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Nemo bonus iurista nisi bartolista, non vi può essere un buon giurista che non sia un bartolista
(cioè, un seguace di Bartolo). Basti questo motto per tratteggiare la straordinaria figura di Bartolo,
nato nel 1314 a Venatura, piccolo centro nei pressi di Sassoferrato, studioso di diritto civile presso
le università di Perugia, dove fu allievo di Cino da Pistoia, e di Bologna, dove conseguì il dottorato
in legge nel 1334. Nel 1339 iniziò a tenere egli stesso lezioni di diritto a Pisa e a Perugia, città di cui
ottenne la cittadinanza onoraria. Nel 1355 l'imperatore Carlo IV lo nominò suo consiliarius. Morì
all'età di 43 anni. Durante la sua breve vita, Bartolo scrisse uno straordinario numero di opere:
commentari sulle parti del Corpus iuris civilis e vari trattati su materie specifiche, fra cui un famoso
testo sul diritto dei fiumi (De fluminibus seu Tyberiadis). Compilò anche numerosi pareri giuridici
(si conoscono almeno 400 consilia) scritti su richiesta di privati. Rilevantissime furono le sue
concezioni giuridiche riguardanti i rapporti fra Chiesa e Impero, e col suo celebre trattato sulle
rappresaglie si impose come uno dei fondatori del diritto privato internazionale. A Bartolo da
Sassoferrato si deve l'introduzione di un gran numero di nuovi concetti che sono ormai divenuti
parte della tradizione giuridica europea, in particolare nel campo dei conflitti giurisdizionali (di
grande attualità nel XIV secolo in Italia, quando ciascuna città possedeva i propri statuti e le proprie
consuetudini). Già celebre ai suoi tempi, dopo la sua morte Bartolo fu considerato monarcha iuris
in legibus ut terrestre numen. Dagli incunaboli napoletani alle giuntine di Venezia, le sue opere si
diffusero in tutte le scuole europee di diritto, dove furono oggetto di studio al pari dei testi del
diritto romano. Gli statuti spagnolo del 1427-33 e portoghese del 1446 prevedevano che nei casi
giurisprudenziali dubbi dovessero prevalere le opinioni di Bartolo e ogni giudice dovesse
necessariamente attenervisi. Anche in Inghilterra,
dove il sistema bartolista non era applicabile, il
Bartolo da Sassoferrato
giurista era comunque considerato un Ms. Hunterian Add. f 91 (circa 1400)