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Appunti economia politica

Economia Politica
Università degli Studi di Bergamo (UNIBG)
76 pag.

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ECONOMIA POLITICA
ECONOMIA: PERCEZIONI E OBIETTIVI

L’economia è presente in tutti gli ambiti della nostra vita, che permette di avere un effetto in un sistema, anche la
scelta dell’università è una scelta economica.

Quando si parla di economia si parla di SCELTA, è una scienza sociale, si occupa della società nella sua interezza (con
imprese, enti, cittadini, consumatori ecc…
• Scarsità: le risorse che utilizziamo nella nostra vite sono soggette ad un fine, come ad esempio anche il
tempo stesso. La scelta importante è quella di allocare al meglio le cose che ci sono offerte per avere una
massima resa.
o Presenza di un vincolo
o Anche di natura economica come soldi
o Dobbiamo trovare il migliore modo per massimizzare la nostra soddisfazione, non è assoluto può
anche essere relativo, abbiamo una massimizzazione vincolata (sono esterni e naturali)
o Siamo condizionati e quindi dobbiamo fare le scelte migliori nel nostro contesto

Riguarda diversi ambiti di vita, non ci basiamo solo sul presente nel fare le scelte, abbiamo fatto una trasposizione
della nostra scelta nel futuro. Dobbiamo quindi essere consapevoli della presenza di:
• Vincoli
• Presenza intertemporale (lunghezza nel tempo) = certe scelte di oggi possono influenzare il mio domani, sono
estremamente rilevanti (anche con delle generazioni, che posso andare a colpire quindi abbiamo più visione)
o Come il sistema pensionistico= risorse accantonante nel presente che poi porta alla erogazione di
denaro al momento della pensione
o Se non esistesse questo obbligo, e quindi basata sulla scelta, quante persone accantonerebbero?
o La scelta la implementeremmo nel domani, che diventerà il nostro oggi quindi potrebbe cambiare
tutto
o Non si accumulano le risorse, e quindi non si riescono a mantenere e quindi ci si rivale sullo stato e
quindi arriva ancora il contribuente, ma nessuno lo accetterebbe

Dobbiamo capire come le persone effettuano le scelte e come l’aggregazione faccia cambiare le idee della società,
questo è il punto focale dell’economia.
• Certe scelte vengono delegate, delle volte per mancanza di competenza, per questo è importante essere
consapevoli per poter fare le nostre scelte in autonomia
• Persone che investono male, in quel caso è impossibile che qualcuno ti ridia i soldi, sevi essere molto più
consapevole
• Devo stare attenta alle percezioni e alle conoscenze (come nel caso del mutuo fisso o variabile) à avere
consapevolezza!
• Avere degli strumenti di comprensione aiuta tantissimo, anche comprendere le politiche economiche dello
stato

Si ha una maggiore percezione del mondo, non solo per rispondere alle grandi domande, ma anche al perché mancano
le materie prime? Perché prendiamo delle decisioni?

Essere a conoscenza delle politiche economiche dovrebbero aiutarci a capire quali sono i comportamenti da seguire o
meno in base alla scelta della politica, bisogna vedere il perché quel comportamento è stato implementato e perché
proprio in quel momento?
• L’effetto di una norma qual è? Con le sanzioni si possono prevenire certi comportamenti della persona
• Politica che disincentiva; ha un effetto deterrente à multa per il rosso
o Come ad esempio la “junk food tax”, che permette di disincentivare l’utilizzo di questi beni, che ha
una dimensione sociale in questo caso, perché ha un impatto sui costi sanitari, perché c’è un abuso.
o Stessa cosa per chi fuma
o Ma chi accerta chi e quando si viola la norma? Si deve prevedere un meccanismo di controllo e
sanzionatorio, se non ci fossero non avrebbe senso perché non lo rispetterebbe nessuno
• Politica che incentiva, permette alla persone di essere “aiutate” in un acquisto à bonus auto elettrica

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Certe scelte politiche statali devono essere fatte non solo per le nostre scelte ma anche per gli obiettivi che vuole
avere quella manovra. Deve esserci una dimensione per le scelte degli individui
COME ORGANIZZIAMO LE RISORSE NELLA SOCIETÀ, PER MASSIMIZARE LA SODDISFAZIONE TENENDO CONTO DEI
PROBLEMI CHE ABBIAMO.

I 10 PRINCIPI DELL’ECONOMIA
Il problema principale che l'economia si pone e studiare i modi in cui la società gestisce le proprie risorse scarse,
comprendendo quindi come consumatori effettuano le loro scelte all'interno del mercato

I 10 principi dell’economia (divisi in 3 categorie principali) sono:


Le decisioni individuali = il comportamento di un'economia riflette il comportamento degli individui che la
compongono per questo è importante comprendere come gli individui affettano le decisioni
1. Gli individui devono scegliere tra le alternative à trade off = bisogna essere sempre in grado di scegliere la
migliore correlazione fra due beni o due possibilità (gestione del tempo, acquisto di un paniere, ambienti/
inquinamenti)
a. altro importante trade off e quello tra efficienza ed equità
i. efficienza: proprietà grazie alla quale una società ottiene il massimo risultato possibile
ii. equità: la proprietà grazie alla quale il risultato economico viene distribuito nella società
iii. per arrivare però a dei risultati economici delle volte i due concetti sono in conflitto però dipende
moltissimo dalla politica dello Stato
2. il costo di qualcosa è ciò a cui si deve rinunciare per ottenerlo = gli individui sono chiamati a confrontare i
costi benefici dei comportamenti alternativi
a. il costo-opportunità di un bene e ciò a cui si deve rinunciare per ottenerlo e di prendere qualsiasi
decisione si deve sempre considerare il costo opportunità delle alternative a disposizione
3. gli individui pensano al margine = gli individui razionali si mettono volontariamente nelle migliori condizioni
possibili per raggiungere propria prospettiva e le sue opportunità e per questo motivo si concentrano sulle
variazioni marginali che avvengono al limite (utlima quantità di prodotto che si acquista come influisce sul R)
a. è un concetto che gli individui di comprendere istintivamente
4. gli individui rispondono agli incentivi= incentivo è un qualcosa che induce un individuo a compiere un'azione
e i responsabili delle politiche economiche non dovrebbero mai dimenticare il ruolo degli incentivi all'interno
del sistema come, ad esempio, vieni per le auto elettriche o per la transizione ecologica verde
interazione tra gli individui = le decisioni non influiscono solo su chi le prende ma anche sugli altri devi vedere una
società; si deve guardare anche con aspetto maggiore alle cose
5. lo scambio può essere vantaggioso per tutti = lo SCAMBIO PERMETTE COSÌ DI ARRIVARE AL MASSIMO DEL
SURPLUS sia per il consumatore che per il produttore, si trae il vantaggio maggiore possibile dallo scambio
punto si permette una specializzazione del lavoro che viene poi offerto sul mercato
6. I mercati sono di solito uno strumento efficace per organizzare l'attività economica= in un'economia di
mercato possiamo vedere come le scelte dei consumatori influenzano la produzione dei produttori, anche
tramite la razionalità degli individui come spiega anche Adam Smith con la sua mano invisibile
7. l'intervento dello Stato può migliorare il risultato prodotto dal mercato= lo stato è importante sia dal punto
di vista della legge, importantissima è la disciplina dei diritti di proprietà che permettono lo scambio, ma
serve anche per sistemare alcune problematiche che la mano invisibile non è in grado di gestire come i
fallimenti del mercato e le esternalità
il funzionamento dell'economia = vengono spiegati come funzionano i sistemi economici nel loro complesso
8. il tenore di vita di un paese dipende dalla sua capacità di produrre beni e servizi= in base alla produttività
del paese si può avere un maggior tenore di vita e quindi più redditi, ed è importantissimo per le scelte
economiche Dello Stato poiché possono vedere come la loro politica può influenzare
9. gli prezzi aumentano quando lo stato stampa troppa moneta= se lo stato dovesse stampare più moneta
rispetto a quelle effettivamente necessaria si creerebbe il fenomeno dell'inflazione andando quindi ad
aumentare i prezzi senza però un'effettiva crescita del sistema
10. nel breve periodo la società si confronta con un trade-off tra inflazione disoccupazione= esistente trade-off
tra inflazione disoccupazione nel breve periodo e si muovono in due direzioni esattamente opposte
a. alla crescita dell'inflazione diminuisce la disoccupazione: si ampli il sistema lavorano più persone e alzi
alzano i prezzi
b. diminuisci l'inflazione aumenta la disoccupazione: il sistema si riduce lavorano meno persone calano i
prezzi

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bisogna quindi effettuare un'ottima analisi del ciclo economico quindi di tutte le fluttuazioni delle variabili come
l'occupazione e il reddito, lo Stato in quest'ultimo. Ha un importantissimo compito perché con le sue scelte può
influenzare i livelli di domanda aggregata nel sistema andando ad aumentare o a diminuire

CONCORRENZA PERFETTA

La concorrenza perfetta è una forma di mercato in cui ci sono molti consumatori ed un elevato numero di
consumatori, i beni scambiati sono omogenei; l’ingresso e l’uscita sono assolutamente liberi.
• Ormai il concetto è prettamente utopistico, ma permette di effettuare un paragone à non è la realtà ma
permette di fare un confronto con la nostra vita, dobbiamo capire cosa serve e come scegliere
• Dobbiamo essere in grado di ordinare le nostre scelte, quando abbiamo un numero di possibilità mettiamo in
ordine noi cosa vogliamo (A meglio di C ecc..)
o Dobbiamo sapere se preferiamo o siamo indifferenti
o Questo funziona anche con le forme di mercato

CARATTERISTICHE DELLA CONCORRENZA PERFETTA


Presenza di elevati consumatori e produttori Bene offerto è omogeneo (ad oggi utopistico)

Ingresso nel mercato libero Uscita dal mercato libera

Quando parliamo di mercato può essere un luogo fisico o astratto dove le persone si incontrano cercando di far valere
i propri interessi nel maggior modo possibile, lo scambio è alla base di tutto. Gli interessi di chi compra sono diversi da
quelli di chi vende, ma DEVONO METTERSI D’ACCORDO PER SODDISFARSI (effettuare lo scambio)
• Il mercato non prescinde dall’interazione, se non ho incontro il punto di accordo non potrò acq/vendere
• Il consumatore deve trovare il venditore di quel prodotto che gli interessa, altrimenti non acquisterebbe
• Lo scambio è alla base del sistema economico, poi come viene regolato cambia con il tempo

È fondamentale perché capiamo in che modo avviene l’interazione e anche i suoi problemi, possiamo vedere il
mercato come il luogo dove si mettono fine ai litigi tra le parti
• Consumatore= acquistare a buona qualità e a basso prezzo
• Venditore= vendere tanto e ad alto prezzo possibile per guadagnare di più
• Sono esattamente antitetici uno con l’altro, lo scambio non potrebbe avvenire nei modi di vedere dei 2
• Dietro le definizioni di funzione di domande e offerta c’è la scelta di consumatori e produttori, ci sono tanti
fattori che possono far variare le cose (gusti, disponibiltà ecc..)

I beni scambiati sono omogenei, non è la presenza di un solo bene, ma agli occhi del consumatore i beni diversi danno
la stessa soddisfazione, sono indistinguibili. Ma non è esattamente vero questo, perché potrei trovarmi meglio uno
rispetto all’altro, potrei trovarmi diverse caratteristiche
• Latte
• Acqua
o Ci sono mille differenze tra i beni, ma per altri sono uguali

I mercati concorrenziali sono quei mercati nel quale operano molti compratori e venditori, dove non si controlla il
prezzo ma si crea in base alle fluttuazioni di domande di offerta

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VINCOLO DI BILANCIO
Si vanno ad aggiunge il fatto che per i consumatori o per i produttori il prezzo è dato, quindi non viene influenzato il
prezzo perché il comportamento di uno non influisce nel sistema del prezzo, è solo una conseguenza delle scelte di
tutti
• Consumatori= hanno un concetto di vincolo, perché hanno una funzione di vincolo dobbiamo massimizzare
l’utilità (U(x1 e X2) con un vincolo di bilancio
o Acquista dei beni con la finalità di avere la massima soddisfazione associato all’acquisto di quei beni
ma è VINCOLATA alle disponibilità
• Vincolo di bilancio= ciò che il consumatore può acquistare, nel suo massimo
o P1X1 + P2P2 <= R (spesa totale non deve eccedere il mio reddito, all’interno di cosa posso scegliere)

La funzione ci indica come Y varia al variare di X, serve per capire come viene influenzata Y al variare di X (perché Y è
dipendente e quindi è il risultato della nostra ricerca
!
• = indica la quantità massima di beni e due nel caso acquistasse solamente ed esclusivamente X2
𝑃2
"#
• − "$ = è il coefficiente angolare della retta che indica il rapporto tra i prezzi all'interno del mercato; Ci indica
quanto posso comprare in base al cambiamento di quantità sottolineando la sostituibilità per il mercato (si
posso solo rinunciare se volesse acquistare di più, per questo negativo)

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Per comprendere realmente il problema occorre un ordinamento che ci permetti di aver chiaro i riferimenti. Un
ordinamento deve avere delle precise proprietà che sono:
• Completo: il consumatore deve essere in grado di ordinare tutte le scelte in ogni istante, ad esempio,
preferire A rispetto C di D rispetto a E…
o In alcuni casi però potrebbe esserci l’indifferenza, che non significa non essere in grado di prendere
una decisione, ma significa che i due panieri presi in considerazione sono esattamente identici di
valore
• Transitività= il teorema permette di avere coerenza e razionalità all’interno del sistema per poter creare
ordine, se dovesse crollare questa teoria nulla nelle nostre scelte avrebbe senso

• Non sazietà= l’individuo vuole consumare più beni possibili, perché propensò a consumare.
o Chiamiamo i “beni” beni non a caso, perché all’interno del consumatore creano un senso di
soddisfazione nella persona, se questo non si verificasse per questione di preferenze e giusti si
chiamano questi oggetti mali

Se nel vincolo cambiano delle variabili possono verificarsi queste reazioni:


• Variazioni reddito= il vincolo si sposta PARALLELAMENTE verso il basso o verso l’alto in base alla
diminuzione o all’aumento, ma non cambia l’indicazione perché non vengono toccati i prezzi e non c’è
variazioni in x1
• Variazione dei prezzi = variano la pendenza della curva, ma dobbiamo stare attenti di non vedere la
variazione assoluta ma in termini relativi
o Se un prezzo aumenta di uno e l’altro pure non si può dare per scontato che entrambi siano uguali
nella loro relazione, perché questa variazione non ci indica il prezzo di partenza. Per questo motivo
che quindi se vuole guardare alle variazioni relativa in modo tale che se il prezzo di un bene si stia
relativamente alzando significa che l’altro sta relativamente diminuendo facendo cambiare il saggio
tra i beni e di conseguenza l’inclinazione

CURVE DI INDIFFERENZA

La scelta del consumatore dipende quindi da alcune caratteristiche come:


• Transitività: il che significa che le curve non si intersecano l'una con l'altra poiché siamo sempre in grado di
effettuare una scelta e due cose non possono essere uguali
• Completezza
• Maggiori soddisfazioni man mano ci si allontana dall'origine

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L'importanza di comprendere come i consumatori effettuano le scelte permette allo stato e alle sue diramazioni di
adoperare le corrette manovre politiche che potranno avere gli effetti desiderati, poiché molto dispendiose bisogna
essere sicuri che l'obiettivo che si va da centrare e quello desiderato
• si deve insediare una reazione causale per cui le manovre politiche abbiano l'effetto desiderato

QUALI SONO I BENI CHE GLI INDIVIDUI ACQUISTANO (TIPOLOGIE DI BENI)

Sono quegli oggetti che hanno delle caratteristiche desiderabili, ma adesso vediamo le caratteristiche legate al
consumo, non vediamo il valore intrinseco che sono potenzialmente diverse, dove il consumatore dice come sono
quei beni per lui
• beni sostituiti
• beni normali
• le abitudini di consumo fanno cambiare le scelte di consumo

es. caffè e zucchero, consumo entrambe. Se non avessimo la bustina non consumeremmo il caffè, oppure se ne avessi
di più non le userei (macchina e gomme, sci e attacchi di sci) che hanno un rapporto prefissato ma possono cambiare
in base ai nostri gusti e preferenze, oppure per la natura del bene abbiamo un obbligo di utilizzo. Sono BENI
COMPLEMENTARI, sono beni che sono utilizzati in modo unito consumiamo in modo prefissato

Beni sostituti= sono quei beni che possono essere sostituiti, e che di conseguenza noi andremo a consumare in
relazione ad altri elementi
• non esiste la sostituibilità perfetta!
• Siamo in circostanze in cui delle tipologie di beni come pasta e riso, caffè e caffè d’orzo posso essere
abbatanza indifferenti e quindi siamo in grado di sostituire/scambiare questi beni in un rapporto prefissato

Si va ad incidere sulle forme delle curve di indifferenza queste tipologie di beni

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Quindi per effettuare la scelta devo unire le due cose, per cercare di avere la massima soddisfazione possibile.

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FUNZIONE DELLA DOMANDA
Noi vogliamo sapere dal problema vogliamo vedere la funzione di domanda.
Vogliamo mettere in in relazione il prezzo con la quantità di quel bene preso in considerazione, in quei casi visti prima
abbiamo dei dati sicuri, il prezzo era già dato. Come cambia la scelta del consumatore in base al cambiamento di
prezzi! La curva di domanda indica la quantità di quel bene che i compratori vogliono acquistare a un determinato
prezzo
Se il prezzo del bene uno aumenta cosa succede? Cambia completamente l’inclinazione per quanto riguarda
l’inclinazione per X1

Nel caso il mio reddito aumentasse io non continuerò ad acquistare sempre più quantità di quei beni che di solito
prendevo, ma cambierei le mie scelte perché adesso posso accedere a nuovi mercati che prima non avevo,
aumentano le quantità acquistabili e anche nuovi beni che posso avere. Abbiamo avuto più possibilità e quindi
abbiamo più scelta che anche per i beni più ricchi (aumento reddito, vedo cosa succede alla quantità)
• Beni normali= sono quei beni il cui consumo aumenta all’aumentare del reddito
• Beni inferiori= il cui consumo diminuisce all’aumentare del reddito (es verdure oggi, non sono così acquiate
anche se si ha più reddito, perché si preferisce avere qualcosa di più)
• Alcuni beni sono entrati nelle nostre vite e hanno anche condizionato il lungo periodo e che non esistevano
nemmeno in Europa, come le patate o i pomodori, ma erano anche i più economici per quel tempo. Con le
disponibilità si passa a nuove scelte possibili

Tutti i beni però non hanno Le stesse caratteristiche ma non guardiamo quelle intrinseche, ma la nostra
predisposizione cambia
Legge di domanda: a parità di condizioni la quantità domandata di un bene diminuisce all'aumentare del suo prezzo
e aumenta al diminuire adesso prezzo
• La curva di domanda ha una pendenza negativa perché è una diminuzione del prezzo corrisponde un
aumento di quantità domandata

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La domanda di mercato e andata dalla somma di tutte le domande nei vari consumatori all'interno di quel mercato,
ma per costruire più correttamente occorre tener conto di:
1. tipologia di bene che si va acquistare = sapendo la tipologia il bene che si va acquistare si può essere più
consapevoli sulle sue fluttuazioni di prezzo in base se sia un bene sostituto o complementare ad esempio
2. le preferenze dell'individuo= un individuo deve tenere comunque conto della sua preferenza
3. le aspettativi sul futuro= se individuo sa che il mese prossimo la sua condizione potrebbe migliorare sei più
propensi a spendere una parte che abitualmente si risparmia ad esempio
4. il numero di compratori= se all'interno del mercato aumentano il numero di compratori la funzione di
domanda potrebbe essere soggetta a variazioni di prezzo più alti poiché vi è una maggiore quantità
domandata

Se variasse invece il prezzo, cambierebbero le quantità che io andrò ad acquistare


• Se il prezzo aumenta acquisterò meno della quantità di quel bene a cui è aumentato il prezzo, l’altro rimane
invariato
• Se un prezzo vari, varia anche il rapporto tra i prezzo perché relativamente il prezzo di uno aumenta l
diminuisce nei confronti dell’altro prezzo
• A parità di reddito, con l’aumento del prezzo io posso acquistare di meno e l’aumento influisce in termi
relativi sull’altro bene
o Se sono parzialmente sostituibili, il p2 è relativamente più economico di p1, io decido si sostituire il
mio acquisto di bene 1 con bene 2

Ho diversi effetti
1. Effetto reddito= io diminuisco il consumo perché ho meno disponibilità
2. Effetto sostituzione= non vado a diminuire le quantità, ma cambio le dosi si acquisto con il bene 1 con più
bene 2
a. Si deve assolutamente discriminare perché si modificano i comportamenti eventuali effetti della
tassazione, quindi devo stare attento all’effetto che si crea nel mercato e alla domanda

ELASTICITÀ DELLA DOMANDA


Tra il prezzo è quantità io ho l’esatta opposta reazione, se aumento il prezzo diminuisce quantità e viceversa
Quindi vediamo che relazione intercorre tra le due

Tramite questa relazione possiamo vedere come il consumatore si comporta alla variazione di un prezzo, la sua
sensibilità nei confronti di esso.
• Domanda inelastica/rigida = sono tutti quei beni primari che anche se dovessero subire un leggero
cambiamento di prezzo sarebbero comunque acquistati, si perderebbe una minima quantità.
• Domanda elastica = sono tutti quei beni secondari che se dovessero subire una flessione di prezzo e la
quantità acquistata diminuirebbe esponenzialmente

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L’elasticità misura la reattività della quantità domandata a variazione di una delle sue determinanti per il
consumatore, per questo motivo si calcola l'elasticità della domanda in base al prezzo ed è caratterizzata da:
1. disponibilità dei beni sostituti i beni che hanno dei sostituti da non avere una domanda più elastica perché
per il consumatore è più facile sostituirli
a. per quei beni invece che non hanno un sostituto risulta più difficile e quindi la domanda risulta meno
elastica
2. beni necessari e beni di lusso: i beni necessari tendono avere una domanda anelastica poiché il mutamento
del prezzo si ridurrà in maniera nettamente inferiore la quantità domandata poiché il bene serve per la
sopravvivenza, nel caso invece sia un bene di lusso un minuscolo varia momento del prezzo può portare a
un'enorme contrazione della quantità domandata.
3. Definizione del mercato nell’elasticità della domanda dipende da come sono tracciati i confini del mercato
stesso
a. mercato preciso: domanda più elastica poiché è più facile trovare sostituti per beni specifici
(categoria cibo anelastica se si pensa ad un determinato cibo è molto più elastica)
4. orizzonte temporale: la domanda di un dato tende a essere più elastica nel lungo periodo rispetto al breve

per calcolare l’elasticità basta porre in rapporto la variazione percentuale della quantità domandata collaborazione
percentuale del prezzo chi viene calcolata in valori assoluti
• i miglior metodo per calcolare la variazione e tramite il metodo del punto medio che invece di calcolare le
variazioni percentuali tradizionalmente si calcola la percentuale di vedendo la variazione per il punto medio
tra livello iniziale quello finale

Nella specialità della domanda può essere di tre tipologie diverse:


• elastica: se il valore delle dell'elasticità è maggiore di 1, alle fluttuazioni di prezzo la domanda si contrare in
maniera più che proporzionale (il prezzo e il ricavo totale vanno in direzioni opposte, si provoca una
diminuzione più che proporzionale della quantità domandata all'aumentare del prezzo e di conseguenza il
ricavo totale diminuisce in maniera più ampia)
• anelastica: il valore dell'elasticità è minore di uno, alle fluttuazioni del prezzo la domanda si riduce in
maniera meno che proporzionale (se la curva di domanda è anelastica alla variazione del prezzo il ricavo
totale varieranno nella stessa direzione portando a bere un ricavo extra maggiore rispetto alla perdita delle
minori quantità vendute ad un aumento di prezzo)
• unitaria= l'elasticità ha valore uguale a uno, varia in maniera perfettamente proporzionale
• Perfettamente anelastica: a qualsiasi prezzo la quantità domandata rimane invariata
• perfettamente elastica al minimo cambiamento di prezzo si può provocare una variazione
incommensurabilmente alta della quantità

Se prendessimo un esempio una curva di domanda lineare virgola che ha una pendenza costante, Possiamo dire che
• nei tratti in cui il prezzo è basso e la quantità domandata elevata à domanda anelastica
• nei tratti in cui il prezzo è alto e la quantità domandata è bassaà domande elastica

ELASTICITÀ INCROCIATA: VARIAZIONI QUANTITÀ 1 CON PREZZO 2


bisogna capire come la Q1 cambi anche in relazione non al suo prezzo, ma a quello del P2! Siamo interessati a sapere il
rapporto della variazione percentuale della quantità 1 e del prezzo 2
• se varia il prezzo dell’altro bene è importante capire quale tipo di bene stiamo considerando
o sostituti: variare del prezzo di uno dei due, acquisto di più quello che relativamente più economico
(elasticità positiva)
o complementari: aumentare del prezzo 2 la quantità di 2 diminuisce, ma siccome il rapporto è uguale
e prefissato allora devo diminuire anche la quantità 1 (elasticità negativa).

Serve per misurare le operazioni della quantità domandata di un bene avere del prezzo di un altro bene, può
assumere segno negativo o positivo a seconda se i due beni sono sostituti e complementari

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ELASITICITÀ DELLA DOMANDA AL REDDITO

Misura la variazione della quantità domandata al variare del reddito del consumatore ed è data dal rapporto tra la
variazione percentuale della quantità e la variazione percentuale del reddito.
questo rapporto permette di comprendere quale tipologia di bene stiamo acquistando
• beni normali: all'aumentare del reddito aumenta anche la quantità domandata e sono di conseguenza
positivi
o per i beni di natura necessaria hanno una bassa elasticità al reddito poiché di quei beni si acquistano
quantità di limitata
o i beni di lusso invece avranno nella società molto più alta rispetto al reddito perché se il
consumatore ha più reddito a disposizione può permettersi questa spesa
• beni inferiori: all'aumentare del reddito diminuisce la quantità domandata ed è quindi negativa

FUNZIONE DI OFFERTA (POSITIVA)


Non può esistere il mercato senza che ci sia il produttore o il consumatore, non avrebbe senso lo scambio non esiste!
Il prezzo essendo in concorrenza perfetta è dato dal mercato e dato quello devono scegliere loro la quantità da
produrre, per cercare di avere il massimo profitto.

I costi sono tutti quelle spese che mi servono per la produzione di quel determinato bene. L’obiettivo è quello di
massimizzare i profitti ovvero la differenza tra ricavi e costi
• Non può produrre però all’infinito, è soggetto ad un vincolo tecnico e fisico, al massimo può produrre una
determinata quantità, anche se usa le sue risorse nella maniera più efficiente possibile
• CI SONO DEI LIMITI DELLO STATO DELLA TECNICA, solo se si analizza nel breve periodo, nel lungo periodo
non è detto!
• Devo trovare la quantità che massimizza i profitti!

