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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI

BERGAMO

ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO

Persone parte 1

Con le altre slide relative alle persone copre dal testo: § 15, 16, 24-42, 79,
80, 103-122, 220, 236-255.

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Capacità giuridica
nascita

capacità
Soggetto di ordinamento
diritto
(persona fisica)

personalità

C.C. art. 1: la capacità giuridica si acquista al


momento della nascita. I diritti che la legge riconosce
a favore del concepito sono subordinati all’evento
della nascita. Persona
giuridica
Definizione: la capacità giuridica è l’idoneità ad
essere titolare di una situazione giuridica soggettiva

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capacità di agire
• E’ la capacità di compiere atti
giuridicamente validi.
• E’ di chi (soggetto di diritto o meno) può
comprendere il significato degli atti che
compie.
• Cfr. C.C. art.2: La maggiore età è fissata al compimento del
diciottesimo anno. Con la maggiore età si acquista la capacità di compiere
tutti gli atti per i quali non sia stabilita una età diversa. Sono salve le leggi
speciali che stabiliscono un'età inferiore in materia di capacità a prestare il
proprio lavoro. In tal caso il minore è abilitato all'esercizio dei diritti e
delle azioni che dipendono dal contratto di lavoro.

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personalità giuridica
• oltre alle persone fisiche possono essere
soggetti di diritto anche organizzazioni di
più individui. Cfr. C.C. art. 11, 12.
• Tradizionalmente è propria di
corporazioni e fondazioni.
• La soggettività di questi enti significa che
essi sono titolari di diritti, e sottoposte ad
obblighi. Essi hanno pertanto titolarità di
un patrimonio.

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Capacità
• La capacità di agire non è pensabile per le
persone giuridiche.
• Oggi la capacità di agire presuppone la
capacità giuridica.
• Nel mondo romano non era così.

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la capacità giuridica in diritto
romano
nascita Status
libertatis

Status
civitatis
Soggetto di
diritto
(persona fisica)
Status
. Partus nondum editus homo familiae
non recte fuisse dicitur (Pap.)
. Partus antequam edatur, mulieris
portio est vel viscerum. (Ulp.)
. Non sunt liberi qui contra formam humani generis converso more
procreantur (Paul.)
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• la capacità giuridica a Roma non si
acquista con la sola nascita e si perde
sempre con la morte (e per altre cause)
• la capacità giuridica conferisce: ius
commercii, ius connubii, testamenti factio
(attiva e passiva).
• va distinta la capacità giuridica di diritto
pubblico (non coincidono). Essa conferisce
ius suffragii e ius honorum.

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libertà e schiavitù: summa divisio
personarum (Gai.)
Oggi non è consentita la schiavitù che nel mondo antico era
normale.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali. (art.3 Cost.)

"ART. 600. C.P.: (Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù). - Chiunque


esercita su una persona poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà ovvero
chiunque riduce o mantiene una persona in uno stato di soggezione continuativa,
costringendola a prestazioni lavorative o sessuali ovvero all'accattonaggio o comunque
a prestazioni che ne comportino lo sfruttamento, è punito con la reclusione da otto a
venti anni. La riduzione o il mantenimento nello stato di soggezione ha luogo quando
la condotta è attuata mediante violenza, minaccia, inganno, abuso di autorità o
approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica o di una situazione di
necessità, o mediante la promessa o la dazione di somme di denaro o di altri vantaggi
a chi ha autorità sulla persona. La pena è aumentata da un terzo alla metà se i fatti di
cui al primo comma sono commessi in danno di minore degli anni diciotto o sono
diretti allo sfruttamento della prostituzione o al fine di sottoporre la persona offesa al
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di organi".
Schiavitù
Libertas est naturalis facultas eius quod cuique facere libet, nisi si quid vi aut
iure prohibetur. Servitus est constitutio iuris gentium, qua quis dominio alieno
contra naturam subicitur (Flor.)
FONTI MODI DI LIBERAZIONE

• Captivitas, resa senza condizioni • Manomissione


• Generazione da madre schiava • Morte

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schiavitù
• La schiavitù è istituto dello ius civile, ma è
anche classificata di ius gentium, non di
ius naturale.
• i romani fatti prigionieri dal nemico
riacquistano libertà e titolarità dei diritti
grazie al postliminium.
• la Lex Cornelia de Captivis (80 a.C.)
stabilisce che il romano morto prigioniero
è considerato libero (ai fini della validità
del testamento e della successione
ereditaria).
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evoluzione storica della
schiavitù

schiavitù schiavitù
colonato
“familiare” “industriale”

