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Thaler, R. H. & Sunstein, C. R. hanno proposto questo approccio per le decisioni della polizia, ma
sono utilizzati ovunque, anche dalle aziende (anche se spesso le aziende non lo fanno per aiutarti
ma vogliono ottenerne un profitto). Nonostante ciò sono aziende che sono interessate ad aiutare i
clienti: ad esempio, potrebbe essere una banca che ti fornisce quante più informazioni possibili
sull'home banking per aiutarti a decidere un modo più consapevole di gestire bene i tuoi soldi.
Un aspetto importante del nudging è che ti lascia libero di scegliere ciò che vuoi e come vuoi
farlo. Il Nudge è trasparente, è chiaro e deve essere buono per le persone, non c'è persuasione.
Spinta e Persuasione:
C'è una grande connessione tra la spinta e la persuasione, ci sono aspetti in contatto tra i due,
ma:
- La persuasione agisce più a livello inconscio, perché non hai il pieno controllo delle
informazioni ricevute.
- La spinta non attiva la persuasione inconscia, ma dovrebbe essere chiara per le persone,
per aiutarle a fare scelte consapevoli, avendo il pieno controllo della situazione.
----> I nuovi approcci mirano a trovare soluzioni che promuovano comportamenti che favoriscano
entrambi:
Una soluzione particolare è quella di "indurre" le persone a comportarsi in modo più virtuoso. Tale
soluzione potrebbe sembrare mettere in conflitto due posizioni opposte della politica pubblica:
- Liberalismo: Libertà di scelta. Ogni individuo deve decidere liberamente quale alternative o
quale comportamento mettere in atto (ad esempio: se risparmiare per la pensione o no).
- Paternalismo: Ridurre la libertà di scelta quando le persone non sono in grado di attuare
comportamenti adeguati (ad esempio: obbligarli a risparmiare attraverso la ritenuta di parte del
salario).
Libertarian Paternalism (you are a paternalist but you leave people free):
Diversi autori hanno proposto delle versioni di paternalismo meno radicali nelle quali viene
preservata la libertà di scelta anche se si utilizzano le distorsioni decisionali (decision biases) per
indurre le persone a fare scelte più virtuose.
Suggeriscono di utilizzare la nostra conoscenza della psicologia e del processo decisionale per
progettare contesti decisionali più efficaci.
Example of Nudge 1:
Example Nudge 2: (disegnare un insetto verso il centro di un orinatoio) this has saved millions of
money in cleaning.
Viene usata da chi corre per incrementare il numero di passi fatti in un minuto.
Una volta deciso il numero di passi da fare in un minuto, la app fa partire un metronomo.
L’atleta deve cercare di correre facendo un passo ogni rintocco. Il suono del metronomo è
piuttosto fastidioso, ma se l’atleta corre al giusto ritmo, ovverosia fa il giusto numero di passi, il
suono si spegne. Così facendo la motivazione a evitare di sentire il rumore spinge a stare a ritmo
e il feedback è di facile interpretazione.
Possible Intervention:
Sfruttando le distorsioni nel modo di ragionare delle persone si possono disegnare delle politiche
sociali ed economiche che lasciano i singoli liberi di decidere come comportarsi ma allo stesso
tempo li inducono a scegliere in modo più vantaggioso.
[Quindi il punto è testare gli interventi in cui possiamo modificare alcuni dettagli al fine di dare
informazioni diverse e modificare il comportamento delle persone influenzando il modo in cui le
persone vedono il problema nella loro mente].
Diverse caratteristiche del nostro modo di ragionare possono essere utilizzate in questo senso:
Thaler e Sunstein (2008) identificano tre criteri fondamentali da considerare quando si crea un
programma di nudging:
- I nudge devono essere trasparenti e non ingannevoli (il confine rischia di essere oltrepassato).
- Cambiare decisione dovrebbe essere più facile possibile (idealmente tanto facile quanto un
semplice click del mouse).
- Devono esserci buone ragioni per pensare che il comportamento che viene incoraggiato possa
aumentare il benessere di coloro che sono target del nudge (non sempre può essere abbastanza,
a volte le persone non vogliono cambiare: smoking).
Questa è la principale differenza tra nudging e persuasione. Molte aziende private usano i nudge,
ma spesso senza rispettare uno o più dei tre punti riportati sopra (quindi questa è persuasione!)
-> l'azienda non ha buone ragioni, la ragione è la vendita dei prodotti. La persuasione funziona
dietro le quinte, come l'adescamento.
2. Attract: Bisogna che i benefici rinforzati siano “visibili”: È fondamentale attrarre l’attenzione,
rendere qualcosa saliente e più importante per le persone. L’offerta o suggerimento deve
essere per lo meno persuasivo.
3. Social: Per influenzare il comportamento bisogna capire la rete di relazioni sociali e confronti
che circonda ciascuno di noi. Spesso non vediamo il comportamento altrui, ma lo inferiamo
(magari in modo sbagliato!).
Si possono disegnare interventi per creare dei defaults che corrispondono alla scelta più
conveniente per il singolo (o per la comunità). In questo modo, ci si può attendere che solo una
minoranza di persone scalda di modificare la situazione di partenza:
Nel caso dei fondi pensione, se l’arruolamento è il default allora dovrebbero lasciare il programma
solo coloro che hanno buone ragioni per farlo (ad esempio, se devono comprare la casa, ecc.).
Simile all'azione dei fondi pensione, la donazione di organi è un problema sociale rilevante sia per
i singoli pazienti che per il benessere dell'intera comunità.
Come le pensioni, anche la donazione degli organi è uno dei temi più delicati a livello di qualità
della vita dei membri delle nostre società. Gli organi disponibili per il trapianto sono troppo pochi
e bisogna riuscire ad aumentarne la disponibilità. Molti pazienti muoiono prima di ricevere un
organo per il trapianto (negli Stati Uniti il 52% dei pazienti in attesa di trapianto di fegato devono
aspettare più di 2 anni!).
Anche in questo caso esiste la possibilità di sfruttare la tendenza delle persone a rispettare i
defaults:
- In alcuni paesi (es. Svezia) tutti i cittadini maggiorenni sono donatori per default, non devono
dare autorizzazione esplicita ma possono rifiutare di essere donatori se lo desiderano.
- In altri paesi (es. Stati Uniti) nessun cittadino è donatore per default, ognuno deve dare
l’autorizzazione esplicita all’espianto degli organi.