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La curva di offerta rappresenta la quantità di un bene che i venditori desiderano vendere a quel prezzo, il ruolo
principale svolto ovviamente dal prezzo di mercato
• ha una pendenza positiva all'aumentare della quantità aumenta il prezzo di offerta
• la relazione tra prezzo e offerta è detta legge dell'offerta la quantità offerta di un bene aumenta
all'aumentare del prezzo

Gli spostamenti della curva di offerta che possono essere di espansione o di contrazione derivano da più fattori:
• Il prezzo dei fattori: quando il prezzo di uno dei fattori di produzione aumenta l'offerta complessiva nel
mercato diminuisce
o se il prezzo aumentasse in maniera drastica alcune imprese sarebbero costretta alla chiusura poiché
non rientrerebbero più nei prezzi del mercato
o la quantità offerta di un bene è inversamente correlata ai prezzi dei fattori di produzione
• la tecnologia: il processo produttivo migliora al migliorare della tecnologia, di conseguenza quando la
produzione diventa più automatizzata è possibile avere una maggior rendita andando ad aumentare l'offerta
• le aspettative: il produttore deve stare molto attento alle fluttuazioni del mercato e alla periodicità del
prodotto che sta vendendo in modo tale da poter gestire la sua offerta analogamente
• il numero di venditori: il cambiamento di comportamento di venditori potrebbe portare all'aumento o alla
contrazione della complessiva curva di offerta nel sistema

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T E C N O L O G I A E C O S T I ; R E L A Z I O N E T R A C M E E C M A ; C R E A Z I O N E C U R V A D I O F F E R T A ( C H E È I L C M A N E L P U N T O D I O T T I M O)

La funzione di produzione dell’azienda, metto in relazione la quantità prodotta dall’impresa con il capitale e il lavoro, i
fattori produttivi, ci indica co,e ottiene il bene finale combinando i due fattori
• I due fattori costano ma essendo in concorrenza perfetta hanno il valore del mercato

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PUNTO DI EQUILIBRIO E PREZZI
Una volta individuate le due funzioni; le due funzioni devono interagire nella finalità di trovare un accordo su due
componenti: Prezzo e quantità, così possiamo trovare l’equilibrio per lo scambio.
• Scambio: i consumatori richiedono una determinata quantità ad un determinato prezzo, e i produttori
vendono una quantità ad un certo prezzo
• Le parti si mettono d’accordo sullo scambio per la quantità sia al prezzo
• L’accordo non riguarda solo una delle due variabili, ma entrambe
Quando si raggiunge l'equilibrio si trova la quantità del bene che compratori vogliono e possono acquistare a quel
determinato prezzo che esattamente qual'è la quantità del bene che i venditori possono e vogliono vendere
• nel caso della concorrenza perfetta il prezzo è una variabile data
• Il prezzo potrebbe oscillare sia verso l'alto che verso il basso ma l'intenzione di compratori e venditori
spinge automaticamente il prezzo di mercato verso il suo equilibrio come spiega anche la mano invisibile di
Adam Smith, infatti, le situazioni di eccellenza o di penuria sono perlopiù temporanea perché i prezzi
tendono naturalmente l'equilibrio (leggi di domanda e offerta)

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Delle volte potrebbero esserci delle meccaniche sballate in cui i consumatori comprano ad un prezzo più basso pur di
non rimanere senza bene, perché il caso potrebbe accedere, perché se il prezzo fosse troppo fatto il produttore non
produrrebbe più perché andrebbe in perdita; quindi, è vero che il prezzo è basso ma manca il bene. Per questo che
allora si sceglie un prezzo più alto per mantenere continuo il bene e la sua produzione
• Se voglio quel bene DEVO essere disposto a pagare di più io come consumatore
• Il produttore produce per non andare in perdita
• CONSUMATORE E PRODUTTORI FANNO PARTE DLELO STESSO MERCATO E SONO INDISPENSABILI L’UNO
CON L’ALTRO.
• Se voglio consumare ma non c’è nessuno che produce il mio consumo rimane un desiderio
• Se il prezzo fosse definito da un esterno, non si garantisce che lo scambio possa avvenire

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Se penso ad un sistema autarchico nel quale consumatore e produttore sono la stessa cosa, ma alla fine mi
specializzo in una attività con certe tempistiche che mi fanno alzare o abbassare il prezzo, ma certi beni se fossimo in
un regime di questo tipo non li avremmo o dovremmo traverse dei sostituti anche pessimi.
• Lo scambio, quindi, è alla base del tentativo dell’uomo di migliorare la propria condizione di vita
• Si devono soddisfare le proprie esigenze e si soddisfano entrambe (sia consumatori che produttori)
• Natura economica per qualcuno produrre certi beni e meno costoso per altri, per questo si scelgono loro
come produttori per il VANTAGGIO COMPARATO, per questo ci si specializza e si va a prendere il resto da
altri, ma vale solo per i beni omogenei
• Senza scambio non saremmo in grado di vivere. Il mercato è il luogo dello scambio che avviene da subito
nella storia dell’uomo

Tutte le parti prese in causa possono andare a


migliorare le loro situazioni tramite lo scambio che
diventa la base per migliorare l’economia e la
soddisfazione degli operatori all’interno del mercato
Si deve tenere conto della possibilità di produzione
(grafico che mostra le combinazioni possibili di
produzione che un sistema economico può
raggiungere dati i fattori produttivi e la tecnologia) ,
che individua le possibili combinazioni di beni che una
economia può produrre e quindi permette poi agli
individui di scegliere il loro paniere, e se dovesse
produrre due beni dovrebbe diminuire il tempo verso
uno per aumentare l’altro.
• Si deve tenere conto anche del costo
beneficio del sistema, che in questo caso viene considerato un bene rispetto ad un altro
• Per questo è meglio SPECIALIZZARSI in modo tale da poter trarre il massimo vantaggio, così è possibile avere
un aumento del consumo reso possibile dallo scambio

Il VANTAGGIO COMPARATO permette quindi di comprende come la specializzazione sia alla base dello scambio per
trarre il miglior beneficio possibile
• Vantaggio assoluto = indica la capacità di produrre un bene usando una minore quantità di fattori di
produzione rispetto a un altro produttore, tenendo conto di tempo e fattori
• Costo-opportunità e vantaggio comparato à il vantaggio comprato rappresenta la capacità produrre un
bene ad un costo opportunità inferiore rispetto agli altri. È impossibile avere un vantaggio comparato uguale
per i produttori, perché si basa sul rapporto tra due beni (costo-opportunità relativo)
• Se ciascun individuo si specializza nella produzione del bene e in cui cose di vantaggio comparato da
produzione totale dell'economia cresce à Gli scambi apportano benefici a tutte le parti coinvolte poiché
permettono a ciascuno di specializzarsi nell'attività in questi gode di un vantaggio comparato
• Affinché le parti possono trarre benefici dallo scambio il prezzo deve collocarsi entrare i loro due costi
opportunità
• Non è detto che chi abbia il vantaggio assoluto abbia anche un vantaggio comparato nella situazione presa in
considerazione e dallo scambio di vita se ne trae il massimo per tutti tra i prezzi possibili del costo
opportunità

Anche il sistema di importazioni di esportazioni può permettere di ampliare l'economia di sistema nella quale si vive
traendo quindi benefici dei reciproci dal commercio internazionale E permette tutti i paesi di raggiungere posterità e
quindi una migliore livello di vita

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All’interno del mercato possono essere inseriti anche dei CONTROLLI DEI PREZZI, per cercare di calmierare la
situazione e rende possibile l’acquisto per i consumatori, ma anche la produzione in certi termini di guadagno per i
produttori (vedendo anche come si muovono le associazioni per consumo o produzione e le richieste che vengono
fatte al governo)
• Per questo motivo possono essere inseriti:
o Prezzo massimo = livello di prezzo massimo per il quale si può vendere quel determinato bene
§ Il prezzo massimo potrebbe non essere vincolante nel caso in cui il prezzo massimo sia
maggiore rispetto al prezzo di equilibrio
§ Nel caso invece il prezzo massimo sia minore rispetto al prezzo di equilibrio allora diventa
un vincolo che andrà a creare una PENURIA, con un eccesso di domanda nel sistema
rispetto alla quantità offerta
§ In questo caso non tutti saranno soddisfatti in ugual modo, i primi che acquistano sono
quelli che saranno soddisfatti gli altri invece no. NON TUTTI TRAGGONO BENEFICIO COME
CONSUMATORI
§ Con l’introduzione di questo sistema il sistema è iniquo e non funziona correttamente, il
sistema deve essere sempre imparziale e di conseguenza deve tendere al suo equilibrio
o Prezzo minimo = livello minimo di prezzo sotto il quale non si può vendere il bene
§ Il prezzo minimo potrebbe non essere vincolante nel caso in cui il prezzo minimo sia minore
rispetto al prezzo di equilibrio
§ Nel caso invece il prezzo minimo sia maggiore rispetto al prezzo di equilibrio allora
diventa un vincolo che andrà a creare una ECCEDENZA, con un eccesso di offerta nel
sistema rispetto alla quantità domandata

Il mercato regola da solo la sua economia per questo gli economisti sono contrari nell’immettere nel sistema dei
livelli massimi o minimi di prezzo, perché il mercato si regola da solo sul frutto dell'interazione delle decisioni di
milioni di imprese consumatori
• i prezzi hanno il compito di bilanciare domanda e offerta e di coordinare quindi l'attività economica
• Anche grazie all'intervento pubblico si può migliorare il mercato
o Potrebbe cercare di aiutare certe categorie di persone come, ad esempio, di un credito di imposta
o Si deve però stare attenti all’introduzione di imposte ne mercato perché possono variare gli equilibri

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COME AVVIENE LO SCAMBIO?
Dobbiamo vedere che tipo di mercato stiamo analizzando, ai prezzi, alla domanda è tutti gli altri fattori che possono
far cambiare gli equilibri
Ci sono dei sistemi capitalisti, come i nostri, oppure sistemi di pianificazione centralizzata con elementi molto diversi,
noi con la spesa possiamo scegliere diverse tipologie di quel bene, in altri sistemi la scelta è una e basta; quindi, la
soddisfazione sarebbe diversa nei due sistemi
• Non concentriamoci solo sull’azione ideologico, nessuno vorrebbe rinunciare a scegliere, vogliamo i nostri
gusti e le nostre preferenze
• Possiamo misurare i benefici dello scambio?

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BENEFICI DELLO SCAMBIO PER IL PRODUTTORE; SURPLUS DEL PRODUTTORE
Vogliamo vedere che benessere si va a creare nel mercato quando c’è lo scambio, dobbiamo massimizzare entrambi i
benessere poi come verranno redistribuiti lo vedremo dopo, prima devo vedere il livello di benessere sia il più elevato
possibile

All'interno del mercato, tenendo conto di due surplus te, devo cercare di avere il massimo da entrambi ed ottimizzare
al meglio le vendite e li consumi per avere il massimo beneficio possibile

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Quando parliamo di surplus si guarda ad una economia del benessere ovvero lo studio della relazione che intercorre
tra l'allocazione delle risorse e il benessere economico di cui dispone il soggetto
• surplus del consumatore: tenendo conto della disponibilità a pagare ovvero il massimo ammontare che ha
un compratore disposto a pagare per ottenere quel bene. Il surplus del consumatore indica la differenza tra
il prezzo il quale sono disposto a pagare per un bene e il prezzo effettivamente pagato
o se il prezzo finale è più basso del prezzo massimo ipotizzato hanno la stessa si dà vita ad un beneficio
economico chiamato surplus
• È estremamente correlato alla curva di domanda, Che possiamo riscrivere come una sorta di relazione con il
prezzo e la disponibilità a pagare del compratore marginale cioè del compratore che per primo
abbandonerebbe il mercato
• l'area compresa tra la curva di domanda e il livello del prezzo il surplus del consumatore nel mercato
• una diminuzione del prezzo accresce il surplus del consumatore e se ne può trarre quindi un maggior
beneficio, Per questo all'aumentare di consumatori all'interno del mercato avremo maggiore beneficio Ciò
per tutti sia per quelli iniziali che trarranno un vantaggio ancora più ampio ma allo stesso tempo per gli altri
consumatori appena aggiunti anche se in minor misura
• il surplus del consumatore rappresenta il beneficio che i compratori ricevono dall'acquisto del bene come i
compratori stessi lo percepiscono

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Il surplus dei produttori indica la differenza tra il prezzo pagato al venditore e il costo da lui sostenuto, tenendo
conto del costo opportunità di ciascun elemento. Il costo corrispondente al prezzo più basso il raccordo no che
ciascuno produttore è disposto ad accettare per il proprio lavoro (da lì in su sono propensa ad accettare di più ma non
sotto, andrebbe in perdita)
• Possiamo utilizzare la curva di offerta per misurare il sopruso del produttore esattamente come per il
supporto del consumatore tenendo sempre conto del venditore marginale. Il surplus andrà a indicare l'area
compresa tra curva di offerta il livello di prezzo misura il surplus del produttore in un mercato
• Un aumento del prezzo accresce sul plus del produttore poiché aumenta le relazioni costo beneficio e quindi
all'aumentare dei prodotti all'interno del mercato si può avere esattamente come i consumatori un
maggior guadagno

tenendo conto quindi dei due surplus possono aiutarci a trovare l'efficienza all'interno del mercato
• il pianificatore benevolo è un dittatore onnisciente un impotente e pieno di buone intenzioni che ha come
unico scopo la massimizzazione del benessere di tutti i membri della società
• per questo motivo viene quindi visto il surplus totale ovvero la somma dei due surplus se poco prima
analizzati.
o Surplus totale= valore per i compratori - costo per i venditori
o Sia così quindi la caratteristica dell'efficienza perché se non ci fosse i benefici dello scambio non si
realizzerebbero
o si deve però comunque tener conto dell'equità ovvero la giusta distribuzione del benessere
economico tra i compratori e venditori

All'interno di un mercato libero possiamo dire che si produce la quantità di beni che massimizza la somma del
surplus del consumatore e del produttore già nell’equilibrio per questo il pianificatore benevolo non può
incrementare il benessere economico totale aumentando diminuendo la quantità del bene che il mercato si
autoregola (liberismo)
• Lo Stato o il pianificatore benevolo possono partecipare al mercato solamente nel caso di fallimento come
nel caso di esternalità o di potere di mercato

COME VENGONO EFFETTUATE LE POLITICHE DI MERCATO PER AGGIUNGERE IMPOSTE?


Tasse e imposte sono inserite all’interno della costruzione nell’articolo 53 con una imposizione di tipo progressivo, che
tiene conto delle ricchezze effettive.

• Imposte dirette à si va a colpire l’effettiva manifestazione di ricchezza, colpisce il reddito direttamente


come l’IRPEF o Ires, tiene conto della capacità
o Hanno una natura di progressività, ovvero aumentano l’aliquota per i redditi più bassi
o L’incidenza fiscale aumenta all’aumentare degli individui
o Differenza tra proporzionale e progressivo
o Tassa al 20% per A/B/C in questo caso il pagamento della tassa è lo stesso, anche se sembra più
alto,. Ma proporzionalmente pagano tutti uguale. È una flat tax, grava ugualmente a tutti gli
individui! PAGA ESATTAMENTE LA STESSA PERCENTUALE DI TASSE, CHE SARANNO Più ALTE SE
PRENDO DI PIU MA IN TERMINI RELATIVA PAGO UGUALE
§ È incostituzionale per noi! Perché deve essere progressivo, in percentuale devono avere
una aliquota più alta se hai più reddito
o Si usa il metodo degli scaglioni in Italia (irpef)
Non è corretto dire che poi chi prende più di 75K
<15k 23%
pagano in totale 43% di tasse, ma riguarda gli
15-28 27% eccessi che vengono tassati in base agli scaglioni;
28-55k 38% quindi, l’aliquota media che pago è inferiore
55-75k 41% rispetto a queste percentuali
>75k 43% Es 80000 ha una incidenza media di 34,4% di tasse

• Imposte indirette à si va a colpire una manifestazione indiretta di ricchezza, come il consumo nel caso
dell’iva

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Le funzioni delle imposte
1. Funzione di tipo redistributivo= è all’interno della progressività questo concetto, perché viene chiesto di più a
chi ha di più; quindi, è giusto che chi può partecipare in maniera maggiore lo faccia, per poter finanziare i
servizi dello stato
a. Criteri redistributivi in modo tale che con il gettito si può ridare a chi h di più o di meno, così da dare
le stesse possibilità a tutti indipendentemente da cosa hanno
2. Funzione di correzione legata all’efficienza = certi beni possono essere colpiti da una tassazione maggiore
perché creano degli effetti collaterali come sigarette, alcol, cibo poco sano. Non pone un divieto
nell’acquisto, ma si tende a scoraggiare o incoraggiare (bonus per ecologia, ristrutturare ecc), come sceglie la
politica. Questo solo per creare un mercato più efficiente.
a. Io posso rimanere libero della mia scelta, ma poi a livello globale si dovrebbero aumentare le
imposte
b. Per questo che efficienza deve essere raggiunta con strumenti incentivanti o non incentivanti, per
avere il meglio possibile da quel mercato

È importante sapere con su chi gravi l’incidenza delle imposte all’interno del sistema, ovvero la ripartizione dell’onere
fiscale tra diverse categorie di soggetti economici
1. Vediamo dove sono gli effetti se sulla curva di domanda o la curva di offerta
2. Individuiamo lo spostamento della curva
3. Esaminiamo il modo in cui tale spostamento agisce sul prezzo e sulla quantità

Effetti dell’imposta sulle vendite e sugli acquisti


• Le imposte scoraggiano l'attività di mercato quando un bene viene sottoposta a tassazione nella nuova
condizione di equilibrio la quantità dei beni vendute è inferiore
• venditori e compratori condividono l’onere dell'imposta visto che i compratori pagano un prezzo più
elevato ma i venditori incassano per ogni unità venduta una cifra inferiore
• le due tipologie di imposte hanno effetti equivalenti sul mercato poichè in entrambi i casi l'imposta crea un
divario tra il prezzo pagato del consumatore quello incassato dal venditore ed è identico nel caso sia posto sul
consumo sulla produzione

QUALI SONO GLI EFFETTI DI UN’IMPOSTA SUL SISTEMA ECONOMICO


Vedremo solo delle imposte sul consumo per vedere il cambiamento del mercato
• Imposta che aumenta il prezzo
o Si consuma di meno (consumatore)
o Si riduce la quantità venduta (produttore)
o Devo sempre vedere i due cambiamenti degli operatori = entrambi vivono delle situazioni diverse
nel mercato se aumenta o diminuisce il prezzo, ma si tiene conto anche dello stato nel sistema.
o Ma l’imposta non va nelle casse del produttore solo il suo prodotto tiene, il resto delle imposte deve
essere pagato allo stato!

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La tassazione andrà a incidere in maniera differente in base al l'elasticità della curva presa in considerazione che sia di
domanda che sia di offerta
• Offerta molto elastica e domanda relativamente anelastica à i venditori sono molto più sensibili alle
variazioni di prezzo e i compratori sono proporzionalmente di meno. Un'imposta introdotta in questo caso
non fa diminuire di molto il prezzo incassato dai venditori mentre ha un effetto sostanziale sul prezzo pagato
dai compratori che con sostengono la parte più consistente del dell'imposta
o Se l'offerta è più elastica della domanda l'onere dell'imposta che aveva più sui consumatori che sui
venditori
• offerta anelastica domanda elastica à i venditori sono meno sensibili ai cambiamenti di prezzo mentre i
compratori sono molto più reattivi con l'introduzione dell'imposta il prezzo pagato dal compratore in un
aumento di molto mentre invece quello ricevuto dal venditore diminuisce sensibilmente
o se la domanda è più elastica dell'offerta l'onere dell'imposta gava più sui venditori i suoi
consumatori

L'ONERE FISCALE RICADE PIÙ PESANTEMENTE SULLA COMPONENTE DEL MERCATO MENO ELASTICA poiché indica
che i compratori non hanno buone alternative disponibili al consumo di un determinato bene oppure i venditori non
hanno buone alternative disponibili alla produzione di quello specifico bene.

• Il benessere in assenza di tassazione: in questo caso l'equilibrio sarà dato dall'incrocio tra domanda ed
offerta e surplus quindi al livello più alto possibile raggiungibile all'interno del sistema
• Benessere in presenza di tassazione : poiché abbiamo quindi un divario di prezzo tra il prezzo effettivamente
percepito dal venditore e quello pagato dal compratore il totale del surplus andrà a diminuire e una parte
sarà quindi devoluta al gettito fiscale dello Stato andando così a perdere una parte di profitti
o la perdita subita dei compratori e dei venditori a causa dell'introduzione dell'imposta sono maggiori
del beneficio che lo stato ne ricava
o Le parti di surplus totale risultante dall'introduzione di un'imposta viene detta perdita secca e lo si
può capire da uno dei 10 principi dell'economia ovvero quello degli individui che rispondono agli
incentivi
§ siccome questo è un incentivo è negativo si va a ridurre la dimensione del mercato
§ Le imposte provocano una perdita secca perché impediscono ad alcuni potenziali
compratori venditori di realizzare lo scambio e tranne il relativo beneficio

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IL MONOPOLIO
È un mercato in cui esiste solo un produttore, modifica le condizioni di mercato e altera le interazioni tra i consumatori
e i produttori
• Esiste una sola impresa che soddisfa la domanda di mercato, i consumatori possono acquistare SOLO da
quell’impresa
• La relazione cambia!
• L’impresa nel monopolio definisce il prezzo, è la price maker —> io che sono l’unica impresa non significa che
possono fissare il prezzo che voglio io, io devo sempre vendere! Deve tenere conto del prezzo che vogliono
pagare anche i consumatori
o La curva di domanda è negativamente inclinata, quindi con un prezzo più alto acquistano meno
bene, quindi se aumenta il prezzo non acquistano più tanta quantità

NON È VERO CHE IL MONOPOLIO È UNA DITTATURA CHE SCEGLIE IL PREZZO CHE VUOLE DEVE ESSERE SEMPRE
DISPOSTA A VENDERE QUINDI ANDANDO INCONTRO ALLA DOMANDA CHE HA NEL SUO MERCATO!
• I consumatori devono essere disposti all’acquisto
• Aumenta il suo guadagno con un prezzo più alto, ma allo stesso tempo vende di meno

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In presenza di monopolio il prezzo è più alto rispetto a quello della concorrenza perfetta, ma scambio meno
quantità, è come se avessimo una tassa nel nostro mercato per vedere l’effetto sul benessere dell’intero sistema.
Se il governo mettesse una tassa sarebbe un problema per tutti, ma se tende a togliere la concorrenza nessuno se ne
accorge, così andrei ad acquistare un servizio con un prezzo più alto perché non c’è una competizione.
• Tasse e prezzo monopolio alla fine sono la stessa cosa nel sistema

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Quale è l’interesse della collettività? Cercare di avere di tutelare gli interessi della maggioranza, l’assenza di
concorrenza è come fosse una tassa sul sistema, perché il prezzo più alto che pago per assenza di concorrenza ma non
me ne accorgo però perché non è direttissima.
• Come nel caso dell’energia, taxi, farmacia ecc.. à assenza di concorrenza significa prezzo più alto
• Con una mancata concorrenza chi ci rimette?
o Consumatori ci rimettono di più perché pagano di più e prendono meno quantità senza che abbia
la soddisfazione massima.

Perché però c’è una sola impresa nel mercato?


• Unico fattore di produzione (caso da manuale)
• Non c’è libertà di entrata perché esistono delle norme che non lo permettono, che regolamentano l’accesso
al mercato come ad esempio i brevetti, esame di stato per certe professioni, concessioni per questo il prezzo
più alto.
o Non è questione di giusto o sbagliato, perché è la visione politica
o EQUILIBRIO PEGGIORE RISPETTO ALLA CONCORRENZA PERFETTA
• per certi beni è la migliore forma di mercato come le public utilities come acqua, elettricità ecc, adesso e
stato liberalizzato e ci sono diversi fornitori, ma c’è solo uno che ha la rete di distribuzione sono uniche e le
ha in mano solo uno.
o Storicamente però aveva solo un produttore e fornitore, se in una società di 100 persone io devo avere
una rete per 100 persone, avrò dei costi fissi che poi andrò a dividere tra tutti e mi abbassa.
o Se c’è ne fosse un’altra io il mio costo fisso non lo posso ammortizzare così tanto, ma solo una parte,
ovvero la metà, quindi il mio costo medio si impenna del 50% (COSTO MEDIO PIÙ ELEVATO)
o per questo è meglio aver solo una impresa perché è più funzionale!

Il benessere complessivo del sistema il monopolio porta ad un peggioramento, quello dei produttori è più alto
rispetto a quello della concorrenza perfetta, ma non compensa la perdita dei consumatori.
Se la mancanza di concorrenza è data da a delle norme allora ok, ma se ci sono dei comportamenti sleali per evitare
l’entrata di nessuno, allora l’interesse generale cade completamente, ci sono anche delle organizzazioni che
controllano l’antitrust per avere concorrenza
• Dibattito dei brevetti dei vaccini adesso, darli a titolo gratuito, devono pagare delle royalties per la
produzione di quel bene per poterlo fare
• Se non esistessero i brevetti nessuno investirebbe più nell’innovazione tecnologica, perché potrebbe essere
prodotta da chiunque, nonostante i soldi che ho speso, non benefico di ciò che ho inventato

Non c’è oggettivamente una differenza tra coloro che fanno quell’attività, sono abbastanza simili i servizi che mi
offrono; quindi, la mia preoccupazione è quello di aver il prezzo più basso possibile, nel caso ci fosse solo uno
sarebbero più alti rispetto ad una concorrenza
• I mercati eccessivamente regolamenterai
hanno un prezzo più alto rispetto agli altri
• PEGGIORAMENTO DEL BENESSERE
COLLETTIVO, decremento della produzione
perché io scambio meno quantità
• Direttiva Wolkenstein per quanto riguarda
la liberazione degli stabilimenti balneari, lo
stato concede lo spazio di una area ad un
concessionario che lo usa per il concedente
senza perdere la proprietà, alcune vengono
rinnovate senza gara, oppure con termini
molto alte di tempo
• Si impedisce di svolgere determinate attività
ad alcuni individui, la barriera all’ingresso
complica l’entrata in un certo sistema

Il ricavo marginale di un'impresa monopolistica è


sempre inferiore al prezzo, Come si può vedere dalle
curva rossa e blu ed ha quindi un andamento diverso rispetto all'impresa concorrenziale

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All'interno di queste tipologie di mercato si va a creare quindi una perdita secca che porta un peggioramento del
benessere collettivo proprio come l'immissione di una tassa nel sistema e dunque la quantità socialmente efficiente
si trova all'intersezione delle curve di domanda nel costo marginale ma alla fine non sarà mai quella venduta e il
surplus viene inghiottito dal produttore

Dobbiamo comprendere quali sono gli elementi fondamentali che vanno a determinare l’equilibrio del mercato, ma
anche come la nostra produzione sia ottimale o meno.
• Abbassiamo le tasse = più reddito da spendere
• Liberalizzammo i mercati= prezzo medio più basso, togliere le barriere all’entrata e vedere l’antitrust per
corretto funzionamento del mercato
• Dipende come si guarda al problema, ma quali sono gli effetti della politica economica?

Regolamentazione del mercato, intersezione tra economia e giurisprudenza, quando noi regolamentazione mercato
dobbiamo vedere l’effetto della norma giuridica nel sistema, per vedere il monopolio naturale, dove all’aumentare
della quantità prodotta va via via diminuendo di il costo di produzione
• Elevato costo fisso che viene spalmato su più quantità prodotta
• Come nelle pubblic utilities abbiamo una forte regolamentazione —> lo stato definisce delle regole che
vanno a gravare su quella tipologia di mercato che vanno a determinare dei comportamenti, come il tema
del mercato libero, elettricità è regolamentata dai garanti dell’energia, è complesso come fenomeni per i
prezzi (ci sono anche dei canoni per quota fissa per avere il servizio fuori casa)

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Oltre al fatto dei costi, si deve vedere anche la regolamentazione che si ha in quel mercato. Se l’impresa sia posseduta
da un privato o da un pubblico, la perdita è sempre una perdita, quindi nemmeno lo stato metterebbe il P=Cma,
ALZEREBBE LE TASSE, non ha senso.
• Quindi per forza si deve avere un P=Cme che è la 2 situazione di ottimo.

