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Prov.

8,22-25: la
sapienza creata
(κτισθείς)

Gv. 14,28. 17,3


Mc. 10,18
[Crediamo] anche in un solo Signore, Gesù
Cristo, il Figlio di lui unigenito, Dio per
mezzo del quale sono state create tutte le
cose, generato dal Padre prima dei tempi,
Dio da Dio, tutto da tutto, solo da solo,
perfetto da perfetto, re da re, signore da
signore, logos vivente, sapienza vivente,
luce vera, (...) immagine priva di differenze
della divinità, dell’ousia, della volontà,
della potenza, della gloria del Padre,
primogenito di tutta la creazione (Col.
1,15), che esiste in principio presso Dio
(Gv. 1,1), Dio logos.
(...cf. Mt. 18,19) [il nome] del Padre che è
veramente Padre, del Figlio che è
veramente Figlio, dello Spirito Santo che
è veramente Spirito Santo, poiché i nomi
non sono dati alla buona e senza motivo,
bensì indicano con esattezza l’ipostasi,
l’ordine, la gloria di ognuno di quelli che
sono nominati, sì che essi sono tre in
quanto all’ipostasi, ma una cosa sola
quanto all’armonia.
Equidistanza tra monarchianesimo e arianesimo radicale
(confessiamo) che una è l’ipostasi
[substantia], che gli eretici chiamano ousia,
del Padre, Figlio e Spirito santo. E se ci
chiedessero quale sia l’ipostasi del Figlio,
noi dichiareremo che è quella che
riconosciamo come l’ipostasi del Padre, e
che il Padre non è mai stato né può essere
tale senza il Figlio (...cf. Gv. 14,10; 10,30).
Nessuno di noi nega che il Figlio sia stato
generato, ma generato prima di tutte le
cose, che diciamo invisibili e visibili (...).
Infatti, non potrebbe essere da sempre, se
avesse un principio, poiché il Logos che è
da sempre non ha inizio. (...)
Confessiamo che uno è Dio. Confessiamo
una sola divinità del Padre e del Figlio. Né
alcuno negherà mai che il Padre è più
grande del Figlio (Gv. 10,30), non per
un’altra ipostasi, non per altra differenza,
ma perché lo stesso nome del Padre è più
grande di quello del Figlio.
NB1: Nicea aveva professato l’identità fra
ousia e hyposyasis; ciò implicava che il Padre
e il Figlio partecipassero non solo della
NB2: Da Aristotele in poi il termine ousia stessa ousia, ma che anche sarebbero della
indicava sia l’essenza (sostanza) di un essere stessa hypostasis, affermazione che escludeva
individuale (= ipostasi) sia l’essenza comune a la dottrina delle tre ipostasi, largamente
tutti gli esseri della stessa specie. Sicché diffusa in Oriente.
homoousios poteva essere impiegato sia nel senso
che Padre e Figlio sono di una stessa ipostasi
(monarchianesimo) sia che partecipino della
generica natura comune ad entrambi.
criptoariani
filoariani
si può accettare l’affermazione sia di tre che di una
ipostasi trinitaria: nel primo caso non intendendole
alla maniera di Ario in modo da professare una sola
divinità sicché si possa professare il Figlio homoousios
con il Padre; nel secondo caso una sola ipostasi non
doveva essere intesa alla maniera di Sabellio ma nel
senso che il Figlio deriva dall’ousia del Padre ed ha
con lui identità di natura.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.

Credo nello Spirito Santo,


che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio,
e con il Padre e il Figlio è adorato e
glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.

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