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EDUCAZIONE CIVICA

CLASSI SECONDE
Tutela dell’ambiente e della salute nei luoghi di lavoro; Adescamento online.

Argomenti

1) OMS E CONCETTO DELLA SALUTE, COME PROMUOVERLO ATTRAVERSO LO


SPORT
Obiettivi formativi:
-favorire l’apprendimento di corretti stili di vita in grado di accrescere benessere e la
qualità della vita degli alunni.
-i benefici dell’attività motoria
2) EDUCAZIONE STRADALE: PRIMO SOCCORSO
Obiettivi formativi:
-sensibilizzare i ragazzi sulle tematiche inerenti la sicurezza su strada, il comportamento
corretto del conducente in relazione a sé stesso e agli altri utenti della strada, il concetto
stesso di primo soccorso, in caso di incidente.
- consapevolezza che un comportamento corretto concorre a determinare sicurezza,
garantendo l’incolumità a sé ed agli altri.
- informare sui rischi derivanti da una guida non sicura, evidenziando i principali fattori di
rischio per incidenti stradali: velocità, alcool, droga, uso non corretto dei sistemi di ritenuta,
uso di dispositivi cellulari.
- rafforzare il concetto di responsabilità, analizzando il regime sanzionatorio derivante dai
comportamenti errati alla guida (omicidio stradale, omissione di soccorso, art.593 Codice
Penale).
- corretta modalità d’intervento in caso di necessità.
3) ADESCAMENTO ON LINE
Obiettivi formativi:
- Trasformare l’esperienza online dei ragazzi in una palestra di cittadinanza, per imparare
a conoscere i propri diritti e quelli degli altri.
SPUNTI PER LA LEZIONE

1)IL CONCETTO DI SALUTE

OMS : ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’


