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Capitolo 10

La guerra civile spagnola


Nel 1936 la situazione politica spagnola precipitò in un'insurrezione militare,
Franco guidò l'occupazione delle regioni del paese, la Repubblica reagì e per
questo scoppiò una guerra civile durata circa tre anni. La guerra civile volse in ne
a favore di Franco, dotato di uomini e mezzi superiori, a indebolire il campo
repubblicano furono le contrapposizioni tra repubblicani e socialisti e tra la
componente anarchica e quella trockijsta. Questo lungo e atroce con itto costo
alla Spagna 1 milione di morti.franco assunse il titolo di caudillo ovvero capo
instaurando un regime autoritario di destra. Il governo franchista trovo nel clero,
nell'esercito e nei proprietari terrieri i pilastri fondamentali della propria esistenza
vennero cancellate le istituzioni liberali l'unico partito fu quello della falange
espanola. La dittatura di franco durò no al 1975. La guerra civile spagnola ebbe
risvolti internazionali, l'Italia inviò un corpo di spedizione, la Germania forni
artiglieria pesante, Francia Regno Unito promossero la costituzione di un comitato
per il "non intervento" l'intervento congiunto in Spagna ra orzò l'alleanza tra Hitler
e Mussolini. Nello stesso anno il Giappone appro ttò della guerra civile in Cina
penetrando con l'esercito nel territorio cinese con l'intento di formare un impero
asiatico, il cui scopo era quello di assicurarsi materie prime, allargare il mercato e
estendere i propri territori così da dare sfogo a una popolazione eccedente. La
società delle nazioni non seppe dissuadere il Giappone dall’aggressione, di fronte
alle pretese sempre più aggressive di Hitler la Francia e il Regno Unito decisero di
adottare la politica dell’appeacement sforzando di soddisfare i tedeschi con ampie
concessioni. Hitler preparò l'annessione dell'Austria, il 12 marzo 1938 le truppe del
Reich occuparono l'Austria, una campagna propagandistica sostenne l'operazione
nazista mostrando al mondo che i tedeschi e gli austriaci fossero popoli della
stessa razza e avevano quindi il diritto di unirsi. L'annessione rati cata da Hitler
confermata quindi dopo mi da un plebiscito popolare svoltosi in aprile senza
spargimenti di sangue.l'annessione all'Austria fu ottenuta senza che la cancelleria
europea glielo impedisse. Dopo aver conquistato l'Austria Hitler pose l'attenzione
sulle minoranze tedesche dei sudeti, all'inizio Hitler si limitò a eseguire per i sudditi
il diritto di autodecisione minacciando la guerra in caso di con itto dopo lunghe
manovre diplomatiche chiese l’annessione dei sudeti alla Germania. Le cancellerie
occidentali spaventate per una nuova guerra europea si riunirono a monaco nel
1938 parteciparono Regno Unito, Francia, Italia e Germania. Hitler che aveva il
consenso di Mussolini ottiene un avere propria capitolazione di Francia e Regno
Unito i quali concessero il territorio dei sudeti alla Germania. L’annuncio
dell'accordo fu accolto con entusiasmo dei popoli europei convinti di aver
scongiurato la guerra. Hitler però al ministro della guerra disse che il problema
dello “spazio vitale” poteva essere risolto solo attraverso l'uso delle armi. Il suo
scopo era quello di estendere i con ni della Germania anche oltre i territori di
maggioranza tedesca. Ottenuti i sudeti Hitler pretese anche la Boemia e la
Moravia, così invase nel 1939 la Cecoslovacchia, Praga fu occupata e il paese
smembrato. La Germania si a ermava così come Stato guida dei regni della destra
europea:
in politica interna vennero emanati provvedimenti sulla discriminazione razziale
in politica estera venne occupata l'Albania.
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La corona albanese fa attribuita a Vittorio Emanuele. Mussolini cercava così di
rispondere alla politica dello spazio vitale con quella del mare Nostrum
rivendicando il diritto dell'Italia di espandersi nel bacino del Mediterraneo.
Ormai Mussolini Hitler procedevano in perfetta intesa, il 22 maggio del 1939
rmarono il patto d'acciaio che trasformava in alleanza militare l'asse Roma Berlino
di natura solo politica.con questo accordo entrambe le parti avevano promesso di
intervenire obbligatoriamente a anco dell'altra se questa si fosse trovata coinvolta
in un con itto. Mussolini aveva accettato di unire il destino del suo paese a quello
della Germania. Le motivazioni di natura ideologica erano:
l'acceso nazionalismo
Il ricorso alla guerra
il totalitarismo
la propensione alla discriminazione e il razzismo.
Le motivazioni di natura geopolitica erano: le mire espansionistiche.
In una situazione di estrema tensione instabilità internazionale Hitler aveva
cominciato ad avanzare richieste al governo polacco con la restituzione della città
libera di Danzica e aveva chiesto l'adesione della Polonia questa volta però
Francia Regno Unito abbandonarono la politica dell'appeasement dichiarando che
avrebbero difeso i con ni della Polonia tentando anche di stipulare trattative con
l’Urss. Tuttavia alle trattative fallirono per due ragioni:
la profonda di erenza che separava i paesi democratici dal regime comunista
il ri uto di polacchi di concedere alle truppe russe il passaggio nel loro territorio
questo segnò una svolta storica drammatica.
Stalin scelse di cedere alla proposta di Hitler, di congelare le ostilità fra Germania e
Urss no ad allora nemici. Il 23 agosto 1939 annunciarono al mondo la rma di un
patto di non aggressione chiamato patto Molotov-Ribbentrop. Hitler era al sicuro
da una guerra su due fronti che gli permetteva di a rontare la Polonia e i suoi
alleati senza temere un intervento russo a suo danno. L'unione sovietica garantiva
la sicurezza della propria frontiera occidentale. La divulgazione del patto suscitò
nel mondo un enorme clamore, i due regimi coinvolti incarnavano ideologie
opposte, i partiti comunisti dell'Occidente furono screditati. Il 3 settembre seguì la
dichiarazione di guerra di Francia e Regno Unito alla Germania, nonostante il patto
d'acciaio Mussolini proclamò in accordo con Hitler la non belligeranza dell'Italia la
decisione era giusti cata dall'impreparazione bellica italiana.

