla Germania e dagli Imperi centrali durante la prima guerra mondiale, ossia la guerra su due fronti, e di conseguenza l'intento risiedeva nel combattere un solo nemico alla volta e, solo distruggendo definitivamente i nemici occidentali, la Germania avrebbe avuto la possibilit di volgere lo sguardo ad est e conquistare l'Unione Sovietica[4] . L'inimicizia dei due popoli ed, in misura ancora maggiore, dei due regimi ne rendeva difficile un'intesa diplomatica e tale difficolt era accresciuta dal timore di parte sovietica della politica espansionistica iniziata dalla Germania con l'annessione dei Sudeti, sancita il 30 settembre del 1938 alla Conferenza di Monaco, e proseguita con il tentativo di rivendicazione del cosiddetto corridoio di Danzica ma Hitler, sfruttando l'avversione di Stalin per l'occidente capitalista[5] , avvi trattative tra i due paesi che si conclusero positivamente il 23 agosto 1939 con il patto Molotov-Ribbentrop, un patto di non Il Protocollo del 23 agosto 1939 firmato dai Ministri degli esteri Molotov e Ribbentrop aggressione che consent alla Germania non solo di non temere un'offensiva da est ma di continuare ad usufruire delle forniture di petrolio, grano ed acciaio provenienti dall'Unione Sovietica[6] . La prospettiva dell'imminente conflitto contro la Polonia favor ulteriormente le relazioni tra i due paesi in quanto la possibile futura spartizione dell'Europa orientale era un obiettivo che da parte sovietica era positivamente considerato, pur non trascurando la fondata possibilit che presto o tardi il conflitto tra i due popoli, le due razze e le due ideologie sarebbe stato inevitabile.

I motivi dell'attacco
Il concetto della politica estera teorizzato da Hitler ed, attraverso di lui, dal Partito Nazista, poggiava sul concetto del cosiddetto "Lebensraum", ossia lo spazio vitale destinato al popolo tedesco; tale spazio doveva essere ricavato dall'annessione di territori ad est della Germania, abitati da coloro che erano spregiativamente definiti Untermenschen, sub-umani. Queste popolazioni comprendevano naturalmente gli slavi ed i bolscevichi sovietici ma la sottomissione avrebbe dovuto riguardare anche gli ebrei, gli zingari, ed in ogni caso qualunque razza od etnia differente da quella ariana, ed il loro destino avrebbe dovuto essere quello previsto dal Generalplan Ost, il progetto che mirava a dare attuazione alle teorie del Fhrer in materia del nuovo ordine delle relazioni etnografiche nei territori occupati quali il genocidio, l'espulsione, la riduzione in schiavit e la germanizzazione[7] .

Operazione Barbarossa

Oltre alle teorie razziali vi erano tuttavia ragioni politiche e militari ben definite: nel 1939 l'Unione Sovietica contribu in modo significativo sia alla sconfitta della Polonia, con l'attacco da est avvenuto il 18 settembre, sia, con l'accordo stipulato il 29 settembre in materia di scambi commerciali con la Germania, ad alleggerire la pressione economica che derivava dal conflitto appena iniziato, ma allo stesso tempo la politica espansionista dello Stato sovietico cominci a delinearsi. Heinrich Himmler, ideatore del Generalplan Ost, L'Unione Sovietica occup gli Stati baltici, il 30 settembre 1939 in una fotografia scattata a Dachau attacc la Finlandia e, diversamente da quanto previsto nel patto Molotov-Ribbentrop, nel 1940 impose alla Romania non solo di cedere la regione della Bessarabia ma anche la parte settentrionale della Bucovina, occupando nell'occasione anche il territorio di Hertza; questo spinse Hitler, il 30 settembre 1940, a garantire l'autonomia della Romania. Al fine di alleggerire la tensione che si stava creando a causa della situazione nel "Bacino danubiano" il Ministro degli esteri Molotov fu invitato a Berlino dove avanz alcune richieste: la comprensione della Finlandia nella sfera di influenza dell'Unione Sovietica, la preparazione di un accordo che sancisse in modo preciso il futuro assetto politico ed economico della Polonia ed il riconoscimento degli interessi sovietici in Romania, in Bulgaria e sui Dardanelli; queste richieste furono successivamente presentate in forma scritta al ritorno di Molotov a Mosca suscitando il disappunto di Hitler, il quale rispose in maniera evasiva durante i colloqui ed evit di rispondere alla richiesta formale, confidando ai suoi pi vicini collaboratori che l'andamento di questi colloqui tenuti a Berlino lo aveva convinto che il conflitto con l'Unione Sovietica sarebbe stato inevitabile[8] . I differenti interessi tra le due nazioni stavano cominciando a portare in superficie tanto la fragilit quanto la reale natura di "espediente" del patto Molotov-Ribbentrop e proprio nei Balcani il contenzioso stava portando al punto di rottura: l'Unione Sovietica aveva favorito in Jugoslavia il colpo di stato con il quale, il 27 marzo 1941, il generale Duan Simovi aveva posto sul trono Pietro II di Iugoslavia[9] , mentre Piani tedeschi di smantellamento dell'Unione la Germania aveva stretto i rapporti con la Bulgaria, della quale si serv Sovietica per l'invasione della Grecia, la stessa Romania e l'Ungheria, con il patto di alleanza stipulato il 30 agosto 1940, tramutandoli in suoi "stati satelliti"[10] . Dal punto di vista militare Hitler vedeva, dopo la capitolazione della Francia, l'Unione Sovietica come una causa indiretta dell'ostinazione a resistere della Gran Bretagna, sostenendo che essa riponeva le sue speranze tanto sull'entrata in guerra degli Stati Uniti quanto sulla potenza dello Stato bolscevico e, se questo fosse risultato sconfitto, l'America non avrebbe combattuto contro la Germania e la Gran Bretagna avrebbe chiesto quella pace tanto sperata dal Fhrer[11] , o, in alternativa, la prospettiva di una "crociata anticomunista" avrebbe potuto suggerire alla capitalista Gran Bretagna, una pace al fine di permettere ai tedeschi di concentrare tutte le loro forze contro il comunismo[12] .

Operazione Barbarossa

La fiducia di Hitler
Lo Stato Maggiore tedesco avvert il dittatore dei rischi insiti nel combattimento su due fronti, ma questi, sovrastimando le proprie forze, non fu prudente come i suoi generali. La condotta aggressiva tenuta dalla Germania fino a quel momento aveva consentito la riunificazione con i Sudeti e l'annessione della Cecoslovacchia senza combattere, la Danimarca si era arresa senza opporre resistenza mentre la Polonia e la Norvegia erano state sconfitte soffrendo perdite di uomini e di materiali ma con estrema rapidit. Le truppe tedesche, Adolf Hitler annuncia, il 4 maggio 1941, la fine utilizzando lo strumento nuovo della blitzkrieg, erano in seguito delle operazioni nella Penisola balcanica riuscite, durante la campagna di Francia, a sconfiggere rapidamente l'Arme de terre grazie all'aggiramento della linea Maginot attraverso il Belgio, i Paesi Bassi, ed il Lussemburgo, violandone la neutralit, e la foresta delle Ardenne; ed altrettanto rapide furono le invasioni della Jugoslavia e della Grecia. La sicurezza che Hitler aveva ricavato da una tale serie di vittorie lo aveva indotto, subito dopo la capitolazione della Francia, a cominciare i preparativi per l'invasione dell'Unione Sovietica, che avrebbe dovuto avere inizio, al pi tardi, nella primavera del 1941. La sua decisione era giustificata militarmente con il timore che Stalin stesse a sua volta preparando l'invasione della Germania e quindi si sarebbe reso necessario precederla al fine di evitare la guerra su due fronti. A sostegno di questa opinione il Fhrer aveva considerato che il Regno Unito aveva vinto la battaglia d'Inghilterra e, seppure non in grado di intraprendere offensive terrestri, era comunque un nemico ancora molto attivo, soprattutto sui mari, e quindi la sconfitta dell'Unione Sovietica avrebbe indotto Winston Churchill a chiedere la pace. Altri importanti elementi che rafforzavano la convinzione di Hitler in una campagna della durata non superiore a dieci settimane erano: la riscontrata impreparazione dell'Armata Rossa, palesata durante il conflitto sovietico-finnico, l'inesperienza degli alti comandi, colpiti nel periodo successivo al 1937 da una serie di epurazioni che, secondo stime di parte tedesca, avevano eliminato o messo a riposo circa 30.000 tra ufficiali dell'esercito e della marina, il 90% dei generali e l'80% dei colonnelli[13] , e l'estrema arretratezza del popolo e della societ sovietica. La prima delle molteplici conseguenze negative di questo atteggiamento, che si sarebbero drammaticamente palesate durante l'inverno del 1941, fu la mancata dotazione alle truppe di un equipaggiamento invernale, confidando che la guerra sarebbe stata vinta prima del calo delle temperature[14] .

La preparazione dell'attacco
L'esercito tedesco Nell'estate del 1940 Hitler cominci ad elaborare la strategia da utilizzare per un attacco contro L'Unione Sovietica, egli, nel 1938, aveva assunto il comando delle forze armate creando un proprio Stato Maggiore, l'Oberkommando der Wehrmacht (OKW) che, in collaborazione con l'Oberkommando des Heeres (OKH), il Comando Supremo dell'esercito, si adoper per la pianificazione di quella operazione che ancora non aveva assunto la denominazione di "Barbarossa"[15] . Nel periodo intercorrente tra l'autunno del 1940 e la primavera del 1941 inizi un enorme spostamento di mezzi e di truppe lungo i confini orientali del Reich e circa 17.000 treni furono impiegati per trasportare la massa di materiali e dell'impressionante numero di circa 3.500.000 uomini; tale spostamento non si concretizz immediatamente in un "dislocamento" in quanto una parte di questi mezzi fu impiegata, nell'aprile del 1941, per le due campagne lampo contro la Jugoslavia e la Grecia ma, ai primi di giugno, l'esercito tedesco era pronto per sferrare l'offensiva.

Operazione Barbarossa L'inizio delle operazioni era fissato per la seconda met del mese di maggio ma, oltre al dirottamento di una parte delle forze per la guerra nei Balcani, occorsero altri due fattori a ritardarne l'esecuzione: il primo era la scarsit di veicoli di cui disponeva la Germania, le cui industrie inspiegabilmente non erano ancora state mobilitate per la "guerra totale", con la conseguenza che anche le divisioni corazzate dipendevano in parte dal trasporto ippotrainato; il secondo era l'eccezionale ondata di pioggia che si era abbattuta in quella primavera sull'Europa orientale e che aveva reso le strade non asfaltate difficilmente percorribili. L'atteggiamento sovietico I grandi movimenti dell'esercito tedesco ovviamente non sfuggirono ai servizi segreti sovietici, cos come non furono ignorate le frequenti missioni di aerei spia tedeschi che ad alta quota studiavano il terreno in previsione dell'avanzata, ed da rilevare che nel dicembre 1940 l'addetto militare sovietico a Berlino era entrato in possesso, grazie ad un'informazione anonima, delle linee di condotta delle operazioni verso ovest[16] , ma tutti questi indizi sembrano essere stati ignorati da Stalin che, oltre a non sollevare proteste come sarebbe stato suo diritto, diram ordini alla stampa al fine di impedirgli di affrontare l'argomento ed evit di mobilitare l'esercito[17] . Oltre alla preoccupazione di non offrire pretesti alla Germania per iniziare le ostilit non va trascurata la naturale diffidenza del dittatore nei confronti dell'Inghilterra, considerando non attendibili e frutto di un'operazione di disinformazione le indicazioni provenienti da oltre Manica sulle ragioni dello spostamento delle truppe da parte tedesca; a questo si aggiunse l'attivit dello spionaggio tedesco che intese far credere che tale spostamento aveva come unico scopo quello di portare al di fuori del raggio di azione dei bombardieri britannici tutte le forze che sarebbero state successivamente utilizzate da Hitler per l'invasione della Gran Bretagna. Tale informazione fu in ogni caso giudicata attendibile da Stalin, il quale riteneva che la Germania avrebbe aperto il fronte orientale non prima di aver portato a termine le operazioni militari contro la Gran Bretagna. Il "prudente" atteggiamento di Stalin tuttavia non proveniva semplicemente dall'evolversi o meno della situazione politica e bellica con l'Inghilterra ma anche dalla riscontrata impreparazione dell'Armata Rossa, che in quel periodo era in fase di addestramento e soprattutto di riammodernamento, e, mentre Hitler stava completando la pianificazione dell'Operazione Barbarossa, il generale ukov si adoperava per elaborare una strategia difensiva, basata non pi sulla antiquata concezione dello schieramento del grosso delle truppe lungo il confine ma piuttosto sul concetto della "difesa mobile", che prevedeva linee di difesa distanti un centinaio di chilometri l'una dall'altra, che, in caso di attacco, avrebbero consentito con maggiore facilit il ripiegamento ed il contrattacco. Gli avvertimenti di Richard Sorge Richard Sorge, sfruttando la sua professione di giornalista ed inviato, nel periodo tra il 1935 ed il 1941 realizz, nelle vesti di corrispondente da Tokyo, un collegamento radiofonico con Mosca e, nell'aprile del 1941, leggendo gli scritti dell'addetto militare tedesco, il colonnello Kretschmer, era venuto a conoscenza del completamento dei preparativi per l'offensiva e che la decisione sulla guerra o sulla pace con l'unione Sovietica sarebbe dipeso esclusivamente dalla volont di Hitler e non dall'atteggiamento di Stalin; il 20 maggio 1941 egli fu in grado, leggendo alcuni telegrammi di von Ribbentrop, di conoscere la data esatta dell'attacco ed immediatamente trasmise a Mosca il messaggio: l'attacco inizier il 20 giugno, possibile un giorno o due di ritardo, ma i preparativi sono ormai completi. Alla frontiera orientale della Germania sono ammassate dalle 170 alle 190 divisioni tedesche. Non ci saranno ne ultimatum ne dichiarazioni di guerra. L'esercito russo dovr crollare ed il regime sovietico cadr entro due mesi[18] . Mosca inspiegabilmente parve ignorare l'avvertimento, ed da rilevare che anche alcuni criptoanalisti svedesi guidati da Beurling erano al corrente dei futuri avvenimenti[19] , inviando al giornalista tedesco ed ai suoi collaboratori, dopo alcuni giorni di silenzio, solamente un messaggio in cui si esprimeva "grata approvazione" per l'informazione; atteggiamento che naturalmente suscit perplessit in Sorge, perplessit ribadite durante il processo a suo carico che si tenne a Tokyo nel 1944, ed interrogativi da parte degli storici moderni, mai completamente chiariti.