Dopo una serie di test sul campo, nel 2007 il governo americano ha deciso di modificare le regole
di iscrizione per i fondi pensione e ha introdotto un programma di opt-out: quando un dipendente
veniva assunto, una percentuale del suo stipendio veniva ritirata e collocata in un fondo pensione
(piano 401k - anche la percentuale di stipendio corrisposta al fondo pensione è stata fissata di
default). I lavoratori che non desiderano partecipare al regime pensionistico devono prendere una
decisione esplicita di abbandonare il programma (opt-out).
L’incremento di questa
percentuale quando
aumenta il salario è
attutato in automatico.
Easy: Default and “Bad Nudges” → Esempio reale: McDonald’s Super-size Menu
1. Tasse: molte volte le persone non pagano le tasse perché la procedura è difficile. Per facilitare il
pagamento di alcune tasse o il rispetto di regole che prevedono la compilazione di un modulo si
può rinforzare il comportamento con moduli pre-compilati (è il caso del 730 in Italia).
Spesso l’evasione può essere dovuta al fatto che vengono richieste operazioni complesse o
lunghe che vanno fatti in momenti dell’anno separati.
Easy: How to decrease a specific Behavior (come rendere un comportamento meno probabile)
1. Rubare la moto: in diversi paesi del mondo c'è stata una legge inaspettata, ma molto efficace
che ha ridotto i furti di motocicli. Sareste in grado di dire quale legge ha portato a una caduta nei
furti di motocicli? È la legge che ha reso obbligatorio l'uso del casco! -> se rubi la moto ma non
hai il casco e ti fermano, ti multano quindi devi rubare anche il casco, ma è una bega quindi non
rubi.
2. Suicidi: Si può prevenire i suicidi in modo simile, ovverosia rendendo la modalità utilizzata dalle
persone più difficile da mettere in atto. Se le pillole sono contenute in un blister invece che in una
bottiglietta è molto meno probabile che qualcuno le usi per togliersi la vita.
1. Multe: In Australia vengono mandate delle lettere ai cittadini che non pagano le multe stradali.
In un test sul campo, sono state inviate le lettere con una piccola aggiunta nella parte alta della
pagina. Una scritta in rosso: PAGA ORA
Questo intervento ha fatto aumentare i pagamenti di multe arretrate del 17% (per un totale di 10
milioni di dollari). In questo modo è stato anche possibile prevenire che venissero sospese le
patenti di circa 8000 automobilisti. Il risparmio dovuto al fatto di non dover rimandare ulteriori
lettere di avviso è stato pari a circa 80.000 dollari.
Recentemente la tecnologia ha anche reso possibile l’uso di cartelli luminosi che forniscono un
feedback sulla velocità tenuta dal guidatore stesso. Questi cartelli portano, in media, ad una
riduzione della velocità di circa 6 - 12 Km/h. Sono particolarmente efficaci quando accoppiati a
cartelli che ricordano al guidatore perché deve rallentare (es., presenza di una scuola, incrocio
pericoloso, ecc.).
Esempio: Images on cigarettes packages are also a way to exploit the attract strategy (ma
adattandosi agli stimoli potevano tornare a ignorarle col tempo).
Il Behavioral Insights Team del governo britannico ha usato un nudge per aumentare il numero di
persone che pagano le tasse arretrate nei tempi prestabiliti:
Sono stati usati 3 differenti trattamenti più una condizione di controllo (senza alcun intervento):
- Informazioni, a livello nazionale, relative cittadini che hanno pagato le tasse.
- Informazioni a livello di codice postale (quartiere).
- Informazioni a livello di città.
In Inghilterra il 90% dei cittadini paga le
tasse entro la scadenza.
Se a livello nazionale si usasse un
feedback relativo alla città in cui le persone
abitano, il 98,3% dei cittadini pagherebbe
le tasse in tempo. Test condotto su
140,000 debiti, per un totale di 290 milioni
di sterline.
Questo dimostra che non devi essere né
troppo specifico né troppo generale.
Nonostante questo, lo studio di Asch ha contribuito alla ricerca sul conformismo di cui sono state
evidenziate molte prove dovute, a seconda dei casi, a motivazioni differenti:
Questo studio ha
dimostrato che per i
consumatori di un fornitore
di energia elettrica americano si può arrivare ad un risparmio (medio) del 2%. In base ai consumi
registrati nella bolletta, ai consumatori veniva anche fornito un feedback relativo a come ridurre le
proprie spese all’incidenza che queste azioni potevano avere sui costi sostenuti.
- Costa e Kahn (2010) hanno invece dimostrato che questo effetto può avere effetti indesiderati a
seconda dell’orientamento politico dei cittadini: i conservatori tendono ad aumentare il loro
consumo di energia dopo aver appreso che recentemente hanno speso meno dei propri vicini.
a_Condizione di controllo:
Veniva specificata l’utilità di non far sostituire tutti
gli asciugamani per ridurre il consumo di energia
spesa per lavarli ogni giorno.
Timely: Avoiding the development of bad Habits (intervenire prima che un abitudine sia
radicata)
Il concetto di “imprinting” → creare attaccamento molto presto nella vita di un essere vivente crea
una connessione che è molto difficile da modificare. (studi di Konrad Lorenz con le oche).
Gli esseri umani hanno abitudini molto più malleabili di quelle di altre specie animali. Tuttavia, in
qualche modo anche per gli esseri umani le abitudini già formate sono difficili da cambiare.
Quando una persona commette qualcosa di sbagliato senza patire conseguenze, questo
comportamento si radicalizza con molta facilità. Se viene introdotta una punizione ad un
momento successivo, deve essere molto severa per riuscire a modificare il comportamento.
Molte agenzie fiscali nel mondo hanno capito che se un nuovo business paga le sue tasse in
tempo il primo anno, questo crea un precedente positivo. Se il primo anno non pagano e non
Questi interventi spesso falliscono tranne con un gruppo di persone -> coloro che hanno
cambiato casa di recente! La ragione è ovvia, cambiando casa le persone devono modificare le
proprie abitudini ed è un momento ideale per intervenire e rinforzare comportamenti differenti.
Hyperbolic time preference: questo fenomeno è anche legato alla fatica che incontriamo
quando cerchiamo di resistere alle nostre pulsioni ed emozioni. La preferenza temporale
iperbolica è un fenomeno legato alla difficoltà che le persone devono resistere ai loro istinti ed
emozioni.
Le persone sono più impazienti per eventi che avvengono nel presente: (quando devono
rinunciare a qualcosa oggi per ottenere una gratificazione maggiore domani), rispetto ad eventi
che avvengono nel futuro (non hanno problemi quando devono rinunciare a qualcosa nel futuro
per ottenere una gratificazione in un momento ancore più lontano). —-> tutto ciò che è positivo lo
vogliamo immediatamente, tutto ciò che è negativo lo vorremmo più tardi piuttosto che accettare
la perdita adesso.
