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DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE

STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO Al NOSTRI GIORNI

SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINCIPALI SANTI, BEATI, MARTIRI, PADRI, AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VABII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA, ALLE CITTA , PATRIARCALI
ARCIVESCOVILI E
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, ALLE FESTE PIÙ SOLENNI,
AI CONCILI! ,

AI EITI, ALLE CEREMONIE SACRE, ALLE CAPPELLE PAPALI, CARDINALIZIE E


PRELATIZIE, AGLI ORDINI RELIGIOSI, MILITARI, EQUESTRI ED OSPITALIERI, NOI»
CHE ALLA CORTE E CURIA BOMANA ED ALLA FAMIGLIA PONTIFICIA, EC. EC. EC.

COMPILAZIONE

DLL CAVALIERE GAETANO MOROM ROMANO


PRIMO AIUTANTE DI CAMERA DI SUA SANTITÀ

GREGORIO XVI.

VOL. XXXV.

IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
MDCCCXLV.
a
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE

STORICO -E GG LE SI ASTICA
m&*

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Cenni storici civili ed ecclesiastici ghilterra era poco conosciuta prima
sul regno di Inghilterra, e delle che Giulio Cesare ne intraprendesse
relazioni di attesto con la santa la conquista,onde a lui dobbiamo
Sede. la prima autentica ed estesa descri-
zione; egli ne fu lo scopritore, il
conquistatore, e lo storico : era a-
G li antichi abitanti
Bretagna davano alla loro isola il
della Gran bitata dagli antichi
di origine, chiamati anche
bretoni , celti
gaulesi
nome di Prydain. I greci, al dire e gaydels dai welsci, che li riguar-
di alcuni, laconobbero sotto quello davano come i loro predecessori.
di Albione, prima che i romani la Parlavano la stessa lingua dei celti,

chiamassero Britannia major, per erano generalmente grandi, ben fat-


distinguerla dalla Bretagna Armo* ti, coi capelli rossi, ed avevano
rica (Fedi), Britannia minor, una un temperamento assai robusto, per
delle più antiche e considerabili cui vedevansi fra loro molti di aimi
Provincie della Francia, che si di- cento. Non portavano altre vesti
vise già in alta e bassa. Pare certo che de' mantelli fatti con pelli di
che i greci non la visitassero giam- bestie selvaggie, e si facevano sul
mai, ma che ne parlassero dietro corpo incisioni in varie forme e fi-
a cognizioni estranee, come è certo gure, che riempite poscia con un
che i romani furono quelli che l'ap- succo di colore oscuro, davano loro
pellarono Albione, dalle cime ste- una tinta che non si cancellava
rili e biancastre o cretacee che vide- giammai , ed in questo facevano
ro provenendo dalla Gallia. Vir- consistere il principale loro orna-
gilio parla dei britanni come noi par- mento. Inoltre si dipingevano pure
leremmo degli abitanti dello Spitz- la pelle di colore azzurro, affine di
berg o della Terra del fuoco. L'In- rendere vieppiù truce il loro aspet-
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to nelle battaglie : a tale oggetto conda della istoria dell' Inghilterra
parimenti lasciavansi crescere le l'arrivo in essa di talune colonie
chiome ed peli del labbro supe-
i belgiche, che forse tre secoli prima
riore. Le mogli erano comuni a dell' era cristiana s' impadronirono
tutti, massime tra parenti ed ami- delle rive del rad e dell' est. Lo
ci, vivendo in una specie di socie- stabilimento de' belgi in Inghilter-
tà ; i figli nascevano apparte-
che ra è interessante per ogni rappor-
nevano al marito di quella donna to, giacché puossi supporre il ger-
che li dava alla luce. Abitavano me primitivo dell'attuale nazione
capanne piantate nelle foreste, co- inglese, e fissar 1' epoca dell' intro-
perte di pelli, di rami d' alberi o duzione dell'agricoltura sconosciuta
zolle di terra però gli abitanti
: ai celti cacciatori o pastori, ed il
della regione marittima del Can- principio della civilizzazione di quel
aio ossia del paese di Kent, avea- suolo. Nello stesso modo che in
no case ben costruite, ed in molti tempi posteriori le colonie belgiche
rami di civilizzazione sociale erano di questo paese furono soggiogate
istruiti. Si cibavano di selvaggiu- dai sassoni settentrionali , così la
me e del latte delle loro mandrie. colonia celtica venuta dal sud fu
Erano divisi in molti popoli indi- vinta dai cimbri del nord. Sembra
pendenti. I loro dei serviti dai drui- che primi abitanti gaulesi abbia-
i

di, per dargli un carattere miste- no abbandonata intieramente que-


rioso, si adoravano ne' luoghi più sta contrada rifugiandosi nell' Ir-

tetri delle foreste, e sacrificavausi landa. Alla popolazione celtica del-


loro anche vittime umane. Eso e l'Inghilterra successe quella de' sci-
Teutate erano le loro principali di- ti o goti , scesi dall' Asia, i quali
vinità. Adoravano altresì Apollo, scacciarono dinanzi ad essi i cim-
Mercurio, Marte, Giove e Miner- bri o celti settentrionali, e lungo
va. I druidi non solo erano sacer- tempo prima dell'era cristiana, es-
doti del loro culto, ma anche giu- sendosi impadroniti di quella por-
dici della nazione. Uno de' princi- zione della Gallia eh' era più vici-
pali domini ch'essi insegnavano era na alla Gran Bretagna, da ciò ri-
la metempsicosi, o trasmigrazione cevettero il nome di belgi. Di là
delle anime umane in altri corpi poscia passarono nell'Inghilterra,
dopo la morte. La caccia e la guerra dove Giulio Cesare al suo arrivo
essendo state le prime occupazioni trovò le contrade del sud-est po-
de' bretoni o britanni, i sanguina- polate da colonie belgiche, mentre
ri druidi con abbominevole culto e gli abitanti originari eransi ritirali
dalie fumanti viscere dell'immolato nell' interno delle terre.
straniero, traevano presagio al suc- Allorché i romani, dopo la con-
cesso delle loro armi. Ci riman- quista delle Gallie, sotto il coman-
gono ancora i nomi dell'antico re do di Giulio Cesare, entrarono in
Brione, che vuoisi aver cambiato quest'isola, ciuquantacinque anni pri-
il nome di Albione in quello di ma di Gesù Cristo, la trovarono a-
Bretagna a quella terra, e di Coilo bitata dai bretoni e caledoni , i

che regnava trecentocinquanta anni primi erano al nord, gli altri al


avanti la nascila di Gesù Cristo. sud, e divisa come gli altri paesi
Sì può calcolare come l'epoca se- selvaggi, fra un certo numero di
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piccole tribù; e quindi dopo aver- numero vana glo-
di ostaggi, e la
ne conquistata una gran parte, se- ria di conoscere gli abitanti d'una
guendo la loro politica ordinaria regione sconosciuta che mostra- ,

la divisero poscia in cinque gran- ronsi valorosi nel combattere, ed


di provincie o prefetture. La Bri- opponendo valida resistenza con
tannici prima comprendeva tutta la buona cavalleria e carri che avean
porzione meridionale dell'Inghilter- le vuote armate di falci. Cesare
Se verna ed al Tami-
ra, sino alla vi ritornò con cinque legioni com-

gi, avente Londra per capitale. La poste di trentamila uomini, ed i

Brìtannia secunda rinchiudeva il britanni costituiti in separati indi-


paese conosciuto sotto il nome di pendenti governi, unironsi in lega,
Galles, la cui capitale era lsca o affrontandone le forze sotto il co-
Carleon. La bella provincia chia- mando di Cassi velauno, uno dei re
mala Flavia Caesariensis dal no- del paese. Cesare varcò il Tamigi,
me della casa imperiale di Vespa- pose a ferro e a fuoco le campa-
siano e de'suoi successori, sotto ai gne, e prese la città di detto re,
quali furono latte alcune delle più consistente in un bosco cinto da
importanti conquiste , estendevasi profonda fossa con alcune greggi.
dal Tamigi alKHtraber. La Ma- Mentre Cesare invadeva il Canzio,
xima Caesariensis rinchiudeva tutto Cassi velauno chiese la pace, dando
il paese fra1' Straber e la Tyne, ostaggi e promettendo annuo tri-
dal Mersey sino al Solwayj cioè buto. Cesare partì fremendo di
Ja parte settentrionale, la cui ca- non aver potuto debellare quel po-
pitale era York. La Valentia o polo di guerrieri, e come la pri-
Valentina finalmente comprendeva ma volta senza lasciarvi guarni-
la parte meridionale della Scozia, gioni. I bretoni si ribellarono al
cioè le pianure della Scozia fino principio dell'impero di Augusto,
ai Friths di Clyde e Forth. Le sforzandosi replicatamente di scuo-
tribù dopo i Friths formavano tere un giogo che loro sembrava
il governo della Vespasiana, di- insopportabile, ma furono sempre
viso dai caledoni indipendenti dal- vinti. I più critici non convengono
la catena montagne che pas-
di su tali insurrezioni e vittorie, an-
sa da Dumlrarton per le con- zi dicono che voleudo Augusto
tee di Badenoch. Sotto
Athol e intraprendere una spedizione in
Giulio Cesare i romani veramen- Bretagna, neda una fu distolto
te non fecero che visitare questa ambasciata di sommessione che o "li
isola, la sua campagna allora non spedirono gl'isolani. Malagevole im-
avendo prodotto altro risultamen- presa ritenevasi il conquisto di
to,che di rendere tributari del- Bretagna. Caligola formò il grot-
la repubblica i popoli della par- tesco disegno d' intraprenderlo , e
te meridionale. La maggior parte noto è come bizzarramente schierò
degli storici scrivono che Giulio Ce- le sue legioni sulle rive dell'Ocea-
sare ne fece la conquista col pre- no, e disse che il nemico era già
testo di avere i britanni prestato vinto, cioè 1' Oceano stesso. Fece
soccorso ai nemici dei romani nel- erigere un faro sulla spiaggia per
le Gallie ; ma
non ebbe in
essa memoria, e profittando degli aiu-
sostanza per risultato che un gran ti che implorò Admiuio principe
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britanno, si fece decretare gli ono- la prima notizia dall'apostolo delle
ri del trionfo. Sotto il regno di genti s. Paolo. Altri con maggior
Claudio, Plauzio, Vespasiano ed probabilità sostengono che la re-
Ostorio Scapula furono primi a do- ligione cattolica fu abbracciata da-
mare i bretoni, malgrado gli sforzi gl inglesi per la predicazione di
della -valorosa loro regina Baodi- Giuseppe d Arimatea discepolo di
cea, e di Carattaco re de' siluri. Gesù Cristo, che il calò dalla cro-
Claudio si recò a ricevere gli o- ce e ripose nel sepolcro. Divenuta
maggi de' popoli, e si fece decre- quasi estinta, fu restaurata per lo
tar gli onori del trionfo. Quindi zelo del re Lucio, il quale pregò il

dopo Svetonio Paolino divenuto Pontefice Eleutero creato nell'an-


s.