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Lo schiavo fra res e persona
L’uccisione di schiavo altrui è perseguita come omicidio (e
non mero danneggiamento) dalla tarda età repubblicana.
Un nucleo di tutela della persona si afferma in età
imperiale e specialmente nel tardo antico.
E’ oggetto di diritto e res mancipi (se abbandonato è
soggetto ad occupazione).
può appartenere a privati, alla res publica (servus
publicus), al principe (servus caesaris, gode di privilegi).
Non può contrarre matrimonio, costruire famiglia e
relazioni di parentela (mera parentela naturale derivante
da contubernalia).
in caso di commissione di delitti il padrone può decidere
di pagare la pena pecuniaria o in alternativa di darlo a
nossa.
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situazione dello schiavo
• Lo schiavo ha limitata capacità processuale solo
sul piano criminale.
• Lo ius vitae ac necis del padrone è limitato in età
imperiale.
• Lo schiavo non ha in alcun modo capacità
giuridica.
• Tuttavia si stabilisce che l’attività dello schiavo
possa essere giuridicamente rilevante, quando
porti a miglioramento (mai peggioramento) della
posizione patrimoniale del dominus.
• In tal senso lo schiavo ha una sorta di capacità di
agire e funge da organo di acquisto del dominus.

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schiavi

per
cos
son
a
a

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La capacità dello schiavo
• Non ha capacità giuridica: non possono
imputarglisi diritti soggettivi.
• Ha però una limitata capacità di agire: l’idea
fu che l’attività del servo potesse migliorare e
non peggiorare la posizione giuridica e
patrimoniale del dominus.
• In tal senso egli è organo d’acquisto del
dominus.
• Ciò vuol dire che egli partecipa a mancipatio e
traditio come accipiente, a stipulatio come
stipulante, ma gli effetti negoziali si imputano
al dominus (rappresentanza diretta)
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La capacita’ dello schiavo

schiavo

Atti di Atti non di


delitti
acquisto acquisto

Dazione a Responsabilità del


nossa dominus

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La capacita’ dello schiavo
• Lo schiavo non ha patrimonio;
• Non può obbligarsi;
• Non può peggiorare la posizione del dominus e
dunque non può obbligarlo;
• Allo schiavo si concedeva un (originariamente
piccolo) patrimonio (PECULIUM, poteva comprendere
altri schiavi) che poteva liberamente amministrare
pur non avendone la titolarità giuridica.
• In deroga ai criteri di cui sopra si decise che essi
potessero trasferire a titolo oneroso il possesso
delle res peculiari e la proprietà delle res nec
mancipi (possono quindi compiere atti di
disposizione limitati al peculio)

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La capacità dello schiavo
• Accade quindi che i servi traffichino con il peculio
spendendolo o accrescendolo.
• Essi dunque possono assumere obblighi da atto lecito
che generano però obbligazioni naturali che non danno
luogo ad azione ma solo alla soluti retentio
(trattenimento di quanto eventualmente pagato).
• Col tempo si afferma l’uso di utilizzare i servi nella
gestione del patrimonio del dominus (“schiavo
manager”).
• Si pone così un problema di affidamento.
• Di qui nascono le actiones adiecticiae qualitatis
(responsabilità adiettizia), frutto del diritto onorario.
Esse riguardano anche i figli (anche a loro poteva
essere assegnato un peculium).
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La responsabilità del dominus (e del
pater)
Attività di figli o schiavi
• Si ricorre ad una formula
con trasposizione di
soggetti, con lo schiavo
nell’intentio e il
Genesi di obbligazioni (per
motivi di equità) padrone nella
condemnatio (vedi oltre,
parte sul processo
Necessità di uno specifico formulare).
strumento processuale
• Si dà luogo a un
fenomeno pienamente
Responsabilità di chi ha autorizzato i paragonabile a quello
sottoposti (diversamente le
operazioni vantaggiose si riversavano
della rappresentanza
nel patrimonio, quelle svantaggiose
non producevano effetti)
diretta.