Operazione Barbarossa

La strategia
La strategia decisa da Hitler e dai suoi assistenti nell'Alto Comando tedesco (Oberkommando der Wehrmacht), prevedeva l'impiego di tre gruppi di armate incaricati di conquistare regioni ben definite, obiettivi specifici quali i grandi bacini industriali e le importanti citt dell'Unione Sovietica. Il Gruppo d'armate Nord, forte di 31 divisioni, partendo dalla Prussia Orientale, aveva il compito di marciare in direzione nord-est, attraverso i paesi baltici e nella Russia settentrionale, al fine di impadronirsi della citt di Leningrado (oggi San Pietroburgo). La Finlandia avrebbe attaccato da nord, partendo dalla Carelia, con 14 divisioni una ventina di giorni dopo l'inizio dell'offensiva tedesca; Il Gruppo d'armate Centro costituiva la forza pi consistente. Le sue 57 divisioni avrebbero dovuto attaccare a nord delle paludi di Rokitno, che si estendevano oltre il confine per circa 240 km, puntando sulla direttrice Smolensk-Mosca, marciando attraverso la Bielorussia e le regioni centro-occidentali dell'Unione Sovietica; Il Gruppo d'armate Sud, forte di 48 divisioni, era diviso in due colonne distinte: quella settentrionale, pi forte e meglio equipaggiata, doveva avanzare lungo l'estremit meridionale delle paludi di Rokitno e penetrare in Ucraina con obbiettivo Kiev ed il fiume Dnepr, mentre la pi modesta colonna meridionale, formata da 6 divisioni tedesche e da circa 200.000 soldati rumeni, sarebbe penetrata in Unione Sovietica dalla Romania il 1 luglio, appoggiata da tre brigate ungheresi e da due divisioni pi una brigata slovacca provenienti dai Carpazi[20] .

La Direttiva n. 21, emanata da Hitler il 18 dicembre 1940, contenente le disposizioni di attuazione per l'operazione Barbarossa

Differenti, fin dall'inizio dei preparativi, furono le opinioni in merito alle tattiche ed alla strategia da adottare per l'invasione: lo Stato maggiore dell'OKW aveva iniziato ad elaborare piani d'attacco fin dal Screenshot tratta dal film di propaganda luglio del 1940 (subito dopo la sconfitta della Francia), arrivando ad statunitense Why We Fight raffigurante le un'idea di massima nel febbraio 1941 quando Hitler approv le linee direttrici d'attacco dell'operazione Barbarossa generali del progetto. Questo si basava sostanzialmente sulla conquista della parte occidentale dell'Unione Sovietica (la parte "europea"): la Wehrmacht quindi si sarebbe arrestata lungo una linea ideale che collegava Arkhangelsk sul mar Bianco ed Astrakhan, sul mar Caspio; al di l di questa linea si estendeva la parte "asiatica" dell'Unione Sovietica che i tedeschi consideravano una terra arida ed improduttiva. Una prima "bozza" fu elaborata da uno degli ufficiali dotati di maggiore reputazione dal punto di vista strategico, il generale Erich Marcks: egli, gi collaboratore per lungo tempo del generale von Schleicher, ucciso nella notte dei lunghi coltelli, sugger una mossa decisamente audace, ossia l'attacco in Ucraina, l'avanzamento fino a Rostov-sul-Don con tutti i mezzi corazzati disponibili e una successiva deviazione verso nord alle spalle di Mosca con l'intento di aggirare l'intero schieramento sovietico in una colossale battaglia di annientamento[20] . Una seconda teoria era quella proposta dal generale Franz Halder, basata su di un attacco a tre "punte", i tre gruppi di armate, nord, centro e sud, dove la conquista del nord avrebbe assicurato alla Germania Leningrado, importante centro economico, inviso oltremodo ad Hitler in quanto teatro della Rivoluzione Russa del 1917, ed i porti sul mar

Operazione Barbarossa Baltico, mentre la conquista del sud avrebbe condotto all'occupazione dell'Ucraina, il cosiddetto "granaio della Russia" e del bacino del fiume Donec, industrializzato e ricco di carbone. Le due ali marcianti avrebbero inoltre protetto l'avanzata al centro verso la capitale sovietica[21] . Un terza visione era quella del generale Friedrich Paulus, simile a quella di Halder, ma dalla quale se ne discostava modificando il "ruolo" del gruppo di armate centrali: esso infatti, puntando comunque su Mosca, doveva avanzare a "ventaglio", cedendo di volta in volta delle unit ai due gruppi laterali e, arrivato a Smolensk, si sarebbe "sciolto" per rafforzarli nella loro avanzata verso nord e verso sud[22] . Opinioni molto differenti si ebbero sulla priorit da dare alla conquista di Mosca: Hitler ne dava un'importanza relativa rispetto all'appropriazione delle risorse mentre molti generali, tra i quali Halder ed il suo superiore, il feldmaresciallo Walther von Brauchitsch, Comandante in Capo dell'Esercito, sostenevano che la conquista di Mosca avrebbe privato i sovietici della loro capitale amministrativa ma anche di un fondamentale centro per la produzione di armamenti e nodo per le comunicazioni[21] .

L'offensiva estiva
Le prime fasi
Il 22 giugno 1941, giorno precedente all'anniversario in cui, 129 anni prima, l'esercito di Napoleone aveva attraversato il fiume Niemen in direzione di Mosca, tra le 3:15 e le 3:45 del mattino, sulla linea che andava dal mar Baltico al mar Nero, inizi un intenso fuoco di sbarramento da parte dell'artiglieria (curiosit volle che l'ordine di apertura del fuoco arrivasse pochi minuti dopo il passaggio del confine da parte dell'ultimo convoglio di vagoni, comprendente materie prime per la produzione industriale, previsto per quella data; questi erano rifornimenti che l'Unione Sovietica si era impegnata a fornire alla Germania secondo gli accordi del patto Molotov-Ribbentrop[21] ) ed alle 4:45 fu dato l'ordine di avanzare ai reparti corazzati.

Tre bombardieri He 111 in volo nel cielo sovietico. La Luftwaffe ottenne molto rapidamente il predominio dell'aria

L'operazione Barbarossa, nei primi giorni di guerra, frutt alla Wehrmacht un grandissimo numero di prigionieri

Operazione Barbarossa

Minsk, cartello distanziometrico, indicante la distanza dalla capitale, in lingua tedesca (e la direzione del campo di prigionia)

Caccia sovietici Polikarpov I-16 distrutti al suolo

I tedeschi schieravano 146 divisioni (19 delle quali corazzate e 14 di fanteria motorizzata), per un totale di 3.500.000 uomini, 3.300 carri armati (panzer), 600.000 veicoli motorizzati quali trasporti truppe, cannoni semoventi e veicoli anticarro, oltre 7.000 pezzi d'artiglieria, 2.770 aerei[23] e circa 625.000 cavalli[24] . Da parte loro i sovietici schieravano circa 150 divisioni (20 delle quali corazzate o motorizzate) per un totale di 4.700.000 soldati, di cui 2.500.000 schierati a presidio del fronte occidentale, 7.000 carri armati, di cui circa 2.700 nello schieramento avanzato[25] e circa 4.600 aerei, pi 6 sorpassate divisioni di cavalleria. La sorpresa dell'attacco tedesco fu assoluta, nonostante poche ore prima fosse stato inviato a tutti i distretti di confine l'ordine del Ministero della Difesa sovietico di mettere le truppe in "stato d'allarme primario"[26] , e, in conseguenza della frammentariet delle comunicazioni, solo dopo quattro ore Stalin diede l'ordine di contrattacco; l'aviazione sovietica fu duramente colpita al suolo (la Luftwaffe, solo nel primo giorno, distrusse pi di 1.800 velivoli) ed i pochi aerei che riuscirono ad alzarsi in volo, i superati caccia Polikarpov I-16 con abitacoli scoperti, furono abbattuti in massa (nei successivi quattro giorni i sovietici persero il 50% del loro potenziale aereo). I bombardieri in picchiata Stuka ebbero l'ulteriore compito di colpire le linee telefoniche e telegrafiche cos, oltre alla gi citata frammentariet delle comunicazioni, ci fu l'ulteriore aggravio della continua interruzione delle trasmissioni, gettando nel caos il Comando Supremo Sovietico; la conseguenza di queste difficolt fu che i ponti non furono fatti saltare e le truppe tedesche poterono attraversare i fiumi Buh Occidentale, Buh Meridionale, Nemunas, Dvina Settentrionale e Daugava su strutture ancora intatte guadagnando tempo prezioso al fine della rapidit dell'avanzata.

Formazione di cacciabombardieri da picchiata Junkers Ju 87 Stuka

Civili finlandesi evacuati dalla Carelia; zona di operazioni dell'esercito finlandese

Il 24 giugno Hitler spost il suo Quartier Generale da Berlino alla Prussia orientale, nella Wolfsschanze, la "tana del lupo", constatando i progressi territoriali della Wehrmacht,

Operazione Barbarossa penetrata per oltre 160 km nel territorio sovietico, mentre l'Italia la sera del 22 aveva dichiarato guerra all'Unione Sovietica insieme alla Romania[27] , il 26 anche la Finlandia e la Slovacchia, seguite il 27 dall'Ungheria, dichiararono a loro volta guerra[28] , mentre Stalin inspiegabilmente "ruppe" il silenzio solo alle 6:30 del 3 luglio denunciando, dai microfoni di radio Mosca, la rottura del patto di non aggressione da parte della Germania ed il "richiamo alla lotta" per il popolo sovietico. Le ragioni di questo silenzio sono ancora oggi controverse ma in quella decina di giorni che precedettero il suo messaggio alla nazione l'importante citt di Minsk era gi caduta in mani tedesche e le sue forze armate avevano gi sofferto la perdita di 2.585 carri armati[29] , 1.449 cannoni e tra le 12 e le 15 divisioni erano state distrutte; solo pochi giorni dopo, il 9 luglio, tutte le sacche di resistenza non ancora liquidate dai tedeschi si sarebbero arrese, portando a 40 la somma delle divisioni distrutte ed a 300.000 la cifra dei soldati caduti prigionieri, mentre il giorno 11 le avanguardie della Wehrmacht si trovavano gi a 16 km da Kiev e, dopo un mese, 200 dei 340 depositi di rifornimento dell'Armata Rossa erano caduti in mano tedesca[30] .