imperatore Vespasiano, a compiere no 179 di mandargli missionari,


la conquista dell' isola vi mandò onde il Papa vi sped\ Fugazio e
Giulio Agricola insigne generale, il Damiano, per mezzo de' quali il re
quale sottomise l'Inghilterra, passò e l'isola ricevettero la fede, che vi
in Iscozia, e distrusse sui mon- perseverò fino al furore della per-
ti Grampiani l' armata caledonia secuzione di Diocleziano, assunto
guidata da Galgaco, ultimo soste- all'impero nell'anno 284, pel qua-
gno della cadente libertà de* bri- le restò quasi spenta. A questo
tanni; penetrò tino all'ultima estre- Pontefice sant' Eleutero si attri-

mità boreale della Scozia, scoperse buisce la seconda sua lettera, scrit-
le Orcadi, gruppo d'isolette oppo- ta a Lucio re della Bretagna, seb-
ste al promontorio del nord. Col- bene non ricevuta dai critici per
mo di gloria sotto i regni di Ve- certa. Veggasi Alford, Annal. eccles.
spasiano, Tito e Domiziano , que- et civil. Britannorum , anno i33,
bre-
sto principe crudele lo fece avve- § 4- N° n l dubita più che i
fi

lenare. Intanto le legioni romane toni antichi abitanti d' Inghilterra


quivi inviate gli accostumarono a non sieno stati convertiti al cri-
poco a poco ad una specie di di- stianesimo sotto il pontificato di s.

pendenza, ad abbandonare la na- Eleutero, verso il fine del secondo


tiva fierezza, e a coltivare le ar- secolo, verso 1' anno
o 182: si
ti, le scienze ed ilcommercio. Con- possono vederne le prove nelle
fessar bisogna per altro cbe le di- Vite de padri e de' martiri del p.
visioni politiche di quest'isolani fa- Albano Butler, toni. IV, p. 5g5,
cilitarono la conquista , compita e t. IX, p. 607. Quei tra i prote-
come dicemmo sotto Agricola, che stanti che contrastano questo fat-
innalzò un baluardo considerabile to, operano per prevenzione.
onde porli al sicuro dalle incursio- Tertulliano ci assicura che la
ni dei pitti e caledoni, popoli del fede di Gesù Cristo fu quivi predi-
nord dell'isola. Gl'imperatori Adria- cata fino dal primo secolo : questo
no, Antonino , e Settimio Severo scrittore contemporaneo dice ezian-
aumentarono in progresso questa dio che nel terzo secolo fioriva il
muraglia, fiancheggiandola di torri, cristianesimo nella Bretagna, anche
qual segno del romano confine. nelle provinolenon ancora intera-
Questi popoli furono de' primi mente conquistate dai romani. Eu-
ad abbracciare il cristianesimo, di sebio e Socrate attestano delle va-
cui vantavansi di avere ottenuto rie chiese erette dai bretoni, e
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che molti *i soffrirono il martirio. non giungesse fino a quest'isola, il

ìù inoltre opinione che l'imperato- che contribuì non poco ad attrar-


re Costanzo incominciasse in In- vi i fedeli che si vedevano in pe-
ghilterra ad avere qualche incli- ricolo a cagione degl* idolatri , e
nazione per la religione cristiana, forse anche confortati dalla mode-
e che Costantino Magno abbia in razione del governo romano, vi
quest'isola fatta la ferma risoluzio- sperarono un asilo sicuro, tanto
ne di abbracciarla. Ma tuttociò più che l'Inghilterra era quasi co-
che 1' Usserio racconta intorno ai me un mondo novello verso il ri-

primi apostoli, ch'egli fa andare manente dell'impero. Ma essi non


in Inghilterra prima che s. Pietro poterono fuggire la persecuzione di
si portasse a Roma, per poter cosi Diocleziano; Gilda e Beda narra-
dimostrare che la chiesa inglese è no che molti cristiani si dell'uno
più antica della romana , tutto- che dell' altro sesso ottennero la
ciò non serve ad altro se non che gloriosa palma del martirio. Il
a fare chiaramente comprendere primo e più celebre di questi cri-
di quali e quante favole vanno pa- stiani eroi fu s. Albano, la cui
scolandosi i protestanti allorché si morte fu eziandio illustrata da mol-
tratta dei loro interessi, mentre il ti miracoli e da diverse circostan-

fatto raccontato dall' Usserio non è ze straordinarie, ed il cui sangue,


in realtà che una semplice illu- dopo aver fatto testimonianza al
sione. Polrebbesi dire egualmente nome di Gesù Cristo, è stato una
delle tre metropoli ecclesiastiche sorgente feconda di benedizioni per
che si vorrebbero esistenti già nei l'Inghilterra. Gli uni collocarono
primi secoli del cristianesimo, Lon- il suo martirio nel 286, gli altri
dra cioè, Caerleon e \ork; ed nel 3o3, cioè al principio della
intorno alle quali credesi di avere grande persecuzione di Diocleziano,
una prova sufficiente nelle sotto- cui mise fine Costanzo Cloro l'an-
scrizioni del concilio d' Arles, loc- no appresso nella Bretagna. Sem-
chè però è ancora troppo incerto. bra che s. Albano fosse romano,
Lingard asserisce esservi prova del- ma nato a Verulamio che fu per
l'istituzione di una gerarchia rego- più secoli una delle città più con-
lare prima della fine del terzo se- siderabili della Gran Bretagna, e
colo, poiché die' egli » dagli scrit- sulle rovine della quale s' innalzò
tori contemporanei si mette la chie- s. Albauo. Esseudo
poscia la città di
sa della Britannia eguale a quel- ancor giovane era andato a Roma
le della Spagna e della Gallia ; per perfezionarsi nella conoscenza
ed in uno dei più antichi de' con- delle belle lettere. A questo primo
cilii occidentali, quello di Arles del martire della Gran Bretagna, sot-
3i4, troviamo i nomi di tre ve- to regno di Costantino Magno
il

scovi britanni, quelli cioè di Ebo- si edificò una magnifica chiesa nel

rio di York per la proviucia det- luogo in cui patì il martirio, e


ta Maxima, di Restiluto di Lon- divenne celebre per un grau nu-
dra per la Flavia, e di Adelfìo di mero di miracoli.
Richborough per la Britannia pri- Sotto i romani una colonia d'i-
ma " . Sembra però che la rabbia dei berni col nome di scoti o scozzesi
primi persecutori del cristianesimo si stabilirono sulla costa occideuta-
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le della Caledonia ossia Scozia. II P impero, e poi si portò a debel-
fatto di questa emigrazione dall'Ir- larlo presso Lione. Non andò gua-
landa nella Scozia è ammesso da ri che i bretoni attaccarono gli
alcuni storici , e negato da altri. stabilimenti romani e ne fecero ,

Ma il nome dei pitti appartiene strage. Settimio Severo si portò


non a questa colonia, se mai ven- nell'isola, e sparse per tutto la
ne, ma ad un popolo distinto e desolazione, indi fece erigere un
molto antico che anch'esso si tro- terzo muro di solida pietra per
vò in quei tempi nella Scozia. I difendere gli abitanti dai rapaci
popoli di questa contrada presero devastatori. L' imperatore si ammalò
insensibilmente il nome
ed i di pitti, e mori a York, ed i suoi figli Ca-
bretoni s' infievolirono a segno di racalla e Geta che lo avevano se-
non poter conservare la loro li- guito, conchiusero la pace coi bri-
bertà allorché la fortuna, avversa tanni del nord, e portaronsi a Ro-
ai romani, venne a recarla loro. ma. Scorso qualche tempo, l'impe-
Sbalordito 1' imperatore Adriano ratore Costanzo padre di Costan-
dal guasto dato dagli scozzesi alle tino il Grande, recossi anch'egli in
proviucie settentrionali dell'Inghil- Inghilterra e morì a York. Co-
terra, e aver messo a morte
di stantino suo figlio, il quale credesi
le legioni romane, recossi egli stes- da alcuni nato in quest'isola, la
so con un' armata in Bretagna. divise in quattro prefetture, che
Al suo arrivo barbari si rinsel- i furono assoggettale al prefetto ro-
varono ne'cupi boschi, e su per gli mano delle Gallie, e di sopra de-
erti monti della Scozia. L' impe- scritte. Sotto Valenliniano I poi,
ratore si contentò di fare erigere avendo egli spedito nell'isola Teo-
mia mura.glia di zolla lunga ottan- dosio, battè gli scozzesi, e conquistò
ta miglia sui confini della Scozia, un gran tratto di paese al nord
onde porre nn qualche argine alle delmuro di Severo ; delle sue con-
incursioni del nemico. Partito A- quiste in appresso formò la quin-
driano gline atterrarono
scozzesi ta chiamò Valentia
prefettura che
una parte, e rinnovarono le incur- in onore dell'imperatore. Regnan-
sioni più feroci di prima. Antoni- do Graziano passò in Inghilterra
no Pio spedi contro di loro Lol- il pretore Massimo, che ivi ribel-
lio Urbico, che attaccandoli con latosi osò assumere la porpora im-
vigore li costrinse a ritirarsi, ed periale; indi passato nelle Gallie
eresse poscia un nuovo muro di con un'armata, e fatto assassinare
zolle , debole barriera a si formi- Graziano, fu alla fine vinto e mes-
dabili nemici. Marco Aurelio in- so a morte da Teodosio II il gio-
viò nella Bretagna Calpurnio Agri- vane, il quale restò solo padrone
cola a reprimere le devastazioni dell'impero. Giunta finalmente l'e-

