Sei sulla pagina 1di 3

De vivo - sociologia economica 1)Fallimento dellimpresa Il fallimento dellimpresa in alcune zone del mezzogiorno determinato dai seguenti fattori:

: A)comportamenti opportunistici B)non rispetto delle norme C)mancanza di cooperazione tra istituzioni ed impresa . 2)Buon funzionamento dellimpresa Il buon funzionamento dellimpresa determinato dai seguenti elementi : A)societ in cui si trova l impresa B)mercato C)relazioni tra gli attori sociali D)rispetto delle regole 3)I limiti allo sviluppo dellimpresa I limiti allo sviluppo dellimpresa sono determinati dai seguenti elementi : A)capitale sociale scarso B)mancanza di risorse C)costi di transazione alti D)mancanza di fiducia. 4)Imprenditore per tradizione e di mestiere : Esistono due tipologie di imprenditore: 1)per tradizione 2) di mestiere. Limprenditore per tradizione colui che eredita lazienda dai genitori o parenti e con essa eredita anche un capitale sociale consistente. Limprenditore di mestiere un individuo che conosce molto bene quella determinata attivit poich lha svolta da dipendente salariato ma allinizio della sua carriera non possiede un grande capitale sociale. IL passaggio da lavoratore dipendente a imprenditore di mestiere necessit di alcune qualit che non sempre si possiedono. Qualora queste qualit non si possiedono tale mancanza influisce sulla gestione dellazienda la quale non sar competitiva sul mercato ,come deve essere, ma punter alla sopravvivenza. 5)Piccola impresa Limpresa nasce dallesigenza di cooperare e dal bisogno di dividere un lavoro che singolarmente non pu essere svolto. Negli anni 50 sono nate le piccole imprese in esse lavoravano tutta la famiglia infatti ad ogni membro veniva affidato un compito in base alle capacit di ognuno. Queste erano soprattutto aziende di abbigliamento e di calzature. 6)Lavoro sommerso In alcune aree del mezzogiorno ci sono delle aziende che non rispettano la normativa fiscale e del lavoro. Queste aziende hanno una capacit di accumulazione di capitale maggiore delle altre in tal modo riescono a rendere il prezzo competitivo. La principale fonte del loro guadagno determinata dal lavoro sommerso in quanto esse risparmiano sui contributi degli operai. Lampia domanda di lavoro permette a queste aziende di comportarsi scorrettamente ma allo stesso tempo la scarsit di domanda di lavoro fa si che gli operai accettano qualsiasi condizione. 7)Programmazione negoziata La programmazione negoziata una politica pubblica che mette fine allintervento straordinario dello stato nel mezzogiorno ma apre la strada ad interventi straordinari nelle zone depresse. Lo sviluppo delle zone depresse possibile soltanto con un intervento esterno. La programmazione negoziata ha lintento di creare le condizioni favorevoli allo sviluppo economico e occupazionale ed ha lo scopo di responsabilizzare le istituzioni e amministrazioni locali. 8)La concertazione La concertazione lelemento che rende possibile lutilizzo delle risorse e delle competenze di un territorio. Esistono due tipologie di concertazione: integrativa e distributiva , la differenza che la prima oltre a determinare un miglioramento del territorio determina anche la nascita di relazioni fiduciarie tra gli attori coinvolti nel pit o nel patto mentre la seconda determina soltanto il miglioramento territoriale. 9)Le fasi del patto Il patto un accordo sociale tra soggetti pubblici e privati. Il patto si realizza in quattro fasi: 1) la prima fase la concertazione che rappresenta la fase in cui gli attori sociali si incontrano per la prima volta, 2)la seconda fase lattuazione che la