La prima fase della guerra: 1939-42


La seconda guerra mondiale durò dal 1 settembre del 1939 al 2 settembre 1945 sei lunghi anni si
divide in due fasi:
la prima fase 1939 e 42 segno i trion nazisti il gravissimo rischio di scon tta corso dall'unione
sovietica. Nel 1942 il con itto divenne davvero mondiale con la partecipazione degli Stati Uniti e
del Giappone
Nella seconda fase 1943-45 ma tu non la scon tta di Hitler Mussolini e hirohito l'imperatore
giapponese schiacciati dalla superiorità di mezzi e uomini degli Stati Uniti e l'unione sovietica e
Regno Unito.
Hitler assalì la Polonia il 1 settembre 1939, nel frattempo i russi avanzarono da oriente, i polacchi
si trovarono quindi schiacciati tra due fuochi.la campagna di Polonia rappresentò un primo
inquietante segnale di disprezzo del diritto internazionale vennero fucilati migliaia di polacchi.
I successi di Hitler della prima fase della guerra furono ottenuti anche grazie alla tattica di
combattimento del cosiddetto blitzkieg ovvero guerra lampo attraverso lo sfondamento delle
linee nemiche, Grazie all'uso delle forze corazzate appoggiate da attacchi aerei incessanti. I
carrarmati accerchiavano i nemici in ritirata.
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La guerra lampo era stata concepita per accorciare il tempo delle campagne militari assicurarsi il
rapido controllo dei territori conquistati per sfruttare le risorse gli eserciti della vecchia Europa si
rivelarono impreparati ad a rontare uno sconto concepito in questo modo. L’URSS impose il
protettorato agli stati baltici di Lettonia, Lituania, Estonia. Nel 1940 i tedeschi annientarono la
Danimarca e la Norvegia instaurando su quest’ultima il regime collaborazionista europeo. Dopo
l’occupazione la Germania aveva conquistato il controllo de mar baltico. Nel 1939 venne
attaccata la Finlandia che dopo molta resistenza fu costretta a cedere il territorio. La Germania
attaccò il Belgio, i Paesi Bassi e la Francia. Riuscirono a separare le truppe francesi dal corpo di
spedizione inglese, costretti a ritirarsi riparandosi nel Regno Unito. I francesi dovettero capitolare
e per volontà di Hitler venne rmato l’ armistizio. Tutte le vittorie tedesche convinsero mussolini a
dichiarare guerra a Parigi e Londra per volere la spartizione del bottino. L’Italia non era pronta per
lo scontro. La Francia fu divisa in due parti: il territorio settentrionale e atlantico rimase sotto
l’amministrazione militare tedesca, e la parte posta a sud che conservò l’autonomia in modo
formale in quanto il capo di stato collaborò con il nazismo con una politica autoritaria. Al di là
della manica si oppose al nazismo solo il Regno Unito con Churchill, ri utando ostinatamente una
pace di compromesso. Dopo la caduta della Francia Londra divenne la capitale morale del mondo
libero. Il fuhrer nel 1940 progettò l’invasione delle isole britanniche, non riuscendo a piegare la
resistenza della royal air force, l’aviazione inglese, avvantaggiata dalla produzione di apparecchi
aerei. La contraerea inglese si riuscì ad avvalere dei radar in modo da individuare i velivoli nemici,
non potendo più controllare i cieli i tedeschi non riuscirono a condurre un’avanzata per terra. I
tedeschi intensi carono i bombardamenti indiscriminati sulle città. Furono ine caci attacchi
sottomarini condotti dagli U-Boot tedeschi ai danni dei convogli, che giungendo dagli Stati Uniti
portavano materie prime e rifornimenti alimentari per le isole britanniche. Nonostante la perdita di
tonnellate di carico il usso di aiuti non si arrestò. L’Italia scon tta a fatica la Francia tentò di
estromettere gli inglesi dal mediterraneo ma la otta capitolò davanti agli inglesi. Gli italiani
attaccarono l’Egitto ma costrinsero Hitler ad un intervento di soccorso. Vista la situazione in africa
il duce decise di attaccare la Grecia dalla frontiera albanese, l’infelice impresa delle truppe italiane
venne risolta dagli alleati nazisti. La Croazia venne poi divisa in due zone con in uenza tedesca e
italiana.i Balcani vennero divisi tra Germania e Italia anche se la prima sembrava prorompente
nella conduzione della guerra. Dopo pochi mesi dall’ingresso in guerra l’Italia non era in grado di
condurre una guerra parallela a quella tedesca,ansi aveva bisogno del sostegno dell’esercito
tedesco. Dopo i primi sterili successi nelle colonie inglesi persero i loro territori e dopo il primo
anno di guerra il fascismo aveva perso l’impero. La resistenza degli inglesi non impedì però ad
Hitler il suo obbiettivo primario ovvero la ricerca dello spazio vitale a oriente che avrebbe
permesso la sottomissione degli slavi. Nel 1941 vennero sottomesse la Grecia e la jugoslavia. Il
gigantesco piano di invasione dell’unione sovietica iniziò il 22 giugno de nito come “operazione
Barbarossa” dal nome di Federico 1 Barbarossa che nel medioevo aveva combattuto contro gli
slavi. Attraverso una serie di battaglie di accerchiamento le forze di difesa penetrarono in territorio
russo: a nord puntando su Leningrado, al centro mosca, a sud Kiev e l’ucraina. Ad ottobre i
tedeschi arrivarono a mosca ma si arrestarono per il rigido inverno russo. L’assalto tedesco colse
l’URSS del tutto impreparata, Stalin non si aspettava un attacco nonostante la stampa inglese lo
avesse avvisato. Stalin interpretò queste notizie come una manovra per indurlo alla guerra contro
la Germania. Dopo l’ avanzata nazista mosca cadd nel panico, si sparse la voce che Stalin
volesse fuggire, ma restò nella capitale in nome della guerra patriottica in difesa della patria. I
tedeschi fecero terra bruciata dei territori che abbandonarono costringendo il nemico ad inoltrarsi
in territorio ostile, dove non avendo vie di comunicazione i tedeschi dovettero rallentare la marcia.