de' scozzesi, e Commodo vi spedi poca fatale di Valentiniano III, i

Ulpio Marcello , al quale riuscì barbari della Scandinavia e della


porli in fuga. Mentre Albino ce- Tartaria invasero le provincie del-
lebre generale romano governava l'impero romano, per cui atterrito
la Bretagna, Settimio Severo ge- P imperatore dal numero e dal
loso del suo credito, prima gli fe- furore de'nemici, richiamò le ro-
ce credere di volerlo associare al- mane legioni dalla Bretagna. Que-
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sta lasciata indifesa, pitti e scoz- dissensioni dei capi nativi, seppero
zesi vi rientrarono in ogni ma- cos'i bene consolidare la loro po-
niera a desolarla, per cui i bri- tenza nell' isola, che la maggior
tanni inviarono ripetute ambasce- parte de' suoi abitanti, affievoliti

rie a Valentiniano III, implorando dal dominio romano, ed accostu-


legioni per difenderli, e gli tras- mati alla mollezza ed al giogo, fu
misero un memoriale intitolato : costretta di assoggettarsi a questi
Gemiti de britanni. L' imperatore nuovi padroni, e fu allora che in-
commosso dal suo patetico tenore vano implorando il soccorso di
mandò loro una legione, ma poi fu Roma e di Aezio generale roma-
costretto richiamarla, abbandonando no in Galjia, si videro obbligati i

i romani l'isola nel 4 2 °> dopo esserne bretoni, massime Yortigeruo il più
stati padroui per quattro secoli cir- potente de' re britanni, ad invi-
ca, dalregno Claudio a quello di
di tare i «sassoni del nord-est della
Valentiniano III. 11 corso de 'secoli Germania, e a collegarsi con loro.
cbe lutto cambia rese britanni, i Intanto popolo uscito dalla
i juti,

che quali fieri leoni avevauo resi- Germania o forse meglio dalla
stito alle coorti romane, quali ti- Scandinavia, arrivarono in Inghil-
midi lepri innanzi alle orde sel- terra nel fondarono verso
449, e
vagge de'pitti e scozzesi, che usci- 1' anno ^5 il o
regno di 460
ti di nuovo dalle loro contrade, Kent, impadronendosi pure dell' i-
atterrato il muro di Severo, si die- sola di YVight. Altri dicono che i
dero a devastare le provinole d'In- sassoni vi pervennero la prima vol-
ghilterra. Alla vista del paese sac- ta nel 477» dalla quale epoca si
cheggiato dai pitti e dagli scozzesi, fa incominciare il regno de' sasso-

i bretoniimplorarono il soccorso ni meridionali ; mentre altri sosten-


degli ed loro libe-
anglo-sassoni, i gono che i sassoni sbarcarono i
ratori ne divennero in progresso i primi nell' Inghilterra, precisamen-
padroni ; dappoiché essi erano un te nell' isola di Thanet, e succes-
popolo bellicoso del nord di Ger- sivamente giuusero nuovi ausiliari,
mania, che soleva stipendiarsi al cioè i juti, i danesi e gli angli
servigio degli stranieri, come fanno sotto il comando di Engisto, Hor-
appunto gli svizzeri d'oggidì. I sas- sa o Orsa ed Ida. Laonde
fratelli,

soni ed agli o angili erano popoli la gli angli uniti ai juti ed ai sasso-

cui origine si confonde con quella ni, popoli pagani di Germania


dei belgi. Gli angli erano antichi conosciuti anche col nome di an-
popoli dell'Alemagna settentrionale glo-sassoni, conquistarono nel 44^
nel Jutland abitanti la parte del ovvero nel 449 ° nel 455 1' In-
ducato di Sleswick, verso il Bal- ghilterra o sia Gran Bretagna,
tico. Questa rivoluzione impresse il tranne la Caledonia, contro i bre-
carattere indelebile al nome, alla toni , cui obbligarono rifugiarsi
lingua, alle leggi, agli usi e costu- parte nell' Armorica, provincia di
mi del popolo bretone od inglese. Francia che dal nome loro fu po-
I pitti e gli scozzesi eh' erano scia chiamata Bretagna minore, e
stati chiamati dai bretoni in soc- parte nella provincia di Cornova-
corso, onde liberarli dai romani, glia e nel principato di Galles :

dopo la partenza di questi, per le dopo la conquista degli anglo-sas-


,

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soni il popolo misto prese piìi ad un gran festino nella pianura
tardi il nome d' inglese. Gli abi- di Salisbury, e quivi la trucidaro-
tanti di Galles e di Cornovaglia no inumanamente. Padroni allora
conservano tuttora il linguaggio della maggior parte dell' isola, i

degli antichi britanni che ivi si sassoni divisero le loro conquiste


ritirarono siccome situazione mon- in sette piccoliregni, che forma-
tuosa, ed alcuni de' loro costumi. rono successivamente ciò che chia-
Vortigero o Vortigerno che sino mossi 1' Eplarchia sassone. Prima
dal 445 e,
'
a stato eletto e ricono- di descriverla noteremo, che Ar-
sciuto re d' Inghilterra o della turo fu eletto re de' bretoni nel
Gran Bretagna proclamato da ,
5o5, mori nel 54^, e dopo nove
quei bretoni che assoggettarsi non anni d' interregno Mal- gli successe

vollero ai pitti, dopo di aver su gone nel 55 dopo la cui morte


1 ,

di essi riportato alcune vittorie, i bretoni terminarono di ritirarsi


sposò la bella Rowena figlia di nel paese di Galles. Noteremo an-
Engislo, uno dei generali sassoni, cora che i sassoni occidentali si

ed in considerazione di tal matri- stabilirono neh' Inghilterra 1' anno


monio cedette al suocero il paese 49^ ; e che già era trascorsa par-
di Kent col titolo di regno, per te del secoloVI, quando una nuo-
cui Engisto ne fu il primo re. va popolazione venne ad aumenta-
Questi era il quinto discendente re il numero di queste barbare
del famoso rinomato
goto Odino, colonie, fissandovisi i sassoni orien-
conquistatore, da cui si fanno de- tali nel 527. Indi nel 547 ' a co-
rivare i primi re anglo-sassoni che lonia degli angli che doveva dare
fondarono 1' eplarchia in Inghilter- il suo nome alla parte meridiona-
ra. Sono a vedersi Sammes, Anti- le dell' isola quattrocento anni do-
(juit. Brilan.j Tyrell, e il Liber Jo- po il suo stabilimento, vi giunse
annis Georgi Eccardì, De origine sotto la condotta del nominato va-
Germanoruin, eorumque coloniis et loroso Ida. Gli angli orientali, es-
migrationibits, etc. Studio Christ. sendosi impossessati di Norfolk nel
Luci. Schedii, Goetlingae iy5o. 5j5 }
le coste del sud e dell' est
Ognuno de' generali sassoni riten- caddero quasi interamente in po-
ne per sé le provincie da lui con- tere degli usurpatori, i quali spin-
quistate ed assunse il titolo di re, gendo le conquiste loro nell' inter-
talché, come andiamo a narrare, la no del paese, fondarono nel 584
Bretagna venne divisa in sette o 585 il regno di Mercia. Ecco
monarchie diverse, e prese il no- la divisione dell' Eptarchia anglo-
me di Eplarchia o Etlarchia, vo- sassone o selle piccoli cantoni
cabolo che significa settemplice di- ognuno con titolo di reame, fon-
nastia, sette, governo, principato. data in Inghilterra, eh' ebbe per
I bretoni coi loro alleali sasso- più di tre secoli pacifica durata. I
ni marciarono intanto contro i regni dunque formanti questa ep-
pitti e gli scozzesi, e gli sconfissero; tarchia o diarchia, de'quali i sas-
ma i sassoni ingrati amici, avidi soni ebbero tre ed altrettanti
n'
di possedere i paesi di quelli che gl'inglesi, furono I.° di Kent fon- :