Un anno di persone che seguono la dieta e fondamentalmente si vede lo stesso effetto per tutte le
diete -> molti di loro rinunciano, non c'è una vera dieta che le persone siano in grado di
mantenere a lungo.
Richiedere alle persone un deposito permette di rafforzare la loro motivazione a perdere peso, dal
momento che: viene anticipata l’emozione negativa legata alla perdita del deposito di soldi e
oggetti preziosi fatto inizialmente.
Questo tipo di programma gioca anche sull’ottimismo delle persone che hanno deciso di perdere
peso: “normalmente sono convinti di poter realizzare il loro obiettivo di conseguenza sono
piuttosto disposti a mettere in gioco il proprio denaro”.
www.stickk.com
- Uno degli incentivi più efficaci è quello per i sacchetti di plastica: uno studio mostra come
aumentare il costo dei sacchetti di plastica al supermercato, il loro acquisto diminuisce il costo
ricorda alle persone di portare la borsa riutilizzabili.
Lo studio sul campo ha diviso le persone in tre gruppi diversi che prevedevano tre differenti
soluzioni:
Se il viaggio che devono fare è più breve è più probabile che vadano, l’importante è la differenza
dal gruppo di controllo, non il 100% dell’immunizzazione.
Nb: nel grafico sono riportati solo i bambini 100% immunizzati, chi ha fatto meno fasi no —> il
programma funziona.
È il criterio di scelta razionale del processo decisionale proposto dall’economia (von Neumann e
Morgenstern, 1947). Un vasto numero di ricerche di psicologia della decisione hanno dimostrato
che le scelte delle persone non rispettano questo criterio.
In molti casi le persone non traggono la massima soddisfazione da quella che dovrebbe essere la
scelta “razionalmente” migliore:
- Prospect Theory e violazione dei principi di razionalità.
- Framing Effect, Loss Aversion e differenze tra compiti logicamente equivalenti.
- Effetto di formati di informazione differenti ma logicamente equivalenti
Expected utility è un ottimo punto di riferimento, che le persone non seguono nella vita reale: i
nudges hanno il compito di cambiare questi formati, percezione delle probabilità nelle persone,
cambiando così la loro percezione delle cose.
2. Experienced utility: [una volta comprato qualcosa che per noi ha una sorta di utilità, e ne
sperimenti l’uso, hai un’ experienced utility dell’oggetto.
Valutazione di Shepard: quando sei nel negozio e stai acquistando un prodotto, confronti i diversi
prodotti (marchi, modelli) cercando quello ideale per te, in base ai tuoi bisogni. Dopo averlo
comprato lo porti a casa, tutti gli altri prodotti di paragone non ci sono più, hai sperimentato
l’experienced utility is in a separate evaluation quello che ti ha fatto scegliere un prodotto è
conseguenza di un paragone che a casa non hai].
๏ Un secondo problema è posto dalle misure della felicità attualmente disponibili: di solito,
quando viene chiesto di segnalare la propria felicità, le persone valutano la propria vita in
generale o fanno un confronto con le persone che li circondano.
3. Limited set of options, decision utility: [quando hai troppe opzioni, fai ciò che fanno gli altri
perché non hai il tempo di leggere tutte le informazioni dei prodotti. A volte è bene limitare
l'insieme di opzioni, ma è sempre difficile capire quale sia l'opzione migliore. Paradosso della
scelta: più alternative ci sono, meno persone sono propense a fare una scelta].
๏ La proposta è quella di seguire il criterio dell’ Actual Utility People Experience ma ma anche di
limitare la gamma di alternative disponibili. L’idea di base è che le persone cerchino di
massimizzare la propria felicità, ma che a volte non riescano a causa di emozioni o pulsioni
particolarmente intense.
4. Informed decisions utility [presenti tutte le informazioni e le possibili decisioni in merito a tutte
le possibili inquadrature che puoi avere].
1. Raramente è applicabile senza ricorrere a giudizi relativi all’ actual utility delle scelte che le
persone fanno: decidere per quali decisioni fornire informazioni e come farlo richiede l’uso di
un ulteriore criterio di valutazione.
2. Fornire informazioni è un buon approccio solo quando si cerca di contrastare alcune forme
specifiche di bias decisionale: ad esempio, non risolverebbe i problemi relativi a mancanza di
autocontrollo del decisore (come risparmiare per la pensione).
5. Imperfect pragmatism approach [essere il più pragmatico possibile anche se ci sono delle
imperfezioni].
In alcuni casi la valutazione di quale scelta incrementi il benessere delle persone è piuttosto
semplice e diretta:
1. Dominance [un comportamento è chiaramente migliore degli altri, quindi possiamo provare a
creare un nudge che migliori questo comportamento che e possono scegliere]:
In alcuni casi, le persone dovrebbero essere aiutate a raggiungere un esito che domina quello che
avrebbero selezionato autonomamente:
- È il caso dei fondi pensione negli USA dove il datore di lavoro versa una somma pari all’ultima
versata dal lavoratore (company match).
- Molti lavoratori versano come “ultima rata” una somma inferiore al valore massimo che
l’azienda è disposta a corrispondere. Possiamo tranquillamente ipotizzare che le persone
preferiscano una pensione alta a una inferiore, pertanto si dovrebbe promuovere la
massimizzazione della corrispondenza.
In determinate condizioni, accade che le persone prendano decisioni i cui risultati si trovano al di
sotto dello status quo (riduzione della propria salute): in questo caso non serve nessun criterio di
benessere dal momento che è evidente che le persone starebbero meglio se evitassero di
incorrere in delle perdite (esempio la possibilità di provare uno strumento prima di comprarlo per
poterlo testare e fare un’acquisto consapevole).
Questo tipo di criterio lascia che siano le persone a decidere l’obiettivo da raggiungere (es.
perdere peso e quanto).
In questo caso ci si limita a mettere in atto delle politiche basate su:
- Restrizioni.
- Incentivi.
- Interventi e usufruibili di informazioni volte a sostenere l’autocontrollo.
-> In modo da aiutare il decisore a raggiungere l’obiettivo.
Per concludere, la migliore strategia è avere un approccio che consideri tutti i criteri menzionati. A
seconda dei problemi specifici e attraverso studi sul campo e studi controllati randomizzati,
ciascun intervento utilizzerà i singoli criteri migliori per quel problema specifico:
A seconda degli ambiti di intervento si può utilizzare:
- Expected utility.
- Experienced utility.
- Informed choice.
