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Concilio di Nicea

(325)
Testo originale greco Traduzione italiana

Cominciamo con il leggere il testo nella traduzione della


versione greca. Si tratta del documento che troviamo sul
Denzinger al numero 125 (cf. vedi file «Denzinger» nella
cartella «Materiali per il corso»: la prima e la terza
colonna).
Crediamo
in un solo Dio, Padre on­nipotente,
artefice di tutte le cose visibili e invisibili,
e in un solo Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio,
generato unigenito dal Padre,
cioè dalla sostanza del Padre, Dio da Dio, luce da luce,
Dio vero da Dio vero,
generato non fatto, consostanziale al Padre,
per mezzo del quale tutte le cose furono originate,
quelle nel cielo e quelle nella terra,
egli per noi uomini e per la nostra salvezza discese e si
incarnò,
divenne uomo, patì e risusci­tò il terzo giorno [e] salì nei
cieli,
viene a giudicare vivi e morti,
e nello Spirito Santo.
Il Simbolo, secondo lo schema della Professione di fede battesimale, ha una struttura
tripartita: consta di tre articoli dedicati, ciascuno, a una delle tre Persone divine.

Nella prossima slide possiamo vedere graficamente, anche attraverso l’uso del colore,
i tre articoli.
Crediamo
• [articolo I: il Padre] in un solo Dio, Padre on­nipotente,
artefice di tutte le cose visibili e invisibili,
• [articolo II: il Figlio] e in un solo Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio,
generato unigenito dal Padre,
cioè dalla sostanza del Padre, Dio da Dio, luce da luce.
Dio vero da Dio vero,
generato non fatto, consostanziale al Padre,
per mezzo del quale tutte le cose furono originate,
quelle nel cielo e quelle nella terra,
egli per noi uomini e per la nostra salvezza discese e si incarnò,
divenne uomo, patì e risusci­tò il terzo giorno [e] salì nei cieli,
viene a giudicare vivi e morti.
• [articolo III: lo Spirito S.] e nello Spirito Santo.
Il secondo articolo, quello cristologico, riguardante cioè la Seconda Persona della
Trinità, è a sua volta strutturato in due parti: una dedicata al Figlio nella vita
immanente, l’altra dedicata alla vita economica, dall’incarnazione fino alla Parusia.
Questa la suddivisione:

e in un solo Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio,


IIa: sez. immanente generato unigenito dal Padre,
cioè dalla sostanza del Padre, Dio da Dio, luce da luce.
Dio vero da Dio vero,
generato non fatto, consostanziale al Padre,
per mezzo del quale tutte le cose furono originate,
quelle nel cielo e quelle nella terra,
IIb: sez. economica egli per noi uomini e per la nostra salvezza discese e si incarnò,
divenne uomo, patì e risusci­tò il terzo giorno [e] salì nei cieli,
viene a giudicare vivi e morti.
Il secondo articolo
e in un solo Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio,
IIa: sez. immanente generato unigenito dal Padre,
cioè dalla sostanza del Padre, Dio da Dio, luce da luce.
Dio vero da Dio vero,
generato non fatto, consostanziale al Padre,
per mezzo del quale tutte le cose furono originate,
quelle nel cielo e quelle nella terra,
IIb: sez. economica egli per noi uomini e per la nostra salvezza discese e si incarnò,
divenne uomo, patì e risusci­tò il terzo giorno [e] salì nei cieli,
viene a giudicare vivi e morti.
e in un solo Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio

Una serie di titoli cristologici presenti nel NT (cf. ad es.: Rm 5, 1; 7, 25; Fil 2, 11):
Signore (Kyrios), Gesù (non è un titolo ma è il nome del Verbo incarnato, con un
rimando forte alla verità dell’incarnazione: l’umanità assunta dal Verbo non viene
da Lui dismessa dopo la glorificazione), Cristo (l’Unto, il Messia atteso da Israele),
il Figlio di Dio (titolo tardivo e teologicamente forte, tipico del Vangelo di
Giovanni). Si tratta sempre dello stesso soggetto, della stessa Persona, sia prima
che dopo l’incarnazione
IIa: sez. immanente generato unigenito dal Padre,
cioè dalla sostanza del Padre, Dio da Dio, luce da luce.
Dio vero da Dio vero,
generato non fatto, consostanziale al Padre,
per mezzo del quale tutte le cose furono originate,
quelle nel cielo e quelle nella terra,

Generato unigenito dal Padre: il Figlio non è creato ma generato (come viene detto
sotto: generato non fatto), la sua relazione al Padre è unica e singolare (unigenito). Se il
Figlio è generato, possiede la stessa essenza del Padre (chi genera, genera un suo simile).
Dalla sostanza del Padre: dalla sostanza, cioè il Figlio viene dal Padre. Non è ancora
l’espressione centrale del Simbolo. Questa dicitura non esclude, presa da sola,
l’interpretazione ariana.
Alcune espressioni più generiche: Dio da Dio, luce da luce… riprese dagli scritti dei Padri
apostolici e di Origene.
IIa: sez. immanente generato unigenito dal Padre,
cioè dalla sostanza del Padre, Dio da Dio, luce da luce.
Dio vero da Dio vero,
generato non fatto, consostanziale al Padre,
per mezzo del quale tutte le cose furono originate,
quelle nel cielo e quelle nella terra,

Consostanziale (omooúsios) al Padre: è il termine più caratteristico di Nicea, la formula


più direttamente anti-ariana. Il termine, centrale per affermare l’identità divina tra il
Padre e il Figlio, è tratto dal linguaggio della filosofia greca, nel quale con ousía si intende
l’essere di una realtà, ciò per cui quella realtà sussiste in sé. Attribuito al Figlio, tale
termine sta ad indicare la sua partecipazione piena allo stesso essere divino del Padre. In
ogni caso, pur attingendo ad un linguaggio extra-biblico, non si fa che ribadire il centro
del messaggio neotestamentario, che però era stato assunto ed interpretato da Ario alla
luce di schemi concettuali fuorvianti e quindi era stato decurtato della sua formidabile
portata ontologica.
IIb: sez. economica egli per noi uomini e per la nostra salvezza discese e si incarnò,
divenne uomo, patì e risusci­tò il terzo giorno [e] salì nei cieli,
viene a giudicare vivi e morti.

Per noi uomini e per la nostra salvezza: il per noi viene prima del per la salvezza,
l’alleanza, la destinazione alla comunione con Dio Trinità, è l’origine e il senso della vita
dell’uomo. Il per la nostra salvezza, la dimensione soteriologica e redentiva, è il modo in
cui il progetto di Dio si attua per un’umanità caduta nel peccato.

Per le successive espressioni, che riguardano i misteri della vita di Cristo, rimandiamo al
corso di Cristologia.

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