E’ un’Agenzia specializzata dell’ONU per la salute fondata nel 1948 con sede a GINEVRA,
è il massimo organismo internazionale sanitario e detta i principi generali su vaccinazioni,
farmaci, prevenzione, controllo malattie a carattere epidemico ecc.
Quarant’anni dopo la costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS),
durante la Conferenza internazionale per la Promozione della Salute tenutasi ad Ottawa
nel 1986, veniva data la definizione di promozione della salute come “processo che
mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di
migliorarla”. Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale,
un individuo o un gruppo deve essere in grado di identificare e realizzare le proprie
aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante.
La promozione della salute, entrando a pieno nella definizione in positivo della salute,
supera il concetto di prevenzione (delle malattie) e mira al benessere come suo unico
obiettivo. Dopo il 1986 promuovere salute significa promuovere benessere. La promozione
della salute con la Carta di Ottawa non è più solo responsabilità dei sanitari e del mondo
sanitario, ma diventa una responsabilità condivisa di tutte le risorse del territorio
(istituzioni, terzo settore, comunità) e si realizza con la promozione del benessere che
parte dalla capacità del singolo individuo o del gruppo di identificare le proprie aspirazioni
e di soddisfare i propri bisogni interagendo con l’ambiente e modificandolo.
Il “nucleo fondamentale” delle skills individuate dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità è costituito dalle seguenti 10 abilità e competenze:
1. Decision making (capacità di prendere decisioni): competenza che aiuta ad affrontare
in maniera costruttiva le decisioni nei vari momenti della vita. La capacità di elaborare
attivamente il processo decisionale, valutando le differenti opzioni e le conseguenze delle
scelte possibili, può avere effetti positivi sul piano della salute, intesa nella sua eccezione
più ampia. L’uomo deve scegliere, in questo sta la sua forza: il potere delle sue decisioni.
(Paolo Coelho)
2. Problem solving (capacità di risolvere i problemi): questa capacità, permette di
affrontare i problemi della vita in modo costruttivo. Applicare davvero il problem solving
risulta impossibile se c’è l’abitudine di dare la colpa agli altri (Katsuja Hosotani)
3. Pensiero creativo: agisce in modo sinergico rispetto alle due competenze sopracitate,
mettendo in grado di esplorare le alternative possibili e le conseguenze che derivano dal
fare e dal non fare determinate azioni. Aiuta a guardare oltre le esperienze dirette, può
aiutare a rispondere in maniera adattiva e flessibile alle situazioni di vita quotidiana.
Qualsiasi cosa sia la creatività, è una parte nella soluzione di un problema (Brian Aldiss)
4. Pensiero critico: è l’abilità ad analizzare le informazioni e le esperienze in maniera
obiettiva. Può contribuire alla promozione della salute, aiutando a riconoscere e valutare i
fattori che influenzano gli atteggiamenti e i comportamenti. Siate sempre padroni del
vostro senso critico e niente potrà farvi sottomettere (Alberto Manzi)
5. Comunicazione efficace: sapersi esprimere, sia sul piano verbale che non verbale ,
con modalità appropriate rispetto alla cultura e alle situazioni. Questo significa essere
capaci di manifestare opinioni e desideri, bisogni e paure, esser capaci, in caso di
necessità, di chiedere consiglio e aiuto. Se i bambini vivono con le critiche, imparano a
condannare… Se i bambini vivono con l’onestà, imparano a essere sinceri… Se i bambini
vivono con gentilezza e considerazione, imparano il rispetto (D.L. Nolte)
6. Capacità di relazioni interpersonali: aiuta a mettersi in relazione e a interagire con gli
altri in maniera positiva, riuscire a creare e mantenere relazioni amichevoli che possono
avere forte rilievo sul benessere mentale e sociale. Tale capacità può esprimersi sul piano
delle relazioni con i membri della propria famiglia, favorendo il mantenimento di un
importante fonte di sostegno sociale; può inoltre voler dire essere capaci, se opportuno, di
porre fine alle relazioni in maniera costruttiva. Gli uomini costruiscono troppi muri e mai
abbastanza ponti (Isaac Newton)
7. Autoconsapevolezza: ovvero sia riconoscimento di sé, del proprio carattere, delle
proprie forze e debolezze, dei propri desideri e delle proprie insofferenze. Sviluppare
l’autoconsapevolezza può aiutare a riconoscere quando si è stressati o quando ci si sente
sotto pressione. Si tratta di un requisito di base per la comunicazione efficace, per
instaurare relazioni interpersonali, per sviluppare empatia nei confronti degli altri. La
conoscenza del prossimo ha qualcosa di speciale: passa necesseriamente attraverso la
conoscenza di se stesso (Italo Calvino)
8. Empatia: è la capacità di immaginare come possa essere la vita per un’altra persona
anche in situazioni con le quali non si ha familiarità. Provare empatia può aiutare a capire
e accettare i “diversi”; questo può aiutare a migliorare le interazioni sociali, per esempio, in
situazioni di differenze culturali o etniche. La capacità empatica può inoltre essere di
sensibile aiuto per offrire sostegno alle persone che hanno bisogno di cure e di assistenza,
o di tolleranza, come nel caso dei sofferenti di AIDS, o di disordini mentali. La più altra
espressione dell’empatia è nell’accettare e non giudicare (Kari Rogers)
9. Gestione delle emozioni: implica il riconoscimento delle emozioni in noi stessi e negli
altri; la consapevolezza di quanto le emozioni influenzino i comportamento e la capacità di
rispondere alle medesime in maniera appropriata. Ogni emozione è un messaggio, il
vostro compito è ascoltare… (Gary Zukav)
10. Gestione dello stress: consiste nel riconoscere le fonti di stress nella vita quotidiana,
nel comprendere come queste ci “tocchino” e nell’agire in modo da controllare i diversi
livelli di stress. Lo stress è come una spezia: nella giusta proporzione esalta il sapore di un
piatto, troppo poca produce un blando, noioso pasto: troppa può soggiogarlo (Donald
Tubesing)
Promozione e prevenzione costituiscono una sinergia in cui la prevenzione ha lo
scopo di agire sulle cause e sui fattori di rischio tramite interventi di
sensibilizzazione e azioni sanitarie, la promozione della salute ha lo scopo di
formare, motivare, stimolare e agevolare le persone a intraprendere azioni e
comportamenti favorevoli al mantenimento del benessere.
Il CONCETTO DI PREVENZIONE
Il concetto di PREVENZIONE appare strettamente correlato a quello di PROMOZIONE
DELLA SALUTE. MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE non è solo uno spot pubblicitario
ma il senso più profondo della medicina moderna soprattutto nei confronti delle tipiche
malattie da “Civiltà Industrializzata” (diabete, obesità, ipertensione, dislipidemie,neoplasie,
insonnia, depressione, crisi d’ansia e di panico, disturbi del comportamento alimentare
ecc.)
ESISTONO TRE LIVELLI DI PREVENZIONE:
PREVENZIONE PRIMARIA: CONOSCENZA ED ELIMINAZIONE DEI FATTORI DI
RISCHIO
PREVENZIONE SECONDARIA: DIAGNOSI PRECOCE E ADEGUATO TRATTAMENTO
PREVENZIONE TERZIARIA: RECUPERO E RIABILITAZIONE