Operazione Volpe d'Argento


Il 29 giugno, una settimana esatta dopo l'inizio del conflitto, la Wehrmacht, appoggiata da forze finlandesi, diede inizio all'"operazione Volpe Argentata" ossia il piano di conquista della citt di Murmansk sul mare di Barents; in realt la citt non aveva una particolare importanza strategica ma il suo porto era, e sarebbe stato per tutta la guerra, una delle fonti di approvvigionamento pi vitali per l'Unione Sovietica: esso infatti, grazie alla corrente del Golfo, era l'unico porto dotato di strutture adeguate allo sbarco di grandi quantit di materiali ad essere libero dai ghiacci anche durante l'inverno ed inoltre la sua ferrovia Kirov collegava la citt con Leningrado e Mosca. Al generale Eduard Dietl, l'eroe di Narvik[31] , fu affidato fin dal dicembre del 1940 il compito di progettare l'operazione che, nelle intenzioni di Hitler, doveva servire per difendere la regione di Petsamo con i suoi preziosi giacimenti di nichel e quella mineraria di Narvik dagli attacchi sovietici ma, immediatamente dopo l'inizio delle ostilit, fu chiara l'importanza fondamentale che Stalin riponeva nella cittadina al di sopra del circolo polare artico, il suo porto infatti consentiva all'Unione Sovietica il collegamento a tutti i mari del mondo ed in particolare permetteva l'afflusso dei rifornimenti provenienti dagli Stati Uniti[32] .

Il generale Eduard Dietl, l'eroe di Narvik, comandante del Corpo d'Armata Norvegia.

L'operazione, fin dal principio, si rivel assai difficoltosa in quanto la natura del terreno, la tundra artica, un territorio totalmente privo di vegetazione, di popolazione e di strade, solcato da acquitrini, laghi e torrenti non permetteva rapide avanzate ed anche il fattore logistico Una colonna di Panzer I in marcia nei pressi di legato ai rifornimenti alle truppe presentava problematiche di difficile Kuusamo nel luglio del 1941 soluzione; in sostanza si trattava di percorrere circa 100 km di territorio desertico ed impervio. Il generale Dietl obbiett che in quel momento sarebbe stato pi utile interrompere la ferrovia, lunga circa 1.400 km, in qualche punto pi a sud ma Hitler ordin ugualmente che l'attacco fosse portato contro la citt.

Operazione Barbarossa

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L'inizio dell'avanzata non present particolari difficolt data l'esiguit delle forze sovietiche a presidio della frontiera, ma risult immediatamente chiaro che i reparti siberiani e mongoli presenti nella zona non avrebbero ceduto terreno con facilit in quanto non si arrendevano e combattevano fino all'ultimo uomo, ma il 30 giugno fu scoperta dai reparti avanzati tedeschi la strada che collegava Sapadnaja Liza, un villaggio di pescatori appena conquistato che prendeva il nome dal fiume Liza, a Murmansk; essa era per fortemente presidiata ed i soldati si trovarono sotto il tiro dell'artiglieria sovietica con il risultato che l'attacco, a causa della difficolt nel fare affluire riserve e rifornimenti, oltre alla totale mancanza dell'aviazione ed alla lentezza nel trasporto dei feriti, si arrest costringendo Dietl a mettersi sulla difensiva il 17 luglio, dopo avere percorso 55 chilometri[33] .

Ambulanza finlandese sulla strada del grande nord

Su ordine espresso di Hitler nel periodo compreso tra l'8 ed il 19 settembre i tedeschi tentarono un secondo ed un terzo attacco ma, dopo un lieve successo iniziale, furono nuovamente costretti a ripiegare sulla sponda occidentale del Liza; fino a quel momento le perdite erano state di 2.211 morti, 7.854 feriti e 425 dispersi mentre nel porto di Murmansk continuavano ad affluire migliaia di tonnellate di prezioso materiale[34] ; il 23 cadde la prima neve, aumentando a dismisura le difficolt preesistenti ed a causa del freddo anche i cavalli, utilissimi per il trasporto nel terreno gelato, cominciarono a morire: all'8 di ottobre, data di inizio dell'ultimo tentativo di avanzata, ne erano morti oltre 1.400. Con i tedeschi bloccati dal gelo, il 7 novembre, anniversario della rivoluzione di ottobre, i sovietici tentarono un primo contrattacco ma il debole fronte tedesco riusc a reggere; un secondo attacco, con forze decisamente superiori, avvenne il 21 dicembre ma il terreno si rivel ancora una volta un prezioso alleato per chi difendeva e non ci fu lo sfondamento auspicato da Stalin; identica sorte sub un terzo attacco, iniziato nell'aprile del 1942 e concluso senza successo il 10 maggio. Il fronte all'estremo nord era fermo e lo sarebbe rimasto fino alla fine della guerra. La mancata conquista del porto di Murmansk influ sull'esito dell'intera operazione Barbarossa in quanto, nei successivi tre anni, vi affluirono incessantemente navi alleate cariche di rifornimenti che aiutarono in modo rilevante lo sforzo bellico sovietico e contribuirono alla vittoria finale[35] .

La corsa verso Leningrado


Il 22 giugno la 18 Armata, al comando del generale von Kchler, protetta sul fianco destro dal IV Gruppo Corazzato, comandato dal generale Hpner, entr in Lituania; aiutata dalla disorganizzazione che regnava nell'Alto Comando Sovietico in quei primi giorni dell'invasione, che rallent considerevolmente tanto l'afflusso di rinforzi quanto le disposizioni sulla difesa, la 18 Armata avanz velocemente e, dopo avere oltepassato il confine con la Lettonia, si diresse verso Riga.
11 ottobre 1941: il comandante del Heeresgruppe Nord, Wilhelm Ritter von Leeb (a destra di lato), ed il generale Georg von Kchler (al centro), comandante della 18 Armata, fotografati in un posto di osservazione avanzato

Contemporaneamente a sud il IV Gruppo Corazzato varc il confine con l'Estonia; qui la resistenza sovietica si dimostr pi efficace: il III Corpo Meccanizzato, dotato di oltre 600 mezzi corazzati, tra cui i carri medi KV-1 ed i carri pesanti KV-2, contrattacc nella zona tra Skaudvil e Raseiniai e per tre giorni il XLI Corpo dArmata

Operazione Barbarossa

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motorizzato, comandato dal generale Georg-Hans Reinhardt, dovette contenerne l'avanzata; l'intervento della 1 e della 6 divisione corazzata, comandate dai generali Friedrich Kirchner e Franz Landgraf, supportate dalla Luftwaffe, consent ai tedeschi, a dispetto della minore potenza dei loro carri, di respingere il contrattacco[36] . Nello stesso momento il LVI Corpo dArmata motorizzato, comandato del generale Erich von Manstein, e l'8 divisione corazzata, comandata dal generale Erich Brandenberger, oltrepassando velocemente il fiume Daugava, riuscirono ad intrappolare le truppe sovietiche, conquistando l'8 luglio la citt di Pskov, sfondando il quel punto la linea Stalin; la rapidit dell'avanzata imped la fuga delle truppe sovietiche di stanza in Curlandia che vennero circondate e distrutte. Il dilagare dell'esercito tedesco port inevitabilmente anche in Unione Sovietica le persecuzioni contro la popolazione ebraica gi iniziate in Polonia; la divisone di fanteria SS Totenkopf, comandata dal gruppenfhrer Theodor Eicke, che seguiva il IV Gruppo Corazzato si rese responsabile dei primi massacri. Immediatamente dopo l'occupazione della Lituania le SS, con l'aiuto di una milizia locale formata per lo pi da forzati fatti uscire dalle prigioni, linciarono centinaia di ebrei per le strade suscitando lo sgomento, ed in rari casi anche le proteste, degli ufficiali presenti[37] . Il 10 luglio il IV Gruppo Corazzato attacc: il LVI Corpo dArmata doveva puntare verso Novgorod, interrompendo la linea di collegamento Leningrado-Mosca protetto sul fianco dal XLI Corpo dArmata motorizzato; l'avanzata fu rallentata dal terreno paludoso e da una strenua resistenza ma il generale Hpner, aggirando le consistenti fortificazioni di fronte alla citt di Luga, riusc il 14 luglio a conquistare Porechje, catturando intatti, nonostante un precipitoso tentativo di contrattacco con forze racimolate in tutta fretta[38] , i due ponti sul fiume Luga, transitabili dai mezzi pesanti, consolidandovi solide teste di ponte ed aprendo di fatto la strada per Leningrado distante ormai solo 115 chilometri.

Il carro armato medio sovietico KV-1/40, praticamente sconosciuto all'OKW, si dimostr uno strumento molto avanzato e temibile

Movimenti del Heeresgruppe Nord nell'avanzata verso Leningrado

Lettonia, Sd.Kfz. 250 tedesco in una strada di Riga nel giugno 1941

La situazione si presentava molto favorevole per il XLI Corpo ma l'OKH gli impose di fermarsi e di attestarsi sulle teste di ponte sul Luga; tale ordine era giustificato dalla scelta di Hitler di attaccare Leningrado da sud-est con una manovra di aggiramento, giudicando le truppe del generale Reinhardt troppo deboli per un attacco frontale, e quindi era necessario attendere l'avanzata da sud della 16 Armata. Il comandante del Gruppo d'armate Nord, il feldmaresciallo Wilhelm Ritter von Leeb, non si oppose a questo ordine e, nonostante le reiterate proteste di Reinhardt, per tre settimane le truppe tedesche non poterono riprendere l'offensiva, permettendo ai sovietici di riorganizzare le difese e di contrattaccare. L'attacco fu ripreso l'8

Operazione Barbarossa

12 agosto, dopo che il giorno 6 le truppe tedesche si erano saldamente attestate sul golfo di Finlandia, ma la resitenza sovietica fu molto intensa[39] e solo il 14 agosto i tedeschi riuscirono a superare i 45 chilometri di foresta che si frapponevano al terreno aperto di fronte a Leningrado ma ancora una volta, dopo che il giorno 15 von Leeb in persona si era recato presso il comando tattico del generale Hpner per autorizzare l'avanzata verso la citt, arriv l'ordine di fermarsi.

Colonna motorizzata della divisione SS "Totenkopf"

Il carro armato pesante sovietico KV-2, dotato di un obice da 152mm, era un mezzo molto potente ma, a causa delle sue dimensioni e della sua ridotta velocit, molto vulnerabile

Al centro (con gli occhiali) il generale Georg-Hans Reinhardt, primo comandante della 4. Panzer-Division. La foto, scattata nell'estate 1941 sul fronte orientale, mostra il generale, al momento alla testa del XXXXI Panzerkorps, a colloquio con il generale W. Kruger, comandante della 1. Panzer-Division

Operazione Barbarossa

13 Era accaduto che la 16 Armata era in difficolt e si ritenne necessario staccare due divisioni dal IV Gruppo Corazzato sottraendo forze preziose per l'attacco ed esso fu costretto ad attuare solo piccoli movimenti ma, una volta ripresa in mano la situazione, grazie anche allo spostamento verso nord dell 18 Armata, l'avanzata riprese ed il 17 agosto fu conquistata Novgorod, grazie anche alla fortunata scoperta da parte tedesca delle mappe in cui era segnato tutto il dispositivo difensivo sovietico di fronte alla citt[40] ; nei giorni successivi furono eliminate le sacche di resistenza e si ripararono le strade e le ferrovie in direzione di Leningrado fino a quando, il 3 settembre, poterono essere utilizzate ed il giorno 9 fu finalmente dato il via all'attacco. Il comando della piazzaforte di Leningrado fu affidato al generale Sakhvarov che immediatamente mobilit la popolazione. Utilizzando i 300.000 operai delle grandi fabbriche come soldati riusc a formare una ventina di divisioni della cosiddetta "milizia rossa", tutti gli abitanti, compresi i bambini, vennero impiegati per costruire fortificazioni e scavare trincee anticarro realizzando due "cinte difensive", una interna a 25 chilometri dal centro della citt e l'altra esterna a 40 chilometri. Quest'ultima fu attaccata dalla fanteria tedesca il 10 settembre e superata il giorno dopo a prezzo di durissimi combattimenti, furono collocati ponti mobili per permettere l'attraversamento ai mezzi corazzati ed il 15 settembre fu conquistato il sobborgo di Urizk mentre il 20 la 1 divisione di fanteria raggiunse la costa del mar Baltico presso Strelna. Le forze tedesche si trovavano ormai a 10 chilometri dal centro di Leningrado e, dopo la conquista avvenuta l'8 settembre di lissel'burg, l'ultimo ostacolo naturale era rappresentato dal fiume Isciora dove sorgeva l'ultima barriera difensiva costruita dai sovietici ma anche questa, grazie al massiccio intervento dell'aviazione, fu superata ed il 29 settembre cadde l'importante sobborgo industriale di Kolpino. Leningrado era ormai isolata e rimaneva in mano sovietica solo una sottile striscia di territorio collegata alla sponda occidentale del lago Ladoga dal quale si lanciarono gli ultimi disperati attacchi ma, contrariamente a quanto tutti i fatti ormai facevano pensare, ossia una veloce conquista di Leningrado, Hitler diede ordine di interrompere l'attacco disponendo che la citt doveva essere costretta alla capitolazione per fame e quindi assediata dalla sola fanteria. Questa decisione ebbe gravi conseguenze sul prosieguo della guerra in quanto imped il disarmo di circa 40 divisioni sovietiche e l'eliminazione della produzione bellica che continu indisturbata per il resto del conflitto, costrinse la 18 Armata a rimanere bloccata "a guardia" della citt fino al 1944 e soprattutto si perse l'occasione di fare di Leningrado un grande centro di rifornimento per le truppe tedesche con la possibilit di trasporto dei materiali via mare rispetto a quello

Soldati tedeschi spingono attraverso un corso dacqua un sidecar Zndapp KS 750, usato in grande numero durante il conflitto

Soldati sovietici mobilitati per la difesa di Leningrado

Un Panzer IV della 8. Panzer-Division guada un corso d'acqua accanto ai resti di un ponte ferroviario, fatto saltare dai sovietici durante il ripiegamento

1941: contraerea sovietica in azione a Leningrado

Operazione Barbarossa via terra dove l'attivit partigiana cominciava ad organizzarsi e ad intensificarsi ed infine venne a mancare una base utile ai fini della conquista del porto di Murmansk.