venivano a proteggere e difendere, dato da Engisto suo primo re e


invitarono tutta la nobiltà bretone da Orsa nel 4^° ° ue * 4^5, a-
,

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vente Cantorbery per capitale, per 643 Cenovralk , 672 Sasburgo
cui fu anche detto il regno Can- regina, 673 Censo, 685 Cedral-
tanriense, che conteneva la etessa la o Cedowalla^ nel qual tempo
estensione della provincia di tal sono pure nominati Centuino ed
nome, che fu governata da dieci- Escuiuo, 689 Ina, che si fece mo-
sette re, e che dopo avere esistito naco, 727 Adelartlo, 741 Cudre-
circa 3go anni, firn nell'82 3 colla do, 754 Sigeberto deposto, 755
sconfitta di Baldred, i cui stati Cinulfo o Cenulfo, 784 Britrico,
vennero uniti al regno di Westsex 800 Egberto o Ecberto il Grande
o Wessex. II.° Il regno di Sussex che riunì XEptarchia sotto le pro-
o dei Sassoni o Sassonia meridio- prie leggi. IV.° Il regno di Essex
nale, colla capitale Chichester, che o Sassoni dell' est, o Sassonia o-
occupava le contee di Sussex rientale, capitali Colchester e Lon-
e di Surrey, avente venticinque dra. Esso fu smembrato da quello
leghe dal sud-est al nord-ovest, e di Kent, ed era composto delle
quindici dal sud al nord, fondato provincie di Essex Middlesex e ,

da Ella o Aella suo primo re nel della maggior parte di quella di

477 ovvero nel 49 r > ^ ni ne ' 6°° Hertford, avente una estensione di
dopo aver sussistito circa centono- ventisei leghe dal sud-ovest al nord-
ve anni sotto tre re, 1' ultimo dei est, e tredici dal sud al nord. Fon-
quali fu ucciso da quello di West- dato da Erchewin o Ercevino pri-
sex, e da quel tempo riuniti insie- mo re nel 52.6 o 527, ed alcuni
me. Questo regno includeva le at- lo protraggono al 585, sussistette
tuali provincie di Surrey, Sussex, circa duecentoventi anni sotto do-
e la Nuova Foresta. III. Il regno dici re, e fu distrutto e usurpato
di TVestsex o Wessex, o Sassoni dai re di Westsex, circa dopo il

occidentali, o Sassonia occidentale, 746. V.° Il regno di Northumber-


capitaleWinchester, comprendeva land o Bernicia, o Inghilterra set-
le provincie diBeiks, Hants ossia tenirionale, avente per capitale Leeds
Southampton , Wilts , Somerset e York, comprendeva le provincie
Dorset e Devon , oltre l' isola di di Lancastro, York, Durham, Cum-
Wight. Aveva cinque leghe dall'est berland, Westmoreland, Northum-
all'ovest, e ventisei dalsud al nord, berland, e le parti meridionali del-
ed in progresso acquistò anche qua- la Scozia sino al golfo di Edim-
si tutta la provincia di Cornova- burgo, ed aveva sessantacinque le-
glia. Fondato da Cordik o Cerdi- ghe di estensione dal sud-est al
ko suo primo re nel 5 19, e da suo nord -ovest e quarantadue leghe
,

figlio Kenrick o Chenrico sussi- , dall'est all'ovest. Fondato da Ida


stette per quasi cinquecentocinquan- primo re nel 547, ^ Q1 ne ^ 79 2 sot ~
ta anni sotto trentasette re, e fini to ventuno re, ebbe poscia un in-
circa all'avvenimento dei norman- terregno di trentatre anni, e nel-
ni nel io65. Alcuni cronologisti l'82 7 passò sotto il dominio dei re
registrano i re di Wessex come se- di Westsex. Il regno di Northum-
gue: anno 5ig Cerdiko, 535 Chen- berland o di Bernicia un tempo
rico, 56o Ceolino Vaac, 5o,2 Ceol- fu diviso in due regni, essendo l'al-
rico o Ceolrik 597 o 5g8 Ceo-
, tro quello de' Deiri che abbraccia-
lufo, 611 Cinigifìlo o Cinisigilo, va le provincie di Lancastro e di
,

i4 1NG ING
York, fondalo dopo il 547 °*a A el- differenti loro sovrani, o per gli
la altro generale sassone. Colla mor- avvenimenti politici. Alcuni autori,
te di Ida ed Aella, Adelfrido spo- come Kapin de Thoiras, preten-
sò Acca figlia di Aella ed unì sot- dono che il nome d' Inghilterra
to di sé i regni di Bernicia e dei fosse dato all'antica Britannia fino
deiri, e prese il titolo di re di Nor- dal tempo della conquista fatta di
thumbei land, uno de' più potenti quest'isola dagli anglo-sassoni ver-
dell' diarchia, che in progresso di so l'anno 585; ma l'opinione più.
nuovo fu diviso in due reami. VI." comune è che un tal nome le ven-
Il regno degli Angli dell'est., o In- ne dato all'epoca del regno di Eg-
ghilterra orientale ossia Estanglia, berto, sotto il quale cessò intera-
capitale Cambridge, comprendeva mente la divisione dell' Eptarchia
la provincia di Cambridge, Nor- sassone negli anni 800, 812 e 827.
folk, Suffolk, e parte di quella di Frattanto una quantità di fatti di
Miuitingdon, ciò che formava ven- armi e di battaglie ebbero luogo
titre leghe dal sud al nord, e ven- tra i principi dell' diarchia, per la
tisei dall'est all'ovest. Fondato da sete insaziabile di estendere i con-
Olfa o Uffa primo re nell' an- fini de' loro stati, e per diversi al-
no 571 o 575 sussistette per cir- tri motivi e passioni. Tra le cele-
ca duecento diciotto anni sot- bri nomineremo quella in
battaglie
to quattordici re, finì nel 793, e cui Wortimero capo de' britanni
fu allora diviso fra i re danesi ed disfece ad Eglesford Orsa che vi
i re di Mercia, ma infine Egberto restò ucciso j e quella di Caerba-
lo riunì al regno di Westsex o don o Badon-Iiill che Arturo re
Wessex. VII." Il regno di Mercia, de' siluri o del paese di Galles ot-
capitale Lincoln , comprendeva le tenne sulle truppe sassoni, coman-
contee dell'interno dell'Inghilterra, date da Aella re di Sussex. Si pre-
ossia le provincie di Gloucester tende che Arturo di propria mano
Hereford Worcester Wanvick
, , ,
uccidesse quattrocento quaranta ne-
Leicester Rutland Northampton,
, , mici, e fu altamente celebrato dai
Lincoln, Bedford, Buckingham, Ox- bardi poeti e suonatori d'arpa della
ford, StafTord, Salop, Nottingham, Bretagna, e segnatamente da Tha-
Derby, Chester, e porzione di quelle liessino, il più. rinomato fra essi.

di Huntingdon e di Herlford, for- Allorquando i sassoni, gli angli


mante in tutto quarantadue leghe ed i juli, popoli idolatri della bas-
dal nord al sud ed altrettante dal- sa Germania, nel quinto secolo in-
l'est all'ovest. In progresso la con- vasero Gran Bretagna, obbliga-
la

tea di Montmouth fu aggiunta a rono come dicemmo i cristiani bre-


questo regno, che fondato da Crid- toni a ritirarsi sui monti del paese
da o Grida suo primo re nel 584, di Galles, e credesi che questi fa-

sussistette sino all'874, cioè a dire cessero qualche tentativo per conver-
per quasi duecentonovanta anni, sot- tire i loro vincitori. Narra Beda al
to venti re. Alfredo re di Westsex cap. 17, che ritiratosi Celestio ca-
riunì il regno di Mercia a' suoi al- po de' pelagiani in Bretagna , il

tri stali. Va avvertito che le ca- Pontefice s. Celestino I del 4^3 v»


pitali di questi sette regni talvolta spedì missionari, i quali dopo due
cangiarono, secondo la volontà dei anni la ridussero alla fede orto-
,

ING 1NG i5
dossa : e per mettere in istato di cerdote fiorentinoFrancesco Giu-
trionfare dell'errore, e per dare mag- seppe Morelli. San Gregorio 1 il
gior autorità a s. Germano d'Au- Grande prima del suo pontificato
xerre che si recò in Bretagna a avea formato il disegno di andare
combattere il pelagianismo, lo ri- egli stesso ad annunziare a quelle
vesti dell'autorità di suo legato. In- genti la fede; ma non potè dare
viò pure quel Papa nella Scozia a ciò esecuzione, perchè sublimalo
Palladio suo primo vescovo, e nel nel 5go alla cattedra apostolica
432 in Irlanda s. Patrizio che di- il popolo di Roma non volle ac-
venne l'apostolo degli ibernesi. Gli consentire alla sua partenza. A Uri
anglo-sassoni recarono in Inghilter- però dicono che s. Gregorio era
ra il culto degl' idoli de' goti, che già partito per l'Inghilterra, quan-
non erano punto diversi da quelli do il Pontefice Pelagio II suo pre-
che adoravano danesi, gli svezzesi i decessore dovette richiamarlo, at-
ed i norvegi, popoli che traevano tese le lagnanze del popolo roma-
tutti la stessa origine. I nomi prin- no, il quale non volle perderlo.
cipali di Thor,
questi idoli sono : Fermo nel pensiero su tal missio-
dio del tuono, le funzioni del qua- ne, sua prima cura fu di manda-
le somigliavano a quelle del Giove re degli operai evangelici, e desti-
dei romani; Woden, dio della guer- nò all'impresa s. Agostino allora
ra ; Friga o Frea moglie di Wo- priore del amnisterò di s. Andrea
den, dea dell'amore, come Venere di Roma, dal Pontefice fondato
presso latini ; e Dysa o Thisd
i nella sua casa paterna. Scelto a
moglie di Thor, dea della giusti- capo della missione il santo per-
zia; il perchè gli abitanti dell'iso- sonaggio romano, gli diede altri
la ricaddero nelle tenebre del pa- monaci che Io accompagnassero per
ganesimo e dell'idolatria. Erano di illuminare una nazione infedele a
già scorsi quasi cinquanta anni dac- conoscere ed amare il vero Dio.
ché i sassoni, gli angli ed juti i IS'on tardò il nemico dell'uman ge-

