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Codice Gregoriano: compilato in Oriente nel 291-292. Contiene solo rescritti che vanno dall’età
adrianea (anche se il rescritto più antico è del 196) a quella di Diocleziano. Composto di almeno
14-15 libri che seguono l’ordine edittale, a loro volta divisi in titoli che raccolgono in ordine
cronologico le costituzioni, ognuna delle quali contiene l’indicazione dell’imperatore che emana la
legge e la data. L’opera, che concerne prevalentemente il diritto privato, è stata parzialmente
ricostruita grazie alla Lex Romana Wisigothorum (che ne contiene un riassunto) e ad altre
raccolte che ne contengono alcuni frammenti, come la Lex Romana Burgundionum, la
Mosaicarum et Romanarum legum Collatio, e i Vaticana fragmenta.
Codice Ermogeniano: costituisce un aggiornamento del precedente e contiene solo rescritti di
Diocleziano, emanati dopo la pubblicazione del Gregoriano. È diviso solo in titoli.
TEODOSIO II
Il Colosso di Barletta (Eraclio), Basilica
del Santo Sepolcro di Barletta.
Codex repetitae pralectionis: 534. Raccolta di leges in 12 libri, ulteriormente divisibili secondo gli
argomenti:
-libro I: diritto ecclesiastico
-libri II-VIII: diritto privato
- libro IX: diritto penale
- libri X-XII: diritto amministrativo e finanziario.
Delle leges raccolte, alcune sono in lingua greca, mentre la maggior parte è in latino.
Novelle: leges emanate da Giustiniano dopo il secondo codice. Le raccolte attraverso le quali ci sono
pervenute (Giustiniano muore prima che possa essere curato un nuovo Codex) sono tre:
- raccolta anonima greca di 168 novelle, di cui solo 158 appartengono a Giustiniano
- Epitome Iuliani, che raccoglie 124 novelle
- Authenticum, che raccoglie 134 novelle, così chiamata perché riconosciuta come ‘autentica’ durante il
Medioevo dal giurista Irnerio.