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Obiettivo Smolensk
L'avanzata verso Mosca, ad opera del Gruppo di Armate Centrali, al comando del feldmaresciallo Fedor von Bock, doveva avvenire in direzione di Smolensk sulla direttrice che puntava verso la capitale passando attraverso la citt di Vjaz'ma, una volta conquistata Smolensk si sarebbe deciso se e con quali forze attaccare Mosca. A nord dello schieramento operavano la 3 Armata Corazzata, al comando del generale Hermann Hoth e la 9 Armata di fanteria, comandata dal generale Adolf Strau mentre a sud, ad una distanza di circa 200 chilometri, l'offensiva era affidata alla 4 Armata di fanteria, al comando del feldmaresciallo Gnther von Kluge, ed il II Gruppo Corazzato, comandato dal generale Heinz Guderian. La distanza tra le due forze di attacco fu prevista per realizzare una serie progressiva di accerchiamenti ossia per consentire ai due gruppi corazzati di farsi strada velocemente attraverso la Bielorussia, lasciando alle due armate di fanteria il compito di eliminare le forze sovietiche lasciate alle spalle[41] .
Il feldmaresciallo Fedor von Bock, comandante del Gruppo di armate centrali, presso Nikol'skoe nell'ottobre del 1941

Il carro medio tedesco Panzer IV D, nella foto la versione armata con cannone corto da 75mm, era il mezzo corazzato pi potente in dotazione alla Wehrmacht nel giugno del 1941 ma nei primi scontri con i carri medi sovietici si dimostr notevolmente inferiore, sia come corazzatura che come forza di penetrazione del proiettile

Il primo obiettivo del 22 giugno era l'attraversamento del fiume Bug, che dal 1939 marcava il confine tra la Polonia occidentale occupata dai tedeschi e la Polonia orientale in mano ai sovietici: esso fu attraversato agevolmente, catturando intatti tutti i ponti, grazie alla concomitanza di tre elementi: il fattore sorpresa, la scarsa presenza di truppe sovietiche a presidio della frontiera e l'utilizzo di carri armati modificati per l'operazione Leone Marino, dotati di snorkel e capaci di immergersi nel letto del fiume per riaffiorare sulla sponda opposta[42] . Al di la del fiume si trovava la cittadella di Brest-Litovsk che fu lasciata alle spalle dalle avanguardie corazzate ma per la cui conquista i tedeschi dovettero impegnarsi in lunghi combattimenti: dopo un intenso fuoco di sbarramento ad opera delle batterie del 98 Reggimento di artiglieria, la 45 divisione di fanteria, comandata dal generale Fritz Schlieper, avanz verso la cittadella e dopo brevi scontri la guarnigione sovietica, si asserragli dentro la vecchia fortezza che, grazie alle sue spesse mura, resistette sia ai proiettili dell'artiglieria sia agli attacchi degli Stuka e dovette essere conquistata metro per metro, tanto che gli ultimi soldati sovietici si arresero il 30 giugno.

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I primi giorni della campagna fornirono ai tedeschi dei dati imprevisti sulla composizione delle forze corazzate sovietiche e del loro armamento, in particolare la cattura del generale Potaturcev, comandante della 4 divisione corazzata di stanza a Biaystok, permise di conoscere che l'organico di carri armati di una divisione corazzata era di 350 unit (di cui, nella sua, 21 T-34 e 10 KV-2) mentre il reggimento di artiglieria era armato con 24 cannoni da 122 e 152 mm. La notizia fu accolta con grande stupore dall'OKH dato che nella campagna ad occidente la divisione corazzata tedesca disponeva mediamente di 160 carri armati, cos, per aumentare il numero delle divisioni, furono create nuove unit semplicemente togliendo un reggimento di carri da ogni divisione, portandone il numero da 10 a 21; il risultato fu che l'intero Gruppo corazzato di Guderian, con cinque divisioni corazzate e tre divisioni motorizzate, disponeva in tutto di 850 carri armati[43] .

Truppe corazzate tedesche avanzano nella pianura sovietica, nella foto una formazione di Panzer III

Civili sovietici osservano un manifesto di propaganda tedesco

Soldati sovietici catturati nella sacca di Minsk

Sulla strada per Smolensk il Gruppo di Armate Centrali aveva innanzi a se grandi ostacoli naturali: le grandi paludi del Pripjat', la foresta di Biaowiea ed i fiumi Beresina e Dnepr, ma nonostante queste oggettive difficolt i due gruppi corazzati avanzarono velocemente superando il 30 giugno la grande foresta, dove la 78 divisione di fanteria, comandata dal generale Kurt Gallenkamp, si incaric di eliminare la resistenza dei superstiti della 4 divisione corazzata sovietica, nel frattempo rinforzata dai resti di altre tre divisioni, mentre la 29 divisione, comandata dal generale Walter von Boltenstern, ed il reggimento Grodeutschland, comandato dall'obersturmfhrer von Stockhausen, chiusero la seconda sacca tra Biaystok e Minsk (conquistata il giorno 28 dalla 20 divisione corazzata, comandata dal generale Horst Stumpff), fermandosi ad attendere le divisioni di fanteria della 4 e della 9 Armata che, a causa della scarsa praticabilit delle strade, procedevano pi lentamente per poi proseguire l'avanzata.

Puntando sul fattore velocit le forze tedesche avanzarono decisamente verso la Beresina ed il giorno 30 fu dato ordine alla 18 divisione corazzata, comandata dal generale Walter Nehring, di superare Minsk a Un carro sovietico T-34 "caricato" da uno StuG III tedesco viene immobilizzato e l'equipaggio sud e di percorrere l'autostrada che portava alla citt di Barysa per catturato prenderla e stabilire una testa di ponte al di l del fiume. Le forze sovietiche, agli ordini del generale Ermenko, tentarono di attestarsi per formare una linea di resistenza, al fine di impedire ai tedeschi l'attraversamento del ponte, ma il 1 luglio due battaglioni del 52 reggimento fanteria attaccarono le postazioni a difesa dell'importante struttura impedendone la distruzione, consolidando la posizione e resistendo al contrattacco sovietico del giorno successivo mentre a sud la 3

Operazione Barbarossa divisione corazzata, comandata dal generale Walter Model, e la 4 divisione corazzata, comandata dal generale Willibald Freiherr von Langermann und Erlencamp, avevano a loro volta varcato il fiume[44] puntando a nord in direzione Mahil sul fiume Dnepr[45] . Un secondo contrattacco con forze maggiori fu tentato dai sovietici tra il 3 ed il 7 luglio e per la prima volta furono impiegati in combattimento i carri armati T-34, superiori per peso, armamento e corazzatura a tutti i carri armati tedeschi. Le prime unit a trovarsi di fronte il nuovo carro furono le punte avanzate della 17 divisione corazzata, comandata dal generale Hans-Jrgen von Arnim, presso il villaggio di Lipki e della 18 divisione corazzata presso Vitebsk: questi reparti, dopo i primi momenti di smarrimento, si resero conto che i sovietici utilizzavano i loro carri armati senza raggrupparli, in piccole unit a supporto della fanteria, e, data la mancanza di un comandante (il ruolo era ricoperto dal puntatore in una duplice funzione) la velocit di tiro era minore rispetto a quella dei carri tedeschi. Ciononostante, superate le prime difficolt, i carristi della Wehrmacht respinsero l'attacco.

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I carri armati sovietici BT-7 e A-20 (primo e secondo da sinistra), ed i carri medi T-34/40 e T-34/41, pi avanzati tecnicamente e come armamento rispetto ai mezzi corazzati tedeschi

La sacca di Smolensk (10 - 18 luglio, 1941)

Il 10 luglio fu lanciato l'attacco verso Smolensk: la 20 divisione corazzata dopo Minsk conquist anche Vitebsk, procedendo senza fermarsi verso est per prendere la citt alle spalle, mentre a sud vi fu discordanza di opinioni sull'opportunit di attraversare il Dnepr con le sole divisioni corazzate o fermarle in attesa dell'arrivo della fanteria; favorevole alla prima opzione era il generale Guderian, il quale, avuto notizia di un grosso concentramento di truppe sovietiche in arrivo dalla parte orientale del fiume[46] premeva per un veloce attraversamento mentre il feldmaresciallo Gnther von Kluge, comandante della 4 Colonna corazzata tedesca con alla testa un Armata e suo superiore diretto, propendeva per una azione pi Panzer IV avanza verso est prudente ma, dopo accese discussioni, fu dato il via libera all'avanzata e l'11 luglio la 3 e la 4 divisione corazzata attraversarono il fiume in tre punti senza incontrare forti resistenze e, mentre la 1 divisione di cavalleria, comandata dal generale Kurt Feldt, proteggeva il fianco sud dal contrattacco sovietico, Guderian punt verso Smolensk. Il 15 luglio la 3 Armata Corazzata, comandata dal generale Hermann Hoth, con alla testa la 7 divisione corazzata, comandata dal generale Hans von Funck, super Smolensk tagliando la linea ferroviaria e la strada che portavano a Mosca; in questo modo la citt, che nel frattempo era stata fortificata e, come a Leningrado, era stata creata una milizia popolare, fu isolata ed impossibilitata a ricevere rifornimenti e si form una sacca in cui vennero a trovarsi 15 divisioni sovietiche. La citt, che doveva essere uno dei capisaldi della "linea di estrema difesa"[47] cadde dopo un solo giorno, grazie all'attacco del 71 reggimento della Turingia, comandato dal colonnello Thomas, che si fece strada casa per casa aggirando le fortificazioni della citt mentre il 26 luglio, a sud di Smolensk, fu eliminata a

Operazione Barbarossa Mahil l'ultima resistenza sul Dnepr ad opera della 23 divisione di fanteria, comandata dal generale Heinz Hellmich. L'obiettivo del Gruppo di Armate Centrali era stato raggiunto dopo meno di quattro settimane e la strada verso Mosca era aperta.

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Il fronte sud
Il Gruppo di Armate Sud, comandato dal feldmaresciallo Gerd von Rundstedt, aveva il compito di invadere l'Ucraina e la Crimea spingendosi fino ad Astrachan', al fine di assicurare alla Germania le fondamentali risorse agricole ucraine, quelle minerarie ed industriali del bacino del Donec e di quelle petrolifere del mar Caspio. A nord dello schieramento, sul lato meridionale delle paludi del Pripjat', operava la 6 Armata, comandata dal feldmaresciallo Walter von Reichenau, sul suo lato destro il I Gruppo Corazzato, comandato dal generale Paul Ludwig Ewald von Kleist, e, a nord dei Carpazi, la 17 Armata, comandata dal generale Carl-Heinrich von Stlpnagel, mentre, provenienti dalla Romania e distanti tra loro circa 400 chilometri, operavano l'11 Armata, comandata dal generale Eugen von Schobert e la 3 e 4 Armata rumene, comandate dai generali Dimitrescu e Ciuperca; le due colonne del Gruppo di Armate avrebbero dovuto riunirsi presso la grande ansa del fiume Dnepr a sud di Kiev. L'avanzata a sud, diversamente da quanto accadde al centro, non fu altrettanto rapida per diverse ragioni: l'insufficienza di strade praticabili per i mezzi motorizzati, la grande distanza tra le due ali dello schieramento[48] , la presenza di un solo gruppo corazzato che non consentiva rapide manovre di aggiramento e la forte presenza di truppe sovietiche in quel settore[49] . Il giorno seguente all'invasione il I Gruppo Corazzato aveva percorso circa 80 chilometri quando venne per la prima volta a contatto con i carri T-34, KV-1 e KV-2 ed, analogamente a quanto sarebbe accaduto al centro ed al nord, i tedeschi, sfruttando l'inesperienza e la disorganizzazione dei comandanti sovietici, riuscirono ad averne ragione ed a sfondare il fronte ma, non avendo a disposizione sufficienti forze corazzate e motorizzate, non riuscirono ad accerchiare le truppe nemiche e soltanto il 30 giugno, dopo la caduta di Leopoli, i sovietici ripiegarono per raggrupparsi a circa 240 chilometri pi a est lungo la linea Stalin mentre il 1 luglio la colonna meridionale dello schieramento varc i confini rumeni stabilendo forti teste di ponte oltre il fiume Prut[50] .