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Importante lo studio della percezione del rischio sia per favorire un giusto benessere personale,
ma anche per l’istituzione pubblica (deve coprire i costi di stili di vita non sani).
Pericolo
Un evento si definisce pericoloso, come l’esplosione di un impianto nucleare, perché le
conseguenze negative sono certe (anche se il livello di pericolo può variare).
Rischio
Un evento si definisce rischioso, come l’uso del cellulare alla guida, perché le conseguenze
negative sono possibili ma non certe. (in economia il rischio è anche un’opportunità)
Esempio:
Guidare l’auto è un’attività rischiosa: gli effetti negativi potenziali di tale attività dipendono da
quanto l’autista adotterà comportamenti ritenuti non adeguati ad una “guida sicura”(velocità,
alcool, droga, ecc.), ma anche da condizioni oggettive (di traffico, ambientali, di sicurezza del
mezzo, ecc.) sfavorevoli.
Rischio oggettivo
Si fa riferimento alla probabilità oggettivamente determinata con cui una minaccia futura può
manifestarsi.
Si può calcolare applicando delle formule o dei modelli più o meno sofisticati; i calcoli variano a
seconda dei parametri considerati.
Rischio soggettivo
Si fa riferimento al rischio percepito dagli individui. Gli individui devono più o meno esplicitamente
valutare quotidianamente i rischi con i quali entrano in contatto, o rispetto ai quali per ragioni
professionali devono prendere delle decisioni per tentare di farvi fronte.
E’ evidente che, in tal caso, si può parlare di “rischi soggettivi” poiché l’entità delle conseguenze
di determinati eventi o condotte può essere diversamente stimata dagli individui a seconda delle
procedure utilizzate per effettuare la stima —-> persone diverse con esperienze diverse che forse
hanno preso un rischio e non hanno conseguenze negative, possono essere sottostimate, altre
sopravvalutate.
Diversi gruppi di individui sono stati invitati a stimare la frequenza di morte di una serie di cause
letali rispondendo a quattro differenti formulazioni della stessa domanda.
- Gruppo 1: “Per ogni 100.000 persone colpite da ... quante ne moriranno?”
- Gruppo 2: “N persone sono state colpite da ..., quante ne moriranno?”
- Gruppo 3: “Per ogni persona morta, quanti sono stati colpiti da ..., ma sopravvivranno?”
- Gruppo 4: “N persone sono morte, quante persone sono state colpite da ..., ma non sono
morte?”
Characteristics of Risk:
L’esperienza diretta di un evento drammatico aumenta la percezione del rischio, cioè produce
un’amplificazione “emozionale-cognitiva” del rischio (it produces an “emotional-cognitive”
amplification of risk).
L’emozione associata all’esperienza di un incidente, inoltre, non soltanto aumenta la percezione
del rischio per l’evento che ha causato l’incidente, ma produce anche un aumento della
percezione del rischio generalizzato.
Le persone comuni quando devono fare delle valutazioni e non hanno le conoscenze e le
competenze adeguate o non hanno tempo da dedicare al problema, adottano delle scorciatoie di
ragionamento più semplici e veloci di una analisi sistematica: si tratta di valutazioni intuitive che si
basano su alcuni indizi che consentono di trarre delle conclusioni.
Gli indizi fanno riferimento a caratteristiche del rischio medesimo (ad esempio, è controllabile
personalmente o no?). Feedback immediati provenienti dal sistema cognitivo: se mi viene
facilmente in mente un esempio di incidente aereo (Availability Heuristic), allora vuol dire che gli
incidenti aerei sono frequenti, se quella attività mi piace allora significa che non è rischiosa.
Oppure esempio quando ripeto un’attività rischiosa e non accadendomi niente la sottostimo:
cinture di sicurezza.
9. Known vs. Unknown to those exposed (or to science) - Conoscenza del rischio:
In che misura i rischi sono conosciuti precisamente dalle persone esposte? In che misura i rischi
sono conosciuti dalla scienza?
_Esempio: OGM o inceneritori versus automobili e interventi chirurgici.
Studiando queste caratteristiche del rischio è possibile creare dei profili di rischio percepito per
ciascuna attività oppure confrontare diverse attività su ogni dimensione. Questo è l'approccio
psicometrico della misurazione del rischio soggettivo -> fondamentalmente chiedi alle persone un
particolare rischio / pericolo da valutare su ciascuna di queste caratteristiche e creiamo un profilo.
Availability Heuristic:
Allo stesso modo quando pensiamo ad attività rischiose valutiamo la possibilità di incorrere in
infortuni in base a quanti esempi riusciamo a recuperare in memoria (e con quale facilità li
recuperiamo). Per questo, le persone tendono a:
- sopravvalutare: Omicidi, inondazioni, tornado ed incidenti aerei.
- Sottovalutare: Cardiopatie, rischi legati all’asma, influenza ecc.
Affect Heuristic: Slovic e colleghi hanno dimostrato come le reazioni emotive abbiano un
ruolo fondamentale nella percezione del rischio: pensiamo al concetto di
Energia Nucleare (che anche se rischiosa porta a forti benefici).
Nella maggior parte dei casi reali, rischi e benefici sono correlati
positivamente.
Tuttavia, nella testa della gente rischi e benefici sono correlati in modo
negativo:
L’illusione del controllo tende ad essere maggiore quando sono presenti alcuni fattori che
inducono le persone a migliorare le loro prestazioni in compiti di abilità:
- Azione/scelta attiva piuttosto che passiva (se la performance è migliorata dall’azione,
l'azione ci porta a controllare le cose).
- Familiarità con il compito (ci fa pensare di avere maggiore controllo).
- Presenza di competizione.
Se le persone fossero razionali dovrebbero giudicare gli eventi guidati dal caso come fuori dal
proprio controllo, ma non è così. In parte, affrontare il caso è eccitante. In parte, generalizziamo il
nostro senso di controllo a queste situazioni.
Esempio: Uno dei primi studi di Langer (1975) ha diretto uno dei primi studi sull’illusione del
controllo ha chiesto a delle persone di giocare ad una lotteria.
NB:
L’illusione di controllo ha un ruolo fondamentale nel farci sottovalutare i rischi legati ad attività di
cui pensiamo di avere il controllo. Che pensiamo di conoscere.
Esempi:
- Guidare l’auto.
- Fumare o drogarsi.
- Lavorare in condizioni rischiose (come nei cantieri).
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Molti studi hanno esaminato perché le persone, pur sapendo che le cinture di sicurezza
salvano la vita umana ancora non le usano (lo stesso è per le persone che sanno che le sigarette
fanno male ma fumano comunque, perché è così? Ci sono molte spiegazioni: ad esempio, con le
sigarette pensiamo che possiamo fermarci quando vogliamo).