DISCRIMINAZIONE DI PREZZO
Se ragionassimo come una impresa, si vuole applicare ai consumatori il prezzo massimo per la loro disponibilità a
pagare che si vede dalla curva di domanda, si vuole appropriare completamente del suo Surplus sarebbe preso tutto
dall’impresa è quello del consumatore sarebbe nullo
• Non si può avere una discriminazione totale di ognuno
• Ma si possono creare delle classi particolari di compratori come ad esempio studente, pensionato, militare
ecc..
o Possiamo capire più o meno quanto sono disposti a pagare
o Perché se avessimo lo stesso prezzo, qualcuno non comprerebbe
o Tariffe di telefonia business o family Ad esempio
Possiamo quindi dedurre tre principali motivi per la discriminazione del prezzo
1. la discriminazione è una strategia razionale per il monopolio che vuole massimizzare il profittoà permette
quindi a tutte le fasce di clienti di accedere al bene a servizio che offre moltiplicando i suoi profitti
2. la discriminazione di prezzo è possibile solo se si possono suddividere sulla base della propria disponibilità
a pagareà si possono tenere il conto di età, luogo dove si vive o altri parametri
a. alcune forze di mercato possono impedire la discriminazione del prezzo come nel caso dell
arbitraggio ovvero di trarre vantaggio dai differenziale di prezzo acquistando basso prezzo in un
mercato per vendere la per superato nel nostro
3. la discriminazione di prezzo accrescerebbe il benessere economico à il benessere all'interno del sistema si
amplia perché non si va a perdere nessuna disponibilità a pagare e si moltiplicano i profitti e se vanno così
eliminare le inefficienze implicite del prezzo di monopolio

Con questo strumenti di discriminazione si permette al produttore di appropriarsi di una parte del surplus del
consumatore, ma ad oggi ci sono molte più informazioni che il produttore può avere, grazie ad internet e telefoni
• Si può definire il profilo di ogni singolo consumatore, per vedere effettivamente come fa le sue spese, i costi
che per certi acquisti
• Come avviene anche per la pubblicità costumizzata per la persona che ha fatto quella ricerca
• I prezzi possono poi variare in base al luogo ad esempio per internet
• L’unione europea ha messo delle regole per questo punto di vista, rende consapevoli di più le persone nel
momento dell’acquisto, è stato regolarizzato

alcuni esempi di discriminazione del prezzo


• biglietti del cinema -à a bambini, anziani e famiglie numerose vengono offerte dei prezzi speciali adatti alla
propria disponibilità da spendere
• biglietti aerei à Si tiene conto di certe tratte e giorni nella quale essa viene compiuta per distinguere tra
viaggi d'affari e viaggi per turismo
• Buoni sconto.

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TARIFFAZIONE PER MONOPOLIO NATURALE
Si intende di fatto delle norme che regolano e definiscono l’applicazione del prezzo nel mercato, in quei mercati in cui
c’è un potere di mercato
Obiettivi della tariffazione
• Miglioramento del benessere complessivo
• Individui che acquistano il bene in alcune circostanze

Ci sono dei beni che non sono immagazzinabili, come il trasporto e l’energia. Se ad esempio parte adesso un pullman
non posso recuperare dei posti vuoti alla corsa successiva, oppure se produco che l’energia non posso immagazzinarla,
esistono delle tariffe che vengono chiamate pick load, ovvero tariffe orarie (prezzo più basso per i periodi dove si
domanda di meno
• Aiutano a redistribuire il consumo in un dato periodo di tempo

Le fatture hanno una quota fissa e una quota variabile, la condizione necessaria per aver qual bene è che io sia
attaccato alla fornitura di quel bene; quindi, l’ho sempre questo costo (tariffa a due parti)
• Una parte copre il Cf
• Una parte copre il Cv
• Si gioca sulla percezione di risparmio che si ha

Esistono diverse tipologie di monopoli


• monopolio delle risorse: quando una sola impresa detiene la risorsa chiave come nel caso ad esempio di
Debeers, Un'impresa sudafricane che Street e commercia diamanti e controller 90% della produzione
• monopolio di Stato: perché lo stato offre a un solo operatore il diritto esclusivo di vendere un determinato
bene o servizio anche tutelando l'interesse generale
• monopolio naturale: se una singola imprese può fornire il bene del servizio all'interno del mercato a costo
inferiore rispetto a quelle sostenute da altre molteplicità di imprese

I Monopoli non sono in grado di allocare le risorse in maniera efficiente, si producono quantità inferiori rispetto a
quelle desiderate e di conseguenza praticano prezzi superiori al costo marginale il legislatore, quindi, può intervenire
all'interno del mercato in 4 modi
1. cercando di stimolare la concorrenza àTramite le normative antitrust i governi cercano quindi di evitare la
fusione di alcune imprese per andare a creare una singola che andrebbe a diminuire il benessere all'interno
del sistema (caso fusione Microsoft con intuit) andando così a promuovere la concorrenza rispetto al
monopolio, Ma delle volte anche le leggi anti-trust possono far aumentare i costi perché delle volte le
aziende anziché avere maggior profitto cercano di abbassare i costi fondendosi per questo motivo autorità
del nostre esattamente in grado di comprendere quali effetti le loro normative avranno sul sistema
2. regolamentando il comportamento delle imprese monopolistiche àNel caso dei Monopoli naturali per
alcuni servizi pdi natura primaria non possono scegliere autonomamente le imprese ma devono applicare la
tariffa che viene indicata dallo stato
o bisogna però stare molto attenti a scegliere il livello di prezzo corretto poiché si potrebbe andare a
creare l'effetto opposto portando ad una perdita della azienda che andrebbe così a chiudere
o se si va ad applicare un prezzo uguale al costo marginale è minore rispetto al costo medio totale
andando in perdita e così l'azienda anziché applicarlo esci dal mercato
3. trasformando Monopoli privati in imprese pubbliche à Anziché di regolamentare il Monopoli naturale lo
stato lo gestisce direttamente e la base di questa scelta e la relazione della proprietà e il costo di produzione
alla fine se lo dovesse gestire uno stato ci rimette il cittadino pochi andrà a pagare più imposte per coprire
le perdite ma il servizio verrà comunque garantito
4. restando inattivo à tutti gli interventi descritti hanno comunque un effetto collaterale negativo e per
questo e quindi economisti intendono la scelta migliore sia quella di non intervenire

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OLIGOPOLIO E TEORIA DEI GIOCHI
In questi mercati c’è mancanza di interazione
• Concorrenza perfetta = non interessa quello che vendono gli altri vuole avere il suo massimo
• Monopolio =non c’è nessun altro
• Interazione di tipo strategico= nel caso di altri mercati per certi prodotti non dipende solo il mio profitto e il
mio comportamento ma anche gli altri comportamenti cambiano le carte in tavola

Oligpolio è un mercato caratterizzato dalla presenza di un numero relativamente ridotto di imprese dominanti che
offre un prodotto identico o simile rispetto a quelle degli altri produttori, ma possono verificarsi dei casi in cui esistono
dei duopoli à un mercato dominato solamente da 2 imprese.

In queste tipologie di mercati dobbiamo aspettarci che i produttori arrivano a raggiungere un accordo sulla quantità
da produrre sul prezzo da applicare per andare a massimizzare il loro profitto, si va quindi a creare una collusione sul
prezzo e si va a creare un cosiddetto cartello e così il mercato è come se fosse gestito da un monopolista

L'equilibrio all'interno dell’oligopolio, dunque, deriva dall'equilibrio di Nash ovvero una situazione nella quale i
soggetti economici, attraverso l'interazione reciproca, determinano la propria strategia ottimale date le strategie degli
altri soggetti
• attraverso l'interazione reciproca si determina la promessa di ottimale in una volta raggiunto l'equilibrio
non si vorrà cambiare la propria decisione
• se le imprese decidessero individualmente la quantità da produrre in funzione della massimizzazione del
profitto individuale finiscono per produrre una quantità superiore a quella del monopolio ma inferiore a
quella della concorrenza perfetta e di conseguenza il prezzo andrà ad oscillare tra questi due tipologia di
mercato
• nel nel caso in cui il gruppo andasse ad espandersi e quindi i produttori diventassero di più si farebbe più
fatica ad andare a trovare un equilibrio e verrebbe meno la stabilità del cartello eh si andrebbero a creare
due effetti sul mercato
o effetto quantità à dato che il prezzo è maggiore del costo marginale si andrebbe ad accrescere il
profitto
o effetto prezzo à all'aumentare della produzione aumenta la quantità totale venduta e si fa quindi a
diminuire il prezzo riducendo i profitti
o per questo motivo quando si decide di produrre bisogna trovare un equilibrio tra i due effetti nel
mercato
§ se EQ>EP si andrà a produrre maggiore quantità se EP>EQ allora non si produce
o quante maggiore il numero di venditori tanto minori l'effetto del singolo che provoca sul prezzo di
mercato, se il monopolio fosse molto ampio l'effetto prezzo scomparirebbe
o nel caso quindi un'impresa decidesse di cambiare alla fine il prezzo non subirebbe alcun tipo di
variazione perché assomiglierebbe di più una concorrenza con il numero di produttori presenti

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per comprendere gliele interazioni che si creano all'interno del mercato dell'oligopolio per cui cambiamenti di
comportamento di un produttore determina anche un cambiamento di prezzo, dobbiamo comprendere la teoria dei
giochi
• permetti di comprendere come gli individui si interfacciano all' interazione strategica
• ricordiamoci sempre che l'economia politica è una scienza sociale e quindi va analizzato il comportamento
degli individui all'interno del sistema

all'interno di un ipotetico sistema esiste ma ogni individuo ha la sua strategia per avere il massimo del beneficio da
parte dell'interazione, ma l'esito in questo caso non dipende solo da me e dal mio comportamento
• si terrà solamente conto dei giochi non cooperativi à significa che non si tiene conto degli accordi vincolanti
che le parti possono stringere tra di loro
o ad esempio, per quanto riguarda le imprese esiste un divieto di collusione ovvero l'accordo stipulato
per un prezzo all'interno del mercato
o è possibile anche arrivarci precisamente con dei segnali però è più difficile da provare per gli enti che
controllano
La teoria dei giochi e lo studio del comportamento individuale in situazioni strategiche ed è di estrema importanza per
comprendere il comportamento delle imprese in regime di oligopolio emette trami una rappresentazione mediante
matrice dei payoff si vanno a vedere gli effetti che hanno le scelte degli individui presi in considerazione

per comprendere come funziona la teoria dei giochi dobbiamo tenere conto di:
1. frequenza dell’interazione: continua o ripetuta
2. quante volte si interagisce: nel caso si e ripetuta si va a vedere quante volte (infinita o numero finito) e nel
caso sia un numero finito se conosco l'effettivo numero delle ripetute o non lo conosco
3. si va a creare quindi un'incertezza all'interno del sistema che va a influenzare il nostro comportamento

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Tutti i casi sono effettuati senza ripetizione, solo una volta e basta. Cosa cambierebbe se il gioco fosse su una base di
ripetizione? Viene giocato più volte e cosa cambia?
• Se il gioco viene ripetuto un numero finito di gioco e lo so, l’ultima volta so come mi comporto
• Nell’ultima volta io confesserei
• Ma per la 9 volta, sono certo che la prossima volta confesso; quindi, alla fine scelgo sempre di confessare,
perché abbiamo sempre la scelta non cooperativa, perché arriviamo sempre alla fine
• Se invece io giocassi all’infinito, non abbiamo dei valori precisi per capire il gioco in base al tempo à siccome
c’è una ripetizione del comportamento posso creare il mio rapporto di fiducia, tramite dei segnali io creo una
strategia cooperativa, e se si viene meno alla strategia, quel rapporto di fiducia verrà meno e si continua a
confessare perché non si fidano più
• Si crea il gioco cooperativo qui
• Posso creare una forma di cooperazione o collusione, ma quanto è stabile? Perché la strategia non
cooperativa mi da un benessere, comunque, perché se deviassi avrei 0 anziché 1
• Dipende tutto dal valore che attribuiamo al tempo
• Individui pazienti = tende ad attribuire un valore maggiore al futuro che al presente
• Individuo impaziente = peso maggiore al presente che al futuro
• Si guarda alla soddisfazione che io in questo tempo o nel futuro quindi vario il mio
comportamento
• La tentazione nel fregare la persona c’è sempre, ma l’accordo durerà di più se sono
entrambi sono pazienti piuttosto che impazienti

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L’oligopolio è un mercato nel quale esistono poche imprese, dipende dal mercato.
• Quantità complessiva nel mercato è uguale alla somma delle quantità delle singole imprese (Q=Q1+Q2)
• Il prezzo sarà dato dalla funzione in base alla quantità totale nel mercato P(Q1+Q2) = che in questo caso è
prezzo monopolio
• Entrambe le imprese devono cercare di produrre poco, in modo tale che sia una sorta di monopolio e
massimizzerebbe il profitto —> situazione ideale
• Ma il cambiamento può cambiare, per cercare di avere più mercato, e quindi si va ad abbassare il prezzo per
avere maggiore concorrenza
o Incentivi a collidere per evitare la concorrenza
o Avere massimo profitto
Noi abbiamo un contesto nel quale esiste un certo grado di interazione strategica tra le imprese, quindi l’equilibrio
sarà intermedio tra l’equilibrio in monopolio e concorrenza
• Più basso il benessere rispetto alla concorrenza

In determinati mercati con poche imprese, l’equilibrio sociale é inefficiente rispetto alla piena concorrenza, come
possiamo fare che l’equilibrio si avvicini di più alla concorrenza?
PARLIAMO DI ANTI-TRUST (OVVERO I CARTELLI) è un tema caldissimo nella giurisprudenza per la gestione del sistema
economico
• LE IMPRESE IN MODO IMPLICITO, NON ESPLICITO à coloro che gestiscono le politiche economiche devono
capire cosa fare per capire se colludono
• In modo complesso deve avere degli strumenti economici per capire come è il mercato e gli strumenti
normativi da applicare
• Commissionano delle multe per punire il comportamento, oppure si obbliga a vedere delle parti di attività
perché si lede la concorrenza
• Non c’è un valore oggettivo per poter sanzionare, si deve provare tramite delle congetture; non posso dirlo
con evidenza con una prova oggettiva
Oligopolio tipo di mercato nel quale la presenza di poche imprese crea una distorsione nel mercato

Lo stato deve intervenire per limitare la collusione e l'unione europea è riuscita a trovare finalmente una politica
comune sulla legge di concorrenza andando quindi a proibire gli accordi tra due più imprese che vogliono limitare la
concorrenza e alle imprese dominanti del fatto di non poter abusare della propria posizione

la normativa antitrust è stata utilizzata anche per condannare alte prassi aziendali e cui effetti non erano così evidenti
1. imposizione del prezzo dettaglio à Detto anche fair trade, A prima vista potrebbe sembrare contro la
concorrenza quando un grossista impone un venditore al dettaglio un determinato prezzo di vendita ma per
gli economisti non è così poiché non limita la concorrenza il prezzo imposto ha un obiettivo legittimo, quello
di bloccare il free rider
a. L'esempio del prezzo imposto illustra un principio importante alcune prassi commerciali
apparentemente riducono la concorrenza ma in realtà sono assolutamente legittime ma rendi più
difficile l'applicazione delle normative
2. prezzi predatori à le aziende utilizzano loro potere di mercato per aumentare il prezzo al di sopra del livello
concorrenziale ma se lo volessero abbastare? Si potrebbe andare a creare di nuovo monopolio per togliere
dal mercato un'azienda concorrente ma gli economisti sostengono che non sia mai una strategia redditizia
questa
3. vendita a pacchetto à Potrebbe rappresentare una discriminazione di prezzo che serve quindi ad avere un
maggior profitto alla fine dello scambio come, ad esempio, fa la Microsoft e tende quindi ad ampliare il
proprio potere di mercato

Gli oligopolisti vorrebbero comportarsi come monopolisti ma il perseguimento dei propri interessi li induce a
competere tra di loro e di conseguenza oscilla tra essere il monopolio o un mercato di concorrenza perfetta a secondo
il numero di imprese presenti nel mercato. Non sempre gli oligopolisti riescono a colludere come visto dal dilemma
del prigioniero anche se cooperare sarebbe migliore di interesse

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CONCORRENZA MONOPOLISTICA
La struttura della concorrenza monopolistica descrive un mercato con le seguenti caratteristiche:
• Molteplicità di venditori: molte imprese competono per lo stesso gruppo di consumatori.
• Differenziazione del prodotto: ogni impresa produce un prodotto leggermente differente da quello dei
concorrenti o per caratteristiche fisico per il modo in cui viene percepito dai consumatori. L’impresa un certo
controllo sulla misura in cui può differenziare il proprio prodotto rispetto a quelli dei concorrenti, riducendo il
grado di sostituibilità e suscitando nel consumatore una certa fedeltà alla marca. L’impresa in concorrenza
monopolistica si confronta con una curva di domanda con pendenza negativa.
• Libertà di entrata: le imprese possono entrare uscire dal mercato senza restrizioni. Quindi il numero delle
imprese presenti nel mercato si aggiusta in modo da far tendere il profitto economico a zero.

L’impresa in concorrenza monopolistica nel breve periodo à monopolista


Ogni impresa in un mercato in concorrenza monopolistica è, in qualche misura, monopolista: il suo prodotto diverso
da quello delle altre imprese attive nel medesimo mercato, quindi la sua curva di domanda a pendenza negativa. Per
massimizzare il profitto,
• l’impresa in concorrenza monopolistica determina la quantità da produrre in modo che il costo marginale sia
uguale al ricavo marginale e definisce il prezzo sulla base della domanda, in modo che sia coerente con quella
quantità.
• Un’impresa in concorrenza monopolistica determina quantità prezzo esattamente come farebbe un
monopolista.
• Nel breve periodo queste due strutture di mercato sono sostanzialmente analoghe.

L’equilibrio nel lungo periodo à momento di equilibrio e stabilità


Quando le imprese realizzano profitti, nuove imprese sono incentivate a entrare nel mercato. L’ingresso di nuove
imprese determina un aumento del numero di produttori in vendita nel settore.
• L’aumento dell’offerta provoca una diminuzione del prezzo incassato dall’impresa per unità di prodotto. Sei
un’impresa esistente desidera vendere di più, è costretta a ridurre il prezzo. Il numero dei prodotti tra i quali
il consumatore può scegliere aumenta; quindi, la domanda con la quale si confrontano le imprese già presenti
sul mercato diminuisce.
• In altre parole, il profitto stimola l’ingresso di nuovi concorrenti, e ciò provoca uno spostamento verso
sinistra della curva di domanda rilevante per ciascuna impresa.al limite della domanda di prodotti e delle
imprese esistenti, i profitti subiscono una contrazione.
o Le imprese del settore che prima dell’entrata di nuovi concorrenti riuscivano a malapena a
sopravvivere potrebbero ora trovarsi realizzare i prodotti insufficienti, di conseguenza potrebbero
decidere di lasciare il mercato.
• Con la progressiva uscita per imprese e l’offerta diminuisce il prezzo tende ad aumentare. Il numero di beni
sostituti disponibili nel mercato diminuisce, e dunque diminuisce anche il numero dei prodotti, tra i quali i
consumatori possono scegliere. La domanda con cui si confrontano le singole imprese rimaste nel mercato si
espande.
• Le perdite stimolano alcune imprese uscire dal mercato; la loro uscita sposta verso destra la curva di
domanda dell’imprese che rimangono in attività e questo provoca un aumento del profitto.

Raggiunto il punto di equilibrio le nuove imprese non hanno alcun incentivo a entrare nel mercato, mentre le
imprese presenti nel mercato non sono incentivate a uscirne. Nel momento di equilibrio la curva di domanda tocca la
curva di costo medio totale in un solo punto. Dal momento che il processo di entrata e uscita dell’impresa nel mercato
a reso il profilo nullo; ed essendo il profitto unitario pari alla differenza tra il prezzo il costo medio totale, il massimo
profitto è nullo solo se queste due curve si toccano senza mai intersecarsi.

Sono due le caratteristiche che descrivono l’equilibrio di lungo periodo in un mercato di concorrenza monopolistica:
• Come in un mercato monopolistico, il prezzo è maggiore del costo marginale. Infatti, la massimizzazione del
profitto impone l’uguaglianza di costo marginale e ricavo marginale e, data una curva di domanda con
pendenza negativa, il ricavo marginale è sempre inferiore al prezzo.
• Come in un mercato concorrenziale, il prezzo È uguale al costo medio totale. Infatti, la libera entrata o uscita
dal mercato porta l’azzeramento del profitto.
o La seconda caratteristica dimostra come la concorrenza monopolistica sia diversa dal monopolio,
l’impresa in concorrenza monopolistica possono liberamente entrare uscire dal mercato; quindi, nel
lungo periodo il profitto economico dell’impresa tende a zero.

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Concorrenza monopolistica e concorrenza perfetta:
L’equilibrio di lungo periodo di mercato in concorrenza monopolistica e in concorrenza perfetta ha due differenze
notevoli: la capacità produttiva in eccesso e il Mark-up.

• Capacità produttiva in eccesso à le imprese attive in un mercato di concorrenza monopolistica tendono a


collocarsi sul punto di tangenza tra le curve di domanda e quella di costo medio totale. La quantità
prodotta in questo punto è minore di quella che minimizza il costo medio totale; in concorrenza
monopolistica l’impresa si colloca nella porzione decrescente e la curva del costo medio totale. L’impresa in
concorrenza perfetta tende a produrre la quantità corrispondente al costo medio totale minimo. La
quantità che minimizza il costo medio totale viene detta dimensione efficiente. Nel lungo periodo le
imprese in concorrenza perfetta producono quantità corrispondenti alla rispettiva dimensione efficiente,
mentre quelli in concorrenza monopolistica producono quantità minori e, quindi, hanno capacità produttiva
in eccesso. In altri termini l’impresa in concorrenza monopolistica potrebbe ridurre il proprio costo totale
aumentando la produzione.
• Mark-up sul costo marginale à per l’impresa in concorrenza perfetta, il prezzo è uguale al costo marginale;
per l’impresa in concorrenza monopolistica, il prezzo è maggiore del costo marginale. La condizione di
profitto nullo impone soltanto che il prezzo sia uguale al costo medio totale e nulla dice a proposito
dell’uguaglianza tra prezzo e costo marginale. Infatti, nel lungo periodo, l’impresa in concorrenza
monopolistica opera nella porzione decrescente la curva di costo medio totale, così che il costo marginale e
minore del costo medio totale; quindi, se il prezzo è uguale al costo medio totale, deve essere
necessariamente maggiore del costo marginale.

Concorrenza monopolistica e benessere sociale:


Una fonte di inefficienza è il Markup del prezzo sul costo marginale: alcuni consumatori attribuiscono al bene un
valore superiore al costo di produzione mai inferiore al prezzo e perciò rinunciano ad acquistarlo. Lo Stato non
dispone di strumenti adatti per correggere facilmente queste tipologie di problemi: per farlo, dovrebbe regolamentare
il comportamento di imprese che producono beni differenziati, l’onere amministrativo di provvedimento del genere
sarebbe eccessivo.
• Le imprese in concorrenza monopolistica andranno a realizzare un profitto nullo, imporre loro un prezzo più
basso significherebbe costringerla subire una perdita e uscire dal mercato.
• L’alternativa sarebbe quella di associare alla regolamentazione del prezzo un sussidio a copertura della
perdita: ma lo Stato potrebbe decidere che, invece di prelevare imposte per sussidiare la perdita dell’impresa
in concorrenza monopolistica, se e meglio convivere con l’inefficienza del prezzo di monopolio.

Quando l’impresa decide di entrare in un mercato, lo fa prendendo in considerazione i potenziali profitti futuri; ma la
sua entrata provoca anche due effetti esterni:
• L’esternalità della varietà del prodotto: poiché i consumatori beneficiano di un certo surplus in virtù
dell’introduzione del nuovo prodotto, l’entrata nel mercato generano esternalità positiva.
o L’esternalità della varietà del prodotto sorge perché la nuova impresa offre un prodotto diverso da
quello delle altre.
• Le esternalità della sottrazione di quote di mercato: poiché le altre imprese perdono clienti a causa
dell’entrata di un nuovo concorrente nel mercato, a queste associato all’esternalità negativa.
o L’esternalità della sottrazione di quote di mercato si verifica perché il nuovo entrante a un prezzo
maggiore del costo marginale e quindi sempre disposto a vendere unità aggiuntive di prodotto.

I mercati in concorrenza monopolistica non hanno le medesime implicazioni positive per il benessere sociale dei
mercati in concorrenza perfetta. Questo significa che la mano invisibile non è in grado di garantire la massima
esazione del surplus totale in un mercato con tali caratteristiche; ma, poiché era inefficienze sono complesse, difficili
da misurare e dal miliare, lo Stato non dispone di strumenti di facile utilizzo per migliorare il risultato ottenuto dalle
forze di mercato.

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La pubblicità e il branding:
La concorrenza monopolistica è un mercato dove sono attive molte imprese che vendono prodotti differenziati e
applicano prezzi superiori al costo marginale, ognuna di esse è un forte incentivo pubblicizzare le proprie attività,
per attrarre il maggior numero possibile di consumatori verso il proprio prodotto e Fidelizzare i clienti. La pubblicità
assume molte forme: appare ai giornali, riviste, televisione, radio e Internet, un medium che sta diventando sempre
più importante.

Non per tutti la pubblicità è utile, esistono due scuole di pensiero:


§ L’accusa: critica la pubblicità affermando che le imprese investono in pubblicità per manipolare le preferenze
dei consumatori e che la maggior parte degli annunci pubblicitari a carattere psicologico, più che informativo.
o I critici affermano inoltre che la pubblicità è un ostacolo alla concorrenza.
o Infatti, la pubblicità tenta spesso di convincere il pubblico che tra i prodotti ci sia una differenza
maggiore di quella realmente esistente
o la pubblicità distrai l’attenzione dei consumatori dalle differenze di prezzo tra beni simili. A fronte di
una curva di domanda meno elastica, le imprese possono applicare un Mark-up maggiore sul costo
marginale.
§ La difesa: i difensori della pubblicità affermano che le imprese ricorrono alla pubblicità per diffondere presso
i consumatori informazioni relative al prodotto: il prezzo dei beni offerti, l’esistenza di nuovi prodotti e la
locazione dei punti vendita.
o Queste informazioni permettono al consumatore di formulare decisioni d’acquisto migliori e accrescono
la capacità del mercato di allocare le risorse in maniera efficiente.
o I fautori della pubblicità affermano anche che stimola la concorrenza e favorisce l’ingresso di nuove
imprese nel mercato perché dà ai nuovi entranti la possibilità di sottrarre clienti alle imprese esistenti.

L’informazione rilevante non è il contenuto del messaggio pubblicitario, ma semplicemente la sua esistenza e
l’investimento che comporta.