Il feldmaresciallo Gerd von Rundstedt (al centro), comandante del Gruppo d'armate Sud, tra i generali Walter Model e Hans Krebs

Soldati tedeschi catturano due commissari politici sovietici nei primi giorni dell'invasione

Fanti tedeschi entrano in un villaggio ucraino

Dopo una settimana di condizioni climatiche avverse che, a causa di intensi temporali, resero le poche strade quasi impercorribili, all'alba del 7 luglio il I Gruppo Corazzato riusc a sfondare la linea Stalin in due punti: l'11 divisione corazzata, comandata dal generale Ludwig Crwell, conquist la citt di Berdyiv resistendo ad un forte contrattacco due giorni dopo, mentre la 16 divisione corazzata, comandata dal generale Hans-Valentin Hube, prese la citt di Liubar

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dopo intensi combattimenti, senza per riuscire ad intrappolare le truppe sovietiche. Il 10 luglio il maresciallo Budnnyj per tentare di alleggerire la pressione sulla linea Stalin dette ordine alla 5 Armata di fanteria, comandata dal generale Potatov, di attaccare dalle paludi del Pripjat' la 6 Armata costringendola a combattimenti difensivi ma il fianco nord dello schieramento tedesco riusc a reggere. La lentezza dell'avanzata indispose Hitler che propose di "spezzare" il I Gruppo Corazzato in tre gruppi da combattimento separati al fine di creare piccole sacche di accerchiamento ma von Rundstedt si oppose per non dividere le uniche forze corazzate a sua disposizione ed in questo modo avanz a formazioni unite a sud di Kiev lungo la sponda occidentale del Dnepr, ponendo le basi sia per un piccolo accerchiamento intorno a Vinnica sia per uno di maggiori dimensioni intorno ad Uman'. Il 16 luglio le avanguardie corazzate di von Kleist raggiunsero Belaia-Zerkov a nord di Uman e, grazie alle ristabilite condizioni atmosferiche, riuscirono velocemente a congiungersi il 1 agosto a Novo Arcangelo con i primi reparti dell'11 Armata ad est della citt dove in quel momento si trovavano tre armate sovietiche; temendo l'accerchiamento i difensori tentarono di rompere l'anello che si andava formando ma il sopraggiungere delle divisioni di fanteria della 17 Armata imped lo sganciamento del grosso delle truppe anche se molti reparti riuscirono ad eludere l'accerchiamento, nonostante lo sforzo della 257 divisione, comandata dal generale Blmann, nel tentare di chiudere tutte le "falle". La battaglia nella sacca di Uman si concluse il 6 agosto e le tre armate sovietiche furono distrutte (la 6 e la 12 si arresero mentre la 18 fu praticamente annientata e furono fatti 103.000 prigionieri[51] ); il successo appena ottenuto spinse Hitler a valutare l'ipotesi di conseguirne uno ancora maggiore a Kiev, dove nel frattempo stavano confluendo ingenti rinforzi da parte sovietica, realizzando una colossale tenaglia dove sarebbero rimaste imprigionate tutte le forze del fronte sud sovietico che contava circa un milione di uomini.

Genieri tedeschi approntano un ponte di legno sul fiume Prut

Fante tedesco accanto ad un carro sovietico BT-7 distrutto nei pressi di Uman'

Agosto 1941, il generale Heinz Guderian, comandante del II Gruppo Corazzato, a colloquio con alcuni ufficiali carristi

Un ufficiale tedesco allatto della consegna delle decorazioni

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La sacca di Kiev (25 agosto-26 settembre 1941)

Pionieri tedeschi approntano un ponte di barche sul fiume Dnepr

Il piano era alla portata delle forze tedesche ma per conseguirlo sarebbe stato necessario distaccare consistenti forze dal Gruppo di Armate Centrali che, dopo la caduta di Smolensk, sembrava sul punto di sferrare l'attacco verso la capitale. Lo Stato Maggiore dell'esercito era contrario alla diversione verso sud ed il 18 agosto il generale Franz Halder ed il feldmaresciallo Walther von Brauchitsch scrissero ad Hitler pregandolo di riprendere la marcia verso Mosca ma il giorno 21 egli rispose che aveva gi ordinato al Gruppo di Armate Centrali di trasferire le forze necessarie per la conquista totale dell'Ucraina; Halder insistette ed il 23 agosto si rec personalmente al Quartier Generale del Gruppo di Armate Centrali per persuadere il generale Guderian ad incontrare il Fhrer in modo da convincerlo a non sospendere l'attacco ma egli, nonostante le obiezioni del generale secondo le quali la caduta di Mosca avrebbe deciso la guerra[52] , si dimostr irremovibile ed il 25 agosto il II Gruppo Corazzato e la sopraggiunta 2 Armata, comandata dal generale Maximilian von Weichs, cominciarono a dirigersi verso sud[53] .

Il nuovo piano prevedeva che l'11 Armata, insieme alle due armate rumene, si sarebbe diretta a sud est in direzione della Crimea mentre tutte le altre colonne dello schieramento sarebbero state utilizzate per l'accerchiamento: la 6 Armata doveva avanzare verso Kiev da occidente ed il I Gruppo Corazzato e la 17 Armata, che a quella data si trovavano gi a sud est della citt, avrebbero marciato verso nord; il secondo braccio della tenaglia sarebbe stato formato dalla 2 Armata e dal II Gruppo Corazzato provenienti da nord. Quest'ultimo, il 26 agosto, dopo avere percorso 100 chilometri in un solo giorno, Un carro sovietico BT-7, con a bordo alcuni raggiunse il suo primo obbiettivo, ossia il fiume Desna, ed un reparto fucilieri, nelle vicinanze di Kiev di genieri della 3 divisione corazzata riusc a catturare intatto il ponte sul fiume poco prima che i sovietici potessero distruggerlo permettendo la veloce creazione di una testa di ponte ma, nonostante gli sforzi della 10 divisione di fanteria motorizzata, comandata dal generale Friedrich-Wilhelm von Loeper, la resistenza sovietica fu molto tenace e, nonostante l'afflusso di altre forze, non si riusc ad

Operazione Barbarossa

20 allargare la testa di ponte per oltre una settimana. Il 3 settembre i tedeschi ebbero un colpo di fortuna: una mappa rinvenuta all'interno di un aereo abbattuto poco prima permise di conoscere il punto debole dello schieramento sovietico ossia il punto di sutura tra la 13 e la 21 Armata; imediatamente fu dato ordine alle truppe corazzate della 3 divisione di attaccare in quel punto, riuscendo dopo otto giorni ad uscire dalla testa di ponte ed a superare il fiume Sejm il 7 settembre, seguita il 9 dalla 4 divisione corazzata.

Soldati di cavalleria tedeschi attraversano un villaggio in fiamme sulla strada per Kiev

Superati i due fiumi il 9 settembre il II Gruppo corazzato si fece strada attraverso Konotopo ed il 10 occup il villaggio di Romny, dirigendosi verso Lokovitsa per unirsi con il I Gruppo Corazzato alle spalle dello schieramento sovietico; lo stesso giorno a sud il XLVIII Corpo dArmata motorizzato raggiunse la sponda occidentale del Dnepr presso Kremenchuk e la 16 divisione corazzata inizi l'attraversamento del fiume. Il giorno dopo il generale Hube sfond la resistenza sovietica avanzando verso nord per oltre 70 chilometri ed il Le rovine di Kiev, conquistata dai tedeschi il 26 14 fu occupata Lubny; in quel momento solo 50 chilometri separavano settembre 1941 i due gruppi corazzati tedeschi ed i sovietici, contravvenendo agli ordini di Stalin[54] , stavano cercando di fare evacuare dalla sacca quante pi truppe possibile ma tutti gli sforzi si rivelarono inutili, cos come risultarono vani tutti i tentativi di attacco al fianco sinistro del II Gruppo Corazzato per tentare di spezzare l'accerchiamento, ed il cerchio si chiuse definitivamente il 15 settembre. Il 19 settembre, dopo che finalmente da Mosca il giorno prima era arrivata l'autorizzazione allo sganciamento, la 6 Armata occup Kiev; il maresciallo Budnnyj fu fatto evacuare ed il suo posto, per l'estrema difesa della citt, fu affidato al generale Mikhail Kirponos che cadde durante i combattimenti e dopo una settimana, il 26 settembre, la battaglia pot dirsi conclusa con la distruzione di cinque armate, la cattura di 665.000 prigionieri, 884 carri armati ed altri veicoli corazzati e pi di 3.700 pezzi di artiglieria: complessivamente nel mese che precedette la caduta di Kiev i sovietici persero, tra morti, feriti e dispersi, quasi un milione di uomini. La conquista dell'Ucraina non fece per fermare le operazioni ad oriente: al Gruppo di Armate sud fu dato ordine di proseguire verso sud per occupare la Crimea ed il bacino del Donec mentre il 6 settembre, quando la battaglia di Kiev era ancora in corso, Hitler aveva cominciato a dare disposizioni per il raggruppamento delle forze da utilizzare per l'attacco a Mosca, sostenendo che essa avrebbe dovuto essere presa prima del sopraggiungere dell'inverno e che la conquista della capitale avrebbe posto fine alla guerra.

L'offensiva dautunno
La preparazione
Il giorno 30 settembre ebbe inizio l'operazione Tifone, l'attacco a Mosca, la cui conquista avrebbe dovuto porre fine alla guerra contro l'Unione Sovietica; il comando dell'operazione fu affidato al comandante del Gruppo d'armate Centro, il feldmaresciallo Fedor von Bock, che, al momento dell'attacco, disponeva di una forza di circa 1.500.000 uomini e di circa 1.000 carri armati cos ripartita: tre armate di fanteria, la 2, comandata dal generale Maximilian von Weichs, la 4, comandata dal feldmaresciallo Gnther von Kluge, e la 9, comandata dal generale Adolf Strau; tre gruppi corazzati, il III, comandato dal generale Hermann Hoth, il II, comandato dal generale Heinz Guderian, ed il IV, fatto affluire dal fronte nord, comandato dal generale Erich Hoepner, per un totale di 14 divisioni corazzate, 8

Operazione Barbarossa divisioni di fanteria motorizzata, 2 brigate motorizzate e 46 divisioni di fanteria; alle forze terrestri si aggiungevano le due squadre aeree della luftflotte 2 (2 flotta aerea), comandata dal feldmaresciallo Albert Kesselring. Il piano per la conquista della capitale era suddiviso in due fasi: la prima era l'avanzata sulla direttrice Smolensk - Mosca con la 9 armata ed il III gruppo corazzato a nord e la 4 armata ed il IV gruppo corazzato a sud; i due bracci della tenaglia si sarebbero chiusi ad est di Vjaz'ma, distante circa 200 chilometri da Mosca; compito affidato al LVI Corpo d'armata motorizzato, comandato dal generale Ferdinand Schaal da nord ed al XLVI Corpo d'armata motorizzato, comandato dal generale Heinrich von Vietinghoff da sud. Da sud ovest il II gruppo corazzato doveva avanzare verso Orl, in direzione della citt di Tula con lo scopo di attaccare la capitale da sud e, durante la marcia, accerchiare e distruggere le tre armate sovietiche nel settore di Brjansk, compito affidato al XLVII Corpo d'armata motorizzato, comandato dal generale Joachim Lemelsen, ed al XLVIII Corpo d'armata motorizzato, comandato dal generale Werner Kempf; la 2 armata di fanteria avrebbe colmato lo spazio tra il IV ed il II gruppo corazzato. La seconda fase era costituita dallo sfondamento del fronte occidentale sovietico, comandato dal generale Semn Konstjantynovy Tymoenko, che dopo pochi giorni sar inviato sul fronte sud e sostituito dal generale Georgij Konstantinovi ukov, costituito dalle armate 43, 3, 50 e 13, il superamento delle ultime "barriere" di Vjaz'ma e di Brjansk di fronte alla capitale, fronte comandato dal generale Andrej Ivanovi Ermenko, l'inseguimento del nemico in fuga con tutti e tre i gruppi corazzati disponibili e la conseguente conquista od accerchiamento della citt, fissando nel 7 novembre il termine

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Il generale Hermann Hoth (al centro), comandante del III gruppo corazzato, a colloquio con il feldmaresciallo Fedor von Bock ed il generale Wolfram von Richthofen

Con l'arrivo delle piogge autunnali la rasputiza, il fango russo, avrebbe rallentato notevolmente la velocit necessaria alle forze tedesche per la conquista di Mosca prima dell'inverno

massimo per l'attacco diretto a Mosca[55] . Le forze a disposizione di von Bock erano consistenti ed il morale delle truppe era alto ma i problemi legati agli armamenti, agli equipaggiamenti ed alla logistica cominciavano a farsi sentire: i tedeschi alla fine di settembre avevano gi sofferto oltre 530.000 perdite, un numero decisamente inferiore a quanto patito dai sovietici ma che costituiva circa un sesto degli effettivi a disposizione della Wehrmacht alla data del 22 giugno, nessuna delle divisioni corazzate era pi a pieno organico, la maggior parte dei reggimenti aveva perso un quarto dei mezzi di cui disponevano all'inizio della campagna, la distanza di oltre 600 chilometri dalle basi di rifornimento site in Polonia rappresentava di per se un grande problema logistico, tanto che per fare pervenire il cibo, il carburante ed i pezzi di ricambio per l'offensiva erano necessari trenta treni al giorno[56] e le prime piogge stavano per cominciare a bagnare il suolo sovietico.