Ma dai risultati è emerso che la decisione di saltare l'utilizzo della cintura di sicurezza dipende da
almeno tre diversi fattori:
1. La probabilità di un incidente in un viaggio specifico (valutazione locale) è piuttosto
bassa. [ogni singolo viaggio]
2. Il comportamento precauzionale non è rinforzato (perché la probabilità di un incidente è
bassa). [Faccio un viaggio, non succede nulla e rinforzo la mia idea che non è essenziale
perché non succede nulla]
3. Le persone pensano che gli incidenti accadano solo agli altri conducenti. [sono ottimisti
e così via].
- Quando le persone decidono se usare la cintura di sicurezza o no, stanno facendo una
valutazione locale (cioè una decisione che riguarda solo quel viaggio specifico).
- Quando le persone stimano il rischio associato all'uso delle cinture di sicurezza, stanno
facendo una valutazione globale (cioè una stima che considera tutti i viaggi che fanno).
Questi due diversi tipi di valutazione consentono alle persone di guidare senza usare le cinture di
sicurezza, sottovalutando il rischio che corrono.
L'actual behavior (comportamento effettivo: indossare la cintura di sicurezza o meno) viene messo
in atto un viaggio alla volta, quindi il rischio non sembra alto come è.
La probabilità di un incidente con gravi conseguenze è di circa 1 su 100.000 per un singolo
viaggio.
Pertanto, la probabilità di morire o di essere seriamente ferito per ogni singolo viaggio è piuttosto
bassa.
Tuttavia, il numero di viaggi in auto che la gente impiega in una vita è spesso abbastanza alto da
rendere probabile che si verifichi un incidente prima o poi. [se guardi un singolo viaggio è
probabile che la possibilità di un incidente sia molto bassa, ma se vedi il numero di viaggi che fai
nella tua vita in modo globale, diventa più probabile e più realistico].
[lo stesso accade quando guardi il tuo cellulare mentre stai guidando la macchina]
Smoking:
Lo stesso ragionamento si applica a molti altri rischi, ad esempio il fumo di sigaretta. Le persone
tendono, inconsciamente, a pensare in termini di sigarette singole. Quando qualcuno fa loro
capire l'effetto cumulativo di tutte le sigarette che avevano fumato, quasi tutti i fumatori
concordano sul fatto che dovrebbero smettere. Fumare un pacchetto al giorno per 40 anni
aggiunge fino a 300.000 sigarette! Tuttavia, i fumatori sottovalutano questo effetto e pensano di
loro avere il controllo sul loro comportamento e può smettere quando vogliono.
→ External locus of control: gli individui con questo stile di attribuzione tendono a spiegare gli
eventi nella loro vita in base al destino, ad altre persone, alla fortuna o
Dio.
→ Internal locus of control: gli individui con questo stile di attribuzione tendono a spiegare gli
eventi nella loro vita in base alle loro azioni e abilità.
[Molti di noi tendono ad avere un locus of control interno per quanto riguarda gli eventi positivi
nella nostra vita, che pensiamo dipendono da noi (ad esempio l'esame è andato bene, ero bravo),
se qualcosa di negativo accade tendiamo a usare un'attribuzione di causa esterna (es. esame
andato male, il prof ha avuto una brutta giornata).
Ci sono persone che attribuiscono tutto a fattori interni (se qualcosa va storto tendono a
rimuginare molto sui loro fallimenti); ci sono persone che attribuiscono tutto a fattori esterni che
cercano spiegazioni esterne (ad es. persone depresse, se qualcosa va bene pensano che sia il
loro giorno fortunato)].
> Credono nel fatalismo: le persone non si fidano l'una dell'altra, credono di essere all'ultimo
livello, quindi devono prendersi cura di se stessi perché gli altri vogliono semplicemente
approfittare dei tuoi sforzi. Devi vivere giorno per giorno facendo del tuo meglio, non cooperare
con gli altri perché sono ingiusti. Quindi non devi fidarti di nessuno.
> Credono nella gerarchia: persone che hanno vere idee morali. Quindi hanno un'idea di
solidarietà che dipende dai valori e dai diritti della nazione, hanno valori morali molto forti e sono
favorevoli alla sicurezza nazionale.
> Credono nell'individualismo: lavoriamo non per condividere, quindi non accettiamo le tasse.
Se non sei in grado di sopravvivere e organizzare la tua vita per ottenere profitti migliori, è un tuo
problema, perché io ho il mio. Sono individualisti nel senso che credono nella lotta individuale, se
sei povero ma intelligente sarai in grado di migliorare la tua situazione e avere successo.
> Credono nell'egualitarismo: credono che tutti debbano avere l'opportunità di avere successo
nella vita. Il governo deve fare qualcosa per ridurre la povertà, quindi vogliamo tasse elevate per i
ricchi e basse per i poveri. Ogni parte di supporto è qui, per uguali diritti.
Possiamo vedere dai grafici che i due profili hanno una percezione completamente diversa:
Esempio: immagina di aver investito 2.500 € due anni fa. Se il prezzo del titolo ha guadagnato il
30% durante il primo anno e ha perso il 30% durante il secondo anno, quanti soldi hai ora?
€ 2.500
€ 2.725
€ 3.250
€ 2.275
La risposta corretta è inferiore, molte persone direbbero "lo stesso”.
Quando "MCI Communications" era molto attiva, ha fatto molte acquisizioni e i media hanno
parlato di questa società, il flusso di capitali verso il fondo pensione "Massmutual Corporate" è
aumentato. Quando scoppiò la bolla, "MCI Communications" fu colpita dalla crisi e alla fine fallì. A
questo punto, il flusso di capitali verso il fondo "Massmutual Corporate" è diminuito
significativamente.
Come è possibile? La società e il fondo pensione non hanno alcuna connessione.
Potrebbe essere una correlazione spuria? In realtà, gli investitori hanno utilizzato i due ticker come
spunto per valutare se la società e il fondo pensione avessero qualcosa in comune.
Molti investitori potrebbero aver preferito che il fondo avesse una maggiore diversificazione del
portafoglio.
[Il problema è che non sappiamo quali informazioni sono importanti e quali sono inutili. Ci
sentiamo persi nel mezzo di tutte queste informazioni. È molto difficile capire come le notizie
influenzeranno il mercato. Se andiamo su Internet abbiamo la prova dell'infinità di informazioni
che possiamo trovare e di conseguenza è difficile capire quali azioni fare nel mondo della finanza].