La pubblicità è strettamente legata al branding ovvero alla differenziazione del marchio. In molti mercati sono
presenti due tipi di imprese: quelle che vendono prodotti con un marchio diffusamente conosciuto e quelle che
vendono sostituti generici. Molto spesso l’impresa che vende prodotti di marca spende in pubblicità più delle
concorrenti che offrono prodotti generici, e pratica un prezzo più elevato.
Come c’è disaccordo sul valore economico della pubblicità, c’è disaccordo anche sull’importanza economica dei
marchi e del branding:
• I critici dei marchi affermano che il branding tende a far percepire al consumatore differenze che in realtà
non esistono. La maggiore disponibilità a pagare che il consumatore dimostra nei confronti dei prodotti di
marca è una forma di razionalità indotta dalla pubblicità.
• In tempi più recenti gli economisti hanno preso a difendere il ruolo dei marchi come un modo per garantire
al consumatore la qualità di ciò che acquista. In primo luogo, il marchio fornisce al consumatore
informazioni sulla qualità, ove la qualità non sia percepibile in anticipo rispetto all’acquisto. In secondo luogo,
il marchio crea un incentivo a continuare a produrre beni di qualità, poiché l’impresa ha un interesse
economico a difendere la reputazione del proprio marchio.

In sostanza il branding è principalmente un mezzo attraverso il quale un’impresa genera nel consumatore
un’associazione.

In concorrenza monopolistica esistono una pluralità di produttori i beni non sono omogenei ma sono differenziati.
Esistono dunque beni che hanno caratteristiche che sono diverse tra di loro, la differenza o può anche non essere
materiale ma può essere una differenza di percezione.
• Un tema che rientra nella concorrenza monopolistica è il tema della pubblicità comparativa il tema del brand
il tema del marchio e il tema dell’etichetta.

La differenziazione delle etichette crea delle dipendenze di prodotti percepiti diversi che permette a chi produce il
bene è un prezzo più alto. L’eliminazione della differenziazione dei beni farebbe sì che non ci sarebbe più una scelta
totale quindi non si potrà più scegliere fra più prodotti. La differenziazione è qualcosa di positivo ma bisogna
distinguere tra economica e psicologica. Molto spesso la differenziazione, infatti, è fittizia cioè solo una percezione
del consumatore. Un esempio attuale e l’enfasi che si dà alle tematiche ambientali quindi i colori dei locali sono
cambiati il packaging dei prodotti è cambiato oppure un altro esempio è la rilevanza che si dà attualmente ai colori
nella comunicazione a seconda del messaggio che si vuole comunicare.

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Si generano dei meccanismi di alternazione della percezione che alterano il comportamento di scelta. Questi canali
sono più evidenti alla dematerializzazione dei processi, la dimensione di percezione diversa sull’acquisto online negli
eventuali strumenti per l’acquisto biglietto aerei la cui assicurazione è difficile da trovare sul sito per esempio. Molto
spesso il consumatore sottovaluta queste dimensioni.

Il branding e la percezione sono finalità legittime di appropriarsi del surplus del consumatore.
§ Quando si parla di differenziazione può essere soggettiva o fittizia.

I mercati contendibili:
La teoria dei mercati contendibilità suggerisce che le imprese potrebbero adottare strategie di prezzo volti a
prevenire l’entrata di nuove imprese o a sfruttare il valore del mercato. Di conseguenza, le politiche pubbliche
dovrebbero focalizzarsi maggiormente sull’abbassare il più possibile le barriere di entrata e, in modo da far
convergere i prezzi verso il livello di costo medio.
• Basse barriere all’entrata a mettere un freno alle imprese che desiderano limitare la concorrenza

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FALLIMENTI DEL MERCATO (BENI PUBBLICI, ESTERNALITÀ E ASIMMETRIE INFORMATIVE)
Il mercato genera dei fallimenti, sono delle inefficienze che nessuno riesce a sistemare solo lo stato può riequilibrare,
è una situazione nella quale il mercato non è autonomamente di raggiungere l’equilibrio efficiente
• Beni pubblici = non intendiamo i beni prodotti dal settore pubblico, dallo Stato. Sono dei beni che differenziano
per 2 motivi
• Rivalità = il consumo di determinati beni è rivale, se uno lo sta usando impedisce che ci sia un utilizzo simultaneo
con un altro (come una penna)
Rivalità= il poter essere utilizzato da più persone contemporaneamente
o Rivali = può essere usato da un persona
o Non rivali = posso essere usati da tutti
Escludibilità = si può escludere dall’utilizzo a qualcuno
o Escludibili = penna mia che nessuno altro può usare
o Non escludibili = tutti possono usarlo senza impedimenti (camminare per strada)

BENI PUBBLICI
I beni pubblici sono quei beni che allo stesso tempo sono non rivali e non escludibili; pertanto, sono beni che più
persone possono usare allo stesso momento e non posso escludere nessuno dall'utilizzo.
Come vengono utilizzati i beni pubblici? Possono essere usati da altri tutti e non posso escludere gli altri, e nel caso
fosse di vitale importanza come lo acquisto? Che valutazioni ci sono?
• Istruzione e scuola sono beni pubblici
• Qualcuno lo deve acquistare questo bene per poterlo utilizzare anche io —> se è un bene che può essere
utilizzato nel momento che l’ha acquistato lo posso usare con altri e non posso essere escluso, ma non lo
acquisto perché lo posso usare gratis se qualcuno lo ha comprato, lo posso scroccare.
• Ma se tutti pensano così nessuno andrà ad acquistare e non ci sarà il bene pubblico, c’è un disincentivò
perché gli individui valutano l’elemento di opportunismo che se qualcun altro compra io usufruisco senza
sostenere il costo —> free riding

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• Il free rider è un individuo che pur godendo del beneficio di un bene non ne paga il prezzo e per questo
motivo la maggior parte delle persone tenderanno a questo comportamento il mercato non riuscirà a
raggiungere un risultato efficiente
• Queste tipologie di bene difficilmente viene offerta da privati poiché consapevoli che gli equilibri di
mercato non sarebbe raggiungibile a causa del free riding e per questo motivo la maggior parte delle volte
subentra lo stato con un'impresa pubblica o con degli incentivi per le imprese che vogliono rimanere nel
mercato
• siccome i beni pubblici non sono esclusivi il problema deve free rider impedisce un mercato privato di fornirli
ma lo stato può potenzialmente rimediare al problema perché se l'amministrazione stabilisce che i costi di
un bene pubblico sono inferiori ai benefici puoi rifornire il bene e finanziarlo con le entrate fiscali e crescere
il benessere economico
Se tutti fanno così come è possibili che quel bene venga fruito agli individui?

Come possiamo allora garantite che il bene venga effettivamente acquistato? Non c’è coordinamento degli individui di
questo bene, vengono forniti per forza dallo stato, perché gli individui non sarebbero in grado di trovare un accordo
• Sanità istruzione strade —> sono fondamentali quei beni, per interessi diversi non si trova un accordo, non
c’è coordinatori perciò li fa lo stato in modo tale che tutti contribuiscano con la posizione nei modi in cui
possono Per la capacità contributiva
• Non si riesce ad avere un equilibrio di mercato (non verrebbe fornito) con quello sociale (bene viene data per
la misura socialmente desiderabile)
• COSTI DELLA FORNITURA RIPARTITA NELLA SOCIETÀ!

Per l’utilizzo abbiamo un problema di congestione, perché essendo non rivale e non escludibile quindi si cerca di
avere un eccesso di domanda, una sorta di sfruttamento, dobbiamo garantire un uso equo. Ci deve essere anche una
ripartizione con l’uso del bene che ne faccio, perché con la fiscalità obbligatoria possiamo fornire il bene, ma è giusto
che io che lo uso di più paghi anche in maniera maggiore
• Contribuzione generale = maggiore nel caso io usufruisca di più di quel bene o servizi
• Contribuzione specifica = agisce anche sulla congestione, in modo tale da renderla equa per tutti

Aspetto normativo fondamentale per garantire la fornitura del bene. Come possiamo risolvere questo problema con
la norma, con una regolazione dell’accesso che sono eque e compatibili per avere una massimizzazione del
benessere della collettività

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Alcuni tra i beni pubblici più importanti sono:
• difesa nazionale à La difesa del paese è un bene pubblico poiché non è né esclusiva né rivale nel consumo
ma è anche uno dei beni pubblici più costosi e difficilmente questo servizio sarebbe pagato dai cittadini con
un prezzo effettivo ed è per questo motivo che viene inserite all'interno delle imposte in modo tale da
rendere tutti partecipi per quanto possibile alla spesa pubblica per questa tipologia di servizi
• ricerca di base à La creazione di conoscenza è un bene pubblico come, ad esempio, un teorema matematico
ma le imprese sarebbero disposte a investire di meno in ricerca se poi il risultato può diventare di dominio
pubblico e quindi senza provvedimenti pubblici la società dica risorse troppo esigue alla creazione di nuove
conoscenze di base e per questo che i governi intervengono sussidiando la ricerca
o non sempre però è possibile finanziare tutti i progetti anche quelli tra i più utili
• lotta alla povertà à molti provvedimenti hanno l'obiettivo di aiutare i poveri che vengono finanziate
attraverso la tassazione dei nuclei economici che hanno avuto maggiore fortuna, ma gli economisti non
concordano. A causa del free rider è impossibile eliminare la povertà con la beneficenza privata e quindi
solo lo stato può risolvere questo problema con una tassazione maggiore per i ricchi

Lo stato deve anche scegliere la quantità e quali beni pubblici produrre e per prendere questa decisione lo stato
utilizza L'analisi dei costi benefici che mette a confronti costi benefici sociali legati alla fornitura di un bene pubblico
ma è un compito molto complesso.
• un mercato privato può garantire la qualità e l'efficienza mentre quello pubblico no
• i risultati dell'analisi costi benefici sono delle rozze approssimazioni

RISORSE COMUNI
Le risorse collettive sono non esclusive ma arrivare nel consumo à Gli animali che vivono allo stato brado sono rivali,
ma non escludibili come nei beni privati. Si tende a fruttare in eccesso quella risorsa, c’è la condizione necessaria delle
risorse ovvero il tasso di riproduzione deve essere maggiore rispetto al tasso di sfruttamento di quella risorsa.
Tragedia delle risorse comuni(Tragedia dei terreni comuni) à adesso le risorse sono sempre meno riproducibili
perché sottoposta ad uno sfruttamento, come i mari per la pesca. Da conseguenza di una esternalità perché i singoli
individui non prendono in considerazione esternalità e tendono ad aumentare troppo il numero di risorse che stanno
utilizzando non pensando al risvolto negativo nel futuro
• Anche la quantità del bene fa variare il bene allo fine si tratta del dilemma del prigioniero → doppia matura il
problema non si grave e futuro oggi è centrale (si guarda solo al torna conto personale e non al futuro)
• La condizione differente e centrale è quella dell’escludibilità, uno è un bene privato (per gli animali da
allevamento e quelli selvaggi) l’altro una risorsa comune, per questo che delle volte si usa può intensamente
anche perché l’occhio al futuro è minore
• Delle volte sono state cambiate anche gli habitat e gli equilibri del mondo
• C’è conflitto con un comportamento individuale con quello della collettività, non è un problema di natura
economica con il mercato, dipende tutto dall’interessato individuale
o Come nel caso delle pensioni! O del cambiamento climatico

Quando un individuo sfrutta una risorsa collettiva impedisce ad altri di goderne nella stessa misura e tendono ad
essere sfruttate eccessivamente
• lo stato può cercare di risolvere il problema con provvedimenti regolazioni
• lo stato può trasformare la risorsa collettiva in un bene privato (esempio dell’appezzamento di terra)

Il problema delle risorse si può rifare anche a:


• aria e acqua pulite à I mercati non sono in grado di proteggere adeguatamente l'ambiente e l'inquinamento
è un’esternalità negativa che porta quindi a fallimento mercato del ad un è una distruzione delle risorse
comuni
• pesci e altri animali selvatici

Questi problemi di gestione hanno una radice comune il mercato non riesce ad allocare le risorse in modo efficiente
ogni qualvolta i diritti di proprietà non sono correttamente delineati
• Si cerca quindi di definire meglio i diritti di proprietà e di mettere le forze di mercato in condizioni di operare
efficacemente
• altre soluzioni nella formulazione diretta del bene da parte dello Stato

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ESTERNALITÀ
Altro fallimento del mercato che deve essere gestito da qualcun altro, i comportamenti che gli individui hanno sono il
consumo e la produzione per le categorie di individui, ma che effetto fanno per altri individui non coinvolti nello
scambio?
• L’azione che viene svolta dal consumatore o dal produttore non ha effetti solo per il mercato
• Esempio dell’inquinamento o del fumo, se consideriamo quella attività riguarda solo i beneficiari ma è
evidente che il consumo colpisce anche dei terzi che sono fuori al mercato
• Tutti quegli effetti che riguardano individui che non sono presenti direttamente nello scambio, individui terzi
che non c’entrano all’inizio.
• Questo tipo di costo per esternalità negativa o beneficio per esternalità positiva non ha però un valore
economico nel mercato.

Immagina di essere un’impresa con un determinato prodotto è inevitabilmente avremo delle emissioni inquinanti che
finiscono nell’aria oppure dipende se dobbiamo farci carico del costo associato del inquinamento associato,
• Nel primo caso produco di più perché non ho ripercussioni
• Un equilibrio del mercato privato è diverso dall’equilibrio desiderabile, che non tiene solo conto del benefico
di consumo ma tiene anche in conto i benefici sociali
• Se le imprese valutano solo il costo privato di produzione producono di più di quello socialmente desiderato
• Nel momento in cui io trovo il mio beneficio privato e non sto internalizzando quello sociale, io tendo a
consumare di meno rispetto a quello sociale
L’EQUILIBRIO È SUBOTTIMALE RISPETTO A QUELLO SOCIALMENTE DESIDERABILE

come possiamo gestire il problema che abbiamo nel mercato?


Possono trovare un accordo 🤝 = come nel caso, ad esempio, di fumatore e non fumatore, se i costi e i benefici sono
compatibili, se il costo del fumatore e maggiore rispetto al non fumatore, si può compensare il non fumatore ma
dipende tutto da come è regolato con l’allocazione dei diritti!
• Con uno schema di incentivi, ma non può essere sempre compatibile con la situazione
• C’è una complessità della gestione del contratto che si va a stipulare, è ovvio quando due individui trovano un
accorto seguono il Codice civile per la teoria del contratto! Non è il problema determinare l’oggetto, ma il
rispetto del contratto stesso.
• Cosa succede se non si rispetta l’oggetto? Chi ne risponde e quali sono le sanzioni? Siamo in grado di
comprendere tutti gli eventi futuri del domani? à è costoso fare il contratto oltre al notaio e all’avvocato
perché c’è una complessità normativa enorme, se il non ho inserito un certo comportamento posso dare
delle sanzioni
• Assicurazioni = il contratto hanno delle clausole generali che nel caso non siamo prendere certi
comportamenti allora le sanzioniamo così e basta!
• Costi di tassazione molto elevato che disincentivano le parti noto come teorema di Coase, dipendentemente
come la proprietà è allocata, le parti giungono sempre ad un accordo, ma i costi sono elevati e non si riesce a
trovare un accordo. à divorzio

Le soluzioni sono diverse


• Soluzione normativa= può sembrare la più semplice, mette il paletto al determinato comportamento e scrivo
alla norma, se definisco un divieto devo prendere un sistema di controllo del divieto; quindi, qualcuno che
verifichi che gli individui seguano l’obbligo e anche un sistema di sanzione verso questo comportamento
1. Una serie di divieti può fermare il comportamento ma porta ad un aumento di tutto, ma se
mancassero i divieti la norma non sarebbe seguita da nessuna
2. Il tema del divieto che tutti indipendentemente dalle caratteristiche di devono adeguare alla scelta
fatta dalla norma, vale in maniera erga omnes (generale per tutti)
3. È l’elemento più semplice ma anche quello meno democratico, sarebbe iniquo

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Come arriviamo ad avere il miglior equilibrio, ma dobbiamo vedere l’implementazione del sistema e anche la politica
applicare?
• Imporre delle tasse per chi produce/usa certi prodotti= Obama e la junk food tax, anche per gli obesi sugli
aerei con un prezzo più alto
• La tassa è fondamentale per far funzionare il mercato per aver l’equilibrio socialmente Desiderabile, serve
per disincentivare un certo comportamento. Nessuno vieta l’uso di quel bene, ma cerco di evitare che tu lo
faccia
• Individualmente posso vedere il mio beneficio, ma si deve vedere il livello sociale di quella scelta (come alcool
nel nord Europa, Olanda e tasso alcolemico al posto di lavoro)
• Posso anche usare dei sussidi per incentivare = come ad esempio interventi per l’energia, come avviene
anche per L’istruzione e trasporto sono assolutamente sussidiati, come anche l’università che tiene conto del
reddito e isee e non fa pagare l’effettivo costo, ha una contropartita sociale con un beneficio come anche per
i trasporti

Sussidio e tassa differenze, uno aiuta l’altro frena. Da un punti di vista dell’applicazione quale è la differenza?
• Sussidio= devo avere dei soldi già nelle mie casse (sono tutti bonus) —>
• Tassa= non devo averli già in cassa, è una cosa prendo —> prendo il lato negativo.
• L’IMPLEMENTAZIONE DELLE DUE POLITICHE DIPENDE DA COME È LA POLITICA DELLO STATO
• LA TASSA GRAVA SOLO SU CHI PRODUCONO O CONSUMANO, SE HO UN SUSSIDIO È PAGATO ANCHE DA CHI
IN QUEL SISTEMA NON LO USA—> RIPARTIZIONE DELL’ONERE!!
• Dipende sempre comunque dalle proprietà e dalla politica, può essere più efficaci e uno rispetto all’altra
(per ambiente meglio sussidio, ha una portata più ampia)
• Come nel caso del vaccino, ha un’esternalità positiva. Differenza della visione individuale a quella della
collettività
• Quali dei due interessi vince? Non si sa, bisogna vedere la politica che si vuole andare ad applicare
(equilibrio sociale sarebbe il migliore)
• Le risorse sono scarse quindi è una questione di scelta molto prescisa e ponderata! Come avviene nei
trapianti per la lista ci sono dei criteri molto particolari
• Se non si punto ad avere l’equilibrio sociale si vanno a creare per forza dei conflitti tra le categorie delle
persone, con gli effetti complessivi devono sempre essere equi, ma sono moooolto relativi che cambiano
in base alle visoioni che si hanno

I beni che generano esternalità non hanno una soluzione ovvia e semplice, ma dipende tutto da come si prende la
decisione a livello politico; quindi, agendo tramite il mercato riesco ad avere un equilibro più efficace ed equo!
• Se impongo obbligo o divieto, impone a tutti di comportarsi ugualmente e di conseguenza se lo vediamo da
un punto di vista dagli effetti di una norma, perché se non si ritiene giusto viene non rispettato
• Se invece vado con il mercato posso trovare degli strumenti che con i diversi comprimenti che si hanno,
posso modificare i loro comportamenti e raggiungere l’obiettivo più ottimale. COLPIAMO GLI INDIVIDUI
MARGINALI PER INDURLI DA UNA PARTE O DALL’ALTRA
• Tema della mobilità anche con la Cop26, si vuole togliere il motore a combustione ad oggi è impossibile
toglierlo e le auto elettriche costano troppo quindi se voglio andare verso quella strada
o Inventivo= di circa 5000 euro, ma è sufficiente per girare verso quella strada, andrebbero a coloro che
l’avrebbero comprata ugualmente, non è quindi efficace
o Si danno soldi a persone che si sarebbero comportante in quel modo! Bonus bici per cambiarle non per
comprarne una nuova
o Le risorse scarse devono essere gestite correttamente per finalità per raggiungere quell’obiettivo SI DEVE
RAGIONARE IN MANIERA SISTEMICA. INCENTIVO ED INCREMENTO L’USO DI QUEL BENE (bici per
inquinamento)

ASIMMETRIE INFORMATIVE
Sono un altro elemento che il mercato non è un grado di sistemare da se ma solo con un intervento esterno per
cercare di arrivare ad avere il massimo possibile di benessere.

Per quanto riguarda le informazioni che ha a disposizione e vedere se c’è una asimmetria tra consumatore e
produttore.
• Se entrambi non sanno o se entrambi sanno = dispongono dello stesso livello di informazione
• Se invece c’è asimmetria allora che chi sa do più rispetto all’altro, c’è un contenuto di informazioni diverse
rispetto ai due soggetti.

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Perché è un limite per raggiungere il massimo equilibrio? Il fatto che gli individui possa avere più informazioni di un
altro può generare 2 effetti
• Legato all’azione (AZZARDO MORALE) = io nel momento che assumo una persona io non so se farà la sua
attività bene o no, mi mancano degli elementi per poterlo sapere, o le assicurazioni che non sanno che
comportamento ha il suo cliente
• Legato allo scambio (SELEZIONE AVVERSA) = il fatto che nella transazione economia io sappia il livello di
qualità e l’altro no, si esercita un effetto in questa dimensione
• È rilevante che in presenza di una quantità di informazioni differenti si verificano delle situazioni particolari di
questo caso, ci interessa sapere come si comportano ma non quale è il loro livello di informazioni.

Contribuito di Hackerlof (premio Nobel) che si chiama the marker of lemons (che in slang è la spazzatura), come nel
mercato dell’usato dove c’è un venditore è un compratore, il venditore sa perfettamente cosa sta vendendo,
l’acquirente non riesce ad avere quel livello di informazioni, non possiamo sapere tutto.
• Si crea l’asimmetria informativa
• C’è chi vuole comprare un certo bene di qualità e chi li vende.
• Il compratore non è in grado di differenziare, sa solo che c’è una probabilità di alta o bassa qualità
• Il compratore sarà quindi propenso a spendere diversamente in base alla qualità che non conosce, c’è una
discriminazione di prezzo, stesso per il venditore
• Se il prezzo di vendita corrisponde al prezzo di compare una delle due macchine, quindi ha un prezzo
massimo che deve tenere conto che non è una delle due scelte, quindi, è un calcolo matematico tra le
probabilità è il prezzo medio che si vuole pagare tra le due probabilità, ma il venditore non la venderà a
quel prezzo

Allora succederà che il venditore sarà disposto a vedere le auto di bassa qualità e di conseguenza il compratore
sapendo che gli verrà rifilata una macchina di bassa qualità spende al massimo il tetto prefissato per quella macchina
• SI HANNO SOLO DEI BENI DI BASSA QUALITÀ E NON C’È MERCATO PER I BENI DI ALTA QUALITÀ
• È UN DANNO SIA PER COMPRATORE CHE PER VENDITORE

Per ovviare al problema ci sono delle azioni che possono far si che esista un mercato anche per le altre macchine?
Cosa si deve implementare?
• Si può implementare una garanzia più lunga in modo tale da segnalare l’alta qualità e per essere credibile, il
consumatore allora si apre al mercato
• Anche per gli elettrodomestici hanno delle garanzie differenti più lunghe o più corte, e quindi allora sono
disposto a pagare differentemente in base anche a questa qualità maggiore

Nel momento un cui ho il sottoscritto una assicurazione sull’auto per il furto, per prevenire certi comportamenti e
non si perdono dei valori.
• Se la volessi ricomprare devo pagare il valore completo dell’auto e spendo anche per cercare di diminuire la
probabilità dell’evento, ma con l’assicurazione mi viene dato un valore effettivo della macchina quindi non mi
verrebbe da fare tutte queste azioni per evitare che mi rubano la macchina
• Si cambia il comportamento e la scelta nei confronti del bene che io ho assicurato, aumenta molto di più il
rischio che si verifichi l’evento
• IL COMPORTAMENTO DELL’INDIVIDUO CAMBIA IN BASE ALL’ASSICURAZIONE O NO, stessa cosa per salute,
infortunio ecc.
• Questo determina una condizione di mercato in cui il consumatore non opportunista si dichiarerà tale
perché non vuole alzare il prezzo più alto della polizza, che è la combinazione del prezzo tra chi è più a
rischio o a meno rischio, ma così si hanno solo individui rischiosi nel mercato, allora si deve cercare di
dividere le categorie di persone
o Quindi possono decidere di effettuare delle scelte come la franchigia, che all’interno di un contratto
assicurativo significa che nel caso il comportamento avvenga non si rifonda non il totale ma il totale
meno il valore della franchigia
o Meno franchigia più prezzo alto che verrà richiesto, si va a spartire il rischio che si incorre anche dal
punto di vista monetario, perché così facendo l’assicurato cerca di essere più responsabile
o SI RIPARTISCE L’ONORE DEL RISCHIO ANCHE SULL’INDIVIDUO
o Disincentivo di comportamenti opportunistici e si ripartisce il rischio
o Come anche per assicurazioni per i danni o agenti atmosferici

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o Anche per il prestito —> non ho la sicurezza di ridarlo il mio cliente, quindi, applica un tasso di interesse
medio e anche in questo modo si hanno cattivi creditori perché i buoni creditori non saranno propensi a
pagare di più
o Chiedono delle garanzie collaterali cioè con l’ipoteca in modo tale nel momento in cui non siamo in
grado di pagare si vende e si prende la somma
o In assenza di quella garanzia l’onere di non ripagare del mutuo cadrebbe solo sulla banca che ha dato il
prestito
o Anche come la caparra —> incentivo alla restituzione del bene

Nel caso un lavoratore voglia trovare lavoro possiamo vedere che c’è un lavoratore proficuo è uno no; quindi, non sa
bene che salario dare, darà una media; quindi, c’è interesse per entrambi per differenziare la categoria, anche con
l’uso di certi strumenti
• Tramite le mie conoscenze che posso far trasparire che sia meglio di qualcun altro deve essere anche un
segnale costoso, che non possono fare tutti, altrimenti non c’è una distinzione, posso aggiungere che so una
lingua, laureato in corso ecc…
• Dobbiamo distinguerci
• TEORIA DI SIGNALING —> specialmente nel mercato del lavoro, ma vale anche negli altri mercati
• Tramite delle segnalazioni poi abbiamo un costo diverso, perché permette di far capire meglio cosa offre in
più o meno. Ci deve essere comunque una credibilità di base altrimenti non ha senso.
SEGNALE EFFICACE PER L’ALTRA PARTE, perché voglio un prezzo diverso per consumatore diversi
Si permette anche di effettuare lo scambio in modo tale da ridurre l’asimmetria di informazioni nei soggetti del
mercato

Si avrebbe uno scambio inefficiente nel mercato che va a ridurre il benessere totale del sistema, per questo deve
essere sistemato, possiamo agire per avere quelle determinate condizioni, per riportarci verso la strada della
concorrenza perfetta, che è sempre la scelta migliore per tutti.