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Le sacche di Vjaz'ma e di Brjansk


Il giorno 30 settembre prese il via lattacco, ricalcando le modalit gi utilizzate durante l'offensiva estiva: le artiglierie iniziarono un intenso fuoco di sbarramento, la Luftwaffe effettu un grande numero di sortite con lo scopo di disperdere i concentramenti delle truppe sovietiche ed ancora una volta esse furono colte di sorpresa dall'intensit dellattacco tedesco. La prima forza terrestre a muoversi fu il II gruppo corazzato a sud, il quale, solo durante il primo giorno, avanz circa 80 chilometri Cannoni d'assalto tedeschi (in questo caso StuG sfondando la linea tenuta dalla 13 armata sovietica, portandosi a III) attendono l'ordine di avanzata ridosso della citt di Orl[57] , mentre il XLVII Corpo d'armata motorizzato ed il XLVIII Corpo d'armata motorizzato iniziarono la loro diversione verso nord est allo scopo di conquistare l'importante nodo ferroviario e stradale di Brjansk. Il 2 ottobre anche il IV gruppo corazzato, rafforzato dalla divisione SS Das Reich e dalla divisione Grodeutschland, si mosse in direzione est: il primo obiettivo era il superamento della barriera naturale rappresentata dal fiume Desna e, grazie alla sorpresa dell'attacco, le unit sovietiche a presidio dei ponti furono sopraffatte e le strutture catturate intatte; il primo giorno furono percorsi circa 30 chilometri, il XLVI Corpo d'armata motorizzato diresse direttamente verso Vjaz'ma mentre il LVII Corpo corazzato, comandato dal generale Adolf Kuntzen, prosegu la marcia in direzione est, puntando direttamente su Mosca. Contemporaneamente anche a nord il III gruppo corazzato riusc a sfondare e, mentre il XLI Corpo corazzato, comandato dal generale Georg-Hans Reinhardt, si dirigeva a nord est in direzione di Rev sul fiume Volga, il LVI Corpo darmata motorizzato iniziava la diversione verso sud est per chiudere la tenaglia intorno a Vjaz'ma. Il 3 ottobre, esattamente due giorni dopo la conclusione del vertice sovietico-anglo-americano circa la fornitura di aiuti urgenti all'Unione Sovietica, Hitler annunci al popolo tedesco l'inizio di una "grande offensiva sul fronte orientale" e, mentre i tre gruppi corazzati si facevano velocemente strada tra le linee sovietiche che stavano cominciando a sfaldarsi, la 2 armata di fanteria avanzava verso Brjansk. Il 5 ottobre la 18 divisione corazzata, comandata dal generale Walter Nehring, conquist Karaev, tagliando la ferrovia che collegava la citt ad Orl ed il 6 ottobre la 17 divisione corazzata, comandata dal generale Hans-Jrgen von Arnim entr a Brjansk, conquistando la citt ed il ponte sulla Desna in un solo giorno: era accaduto che la nutrita Movimenti del III e IV gruppo corazzato intorno guarnigione che presidiava la citt, che ancora era in attesa delle alla citt di Vjaz'ma istruzioni che il generale Ermenko aveva richiesto a Mosca sulla possibilit di sganciarsi, semplicemente si era arresa[58] . Immediatamente dopo le divisioni della 2 armata si congiunsero con la 4 divisione corazzata, comandata dal generale Willibald Freiherr von Langermann und Erlencamp, che costituiva la punta avanzata del II gruppo corazzato; essa, percorrendo quel giorno la ragguardevole distanza di 130 chilometri, contribu a chiudere la sacca dove vennero a trovarsi, ormai impossibilitate a ripiegare, tre armate sovietiche: la 3, la 50 e la 13.

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A circa 200 chilometri pi a nord il IV gruppo corazzato avanzava velocemente ed il 6 ottobre la 10 divisione corazzata, comandata dal generale Karl Fischer, si trovava solo a 18 chilometri da Vjaz'ma ed il giorno dopo, nonostante la prima neve caduta il giorno precedente, ed immediatamente sciolta, che aveva tramutato le strade in pantani ed acquitrini, avesse rallentato la marcia, la citt fu occupata con laiuto dei reparti del XL corpo corazzato, comandato dal generale Georg Stumme, mentre il XLVI corpo d'armata motorizzato, avanzando verso est, contribu a chiudere il braccio meridionale della tenaglia. Contemporaneamente a nord il III gruppo corazzato proseguiva verso est e la 6 divisione corazzata, comandata dal generale Franz Landgraf, e la 7 divisione corazzata, comandata dal generale Hans von Funk, occuparono la citt di Cholm, catturando intatti i ponti sul fiume Dnepr, ed il LVI Corpo d'armata motorizzato, deviando verso sud est, si congiunse con la 10 divisione corazzata, punta avanzata del XLVI corpo d'armata motorizzato, ad est di Vjaz'ma, chiudendo i sovietici in una sacca ed intrappolando 55 divisioni; il successo della manovra fu completato da alcuni reparti della 7 divisione corazzata, al comando del colonnello Hasso von Manteuffel, i quali bloccarono l'autostrada per Mosca, eliminando le residue speranze di ripiegamento dei pochi reparti sfuggiti all'accerchiamento. I combattimenti all'interno delle due grandi sacche si protrassero per alcuni giorni e la definitiva capitolazione delle forze accerchiate avvenne il 17 ottobre a Vjaz'ma ed il 25 ottobre a Brjansk: nelle due battaglie furono catturati circa 670.000 soldati, l'equivalente di 45 divisioni, 1.200 carri armati furono catturati o distrutti, insieme a 4.000 cannoni e le ultime barriere di fronte alla capitale erano state sopraffatte[59] .

Movimenti della 2 armata e del II gruppo corazzato intorno alla citt di Brjansk

Soldati sovietici catturati dai tedeschi vengono avviati ai campi di prigionia

Ottobre 1941, iniziano le prime difficolt dovute all'arrivo della pioggia e della neve

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L'avanzata in Crimea
Il 12 settembre 1941, esattamente una settimana prima che la 6 armata occupasse Kiev, il generale Erich von Manstein, fino a quel momento al comando del LVI corpo d'armata sul fronte di Leningrado, sostitu al comando dell'11 armata di fanteria il generale Eugen von Schobert, perito precipitando con il suo aereo da ricognizione; l'11 armata era l'unica grande unit del fronte sud che non aveva preso parte alla battaglia di Kiev, essendo stata destinata, insieme alla 3 ed alla 4 armata rumena, alla conquista della Crimea[60] ; il suo compito sarebbe stato quello di avanzare con alcune unit all'interno della penisola mentre il grosso delle truppe si sarebbe diretto verso il fondamentale nodo stradale e ferroviario di Rostov, percorrendo la linea costiera del Mar d'Azov.

Il generale Erich von Manstein (a destra), comandante del LVI Corpo d'Armata motorizzato sul fronte nord, a colloquio con il generale Erich Brandenberger, comandante della 8. Panzer-Division, al quale fu affidato il comando dell11 armata per la conquista della Crimea

La conquista della Crimea presentava tuttavia due importanti problematiche: la prima era quella legata agli ostacoli naturali che si frapponevano all'ingresso delle truppe nella penisola, la Crimea infatti separata dalla terraferma dal Siva, una palude salmastra assolutamente intransitabile, tanto dai mezzi cingolati quanto dalla fanteria, con ununica possibile via di accesso rappresentata dall'Istmo di Perekop, largo circa 7 chilometri[61] , mentre la seconda era rappresentata dall'insufficiente numero di truppe per realizzare entrambi gli obiettivi, unita all'assenza di divisioni corazzate di cui l'11 Armata non disponeva. Lattacco inizi il 12 settembre[62] , seguendo le direttive originali del generale von Schobert; reparti avanzati del XXX corpo d'armata, comandato dal generale Hans von Salmuth, e del LIV corpo d'armata, comandato dal generale Erik Hansen, avanzarono ad est di Berislav, in direzione dellistmo di Perekop nel tentativo di forzarlo per fare spazio al grosso delle truppe che seguiva; tali reparti erano preceduti dagli esploratori, guidati dallo sturmbannfhrer Kurt Meyer, della divisione SS Leibstandarte, comandata dal gruppenfhrer Josef "Sepp" Dietrich. Josef "Sepp" Dietrich, comandante della I reparti si fecero strada attraverso la steppa dei Nogaj ed il terreno divisione SS Leibstandarte, in una foto del 1940 sarebbe stato adatto al movimento delle truppe corazzate ma, ad durante la campagna di Francia eccezione dei mezzi blindati per il trasporto delle truppe, essi ne erano privi; la resistenza sovietica fu molto intensa dato che il dispositivo difensivo era stato preparato in profondit sfruttando al massimo le difese naturali che il territorio era in grado di offrire[63] , tanto che il generale von Manstein[64] fu indotto ad abbandonare momentaneamente lidea di avanzare anche verso Rostov per concentrare le sue forze ai fini della conquista della sola Crimea. Il nuovo piano consisteva nello sfondamento delle difese sullIstmo di Perekop a seguito del quale le forze si sarebbero suddivise per dirigersi a sud ovest verso Sebastopoli ed a est verso Ker mentre in riserva attendeva il IL corpo darmata di montagna, comandato dal generale Josef Kbler, con lo scopo, una volta iniziato lavanzamento nella penisola, di superare le alture dei monti Jaila e di dirigersi verso il Kuban al fine di spianare la strada per la penetrazione nel Caucaso; il fronte, difeso dalla 51 armata sovietica, fu superato il 27 settembre ma non vi fu lo sfondamento auspicato dai tedeschi in quanto le truppe

Carro sovietico T-34 in fiamme, abbandonato nella steppa

Operazione Barbarossa sovietiche contrattaccarono da est, facendo indietreggiare la 3 armata rumena, comandata dal generale Dimitrescu, che era a presidio del fianco sinistro dello schieramento tedesco. Questo evento obblig von Manstein a radunare precipitosamente delle forze per evitare il pericolo di uno sfondamento da parte della 9 e della 18 armata sovietiche che avanzavano verso ovest ed in suo soccorso giunse da nord il I gruppo corazzato, comandato dal generale Ewald von Kleist, al quale erano stati aggregati i primi reparti del CSIR giunti in Unione Sovietica; il I gruppo corazzato, attaccando sul fianco destro le due armate sovietiche in direzione di Berdjans'k, chiuse in una sacca il grosso della 18 armata e, nella battaglia che segu tra il 5 ed il 10 ottobre, i tedeschi ristabilirono il fronte facendo oltre 65.000 prigionieri. Il pericolo corso tuttavia indusse lOKH ad affidare all11 armata il solo compito di conquistare la Crimea mentre lavanzata verso Rostov sarebbe stata compiuta dal I gruppo corazzato e dalla 17 armata[65] . Il 16 ottobre lAlto comando sovietico dette lordine di evacuazione della citt di Odessa [66] , accerchiata dallinizio di agosto dalla 4 armata rumena, comandata dal generale Ciuperca, e la citt ucraina, tra il 16 ed il 28 ottobre, dovette sopportare un feroce comportamento da parte delle truppe tedesche e rumene ai danni della popolazione ebraica che provoc alcune decine di migliaia di morti e passato alla storia come il massacro d'Odessa; il 17 ottobre fu dato lordine di avanzata al LIV corpo d'armata ma il dispositivo difensivo sovietico costrinse i tedeschi ad avanzare molto lentamente e solo il 25 ottobre esso riusc ad infrangerlo. Il 28 ottobre tre corpi darmata tedeschi irruppero nella penisola: il XXX ed il LIV si diressero verso Sebastopoli mentre il XLII Corpo d'Armata, comandato dal generale Hans Emil Otto Graf von Sponeck, fino a quel momento al comando della 22 divisione di fanteria, che aveva accorpato, oltre alla 22 divisione, anche la 72 divisione di fanteria, comandata dal generale Franz Mattenklott e la 46 divisione di fanteria, comandata dal generale Himer, si diresse verso Parpach in direzione di Ker che furono conquistate, rispettivamente il 3 ed il 15 novembre, dalla 170 divisione di fanteria, comandata dal generale Wittke, e contemporaneamente furono occupate Jalta e Balaclava con la cattura di circa 100.000 prigionieri.