ALTERAZIONE DELLO STATO DI SALUTE


Per cause interne: es. diabete, ipertensione
Per cause esterne: incidente, sostanze tossiche, agenti patogeni (batteri e virus)
DIAGNOSI: individuazione di una patologia
SINTOMI: manifestazioni esterne della malattia: A chi spetta effettuare la diagnosi?
MEDICO, SOLUZIONI SEMPRE FARMACI? NON SEMPRE! Il Medico può anche
consigliare di seguire STILI DI VITA ADEGUATI:
 Alimentazione corretta
 Attività fisica adeguata ecc.
 Igiene personale e degli ambienti
 Sicurezza (domiciliare e stradale)
 Postura corretta
E di evitare alcuni comportamenti:
 Alimentazione scorretta: insufficiente, eccessiva o squilibrata
 Fumo
 Consumo eccessivo di alcolici
 Uso di droghe
 Abuso di farmaci
 Sedentarietà e inattività fisica
 Utilizzo scorretto del proprio corpo
 Esagerato stress
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in Europa, l’86% delle
morti sono determinate da patologie croniche - malattie cardiovascolari e respiratorie,
tumori, diabete - che hanno in comune quattro principali fattori di rischio: fumo, abuso di
alcol, cattiva alimentazione e inattività fisica.
I BENEFICI DELL’ATTIVITA’ FISICA
I benefici dell’attività fisica sono ormai ampiamente suffragati dalla scienza, tanto che la
stessa Organizzazione Mondiale della Sanità inquadra il concetto di “salute”
come l’equilibrio e la somma di tre parti: attività fisica, alimentazione e prevenzione.
La conclusione è che, al netto di patologie conclamate, la responsabilità della nostra
salute ricade principalmente su noi stessi: andare in palestra alcune volte a settimana,
osservare una dieta equilibrata e prevenire l’insorgere di malattie sono comportamenti che
permettono di vivere meglio e più a lungo, con la conseguenza di godersi ogni
esperienza della vita al massimo e con una marcia in più.
Questo è il vero scopo di uno stile di vita salutare, ben lontano dai canoni estetici imposti
da altri.
Non è nuova la citazione di Giovenale “mens sana in corpore sano”, poiché il
benessere riguarda l’individuo nella sua interezza. E così come ci si allena tutti i giorni
nello studio, nel lavoro e nei rapporti interpersonali per migliorare i risultati e ridurre i propri
errori, allo stesso modo bisogna allenare il corpo per mantenerlo in condizioni ottimali.
CORPORE SANO
Secondo gli esperti, il primo passo da compiere per ottenere e per mantenere il benessere
fisico è quello di eseguire quotidianamente attività fisica. Una regolare attività fisica,
anche 30 minuti a moderata intensità, contribuisce immensamente a migliorare la salute e
la qualità della propria vita.
Praticare uno sport permette di migliorare le prestazioni del proprio corpo a 360 gradi,
riflettendosi quindi in dei contesti non strettamente legati alla competizione
sportiva come ad esempio l’efficienza sul lavoro, l’energia nei rapporti interpersonali, la
riduzione del rischio di contrarre malattie di natura fisica e psico-somatica. Si possono
infatti prevenire ipertensione, malattie cardiache, tumori, obesità, e si può migliorare la
gestione dell’ansia e dello stress.Infine un importante studio di medicina ha dimostrato
che l’attività fisica praticata regolarmente consente di avere un’età biologica
inferiore: salvaguardando il tono muscolare ne beneficia quello cutaneo e viene
incrementata la produzione degli ormoni della crescita, che contrastano l’invecchiamento
psico-fisico.
MENS SANA
Non ci sono mezze misure per dirlo: fare attività fisica è quasi fondamentale per
ritrovare l’equilibrio psicologico. Lo sport mantiene il cervello sano e stimola la
concentrazione, mentre la costanza aiuta a migliorare il ricircolo del sangue e genera
nuove cellule cerebrali. Inoltre, allenarsi aiuta la mente a liberarsi dal fastidioso rumore
di sottofondo dei pensieri, scoprendo che talvolta non hanno alcuna ragione di
occupare spazio nel nostro cervello. Allenarsi permette anche il rilascio di endorfine,
ovvero neurotrasmettitori che hanno una potente azione analgesica ed eccitante. Quindi,
se da una parte si scaricano stress e preoccupazioni della giornata, dall’altra ci si rende
conto di essere migliori e più prestanti di prima. Allenamento dopo allenamento. E questa
percezione di sé comincerà poi a riflettersi nella vita di tutti i giorni.