PUNTO DI VISTA GIURIDICO


Questi elementi sono elementi che nel rendere più complesso il lavoro delle parti, si ha un maggiore onere
contrattuale, perché maggiore è la complessità della transazione, maggiore è la necessità di mettere delle situazioni
particolari per normare i requisiti e le sanzioni.
• I contratti di assicurazione sono molto lunghi dove devono essere messi i requisiti e anche i risultati che si
ottenere
• Se in un contratto mancano dei valori essenziali può essere dichiarato nullo!
• Anche se si dichiara il falso il contratto viene annullato dal momento in cui è stato sottoscritto
• Ci sono mille tipologie di relazioni ed interazioni e anche chi ha l’azione di agire verso quale tribunale
• C’è la necessità di normare delle relazioni economiche anche dal punto di vista giuridico

Come la percezione degli individui vada ad impattare in modo significativo su quelle che sono gli scambi e le relazioni,
esiste una forte distorsione che è legata a diversi fattori, anche i freaming.
• Una stessa informazione può essere data in 2 modi che abbia esito positivo o negativo, che è identica, ma
se è in modo positivo viene percepita un buon esito, ma se è negativo ho la percezione che non uscirà mai
quella cosa!
• Come l’impatto dei vaccini 💉 che fa nascere una paura che possa succede qualcosa in base all’informazione
che viene data in un certo modo
• Certe percezioni possono far cambiare il comportamento delle persone (psicologicamente per lo più) viene
meno la razionalità dell’agente economico, con anche delle preferenze e nuovi termini di paragone anche e
non dovrebbe essere fatto è irrazionale

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MACROECONOMIA (PIL NOMINALE E REALE, IL PPP E LO SVILUPPO)
Analizza i funzionamenti del sistema economico nel suo insieme, dopo aver visto i comportamenti dei singoli adesso li
vediamo nel loro insieme.
Funzionamento dei sistemi economici à ma dobbiamo vedere alcuni di alcuni aggregati macroeconomico che co
serve per effettuare le nostre analisi
• PIL e la sua misurazione à è il benessere
• Misura dell’efficienza del mercato del lavoro à anche con la disoccupazione
• Moneta e inflazione
Serve per vedere il sistema nel suo insieme e che può influenzare i nostri comportamenti. Per un sistema economico
nel suo complesso il reddito deve essere uguale alla spesa à 1 € speso per un compratore e 1 € guadagnato per un
venditore di conseguenza sono uguali (se si può vedere anche all'interno di un diagramma circolare)

Come si misura la ricchezza/benessere?


Quando si parla di misurazione si presuppone il fatto che la misurazione sia possibile, efficace e misure che possono
essere confrontabili, vediamo solo il Prodotto Interno Lordo (PIL), che ha le sue limitazioni ma quello che viene
utilizzato per la misurazione.
• Spesso il PIL non è adeguato alla ricchezza di una Paese perché ci sono altre dimensioni che questo non
considera
• Una frase di Bob Kennedy (fratello di Kennedy presidente) disse negli anni 60 dice che il PIL non è una misura
adeguata della ricchezza perché manca il paesaggio, la felicità (Paolo non è d’accordo)
o Sono delle misurazioni che non possono essere oggettive come misurazioni, e sono anche dei
concetti che non possono essere comprati tra di loro
o Sono dimensioni molto eterogenee, che è influenzata da mille fattori
o Non è arbitrario come elemento di misurazione anche per quanto riguarda anche l’ambiente, si
hanno delle percezioni completamente diverse e cambia il parametro di valutazione
• Attribuire il valore alle cose deve essere di natura OGGETTIVA, perché se non lo fosse sarebbe impossibile
confrontare che è alla base della misurazione! à non si h il confronto, ma per il benessere è fondamentale,
vogliamo vedere come sono gli altri paesi
o Certe misurazioni portano poi al risultato opposto come felicità nord europa e tassi di suicidio! Non
ha senso

Il benessere si misura con il PIL (Prodotto Interno Lordo) che può essere definito da tanti punti di vista ed è
l’indicatore per valutare la ricchezza di un paese e confrontarla con altri e vedere se aumenta o diminuisce con le
tendenze economiche
• Si possono fare anche delle previsioni di crescita come sta avvenendo adesso
• IL PIL È IL VALORE DELLA PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI FINALI EFFETTUATA ALL’INTERNO DI UN PAESE IN
UN DATO PERIODO DI TEMPO MISURATA CON I PREZZI DI MERCATO à ci sono diverse tipologie di bene,
che devono essere differenziate non possono sommarli in questo modo in base alla produzione, non ci
interessa la quantità prodotta ma la dobbiamo avere in una grandezza diversa come il VALORE

1. Il PIL è il valore di mercato: somma diversi generi di prodotti in un unico indicatore del valore delle attività
economica e ricorre ai prezzi di mercato
2. di tutti: Il PIL deve essere omnicomprensivo cioè deve includere tutti bene i prodotti nell'economia e venduti
legalmente anche del patrimonio immobiliare dell'economia (con affitto e canone figurativo del proprietario=
a. si escludono però alcune tipologie di beni poiché è difficile misurarne il valore ovvero quali prodotti
illegalmente oppure quelli nati nell’autoconsumo
3. i beni e servizi: comprende i beni tangibili e i servizi intangibili
4. finali: all'interno del PIL non si tiene i conti dei beni intermedi poiché il valore del bene intermedio è incorporato
in quello del bene finale altrimenti ci sarebbe una duplicazione della rilevazione e ci sarebbe due volte il calcolo
dello stesso bene
a. si effettuano distinzione quando non viene immediatamente utilizzato per la produzione ma messe in
magazzino con un incremento delle scorte
5. prodotti: comprendi i prodotti nel periodo corrente
6. in un paese: misura il valore della produzione nell'ambito dei confini geografici di un paese
7. in un dato periodo di tempo: Il PIL misura il valore della produzione generale in uno specifico intervallo temporale
di solito è l'anno solare o il trimestre

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le rivelazioni trimestrali sono soggette a manipolazioni che viene compiuta attraverso una procedura statistica
denominata destagionalizzazione, i beni non destagionalizzati mostrano con chiarezza che l'economia produce una
maggiore quantità di beni e servizi in un determinato periodo dell'anno ma bisogna prescindere da queste costanti di
cambiamento

Se io produco 3 beni nell’anno T il PIL sarà data da 𝑃1 × 𝑄1 + 𝑃2 × 𝑄2… à 𝚺(𝐬𝐨𝐦𝐦𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚) 𝑷 ∗ 𝑸 (PIL NOMIANLE)
e abbiamo il valore totale in quel paese e in quell’anno, non si tiene conto di chi lo produce (stranieri in Italia)
VEDIAMO QUELLO CHE SI PRODUCE NEL PAESE INDIPENDENTEMENTE DA CHI LO FA.
• Dimensione geografica
• Dimensione temporale
• Il punto; siamo in grado di confrontare la misura? PIL 2020 e PIL 2021 per l’Italia e lo faremo anche per un
altro paese come la Francia ad esempio à facciamo il confronto tra il tempo passato ma anche tra paesi!
• Se io sapessi che il PIL è aumento del 10% ma come lo possiamo vedere per analizzarlo? Non vediamo un
aumento di produzione perché potrebbe essere aumentato solo il prezzo; quindi, dobbiamo essere in grado
di isolare l’aumento dei prezzi! à si ha un aumento fittizio

Abbiamo quindi la differenziazione tra una grandezza di tipo, che sono l’esatto opposto tra di loro
1. Nominaleà la crescita che è stata fatta come dato avuto
2. Reale à l’effettiva crescita se c’è stata del PIL. È lei la misura che devo studiare di più!
3. Caso di stipendio estero e italiano, che nominalmente sono diversi, ma dal punto di vista reale cosa
comporta? Non voglio sapere la dimensione ma ciò che vogliamo comprarci e permetterci, perché se è un
paese con grossa inflazione allora non valgono nulla, comprano sempre le stesse cose se non di meno à
4000 £ non vivrei come vivrei con 1800€ a Bergamo

Anche il costo del lavoro è diverso, e la stessa grandezza confrontabile nello stesso paese nel corso del tempo deve
essere scissa dalla variazione del livello dei prezzi à OBIETTIVO PER CONSAPEVOLMENTE ANALIZZARE QUESTE
GRANDEZZE SI DEVE SEPARARE IL COSTO DELLA VITA E DELLE FLUTTUAZIONI DALLA QUANITÀ PRODOTTA
EFFETTIVAMENTE
Il PIL reale varierebbe solo all’aumento della quantità effettivamente prodotta! à consideriamo i prezzi rispetto ad un
anno base, se calcoliamo il PIL 2020 e 2021 prederemo il prezzo di un altro anno (es 2010) quindi avremo
• PIL 2020= ∑P2010*Q2020
• In questo caso se la variazione che si crea sono CERTO che sia per la quantità prodotta nel periodo di tempo
prodotto (PIL REALE) à MISURATO A PREZZI COSTANTI
• Toglie il problema della misura della ricchezza con una visione temporale, ma non toglie il problema del
confronto con paese diversi!

Il deflatore del PIL rifletti prezzi dei beni dei servizi ma non le quantità prodotte, pil reale pil nominale sono identici
nell'anno base, quindi il deflatore sarà 100.
𝑃𝐼𝐿 𝑛𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒
𝐷𝑒𝑓𝑙𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝐼𝐿 = × 100
𝑃𝐼𝐿 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑒
Il deflatore del PIL misura il livello corrente dei prezzi in relazione al livello dei prezzi dell'anno base, Oggi permette
di comprendere il tasso di inflazione

Quindi per i paesi diversi facciamo riferimento al PPP ovvero Purchaising Power Parity, a parità di potere d’acquisto si
guarda alla quantità che si produce, si tolgono gli effetti del costo della vita, che i prezzi fanno un effetto distorsivo
• SI DEPURA IL COSTO DELLA VITA, SIAMO IN GRADO DI ANALIZZARE COME LA GRANDEZZA DEL BENESSERE
EVOLVA NEL TEMPO

Dobbiamo però analizzare come la ricchezza di è evoluta nel tempo, quali sono i fattori determinanti? Dobbiamo
vedere al tempo che vogliamo analizzare. Se ci soffermiamo sull’eluzione della ricchezza nell’ultimo secolo avremo
una certa analisi, ma se la vediamo negli ultimi 2000 anni sarà completamente diversa!
• Molto rilevante come tema, dobbiamo vedere 2 punti di vista
o Problema Temporale à si deve vedere un certo tempo, perché cambia l’analisi.
o Evoluzione differente tra i Paesi à non hanno tutti uno stesso sviluppo nella loro storia
• Se vediamo lo sviluppo in ampio periodo di tempo, all’inizio è scarsamente relativo il loro sviluppo
protoindustriale, con una visione Maltusiana à LA CRESCITA DEMOCRAFICA È LA CONDIZIONE
NECCESSARIA PER AVERE LO SVILUPPO

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• Ma alla fine il prodotto che cambia tutto è la RIVOLUZIONE INDUSTRIALE à la produzione è aumentata
esponenzialmente, che si è basta sulla possibilità di generare la forza motrice, come avvenne nella prima ed è
un elemento base per la meccanizzazione, lo sviluppo del periodo era caratterizzato da alcune scoperte che
hanno permesso uno sviluppo e un aumento di benessere. Non serviva più l’energia umana, quindi con il
motore a scoppio che usa i combustibili, la capacità di produzione di energia è aumentata in maniera
esponenziale, opportunità di crescita e sviluppo
• SI COMINCA DA QUI A DIVERGERE! à così si è determinato alcuni degli elementi più importanti
dell’evoluzione e dello sviluppo.
• Nel tentativo di spiegare come lo sviluppo si è evoluto possiamo fare riferimento ad un orizzonte molto più
ampio, che implica la nostra capacità di misurare ciò che è avvenuto.
• La contabilità nazionale è recente come scoperta ed utilizzo e di conseguenza possiamo basandoci su dati di
tipo archeologico, legata ad una forma Maltusiana di demografia possiamo vedere come analizzare la
ricchezza
o i fattori di divergenza della crescita, perché dipende dai tipi di investimento che si fanno, perché la
produzione aumenta ma perché si investe di più in certi elementi della produzione che ci
permettono di comprendere le cause di lungo periodo dello sviluppo
• Per la misurazione del PIL NON misura tutti i beni e servizi prodotti ILLEGALEMENTE e INFORMALI non sono
calcolati ed è un limite in misura per vedere il confronto à se il paese è informale del 40% mentre l’altro è
al 5% io non posso paragonare, perché il PIL sarà sottostimato per quello al 40%! Quella al 5% ha una stima
più vicina
• Ma non si riesce a risolvere, come per quei paese che non hanno una raccolta dei dati adeguata, come i paesi
in via di sviluppo, che si può vedere anche alla densità luminosa che è legata anche dalla presenza
dell’uomo, è un buon proxy per la visione dello sviluppo! Che è palese con la visione della corea del sud e
quella del nord e ci sono le problematiche di misurazione per il confronto di grandezze!
o Le due Coree sono state separate dopo la guerra del 1950, prima esisteva un unico paese che aveva
istituzioni comuni, era omogenea culturalmente ma il sud era più sviluppato del nord e con la guerra
si ha avuto una discontinuità e hanno avuto uno sviluppo completamente diverso

Se sappiamo quali fattori fanno la differenza sappiamo come possiamo misurare e vedere anche i limiti che hanno i
dati che si prendono in considerazione, perché si osserva solo il dato della criminalità si vede solo la pericolosità, ma
deve essere vista anche economicamente, e dobbiamo vedere anche in che zone avviene perché altrimenti si
commette l’errore di avere delle conclusioni errare, ma è di secondo ordine, ma se le usiamo come strumento per
quelle misurazioni per le politiche saranno sbagliate ed inefficaci!
• È un tema dove non c’è una soluzione per tutto, si possono osservare mille cose differenti
• MA IL PRESUPPOSTO CHIARO DEVE ESSERE CHE LA MISURAZIONE è IMPERFETTA/IMPRECISA PERCHÉ LA FA
L’UOMO CON DEGLI STRUMENTI CHE NON POSSONO PRENDERE IN COSIDERAZIONE!
o La capacità di misurazione dipende dagli strumenti e dalla misurazione dei fenomeni presi in
considerazione
o APPROSSIMAZIONE DELLA VERA MISURAZIONE

Quando misuriamo delle misurazioni economiche dobbiamo vedere delle problematiche per la misurazione e
dobbiamo vedere come influenzano per trovare poi delle soluzioni!
• Se vediamo solo il PIL nominale vediamo da subito le problematiche che possiamo trovare! à sta tutto
nell’uso che io faccio per vedere se funziona o no!
• La misura avviene per la confrontabilità quindi i limiti devono essere ben chiari, dobbiamo scorporare
l’effetto dei prezzi e la vita ma rimangono dei problemi quindi dobbiamo analizzare e vedere se sono
risolvibili à mercato informale non possiamo calcolarlo, ma non siamo in grado di capire che entità ha, non
possiamo risolverle, sono tutte stime che non possono risolvere il problema.
• Nonostante il PIL abbia dei limiti rappresenta la miglior proxy dello sviluppo di un sistema economico! à se
analizziamo la visione del PIL con altre misurazioni come mortalità infantile, istruzione ecc.. esiste una
relazione positiva tra queste misure per lo sviluppo. Non si misurano con il Pil ma sono estremamente
collegati, ma non saremmo in grado se le misurassimo con dei criteri soggettivi

La soggettività è rilevante perché se definisco in questo modo rendo IMPOSSIBILE il confronto per definizione, si
rischia di avere un approccio quasi assiomatico, è una valutazione che è estremamente influenzata e inconfrontabile
(cucina migliore, felicità) à sono elementi relativi in base alla mia visione e a cosa ho.

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COME SI MISURA L’EFFICIENZA DEL MERCATO DEL LAVORO E L’INFLAZIONE
Segue la misurazione del tasso di occupazione e/o di disoccupazione; quindi, si cerca di comprendere che cosa
significa questo dato.
Es 8% della disoccupazione à il tasso di disoccupazione è il numero di disoccupati sulla forza lavoro presente nel
mercato à numero di disoccupati su forza lavoro (è dato dalla somma delle persone occupate e coloro che sono
inoccupati o disoccupati)
• I disoccupati sono coloro che non hanno un impiego e sono delle persone che partecipano al mercato di
lavoro, con la ricerca di un lavoro
• Mi distingue dalle persone che non lavorano per scelta

Non è detto che chi fa parte della fascia in età lavorativa lavorino tutti, ma non sono nemmeno disoccupati come nel
caso di
• Studente
• Non lavoratore non per scelta
• Dobbiamo vedere chi vuole lavorare e chi no (dividiamo in attivi e inattivi) e negli attivi abbiamo gli occupati e
disoccupati
• Non sono delle categorie stagne, ci possono essere dei cambiamenti in base al cambiamento delle mie
caratteristiche

𝒅𝒊𝒔𝒐𝒄𝒄𝒖𝒑𝒂𝒕𝒊
Il tasso di disoccupazione è la relazione tra
𝒇𝒐𝒓𝒛𝒂 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐
% à sono coloro che non hanno un lavoro e che lo cercano
• Tasso nullo non può esistere, c'è sempre un tasso naturale di disoccupazione ed è addirittura ciclica in certi
momenti dell'economia

𝒐𝒄𝒄𝒖𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆
Tasso di occupazione è il rapporto tra 𝒑𝒐𝒑𝒐𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒕𝒓𝒂 𝟏𝟓4𝟔𝟒 𝒂𝒏𝒏𝒊 % à chi ha il lavoro tra la forza lavoro di un paese

𝒂𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊
Tasso di partecipazione è il rapporto tra 𝒑𝒐𝒑𝒐𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒕𝒓𝒂 𝒊 𝟏𝟓4𝟔𝟒 𝒂𝒏𝒏𝒊 % à chi tra quelli che hanno l’età si stanno
muovendo per il lavoro o lo hanno già

Quando parliamo di mercato di lavoro abbiamo più indicatori che ci indicano la salute del mercato
• T. partecipazione= è evidente come differenza in base al territorio o al genere e mostra delle discrepanze
o La Lombardia ha un tasso superiore al 70%, ma ci sono delle differenze tra lavoro maschile e
femminile anche se si è ridotto ad oggi
o Le regioni del sud Italia abbiamo un tasso maschile molto più alto rispetto a quello maschile
o Vale anche per i giovani questa situazione à giovani NEET (non occupati nell’educazione,
formazione e lavoro)
o Ci sono delle figure che fanno fatica ad entrare nell’occupazione

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• T. disoccupazione= è uno dei dati che si usano di più per la comunicazione ma da solo non ci da l’idea,
dobbiamo anche sapere se sono di lunga o breve durata
o Se è alto si farà fatica a rientrare, se è basso si riesce ad inserire meglio
o Se c’è un elevato turnover, allora è un problema di second’ordine
o Rientrano anche i lavoratori scoraggiati coloro che non vogliono lavorare ma hanno rinunciato alla
ricerca di un lavoro
o la durata dei periodi di disoccupazione generalmente breve ma la due parte della disoccupazione
rilevata in ogni dato momento e di lungo periodo
o La disoccupazione frizionale ovvero quella causata dal tempo necessario lavoratori per trovare una
nuova occupazione è inevitabile poiché vi sono diversi mutamenti di settore perché l'economia è in
continua evoluzione ed è per questo motivo inevitabile
o le politiche economiche possono cercare di aiutare questo aspetto della vita e dell'economia
conformazione sussidi eccetera anche tramite un'indennità di disoccupazione

Questi tassi ci servono per capire quali politiche applicare all’interno nel sistema del mercato del lavoro, con delle
politiche mirate a quella categoria che voglio aiutare, non devono essere generali

Come tutti i mercati hanno una offerta e domanda


• Domanda= viene fatta dalle IMPRESE, è un fattore produttivo
• Offerta= la fanno i LAVORATORI, che è la quantità di lavoro che offrono a un determinato salario

Il salario minimo si intende il salario minimo legale che deve essere corrisposto ad un lavoratore, chi lavora non può
prendere al di sotto di un determinato livello, ma non è rilevante in tutti i mercati (specialmente per i lavori unskilled)
per altri no (manager)
• Il mercato è molto segmentato e si hanno diverse richieste
• Alla fine, però è minimo per la disoccupazione ed impatta anche altre categorie differenti in modo più o
meno ampio
• Il reddito di cittadinanza à ambiguità della misura, funzione di mantenimento per la povertà ma non si sa
l’impatto per la visione del lavoro, la stessa politica del mercato del lavoro applicata uguale in tutta Italia non
è la stessa e sarà poco utile

Se il salario minimo imposto nel mercato è più alto del salario di equilibrio ci saranno eccedenza di lavoro che darà
vita alla disoccupazione poiché le imprese che rappresentano la domanda di lavoro non saranno disposte a pagare un
salario così alto per assumere
• I sindacati giocano un ruolo fondamentale per la contrattazione collettiva e ha dalla sua parte diversi
strumenti come la contrattazione collettiva o lo sciopero
• la contrattazione dei sindacati però non sempre porta un risultato buono per tutti ma tra gli insider e gli
outsider ci saranno dei conflitti poiché all'aumentare il salario minimo qualcuno come abbiamo visto
rimane scontento e disoccupato

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• i sindacati sono una forma di cartello che si coalizzano al fine di aumentare i salari e trovare un accordo per i
loro lavoratori, E gli economisti sono in crisi se indicare i sindacati come un effetto positivo negativo sul
mercat alla fine proprio dopo no entrambi questi effetti con delle fluttuazioni a seconda delle circostanze

ci deve anche essere la teoria del salario di efficienza ovvero un salario maggiore del livello di equilibrio corrisposto
dalle imprese ai lavoratori per incentivarne la produttività chi apra lo stesso effetto sul mercato di quello del salario
minimo. Ma delle volte dare dei salari più alti può essere anche profittevole per l'impresa stessa nel momento che
potrebbe aumentare la produttività del lavoro
• la salute dei lavoratori = i lavoratori meglio pagati hanno un regime alimentare migliore e chi mangia meglio
e sanno il produttivo e per questo le imprese più vantaggiose nel pagare un salario più alto ma non vale per i
paesi meno sviluppati
• il turnover dei lavoratori = la frequenza delle dimissioni dipende dall'intero sistema degli incentivi e cui
lavoratori sono esposti inclusi benefici che traggono dal rimanere dall' andarsene e l'impresa può ridurre il
turnover corrispondendo retribuzioni più elevate e preferiscono alzare i salari piuttosto che aumentare i costi
per il turnover perché i nuovi assunti vanno selezionati e addestrati
• la qualità dei lavoratori= L'impresa vogliono lavoratori qualificati ma il processo di selezione presenta un
certo grado di incertezza e pagando un salario più elevato alle imprese attraggono un migliore bacino di
candidati e la qualità della propria forza lavoro aumenta
• l’impegno dei lavoratori= I lavoratori hanno un forte incentivo a conservare la propria occupazione e a
impegnarsi al meglio poiché il salario che percepiscono è più alto

Il lavoro è fondamentale per la produzione e se consideriamo il tema rispetto a quello che sono rispetto agli elementi
rilevanti per il mercato stesso, dobbiamo considerare in relazione le cose lavoro e produzione con retribuzione
• Mercato del lavoro à chi offre qui ovvero i lavoratori vengono pagati
• Mercato dei benià chi compra sono sempre i lavoratori
• C’è UNA CIRCOLARITÀ

Dobbiamo anche comprendere i fattori che possono causare la disoccupazione


• Visione individuale à sono persone che hanno delle visioni proprie, territorio o salariale
• Visione collettiva/società à non ci sono opportunità o non hanno delle qualifiche di mercato, averne troppe
o troppo poche in base a quello che è richiesto
• SI CREA UN MISSMATCH, le caratteristiche del lavoratore non trovano un match
• Allora ci sono degli strumenti per ridurre le asimmetrie informative per voler sistemare la questione, anche
con delle politiche attive che permettono di aiutare o viceversa, se ci sono dei limiti strutturali
o Partendo anche dalle scuole per avere maggiori competenze

Tema estremamente delicato, il mercato del lavoro è un mercato come gli altri, l’interesse che avvenga l’incontro è
per entrambi i lati del mercato, si vuole vedere più ai diritti ma alla fine si deve vedere all’obiettivo, se non ha
lavoratori non si ha chi produce, è interessato ad averli. Si ha paura di perdere il lavoratore, può decidere di dimettersi
e di cambiare lavoro e lo si vuole tutelare con lo Statuto dei lavoratori.

INFLAZIONE
Ciò che interessa al lavoratore non è il salario non nominale, ma quello reale! à ci interessa sapere quanti beni e
servizi che posso acquistare, tenendo però conto dell’inflazione che colpisce il mercato, l’inflazione è il fenomeno
associato al cambiamento dei livelli dei prezzi, qui si ha un aumento dei prezzi, con la deflazione avremo una
diminuzione come avvenuto nella pandemia.
• Vediamo il tasso di variazione, realmente il nostro potere di acquisto come cambia?
• Se aumentano i prezzi di una certa % e il mio salario non aumenta allora perdo potere d’acquisto
• Dobbiamo confrontare le grandezze nominali
• Dobbiamo vedere il consumo delle persone! à consumatore rappresentativo, che vediamo con un paniere di
beni con dei panieri simili nel corso del tempo, con alcune tipologie di beni componendo con alcuni beni, che
cambiano nel tempo, deve svolgere la stessa funzione non avere all’interno le stesse cose. à possiamo
vedere le differenziazioni di prezzo che avvengono mediante l’ISTAT, calcola il valore totale del paniere e
vede come anche le voci di spesa cambiano (monopattini, poke, smartphone)
• INFLAZIONE= AUMENTO DEI PREZZI DEI BENI E SERVIZI DESTENATI ALLA FAMIGLIA E AL CONSUMO

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Istat vede 3 tipologie di prezzi per comprendere l’inflazione e i suoi mutamenti
• Prezzi al consumo per la collettività (NIC) à si basa sullo stesso paniere anche per gli operai ma i beni hanno
pesi diversi, e si influenza le modalità di calcolo
• Prezzi agli operai e alle famiglie (FOI)
• Prezzi armonizzati con l’unione europea (PCA)
L’Inflazione si calcola con gli indici dei beni al consumo, che sono all’interno dei panieri in un anno specifico e
calcola gli indici (IPC indice dei prezzi al consumo)
• Si deve tenere conto della distorsione da sostituzione nel caso in cui il consumatore vedendo l'aumento di
prezzo di uno dei due beni sceglierà di comprare minore quantità di quello e variare il suo consumo nei
confronti di qualcosa di piu economico e l'indice tende a sovrastimare l'aumento del costo della vita
• introduzione di nuovi beni: il consumatore trova una gamma di scelte più ampia e l'aumento dell'
opportunità di acquisto accresce il valore di ogni unità monetaria per questa ragione il costume televisione di
meno moneta per mantenere inalterato il proprio tenore di vita
• impossibilità di misurare le variazioni qualitative: se la qualità di un bene si deteriora da un anno all'altro il
valore della moneta diminuisce anche se i prezzi rimangono invariati

Gli indici dei prezzi vengono utilizzati per depurare valori immunitarie gli effetti dell'inflazione e vengono così
indicizzati, certi contratti addirittura lo prevedono con un'indicizzazione tramite la scala mobile e fa variare
automaticamente le retribuzioni in funzione del costo della vita
• L'indice di inflazione indica anche con tassi reali nominali l'effettivo potere d'acquisto che i consumatori
hanno nel sistema
• il tasso di interesse reale e lungo la differenza tra il tasso di interesse nominale il tasso di inflazione

È possibile vedere anche i cambiamenti dei panieri sul sito dell’Istat, a sto giro sono entrati diversi beni che prima non
c’erano come le mascherina, gel igienizzante ecc.… dovuto alla pandemia, perché cambiano le abitudini del consumo
dell’individuo ed è soggetto alle fluttuazioni del tempo ed entra nella composizione del paniere
• Possiamo vedere anche le singole voci di spesa con le categorie di consumo che tramite la percentuale
vediamo il peso nella spesa e nel consumo, così si calcola l’inflazione
• Tantissimi dati che servono per stimare l’inflazione ogni mese in modo tale da avere la variazione dei prezzi
o Nuovi prodotti= auto elettriche, monopattini, take away, smalto semipermanente ecc.. à
CAMBIAMENTO DEI CONSUMI
• Anno 2020 spesa 16,4% nel 2021 sono salite 19,2% e così anche per le altre voci di spesa, si cambia il peso
alle voci di spesa, ed è intuitivo perché si cambiano le abitudini anche in base al contesto che si sta vivendo
• Si vede alla variazione del paniere di volta in volta e questi elementi consentono non di mantenere immutato
il paniere ma fare in modo che il paniere di anno in anno rappresenti le abitudini di consumo delle persone,
ma si mantiene la CONFRONTABILITÀ
• Vengono rilevati i prezzi di questi beni si guarda al peso della voce e si ha il valore complessivo del paniere nel
corso del tempo, e si prende sempre un anno base di riferimento per vedere il cambiamento dei prezzi!