erano padroni di queste contrade, nere a frapparvi ostacoli , dappoi-


quando piacque a Dio di far ri- ché giunto in Francia Agostino coi
splendere ai loro occhi la luce del compagni, restarono scoraggiti dai
vangelo, ed operare la terza con- racconti delle barbarie e dei peri-
versione della Gran Bretagna. II ge- coli che dovevano affrontare. Il Pa-
suita inglese Roberto Personio scris- pa rincuorò Agostino e missio- i

se in inglese, Le tre conversioni nari, i quali accompagnati da al-


dell Inghilterra dal paganesimo al- cuni franchi originari come gli an-
la religione cristiana : la prima glo-sassoni di Germania , siccome
sotto gli apostoli nel primo secolo interpreti, con essi s'imbarcarono, in
dopo seconda sotto Papa
Cristo; la tutti formanti il numero di circa
s. Eleulero e il re Lucio nel se- quaranta persone, ed approdò il
condo secoloj la terza sotto Papa vascello che li conduceva all' isola
s. Gregorio Magno e il re Etel- di Thanet, posta all'oriente del pae-
berto nel sesto secolo, con diverse se di Kent, probabilmente nell'an-
altre materie appartenenti alle det- no 5cj6. Appena
Agostino pose
te conversioni, Roma 1740 e 1702, piede in terra mandò a dire ad
opera tradotta in italiano dal sa- Eteiberto re di Rent, che veniva
16 ING ING
da Roma per assicurargli da parte fare le sue divozioni. In questa i

diDio il possesso d'un regno che missionari cantavano l'uffizio, cele-

non avrebbe mai fine. Il principe bravano la messa, predicavano ed


fece rispondere ai missionari che amministravano i sacramenti. Un
si rimanessero nell' isola che poi , gran numero di gente rinunziò al
avrebbe deliberato sul partito che paganesimo e ricevette il battesi-
fosse da prendere, facendogli in- mo, e lo stesso re si convertì ; la
tanto somministrar le cose necessa- quale importante conversione fu se-
rie al loro sostentamento. guita da quella d'una moltitudine
Etelberto ch'era il più possente innumerabile di sudditi. In seguito
dei sovrani dell' eptarchia avea , s. Agostino si recò da Virgilio ve-

qualche barlume del cristianesimo, scovo d'Arles e vicario della santa


avendo sposata Berta figlia di Ca- Sede nelle Gallie, e fu consacrato
riberto 1 re di Parigi , la quale vescovo, sebbene altri dicono che
principessa era una zelantissima cri- già lo fosse. Appena ricevette la
stiana, e si era fatta seguire in In- consacrazione, dopo di aver battez-
ghilterra dal santo vescovo Luidar- zato Etelberto, mandò a Roma Pie-
do o Letardo, che le serviva di tro e Lorenzo per aver nuovi ope-
limosiniere e di direttore. Passati rai evangelici. Questi di ritorno
alcuni giorni, il re si portò nell'i- condussero seco parecchi fervidi di-
sola di Thanet, e si mise a sede- scepoli di s. Gregorio I, fra i quali
re a cielo scoperto per dare udien- Mellito, Giusto e Paolino in ap-
za ai missionari. Questi preceduti presso vescovi, oltre Rufiniano che
dalla croce e dall' immagine del fu terzo abbate del monistero di
Salvatore, cantando litanie ed ora- s. Agostino. Con questi nuovi mis-
zioni a lui si portarono in proces- sionari il Papa mandò quanto era
sione. Giunti al re, gli annunzia- ad-
necessario pel servizio divino,
rono la parola di vita eterna , la dobbi di chiesa, paramenti d'alta-
quale piacque al principe, ma di- ri, vasi sacri, vesti pei preti e chie-
chiarò che promesse gli pareva-
le rici, reliquie degli apostoli e de'mar-
no un poco incerte. Aggiunse che tiri, e gran numero di libri. Spes-
essendo essi venuti per lui da parti so s. Agostino ragguagliava il Pon-
sì lontane, non permetterebbe che tefice dei progressi della missione,
si dasse loro alcuna molestia, ac- consultandolo nelle più piccole dif-
cordandogli di poter predicare ai ficoltà, quantunque si potesse re-
suoi sudditi : volle che si fer- golare colle proprie cognizioni. Scri-
massero nella sua capitale Cantor- veva pure s. Gregorio I a' di lui
bery, e stabilì loro un assegnamen- cooperatori per la distruzione de-
to per vivere. Quivi i missionari gli idoli e per cangiare i templi in
con austerità, digiuni, imitando nel chiese. Il pio re Etelberto
si ado-

tenore di vita gli apostoli, tenevansi però con zelo a stendere il regno
pronti a suggellar col sangue la di Gesù Cristo, e durante gli ul-
fede di Gesù Cristo che predica- timi venti anni di sua vita, nulla
vano. Vicino a Cantorbery era una risparmiò onde procurar la conver-
chiesa antica dedicata a s. Marti- sione de' suoi sudditi : fece savie
no, che i bretoni aveano abban- leggi, abolì il culto degl'idoli e
donato, e in cui la regina usava ne fece chiudere i templi in tutti
ING ING 17
i suoi stati. Colla sua liberalità la Kb. 5, cap. 42, § 8. S. Gregorio
chiesa cattedrale di Cantorbery fu I, lib. XII, epist. XV. Zaccaria
fabbricata in luogo dov' era stato nel suo Anlifebronio tom. Ili, p.
un tempio degli idoli, ad onore di 1 49 327, ediz. del 1770, ove
e
s. Pancrazio. Fuori delle mura fon- per ciò adduce l'autorità di Beda,
dò il monistero de' ss. Pietro e Pao- Hist. gent. Augi. lib. II, cap. 1 3 ;
lo, che prese poi il nome di s. A- e di Giovanni diacono in vita s.
gostino come pure
, la chiesa di s. Greg. Ij lib. II , cap. 37. San
Andrea di Rochester, e guadagnò Gregorio I non dubitava di non
alla fede Seberto re de' sassoni o- avere il potere di cambiar la giu-
rienfali. Fu meno fortunato con risdizione delle metropoli partico-
Rechvaldo re degli angli orientali, lari, senza aver riguardo alcuno
perchè questi abbracciato il cristia- ali' antica divisione ecclesiastica,
nesimo, mescolò il culto di Dio a quando le circostanze rendevano
quello delle false divinità. Nell'an- questi cambiamenti o necessari o
no 600 s. Gregorio I con lettera sommamente vantaggiosi : molti e-
si rallegrò con Etelberto del suo sempli se ne trovano nella storia
zelo, e gli mandò alcuni regali ; ecclesiastica di que' tempi. Per pub-
egli mori616, fu sepolto nella
nel blica utilità dunque e forti ragio-
chiesa de' ss. Pietro e Paolo, e nel ni Gregorio I diede la qualità
s.

martirologio è nominato a' 24 feb- di primate a s. Agostino ; percioc-


braio. ché intese con questo di procu-
Nello stesso anno 600 il Ponte- rare efficacemente la riforma dei
fice mandò il pallio a s. Agostino, bretoni, i quali, a quanto ne di-
colla facoltà di ordinare dodici ve- ce Gildas , erano caduti in sì
scovi sui quali egli avrebbe il di- grossolana ignoranza e in tali bar-
ritto di metropolitano. Gli ingiun- barie, che non ritenevano più. di

se di ordinare un vescovo a York, cristiani altro che il nome. Intanto


dopo laconversione di que' popoli la fama de' miracoli che s. Agosti-
della contrada settentrionale, e di no per virtù divina operava in
dargli anche dodici sulTraganei ; Inghilterra, mosse il Papa a dargli
ma circostanze particolari obbliga- su ciò saggi avvertimenti, massime
rono in appresso a fare alcun can- di non levarsi in superbia e vana-
giamento nella esecuzione di que- gloria. Sant' Agostino consacrò Mel-
st' ordine, come narra il celebre lito vescovo di Londra o dei sas-
inglese ab. Albano Butler nelle soni orientali, e Giusto vescovo di
Vile de padri, dei martiri e degli Rochester; e vedendo che la fede
altri principali santi, in quella faceva mirabili progressi, e che il

cioè di s. Agostino. II Novaes nella vero Dio avea per tutto adoratori,
•vita di s. Gregorio I dice che que- imprese a visitar la Britannia, sicco-
sti ingiunse a Agostino di ordi-
6. me legato e metropolitano fatto
nare due metropolitani, uno in dal Pontefice, onde travagliare an-
Londra, 1' altro nella città di York, che per la salute degli antichi bre-
i quali potessero ciascuno ordinare toni, i quali co.je dicemmo eransi
nelle loro provincie dodici vescovi, ritirati sulle montagne del paese
e cita i seguenti autori. Pietro de di Galles. Egli desiderava ardente-
Marca, De concord. sac. et irnp. mente istruirli, correggerne gli a-
vot. xxxv 2
18 ING ING
busi, come a conformarsi all' uso la loro nimistà contro gì' inglesi

della Chiesa cattolica in celebrare o anglo-sassoni : un odio inflessibi-


la Pasqua, nell' amministrare il le contro la nazione che li avea
battesimo secondo la pratica della vinti accecò a' bretoni le loro men-
Chiesa universale non che indurli ; ti e ne indurì il cuore, ricusando
ad unirsi a lui per dare 1' ultima di unirsi coi missionari per com-
mano alla conversione degli inglesi piere la loro conversione.
o anglo-sassoni. Giunto s. Agostino Mal si conchiuderebbe da quan-
sulle frontiere de' sassoni occiden- to abbiamo detto, che bretoni i

tali ossia della contea di Worce- non fossero d' accordo in punto di
ster, poco lungi dal paese di Gal- fede colla Chiesa universale ; poi-
les, dopo il 60 1, forse nella città ché vi sono diverse ragioni a mo-
di Ausric o nel luogo chiamalo la strare la loro cattolicità. I bretoni
quercia di s. agostino, invitò ad riconobbero 1' ortodossia di s. Ago-
una conferenza i vescovi e i dot- stino; essi erano slati fino a quel
tori bretoni, ed essi accettarono tempo uniti di comunione colla
1' invito. 11 santo pose in opera Chiesa di Roma e delle Gallie : s.