Nonostante la profonda avanzata nemica e le durissime perdite i centri vitali della Russia
restarono al sicuro, i migliori di impianti industriali smantellati prima dell’arrivo dei tedeschi erano
stati rimessi in funzione fuori dalla portata del nemico. La wehrmacht aveva fallito il proprio
obbiettivo, Ovvero scon ggere i sovietici prima dell’inverno, questi si rivelarono il peggior nemico
per il dittatore tedesco. Nel 1941 ad oriente iniziò la guerra di logorante per i tedeschi, alla
spedizione parteciparono anche tre divisioni dell’esercito italiano. Per tutti gli anni 30 gli Stati Uniti
avevano preservato una politica isolazionista, Che li aveva portati a disinteressarsi della società
delle nazioni e dei problemi europei. L’opinione pubblica statunitense osservò l’ascesa di Hitler e il
congresso vuole tenersi fuori dalla guerra. Nel 1940 venne eletto per la terza volta roosevelt, Che
dichiarò che gli Stati Uniti sarebbero diventati il grande arsenale della democrazia. Nel 1941 egli
infatti fece approvare dal congresso la legge “a tti e prestiti“ inviando incessantemente
rifornimenti al regno unito e ai suoi alleati indipendentemente dalla loro possibilità di pagare questi
aiuti. Questi aiuti però vennero anche estesi al Urss no a quando in agosto Churchill e Roosevelt
si incontrarono e rmarono una dichiarazione de nita come carta atlantica che ria ermava i
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principi di democrazia, libertà e cooperazione tra gli stati, anche se il governo americano
formalmente era ancora fuori dal con itto. I vertici politici statunitensi erano preoccupati
dell’aggressività giapponese, il Giappone aveva aderito nel 1940 al patto d’acciaio diventato così
patto tripartito, la politica espansionistica del Giappone in Cina aveva provocato un ulteriore
inasprimento dei rapporti con gli Stati Uniti. Il de nitivo declino delle relazioni tra Giappone e Stati
Uniti si ebbe nel dicembre 1941 quando centinaia di aerei nipponici bombardarono la otta
statunitense nelle isole hawaii. La stessa operazione fu compiuta subito dopo contro la otta
britannica nel Golfo di Siam. Gli Stati Uniti risposero a questa aggressione dichiarando insieme gli
sarà riunito guerra al giappone. La Germania e l’Italia dichiararono guerra agli Stati Uniti, la guerra
quindi da europea divenne quindi mondiale, anche l’Urss vincolata da un patto di neutralità
avrebbe attaccato il Giappone solo quattro anni dopo. Nei mesi seguenti la rapida espansione
nipponica si concretizzò occupando numerosi arcipelaghi oceanici come la Malesia, l’Indonesia,
la nuova Guinea. I giapponesi intendevano creare la cosiddetta “sfera di co prosperità della
grande Asia orientale” sollecitare una collaborazione promettendo in cambio una larga autonomia
alla ne del con itto, i popoli però si accorsero che i giapponesi non erano tanto diversi dagli
occidentali, lo sfruttamento dei lavoratori delle risorse non fu meno spietato di quello applicato dal
nazismo. Gli alleati contro le forze dell’asse si riunirono nella conferenza di Washington
formulando la dichiarazione delle nazioni unite, alleanza antifascista di 26 stati. Nelle battaglie
aereo navali del Mar dei coralli le forze statunitensi conseguirono i primi grandi successi contro i
giapponesi. Con lo sbarco di guardalcanal le forze americane iniziarono l’occupazione di una base
essenziale per le operazioni militari. In Cina venne attaccata Tokyo. La più grave conseguenza
dell’intervento statunitense fu il fallimento della strategia blitzkrieg di Hitler, Che fu costretto ad
investire in modo massiccio sulla produzione bellica per sostenere lo scontro con gli Stati Uniti
avvalendosi della manodopera forzata dei paesi occupati. Nonostante Roosevelt avesse dato
priorità nell’azione statunitense alla distruzione del nazismo l’Europa continentale restava ancora
nelle mani di Hitler si aggiungevano alla conquista anche la Romania, l’Ungheria, la Slovacchia
fedele dittatore tedesco. Dopo la ripresa dell’armata Rossa in inverno l’esercito tedesco portò
l’o ensiva verso sud est con un fronte dimezzato rispetto all’anno precedente ma con lo stesso
obiettivo ovvero quello di privare Stalin del suo territorio delle sue risorse per piegarle costringere
alla resa. La wehrmacht Dilagò in Ucraina avanzando a sud per raggiungere i pozzi petroliferi del
Caucaso in direzione di Stalingrado iniziata nel 1942, Rappresento il punto di massima
penetrazione della Germania in oriente. Il piano dei tedeschi era congiungersi con le truppe italo
tedesche attraverso il Caucaso e con quelle giapponesi in arrivo dall’India ma non avevano tenuto
conto della resistenza britannica e americana. I sovietici intrapresero a loro volta una grande
manovra di accerchiamento, i tedeschi non riuscirono a rompere le linee sovietiche né a rifornire
adeguatamente la sesta armata impegnata nell’assedio che nel 1943 vinta dalla fame, dalla
malattia e dal freddo fu costretta alla resa. I tedeschi persero la loro fama d’invincibilità e su tutto
il fronte orientale la Germania e i suoi alleati arrestarono. Nell’estate del 1942 gli italiani erano
penetrati profondamente in Egitto arrivando a el Alamein A pochi chilometri da Alessandria
credendo quindi di raggiungere loro obiettivo ovvero il Canale di Suez ma avevano la mancanza di
uomini e di rifornimenti e resi discontinui dagli attacchi britannici. Il generale dell’ottava armata
inglese lanciò la contro ensiva El Alamein, gli italo tedeschi furono sbaragliarti ed iniziarono ad
abbandonare l’Africa con la lunga ed estenuante ritirata, le forze dell’asse avevano perso per
sempre il controllo del Mediterraneo.