2)L’ IMPORTANZA DELLA SICUREZZA STRADALE

Educazione e democrazia hanno per comune denominatore il rispetto di sé, degli altri,
delle regole che stanno a salvaguardia della convivenza civile. Alcune di queste norme
specifiche sono raccolte nel Codice della Strada, nato a garanzia e tutela della salute e
della vita di tutti coloro che vi transitano, perché le strade sono nate per favorire i
collegamenti e i rapporti con le persone e non per trasformarsi in luoghi di ecatombe dove
la macabra conta di incidenti riferisce di pedoni investiti e autoscontri mortali.
Il Codice della Strada, entrato in vigore dal 1 Gennaio 1993, è un insieme di norme che
regolano la circolazione su strada di pedoni, veicoli e animali. Gli articoli che lo
compongono sono in costante aggiornamento per adeguarsi ai cambiamenti della società
e disciplinare con efficacia nuove situazioni. Per ottenere la patente di guida si sostiene un
esame scritto che attesti la conoscenza del Codice della Strada.

Rispetto del Codice e buon senso alla base della guida sicura

Per viaggiare sicuri è indispensabile seguire con scrupolosità sia le norme del Codice
della Strada che i consigli per una guida sicura, dettati dal buon senso, dal rispetto per
gli altri, dalla responsabilità verso sè stessi e chi trasportiamo, dall’attenzione verso i
possibili pericoli.
Durante la guida il rispetto delle norme di sicurezza è fondamentale, soprattutto per evitare
di causare qualche incidente. Per questo al guidatore viene richiesta la massima prudenza
e sono vietati una serie di atteggiamenti e gesti che portano a distrarsi.

Le regole non scritte della sicurezza stradale

Se da un lato il rispetto della normativa vigente è un presupposto imprescindibile


per viaggiare sicuri, esistono anche regole non scritte che aiutano tutti noi a mettere in
pratica, mentre siamo in strada
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le principali cause di incidenti
stradali che provocano decessi sono:

1) L’ECCESSO DI VELOCITA’

2) L’USO DEL TELEFONO CELLULARE: una delle principali forme di distrazione.

Tra le tante regole, basta ricordare, infatti, che è severamente proibito l’uso del cellulare
durante la guida, ma è altrettanto pericoloso e vietato qualsiasi altro gesto che possa
distogliere dalla guida, dalla ricerca di un oggetto in borsa all’intrattenersi in chiacchere
con i passeggeri.

Ciò perché: sul volante devono essere posizionate ambedue le mani, gli occhi devono
guardare avanti e bisogna rimanere concentrati sulla strada.

Leggere ed inviare messaggi durante la guida è particolarmente pericoloso, in quanto


rappresenta una combinazione di tutti e tre i tipi di distrazioni.

3) GUIDA SOTTO EFFETTO DI ALCOL E DROGHE

Chi beve alla guida e viene fermato con livelli di alcol nel sangue superiori ai limiti di legge
rischia multe, ritiro della patente, confisca dell’auto e rivalse assicurative. Ma soprattutto
rischia la propria vita e quella degli altri.

Lo stato psicofisico alterato del conducente, per assunzione di bevande alcoliche o


sostanze stupefacenti è causa di gravi incidenti, anche mortali.

