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1. Il lavoro scritto di baccalaureato deve avere un carattere sintetico: deve manifestare cioè la
capacità dello/a studente/ssa di possedere, elaborare e cogliere i nessi tra i contenuti del
triennio teologico, con particolare riferimento ai corsi di teologia sistematica. Non si tratta di
una ricerca o di una monografia su un tema, e nemmeno di un riassunto dei vari trattati in
base alla propria traccia. Il tema scelto deve essere, piuttosto, l’occasione per elaborare e
esprimere in modo personale, i contenuti teologici generali acquisiti nei corsi, nella misura in
cui intersecano la prospettiva della traccia di baccalaureato assegnata.
4. Come indicazione di percorso, perché il ritmo del lavoro possa esser monitorato, saranno
fissate delle date/scadenze a titolo indicativo:
- per la consegna dell’indice o di uno schema del lavoro al Preside;
- per la stesura del primo capitolo;
- per la consegna finale.
7. È opportuno non dimenticare che una buona e attenta distribuzione del lavoro durante
l’anno può evitare due rischi: da una parte, il sottovalutare il carico di studio complessivo
dell’anno, con sessioni d’esame impegnative, che rende poi difficile una stesura serena
dell’elaborato; dall’altra, il sopravvalutare l’impegno dello scritto, trascurando gli altri corsi e
vivendolo con un’ansietà che, soprattutto in teologia, rischia di compromettere il vero frutto
di un simile sforzo, ovvero, la grazia di poter indagare in modo rigoroso alcuni aspetti del
mistero di Dio.