La seconda fase della guerra: 1943-45
La partecipazione italiana il con itto voluta dal duce per mostrare al mondo le virtù belliche si
rivelò un disastro, Mussolini riuscì inizialmente nascondere all’opinione pubblica i propri errori
grazie al costante supporto tedesco.tuttavia la ritirata in Russia causò il veloce sgretolamento del
consenso di cui Mussolini ancora godeva. Nel gennaio del 1943 L’avanzata dell’armata Rossa
oltre Stalingrado costrinse alla fuga l’armata italiana in Russia, decine di migliaia di soldati privi di
armi di più basamento sottoposti incessanti attacchi a traversarono le distese ghiacciate del
territorio ucraino cercando di sfuggire all’attacco sovietico morirono milioni di persone per freddo
fame e ferite o altri furono rinchiusi nei Gulag sovietici. La situazione dell’Italia peggiorò nel 1943
quando massicci bombardamenti aerei colpirono ripetutamente le maggiori città della penisola, gli
abitanti furono quindi costretti a sfollare nelle campagne in cerca di maggiore sicurezza e di cibo.
Il razionamento dei beni di prima necessità aveva raggiunto dimensioni da drastiche spingendo la
popolazione al mercato nero.ci furono scioperi operai motivati da ragioni economiche
manifestazioni contro la guerra il fascismo, le proteste assunsero un chiaro signi cato politico, il
fascismo era ormai incapace di garantire quella pace sociale che aveva procurato a Mussolini
sostegno delle classi dirigenti e della monarchia. La perdita dell’Africa espose la penisola
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all’attacco diretto degli alleati, Le truppe statunitensi e quelle inglesi sbarcarono in Sicilia in poche
settimane occuparono la penisola travolgendo la debole difesa italiana, tutto questo per volontà di
Roosevelt e Churchill deciso nella conferenza di Casablanca. Tra il 24 il 25 luglio 1943 durante la
seduta del gran consiglio del fascismo fu presentato un ordine del giorno proposto da grandi nel
quale si faceva appello al re per il ripristino della legalità costituzionale e la riassunzione da parte
della corona delle proprie prerogative. Votato a maggioranza venne richiesta la dimissione del
duce che dovette cedere il comando delle forze armate al re. Mussolini convocato da Vittorio
Manuele III fu arrestato e portato in prigione sul gran sasso, All’annuncio della caduta del
fascismo tutta l’Italia esultò, Si trattò in realtà di una congiura di palazzo, di un a are interno, al
fronte conservatore fascista e monarchico facendo ricadere sulla su Mussolini la responsabilità
del regime della corona. Il governo fu a dato a Pietro Badoglio che dichiarò sciolto il partito
fascista ma annunciò al popolo la continuazione della guerra a favore dell’alleato nazista. Il nuovo
Primo Ministro intraprese negoziati segreti con gli anglo americani al ne di giungere ad un
armistizio separato che dividesse le sorti dell’Italia da quelle della Germania. Nonostante lo
scioglimento del partito fascista, la censura non fu soppressa e i funzionari fascisti membri della
milizia rimasero al loro posto non ci furono cambiamenti politici e come se ci fosse stato un
fascismo senza Mussolini. Per non trattare con gli alleati da una posizione troppo debole e
Badoglio ritenne opportuno ostacolare la loro avanzata, chiese rinforzi ai tedeschi, anche Hitler
aveva un secondo scopo denominato “operazione achse” Per neutralizzare le forze armate
italiane nel caso di un crollo del regime fascista. Badoglio sperava nell’appoggio degli anglo
americani e che tutelassero il governo è la monarchia della ritorsione tedesca, al termine delle
trattative segrete con gli alleati ci fu la rma dell’armistizio. Badoglio annunciò l’uscita dell’Italia
dal con itto l’8 settembre sotto pressione degli alleati. Il re, la sua corte e Badoglio
abbandonarono Roma senza fornire precise indicazioni all’esercito. Migliaia di soldati italiani
impegnati all’estero furono disarmati e inviati in campi di internamento e lavoro in Germania, in
alcuni casi furono massacrati come il caso della divisione Acqui nell’isola greca che tentò di
resistere disperatamente ma fu internamente distrutto dai tedeschi. L’Italia era divisa in due:
- il centro Nord cadde nelle mani dei nazisti che liberarono Mussolini e lo posero a capo di un
numero regime ovvero la Repubblica sociale italiana
- il meridione che era nelle mani degli alleati che risalirono faticosamente verso nord.