GLI EFFETTI:

 PROBLEMI VISIVI: a seguito di assunzione di sostanze alcoliche insorgono


DISTURBI ALLA VISTA a causa della riduzione della visione laterale e di una
ridotta capacità di adattamento alla visione notturna.

 RALLENTAMENTO TEMPI DI REAZIONE: Il consumo di bevande alcoliche altera


le capacità di guida RALLENTAMENTO TEMPI DI REAZIONE. L’alcol e le droghe
rendono difficoltosa la coordinazione dei movimenti aumentando i tempi di
reazione; i movimenti e gli ostacoli vengono percepiti con notevole ritardo.

 MINORE CONCENTRAZIONE: L’assunzione di bevande alcoliche compromette le


capacità di vigilanza, oltre a provocare sonnolenza e colpi di sonno.

 RIDUZIONE CAPACITÀ DI GIUDIZIO: L’alcol crea un senso di benessere, di


sicurezza ed euforia che porta a sopravvalutare le proprie capacità e ad affrontare
rischi che in situazioni normali non verrebbero mai corsi

Soccorso in caso di incidente stradale. Art. 593 del Codice Penale

Il Codice della Strada prevede l'obbligo di prestare soccorso in caso di incidente stradale
con feriti, stabilendo una sanzione per chi non ottempera.L'obbligo di soccorso riguarda,
secondo il Codice Penale, non solo chi è in qualche modo "coinvolto" nell'incidente, ma
anche chi si trova a passare più tardi ed ha la chiara percezione dell'esistenza di feriti.
Segnalare tempestivamente un incidente non è soltanto un dovere umano e morale, ma è
un preciso dovere del cittadino (penalmente punito: articolo 593 del Codice Penale,
omissione di soccorso). Art. 593 c.p.: “Chiunque…trovando un corpo umano che
sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di
prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’Autorità… è punito
con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a lire seicentomila…Se da
siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata;
se ne deriva la morte,la pena è raddoppiata”.

La graduatoria delle azioni di soccorso


Il "soccorso" richiesto dalla legge si sviluppa in più fasi, ognuna delle quali di per sé già
realizza il soccorso, cioè realizza il fine di salvare vite umane o almeno ridurre il danno.
Sul luogo dell'incidente, le azioni da svolgere sono le seguenti:
 "mettere in sicurezza", cioè segnalare agli altri veicoli sopraggiungenti l'esistenza
dell'incidente e dell'ostacolo sulla carreggiata. Tutti i mezzi possono essere utili, in
particolare il parcheggiare in condizioni di sicurezza prima del luogo dell'incidente,
l'accensione di tutte le luci, il triangolo di emergenza ecc., evitando però di mettere a
repentaglio la propria vita. In questo modo si evita che altri veicoli possano impattare sui
veicoli incidentati e produrre altre vittime.
 "valutare sommariamente" la gravità dell'incidente, cioè stabilire approssimativamente il
numero dei feriti e la gravità delle lesioni.
 "informare" i servizi di soccorso, fornendo elementi il più possibile precisi sul luogo
dell'incidente, tipo di veicoli coinvolti, numero di persone ferite, gravità delle lesioni,
se i feriti sono bloccati all'interno del veicolo. Questi elementi sono molto importanti:
sulla base di essi un operatore telefonico dei servizi di soccorso è in grado di valutare con
buona approssimazione il numero di ambulanze da inviare, il tipo di personale che dovrà
avere a bordo, le particolari attrezzature necessarie, lo "scenario atteso", la necessità
dell'intervento di vigili del fuoco. Questa fase è critica e deve essere realizzata con il
maggior "sangue freddo" possibile; ogni maggior dettaglio che si riesce a fornire può
essere molto utile.
 "prestare soccorso", nei limiti delle proprie capacità e della prudenza. Alcune lesioni
necessitano di manovre od operazioni che è vivamente consigliabile lasciare a specialisti,
altre possono essere affrontate anche da inesperti, ma sempre con prudenza, calma e
continua valutazione della situazione. In questa fase, compiere operazioni errate,
incongrue, eccessive, potrebbe peggiorare le lesioni anche in modo grave.
Una volta dato l’allarme, si dovrà valutare la situazione ponendo particolare attenzione a
tre condizioni:

1. lo stato di coscienza dell’infortunato,


2. la sua respirazione
3. la sua attività cardiaca,
ricordando sempre che le condizioni generali del soggetto possono
rapidamente aggravarsi con il trascorrere del tempo.