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Modellino del cannone Dora, utilizzato dai tedeschi durante lassedio di Sebastopoli

Batteria sovietica nel settore di Odessa

A sud ovest la 50 divisione di fanteria, comandata dal generale Karl-Adolf Hollidt, arriv a ridosso di Sebastopoli ma le difese sovietiche della fortezza si dimostrarono almeno per il momento impenetrabili e la citt dal 16 novembre al 16 dicembre fu pesantemente bombardata. Il 17 dicembre, preceduto da un intenso bombardamento da parte dellVIII corpo aereo, comandato dal generale Wolfram von Richthofen, inizi il primo attacco contro Sebastopoli ed La situazione in Crimea alla fine di dicembre del 1941 il 23, a prezzo di gravi perdite, fu sfondata la prima linea di difesa; il 29 tuttavia, ingenti forze sovietiche sbarcarono a Feodosia e nello stretto di Ker riconquistandone il capoluogo, in quel momento presidiato solamente dalla 46 divisione che, su ordine del generale von Sponeck, ripieg verso l'interno[67] . Questo inaspettato evento costrinse von Manstein a distaccare la 170 divisione, insieme a due brigate rumene, dallattacco alla fortezza ed inviarle in direzione di Ker, al fine di evitare la minaccia che in quel momento incombeva sul fianco sinistro dell11 armata, riuscendo a respingere i sovietici e riconquistando Vladislavovka, ma il 31 dicembre, complici le difficili condizioni ambientali e la tenace resistenza, egli diede ordine di cessare lattacco

Operazione Barbarossa a Sebastopoli che sarebbe potuto riprendere solo cinque mesi dopo, durante la seconda offensiva estiva tedesca.

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Successo ed insuccesso dell'operazione Barbarossa


L'operazione Barbarossa nel suo complesso fu, per lo Stato tedesco, sia un successo, per quel che concerne le fasi dell'avanzata fino alla battaglia di Mosca, sia una disfatta pensando alle future operazioni che la Wehrmacht condusse al fronte orientale. I motivi del successo, in parte gi esposti nel testo, vanno ricercati nell'effetto sorpresa e sulla totale impreparazione dell'Armata Rossa a fronteggiare un attacco di simili proporzioni. Sicuri che Hitler non avrebbe attaccato in quel periodo, Stalin ed i vertici militari sovietici non adottarono alcuna precauzione per salvaguardare l'integrit del loro esercito, e cos, gi a poche ore dall'attacco, la Luftwaffe aveva distrutto pi di mille aerei, la maggior parte dei quali al suolo, allineati troppo vicino al confine e per nulla mimetizzati. Decisiva fu anche l'inferiorit sovietica in termini di tecnica militare: le formazioni corazzate erano disperse su ampi spazi, equipaggiate con carri armati obsoleti e dotati di un sistema di comunicazione inesistente o poco efficiente; anche l'aviazione, la cosiddetta VVS, vanificava la sua superiorit numerica con la vecchiaia dei mezzi in servizio, che oltretutto non erano sempre forniti di radio di bordo e volavano in formazioni facilmente attaccabili dalla caccia tedesca o dalla FlaK a terra[68] . Inoltre la riserva militare era in fase di formazione, controllata dallo Stavka ma con un ruolo non ancora ben definito. A tutto ci si pu aggiungere la caparbiet del dittatore sovietico, imitato nell'inverno 1942 da Hitler a Stalingrado, di non cedere terreno e di combattere fino all'ultimo sangue a fronte di pi sagge ritirate strategiche che, come nel caso di Kiev, avrebbero permesso all'Armata Rossa di salvare molte risorse in termini di vite umane e materiale bellico. Il punto di svolta dell'operazione si ebbe quando le avanguardie motorizzate tedesche erano arrivate ormai a circa 40 km da Mosca. Il 1 dicembre un reparto del 258 fanteria tedesco penetr nel sobborgo moscovita di Chimki (da tale distanza erano visibili le cupole del Cremlino). Era anche il capolinea della metropolitana cittadina ma nel giro di due giorni la reazione russa li respinse indietro. Quello fu il punto pi avanzato raggiunto dalla Wehrmacht durante la campagna. Non si pu neppure stabilire con certezza se la conquista di Mosca sarebbe risultata decisiva, nei fatti Lavrentij Beria nel corso dell'avanzata germanica aveva gi provveduto a spostare grandi impianti produttivi nell'estrema parte orientale dell'URSS, fuori portata anche e soprattutto per una operazione di blitzkrieg in quanto avrebbe certamente comportato un allungamento intollerabile delle linee di rifornimento che nessun apparato logistico-organizzativo di quei tempi avrebbe potuto compensare. Si pensi che lo stesso Napoleone giunse entro il limes moscovita ma ci non gli garant la vittoria sullo Zar Alessandro I. Durante la terribile battaglia difensiva invernale, l'ordine assoluto di Hitler, di fronte ai continui attacchi sovietici, fu di evitare la ritirata, che avrebbe probabilmente provocato il collasso generale dell'esercito. In primavera, i tedeschi pur provati dalla durissima lotta - si riorganizzarono e sferrarono un secondo grande attacco verso il Caucaso e il mar Caspio (operazione Blu).

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Bibliografia
Libri specifici sull'operazione Barbarossa
AA.VV, Il terzo Reich, vol. Operazione Barbarossa, 1993, H&W, (ISBN non disponibile) Enzo Biagi, La seconda guerra mondiale, Vol II, 1995, Fabbri Editori, (ISBN non disponibile) Paul Carell, Operazione Barbarossa, 1963, Bur, (ISBN non disponibile) John Erickson, The road to Stalingrad, 1975, Cassell, (ISBN non disponibile) Robert Kirchubel, Operation Barbarossa 1941, volumi 1, 2 e 3; 2003, Osprey, (ISBN non disponibile) Ronald Seth, Operazione Barbarossa, 2009, Urania Editoriale, (ISBN non disponibile)

Libri di argomento generico


AA. VV, La storia, Vol. XIII, L'et dei totalitarismi e la seconda guerra mondiale, Torino, 2004, (ISBN non disponibile) AA.VV, Il terzo Reich, vol. Macchina di morte, 1993, H&W, (ISBN non disponibile) Christopher Andrew, Oleg Gordievskij, La storia segreta del KGB, 1993, Rizzoli, ISBN 88-17-25882-2 Marc Ferro, La seconda guerra mondiale - problemi aperti, 1993, Giunti, (ISBN non disponibile) Heinz Guderian, Panzer General - Memorie di un soldato, Milano, 2008, (edizione originale Heidelberg, 1951), (ISBN non disponibile) Basil H. Liddell Hart, Storia militare della seconda guerra mondiale, 1995, Mondadori, ISBN 978-88-04-42151-1 James Lucas, La seconda guerra mondiale vista dai tedeschi, La Spezia, 1992, (ISBN non disponibile) Henry Michel, La seconda guerra mondiale, 1978, Edizioni tascabili economici Newton, (ISBN non disponibile) Richard Overy, Russia in guerra, Cles, 2000, Il Saggiatore, ISBN 88-428-0890-3 Salmaggi e Pallavicini, La seconda guerra mondiale, 1989, Mondadori, (ISBN non disponibile) William L. Shirer, Storia del Terzo Reich, 1962, Torino, (ISBN non disponibile)

Voci correlate
Oberkommando des Heeres Oberkommando der Wehrmacht Patto Molotov-Ribbentrop Lebensraum Generalplan Ost Gruppo di Armate Nord Gruppo di Armate Centro Gruppo di Armate Sud Operazione volpe argentata Assedio di Leningrado Esercito Insurrezionale Ucraino Battaglia di Uman Il massacro d'Odessa Battaglia di Kiev Battaglia di Mosca Cronologia della guerra sul Fronte Orientale

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Note
[1] E.Bauer, Storia controversa della seconda guerra mondiale, vol. 3, pp. 182-183. [2] D.Glantz/J.House, When titans clashed, p. 292. [3] Adolf Hitler nel Mein Kampf sosteneva che "se qualcuno in Europa ha bisogno di terre e spazio se lo pu procurare solo a spese dell'Unione Sovietica" [4] Gli eventi che seguirono nel 1940, con la mancata sconfitta dell'Inghilterra, portarono Hitler a rovesciare questa prospettiva, sostenendo che solo dopo il crollo dell'Unione Sovietica l'Inghilterra avrebbe accettato la resa [5] Uno dei timori di Stalin era quello del desiderio delle potenze occidentali di "abbattere la rivoluzione"; timore giustificato dall'invio, tra il 1918 ed il 1922, di forze di spedizione, inviate dall'occidente europeo e dagli Stati Uniti, allo scopo di distruggere il neonato Stato Bolscevico. Vedi Lucas 1992, p. 151 [6] Uno dei vantaggi di cui l'Unione Sovietica pot avvalersi fu quello della possibilit offerta agli ufficiali dell'Armata Rossa di visionare le industrie dove venivano prodotti i carri armati ed essi riscontrarono come i panzer tedeschi erano potenzialmente molto al di sotto dei carri che si stavano costruendo in quel periodo in Unione Sovietica. Vedi Lucas 1992, p. 152 [7] Tale attitudine sarebbe stata esplicitata dallo stesso Hitler nel suo messaggio alle forze armate tedesche prima dell'inizio delle operazioni, nel quale dichiar che la campagna in Unione Sovietica sarebbe stata una "lotta" diversa da quelle affrontate fino ad allora in Europa, sostenendo che "i bolscevichi sono dei criminali e come tali devono essere trattati. Sono i creatori di metodi di lotta asiatici e barbarici". [8] Guderian 2008, p. 144 [9] Colpo di stato idealmente organizzato dall'Inghilterra ma materialmente aiutato da elementi sovietici. Vedi AA. VV. 2004, p. 653 [10] Recentemente, l'edizione russa delle memorie segrete del maresciallo ukov ha rivelato che Stalin si stava preparando a sua volta per un futuro attacco a sorpresa contro la Germania ed a proposito del dittatore si legge: "Negli anni in cui il capitalismo ha accerchiato l'Unione Sovietica noi siamo stati capaci di fare buon uso dello slogan pacifista, ma adesso ora di finirla di rimuginare sempre le stesse cose: cominciata l'ora dell'espansione violenta della Russia"; ed i primi segnali di questo progetto erano apparsi nel novembre del 1940 nel momento in cui Molotov aveva a sua volta respinto la concezione di spartizione del mondo proposta dai tedeschi, secondo cui l'Unione Sovietica sarebbe stata incanalata verso l'India. [11] Affermazione ribadita in una conferenza al Berghof il 31 luglio 1940. Vedi Biagi 1995, p. 579 [12] Entrambe le idee furono frustrate dall'alleanza tra i due paesi in uno schieramento atipico capitalismo-comunismo V. Michel 1978, p. 29. [13] La pessima prova offerta dall'Armata Rossa durante la guerra contro la Finlandia fu sottolineata dal Comandante in capo dell'esercito finnico Carl Gustaf Emil Mannerheim che paragon l'esercito sovietico ad una "orchestra mal condotta", opinione ripresa da Hitler, il quale, a proposito dell'Unione Sovietica, afferm che "baster sferrare un calcio alla porta e l'intero edificio croller". Vedi AAVV 1993, p. 23 [14] In virt di questa sicurezza e dato che l'operazione Seelwe non prese mai il via, il Groadmiral Erich Raeder sugger ad Hitler di attaccare l'Inghilterra nel Mar Mediterraneo una volta terminate le operazioni a est, dando priorit alla presa di Gibilterra. Vedi Shirer 1962, p. 880 [15] I nomi inizialmente proposti erano "Otto" o "Fritz". Vedi AA. VV. 1993, p. 20 [16] Vedi AA. VV. 1993, p. 28 [17] L'atteggiamento del premier sovietico in questo caso potrebbe essere stato condizionato da quello assunto in passato dallo zar Nicola II, la cui mobilitazione delle forze armate indusse la Germania alla dichiarazione di guerra [18] Questa informazione era contenuta anche in un microfilm, venuto in possesso di Sorge gi dal 5 marzo e successivamente inviato a Mosca; notizia resa nota sulla Pravda il 6 novembre 1964. Vedi Biagi 1995, p. 605 [19] Tra gli altri, Andrew, Gordievskij 1993 [20] Biagi 1995 [21] AA.VV 1993 [22] Carell 1963 [23] Tre luftflotten dotate di 1.160 tra bombardieri e cacciabombardieri, 720 caccia, 120 ricognitori ed il restante aerei da trasporto. Il Gruppo d'armate Centro aveva la dotazione maggiore, potendosi servire di circa 1.500 velivoli. Cfr. Overy 2000, p. 104 [24] 20 divisioni furono tenute di riserva mentre la restante forza dell'esercito tedesco era cos ripartita: 38 divisioni in occidente, 12 in Norvegia e 2 in Africa settentrionale [25] Non si ha una stima esatta delle forze corazzate a disposizione dell'Unione Sovietica ma si ritiene che fossero in servizio 867 carri T-34, 508 KV-1 ed "alcune migliaia" di carri leggeri o superati (BT-5, BT-7 e T-26). Cfr. Salmaggi, Pallavicini 1989 [26] Il generale Blumentritt, capo di Stato Maggiore del feldmaresciallo von Kluge, annot che le postazioni di artiglieria mobile tedesca intercettavano continuamente lo stesso messaggio dagli avamposti sovietici: "ci stanno sparando addosso, cosa dobbiamo fare?", ed aggiunse che pi di una volta sent il Comando superiore sovietico rispondere: "dovete essere impazziti, e perch non trasmettete in codice?". Cfr. Biagi 1995, p. 626 [27] Mussolini fu informato dell'attacco tedesco poche ore prima: l'ambasciatore von Bismarck trasmise al Ministro degli esteri italiano Galeazzo Ciano la lettera in cui Hitler annunciava l'inizio dell'operazione Barbarossa e ne dava comunicazione all'alleato [28] La Francia di Vichy non dichiar guerra all'Unione Sovietica ma, in data 30 giugno, ruppe le relazioni diplomatiche