I tedeschi portarono a compimento l’operazione Achse ma in molte località le truppe di Vittorio
Manuele III ri utarono di arrendersi ai nazisti e li combatterono come ad esempio a Porta San
Paolo a Roma e durante le quattro giornate di Napoli dove il popolo dopo una dura lotta costrinse
i nazisti alla ritirata. I tedeschi ottennero il controllo delle maggiori città del paese delle vie di
comunicazione il fronte si assestò su una linea la cosiddetta linea Gustav che correva dal Tirreno
all’Adriatico. Il 9 settembre 1943 si formò a Roma il comitato di liberazione nazionale un organo
clandestino che chiamava gli italiani a resistere ai tedeschi. Ebbe inizio la resistenza armata contro
i tedeschi e fascisti della Repubblica di Salò, fu una guerra di liberazione nazionale e di
rinnovamento politico e sociale ma anche una guerra civile combattuta fra italiani che
perseguivano valori diversi e tra loro inconciliabili. Dopo l’armistizio l’Italia era di fatto
Cobelligerante degli alleati, Badoglio dichiarò guerra alla Germania partecipando alla liberazione
della nazione. Nelle zone occupate dai tedeschi il comitato di liberazione nazionale alta Italia iniziò
a dirigere la resistenza attraverso il controllo di tutte le formazioni partigiane ottenendo il
riconoscimento formale degli alleati.
Nel Nord Italia, la Repubblica fascista di Salò raccolse il consenso di molti giovani, i quali erano
convinti di voler assicurare la loro fedeltà a Mussolini. Pertanto questo nuovo fascismo assumeva
due caratteri peculiari: repubblicano e socialisteggiante. A ciò, si univa un terzo aspetto, ossia la
violenza delle forze armate di Salò, rivolta contro la resistenza e gli ebrei italiani. Infatti nel
novembre del 43, a Verona fu celebrato il processo contro i ‘gerarchi responsabili’, accusati di
aver rmato l'ordine del giorno Grandi del 25 luglio dello stesso anno. La sentenza prevedeva che
i cinque imputati, venissero condannati a morte. I primi campi di concentramento italiani furono
istituiti nel settembre del 1940 da Mussolini. Erano strutture destinate a internare gli stranieri
presenti in Italia o cittadini di paesi nemici. Si aggiunsero anche i civili ritenuti pericolosi, catturati
durante le campagne militari nel corso del con itto mondiale. Tra i campi , Il più grande era
Gonars, vicino Udine. Il sistema concentrazionario e la successiva deportazione dei detenuti nei
campi di sterminio nazisti si consolidarono con la Repubblica di Salò. Tra il novembre del 43 e la
primavera del 45 furono attivi quattro campi detti ‘di transito’: a Borgo San Dalmazzo, a Grosseto,
a Bolzano e a Fossoli. In questi campi venivano rinchiusi gli ebrei che venivano poi indirizzati nei
campi di sterminio tedeschi. Il culmine si raggiunse quando il campo di Trieste, conosciuto come
della ‘riviera di San sabba’, fu trasformato in un lager, contenente un forno crematorio e stanze
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adibite allo sterminio , nelle quali veniva scaricato il gas dei camion. Infatti, dei 35.000 ebrei italiani
presenti nella penisola, circa il 17% ne rimasero vittime. Inoltre sul fronte orientale, Stalin, iniziò
una lenta avanzata: i sovietici da Leningrado alla Crimea, ricacciarono indietro i tedeschi per tutto
il 43 e 44, arrivando addirittura alla Polonia e alla Prussia orientale. Un aiuto all'Urss, fu dato dal
fronte italiano. Qui gli angloamericani riuscirono a varcare la linea Gustav con la conquista di
Cassino e il 4 giugno liberarono Roma, attenendosi alla linea gotica, che andava da Massa
Carrara a Pesaro. Nel corso della risalita della penisola, gli anglo-americani furono a ancati
anche da truppe regolari italiane, organizzate dopo la dichiarazione di guerra di Badoglio alla
Germania. In quel periodo la politica interna italiana attraversò una fase convulsa e molto di cile,
nella quale i partiti del CLN, riuniti a Bari nel gennaio del 44, ribadirono la decisione di non
collaborare con il sovrano e chiesero che fosse messa in discussione la stessa forma dello Stato:
quest'ultimo avrebbe dovuto abdicare il popolo e avrebbe scelto l'ordine costituzionale della
nuova Italia che si sarebbe andato a formare. Una decisione però che non eliminava le di erenze
già esistenti tra i partiti e congestionava la situazione politica, che si sbloccò nel marzo del 44
quando il leader comunista Palmiro Togliatti, tornò in Italia dopo diciott'anni di esilio.
In un celebre discorso tenuto a Salerno nell'aprile dello stesso anno, sostenne l'urgenza della
collaborazione dei partiti antifascisti con il governo e con il sovrano a nché l'Italia venisse
liberata. Il compromesso fu accettato dalla monarchia e il 22 aprile nacque un nuovo governo
presieduto da Badoglio, al quale parteciparono tutte le forze antifasciste. Dagli accordi presi dalla
conferenza ‘interalleata’ di Teheran l'anno precedente, le forze angloamericane aprirono nel
giugno del 44 un nuovo fronte europeo sulle coste francesi. Tra il 5 e il 06 giugno del 44, si svolse
sulle coste della Normandia il più grande sbarco della storia, noto come ‘’l'operazione over Lord’’,
nella quale quasi 7000 mezzi an bi riversarono sulle coste francesi ben 3 milioni di uomini,
organizzati in 10 divisioni e protette da oltre 1000 navi da guerra. Al comando vi era il generale
Dwight David Eisenhower. La minaccia dello sbarco alleato indusse la Wermacht a difendere le
sue conquiste in Libano. Il 5 agosto vi fu un successivo sbarco in Provenza che portò alla
liberazione di una cospicua parte del territorio francese, mentre Parigi insorgeva contro i tedeschi.
Dopo alcuni feroci combattimenti, la capitale fu liberata il 25 agosto e de Gaulle, coordinò l'azione
delle forze partigiane, venendo riconosciuto come legittimo rappresentante della Francia libera.