Primo soccorso: spesso la vita dell’infortunato può dipendere dai primi interventi compiuti
da chi giunge in suo soccorso; in ogni caso il soccorritore occasionale non deve mai
sostituirsi al medico, deve però conoscere quelle manovre necessarie, che possono
essere facilmente ricordate e semplici da eseguire per portare un primo soccorso.
Deve inoltre ricordare e saper valutare che in talune evenienze è meglio “non fare”
piuttosto che correre il rischio di peggiorare una situazione già di per sè a rischio.
PRIMO SOCCORSO IN CASO DI INCIDENTE: COSA SI DEVE FARE?
Le giuste manovre di soccorso possono salvare molte vite. Come abbiamo visto, vi è un
dovere morale e legale ed è opportuno ricordare che chi non presta soccorso può
incombere a sanzioni penali per "omissione di soccorso". Come riporta l'articolo "593"
del Codice Penale, la sanzione è di circa 2500€ di multa e almeno un anno di reclusione,
nel caso in cui avvenga il reato.

Il primo soccorso è l'assistenza prestata alla vittima d’incidente o di malore


nell'attesa dell’arrivo del personale qualificato (medico, ambulanza, pronto
soccorso ospedaliero).

Si presta il primo soccorso ad un infortunato:

 Per salvargli la vita


 Per evitare il peggioramento delle sue condizioni
 Per aiutare la sua ripresa e/o favorire il ricovero ospedaliero

Responsabilità del primo soccorritore

Se purtroppo si ha la fatalità di assistere ad un incidente stradale, la prima cosa da fare è


quella di accostare lentamente il proprio veicolo, per evitare eventuali tamponamenti
attivando subito le quattro frecce. Una volta scesi dalla macchina, bisogna assicurarsi che
le vittime siano ferite in modo lieve, poiché solo in questo caso possono essere spostati in
un luogo più sicuro, soprattutto se si tratta di autostrada.

Nel caso in cui vi siano feriti gravi, i corpi non devono essere assolutamente spostati,
poiché si rischia di aggravare solo la situazione, e nel caso in cui si provoca il decesso, si
può essere puniti penalmente.

Nell’occuparsi di un infortunato, la sua responsabilità comprende:

 Valutare la situazione
 Identificare il danno subito dall’infortunato e le sue lesioni
 Prestare un immediato, appropriato e adeguato soccorso, ricordando bene che un
infortunato può avere numerose lesioni e che alcune devono essere trattate con più
urgenza di altre
 Avvertire il soccorso qualificato e in ogni caso assicurare il trasporto dell’infortunato
presso un ospedale, presso un medico o anche a casa sua, secondo la gravità
delle sue condizioni.

La nostra responsabilità termina solo quando l’infortunato è affidato alle cure di un


medico, di un paramedico o d’altre persone del soccorso qualificato. Non bisogna
lasciare il luogo dell’incidente senza aver fatto una relazione a chi prenderà in
carico l’infortunato, e senza prima accertarvi di non essere più d’aiuto.

Richiedere l’intervento del soccorso specializzato:

Numeri utili per il soccorso


I soccorsi devo essere chiamati obbligatoriamente, anche se si conoscono alla perfezione
le manovre di primo soccorso.

Chiamare immediatamente tra:

- 112 soccorso carabinieri

- 118 soccorso ambulanza

- 113 soccorso polizia.


Come comportarsi con feriti gravi

Se si hanno conoscenze di manovre di primo soccorso, bisogna dare priorità a coloro che
hanno avuto lesioni più gravi.

Arresto cardio-respiratorio: Cosa fare

Senza il cuore per far circolare il sangue, l’ossigeno non può raggiungere il cervello
dell’infortunato. L’arresto dell’attività cardiaca e respiratoria porta alla morte nel giro di
pochi minuti.

Massaggio cardiaco

Controllo dell’efficacia:

Se il massaggio cardiaco è efficace il polso carotideo riprenderà. Guardate il volto e le


labbra dell’infortunato. Il colore migliorerà quando il sangue ossigenato riprenderà a
circolare. Se non respira il colorito diventa cianotico.