fase in cui si cercano i fondi e si stabiliscono gli obiettivi la terza fase la fase in cui si effettua la revisione di tutto ci che stato deciso nelle fasi precedenti e lultima fase la realizzazione in cui si concretizza tutto ci che stato teorizzato. 10)Patto di benevento Il patto di benevento un patto stipulato tra 4 comuni tutti di natura contadina. E definito patto di prima generazione ed nato dopo la delusione di una mancata costruzione di uno stabilimento della Piaggio. Questo patto ha lobiettivo di far nascere un legame forte tra il cittadino-imprenditore e le amministrazioni pubbliche. 11)Il patto di napoli il patto di napoli coinvolge 9 comuni, nato come patto nazionale ed diventato patto europeo. Lobiettivo di questo patto quello di migliorare le condizioni ambientali infatti tra le finalit sono state inserite la ristrutturazione degli edifici storici, lallargamento delle palestre,ecc. 12)Fiducia nel patto Alcuni attori sociali possiedono una naturale predisposizione a fidarsi altri invece sono restii nel concedere fiducia. Nel patto la nascita di questa predisposizione naturale determinata da alcuni elementi: 1)omogeneit delle condizioni socio-economiche delle amministrazioni 2)piccolo gruppo di attori sociali coinvolti 3)rinnovamento della classe politica. Qualora lattore sociale non possiede nessuna delle tre condizioni possibile la nascita di fiducia se si condividono le seguenti condizioni : 1)conoscenza precedente degli attori sociali 2)omogeneit delle condizioni socio-culturali delle amministrazioni 3) condivisione delle stesse convinzioni politiche. 13)Tecnico esperto Il tecnico esperto un individuo qualificato scelto per coordinare le relazioni tra gli attori sociali coinvolti in un patto. Il tecnico esperto un individuo con competenze specifiche inerenti allambito del patto, quindi oltre a regolare le relazioni tra gli attori pu suggerire delle modifiche riguardante procedure e modalit. 14)esiti del patto Il patto ha lobiettivo di modificare le condizioni ambientali e territoriali migliorandole. IL patto fa nascere lidea che il contributo di ciascuno unito a quello degli altri pu contribuire a migliorare la societ. I Patti che hanno modificato maggiormente la societ sono quelli con una struttura pi tecnica. 15)Gli obiettivi del patto Gli obiettivi del patto sono due economici e istituzionali, economici in quanto ogni patto determina un miglioramento economico per il territorio a cui esso rivolto ed istituzionale in quanto i patti determinano la nascita di rapporti di fiducia tra gli attori sociali coinvolti. 16)pit I pit sono modalit della programmazione regionale finalizzata ad attuare la concertazione. Lattore principale la regione che fa un atto di fiducia verso le amministrazioni locali. Nei pit i beneficiari ultimi delle risorse finanziarie sono le stesse amministrazioni pubbliche. Gli attori sociali gi si conoscono poich hanno gi collaborato in passato. 17)Aspetti comuni tra patti e pit . Gli aspetti comuni tra i patti e pit sono : 1)concertazione 2)numerosit delle coalizioni 3)condizioni socioeconomiche delle amministrazioni 4)condizioni socioculturali delle amministrazioni 5)presenza di interessi espliciti impliciti ed occulti . 18)Differenze patti e pit Le differenze tra i patti e i pit sono: 1)conoscenza degli attori sociali 2)predisposizione a fidarsi 3)procedure 4)linguaggio 5)mano pubblica. 19)Interessi espliciti, impliciti ed occulti Nei patti e nei pit vi sono interessi espliciti, impliciti ed occulti. Gli interessi espliciti sono quelli sottoscritti nei patti o nei pit, gli interessi impliciti sono una piccola parte degli interessi delle imprese e dei lavoratori e quelli occulti sono gli interessi nati dal contesto sociale in cui nasce il patto.

20)Provincie e comuni: Le amministrazioni provinciali svolgono un ruolo di regia nel patto in quanto coordinano le iniziative di sviluppo locale mentre le amministrazioni comunali si propongono di lavorare in stretto raccordo con lente provinciale.

Potrebbero piacerti anche