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Le azioni adiettizie
• Actio quod iussu: responsabilità totale;
• Actio exercitoria e institoria:
responsabilità totale;
• Actio de peculio et de in rem verso:
responsabilità limitata al peculio e
all’arricchimento del dominus.
• Nelle actiones de peculio et de in rem
verso, si stima il peculio al netto dei debiti
naturali verso il dominus (creditore
privilegiato).

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Actio tributoria
L’actio tributoria, che non è con
trasposizione, vede invece la par condicio dei
creditori: temendo un terzo il dissesto del
servo, chiede al pretore di invitare il
dominus a ripartire il peculio tra i creditori
in modo proporzionale, lui stesso incluso; nel
caso di attribuzione fraudolenta di meno del
dovuto si agisce contro il dominus con a.
tributoria.

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Liberazione
• Fino a Giustiniano (che allenta la rigidità di
questa prescrizione), chi affermi di non
essere schiavo può agire in giudizio tramite
un rappresentante (c.d. adsertor
libertatis). La lite è ripetibile se conclusa
nel senso della servitù.
• In ogni caso lo schiavo cessa di essere tale
attraverso la manomissione.

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LE MANOMISSIONI
schiavo

1) Manumissio censu
Manomissioni
2) Manumissio testamento
civili
3) Manumissio vindicta manomissione

4) Manumissio inter amicos Cittadinanza


Manomissioni Latina o romana
5) Manumissio per epistulam pretorie
6) Manumissio per mensam
liberto
7) Manumissio fideicommissaria
8) Manumissio in ecclesia

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La m. fideicommissaria è disposta per fedecommesso.
Peculiare il fatto che l’onerato può essere costretto ad
adempiere con procedura extra ordinem con lo schiavo
come attore.

E’ una deroga al principio della totale incapacità degli


schiavi.

Il liberto si differenzia dall’ingenuo (vedi oltre)

Vi sono anche molti modi di liberazione dalla schiavitù


che non sono manomissioni ma si verificano in casi
particolari previsti ex lege (vedi oltre).

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limitazioni alle manomissioni
• lex Fufia Caninia (12 a.C.): limita il numero di schiavi
liberabili per testamento secondo percentuali del
numero di servi posseduti. Comunque non più di cento.
• Lex Aelia Sentia (4 d.C.): limita la capacità di
manomettere dei minori di 20 anni (solo m. vindicta e
con il parere di un consilium costituito presso l’organo
giusdicente). Non possono essere manomessi i minori
di 30 anni. I manomessi in violazione della legge
divengono latini aeliani (non cittadini). Vieta le
manomissioni in frode ai creditori. Gli schiavi che
avessero commesso gravi colpe se manomessi
diventavano peregrini dediticii (vedi parte sulla
cittadinanza).
• Lex Iunia Norbana (19 d.C.): i manomessi con m.
pretoria non sono cittadini ma latini coloniari (o
iuniani).
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libertà senza manomissione
• in casi particolari: lo schiavo infermo
abbandonato (editto di Claudio).
• La schiava acquistata con la clausola ne
prostituatur, che sia fatta prostituire.
• In età giustinianea gli schiavi esposti
appena nati sono liberati.
• In età imperiale è libero il servus che in
buona fede vive in stato di libertà per 20
anni.

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I liberti
• debbono obsequium all’ex padrone.
• non possono chiamarlo in giudizio senza l’autorizzazione del
pretore.
• non possono mai agire contro di lui con azioni infamanti (vedi
parte sul processo);
• il liberto ingrato può subire la revocatio in servitutem.
• il liberto deve le operae pattuite al momento della liberazione.
• il patrono è erede legittimo del liberto e tutore legittimo della
liberta.
• hanno obbligo reciproco degli alimenti.
• il patrono è tenuto a prestare protezione e assistenza.
• il liberto ha limitazioni della cap. di diritto pubblico.
• il patronato cessa per morte del liberto (è trasmissibile invece
agli eredi del patrono) o per restitutio natalium concessa dal
principe.
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Altre condizioni paraservili

debitori insolventi (addicti)

liberi in causa mancipi

nexi

auctorati

redempti ab hostibus (fino al rimborso


del riscatto)

gli infami (mestieri turpi, delitti o atti


riprovevoli)

in età tarda gli appartenenti


coattivamente ad alcune categorie

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