Possiamo fare anche la versione mensile del cambiamento, e ci da la possibilità di comprendere in che modo varia il
livello dei prezzi in un sistema, anche in maniera territoriale per i diversi paesi

Possiamo calcolare anche le rivalutazioni monetarie dal 1947 in poi, ci sono dei coefficienti di cambio per la valuta
moderna o nel passato, per vedere il potere di acquisto come cambia nel tempo.
• Come misuriamo il costo della vita? Anche per portela confrontare con la grandezza con un altro paese, con
1000 euro posso compare le stesse cose qui o in Germania? Lo capiamo con il PPP
• Lo si può anche vedere con il Big Mac Index, è un tentativo di misurare il livello dei prezzi e il valore delle
valute, confronta il costo di un bene omogeneo nel mondo per capire quanto è sopra o sottovalutato al caro
vita degli USA
o Ci indica la relazione con il costo della vita e cosa implica anche dal punto di vista del valore delle 2
diverse valute prese in considerazione
o Ci fu anche un esperimento italiano di calcolo di questa cosa, vedendo il costo del caffè tra ogni
regione come cambia in base al luogo di dove ti trovi, è un tentativo che permette di confrontare il
bene omogeneo nel territorio nazionale, Trento e Catanzaro il prezzo è del 50% più alto!
o In certe regioni la vita costa molto di meno rispetto ad altre
o Con lo stesso ammontare di denaro possiamo comprare diverse cose e in quantità minore, perché
dipende dal prezzo che abbiamo nel sistema, vedendo il reale potere d’acquisto

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• L’inflazione gioca quindi un ruolo fondamentale per vedere cosa posso comprare realmente nel mercato e nel
sistema! Più cresce meno posso comprare

I determinanti della produzioneà La produzione è importantissima poiché indica la quantità di beni servizi prodotti
con unità di lavoro ed era un ruolo fondamentale nel determinare il tenore di vita per le nazioni moderne mediante il
PIL, il tenore di vita di una nazione dipende dalla sua capacità di produrre beni e servizi
1. capitale fisico per occupato ovvero la disponibilità di attrezzature strutture che vengono utilizzate per la
produzione di beni e servizi e diventa quindi un fattore di produzione, ed è utilizzato per produrre ogni
genere di bene incluse anche altri capitali
2. il capitale umano per occupato= ovvero le conoscenze e le capacità accumulate dai laboratori attraverso
l'istruzione la formazione l'esperienza, e per diventare capitale umano serve una grossissima preparazione
derivante da altri servizi che devono essere offerti
3. risorse naturali per occupato= le risorse naturali sono i fattori di produzione forniti dalla natura eh dipende
se siano rinnovabili o meno
4. conoscenze tecnologiche= la conoscenza dei modi più efficaci di produrre beni e servizi e ha reso disponibile
la manodopera per la produzione di altri beni e servizi

per la crescita economica bisogna dare moltissima importanza al risparmio e all'investimento à il risparmio è
soggetto a rendimenti decrescenti ovvero all'aumentare di unità aggiuntiva di un fattore diminuisce la produzione e al
crescere della quantità disponibile del fatto lo stesso; quindi, se già vi è un capitale molto alto e inutile aggiungere
un'altra unità perché non porterebbe ad alcun tipo di miglioramento
• nel lungo periodo una maggiore propensione al risparmio conduce al livello di produttività e di reddito più
elevati ma NON ad una crescita più sostenuta
• Sia il soggetto è un effetto catch up ovvero la proprietà in forza della quale paesi più poveri tendono a
crescere più velocemente dei paesi che partono da posizioni avvantaggiate
• i governi possono influenzare il tasso di crescita dell'economia tramite investimenti dall'estero sussidiando
l'istruzione promuovendo la salute

Anche la popolazione ha vari effetti sulla crescita economica perchè se aumenta rapidamente può ridurre la
produttività erodendo risorse naturali però può far aumentare lo sviluppo delle persone, come diceva l’idea
Maltusiana. Ma allo stesso tempo la crescita della popolazione indica più persone che consumano beni e servizi poiché
vi sarà un maggiore sfruttamento delle risorse naturali, Ma alla fine l'idea di Malthus viene ribaltata poiché con
l'aumento delle conoscenze dell'uomo si è più che compensato la crescita della popolazione

LA MONETA
Quando parliamo di grandezze nominali dobbiamo anche vedere anche la Moneta, non è una invenzione recente,
esiste da quando le prime civiltà hanno iniziato a commerciare, e dobbiamo capire le sue funzioni e cosa intendiamo
effettivamente per moneta.

La moneta consente di effettuare lo scambio, a fronte di una banconota di 5 euro si offre il servizio per 50 euro, che
aiutano lo scambio ed è un mezzo di scambio che permette l’incontro più veloce per compratore e venditore, prima
c’erano altri mezzi come il sale
• MEZZO DI SCAMBIO E DI PAGAMENTO

La moneta è anche l’unità di misura delle nostre unità patrimoniali, ci indica quanto prendiamo, à è UN’UNITÀ DI
CONTO
È anche uno STRUMENTO DI INVESTIMENTO e RISERVA DI VALORE, tenendola sotto forma di banconote, ma così non
incrementa il suo valore

È soggetta però ad alcune problematiche:


1. Svalutazione à perde di valore in base all’inflazione sul mercato!
2. Liquidità à la nostra ricchezza in forma liquida, in una modalità che la trasforma facilmente in denaro, come
nel caso del C/C, sotto forma di azioni, case o opere d’arte non sono subito disponibili!
a. Diverse forme di liquidità possibili che ho

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Il valore delle monete valeva effettivamente come la moneta stessa, il valore intrinseco era anche il valore della
materia che si aveva, con il materiale che si ha valeva tutto
• Gold standard = sebbene la moneta era di carta non aveva un valore di reale alla carta dove era stampata, si
presuppone l’esistenza delle banche centrali c’era un riserva per coprire la quantità delle monete stampate,
in questo caso la moneta diventa una merce ed e votata di valore intrinseco mentre invece la moneta come
banconote era priva di valore intrinseco
• Bretton Woods= con gli accordi avvenuti negli anni 70, cade con la riserva d’oro c’è un valore fiduciario sotto
e basta!
• Ad oggi però il contante sta diventando sempre più secondario, perché nel corso del tempo abbiamo diverse
forme di pagamento come carte di credito o debito, e non dispongo delle banconote, come nel caso della
FINTEC, anche con le cripto valute e pagamenti con il cellulare senza avere nemmeno un conto corrente
• Il concetto della moneta sta cambiando radicalmente con l’evoluzione della tecnologia, però si modifica
come la moneta circola nel sistema economico, perché se prima la moneta passava di mano in mano e la
stessa banconota era per più transazione; adesso ha ridotto la quantità di moneta metallica e banconote nel
sistema
• Il costo della gestione della moneta NON è NULLO! c’è il costo di stampaggio, di gestione
o Il pagamento con la carta modifica l’interazione monetaria all’interno del sistema economico
o Sono cambiamento significativi delle interazioni economiche! à c’è un incremento degli acquisti
online e quindi la moneta diminuisce, anche il parcheggio può essere pagato in modi diversissimi
o Sono pagamenti molto più tracciati, per definizioni

Anche con le cripto valute che però si sganciano da un effettivo valore di riamando di un conto corrente, è parallelo
come sistema, moneta virtuale che permette lo scambio di beni in maniera diversa, che hanno però una forma di
anonimato molto più forte, non si sa chi li abbia inventati
• Abbiamo diversi aggregati monetari con diverse liquidità

Si vede anche con la BCE per vedere i cambia i tassi di sconto che variano la dimensione del sistema economico, con
politiche espansive o restrittive, che varia al tasso di interesse che cambia i mutui delle persone e sulla richiesta di un
prestito à ogni scelta di stampo economico ha un riscontro con la nostra vita quotidiana, in maniera più o meno seria
• Mutuo a tasso variabile à in caso di cambiamenti di BCE allora è soggetto a fluttuazioni posso pagare molto
di più
• Titoli di stato dell’Argentina e il fallimento, è un investimento che non posso più riavere indietro nulla, per
maggiore rischio e maggiore rendita ma può essere un fallimento

LO SVILUPPO ECONOMICO E LA TECNOLOGIA


Quando parliamo di sviluppo parliamo delle situazioni prossime, che sono più vicine nel tempo, e si sente dei paesi che
investano in certi campi (istruzione, sviluppo ecc) hanno dei migliori risultati dal punto di vista economico, è
inventabile il miglioramento, ma perché si hanno dei livelli migliori per investimenti? Si deve guardare al precorso che
ti porta a quel momento li, come si vede in “Arnia e Acciaio”
• Lo scontro di Cajamarca= con la colonizzazione del 3 mondo da parte degli europei ed è stato uno dei
principali fenomeni economici
• I primi europei in Groenlandia furono i vichinghi, ci fu Colombo in America nel 1492, con la conquista delle
Americhe da parte degli europei, si riesce a prendere Panama nel 1510 e anche con gli impero degli aztechi
che è l’attuale Messico
• Pizarro sottomette gli inca a Cajamarca, riesce a sconfiggere l’esercito di Atahualpa con dei soldati
estremamente limitati riesce a vincere (168 soldati contri 80.000)
o Come ha fatto a vincere? Armi, Acciaio e Cavalli
§ SPAGNOLI AVEVANO TECNOLOGIA AVANTAZA, avevano delle armi migliori, cavalli ecc..
sono elementi legati alla tecnologia e dall’evoluzione (armi da fuoco, che arriva con la
scoperta della polvere da sparo) e avevano anche i cavalli che no c’erano nelle Americhe
che nascono dal Mar Nero
o Perché erano nello stesso luogo?
§ C’era stata una guerra civile che ha lasciato della vulnerabilità con una guerra di
successione e la morte del vecchio imperatore muore di vaiolo, che era sconosciuta in
America ma non in Europa, e sono stati loro a portarla con i loro germi avrebbero avuto un
impero unito, perché non ci sarebbe stata la morte del precedente imperatore

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§ Nonostante la violenza della conquista oltre il 90% delle popolazioni morì per le malattie
europee, come anche è successo in India e Africa
o Perché gli inca non conquistano l’Europa? Noi diamo per scontato che sarebbero stati gli europei
perché erano migliori con conquista del Nuovo Mondo
§ C’era un’istruzione, tecnologia navale e anche una scrittura che era efficiente, aveva una
funzione diversa rispetto a quella azteca in Europa
• Di conseguenza tutto avviene perché c’era una superiorità generale che abbiamo visto!

Ma perché gli spagnoli avevano queste cose, e loro no? Non avevano una politica complessa, una scrittura o i fucili?
Perché certe scoperte sono state fatte qui ma non la? à c’è un cambio di prospettiva del problema e dobbiamo capire
quali sono stati i problemi per non svilupparsi in un certo modo
1. Geografia/agricoltura= potrebbe essere stata un problema, la latitudine gioca un ruolo fondamentale ed è
strettamente legata al clima, che danno vita a dei climi diversi, anche con altri fattori come presenza di mari
chiusi o aperti
a. Quando parliamo di climi sappiamo che ci sono dei climi polari, temperati e climi caldi (tropicali)
b. Lo sviluppo dell’umo dalla società di raccoglitori si passa ad essere agricoltori, non deve più inseguire
nulla
c. Le tecniche di agricoltura cambiano in base anche alla zona dove viene cresciuta, e certe cose
nascono in certi climi o meno, tralasciando il cambiamento climatico.
d. Ci sono anche delle barriere geografiche complesse come deserti o foreste impenetrabili
e. Le prime società e la prima forma di agricoltura nascono in Mesopotamia con assiri e babilonesi co la
mezzaluna fertile à l’uomo riesce a crescere nella sua dimensione di vita, si sviluppa con uno
stanziamento e non una ricerca del cibo, e si ha una sovrapproduzione alimentare che permise alle
società di togliere il problema del fabbisogno energetico, adesso si possono cambiare i propri
compiti con una divisione dei lavori!
f. Analizzando dove sono state addomesticate le specie vegetali nella storia, sono nate in una zona e
poi si sono diffuse in tutto il continente Eurasia, ma in America questo non è successo! à con
barrire geografiche per la diffusione
i. Tanti elementi della nostra alimentazione non esistevano in Europa come pomodori, mais,
patate, fragole, tabacco, cotone ecc… ad oggi però sono fondamentali nella nostra vita.
g. Possiamo vedere l’agricoltura europea si è diffusa, nascendo nella Mesopotamia per poi diffondersi
in ovest! E non da nord a sud come nelle Americhe
i. C’è un clima uguale, stesse stagioni e poche barriere geografiche
ii. Il passaggio all’agricoltura è stata la chiave per lo sviluppo della società con una crescita
della popolazione, e anche dello sviluppo della tecnologia, con una risorsa per sostenere
tutti anche l’élite
iii. LA GEOGRAFIA PERMETTE DI CREARE ANCHE DEGLI ELEMENTI SECONDARE STABILI! Come
la politica, lo stato, lo sviluppo ecc..
2. Tecnologia= nascono da un bisogno comune e dalla necessità di inventare in un certo momento come nel
caso del fonografo, il motore a scoppio o la ruota o anche la tastiera Qwerty nasce nel 1873 ma trova
l’applicazione molto più avanti, lettere sono distribuite a caso anche con le macchine da scrivere ma
permette di avere una maggiore velocità di scrittura perché altrimenti si sarebbero incastrati i comandi delle
lettere.
a. Teoria maltusianaà crescita in base alla crescita della popolazione che deve avere anche una
crescita anche delle risorse che alimentano la popolazione! à quindi tecnologia per il cibo si deve
adeguare alla popolazione
b. Con la rivoluzione industriale abbiamo visto la meccanizzazione del lavoro, con un motore alle
macchine, aumentando la produzione in scala sempre più crescente, un prodotto marginale
crescente à SI PRODUCE MOLTO DI PIÙ E SI SODDISFANO MOLTE PIÙ PERSONE
c. Perché nasce in Inghilterra e non da altre parti, come anche per l’agricoltura, alla fine solo in certi
luoghi era possibile e anche quella di avere dei combustibili per poterlo fare e per questi l’Inghilterra
è riuscita a fare ciò

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MERCATI FINANZIARI E MERCATO DELLA MONETA
Facciamo riferimento ai mercati nei quali gli individui scambiano attività tipo finanziario, che dobbiamo catalogare al
meglio come titoli o obbligazioni, dobbiamo tenere conto del rischio e del rendimento dei titoli.
Abbiamo diversi agenti economici, che hanno la necessità di investire i risparmi e chi invece prende questi soli per
compiere la loro attività, c’è una corrispondenza tra queste 2 categorie di individui
• Chi ha un eccesso di ricchezza che vuole impiegata
• Chi invece ha bisogno di un prestito di soldi per la loro attività

Ci sono diversi tutoli come


• Obbligazioni = è un contratto tra due parti che prevede che l parte emittente (società, stato) le emette
perché ha bisogno di liquidità e si impegna a restituire il capitale più un interesse che viene stabilito exante;
l’obbligazione è un contratto quindi l’ente emittente perché ha bisogno di liquidità, che possono essere
privata o pubblica con i titoli di stato, ridare il capitale anche con un interesse
o Non è però priva di rischi, perché c’è il rischio del fallimento o anche fallimento dello Stato con la
perdita totale del valore del titolo
o Hanno una durata particolare che può variare nel tempo e il tasso di interesse dipende in parte dalla
durata
o Il rischio di credito non è così alto
o Trattamento fiscale si devono pagare delle tasse sui redditi che sono percepiti dagli interessi,ma non
negli stati uniti
• Azioni = con l’acquisto dell’azioni diventano proprietari pro quota alla società; il rendimento delle azioni che
si ottengono sono di 2 tipi
o Dividendi poiché è socio della società e quindi c’è una divisione dell’utile preso, tra marzo ed aprile
di solito, solo nel caso abbia avuto un guadagno
o Apprezzamento dell’azione/Plusvalenza, io acquisto a 5 e dopo un certo tot la rivedo ad un prezzo
più alto; quindi, è un maggiore valore nelle mie tasche à deriva dalla speculazione dei beni
o C’è una volatilità dell’azione nel sistema quindi ho un maggiore rischio, si confondono questi
elementi con il rischio
o Si calcola un indice azionario per vedere la quotazione media delle imprese sul mercato,

Si deve sempre vedere la visione temporale dell’investimento, perché c’è la concezione d’avere tutto nel breve
periodo, ma dal punto di vista del tempo dobbiamo vedere quanto dura perché c’è una fluttuazione da vedere nel
corso del tempo (prima perdita poi su)

Quali sono gli enti nel mercato?


Si fanno riferimento agli intermediari finanziari, come possono essere banche, fondi di investimento dovrebbe favorire
l’incrocio della domanda con quella offerta.
• Ci sono questi intermediari che operano per investire il risparmio e darlo a chi ne ha bisogno
• La banca offre dei servizi di pagamento ma per lo più usano i soldi dei conti correnti per prestarli a coloro che
ne hanno bisogno, raccolgono i depositi ed erogano prestiti/mutui
o La banca garantisce una remunerazione sui depositi e allo stesso tempo pretende di essere
remunerata, vedendo anche il differenziale del tasso di interesse da chi danno a chi riceve
o L’eccesso di liquidità genera dei rendimenti e qualcuno può usufruire di quella liquidità
o Scambio può avvenire

Esiste un prezzo per la transazione, che è il tasso di interesse! Ci saranno persone che prestano i soldi ad un certo
tasso di interesse e certe persone che richiedono vorranno i soldi ad un certo tasso
• Il tasso di interesse rappresenta la remunerazione dell’investimento per chi presta e rappresenta il costo per
coloro che chiedono il prestito, è come il prezzo di mercato
• Il tasso di interesse varia seguendo le logiche della domanda e dell’offerta à nel momento in cui aumenta la
domanda presuppone un aumento del tasso, se aumenta l’offerta dei fonti ci sarà una riduzione del tasso.
• IL FUNZIONAMENTO È ANALOGO AL MERCATO DEI BENIà Due forze con interessi contrapposti che tramite
il mercato trovano un accordo per lo scambio

Importante da comprendere anche il mercato dei fondi mutuabili ovvero il mercato nel quale chi risparmia offre fondi
a chi necessitano di finanziare i propri investimenti e si riferisce alla parte di reddito che gli individui scelgono di
risparmiare

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• il risparmio e la fonte dell'offerta dei fondi mutuabili mentre la fonte di domanda e l’investimento
• Dipendono moltissimo dal tasso di interesse reale
• nel caso ci fosse un incentivo al risparmio accresce l'offerta dei funghi che va a ridurre il tasso di interesse di
equilibrio e aumenta la quantità di equilibrio di fondi mutuabili; Un credito d'imposta sugli investimenti
accresce la domanda dei fondi mutuabili facendo aumentare il tasso di interesse di equilibrio e la quantità di
equilibrio di fondi mutuabili.
• Dipende molto anche dagli disavanzi o dagli avanzi del bilancio dello Stato à disavanzo fa aumentare il
tasso e diminuire la quantità di fondi andate introdurre anche un effetto spiazzamento nel sistema mentre un
avanzo di bilancio cresce l'offerta di fondi riduci tasse stimola l'investimento

Esistono 2 elementi importanti da considerare che ci permettono di capire come le politiche colpiscono il sistema, il
tasso di interesse ha diverse funzioni
• Moneta= è il costo opportunità di tendere la ricchezza in moneta, il costo che sto sostenendo è quello di
rinunciare al valore del tasso per l’investimento
• Tasso di interesse è il prezzo per lo scambio
Dobbiamo vedere in che modo vogliono detenere moneta, e vedere come cambia per le scelte di investimento delle
società
Le politiche monetarie hanno cercato di abbassare i tassi, per cercare di riequilibrare il sistema nel suo insieme,
perché c’era stata una contrazione e per ripartire serve un tasso più basso.

Il denaro di oggi ha un valore più alto del denaro di domani per questo motivo gli economisti studiano il valore
attuale delle somme. (il valore attuale delle somme e l'ammontare necessario oggi per poter disporre di quella
somma nella data futura dato il tasso di interesse corrente)
gli individui poi hanno un'avversione al rischio ovvero non vogliono che si verifichi azioni negative ed economisti
hanno sviluppato uno studio tramite il modello di utilità cioè la misura soggettiva del benessere e segue il principio
dell'utilità marginale decrescente quanto maggiore la ricchezza tanto minore aumento di utilità che se ne trae
• Individui avversi al rischio possono ridurre l'incertezza a cui sono esposti sottoscrivendo un'assicurazione,
diversificando o scegliendo un portafoglio con un rischio e un rendimento minori (si riduce il rischio
idiosincratico ma si lascia inalterato il rischio aggregato)
• gli strumenti finanziari sono quindi tarati in base alle esigenze e alle volontà che i risparmiatori hanno
all'interno del mercato

il valore di un'attività finanziaria è uguale al valore attuale del flusso di pagamenti futuri che genera e secondo le
ipotesi dei mercati efficienti i mercati finanziari elaborano razionalmente tutte le informazioni disponibili e per questa
ragione il prezzo di un'azione corrisponde sempre alla migliore stima possibile del valore dell'impresa che l'hai messa,
ma per alcuni economisti l'idea è quella dell’irrazionalità di mercato come successe nella crisi del 29
• Quindi mediante un'analisi fondamentale possiamo effettuare un'analisi dettagliata dei bilanci di una
società al fine di determinarne il valore e dare quindi un senso di sicurezza ai titoli che ha emesso
o nel caso di un'azione il valore che ne ricava è dato dal flusso futuro di dividendi e del valore finale di
vendita
• tenendo conto delle ipotesi dei mercati efficienti si dice che il prezzo dei titoli riflette tutte le informazioni di
pubblico dominio sul valore del titolo stesso
o ci deve essere un'efficienza dal punto di vista dell'informazione
o corso delle azioni segue un sentiero casuale con oscillazioni non prevedibili
• il mercato però è condizionato da una forte irrazionalità come è successo con la crisi del 29 e la cosiddetta
bolla speculativa

IL MERCATO DELLA MONETA


Quali sono gli elementi che possono influire?
• Reddito à ricchezza che abbiamo, maggiore è questo allora maggiore domanda di moneta
• Tasso di interesseà maggiore tasso minore moneta che vogliamo mantenere; tanto minore ci sarà un
aumento della moneta in maniera relativa
• TASSO È IL COSTO OPPORTUNITÀ PER TENERE LA MONETA

All’interno del sistema esiste tutta la produzione calcolato con il PIL, la ricchezza di un paese è la somma dei redditi o
la somma della produzione o anche la somma della spesa effettuata in un paese.
Per spesa abbiamo imprese, stato e consumatori à il reddito possiamo vederlo come la spesa di questi 3 enti

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𝑌 𝑜 𝑃𝐼𝐿 = 𝑪 + 𝐼 + 𝐺 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑎 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑚𝑚𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 (𝐸 − 𝐼)
→ 𝑒𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑛𝑒𝑡𝑡𝑒

Il Consumo (C) = influenza il consumo saranno date da una componete di ricchezza e anche reddito che siamo in grado
di guadagnare
• C0= è un elemento autonomo che non deriva dal reddito o dalla ricchezza
• C(Y) = componente del consumo che deriva dal reddito percepito
o Y è il reddito disponibile per l’individuo ovvero quello al netto delle tasse
• C1(Y)= PROPENSIONE MARGINALE AL CONSUMO à in che modo il consumatore andrà ad acquistare nel
mercato
o 1- C1(Y)= propensione marginale al risparmio
• S=Y-C questo è il risparmio, che è la differenza tra ciò che guadagno e quello che spendo (reddito-consumo)
• Se in questo momento lo stato non ci fosse, G, il risparmio sarebbe in relazione con gli investimenti perché il
risparmio è uguale all’investimento (Y=S à Y=C+I e S=Y-C)
• Se la propensione marginale aumenta, avremo anche un maggiore reddito, se c’è una diminuzione delle tasse
allora avremo un aumento al reddito

𝒀 = U𝑪𝟎 + 𝑪𝟏(𝒀 − 𝑻)Y + 𝑰 + 𝑮

Con l’intervento della spesa pubblica (G) ci sarà un aumento uguale della Y che però va a toccare anche il consumo nel
suo insieme che continua a catena nel suo sistema!
• Abbiamo preso G ma poteva essere anche qualcos’altro
𝟏
• Tutti gli incrementi arriveranno a portarci ad una tendenza di 0 à è una serie geometrica il cui limite è 𝟏4𝒄𝟏
• Appena sappiamo c1 possiamo sapere le variazioni complessive che si scatenano nel sistema
• Una variazione del reddito effettua un moltiplicativo del reddito!
• Si tiene conto quindi del moltiplicatore del reddito
• Con le variazioni della propensione al consumo in aumento allora avremo una variazione ancora più alta,
tanto maggiore è maggiore sarà l’effetto moltiplicativo

𝑆𝑎 = 𝐶0 + 𝐶1(𝑌 − 𝑇) + 𝐼 + 𝐺 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑠𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜

La moneta deve essere calcolata all’interno del sistema, bisogna capire come viene misurata:
• Circolante= tutto ciò che in mano nelle mani del pubblico, che sono le monete e banconote effettive
• Depositi in contro corrente che sono i depositi a vista= dono conti bancari dove si accede immediatamente
con pagamenti elettronici o assegni, ad esempio, sono comunque istantanei come la moneta!
• La moneta è data dalla somma di questi due elementi (moneta come Circolante e depositi)

Possiamo vedere anche gli aggregati economici che distinguiamo in base alla liquidità del sistema e come si riesce a
trasformare in moneta
• M1 o aggregato monetario ristretto= contante e depositi
• M2 o aggregato monetario intermedio= M1+ depositi a scadenza 2 anni + depositi rimborsabili con preavviso
fino a 3 mesi
• M3 o aggregato monetario ampio = M2 + titoli di credito

La banca d’Italia provvede alla quantità di moneta, questo prima della nascita della BCE, ma ad oggi è la BCE che
permette le varie politiche all’interno del sistema, ogni paese ha la sua banca ma quella Europea detta la politica da
seguire, altre importanti sono la FED e quella inglese.
• Storicamente le banche centrali sono indipendenti nella maggior parte dei paesi, la competenza è esclusiva
competenza loro; quindi, non c’è più la possibilità come avvenuto al momento del divorzio tra lo Stato e la
banca centrale.
• C’è una netta separazione tra le due funzioni, le banche devono pensare alle politiche monetarie per il
sistema mentre i Governo devono pensare alle politiche di tipo fiscale, vedendo la leva nel sistema

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LA FUNZIONI DELLE BANCHE CENTRALI SONO:
1. quella della prestazione di ultima istanza, sono coloro che prestano i soldi alle banche commerciali negli stati
2. controllare il livello della moneta à il problema della moneta non può essere stampata come soluzione, si
deve tenere conto di mille altri elementi, anche perché le benché centrali dovevano avere l’oro per coprire la
moneta, ad oggi non più con gli accordi di Bretton Woods, non possono però stampare moneta come essi
voglio
a. maggiore quantità di denaro nel sistema economico, si traduce in valore di diminuzione del valore
della moneta, quindi tutto diminuisce a livello monetario (depositi e reddito)
b. per incrementare la moneta deve tenero conto del momento economico che può effettuare in
diversi modi:
i. operazioni di mercato aperto: sono attività di controllo della moneta che vengono svolte
dalle banche centrali con acquisto o vendita dei titoli di stato
ii. si tiene conto del quatitative easing,(QE) che è una politica monetaria attivata da Draghi
che ha messo più moneta nel sistema la BCE acquista i titoli di stato, una volta acquistati li
sta togliendo dal mercato e mette moneta, questa è un esempio di espansione del sistema,
ma ci sono anche quelle restrittive, per ridurre la quantità di moneta nel sistema economico
1. Questa tipologia di politica prevedeva che le banche centrali acquistassero diversi
tipi di attività finanziarie sia da operatore nel settore privato che con il
corrispettivo di queste operazioni di acquisto andava ad accrescere le riserve
depositate presso la banca centrale stessa, Incoraggiando le banche all'iniezione di
liquidità e ad erogare dei prestiti
iii. siccome è la banca centrale che cambia tutto quindi si garantisce una liquidità che con la
crisi non c’era come nel caso di credit crunk, non erano in grado di entrare nel mercato del
credito, era molto costosoà DIPENDE TUTTO DALLA POLITICA E DAL SUO OBIETIVO
iv. si voleva mantenere l’inflazione stabile come obiettivo, anche con il controllo della moneta
mentre la Fed voleva che ci fosse un tasso di crescita maggiore rispetto all’inflazione
v. Monetizzazione del debito pubblico
3. Preposta a definire il tasso di riserva obbligatoria delle banche commerciali= le banche sono degli
intermediari finanziari, permette l’incontro tra la domanda e l’offerta per i finanziamenti. Le banche però non
possono usare tutti i depositi che hanno, perché andrebbero a cambiare il moltiplicatore dei depositi bancari
a. Ci deve essere un livello minimo obbligatorio, che faccio esempio sia del 10% ed è indisponibile ed è
la riserva obbligatoria per la tutela dei risparmiatori
b. I DEPOSITI SONO IL PASSIVO DELLA BANCA, I PRESTITI SONO L’ATTIVO

Se immaginiamo che i prestiti di una banca diventino i prestiti di una seconda


banca e così via avremo un effetto moltiplicativo della moneta nel sistema,
che da un valore inziale di 100 arriva a prendere il valore di 1000 (che il limite
di una serie geometrica)
• La relazione che intercorre tra la riserva obbligatoria e la moneta è di tipo
inversamente proporzionale
• Maggiore è la riserva minore sarà l’effetto moltiplicativo

4. Il tasso di sconto/tasso di rifinanziamento = è il tasso di interesse che la Banca centrale applica ai prestiti
concessi alle banche, il tasso di sconto cambia la quantità della moneta nel sistema
a. Aumento del tasso; minore moneta e viceversa, si vanno a cambiare i costi del prestito e si varia
indirettamente la quantità di moneta.
b. Se il tasso è più alto allora costa molto di più e si chiederanno meno presiti
c. Si va a modificare la scelta degli individui

Le banche avendo un'attività di concessioni di prestiti provocano un aumento dell'offerta li moneta nell'economia
tramite il moltiplicatore dei depositi bancari e per questo motivo dipendendo quindi dal valore della riserva
obbligatoria la offerta di moneta ha un controllo imperfetto

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Si deve tenere conto anche del tasso di inflazione perché entrambe sono collegate l’uno con l’altro con la politica
monetaria.