Operazione Barbarossa
[29] Il 23 giugno le truppe corazzate tedesche entrarono per la prima volta in contatto con i carri sovietici KV-1 e KV-2, constatandone la superiorit rispetto ai panzer, ma, a vantaggio dei tedeschi, vi era ancora nei sovietici l'antiquata convinzione che il carro armato fosse da impiegare come "batteria mobile" in appoggio alla fanteria e non come arma autonoma, inoltre i carri erano privi di radio e questo permise ai pi deboli panzer, utilizzando manovrabilit e coordinamento, una serie di successi a dispetto della superiorit del carro sovietico [30] Overy 2000, p. 92 [31] Comandante del Corpo d'armata alpino "Norvegia", 3 divisione di montagna, sbarcato a Narvik il 9 aprile 1940, ne fu scacciato dalle truppe inglesi, francesi e polacche, riuscendo, la prima settimana di giugno, a riconquistare la citt e, in forza di questo successo, ricevette da Hitler, oltre alla croce di ferro con fronde di quercia, primo militare tedesco nella seconda guerra mondiale, anche il titolo di Sieger Von Narvik, Signore di Narvik. Cfr. Biagi 1995, p. 209 [32] Gi durante la prima guerra mondiale il porto era servito per l'afflusso dei rifornimenti dagli Stati Uniti e, tra il 1915 ed il 1917, furono impiegati 70.000 prigionieri di guerra tedeschi ed austriaci alla costruzione della ferrovia (iniziata nel 1914 con il lavoro dei forzati russi) che collegava Murmansk con Pietrogrado. Cfr. Carell 1963, p. 495 [33] A complicare le cose ci fu anche la cattura di un portaordini tedesco da parte dei sovietici: egli trasportava il piano d'attacco e si perse altro tempo prezioso per prepararne uno diverso. Cfr. Carell 1963, p. 506 [34] Solo nel primo anno di guerra il porto ricevette 19 convogli che trasportarono 3.052 aerei, 4.048 carri armati e 520.000 vari veicoli a motore [35] AA.VV 1993, p. 119 [36] Carell 1963; Erickson 1975 [37] Il sergente delle SS Felix Landau cos descrisse la scena: "centinaia di ebrei con le facce macchiate di sangue, fori di proiettile in testa, arti spezzati, occhi strappati dalle orbite, corrono davanti a noi; i soldati davanti alla prigione picchiano la folla; grondanti di sangue gli ebrei crollano gli uni sugli altri strillando come maiali al macello". Cfr. AA.VV. 1993, p. 74 [38] Tra le forze fatte affluire ci furono anche gli allievi ufficiali dell'Accademia di Leningrado. Cfr. Carell 1963, p. 270 [39] Anche i sovietici avevano preparato un attacco per l'8 di agosto per eliminare le teste di ponte sul Luga. Cfr. Carell 1963, p. 276 [40] Un ufficale sovietico fatto prigioniero, nato in Carelia e disponibile ad aiutare i tedeschi, rivel tutte le informazioni di cui disponeva permettendo al I Corpo d'Armata di sfondare nel punto pi debole del dispositivo difensivo sovietico. Cfr. Carell 1963, p. 285 [41] Cfr. AA.VV. 1993, p. 50 [42] Carell 1963, p. 27 [43] Grazie all'aumento della produzione dei panzer di tipo III e IV gli effettivi corazzati di ciascuna divisione sarebbero consistiti per i due terzi in carri medi (con cannoni di calibro maggiore ed una corazza di spessore doppio) mentre due terzi di quelli impegnati nella campagna occidentale erano stati carri leggeri. Cfr. Liddell Hart 1995, pp. 215-17 [44] La sconfitta nella battaglia della Beresina cost il posto di Comandante del fronte occidentale al generale Ermenko, retrocesso al ruolo di "comandante in seconda", in favore del Maresciallo Semn Konstjantynovy Tymoenko. Cfr. Carell 1963, p. 86. [45] Il 3 luglio 1941 il generale Halder scrisse nel suo diario "si pu essere quasi certi che il nemico sia stato praticamente distrutto, salvo pochi superstiti, nell'arco di Biaystok. Cos pure si possono considerare completamente distrutte le 12-15 divisioni russe schierate di fronte al Gruppo di Armate Nord ... non esagero quindi se affermo che la campagna contro la Russia stata vinta nello spazio di 14 giorni". Cfr. Carell 1963, p. 86 [46] Tymoenko aveva concentrato 42 divisioni in perfetto assetto di combattimento sul corso superiore del Dnepr. Cfr. Carell 1963, p. 97 [47] Salmaggi, Pallavicini 1989, p. 145 [48] Nel corso dello schieramento delle forze non fu possibile per ragioni politche utilizzare lo spazio dei Carpazi poich l'Ungheria, retta dall'Ammiraglio Mikls Horthy, capo di un regime conservatore che aderiva al patto tripartito e che aveva permesso il passaggio delle truppe tedesche dirette in Jugoslavia, sarebbe entrata in guerra a fianco delle altre forza dell'asse il 27 giugno dosando comunque il proprio aiuto non fornendo pi di 150.000 soldati per tutta la durata del conflitto. Cfr. Ferro 1993, p. 83 [49] Il maresciallo dell'Unione Sovietica Semn Michajlovi Budnnyj disponeva di 56 divisioni di cui 16 corazzate con 2.400 carri armati contro i 600 di von Kleist. Cfr. Carell 1963, p. 137 [50] Inizialmente il compito dell'11 Armata e delle due armate rumene era quello di contrastare un eventuale contrattacco sovietico per occupare i campi petroliferi di Ploesti. Cfr. AA.VV. 1993, p. 39 [51] Furono inoltre catturati 858 pezzi di artiglieria, 317 carri armati e 240 cannoni anticarro ed antiaerei. Cfr. Biagi 1995, p. 652 [52] Il generale Guderian fece inoltre presente che per i suoi carri armati sarebbe stato impossibile percorrere i 400 chilometri che lo separavano da Kiev e, dopo la presa della citt, tornare indietro per prendere Mosca prima dell'arrivo dell'inverno. Cfr. AA.VV. 1993, p. 78 [53] L'intento del generale Halder era quello di convincere Hitler a dirigersi verso Mosca ed, in caso contrario, assecondare la sua idea di dividere il II Gruppo Corazzato di Guderian per mantenere forze sufficienti per l'avanzata verso la capitale ma nessuno di questi obiettivi fu realizzato e fu possibile mantenere nei pressi di Smolensk solo il XLVI Corpo dArmata motorizzato. Cfr. Biagi 1995, p. 663 [54] Il 13 settembre Stalin eman l'ordine di non ritirarsi da Kiev per permettere di guadagnare tempo al fine di organizzare la difesa di Mosca ma ukov, al pari di molti altri ufficiali sovietici, vi si oppose. Per questo motivo fu rimosso dalla carica di capo di Stato Maggiore generale e trasferito alla difesa di Leningrado. Cfr. AA.VV. 1993, p. 87 [55] Vedi AA. VV. 1993, p. 107 [56] Il feldmaresciallo von Kluge annot che le armate dipendevano quasi completamente dalle ferrovie e, al momento dell'inizio dell'offensiva, esse riuscivano a coprire a malapena il fabbisogno quotidiano ed il feldmaresciallo von Bock, allo scopo di accumulare pi carburante possibile, ridusse le razioni di cibo ai soldati, costringendoli spesso a nutrirsi di quello che trovavano. Vedi Biagi 1995, p. 703

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Operazione Barbarossa
[57] La citt sar occupata il giorno 4 ottobre da reparti della divisione Grodeutschland, comandati dal colonnello Hans Eberbach. Con grande sorpresa dei tedeschi, la citt disponeva ancora dell'elettricit e nella stazione erano ancora presenti molti treni con a bordo i macchinari delle industrie che i sovietici stavano trasportando verso est [58] L'ordine di difendere la citt casa per casa fu disatteso a causa della velocit con la quale i tedeschi presero possesso della zona. Vedi Carell 1963, p. 158. [59] Il 9 ottobre il capo dei servizi stampa Otto Dietrich dichiar che "la lotta in oriente decisa". Vedi Salmaggi, Pallavicini 1989, p. 157 [60] Prima dell'attacco alla penisola l'11 armata aveva occupato la Bessarabia, la regione rumena che l'Unione Sovietica aveva imposto di cederle nel 1940; le forze del fronte sud che von Runstedt utilizz per la conquista della capitale ucraina furono la 6 e la 17 armata, insieme al I gruppo corazzato [61] Oltre allistmo le uniche vie di terra transitabili erano un terrapieno ferroviario ed un "corridoio" largo poche centinaia di metri intorno alla citt di Salkovo [62] Il 16 settembre, temendo una penetrazione tedesca in Asia con la possibilit di impadronirsi delle risorse petrolifere, forze anglo sovietiche invasero l'Iran, contravvenendo agli accordi intercorsi al momento dell'armistizio, occupando la capitale Teheran. In ragione di questo lo Sci abdic in favore del figlio Mohammed Reza Khan. V. Enzo Biagi, op. cit., vol. II, cronolgia, pag. 29. [63] La cosiddetta Fossa dei Tartari, costruita nel XV secolo per difendere la penisola dalle invasioni dei turchi, era un fossato profondo circa 15 metri impossibile da aggirare e lunica possibilit che i tedeschi avevano per avanzare era quella di attraversarla [64] Il generale Erich von Manstein ricevette la nomina di comandante dell'11 armata il 12 settembre ma ne assunse ufficialmente il comando il 17 settembre [65] Anche la divisione SS Leibstandarte fu dirottata ad est per unirsi alle forze che si dirigevano verso Rostov [66] Loperazione fu completamente realizzata via mare con unimponente azione navale; lintera armata costiera, comandata dal generale J. E. Petrov, fu trasferita a Sebastopoli, che rimase quindi unica sede della flotta del Mar Nero ed a tappe forzate fu dislocata a nord della Crimea [67] Il generale von Sponeck, per avere ordinato il ripiegamento, giudicando lunica forza rappresentata dalla 46 divisione insufficiente per resistere al contrattacco sovietico, e per non avere resistito sul posto, costringendo von Manstein a distogliere truppe dallattacco a Sebastopoli, fu da lui destituito dal comando e, portato di fronte ad una Corte marziale presieduta da Hermann Gring, fu condannato a morte ma Hitler, su richiesta di von Manstein, commut la sentenza in sette anni di carcere militare. Il generale von Sponeck fu successivamente fucilato senza processo dopo lattentato del 20 luglio 1944 contro Hitler. V. Paul Carell, op. cit., pag. 359 [68] I caccia della VVS volavano affiancati a file di tre, divenendo facile preda dei piloti tedeschi, che volavano in formazioni aperte disposte verticalmente e che potevano sfruttare un buon sistema di comunicazione. Anche i bombardieri, spesso in formazione serrata a quote relativamente basse, erano un bersaglio allettante per i cannoni 8,8 cm FlaK germanici. Cfr. Overy 2000, p. 105

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