Gli investitori che accettano di assumersi un rischio maggiore dovrebbero essere premiati con
rendimenti attesi più elevati (alta variabilità dei rendimenti attesi). Ovviamente assumendo un
rischio elevato non vi è la garanzia che seguiranno rendimenti più elevati.
Storicamente, le azioni (ad alto rischio) hanno conseguito rendimenti più elevati rispetto alle
obbligazioni (a basso rischio), sebbene tale differenza sia diminuita nel tempo. [Nella mente delle
persone la correlazione tra il rischio e il ritorno di guadagno è negativa, pensano dunque che se si
prende un rischio si tenderà ad andare in perdita].
Esempio:
[Statman è uno dei fondatori della finanza comportamentale, ha scritto un articolo molto
importante (insieme al suo collega) che parla dell'effetto di disposizione (Disposition Effect).
L'effetto di disposizione è un'anomalia scoperta nella finanza comportamentale: si riferisce alla
tendenza degli investitori a vendere attività che sono aumentate di valore, pur mantenendo le
attività che hanno perso valore. Statman ha condotto uno studio, collegando le reazioni affettive
(Affective Heuristic) alla correlazione di reazione delle persone al rischio].
Statman, Fisher e Anginer (2008) hanno studiato la percezione della correlazione rischio-
rendimento (risk-return) intervistando un folto gruppo di investitori benestanti:
Hanno chiesto agli investitori di valutare un elenco di azioni da società incluse nell'elenco delle
aziende più ammirate (Fortune Most Admired Companies list).
ASSET ALLOCATION:
[Un altro grosso problema è l'allocazione degli asset: perché il mental accounting (contabilità
mentale) nelle persone ha difficoltà a considerare il portafoglio di investimenti come un'unica
unità. Tendiamo a vedere i beni come singoli: disconnettendo azioni, obbligazioni, denaro, casa,
famosi dipinti ecc.
Ad esempio, quando i consulenti finanziari chiedono alle persone cosa ritengano faccia parte del
loro benessere, le persone spesso non includono la loro casa, si concentrano solo sui soldi che
hanno. Non mettiamo tutti i nostri beni e il nostro benessere nello stesso insieme ma dividiamo in
compartimenti diversi in base agli obiettivi che abbiamo (vediamo la casa con uno scopo diverso,
non come un investimento)].
Riguardo alla allocazione del capitale ed alla diversificazione del portafoglio queste sono alcune
delle conclusioni derivate dalla teoria del portafoglio tradizionale elaborata in finanza:
- Ipotizza che gli investitori siano perfettamente razionali ed ottimizzino il rapporto rischio-
rendimento ( maximize the risk-return tradeoff ).
- Per fare ciò, diversificano il loro portafoglio di investimenti, selezionando un numero
abbastanza ampio di azioni da diversi settori (e possibilmente diversi paesi).
- Dovrebbero anche tenere conto dei coefficienti di correlazione tra i titoli e scegliere titoli che
siano «meno che perfettamente correlati» (“less than perfectly correlated”).
Spesso gli investitori non diversificano a sufficienza, ovverosia investono in troppi pochi titoli.
Gli investitori americani in media investono su solo 4 - 5 titoli azionari (quando i fondi pensione
non sono inclusi).
Harry Markowitz ideatore della moderna teoria della diversificazione di portafoglio non ha investito
tutto il suo piano pensione in azioni. Ha preferito dividerlo tra azioni ed obbligazioni per
“minimizzare il proprio rammarico futuro” (“reducehis future regret”): la migliore strategia di
portafoglio, gli investimenti devono essere gestiti con il 50% in azioni e il 50% in obbligazioni.
1. Equity premium puzzle: Questa è la tendenza degli investitori a chiedere un premio di rischio
eccessivo quando investono in azioni (a causa di questo pregiudizio solo una piccola
percentuale del portafoglio è investita in azioni, Mehra e Prescott, 1985). [tendenza a vedere
azioni con un rischio più elevato di quello che effettivamente sono]
2. Home bias: Questa è la tendenza degli investitori a scegliere in modo sproporzionato gli
investimenti locali (a livello nazionale o regionale). Di nuovo il risultato è una mancanza di
diversificazione [tendenza a investire solo nella propria area geografica che conosciamo
meglio, questo è spesso influenzato dai media locali].
[Se sei un esperto e hai un sacco di soldi, le piccole variazioni possono avere un grande effetto
(quindi è importante fare attenzione costantemente alle informazioni di mercato), ma per molti di
noi questo non è così perché per noi che investiamo poco, le poche variazioni non ci portano a
grandi cambiamenti, quindi non è necessario aggiornare le nostre informazioni ogni giorno].
Ciò impedisce di riconoscere che i rischi assunti investendo in azioni potrebbero essere
parzialmente controbilanciati da altri asset o attività presenti in portafoglio.
Valutare il portafoglio come un’unica entità è faticoso, richiede impegno e anche una conoscenza
di base della finanza. Di conseguenza, anche rischi relativamente limitati sembrano inaccettabili (e
meno attraenti o giustificabili).
L’home bias è una distorsione nella diversificazione di portafoglio in base alla quale gli investitori
sono portati a scegliere in modo sproporzionato i titoli domestici rispetto a quelli stranieri.
Al netto di possibili motivazioni economiche (es., costi di transazione maggiori se si investe in titoli
esteri), questo errore di diversificazione ha una spiegazione psicologica: gli investitori usano
l’euristica della disponibilità (availability heuristic).
- Il 90% del fondo pensione Coca Cola è investito nel titolo della Coca Cola!
- I lavoratori della Coca Cola investivano il 76% dei loro contributi previdenziali sul titolo Coca
Cola (Benartzi, 2000).
- Gli investitori hanno una visione ingenua della diversificazione di portafoglio e tendono ad
essere influenzati dal numero di alternative che gli vengono proposte.
- Esempio: Potrebbero investire il 50% del portafoglio in un fondo azionario e un’altra metà del
portafoglio in un fondo obbligazionario.
- Tuttavia se ci sono 2 fondi azionari e 1 fondo obbligazionario, potrebbero diversificare in questo
modo: 30% nel primo fondo azionario; 30% nel secondo fondo azionario; 40% nel fondo
obbligazionario (60% in azioni, 40% in obbligazioni).
- In alcuni casi investono in ciascuna soluzione proposta in parti uguali (Euristica 1/n).
> Ciò significa che le persone non hanno in mente una strategia di investimento, ma i loro
investimenti dipendono dalle alternative presentate. E questo dipende on human mental
accounting.