• Inflazione= aumento generale del livello dei prezzi


• Deflazione= diminuzione dei prezzi che è ancora più complessa da gestire, nell’economia è peggio sistemare
questa situazione come avvenuto per un periodo storico

Le cause dell'inflazione
• Per comprendere le cause dell'inflazione, dobbiamo approfondire i concetti di offerta di moneta, domanda di
moneto e di equilibrio monetario
• offerta di moneta è controllata dalla Banca centrale (operazioni di mercato aperto!)
• la domanda di moneta (moneta desiderata dal pubblico, es.come M1) dipende dal tasso dell'interesse dei
titoli di credito soprattutto dai prezzi medi (più alti sono i prezzi, maggiore è la quantità di moneta
necessaria per le transazioni), cioè dal valore della moneta,

Dipende tutto dal livello medio dei prezzi per avere una tematica di
consumo, e quindi della moneta che ci serve per poter fare quello
che possiamo fare
Il valore della moneta è la moneta diviso il valore dei prezzi, cosa
posso effettivamente acquistare, domanda reale e domanda di
moneta sono una cosa differente e diversa, i prezzi contestualizzano
le nostre potenzialità di acquista
• I livelli di prezzi alti fanno una moneta bassa
• La necessità di moneta aumenta quando i prezzi sono alti
• Con un aumento dell’offerta me ne servirà di meno, con una
politica espansiva —> il valore della moneta si riduce perché
aumenta ma si alzano i prezzi, perché c’è un’inflazione più alta

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• Una politica restrittiva riduce l’inflazione ma c’è meno moneta nel mercato!
• Come la famosa iperinflazione della repubblica di Weimar, perché i prezzi erano fuori controllo quindi la
moneta che io necessito è enorme.

L’inflazione gioca un ruolo enorme per il debito pubblico, va a cambiare il valore reale del debito pubblico
• Se fosse basso, il valore reale del debito pubblico sarebbe maggiore e viceversa
• Perché il PIL è misurato ai prezzi di mercato

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DOMANDA E OFFERTA AGGREGATA
Dobbiamo tenere conto delle fluttuazioni economiche, sono i cambiamenti che avvengono nelle due grandezze prese
in considerazione, come nel caso del Pil che cambia il suo valore in base ad un determinato momento, in base anche
alle crisi o alla crescita che si sta attraversando
• Nel momento in cui cala il Pil avremo una riduzione del sistema anche in base alla produzione

Dobbiamo vedere quindi gli orizzonti temporali con un breve e lungo periodo, per vedere i mutamenti dello stato della
tecnica, vedere cosa cambia. Il modello deve partire dalla realtà e comprendere i fatti e le loro mutazioni che per lo
più sono irregolari nel tempo e nel sistema
• Non sono prevedibili prima che accadano, quindi sono imprevedibili e sono difficili da gestire nel momento in
cui avvengono
• Le variabili tendono a muoversi in modo sincrono, con andamenti comuni; si muovono congiuntamente tra
di loro (diminuzione reddito aumenta disoccupazione esempio)
o Diminuzione PIL, diminuzione investimenti più occupazione, come le crisi petrolifera, Covid ecc.…
o Stessa cosa anche per il caso italiano, con un incremento del tasso di disoccupazione già con la crisi
del 2008 ed aumentata con il Covid
o Nonostante queste fluttuazioni se si guarda con il lungo periodo possiamo notare una tendenziale
crescita sempre, ma non per questo sia sempre stato così il periodo perché le crisi ci sono state ma
nel complesso è sempre cresciuto!

Per spiegare queste tipologie di fluttuazioni nel breve periodo ci sono diverse teorie, come la teoria classica che si
basa anche sulla neutralità della moneta con una distinzione tra variabili reali variabili nominali
• in questa visione, le variazioni dell'offerta di moneta influenza le variabili nominali ma non quelle reali
• per loro la moralità è un velo
• la maggior parte degli economisti e convinta che la macroeconomia classica descrive in maniera verosimile
l'economia nel lungo ma non nel breve periodo, e per questo che si è sviluppato il modello della domanda e
della offerta aggregata

il breve periodo ci permette di capire che elementi ci servono per poter bilanciare le varie fluttuazioni; quindi,
dobbiamo vedere la curva di domanda aggregata, che sono i beni e servizi richiesti dagli operatori economici
(consumatori, imprese e stato) e offerta aggregata, che il livello di produzione all’interno del sistema
• Domanda aggregata= è la somma del consumo di tutti gli operatori economici, che tocca poi le componenti
vari che abbiamo già visto nel moltiplicatore
o È collegato con i prezzi, quindi inclinata negativamente come una solita curva di domanda
o Y= C+I+G+NK (NK= esportazione nette se vediamo l’economia aperta)
§ Il C è per il sistema privato per beni e servizi per l’acquisto che dipende dai prezzi, anche
dall’imposizione che viene effettuate
§ I oltre ai prezzi, dipende moltissimo anche dal tasso di interesse nel sistema, ci possiamo
aspettare che la politica monetaria è importantissima
§ G è una variabile esogena perché è decisa a tavolino, ma le altre sono condizionate dai
prezzi che valgono per C I e NK à dipende dalla politica che sta cercando di effettuare
§ NK sono le esportazioni nette (Esp-Imp)
• Importazioni= sono beni prodotti all’estero e consumati all’interno del paese, è
un’esigenza di consumo nazionale che non può essere trovata dai produttori
nazionali per mille motivi
• Esportazioni = produzione nazionale che viene consumata da cittadini stranieri,
anche qui ci sono mille ragioni per consumare questi beni in altri paesi
• Dipende molto dalla competitività del sistema e della produzione, quindi si vede
come sono i prezzi e i costi in altri paesi, come costo lavoro più basso
• ESTREMAMENTE LEGATO AL TASSO DI CAMBIO, che può incentivare o meno il
commercio internazionale à valore della moneta che cambia quindi il tasso di
cambio per vedere come effettuare il commercio
• Se il tasso di cambio si apprezza, moneta mia più forte di quella dell’altro paese,
favorisce le importazioni da altri paesi, ma non le esportazioni perché costa troppo
per gli altri ; se si deprezza rispetto all’altra valuta meglio esportare per me perché
sono più incentivati a comprare

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Il consumo (C) e la spesa degli individui per l'acquisto di beni e servizi, essi possono essere i più disparati
l'investimento (I) e la spesa per l'acquisto di beni che saranno utilizzati in futuro per produrre altri beni e servizi come
beni capitali, attrezzature vira immobili di una nuova costruzione e anche le scorte
• Le scorte sono trattate in questo modo perché uno degli obiettivi del PIL e la misurazione del valore della
produzione dell'economia in un dato periodo
Spesa pubblica (G) comprende gli acquisti dei beni e di servizi da parte dell'amministrazione statale e delle
amministrazioni locali, tenendo conto anche delle spese di trasferimento che sono particolari rispetto alle altre
• i trasferimenti equivalgono ad un'imposta negativa nel sistema come le tasse
• essi non possono rientrare nel computo della spesa pubblica perché non vi è produzione corrente di beni e
servizi
le esportazioni nette (NK) sono pari alla differenza tra il valore dei beni di produzione interna acquistati da stranieri e
quello dei beni di produzione essere acquistate all'interno

Come possono essere analizzati questi elementi economici? Dobbiamo capire quali sono gli elementi di crescita
economica, quindi quali scelte effettuare per risolvere il problema
• Domanda e offerta riguardano tutto il sistema, non solo di un bene specifico come abbiamo visto
precedentemente
• È negativamente inclinata la domanda perché dipende dai prezzi e dalla quantità di moneta
o Se i prezzi sono più bassi il consumatore si sente più ricco (EFFETTO RICCHEZZA), perché può
acquistare molto di più (vendendola sempre in TERMINI REALI) e spende quindi di più nel sistema e
porta ad un aumento della domanda aggregata! à non aumenta il mio reddito, ma solo la mia
capacità a poter comprare di più
o Il tasso di interesse per vedere gli effetti sugli investimenti (EFFETTO INVESTIMENTI) , perché se i
prezzi aumentano aumenta anche al tasso di interesse! (maggiori prezzi à maggiore moneta
richiesta à minore offerta di fondi mutuabili à maggior tasso di interesse) e con un tasso più alto
io investo di meno portando ad una diminuzione della domanda aggregata (maggiore tasso minore
spesa in investimenti e viceversa)
o Esportazioni (EFFETTO TASSO DI CAMBIO) se aumentano portano ad un aumento della domanda
aggregata. Una diminuzione del livello generale dei prezzi interno riduce il tasso di interesse interno
e di conseguenza provoca un deprezzamento del tasso di cambio stimolando le esportazioni nette e
fa aumentare la quantità domandata, se invece il prezzi dovessero aumentare si alza il tasso di
interesse e il valore reale della valuta nazionale e quindi si vanno a ridurre le esportazioni

Non è assolutamente immutabile la curva di domanda, perché possono esserci devi cambiamenti in vari settori della
domanda aggregata, dipende dal collegamento degli elementi, come nel caso dei comportamenti dei privati e delle
politiche economiche che vengono adoperate nel sistema. Questi spostamenti possono avvenire per:
1. Propensione al consumo = se aumenta questa allora si avrà ad un aumento della domanda, se diminuisce la
domanda aggregata, con uno spostamento verso destra se aumenta o sinistra se diminuisce
a. Io aumento il mio consumo se ho delle aspettative buone verso il futuro, sono fiducioso di quello
che succederà e viceversa, la propensione al consumo dipende anche dal livello di reddito
disponibile al netto anche della tassazione e del minimo risparmio che voglio avere, che può
aumentare o diminuire
2. Cambiamento dell'investimento: i provvedimenti di natura tributaria e possono agire sulla domanda
aggregata anche attraverso il loro impatto sull'investimento e dipende anche dalla offerta di moneta
3. Tecnologia= va ad impattare moltissimo sugli investimenti, se aumenta esponenzialmente molti più
investimenti
4. Politica monetaria= aumento o riduzione della moneta e quindi influenza il suo valore
5. Spesa pubblica: possono acquistare di più e quindi per spostare la curva verso destra aumentando il valore o
spendere di meno diminuendola

CURVA DI OFFERTA AGGREGATA


Curva di offerta aggregata indica il livello dei prezzi in relazione alla produzione di un sistema economico, ma dipende
moltissimo dall’orizzonte temporale nel lungo e breve
• Lungo= non dipende dai prezzi ma dipende solo dai fattori produttivi che si sono utilizzati, ma non significa
che sia immutabile perché quella funzione è dato livello di tecnologia, mercato del lavoro ecc.. se cambia uno
di questi allora ci sarà un mutamento della funzione, è verticale qui à INDIPENDETE DAI PREZZI per questo è
verticale, in corrispondenza del livello naturale di produzione, è il livello di PRODUZIONE POTENZIALE

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o Nel lungo periodo la produzione di beni e servizi di una economia dipende dalla sua dotazione di
lavoro capitale risorse naturali e della tecnologia di produzione disponibili in beni e servizi.
o Nel caso di un cambiamento del sistema con uno shock positivo o negativo che la farà spostare a
destra o a sinistra per aumentare o diminuire
o Sussidio alla disoccupazione aumenta la disoccupazione e si diminuisce l’offerta.
o Gli spostamenti della curva di offerta di lungo periodo varia solo al variare del livello naturale del
prodotto come nel caso quindi nella forza lavoro nello stock di capitale delle risorse naturali delle
conoscenze tecnologiche
o Con la domanda aggregata alla curva di offerta di lungo periodo Come il sistema si evolva infatti se la
curva di offerta aggregata si sposta verso l'alto con una crescita si farà spostare anche la domanda
aggregata proprio tenendo un aumento della produzione e una inflazione persistente
• Breve= è positivamente inclinata in questo caso, perché dipende dai prezzi, c’è un orizzonte temporale
diverso, all’aumentare dei prezzi aumenta l’offerta. Ma perché? I prezzi sono una scala, una unità di misura
che ci fa capire il nostro potere di acquisto e modifica il nostro comportamento
o Prezzi percepiti e prezzi reali non ha un bilanciamento immediato, abbiamo una percezione diversa
per la produzione che abbiamo avuto; quindi, devo riadeguarmi ai cambiamenti
o Dipende molto dalla vischiosità dei prezzi secondo la teoria keynesiana
§ I cambiamenti dei prezzi possono ingannare i produttori e fanno cambiare il loro
comportamento che cambiano l'offerta aumentandola o diminuendola, dipende molto dalla
percezione e dall’idea del domani à in base alle informazioni, aspettative e variazione
(imperfezione dell’informazioni)
§ Questa informazione incompleta farà nascere uno scollamento di comportamenti, perché
è tutto relativo, non è l’effettivo cambiamento, il passaggio dal momento in cui avviene il
cambiamento e il momento dell’internalizzazione del cambio, può far nascere uno
scollamento perché non lo hanno visto nella loro totalità à e anche i salari nominali non
mutano con il cambiamento nel sistema
§ I salari hanno un orizzonte pluriennale, con la visione sindacale vedendo l’inflazione sulle
aspettative di prezzo che si avranno ma non sarà effettivamente così, perché non hai la
certezza che arriveranno alla tua ipotesi, cambia il salario reale quindi si va ad assumere
meno lavoratori se aumenta e viceversa!
§ I prezzi sono un altro elemento importante, che può portare anche a dei costi più alti à
teoria dei costi di menù/listini, deve essere significativa come variazione perché altrimenti
non ha senso posso avere solo un costo elevato per adeguarmi e basta e si crea uno
scollamento tra i salari e i prezzi; quindi, divergono l’uno con l’altro.

Il sistema economico è in equilibrio quando tutti gli elementi sono in equilibrio tra loro, l’offerta di breve e lungo e
domanda si devono incontrare nello stesso punto.
• La condizione di stabilità non è normalmente sistema perché ci sono delle fluttuazioni che intercorrono del
sistema, si tende all’equilibrio, solitamente è in disequilibrio e tende all’equilibrio, la rappresentazione
dell’equilibrio è quella in cui il sistema tende, non quella che effettivamente è
• NON è UNA CONDIZIONE PERMANENTE DEL SISTEMA

Ci sono quindi delle fluttuazioni che cambiano l’equilibrio nel sistema


• Breve periodo= sono prezzi, salari sono delle deviazioni rispetto a quelle di lungo periodo
• Le fluttuazioni sono dovute da spostamenti della domanda o dell’offerta aggregata, ma bisogna capire
quali sono i fattori che effettuano i cambiamenti delle due curve
o Se la domanda aggregata diminuisce, come è successo nella maggior parte delle crisi economiche,
una o più delle componenti della domanda (C,I,G) subiscono delle contrazioni
o Sono legate a tanti dimensioni differenti come nel caso 2007/2008, con la crisi dei subprime con il
mercato dei crediti e dei mutui che sono stati cartolarizzati nella borsa facendo scoppiare la bolla,
perché questi mutui non avevano nessuna garanzia da parte di queste persone
o Con anche un calo azionario che ne è derivato da ciò e la perdita che si ha avuto, che quindi ha fatto
sentire più povero il consumatore e fa diminuire la domanda aggregata.
o Nel momento in cui la domanda aggregata si sposta verso il basso per diminuzione si ha un nuovo
equilibrio con l’offerta (punto C) ma non è immediato questo spostamento ci deve essere un
adattamento di tutte le parti, perché dobbiamo vedere anche i prezzi
§ Si ha anche uno spostamento dell’equilibrio nel breve periodo con la nuova curva di
domanda e la curva di breve periodo (punto B) à con questa variazione, senza vedere

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interventi esterni nel mercato stesso; quindi, ci sarà un
abbassamento dei prezzi di aspettativa per gli individui e si traduce
in una variazione delle aspettative degli individui anche nei
produttori quindi si diminuisce anche questa arrivando a C
§Tra B e C si ha un passaggio progressivo via via sempre più
basso, quanto tempo passa per arrivare da quel punto all’altro non
è dato saperlo, dipende da migliaia di fattori come: individui
capiscono o no le variazioni, il mercato del lavoro cambi à non
sappiamo quanto ci impiega ad arrivare all’equilibrio. (Nel lungo
periodo saremo tutti morti diceva Keynes, non è orizzonte
temporale dell’individuo potrebbe essere anche più lungo
§Una diminuzione della domanda aggregata, la produzione scende
e la disoccupazione aumenta e i prezzi diminuiscono e con le
aspettative c’è un riequilibrio del sistema di nuovo

Nel breve periodo abbiamo delle fluttuazioni rispetto all’equilibrio di lungo periodo, con uno scompenso tra
domanda ed offerta, mentre nel lungo periodo non cambia la produzione ma solo il livello di prezzi con diminuzioni
nominali e non reali, se cambia anche l’offerta
• se cambia solo nel breve periodo la offerta avremo, dei prezzi più elevati nel nuovo equilibrio quindi le
aspettative faranno abbassare la curva nell’equilibro normale
• INDIPENDETEMENTE DAL CONTROLLO DI UNA AUTORITÀ PREPOSTA IL SISTEMA TORNA ALL’EQUILIBRIO,
ma può essere comunque influenzato da politiche economiche, per rallentare o frenare il sistema per tornare
all’equilibrio, sappiamo che li ci deve tornare ma non sappiamo in quanto tempo e come sia l’impatto che
abbiamo
o Nel 2008 abbiamo visto degli effetti diversi, con delle politiche monetarie espansive (quantitative
easing) à c’è stato un problema di credit crunk (crisi di liquidità), le imprese non erano in grado di
entrare nel mercato del credito, quindi facendo crollare gli investimenti e il Pil di conseguenza
o L’unico strumento per ovviare al problema garantire liquidità ed incentivare gli investimenti, perché
si diminuisce il taso di interesse anche così si stimolano gli investimenti (qui si sono diminuiti gli
effetti della crisi)
o Si può stimolare anche il consumo che può avvenire con una riduzione delle tasse; quindi, con più
reddito ma non è detto che io consumi di più dipende come è la mia propensione marginale al
consumo non sarà detto che io la alzi, perché ho poche aspettative per il futuro. Ma quando lo
faccio? Se lo faccio in piena crisi non cambia nulla, sarà un incremento del risparmio e non si
aumenta nulla.
§ Lo stato italiano ha creato un avanzo primario da sempre storicamente; quindi, il debito
che ha è altissimo, quasi il 130% del PIL con il debito pubblico e paga un tasso di interesse in
base al tasso che c’era sul mercato, quindi abbiamo delle circostanze diverse con il bilancio
annuale dello stato, con entrate e uscite e si trova avanzo o disavanzo primario à le
entrate sono state maggiore delle uscite, ma avendo questi alti interessi da pagare si va in
deficit.
§ Quando si alza la spesa pubblica o deve avere già i soldi o li chiede in prestito, lo stato è
composto da individui diversi, con generazioni che si inter cambiano, con delle generazioni
interposte. Un debito di oggi deve essere ripagato in futuro. Deve cercare di coprire il
consumo che non avviene più a causa della crisi; quindi, devo coprire la mancata spesa non
avvenuta; quindi, la spesa pubblica deve fare un doppio lavoro, come avvenuto con il New
Deal o il Piano Marshall se spendo 1 o diluisco le tasse di 1 è la stessa cosa contabilmente

una possibile causa delle fluttuazioni economiche e lo spostamento della curva di domanda aggregata, se si dovesse
spostare verso destra ci sarebbe una diminuzione dei prezzi nel breve periodo e con il trascorrere del tempo le
percezioni salari i prezzi si aggiustano la curva di difetta aggregata nel breve periodo si sposta verso destra e il
prodotto torno a livello naturale ma con un livello dei prezzi più basso.

si può spostare anche la offerta aggregata, andando a creare anche degli effetti economici di stagnazione nel
mercato come la stagflazione

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Se si può scegliere tra un aumento della spesa pubblica o ridurre le tasse cosa avrebbe più effetti nel mercato?
Ridurre le tasse in un momento di crisi non è detto che faccia aumentare il consumo perché dipende dalle visioni di
propensione al futuro che hanno, è un elemento che cambia in base al momento che si vive, anche con un orizzonte
temporale che avvenga nel futuro.
• Elemento qualitativo= aumento della Pil ci dice solo in che modo si sta muovendo quindi in maniera
positiva, ma non ci da degli elementi per studiare in che modo si muove
• Elemento quantitativo= questo ci dice in che modo si aumenta o diminuisce il Pil nella sua generalità ci
deve essere una combinazione di queste diverse politiche, il sistema non si discosta troppo dal suo equilibrio
di lungo periodo

Un intervento di questo tipo, che ferma la caduta del Pil ne facilita anche il riequilibrio una totale assenza ci sarebbe
una maggiore difficoltà per tornare all’equilibrio, possiamo determinare anche l’efficacia di un determinato
intervento rispetto ad un altro, non è detto che la migliore politica economica non venga usata dipende dal Governo
• Come PNRR, massiccio aumento della spesa pubblica mediante fondi dell’UE, perché è intervenuta? Perché la
pandemia ha portato ad una contrazione della ricchezza di TUTTI i paesi, con crollo della produzione con
mancanza di lavoro, crollo dei consumi, ci ha permesso di andare molto più veloci per andare in equilibrio

COME LE POLITICHE FISCALI E MONETARIE INFLUENZANO LA DOMANDA AGGREGATA?