le esortazioni, le preghiere avvalo- Niniano loro compatriota che ,

rate da un miracolo, perchè si predicò ad essi la fede, e morì tra

correggessero dai menzionati ahusi, loro nel 4^ 2 >


avea studiato a Ro-
ed i bretoni riconobbero per vera ma. È noto lo zelo dei primi cri-
la dottrina da lui predicata, ina stiani per la conservazione della
soggiunsero non poter abbandona- purità della fede, e se qualcuno si

re le loro antiche costumanze sen- arrischiò d' introdurvi innovazioni,


za il consentimento di tutta la na- fu tantosto punito e separato dal
zione, e che faceva d'uopo aduna- corpo de' fedeli. I bretoni perse-
re un sinodo generale nel loro verarono nella vera fede senza al-
paese. In questo sinodo si trovaro- cuna divisione lino al regno di
no sette vescovi e gran numero di Costanzo : comparve tra essi 1' aria-
teologi, soprattutto del monislera nismo, ma subito sparì. Appena il

di Bangor posto nella contea di pelagianismo pose le radici nel lo-


Flint poco lontano da Dee. Entra- ro paese, s. Germano d' Auxerre,
ti essi nel luogo ore dovea tener- e s. Lupo di Troyes vi si recaro-
si il parlamento, s. Agostino non no a combatterlo, e si sa come
si levò dal suo seggio, ciò che dai essi vennero a capo di sbandirlo
bretoni, secondo l'avviso di un fa- dalla Bretagna. Gildas dotto teo-
moso romito, fu preso a male, o- logo che visse per molti anni tra

stinandosi ne' loro torti divisamen- i britanni, rende giustizia alla fé-»

ti. 11 santo nella conferenza non de di questi popoli, solo rimpro-


fece parola della sua dignità, e vera i loro disordini. Altra prova

quanto al suo diritto di primazia, dell' ortodossia del clero britanno

egli Io avrebbe volentieri ceduto è 1' invito di s. Agostino per aiu-

all' arcivescovo di s. Davide nel tarlo nell' opera della conversione

paese di Galles, se così fosse pia- dei sassoni, Iucche non avrebbe
bretoni, a patto però che fatto se non avessero i britanni
ciuto ai

si conformassero alla disciplina -del- tenuta la fede della Chiesa catto-

la Chiesa universale, e deponessero lica. Da ultimo il rev. Rees M. A.


ING ING r
9
nel 1837 Cl diede un Saggio so- nell' anno 604, non essendo certa
pra i santi gallesi, ovvero sopra i 1' epoca in cui passò nel soggiorno
primitivi cristiani del paese, di Gal- della gloria; e meritossi il titolo di
les. Ai tempi di cui parliamo non apostolo dell' Inghilterra. Notere-
vi era arcivescovo a Caerleou su mo che questo titolo si dà dal
1' Usk ossia Isea Silurimi, perchè Beda anche a s. Gregorio I, come
la sede metropolitana era stata da si può vedere nel Breviario roma-

questa città trasportata a Landau no a' 12 marzo, lect. 2 noct. Fu


da s. Dubrizio, e poco dopo a Me- sepolto nel portico della chiesa dei
nevia o Menew
da s. David, il che ss. Pietro e Paolo , non essendo
era già avvenuto ottant' anni cir- ancora introdotto 1' uso di seppel-
ca prima dell' arrivo di s. Agosti- lire nelle chiese le persone quali-
no in Inghilterra. Vedendo quindi ficate o di una eminente santità,
s. Agostino la caparbietà de' bre- e nello stesso luogo furono tumu-
toni, dichiarò loro con ispirito lati i immediati suoi successori.
sei
profetico, che se essi si ricusavano Questi sette arcivescovi avevano sul
di predicare agi' inglesi la parola loro epitaffio il titolo di patriarchi
di vita, soggiacerebbero per le lo- d' Inghilterra. Dipoi le reliquie di
ro mani ad un decreto di morte. s. Agostino furono trasferite in città
La qual predizione si verificò do- e deposte nel portico della catte-
po la sua morte, quando Edilfrido drale di Cantorbery, mentre la
o Edetelfredo re degl' inglesi set- sua testa nel 1221 fu posta in
tentrionali, ancor pagano, disfece i una cassa guernita d' oro e di pie-
bretoni nella famosa battaglia di tre preziose ; altre ossa furono
Chester, ed uccise mille e duecen- chiuse in' una tomba di marmo
to o forse duemila duecento mona- ornata di belle sculture,
e vi ri-
ci di Bangor. Questo gran nu- masero fino alla lagrimevole de-
mero di religiosi scannati non deve molizione dei monisteri in Inghil-
sorprendere, dappoiché il monistero terra. La gratitudine e la venera-
di Bangor era diviso in sette clas- zione aveano reso sacra la memo-
si, sotto altrettanti superiori, ed ria di Agostino presso gì' ingle-
s.

ogni classe era composta di tre- si ; ma la calunnia si è adoperata


cento persone, per modo che quan- negli ultimi tempi a dare di lui
do gli uni lavoravano, gli altri un' opinione la più torta. Contro
cantavano le lodi del Signore. di lui scrissero le più amare in-
Qualche autore dubita se siano vettive e con astio diversi scrittori
stati uccisi i milleduecento mona- protestanti, come Rapin di Thoyras
ci, poiché il Beda dice che al loro nella sua Storia, V arcivescovo Par-
numero in tale circostanza si era- ker, e per non dire di altri Smol-
no uniti degli altri. Sant' Agostino let nella sua Storia d' Inghilterra,
volle prima
morire darsi un di di cui abbiamo la traduzione di
successore sulla sede di Cantorbery, Targe, le cui note fanno onore al
alììne di non lasciare una chiesa suo sapere ed al suo pensare. Ma
nascente priva di un buon pastore, dalla Storia ecclesiastica di Beda si
e pose gli occhi sopra Lorenzo. rileva qual fosse la fède che s.
La morte beata del servodi Dio Agostino e i suoi cooperatori re-
avvenne ai 26 di maggio, e forse carono in Inghilterra, come dalle
ao ING ING
opere di s. Gregorio I si può e- nistero, e in tutto che potesse con-
ziandio rilevare. E inoltre a ve- tribuire alla santifica/ione delle a-
dersi il libro eccellente intitolato : nime ;erano animati da quel-
essi

La conversione d' Inghilterra e la lo spirito di povertà e di disinte-


sua riforma paragonate insieme. resse, che avea reso ammirabili i
Ristabilita in tal modo la reli- loro padri nella fede e passarono ;

gione in Inghilterra, essa fece mag- tutta la vita loro nella mortifica-
giori progressi successivamente pei zione'e nel raccoglimento, siccome
suoi vescovi, missionari, e principi narrasi nella storia di Betla, e
pii. Dovendoci limitare a compen- questo fervore durava ancora nel-
diosi cenni, tanto le notizie eccle- 1'
824. Dicesi nelle visioni di Ve-
siastiche che civili riguardanti que- tino, allora monaco di Richenou,
sta illustre e possente monarchia, aver egli inteso da un angelo, che
si possono leggere in questo stes- la vita monastica fioriva in tutta
so Dizionario, negli articoli delle la sua perfezione al di là dal ma-
sedi arcivescovili e vescovili ancor- re ; e rispetto a questo secolo, ciò
che non più esistenti o non go- non può essere inteso che per
vernate da vescovi cattolici; in 1' Inghilterra. Si possono consulta-
quelli de' luoghi ove furono cele- re Canisio, Lect. antiq.; Mabillon,
hr&ti concilii; in quelli delle bio- Saec. IV
Bened.; Fleuiy t. X, p.
grafie dei santi vescovi^ re, abbati 220; e se anco si volesse sospet-
di questa nazione, ed in altri arti- tare sulla verità di questa visione,
coli riguardanti gl'inglesi e l'Inghil- ne risulterebbe tuttavia, che i re-
terra; laonde qui appresso riportere- ligiosi inglesi godevano di una
eoo delle indicazioni generali degli grande riputazione nel IX secolo,
avvenimenti e cose più importan- L' ordine monastico produsse in
ti. Molli principi di questa contra- Inghilterra assai uomini celebri per
da illustrarono i secoli in cui vis- la loro santità e pel loro sapere ;

sero colla loro santità, e con tal e di là mossero que' zelanti mis-
forza d'animo che fece loro sprez- sionari, che predicarono la fede
zare le grandezze umane. Speed in Germania, nella Svezia, nella
nella sua Storia della Gran Bre- Norvegia, e quasi in tutto il set-

tagna, a p. 243 e seg. parla di ot- lentrione. Non si può non conce-
to re e due che abbando-
regine, pire la più alta idea di s. Agosti-
narono il mondo
abbracciare per no e de' suoi cooperatori, dove si

lo stato religioso, e per menare esamini il prodigioso cambiamento


volontariamente una vita povera da essi operato in Inghilterra. In
ed oscura quale era la monastica, fatti, prima dell' arrivo di questi
Si legge nella dotta prefazione del santi missionari, gì' inglesi o anglo-
Monaslicon p. 9, che nello spazio sassoni erano dati ad ogni sorta
di duecento anni trentatre re e di vizi, e sepolti nella più stupida
regine degli anglo-sassoni scesero ignoranza ; di che è prova, che
dal trono in mezzo alla pace e al- allora quando essi sbarcarono in

la prosperità, per andare a rischili- Bretagna, non vi si conosceva pure


dersi ne' chiostri. 1 chierici e i 1' uso delle lettere, e che tutto il

monaci di que' tempi si oecuparo- loro sapere fino al tempo di s.