Successivamente gli angloamericani si ritrovarono poi in Belgio, alle porte tedesche. Gli ultimi
mesi furono per la popolazione tedesca di terribile agonia: il paese era circondato dagli avversari,
le città subivano distruzioni spaventose a causa dei bombardamenti aerei e civili erano sottoposti
a privazioni e perdite altissime. Contrariamente a quanto accaduto in Italia, il regime non si
disgregò e il popolo rimase fortemente fedele a Hitler. I tedeschi infatti aderirono al regime nazista
e ciò fu dovuto storicamente da ben due fattori:
1. il primo, ossia il lavoro dei prigionieri di guerra, che svolgevano mansioni più pesanti e in
condizioni disumane;
2. il secondo, una riuscita politica di razionamento dei generi alimentari.
Il tentativo più importante di abbattere il regime fu messo in atto da un gruppo di alti u ciali
liberali e socialdemocratici, i quali organizzarono un attentato contro il Fuhrer. Quest'ultimo però si
salvò e ne seguì una spietata repressione che portò alla morte circa 5000 oppositori.
Successivamente nella primavera del 45, gli anglo-americani sfondarono il fronte ad ovest,
attraversando il Reno, mentre i sovietici penetravano da est, giungendo a Berlino circa a metà
aprile. Proprio qui, il 30 aprile, Hitler si suicidò. Il 7 maggio, i generali tedeschi si arresero senza
condizioni e la guerra in Europa terminò. Pochi giorni prima gli alleati avevano rotto il fronte anche
nel Nord Italia, dilagando nella pianura padana; il 25 aprile avevano dato il via all'insurrezione
nazionale contro i nazifascisti, liberando molte città: fu proprio qui che le forze tedesche ‘di
occupazione’ si arresero intorno al 28 aprile. Quello stesso giorno infatti il duce, cadde nelle mani
dei partigiani, che lo giustiziarono insieme alla sua amante, Claretta Petacci e a un gruppo di
fascisti. I loro corpi, furono esposti in piazzale Loreto a Milano. Sul fronte del Paci co, gli
statunitensi adottarono la strategia del salto della rana, ossia prevedeva di tralasciare obiettivi più
importanti e conquistare solo le posizioni strategiche, a nché riuscissero a interrompere i
rifornimenti ai giapponesi. In questo modo strapparono agli avversari le isole Salomone, Gilbert,
Marshall, Caroline e Marianne. I Giapponesi cercarono abilmente di riprendere i le sorti del
con itto, tanto è vero che si combattè la più grande battaglia navale di tutta la guerra tra il 22 e il
26 ottobre del 44 nelle Filippine. Le forze nipponiche, inferiori, ricorsero al sacri cio di migliaia di
kamikaze, che si scagliavano con i loro aerei sulle navi nemiche. Nemmeno la loro morte diede
grandi risultati. Allora nell'autunno del 44, Tokyo fu sottoposta a pesanti bombardamenti,
entrando direttamente nel raggio d'azione degli aerei statunitensi. Durante i primi mesi del 45,
USA . Avevano sottratto al controllo nemico le isole di Iwo Jima e Okinawa, di grande importanza
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strategica e simbolica. Queste fungevano da base e accorciavano il tragitto dei bombardieri
alleati. L'opinione americana si preparava all'invasione giapponese, che avrebbe causato un
incentivo numero di vittime tra i soldati, ma l'utilizzo di una nuova arma cambiò il corso degli
eventi. Dopo aver cercato invano la resa di Tokyo, il nuovo presidente degli Stati Uniti, Henry
Truman, impiegò un'arma micidiale, la bomba atomica. Fu sganciata il 6 agosto del 45 sulla città
di Hiroshima, e fu ripetuto il lancio tre giorni più tardi su Nagasaki. La potenza dell'ordigno causò
la distruzione dei due centri urbani e la morte di circa 150.000 persone. Le vittime furono ancora
di più con il passare dei mesi, dovute all'esposizione alle radiazioni nucleari. Ricorrere a
quest'arma di distruzione, fu oggetto di discussione tra gli storici: alcuni credevano che volesse
risparmiare ulteriori vittime agli statunitensi, altri credevano che volesse sfruttare la nuova arma
per intimidire l'unione sovietica. Quando i sovietici entrarono in guerra contro il Giappone, l'impero
orientale capitolò. La resa fu rmata, il 2 settembre 1945 e sancì la ne della seconda guerra
mondiale.
Durante la seconda guerra mondiale gli alleati non permisero che le di erenze ideologiche
compromettessero l'obiettivo del con itto di scon ggere l’asse. Nonostante ciò, gli incontri tra
Stalin, Roosevelt e Churchill, misero in luce i contrasti su futuro assetto geopolitico del mondo:
1. Nella conferenza di Teheran, ci si pose il problema di tener conto dei rapporti di forza tra le
grandi potenze, che facevano presagire una suddivisione in Europa in ‘zone di in uenza’,
2. Nell'incontro di Mosca fra Churchill e Stalin, furono tracciate queste zone: a Stalin fu concessa
la Romania, la Bulgaria, il Regno Unito e la Grecia, la Jugoslavia e l’Ungheria rimasero aperte
all'in usso di entrambe le potenze.
3. Nella conferenza di Jalta, si decise l'organizzazione delle Nazioni Unite e l'entrata in guerra
dell'Urss contro il Giappone, stabilendo la divisione della Germania in quattro zone di
occupazione,
4. L'ultimo incontro si ebbe a post Damme, vicino a Berlino, dopo il crollo della Germania e nella
prospettiva della scon tta giapponese. I contrasti tra i vincitori, divennero sempre più acuti, dei
‘’tre Grandi’’ però rimase solo Stalin, poiché Roosevelt era deceduto in aprile e al suo posto era
salito Truman ed al posto di Churcill invece vi era il leader Clement Attlee. In questa occasione
tramontò l'idea di trovare un accordo comune nei riguardi della Germania.