Dobbiamo comprendere i canali mediante come esse agiscano, per vedere l’efficacia della politica o meno
• La domanda aggregata è colpita da una molteplicità di fattori, a fronte di variazioni che ci sono state
• Si vede come la domanda aggregata si sposta in base al cambiamento dei comportamenti degli individui, con
una fluttuazione nel breve periodo.
• Il Governo, il decisore di politica economica, può scegliere di non intervenire, e lasciare che il mercato si
sistemi da se, oppure può intervenire per cambiare il mercato e bloccare o innalzare le fluttuazioni che ci
sono state
o Effetto di ricchezza, tasso di cambio, tasso di interesse= bisogna capire quale sia l’effetto che ci sia
nel mercato in quel determinato momento
§ Effetto ricchezza= effetto di possesso e domanda della moneta ma non è determinante
§ Tasso di cambio= è relativo e solo per una parte di economica quella con l’estero dipende
da come è l’economia
§ Tasso di interesse= molto importante perché ha degli effetti diretti ed indiretti, questo è
quello che fa cambiare più fluttuazioni, permette di collegare i due mercati tra di loro à
Keyenes aveva sviluppato una teoria della preferenza della liquidità per spiegare come i
tassi di interesse si muovessero

Per il tasso di interesse sono state fatte diverse teorie come quella di Keynes, che dice che il tasso di interesse si
adegua in modo da equilibrare la domanda e l’offerta di moneta, dipende tutto dalla preferenza di liquidità, come era
avvenuto anche nel New Deal
• Come si adegua il tasso per riequilibrare domanda e offerta (data dalla banca centrale, è un elemento fisso
che non viene influenzato da questa variabile
• Un aumento dei prezzi fa aumentare la quantità di moneta richiesta e porta quindi ad aumentare il tasso di
interesse perché aumenta la domanda à effetto diretto!
• E un aumento del tasso di interesse fa diminuire gli investimenti con diminuzione della domanda aggregataà
effetto indiretto nel mercato

Il tasso di interesse è creato dal mercato della moneta ma poi colpisce anche il mercato di beni e servizi con gli
interessi
• Offerta di moneta= viene fatta dalla BCE la può influenzare in diversi modi come operazioni di mercato
aperto con vendita e acquisto di titoli, coefficiente della riserva obbligatoria o cambio del tasso di sconto, che
è il costo per le banche di chiedere i soldi (se è alto allora si chiede meno denaro che verrà richiesto e
viceversa) à allora questo tasso si andrà ad alzare anche per gli individui
o Essendo fissata a tavolino dalla BCE non dipende assolutamente dal tasso di interesse
• Domanda di moneta = influenzata dalla scelta degli individui di come tenere la loro liquidità per essere più
veloce per fare scambi economici, ma non indica la ricchezza perché dipende dal patrimonio che possediamo,
è fortemente legata alle necessità di consumo, detenere moneta però è costoso non in fattore di sicurezza
ma per il fatto che io sto rinunciando alla remunerazione di quel denaro, si deve vedere il trade-off di tenere
moneta o meno

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o Tanto è maggiore il tasso di interesse maggiore è il costo opportunità di tenere moneta; quindi,
perdo tutta quella remunerazione % (negativamente inclinata la curva)
Cosi si cambiano i tassi e cambia anche il livello degli investimenti nell’altro mercato

Cosa accade negli elementi quando cambiano o subiscono una fluttuazione? à dobbiamo comprendere la rilevanza
dei singoli fattori e come il sistema può essere perturbato per i cambiamenti dei fattori!
• I prezzi = fa aumentare la domanda di moneta se aumentano
• Moneta = aumento della domanda di moneta determina un incremento del tasso di interesse
• Tasso di interesse = aumentando il tasso ci saranno un minor livello di investimenti che porta a ridurre tutto
il sistema
o Sono tutti collegati fra loro, e generano degli effetti particolari nel sistema
o Se i prezzi aumento ci spostiamo lungo la curva

Cosa succede alla domanda aggregata quando cambia l’offerta di moneta? Quando l’autorità di politica monetaria,
ovvero la Banca centrale (BCE), è una competenza esclusiva nei paesi in cui è separata per legge, c’è una indipendenza
rispetto al Governo, avvenuto con il divorzio dalla banca centrale
• Vedendola in un’ottica nel breve periodo, quindi, non c’è una neutralità della moneta
• Se si dovesse aumentare la vendita dei titoli di stato, quindi c’è una diminuzione della quantità di moneta del
sistema economico
• Dipende se la politica sia espansiva o restrittiva che si vuole andare ad adoperare
o Se aumenta l’offerta diminuisce il tasso di interesse, quindi il tasso essendo più basso avremo uno
spostamento della curva di domanda aggregata verso l’alto, perché aumenta tutta la ricchezza del
sistema a parità di prezzi
o Con una diminuzione dell’offerta si alza il tasso e si riduce il sistema anche per gli investimenti con
la domanda aggregata
o Non dobbiamo vedere la visione individuale, ma stiamo vedendo nel sistema con un aggregato di
comportamenti

La politica espansiva aumenta il livello di produzione, quindi, può essere una politica buona per la crisi economica nel
sistema, con un calo del reddito e se si vuole fermare deve essere fatta una politica di questo tipo, con i mezzi che ha
disposizione, si deve cercare di arrivare ad avere un tasso di interesse il più basso possibile per colpire poi la domanda
aggregata
• Ad oggi il tasso di interesse è bassissimo, fa si che sia conveniente prendere dei soldi per poter fare le attività
e si rende più conveniente comprare un appartamento e pagare la rata del mutuo piuttosto che affitto, oggi il
tasso della prima casa è poco meno dell’1%
• Il tasso di interesse fa cambiare moltissimo il comportamento degli individui

POLITICA FISCALE
Dipende dall’autorità di politica fiscale che è il Governo, ha un canale di tasse/trasferimenti o spesa pubblica, con
questi elementi il Governo è in grado di cambiare il sistema, se aumenta la spesa aumenta la domanda aggregata
(entrata diretta nel sistema), invece se diminuisce le tasse si va ad aumentare il reddito disponibile e quindi una
maggiore propensione al consumo (entrata indiretta nel sistema)
• Aumento della spesa pubblica (G) incremento della domanda è in eguale modo? Dipende dall’effetto che si
crea, quello del moltiplicatore e di crowing out
o Moltiplicatore= che è quello che abbiamo visto nella serie geometrica con un aumento del reddito
anche per il consumo
§ All’aumento di uno degli elementi della domanda aggregata si va a creare un costante
aumento del reddito anche dopo
§ Domanda aggregata si sposta in maniera maggiore rispetto ad una domanda senza
moltiplicatore, si moltiplica l’effetto dell’incremento della spesa pubblica che dipende dalla
propesnione marginale al consumo
7
§ 748 (𝐶 + 𝐼 + 𝐺)
o Crowing out= per spiazzare gli investimenti e frenare la spesa pubblica, un aumento della domanda
aggregata può essere minore rispetto al moltiplicatore per l’effetto spiazzamento, aumentando la
domanda aggregata deve essere aumentata anche la domanda di moneta, quindi aumenta il tasso e
si riducono gli investimenti, quindi si muove da una parte ma si diminuisce dall’altra

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L’aumento della spesa pubblica è ambiguo perché dipende qual è l’effetto che è presente ne sistema, solitamente è
quello di moltiplicatore, ma ci sono degli elementi che dipendono dalla scelta degli individui

La politica economica (quindi entrambe) che effetti ha? Ci sono opinioni contrastanti che sono associate a delle visioni
ideologiche e non economiche, in determinate circostante le politiche economiche sono importantissimi per
sterilizzare effetti negativi e stabilizzare l’economia e facilitare un percorso. Dipende però anche dal periodo che
prendiamo inconsiderazione perché nel breve o nel lungo cambia!
• PNRR aumento della spesa, è una politica fiscale espansiva per sostenere il sistema in presenza di crisi
sistemiche
• La profondità delle crisi può essere fermata con piani di questo tipo, poi dipendono ovviamente da politica

INTRAPRENDENZA E VANTAGGI DEL COMMERCIO (COMMERCIO INTERNAZIONALE)


Alla base dello scambio cosa c’è, quali sono anche i vantaggi connessi allo scambio. Dopo aver visto il funzionamento
dello scambio, dobbiamo anche comprendere perché devono scambiare i beni e i servizi, e anche da dove arrivano,
perché noi non produciamo tutti i beni che usiamo, vengono anche da altri posti nel mondo
• Scenario autarchico= dove l’individuo è in grado di essere autosufficiente per la sua vita, in grado di saper
produrre tutto per se
• Scenario di scambio= gli individui o i paesi, non producono tutti i beni e servizi e scambiano ciò che fanno con
dell’altro che fanno in altri paesi

Il tema cruciale è quello di per quale motivo noi effettuiamo lo scambio? Si vuole soddisfare bisogni e richieste degli
individui in una società tenuto conto della scarsità delle materie.
• Il nostro punto di partenza è la scarsità delle materie, abbiamo visto che l’organizzazione è fondamentale, il
nostro obiettivo è di essere completamente autosufficienti, ma il tempo stesso significa che in quel sistema
economico si devono creare tutti i beni e servizi che servono a quella popolazione
o Nel caso delle abitudini alimentari come nel caso del caffè, o possiamo coltivarlo o non lo coltiviamo,
non li potremmo consumare
o Dipende dalla scelta economica che abbiamo per vedere come si sviluppa il sistema
o Il commercio rappresenta un elemento importantissimo per lo sviluppo dell’umanità, come avvento
per i fenici che hanno permesso la crescita della popolazione
• Per quale motivo non possiamo avere determinati beni, nessuno può essere completamente autosufficiente
e si deve appoggiare a qualcun altro
Attraverso lo scambio, la condizione e la qualità di vita migliori, e ci si specializza si migliora nel settore, anche per
vedere quali sono i costi opportunità che si hanno nella produzione!
• Si intende il costo di rinunciare ad un qualcosa per scegliere qualcos’altro
• Se immaginiamo un sistema in cui ci sono solo 2 beni (carne e pesce) con 2 produttori che possono fare
entrambi e 8 ore di tempo di lavoro a disposizione, con 2 periodi uno con consumo uno con produzione
• Quindi devono allocare le loro 8 ore di tempo per la produzione, per vedere cosa gli convenga fare o meno
o Allevatore è più produttivo in entrambe le attività perché riesce a produrre più velocemente
entrambi i beni
o Ma non ci interessa in termini assoluti chi sia il migliore, ma capire chi sia meglio in termini relativi
per la produzione
o Se devono decidere si spostare un ora di lavoro tra un bene e l’altro come sceglierebbero? In termini
relativi vanno verso ciò che producono in più, per l’agricoltore è più costoso produrre la carne
rispetto alle patate rispetto a quanto non lo sia per allevatore
o SI PARLA DI VANTAGGIO COMPARATO, come elemento per la scelta dello scambio, che permette
quindi di specializzarsi in quello che sapevano fare bene per poi scambiarli (ragioni ambientali ed
economiche
Anche con la visione di Smith e Ricardo per il vantaggio comparato sono molto importanti, ma non ci soffermeremo
sul valore storico di questo
Il vantaggio comprato mette a confronto due elementi della vita degli individui, come le pulizie e il costo del lavoro,
come conviene e cosa no, si deve tenere conto dell’eterogeneità degli individui. È CONVENIENTE CHE IO SOTRAGGA
DEL TEMPO PER FARE L’ATTIVA O COMPRARLA DA ALTRI?
• Il valore del tempo ha sempre un valore, anche il più minimo ma lo ha per fare delle attività o meno
• Si possono fare diverse cose nel tempo

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Lo scambio è alla base delle relazioni sociali, ci colpisce in tutti gli aspetti della vita, con una specializzazione del lavoro
si permette.
Lo scambio deve essere visto a livello anche internazionale, che serve per migliore la situazione economica di tutti!
Come vediamo che il benessere cambi, se immaginiamo un sistema completamente chiuso, se un paese produce solo
un bene e non entra assolutamente in contatto con altri
• In assenza di scambi abbiamo una domanda ed un’offerta interna che regolano il prezzo di equilibrio
• C’è una eterogeneità dei costi opportunità tra i paesi per vedere il vantaggio comparato per la produzione di
quel bene, se è elevato preferiscono acquistare il bene piuttosto che produrlo
• Se ci fosse un mercato del bene internazionale, quindi rivolto all’esterno, si andrà a creare un prezzo
mondiale nel sistema aperto
o Il prezzo di equilibrio non è a livello interno ma a livello esterno, con un prezzo mondiale quel bene
avrà un determinato prezzo in un certo valore che sarà diverso dal valore interno
o Si deve andare a comparare i due prezzi, se il prezzo mondiale è superiore del prezzo interno, il
Paese gode di un vantaggio comprato! Quindi vende (esportazione, la produzione di beni interna
quel paese è in grado di soddisfare una parte della domanda estera)
o Se il prezzo interno è più alto del prezzo mondiale non ha vantaggio comprato andrà a comprare il
bene sul mercato (importazione in questo caso, quindi la domanda sarà soddisfatta con una
produzione estera)

IL BENESSERE CRESCE SEMPRE COME POSSIAMO VEDERE ANCHE CON IL SURPLUS, SIA CHE SIA IMPORTATORE O
CHE SIA ESPORTATORE, SOLO CHE AUMENTA PER UNO DEI DUE AGENTI ECONOMICI, IL BENESSERE GENERALE
MIGLIORA ASSOLUTAMENTE! Poi la distribuzione può essere diseguale, ma esulano dalla questione dell’efficienza.
• Si devono produrre le maggiori risorse ed avere un maggiore benessere che verranno in un secondo
momento possiamo redistribuire non tenendo conto della scarsità perché abbiamo già lavorato prima
• Se non produciamo tutti avranno 0, quindi uguale per tutti ma si ha nulla
• Se invece c’è la produzione quando si deve distribuire ci sono anche i conflitti tra gli agenti economici, ma la
distribuzione è successiva, dobbiamo arrivare al livello massimo possibile prima.
• Se ci troviamo lontano dall’efficienza avremo ancora meno risorse da distribuire, quindi ancora più conflitti!
• MA IL BENSSERE DEVE ESSERE IL PIÙ ALTO POSSIBILE!

Si parla anche di inserire dazi, che si comporta nel sistema come un prezzo massimo e alla fine l’inserimento di un
dazio porta al blocco della produzione e di conseguenza anche del consumo che non trova più il bene per soddisfare le
proprie esigenze
• Come spiegazione ai dazi si dice che si voglia proteggere l’impresa nazionale nel sistema che trovando prezzi
più alti per gli altri fa diminuire la domanda che viene completamente coperta dall’offerta del sistema
• Quindi avremo che 𝑷𝑰 = 𝑷𝒎 + 𝒅𝒂𝒛𝒊𝒐, ma alla fine i produttori non sono tutelati perché di riduce DI ma il
prezzo aumenta e quindi il benessere generale diminuisce andando a far diminuire il consumo e quindi ad
aumentare la disoccupazione
• I dazi, quindi, sono un freno per l’espansione e il commercio internazionale.

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COSA SUCCEDE SE INSERIAMO DELLE POLITCHE COMMERCIALI? (cap 9)
Queste politiche devono essere inserite nel mercato, ma per quale motivo le dovremmo inserirle? Il punto politico che
spesso viene adottato per tenere le politiche di questo tipo è che anteverso queste imposizioni si sia in grado di
proteggere l’economia domestica
• Dazi à il prezzo di vendita del bene importato sarà più alto e quindi meno conveniente per i consumatori
nazionali che quindi vanno verso produttori nazionali, e che quindi allora faranno cresce l’occupazione e
crescita del sistema con maggiori investimenti.
o queste idee politiche trovano consenso dalle persone
o noi dobbiamo vedere se genera un benessere oppure no, perché con l’idea si pensano a certi effetti
ma non sempre applicate hanno l’effetto sperato, DOBBIAMO VEDERE GLI EFFETTI REALI NEL
SISTEMA, QUELLI CONTANO. (come nel caso del prezzo massimo, risultati opposti come tasse sulle
barche, bonus che non hanno redistribuito le risorse a chi ne aveva bisogna)

Le politiche economiche restrittive chiudono il sistema e ne tolgono l’efficienza e anche la distribuzione viene
colpita, con una riduzione di surplus
Il commercio internazionale viene diminuito con qualsiasi politica restrittiva, non c’è trasferimento di conoscenza (per
la diffusione come si è visto nella storia), meno beni nel sistema e meno benessere
Dal punto di vista generale l’idea di introdurre un dazio è quello di tutelare la produzione nazionale, ma non tutela i
consumatori che vengono colpiti dalla mancanza di benessere più dei produttori, perché hanno presi la parte di
surplus persa per un pezzo
• Gli effetti dell’occupazione non sono così evidenti
o Se da un lato ci sono dei produttori che avranno un bene e quindi occupano
o Una settore invece viene colpita quindi si chiude e licenzi
o Quindi si impegnano persona per importazioni ed esportazioni, quindi ci sarebbe un riciclo di
lavoratori che perdono il lavoro da una parte ma ad un acquisto per altri
o NON È QUINDI DETTO CHE SI AUMENTI L’OCCUPAZIONE
• Essendo uno scambio biunivoco , delle politiche restrittive in commercio con il mondo, ci sarebbero dei dazi
anche per gli altri paesi, anche con una guerra commerciale tra USA e Cina, dove gli USA li avevano messi per
primi sull’acciaio e ha fatto cambiare il mercato, e la decisone la prende anche l’altro individuo
o Tensioni commerciali e riduzione di benessere degli individui
• Contingentamento di importazioni o esportazioni à possono essere fermare per fermare il sistema

IL CONCETTO DI EQUITÀ DEL SISTEMA ECONOMICO


Quando parliamo di equità, di fatto stiamo introducendo un concetto che non si riesce bene ad indentificare, si può di
certo definire, ma quando parliamo di benessere collettivo e sociale non è per nulla chiaro!
• Varia anche in base anche alla società in cui viviamo
• Ci sono una moltitudine di individui che ha una propria peculiarità e preferenze diverse
• Quindi si devono pensare a dei criteri per valutare socialmente come si vede l’utilità, ime avviene anche nelle
famiglie

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• DOBBIAMO AGGREGARE I COMPORTAMENTI INDIVIDUALI MA COME?
o possiamo sommarle, ma non è neutra come operazione, perché analizziamo in base alle sue
prosperità ma in base agli elementi e alle implicazioni del fenomeno
o Stato del mondo= ovvero come il mondo è

o Dobbiamo darci quindi delle regole per poter trovare uguali per tutti
o I tipi di ordinamento può essere
§ Ordinale = ordinamento per ciascun individuo, posso fare una graduatoria, ma non mi da
alcun tipo di informazione delle distanze degli individui, ma può essere importante
• Ordinamento non deve subire delle variazioni a seguito di trasformazioni
monotone crescenti
§ Cardinale = ci permette di trovare anche le distanze e non solo l’ordine, che non modifica
l’ordinamento come nel caso del logaritmo, è una trasformazione monotona di un’altra
funzione
Una volta ordinate le preferenze come possiamo aggregarle
• Utilitarismo= come Bentham per lui l’utilità è data dalla somma di tutte le altre utilità.
o Se abbiamo un reddito di 10 con 2 individui può essere diviso in modi diversi, eguale oppure
disegualmente
o Per ogni singola unità di reddito l’utilità è di 20
§ In maniera eguale abbiamo 200 di utilità e con il prodotto 10000
§ Se fosse diverse avremmo 120 per A e 80 per B quindi alla fine la somma è la stessa 200, ma
con il prodotto avremo 9600
§ MENTRE IL BENESSERE SOCIALE CHE AGGREGA RIMANE INVARIATO
INDIPENDENTEMENTE DALLA DISTRIBUZIONE, CON LA MOLTIPLICAZIONE TIENE CONTO DI
DIVERSI ALTRI ELEMENTI, NON SONO SOSTITUIBILI
§ se pensiamo alla somma l’utilità io faccio una assunzione, che le utilità degli individui siano
perfettamente sostituibili! Ci dice che sommando le unità il risultato non cambia, anche
nella totalità. A noi non interessa come siano distribuite alla fine nella complessità abbiamo
il massimo benessere uguale!
§ Se non facciamo ugualmente la spartizione, sappiamo che ci scostassimo sempre di più fino
a che si annulla il benessere
• La somma ha delle implicazioni dal punto di vista economico
• Come dice Rawls il benessere è valutato in base all’individuo che sta peggio nella
società, ogni teoria ha una idea delle regole di distribuzione completamente
diverse!
• IL BENESSERE SOCIALE E I SUOI OBIETTIVI DIPENDONO DAL COMPORTAMENTO
DELLE DIVERSE SOCIETÀ, non siamo un giudizio di valore ma solo il benessere
economico, dipende dalle caratteristiche e gli obiettivi di ogni società

il punto principale è nella sostanza come vengono aggregate le preferenze, come si definiscono gli obiettivi, ci
possono essere società dittatoriali per la scelta di una sola persona condiziona gli altri, non c’è problema di aggregare
le preferenze! Nei contesti democratici andiamo ad aggregare le preferenze attraverso il voto e su alla base del suo
esito si da un determinato governo con obiettivi à la scelta della votazione non è mai neutrale, cambia moltissimo gli
equilibri
• Chi può votare? Chi sono gli aventi diritto.
• Quando vale il voto di un individuo? non solo nel voto politico ma in generale,

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• Unanimità̀= tutti votano per quello per farla passare, ma non è pensabile. Avviene nell’Onu dove c’è anche il
diritto di veto
o Per le scelte collettive di grande importanza, deve cercare di essere ben saldo per tutti
• Maggioranza= con semplice, assoluta e qualificata
• Come esprimono il loro voto le persone? Binaria o multipla, sono le modalità del voto

Il voto deve avere alcuni elementi che lo rendono adeguato agli obiettivi che deve perseguire, deve essere esprimibile
su tutte le divisioni, ha un dominio universale. Ci deve essere un’anonimità, che permette un trattamento eguale ma
non sempre questo è possibile come nel caso del voto societario in base alle quote che si posseggono.

Come si è in grado di trovare il miglio sistema elettorale, che consenta di arrivare ad un risultato che in qualche modo
possa dare l’esito migliore del processo, e in questi tentativi troviamo un importante contributo di Condorcet , che
stabilisce che le alternative non siano 2, altrimenti è chiaro che sistema si deve usare , anche si deve tenere
dell’astensione che si può dare nel voto, anche con delle differenze tra Camera e Senato.
• Un’astensione è un voto contrario nei metodi assembleari, ma è equivalente in questo modo
• Tutti i voti di astensione vanno a determinare la mancanza del quorum per quella votazione
• Secondo il metodo di Condorcet vince la scelta che vince su tutte le altre in maniera binaria, è vincitore di
Condorcet, se abbiamo più scelte come A B C, si vota tra A e B, chi vince tra A e C ed infine per B e C
o Così si garantisce che la scelta sia effettivamente quella preferita da tutti
o Ma si può dare vita ad un paradosso con questo metodo di votazione, possiamo definire la nostra
opzione preferita, che nel nostro esempio è X.
o Nel caso cambiassero le preferenze di qualcuno nel nostro sistema si potrebbe creare un paradosso!
Dove l’ordinamento sociale non è transitivo e non c’è un’alternativa preferita tra tutte, non esiste
una preferenza che supera un’altra.
§ Transitività è una proprietà economica che ci definisce esattamente il concetto di coerenza
e di razionalità dell’individuo
§ Si deve trovare una votazione che abbia nelle proprietà che siano desiderabili, altrimenti ci
fa crescere un incoerenza nel sistema delle votazioni
§ Avendo delle scelte che sono di natura collettiva trovare il metodo di voto migliore per la
scelta di aggregazione delle preferenze, che non è il caso all’interno delle dittatura.
§ Il voto a maggioranza può portarci ad un sistema intransitivo, quindi di irrazionalità quindi si
pone una questione di difficoltà di votazione à ma viene applicata comunque in alcuni casi
straordinari. Ma è impossibile giungere ad un sistema di votazione sia perfetto, quindi
dobbiamo andare a ricercare il meno problematico
• La letteratura ha ricercato anche delle condizioni che ci porta ad avere dei risultati, come nel caso di Black
perché trovare delle votazioni fatte bene si devono avere dei vincoli molto forti, come le scelte binarie e le
preferenze unidimensionali
• Teorema dell’elettore mediano= è quel valore tale per cui il 50% avra un valore più alta e il 50% avrà un
valore più basso, si divide la popolazione in due gruppi principali, la ripartisce perfettamente (come nel caso
dell’altezza) à l’elettore mediano è quello tale per cui il 50% sarà alla sinistra e il 50% alla destra e questo
teorema mostra come il voto dell’elettore mediano sia la chiave per la scelta, è un teorema che serve per
spiegare la tendenza dei sistemi elettorale e partiti politici di avere schemi simili, per prendere una parte
dell’elettorato per avere due scelte bipolari, ma alcuni partiti tendono a sovrapporsi e quindi sono
difficilmente distinguibili
• Borda e sistemi di votazione= ha creato un sistema differente che aggiunge l’intensità delle preferenze, non
vedendole dal punto di vista ordinale non basti ma devono essere viste in maniera cardinale, l’idea che sta
alla base è quello della cardinalità, date N alternative da scegliere, queste alternative vengono ordinate in
base alla vincente che sarà N la seconda N-1 ecc, affianco al ranking avremo anche il punteggio come valore,
esprimiamo dunque un punteggio e quella che sommata avrà il punteggio più alto sarà la scelta preferita
o Ma quanto è sincero il voto che esprimo? Avendo solo un voto siamo sinceri come quando votiamo
per le politiche, ma qui esprimiamo un voto o un’opinione sulla mia opzione preferita, MA ANCHE
SULLE ALTRE ed implica che non conta il mio voto preferito ma anche quel voto che io ho dato alle
opzioni secondarie à io posso manipolare i risultati con una visione strategica; quindi, posso
boicottare l’altra scelta possibile e spostare verso la mia scelta
o Si genere quindi l’incentivo a comportarsi in modo strategico per manipolare le scelte
o Andando a togliere delle problematiche se ne aggiungono delle altri dopo, con delle distorsioni
elettorali, con numerose problematiche come corruzione o voti per funzioni altre

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Si introduce allora una maggioranza sequenziale, si votano le alternative a coppia, ma la vincente della coppia la
metto contro un'altra, e l’alternativa vincente la si mette contro ad un'altra, e si conclude quando sono state votate
tutte, ma dipende comunque da dove si parte per la votazione, perché si può cambiare
• Chi decide l’ordine per votare?
• LE SOLUZIONI CHE SEMBRANO DI BUON SENSO CHE SEMBRA DI ARRIVARE AD UN OPZIONE SOLA POSSONO
ESSERE COMUQNUE MANIPOLABILI; QUINDI, POSSONO ESSERE CAMBAITE QUI IN BASE ALL’ORDINE

il sistema maggioritario a turno unico, si presentano alternative diverse ma non le metto in ordine tra loro scelgo solo
la mia preferita e basta, non mi serve nemmeno saperlo e si riesce a trovare un vincitore, senza che l’ordine influenzi
anche perché non c’è.
• Il vincitore non potrebbe essere quello di Condorcet
• Delle volte la scelta non è la migliore per la maggioranza effettiva ma passa per il turno. Si crea il paradosso
che l’opzione preferibile sia quella meno votata alla fine per la maggioranza delle persone
• Anche come la domanda viene posta diventa un elemento centrale

Quindi per superare i limiti per avere una risposta certa si ha il maggioritario a doppio turno, con i 15000 per il
sindaco, nel primo turno si vota per un'unica alternativa e se si ha una maggioranza già del 50% finisce qui, ma se non
raggiungiamo questo termine del 50% al secondo turno gli individui esprimeranno il loro voto sulle due alternative che
hanno ottenuto più voti e per forza deve vincere uno dei 2.
• Io al primo e al secondo turno devo conoscere la mia opzione preferita sia su tutte per il primo turno, ma solo
tra 2 nel secondo turno
• Le due opzioni possono essere le due peggiori dal mio punto di vista

NON ESISTE UNA NEUTRALITÀ, IN NESSUN SISTEMA si deve cercare il meno peggio per poter inserire tutte le scelte
insieme e aggregarle nella maniera più corretta per la società che stiamo prendendo in considerata

ECONOMIA COMPORTAMENTALE (SCELTA DEGLI INDIVIDUI IN BASE ALL’IRRAZIONALITÀ)


L’economia comportamentale è una economia che tiene conto degli sviluppi nell’ambito della displina economica per
comprendere al meglio il comportamento degli individui. Noi abbiamo sempre visto la razionalità anche per avere la
migliore ottimizzazione per la funzione che stiamo analizzando, questo aspetto rappresenta un limite perché in molto
circostanze non tendono a comportarsi in maniera razionale, ovvero la percezione del rischio e delle informazioni
possono avvenire in base a dei criteri diversi dalla razionalità.

È legato alla capacità sperimentale di queste teorie sugli individui, con degli esperimenti controllati che possono
essere riferiti a diverse finalità del comportamento degli individui che non sono tradizionali, come nel caso del vaccino
per la scelta che è legata alla percezione del rischio.

Per la probabilità del verificarsi degli eventi, è un elemento fondamentale per effettuare una scelta, è legato alla
probabilità che da vita ad un certo risultato, come avviene nel gioco d’azzardo come avviene nella roulette, ci sono 37
numeri e la probabilità che un numero esce è un 1/37 e vinceremo 36 volte quello puntato, noi valutiamo per fare la
scelta il nostro costo di partecipazione e la vincita se dovesse avvenire, oppure due probabilità differenti. Delle volte si
cerca di puntare sul rendimento maggiore anche con una probabilità più bassa.

Se perdiamo 10 dollari o il biglietto, è la stessa cosa perché valgono uguale, ma il punto è un altro, questo tipo di
domanda testata in laboratorio, l’88% lo comprerebbe se dovesse perdere il 10 dollari e nel secondo caso passa ai
56%, non prenderebbero il biglietto un’altra volta. Quindi nonostante sia la stessa cosa, si vede in due modi diversi
con percezioni diversi

La rilevanza delle informazioni, dipende moltissimo come viene posta la domanda, facendo cambiare l’dea delle
persone nonostante si vadano ad indicare le stesse cose, ma nella mente delle persone si innesca un meccanismo di
scelta differente
Anche il fattore tempo è importante perché possono valere per un periodo lungo, che possono quindi toccare il futuro
con le scelte che riteniamo giusto per il presente. Il nostro comportamento non è coerente nel tempo, come anche
avviene con i buoni propostiti per il nuovo anno, o come il sistema pensionistico, perché se fosse volontario non lo
farebbe nessuno!

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