no cou zelo ucllc funzioni del mi- Agostino era nell' aver preso 1' al-
ING Ii\G 21
fàbeto degP irlandesi. I nortumbri, rano convertiti per timore del re
a della di Guglielmo di Malmes- defunto, tornarono all'idolatria ed
bury, vendevano per ischiavi i lo- abbandonarono le leggi della ca-
ro figliuoli, ed appunto s. Grego- stità. Morto ancora Sabereto o Se-

rio I, essendo ancor monaco, fu berto nipote di Etelberto e re dei


acceso in cuore da un gran desi- sassoni orientali, ì suoi tre figliuo-
derio di convertire 1' Inghilterra, li pagani diedero licenza ai sud-
per aver veduto nel foro romano diti diadorare gì' idoli: Mellito ve-
un mercante che voleva vendere scovo di Londra, Lorenzo di Ca,n-
due giovanetti inglesi di biondi torbery, e Giusto di Rochester fu-
capelli e di bellissimo aspetto, che rono costretti riparare in Francia.
non erano cristiani. Sembrandogli es- Mentre punto di partire
era sul
si di aspetto angelico, li fece collo- Lorenzo, nella notte precedente gli
care in monistero per esservi am- comparve il priucipe degli aposto-
maestrati nelle verità della fede. li s. Pietro, e battutolo fortemen-
Essendo Papa e venuto in cogni- te con flagelli lo rimproverò per-
zione che in Francia molti inglesi chè volesse abbandonare il gregge
fatti prigioni in guerra si metteva- a lui commesso, e l'incoraggi a sof-
no in vendita, scrisse a Candido frire anche il martirio. Nella mat-
prete che avea spedito in quel tina Lorenzo si presentò ad Ea-
reame, che acquistasse i giovanetti dualdo, che vedendolo lacerato gli
che non superassero 1' età di die- domandò chi avesse ciò fatto, ed
ciotlo anni, e li facesse cristiana- udita la narrazione dell'accaduto,
mente allevare ne'monisteri prov- fu preso da timore, e lasciata l'i-

vedendoli del necessario. Ma tosto dolatria e l'incestuoso maritaggio,


the il lume del vangelo sfavillò volle essere battezzato, incominciò
agli occhi degli anglo-sassoni, essi a proteggere la chiesa e richiamò
divennero uomini affatto nuovi, e di Francia Mellito e Giusto : que-
veii discepoli del Salvatore. Stupe- sti tornò alla sua chiesa, ma Mel-
fatti al vedere la vita angelica che lito non fu ricevuto dai londinesi.
menavano i loro apostoli, essi sen- Intanto Eduino re degli angli bo-
tironsi sospinti ad imitare il loro reali sposò nel 625 circa Edel-
distaccamento dal mondo, e il lo- burga sorella di Eadualdo, che
ro zelo nella pratica fino dei con- professando la religione cristiana, si

sigli evangelici. I nobili ed i prin- fece seguire dal vescovo Paolino


cipi fabbricarono chiese e moniste- già mandato in Inghilterra da s.
ri, e li dotarono riccamente. Gregorio I, perchè il re non es-
Dopo la morte del santo re di sendo lontano di convertirsi per-
Kent o Cantauria Etelberto, avve- mise alla regina di osservare libe-
nuta l'anno 616 circa, con gran ramente la sua religione. Paolino
danno della chiesa gli successe il non solo mantenne in questa quel-
suo figlio Eadualdo o Eadbaldo li del seguito di Edelburga, ma
che avea rifiutato di abbracciare il si adoperò per convertire gentili. i

cristianesimo, e contaminato il ta- Le quali cose avendo sapute il


lamo paterno con prendere la mo- Pontefice Bonifacio V, scrisse una
glie del genitore. Per le quali scel- lettera al re Eduino, che si legge
leratezze molti di quelli che si e- nel Labbé, Coutil, t. V, col. 1660,
aa ING ING
e nel Baronio all'anno 6a5, n. io, ero. Pieno di fervore Eduino in-
esorlandolo a lasciare l'idolatria, e dusse Carpualdo re degli angli o-
ad abbracciare il culto del vero Dio. rientaìi figlio di Redwaldo a la-
Altra lettera il Papa scrisse ad sciare col suo regno l'idolatria, ed
Edelburga, lodandone la pietà e lo a convertirsi al cristianesimo: dopo
zelo che avea pel dilatamento del- la sua morte il fratello Siberto re
la fede, invitandola a procurare la di eccellente dottrina e cristianissi-
conversione del marito. Gli eretici mo, dilatò la fede per opera del
criticarono Bonifacio V. per aver vescovo Felice.
detto nella lettera al re, che Cri- Nel 633 il re Eduino mandò
sto ci avea redento dal solo pecca- un' ambasceria al Papa Onorio F,
to originale. Ma oltreché non si chiedendogli il pallio per Paolino
trova in tale lettera la parola solo, arcivescovo di York e per Onorio
non meriterebbe rimprovero an- arcivescovo Dorovernense o di Can-
corché vi fosse, perchè con quel* torbery il Pontefice l'esaudì ed
:

l'espressione allro non avrebbe vo- esortollo a perseverare nella re-


luto intendere, se non che l'origi- ligione Però nell' istesso
cattolica.
nale è quello per la cui redenzio- anno mosse guerra ad Eduino il
ne principalmente morì il Salvato- re de' bretoni Ceadvvalla o Card-
re, mentre quel peccato è il solo wella cristiano crudele, aiutato da
comune a tutti gli uomini, molti Penda valoroso re di Mercia e pa-
de' quali, siccome tutti i bambi- gano Eduino perdette la battaglia
:

ni , non ne hanno altri , ciò che con strage de' suoi e la vita, che
osserva il Bellarmino, De Rom. pure perderono suoi figliuoli, on-
i

Pont. lib.4i cap. io. Nell'anno se- de 1' arcivescovo Paolino con altri
guente Eduino corse pericolo di figliuoli e la vedova Edelburga si
essere ucciso per uno scherano rifugiarono presso il fratello Ea-
mandato per ciò da Cuichelmo re dualdo. Inoltre Cardwella uccise
de' sassoni occidentali : un fedele pure successori d'Eduino, Ofrico
i

servo colla propria vita salvò quel- o Osrico, ed Eanfrido ma Oswal- ;

la del suo re, il quale però ri- do santissimo re di Northumber-


mase ferito. Nella notte la regina land o di York, con piccola armata
partorì una figliuola senza grave vinse ed uccise il tiranno e potente
dolore, per cui mentre di ciò Pao- Cardwella, e ciò per le orazioni
lino ringraziava Dio, il re fece al- del pio che tutto s'im-
vincitore,
trettanto co'suoi dei; ma per l'esor- piegò a mézzo del vescovo Aidano
tazioni del vescovo promise con- a dilatare la fede. Alcuni dubitano
vertirsi quaudo Dio lo avesse rèso che Ceadwalla sia stato cristiano.
vincitore di chi aveagli insidiato Nell'anno 653 ampiamente si dif-
la vita, e si fosse persuaso della fuse il cristianesimo nell' Inghilter-
religione cattolica. Riportò vittoria ra, giacché i popoli middleangles
su Cuichelmo, e riuscì a Paolino o angli mediterranei, insieme col
di battezzare Eduino, i primari del loro re Penda figlio di Penda re
regno ed il pontefice gentile Cuillì di Mercia, divennero cristiani, aven-
o Coirti. 11 re edificò una chiesa in do posto questa condizione il san-
onore di san Pietro, ed i suoi to re de' northumbri Osvvi o O-
figliuoli ricevettero il santo lava- swino, nel concedere a Penda per
ING ING 23
moglie la propria figlia Aleffeda. 689 Ceadwalla santo re de'bre-
Nel 655 il regno di Merda si toni o de' sassoni occidentali per
convertì alla fede interamente, e averli avendo regnato con
vinti ,