1. Controllate l’assenza del polso carotideo per almeno 10 secondi. Per individuare
il polso carotideo, ponete l’indice e il medio sul pomo d’Adamo dell’infortunato (che
ha il capo esteso), quindi fate scivolare lateralmente i polpastrelli delle due dita
esercitando una leggera pressione sul collo fino a percepire
la pulsazione dell’arteria carotide. Se con questa manovra non si avvertono
pulsazioni per almeno 10 secondi, siete con ogni probabilità di fronte a un arresto
cardiaco.
2. Con l’infortunato disteso su un piano rigido, ponete i palmi delle mani sovrapposti
sulla parte inferiore dello sterno. Perché la manovra sia efficace occorre che la
persona sia adagiata su un piano rigido, come il pavimento o un tavolo. Se il
soggetto si trova a letto, non perdete tempo cercando di spostarlo, ma prima di
procedere al massaggio inserite un supporto rigido, come un vassoio, tra il
materasso e le spalle.
3. Le vostre braccia devono essere tese, i gomiti bloccati e le dita sollevate; in questo
modo premete ritmicamente sullo sterno spostando in avanti il peso del corpo:
ripetete 60 volte al minuto se è presente 1 soccorritore oppure 80 volte al minuto se
i soccorritori sono 2.
Non staccate mai le mani dallo sterno, nemmeno nell’intervallo tra due compressioni
successive.
La pressione esercitata sullo sterno deve provocare uno spostamento verso la colonna
vertebrale di 4-5 cm e deve durare circa 1/2 secondo (come l’intervallo). Durante
il massaggio cardiaco il cuore si trova compresso tra due strutture rigide, la colonna
vertebrale e lo sterno; in questo modo il sangue in esso contenuto viene spinto nelle
arterie (è quanto accade anche nella contrazione sistolica).
Nel momento in cui si interrompe la compressione sternale si verifica la riespansione
elastica del torace e del cuore, con l’effetto di richiamare il sangue dai vasi venosi
al cuore, come nella normale diastole.

In caso di emorragia bisogna cercare di arrestarla, e questo può avvenire con:

-"compressione locale": bisogna tamponare costantemente la ferita con un "panno"


sterile fino all'arresto, altrimenti passare alla seconda manovra.

- "compressione a distanza": la compressione deve essere fatta ai lati della ferita, per
diminuire la fuoriuscita di sangue.

Nel caso in cui il ferito manifesta incoscienza ma con presenza di battito, bisogna
posizionare l'interessato in "posizione laterale di sicurezza", cioè:

- mettere il ferito a terra,

- levare eventuali ostruzioni come cravatte o cinture strette,

- posizionare il ferito su un lato e piegare la gamba superiore,

- distendere il braccio che si trova sotto, in maniera orizzontale.

Come comportarsi nel caso in cui:

- presenza estranea negli occhi: nel caso in cui la presenza di un corpo estraneo sia
penetrato nell'occhio, non va assolutamente toccato, altrimenti si rischia di aggravare la
situazione, diversamente invece va fatto nel caso sia solo in modo superficiale.
- frattura alla colonna: Il ferito non deve essere assolutamente spostato dalla posizione
in cui si trova.
- fratture: Cercare il più possibile di immobilizzare l'arto interessato.
- ustione: In caso di ustione con presenza di fiamme bisogna spegnerle immediatamente.
Non rimuovere eventuali vestiti attaccati alla parte di pelle ustionata.

IN COSA CONSISTE L’ADESCAMENTO


ONLINE
3)ADESCAMENTO ON LINE
L’adescamento online di minore consiste in una manipolazione psicologica che alcuni
adulti possono effettuare per indurre bambini e adolescenti a superare la proprie
resistenze emotive e instaurare con loro una relazione intima, anche sessualizzata,
attraverso
GLI AMICI l’uso di chat
ONLINE: della RISCHI?
QUALI rete o social network.
Avere un profilo sui social network significa accedere ad un bacino molto ampio di
conoscenze virtuali che non si conoscono direttamente nella vita reale. Contare tanti amici
online o molti follower è sinonimo di popolarità e per questo gli adolescenti aggiungono
spesso alla propria cerchia in Rete numerosi “amici di amici”, senza essere pienamente
consapevoli del fatto che in questo modo stanno dando accesso a una grande quantità di
informazioni private: luoghi che frequentano, foto e molto altro. Questo li espone
potenzialmente a rischi importanti, perché queste informazioni possono essere utilizzate
dagli sconosciuti in modo inaspettato e con ripercussioni negative nella vita reale.