A prevalere furono gli interessi strategici delle potenze maggiori, durante la quale l'Europa fu
divisa in sfere di in uenza, a seconda degli eserciti vittoriosi, nel maggio del 45. Di conseguenza, i
mutamenti alla conclusione del con itto furono vari:
1. I territori di Varsavia rimasero all'unione sovietica, la Polonia fu compensata con uno
spostamento ad ovest dei con ni ai danni della Germania.
2. L’ Urss inglobò Estonia, Lituania e Lettonia, che si trasformarono in repubbliche sovietiche,
3. La Germania perse ingenti territori a est e fu divisa in quattro parti, ognuna delle quali è
sottoposta all'amministrazione di una delle potenze vincitrici. Anche Berlino fu divisa in quattro
zone di occupazione.
4.L'Italia fu costretta a cedere il Dodecaneso alla Grecia, parte della Venezia-Giulia alla
Jugoslavia, Briga e Tenda alla Francia. Trieste fu causa di tensioni ripetute no alla metà degli anni
50.
5. Dal punto di vista territoriale, l'Urss fu quella che seppe assicurarsi il maggior vantaggio
strategico: lo spostamento verso occidente le assicurò un forte bastione difensivo contro
eventuali minacce.

Fin dal 39, la popolazione mondiale incolpava dello scoppio della guerra il leader nazista Adolf
Hitler. L'interpretazione popolare è sostanzialmente confermata dalla storiogra a. Oggi gli storici
inquadrano il secondo con itto come un ampio con itto ideologico che coinvolse di erenti regimi
politici. Tuttavia nessuno può a ermare che senza il Fuhrer non si sarebbe data vita a regime da
lui creato.
La responsabilità tedesca fu sancita dal processo di Norimberga contro i gerarchi nazisti e
avvenne tra il 20 novembre del 45 e il 1 ottobre del 46.
I capi deputazione per i processati, che furono sottoposti al giudizio del tribunale militare
internazionale, furono: il complotto politico, crimini contro la pace, crimini di guerra e crimini
contro l'umanità, che comprendevano la persecuzione e lo sterminio. La difesa degli imputati si
basò su due tesi: il ri uto di riconoscere la legittimità della corte, la necessità per militari e
funzionari di obbedire agli ordini ricevuti. Il processo che attirò l'attenzione dell'opinione pubblica,
si concluse con la condanna degli imputati a morte o a pesanti pene detentive.
Un processo molto simile a quello avvenuto a Norimberga, si tenne tra il 46 e del 48 a Tokyo, dove
furono incriminati alcuni criminali di guerra giapponesi. I due processi furono criticati per il non
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coinvolgimento dei paesi neutrali o di quelli scon tti nella giuria. Nonostante ciò, rappresentano
un punto di svolta per la giurisprudenza internazionale: hanno consolidato il ruolo del tribunale
militare internazionale e ra orzato la capacità di punire crimini mondiali, come il genocidio.
Durante i processi, furono a ermati due principi, volti al contenimento della violenza tra Stati:
l'impossibilità di sfuggire alla responsabilità individuale, il diritto-dovere della comunità
internazionale di perseguire i criminali di guerra. Con l'a ermazione di questi criteri, nel 2002
nacque la corte penale internazionale, con sede all’Aia.
Un processo simile a quello di Norimberga non si tenne per i fascisti e militari italiani. La
conseguenza di questa ‘mancata Norimberga italiana’, fu l'autoassoluzione degli italiani e l'oblio
dei crimini commessi dai connazionali.
Gli storici stimano che i morti del con itto siano all'incirca 48 milioni, di cui 12 milioni le vittime
delle deportazioni naziste. La popolazione che ha pagato il tributo più alto si stima fosse l'unione
sovietica, con circa 20 milioni di deceduti. Uno degli aspetti più cupi della seconda guerra
mondiale fu il suo essere una 'guerra totale’: l'aggressione alla popolazione civile divenne un
elemento strategico del con itto. Gli organi di comunicazione di massa indicavano il nemico non
solo dell'esercito ma anche dello stesso Stato. I nazisti applicarono ‘Neue Ordung’ il nuovo ordine
che prevedeva:
1.la deportazione e l'uccisione di ebrei, zingari, polacchi, russi o omosessuali,
2. il trasferimento in Germania di ciò che servisse allo sforzo bellico tedesco,
3.l’asservimento della popolazione locale costretta a lavorare per l’occupante.
Milioni di individui furono obbligati a spostarsi in Germania, costretti a lavorare in condizioni servili
nei campi e nelle fabbriche. Particolarmente pesanti furono i risultati delle campagne di
bombardamento aereo, condotte con intensità da entrambe le parti. Il progresso tecnologico
permise di dotare le abitazioni di pareti di apparecchi le abitazioni di apparecchi sempre più
grandi e moderni, che potessero contenere un carico di bombe maggiore. Di conseguenza, molte
città furono ridotti in cenere...nel 14 novembre del 40, un bombardamento tedesco rase al suolo la
città inglese di Coventry. I civili furono di conseguenza oggetto di vere e proprie politiche di
sterminio comandate dall’asse.
In Italia le tensioni tra i gruppi etnici divennero sempre più alte: migliaia di italiani furono vittime di
violenze processi sommari a seguito dei quali furono uccisi e gettati nelle foibe, cavità naturali
tipiche del Carsio. Le stragi delle foibe avvennero in due fasi:
1- dopo l'8 settembre del 43 con il crollo dello Stato fascista, italiani furono uccisi e infettati nella
zona dell’istria. Queste e eratezze furono scatenate dal movimento partigiano jugoslavo;

2- nella primavera del 45 quando iniziò lo smantellamento della struttura del potere di
oppressione nazifascista. Questa seconda fase si caratterizzò con una sorta di ‘epurazione
preventiva’ e violenza di Stato che voleva eliminare gli oppositori del potere comunista.