Mental Accounting:
Esperimento:
a. Immaginate di essere in un centro commerciale per comprare una giacca che costa 175 Euro e
una calcolatrice che costa 25 Euro. Il commesso che deve vendervi la calcolatrice vi informa che
in un altro negozio della stessa catena, che dista 30 minuti in auto, la calcolatrice è in vendita per
10 Euro in meno.
- Siete disposti ad andare nell’altro negozio per comprare la calcolatrice?
b. Immaginate di essere in un centro commerciale per comprare una giacca che costa 175 Euro e
una calcolatrice che costa 25 Euro. Il commesso che deve vendervi la giacca vi informa che in un
altro negozio della stessa catena, che dista 30 minuti in auto, la giacca è in vendita per 10 Euro in
meno.
- Siete disposti ad andare nell’altro negozio per comprare la calcolatrice?
Quando Kahneman e Tversky (1982) hanno condotto un simile esperimento, coloro che hanno
visto la prima versione (10 Euro di sconto sulla calcolatrice) erano più disposti ad andare nel
secondo negozio. Lo sconto di 10 Euro sembra più conveniente quando applicato al prezzo più
basso (€25) piuttosto che al prezzo più alto (€175).
Le persone ragionano in termini relativi (percentuale dello sconto rispetto al costo del prodotto
piuttosto che in termini assoluti), tuttavia:
—-> Le persone non calcolano il costo complessivo dell'acquisto di entrambi i prodotti nello
stesso viaggio al centro commerciale, ma li tengono separati perché appartengono a diversi conti
mentali [i prodotti appartengono a due categorie diverse, se le categorie sono le stesse (es.
camicia e felpa) tendenzialmente vengono messe insieme]. Di conseguenza, valutano lo sconto e
la decisione finale osservando solo il prezzo del prodotto scontato.
[Ovviamente c'è una diversa soggettività di scelta, basata sull'esempio del piacere di viaggiare a
lungo o meno, ma è stato dimostrato che la maggiore percentuale di comportamenti come questo
vengono influenzati dallo scenario].
I conti mentali sono utili per mantenere le spese sotto controllo, tuttavia vanno contro al principio
di fungibilità del denaro e possono portare ad errori. Nel caso degli investimenti in ambito
finanziario sono alla base dell’errata valutazione della diversificazione di portafoglio.
Secondo le teorie economiche il denaro è fungibile, vale a dire che differenti forme di ricchezza
(soldi contanti, investimenti, proprietà) dovrebbero essere parte di un unico conto mentale.
Dovrebbero anche essere sostituibili l’uno con l’altro, intercambiabili.
- Se manca una fonte di reddito perché si perde il lavoro allora si può uscire da alcuni investimenti
finanziari, o vendere la casa (ma la gente non ragiona in questo modo, la gente mette queste cose
in categorie diverse). Le persone tendono a valutare il loro benessere monetario solo sulla base
del denaro in banca e non nel complesso.
Esempio 1: Immaginate la seguente situazione in cui delle persone stanno giocando a poker:
Il signor Bianchi ha appena vinto €500 nell’ultima mano e decide di puntare €100 nella mano
successiva. Il signor Rossi possiede 1000 azioni Microsoft (dal valore di €10) che quel giorno sono
cresciute del 5%. Anche lui sta giocando a poker ma nell’ultima mano decide di lasciare.
Nel momento in cui il signor Bianchi vince la mano, il signor Rossi pensa “Se avessi già vinto
€500, avrei giocato anch’io!”
-> Le persone tendono a dividere le loro spese e attività finanziarie in diversi conti mentali
piuttosto che bilanciare guadagni, perdite e costi all'interno di un unico conto completo.
Behavioral portfolio:
Shefrin & Thaler hanno creato il portfolio comportamentale che ognuno di noi ha,
rappresentabile con una piramide.
Utilizzando questo tipo di diversificazione è possibile associare ogni strato del portafoglio
comportamentale (piramide) a differenti conti mentali e a differenti etichette. Per esempio:
- Bonds (down) vs. Stocks (on the top).
- Fixed returns (down: preservare ricchezze, Reddito Fisso) vs Value Growth (Creazione di valore:
pensare di aumentare le proprie ricchezze e scalare la piramide, maggiormente rischioso).
- Domestic assets vs. foreign assets. (Asset locali vs Asset investiti all’estero).
Comunque, queste etichette devono essere usate come indicazioni generali e non come regole la
cui validità può essere generalizzata a tutti i casi.
Disposition Effect:
- Gli investitori di solito vendono all'inizio le azioni o le obbligazioni che hanno recentemente
conseguito una performance positiva [dovremmo aspettare che i profitti aumentino, invece
vendiamo rapidamente per denaro e per paura di perderli].
- Allo stesso tempo, mantengono per troppo tempo titoli o obbligazioni che di recente hanno
perso valore [le persone dovrebbero venderle prima che colpiscano il fondo, ma invece
mantengono questi investimenti per lunghi periodi pensando "questo è il giorno”].
A causa di questo schema di scelte, gran parte dei potenziali guadagni si perde quando le
prestazioni sono buone, mentre si aggiungono le perdite al portafoglio quando la performance è
negativa.
La spiegazione proposta da Shefrin e Statman si basava su due teorie che abbiamo già visto:
A. Prospect theory.
B. Mental accounting
A. Prospect Theory: Secondo la teoria del prospetto le persone sono avverse al rischio nel caso
di possibili vincite (guadagni coinvolti), ma propense al rischio nel caso di possibili perdite (based
on this theory, people are risk averse when gains are involved, but risk seeking when losses are
involved):
Gli investitori quindi avrebbero la tendenza a vendere rapidamente titoli che hanno un buon
rendimento “good stocks”, così da rendere definitivo il guadagno, anche se sanno che il titolo
potrebbe continuare a farli guadagnare, ma preferiscono andare sul sicuro e uscire
dall’investimento perché i rendimenti futuri (returns) non sono sempre prevedibili (ovviamente
potrebbe anche cominciare a perdere, non vi è mai certezza verso un andamento).
Al contrario preferiscono tenere un titolo con rendimento negativo “bad stock” molto a lungo
rischiando di perdere ancora di più, tuttavia se il trend cambia potrebbero recuperare la perdita
iniziale.
[If I have a gain I should use it, but people sell it to get it right away. If we have losses we should
sell them immediately so as not to lose more waiting].
B: Mental Accounting:
Come abbiamo visto in precedenza, gli investitori non ragionano in termini di portafoglio
complessivo ma lo valutano e lo dividono in diversi Mental Accounts:
Se ci fosse una visione unitaria del portafoglio non ci sarebbero problemi nel vendere una perdita
perché nello stesso momento il portafoglio potrebbe essere in attivo [because the portfolio is still
in the black (it is gaining money)].