Aiutare ragazzi e adolescenti a proteggersi sul web scegliendo con cura chi frequentare
online è quindi un compito importante degli adulti che li circondano, a partire da genitori e
insegnanti, per tutelarli nella vita reale.

Conoscere bene il fenomeno dell’adescamento in rete è un primo passo per raggiungere


con successo questo obiettivo.
LE FASI DELL’ADESCAMENTO ONLINE
 Fase dell’amicizia: l’adescatore virtuale effettua ripetuti contatti di socializzazione.
Stabilisce il contatto condividendo all’inizio interessi comuni come ad esempio musica,
attori o attrici preferiti, hobby ecc) e si mostra come premuroso e attento ascoltatore.
L’avvicinamento è graduale, non punta subito all’esclusività ma getta le basi per cogliere il
maggior numero di informazioni possibili.
 Fase del risk-assessement: dopo aver stabilito i primi contatti in chat-room o social
network, il potenziale abusante cerca di capire a quale livello di “privacy si sta svolgendo
la conversazione con il bambino o l’adolescente. Alcune delle domande che rivolge
potrebbero quindi essere, dove è situato il computer in casa, se i genitori sono presenti, se
sta utilizzando il proprio smartphone o tablet e così via.
 Fase dell’esclusività: quando l’adulto è sicuro di non correre il rischio di essere scoperto,
inizia la fase dell’esclusività, che rende impenetrabile la relazione ad esterni contando
soprattutto sulla dimensione del segreto.
 Fase della relazione sessualizzata: è proprio in questo momento che i ragazzi corrono il
rischio di scambiare immagini, anche a sfondo sessuale esplicito, o di incorrere nella
richiesta di un incontro offline. Le stesse immagini, i video o i testi inviati dalla persona
minorenne, possono in seguito essere utilizzate in forma ricattatoria nel caso di un
eventuale rifiuto nel continuare il rapporto online o nell’avviare una vera e propria relazione
sessuale offline.
IMPARARE A RICONOSCERE UNA SITUAZIONE A RISCHIO
Per gli adulti di riferimento, in particolare per i genitori, la comunicazione con i ragazzi è il
primo strumento per accorgersi che qualcosa non va. Tuttavia potrebbe non essere
sufficiente. I ragazzi potrebbero sentirsi troppo colpevoli per aprirsi, o non rendersi conto di
essere vittime di un abuso. A questo punto il saper riconoscere la situazione a rischio
diventa cruciale. Ecco alcuni segnali possibili:
 Uso eccessivo del computer o dello smartphone, fino a tarda notte e in modo nascosto,
minimizzando, o cambiando pagina rapidamente quando si viene scoperti.
 Nervosismo e aggressività quando non si può usare il computer o lo smartphone.
 Comportamento improvvisamente più sessuato: nel modo di fare, di vestirsi e nel
linguaggio.
 Auto-isolamento, perdita della comunicazione con gli amici e i famigliari. La vita “reale”
perde importanza.
 Regali ricevuti da qualcuno al di fuori dalla consueta cerchia di amicizie, come per
esempio vestiti, accessori, smartphone.

COSA FARE IN CASO DI ADESCAMENTO ONLINE DI UN MINORE


Ecco alcuni consigli se sei un adulto e sospetti di trovarti di fronte a un caso
di adescamento di minorenni online:
 rivolgersi prima possibile alla Polizia Postale ad altri presidi di Polizia (Questura,
Commissariati di Polizia di Stato o Caserme dei Carabinieri). È anche possibile effettuare
una segnalazione online a questo link;
 tenere traccia di tutti i contatti intercorsi, salvando le conversazioni anche attraverso
gli screenshot delle chat;
 se si percepisce un rischio per il benessere psicofisico delle persone minorenni coinvolte è
bene rivolgersi ad un servizio di supporto psicologico anche passando per una
consultazione presso i servizi territoriali di riferimento (Consultori Familiari, Servizi di
Neuropsichiatria infantile).

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