Il programma antiebraico di Hitler procedette in altre tre fasi: inizialmente si ebbe una procedura di
degradazione, durante la quale furono identi cati, esclusi dalla vita pubblica, privati dei beni e
colpiti con soprusi e assassini. La seconda fase, coincide con la reclusione nei ghetti polacchi o
negli altri campi di raccolta. In ultimo, vi è la fase di sterminio: nella quale gli ebrei furono deportati
nei campi di concentramento tra l'Europa centrale e orientale. Chi non veniva eliminato
all'ingresso nel campo, era costretto a lavori forzati e ad un forte stress sico e psicologico. Tutti i
campi erano dislocati in Polonia, dove gli ebrei venivano divisi all’arrivo tra coloro che erano in
grado di lavorare e altri che erano subito destinati alla morte nelle camere a gas e loro corpi poi
successivamente buttati nei forni crematori. Lo sterminio ebreo ammonta a circa 6 milioni di
vittime. Non si trattava solo di un genocidio, ma di un etnocidio, conosciuto in Occidente come
Olocausto, ma chiamato dagli israeliti con il termine Shoah. Non furono solo gli ebrei le vittime,
ma tutti coloro che i nazisti de nivano ‘subuomini’: sovietici, zingari, testimoni di Geova,
omosessuali e oppositori politici.

In Jugoslavia le forze antifasciste riuscirono a cacciare i tedeschi prima che arrivassero gli alleati.
Qui il movimento, vide capeggiare Tito che voleva costituire lo Stato jugoslavo federalista,
riconosciuto poi da inglesi e sovietici. In Grecia le divisioni ideologiche dei partiti antifascisti
furono furono all'origine di una guerra civile in cui si fronteggiarono il fronte nazionale di
liberazione e le forze conservatrici sostenute dal Regno Unito. In Francia l'opposizione al nazismo
iniziò prima della resa tedesca. Nel 40, il generale Charles de Gaulle incitò i connazionali a
ribellarsi, creando il movimento della Francia libera. Riuscì anche a formare forze regolari francesi
che combattevano a anco degli anglo americani.
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La Resistenza italiana si avvalse di un processo di maturazione politica che coinvolse molti
cittadini. A partire dal 43, si raggrupparono numerosi combattenti volontari, che si opponevano ai
tedeschi. La resistenza si dotò di un comando generale del corpo di volontari della libertà e
congiunse la sua azione con quella dei gruppi di azione partigiana (gap) e le squadre di azione
patriottica(Sap). Tra i partigiani, le brigate più numerose erano quelle comuniste, chiamate le
‘brigate Garibaldi’. Ad esse, seguivano delle formazioni cattoliche e socialiste, come le ‘brigate
Matteotti’. La lotta partigiana fu caratterizzata da una pluralità di visioni politiche, che
rispecchiavano diverse nalità. Da una parte vi era la lotta di classe e quindi l'inclusione all'area
comunista, da un'altra la resistenza era una guerra patriottica volta a salvare il paese dalla
dominazione nazifascista. La guerra partigiana diviene una vera e propria guerra civile, nella quale
i partigiani non combatterono solo contro il Wermacht, ma anche contro le truppe della
Repubblica sociale italiana. I protagonisti della resistenza furono gli autori della maturazione
politica e morale italiana, che si risollevò dalle macerie dopo più di vent'anni di guerra e
totalitarismo.
Per alimentare la guerra, la popolazione nazista escogitò di sottomettere e sfruttare le risorse delle
popolazioni vinte. Questo piano funzionò no al 42 quando la Wermacht si fermò a Mosca e il
Fuhrer dichiarò guerra agli Stati Uniti. Nonostante gli sforzi, in Germania la produzione di
armamenti non riuscì a tenere il passo agli alleati le cui fabbriche erano nettamente superiori.
Analogo fu il ragionamento giapponese, che ambiva a conquistare nuovi territori, come Pearl
Harbor e sottometterli, ma il divario con gli statunitensi era troppo grande. Ci fu così una disparità
di forze impressionante. Nel passaggio dalla guerra lampo alla guerra di logoramento dunque la
palese inferiorità economica segnò la scon tta della strategia dell’ asse. La supremazia
tecnologica degli Stati coinvolti nel con itto assunse un'importanza tale che costituì una vera e
propria arma ideologica che sostenne lo sforzo delle popolazioni ormai prostrata e danni di
guerra. Per tale ragione, la propaganda tedesca si impegnò a nché i tedeschi credessero in
un'arma vincente che potesse stravolgere le sorti della guerra, che Hitler chiamava le armi
‘stupefacenti’, come le V1 e V2. Quest’ultime erano delle bombe volanti, ossia aerei senza pilota
carichi di esplosivo e spinti da un motore jet. Costituivano rla base dello sviluppo missilistico nel
dopo guerra e della corsa allo spazio intrapresa tra Stati Uniti e unione sovietica. Tra le nuove armi
ci fu sicuramente la bomba atomica, la cui potenza era dovuta all'energia sprigionata dalla
ssione dell'atomo. Gli statunitensi realizzarono la bomba grazie a ingenti mezzi nanziari e tecnici
e alla collaborazione dei sici dell’epoca. Tutti gli scienziati europei furono riuniti dal governo di

Washington a nché lavorassero al cosiddetto ‘progetto manhattan’ , una linea di sviluppo e


ricerca nalizzata al controllo di energia nucleare, tra i quali vi era anche Enrico fermi. Nessuno
mai, a parte un primo test nel nuovo Messico, ad AlamoGordo, conosceva con esattezza
l'e cacia della bomba atomica, fu solo successivamente a Hiroshima e Nagasaki che si poté
valutare il suo potenziale distruttivo e le conseguenti radiazioni rilasciate sul corpo umano.
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