Questo renderebbe più facile accettare la perdita e modificare un investimento con rendimento
negativo (o valutare in modo più freddo cosa è meglio fare). Analizzando ogni asset in modo
separato, invece, la decisione viene presa solo in relazione all’esito di una scelta (guadagno/gain
o perdita/loss) raggiunto in quel caso specifico.
[Guardano a solo uno stock alla volta, e non nel complesso, a causa di una visione così ristretta,
vengono persi molti più soldi]
————————————————-
-> Recentemente, Barberis e Xiang (2009, 2012) hanno proposto una spiegazione leggermente
diversa dell'effetto di disposizione. Questa spiegazione coinvolge anche due diversi processi
psicologici:
(1) Realization utility (l’emozione positiva o negativa associata con la vendita di un investimento
specifico).
(2) Present bias (l’impulsività legata al sovrastimare gli effetti, soprattutto emotivi, degli esiti
attuali rispetto a quelli futuri).
- La vendita di un "good stock" induce effetti positivi perché gli investitori si sentono bene in
merito al guadagno e sono orgogliosi della decisione di investimento [quando abbiamo venduto
uno stock che ci ha portato a guadagnare ci sentiamo bene perché è stato un buon affare].
- La vendita di un "bad stock" induce effetti negativi a causa della perdita e gli investitori si
pentono per la decisione di investimento [non ci sentiamo bene quando abbiamo fatto
qualcosa che ha portato a una perdita.].
(2) Present bias Avviene a causa dell’impulsività. [È il principio con cui preferiamo qualcosa che
coinvolge sentimenti positivi ora e rimandiamo alle cose future che ci faranno sentire emozioni
negative].
- Il titolo che guadagna lo si vende subito per provare emozioni positive.
- Quello che perde lo si tiene per evitare le emozioni negative.
————————————————-
—-> [L’attenzione viene attivata quando devi comprare e non quando devi vendere, perché
quando acquisti hai così tante alternative che sono influenzate da molti fattori, quando devi
vendere valuti bene cosa fare, sei più consapevole, perché sai cosa hai].
Gli investitori che devono decidere su quale titolo (o fondo) investire spesso si concentrano su
alternative che attraggono la loro attenzione.
I. Si tratta di una strategia automatica per ridurre la difficoltà legata al fatto di dover analizzare
un numero troppo elevato di alternative.
II. Se un’informazione attrae la nostra attenzione dipende anche da quanto questa informazione
ci suscita delle emozioni (Availability Heuristic).
III. Gli investitori scelgono in modo sproporzionato azioni e fondi pubblicizzati su supporti
speciali, che di solito sono quelli che hanno ottenuto la migliore performance nel recente
passato. Tendiamo così a giudicare l'andamento del mercato finanziario basato sul passato
(Sirri & Tufano, 1998; Barber & Odean, 2008).
—-> [Dal punto di vista finanziario classico i fan dovrebbero ricevere informazioni tecniche su
come gestire i soldi, ovviamente non succede perché sarebbe noioso e senza buone prospettive.
È difficile da capire perché ti danno informazioni che ti attirano].
Infatti, le strategie pubblicitarie dei fondi sono dirette ad aumentare l’attrattività dei fondi piuttosto
che a fornire informazioni tecniche relativamente alla strategia di investimento (Jani & Wu, 2000;
Huhmann & Bhattacharyya, 2005):
I. Da un punto di vista razionale, l’investitore dovrebbe essere particolarmente sensibile solo alla
pubblicità che fornisce dati tecnici per fare una scelta più informata.
II. In realtà, i pubblicitari sanno che la nostra attenzione e le nostre scelte sono influenzate dalle
reazioni emotive e dall’influenza che possono causare [per ridurre il numero di alternative,
prestiamo attenzione alle cose che ci attraggono di più].
III. Cosa c’è di meglio che vedere un grafico dei rendimenti che è migliore dell’andamento del
mercato?
—-> L’attention grabbing è un fenomeno rilevante solo quando le persone analizzano tutti gli
investimenti disponibili per scegliere cosa acquistare. Tuttavia, non ha alcun impatto sulla scelta
di cosa vendere, perché è così?
I. La spiegazione si fonda sul fatto che solo quando l’investitore sceglie un nuovo investimento
deve filtrare e selezionare le informazioni rilevanti tra un insieme quasi infinito di alternative.
II. Quando deve scegliere cosa vendere, il numero di alternative presenti in portafoglio è limitato
e quindi è più facile prendere delle decisioni basate su processi cognitivi diversi da quello
dell’attention grabbing (Barber & Odean, 2008).
III. Ciò non significa che prenderanno la decisione giusta, come abbiamo visto con l'effetto
disposizione.
Le pubblicità vengono anche confezionate in modo da essere coerenti con le diverse convinzioni
che gli investitori hanno in periodi di mercato “bull” e in periodi di mercato “bear”.
Ad esempio, molto spesso i gestori di fondi pubblicizzano diversi fondi (con diverse etichette) in
momenti di mercato differenti (Mullainathan & Shleifer, 2005):
- Durante un mercato "bull", pubblicizzano il fondo come uno strumento per arricchirsi e far
crescere il proprio capitale. [le persone corrono più rischi e hanno più guadagni].
- Durante un mercato "bear", pubblicizzano il fondo come strumento per proteggere il proprio
capitale ed evitare perdite. [la gente non vuole rischiare].
A volte addirittura viene modificata l’etichetta che descrive l’obiettivo dello strumento di
investimento, ma la strategia di investimento rimane identica. In questo modo l'annuncio potrebbe
attirare l'attenzione senza fornire fondamentalmente informazioni tecniche utili sul fondo.
Esempio:
Cooper e colleghi (2001, 2005) hanno studiato un fenomeno particolare legato a quando i fondi
modificano il proprio nome (.com effect).
—> I dati relativi a cambiamenti reali dei nomi hanno mostrato che durante la "bolla di internet"
della fine degli anni '90, molti fondi sono cambiati per ragioni "cosmetiche", quindi senza
modificare la loro strategia generale. Ad esempio, molti fondi hanno aggiunto ".com" dopo il
nome per essere coerenti con ciò che era di moda nel mercato in quel momento.
Nello specifico, Cooper e colleghi hanno dimostrato che il flusso di capitali aumenta di più
quando il cambio di nome ha ragioni "cosmetiche".
Quando il cambio di nome dipendeva da un cambio di strategia, ma senza seguire il mantra
".com", il flusso di capitale non aumentava (non vi era alcun aumento nel numero di investitori che
sceglievano quei fondi).