sempre più in ogni cosa fiorì nel- sommo valore. Vi si recò in pio
l'isola, come ancora lo studio del- pellegrinaggio siccome bramoso di
le sacre lettere e del canto eccle- ricevere il santo lavacro in s. Pie-
siastico, il quale conoscendosi solo tro, colla che così mon-
speranza
nel reguo di Kent, cominciarono do potesse passare agli eterni gau-
ad impararlo tutte le chiese, aven- di. ?«è vano tornò il suo propo-
do il Papa s. Vitaliauo spedito nel- nimento. Il Papa Io battezzò nel
l' Inghilterra Teodoro ed Adriano. sabbato santo, gì' impose il nome
Nel 679 si portò in Roma l'abbate di Pietro, e venendo poco dopo
Biscopo cognominato Benedetto, per a morte lo fece seppellire nella
ottenere dal Pontefice s. Agato- basilica, in premio del lungo cam-
ne l'esenzione al suo monistero, e mino fatto a causa di religione.
perchè in esso s' insegnasse il can- Il Pontefice fece porre nel suo
to ecclesiastico romano, usato nella sepolcro onorevole epitaffio. Narra
basilica di s. Pietro ; al quale ef- Beda, che d' allora in poi molli
fetto il Papa spedì in Inghilterra inglesi d'ogni rango e condizione
Giovanni arcicantore di tal basili- incominciarono i sacri pellegrinag-
ca ed abbate di s. Martino per gi a Roma
per riconoscere la loro
impararlo agli altri monisteri ; ed madre da cui erano stati generati
in oltre l'incaricò di esaminare la spiritualmeute, e per venerare i
fede della chiesa anglicana intorno sacri limini o tombe de'principi de-
delle volontà e delle operazioni di gli apostoli.
Cristo, e fu trovata cattolica ed Racconta Beda lib. 5, cap. 20,
inviolata. Nell'anno 681 nell'In- che nell'anno 709 Coenredo re di
ghilterra fu grande fame e pesti- Merda, ed Offa re de' sassoni o-
lenza, e s. "VYilfrido arcivescovo di rientali, avendo solennemente ri-
York, dopo essere stato in Roma, nunziato ai loro regni, si portaro-
trovando la sua sede usurpata si no in Roma per cambiare la co-
die a predicar l'evangelo ai sasso- rona reale coli' abito monastico, e
ni australi tuttora infedeli, e li re- furono ricevuti con estrema tene-
se cristiani. JVel 684 Egfrido re rezza dal Papa Costantino, che ve-
de' northumbri operò gran guasto stito pontificalmente all' altare dei
nel paese d'ibernia, non perdonan- ss. Apostoli nella basilica vaticana
do all' innocente popolo , né alle li consacrò a Dio nella professione
chiese e monisteri ; ma portando monastica. Scrive ilNovaes che nel
poscia il suo esercito a danno dei pontificato di s. Gregorio II termi-
pitti contro il consiglio del vescovo nò lo scisma o meglio la differenza
Cutberto nel 6S5, fu ammazzato d'Inghilterra o dei bretoni che dura-
con parte de' suoi , e d' indi in- va da centocinquaut'anni, sopra il

nanzi cominciò a scadere il resno celebrar la Pasqua nella XIV luna.


e potenza degli anglo-sassoni, met- Ina re di YVessex o de'sassoni oc-
tendosi in libertà i pitti e parte cidentali, dopo di avere regnato
de' bretoni. Nel pontificato di s. trentadue anni con molta gloria,
Sergio I si portò in Roma nel e assodata la tranquillità ne'suoi
a4 ING ING
stati con emanare un codice di il quale fu detto moneta d' ogni
leggi piene di saviezza,v pubblicale fuoco, dagli inglesi Romescol o
da Spelman, Conc. t. I, e cbe fu- Rome- Scot o St. Peter
, s pence,
rono le prime promulgate da al- e dai romani, Denaro di s. Pietro
cun monarca sassone nella Breta- [Fedì). Il Marangoni, Delle cose
gna, volle abdicare alla corona e gentilesche p. 4*5, racconta, che il

ritirarsi in Roma colla sua sposa re Ina avendo eretto una chiesa
s.

Edilburga. Egli fu talmente gene- magnifica ai ss. Pietro e Paolo,


roso e pio, che diede 2640 libbre fece porvi nel frontespizio cinquan-
d'argento per fare una cappella a tasei versi, ne' quali si nomina
Glastonbury ; 264 libbre d'oro fondatore. Si riportano questi dal
per l'altare; il calice e la pa- Bollando nel commentario istorico
tena d' oro massiccio pesavano di questo santo nel tom. II di
dieci libbre; l'incensiere, fatto del- gennaio, p. 906. Abbiamo dal Ri-
la stessa materia , otto libbre e naldi all' anno 74°» cn e s. Boni-
venti marchi; dodici libbre d'ar- facio apostolo della Germania scri-
gento furono impiegate pei can- vendo al novello arcivescovo Do-
dellieri ; venti libbre e quaranta rovernense, procurò rimediare ad
marchi d' oro per la coperta del un disordine grande, coli' invita-

libro degli evangeli ; dieciselle lib- re il concilio de' vescovi e dei prin-
bre d'oro per li vasi che serviva- cipi inglesi a proibire alle don-
no all'altare, e otto libbre dello ne inglesi di portarsi in pellegri-
stesso metallo per gli stessi bacili ; naggio a Roma, dappoiché v'era-
la pila dell'acqua santa, tutta di no pochissime città della Lombar-
argento, pesava venti libbre; fu- dia, della Francia e della Gallia
rono adoperate 175 libbre di ar- che non avessero alcune femmine
gento , e trentotto d' oro per le di mondo inglesi, quod scandalum
immagini del Salvatore e della Bea- est, et turpi ludo tolius ecclesiae
ta Vergine, e dei dodici apostoli ;
veslrae. Aggiunge il Rinaldi , a
1' altare e gli abiti sacerdotali li quanto abbiamo narrato di Ina,
fece guarnire d' oro e di gemme. che questi col fare tributario il re-
Al dire di Beda lib. 5, cap. 7, il gno a san Pietro, in tal guisa
re Ina si portò in Roma nel 72? s' ingegnò obbligare il suo popolo
sotto s. Gregorio II, per venerare a conoscere d' essere suddito al-
la tomba del principe degli apo- l' istesso principe degli apostoli, e
stoli, e non per farvi sfoggio di a venerarlo come suo signore; e
sua reale dignità, ma per quivi che il tributo riscuotevasi nel-
nasconderla agli occhi del moudo, 1' Inghilterra dai questori o collet-
e colla regina sua moglie abbrac- tori pontificii, 1' ultimo de' quali
ciarvi la vita monastica. Prima di fu Polidoro Virgilio, il quale con
rinunziare nel 728 al suo regno, somma lode scrisse le cose degli
volle renderlo tributario al romano inglesi.
Pontefice, obbligando sé medesimo Offa re di Mercia s'impadronì
e i successori suoi di contribuir del regno di Kent, nel 777 battè
alle chiese di Pioma ogni anno il popolo e CyueAvulf re di Wessex
un denaro di argento, che doveva presso Oxford; ed iuvase altresì il
riscuotersi da ogni casa del reame, regno di Estanglia o sia degli an-
ING ING a5
gli dell'est, con trucidare a tradi- te nel 1 1 ro per opera di Enrico V
mento il re Etelberto che si era por- imperatore; e siccome Federico I nel
tato da lui a chiedergli in isposa Ii5y gli recò l'ultimo esterminio,
la figlia Etheldrida che altri chia- con pontificia magnificenza fu poi
mano Alfreda. Questo monarca eb- da lnuocenzo III convertita nel fa-
be intime relazioni di amicizia moso Ospedale di s. Spirito iti Sa-
con Carlo Magno, e mandogli Al- xia (Fedi). Altri negano la gita
cinoo sacerdote inglese e celebre di Olla in Roma; altri invece di-
letterato di quei tempi, il quale po- cono che OlFa fondò in Roma un
sciadivenne il precettore di quel collegio per l'istruzione dei giovani
grande imperatore. 11 regno di Of- inglesiche volessero andarvi ad i-
fa era composto delle contee di studiare; ed impose aneli egli ai
Hereford, di "Worcester, di Glouce- suoi sudditi, cioè ad ogni famiglia,
ster, di Warwick,Derby, di di un annuo tributo di un soldo d'ar-
Chester, di Salop, Nottingham, di gento inglese o peuny per ogni
di Norlhampton, di Oxford, di Bu- casa. Questa imposizione fu posta
ckingham, di Leicester, di Bedford, in seguito anche dagli altri re del-
di Hunlingdon, di Cambridge, di l' eptarchia sui loro vassalli ; e sic-
Norfolk, di Suffblk, di Essex, di come alcuni attribuirono ad
Of-
Middlesex e della metà di quella fa non ad Ina l'istituzione del
e
di Ilertford. Verso il fine di sua denaro di s. Pietro , una parte del
vita, Olla si pentì del male fatto, quale doveva servire per tenere in
e dedicossi interamente alla divo- vigore l'istituzione in R.orna della
zione. Conferì ricchi donativi alle scuola o collegio degli anglo-sasso-
chiese, ed essendo stata distrutta ni, sembra potersi spiegare, che Ina
quella di s.Albano ne fondò uu' al- impose il tributo al suo regno di
tra con amnisterò cui donò beni WcfSCXj ed Offa a quello di -Aler-
considerabili, e poscia esentò le ter- cia ed agli altri da lui conquista-
re dell'abbazia dalla lassa chiama- ti. Sulla discrepanza della fondazio-
ta denaro di s. Pietro. Quindi nel ne della Schola Saxonum, di cui pu-
793, anno trentesimoterzo del suo re parlammo all'articolo Chiesa di
regno, e nel pontificato di Adriano s. Pietro di \ atic.oo presso di cui

I, come si legge nella vita di que- fu eretta, all'articolo Citta' Leom-


sto Papa, in penitenza de'suoi gravi wa ed in altri, ne accorda le opi-
falli intraprese a titolo di religio- nioni Francesco Pagi uà vita Ha-
ne il viaggio di Pioina, per quivi driaui I, num. 56, affermando che
rendere omaggio al sepolcro dei ss. Ina sia stato il primo fondatore,
Pietro e Paolo ed al vicario di Gesù. e successivamente Offa l'abbia ri-
Cristo. 11 Pontefice lo accolse con staurata ed accresciuta. Certo è che
paterna tenerezza e distinzione, ed il nel collegio e chiesa di s. Maria
re oltre il confermare il suo regno fino dalla loro fondazione fu de-
tributario alla Sede apostolica, cou terminato che vi si ricevessero i

reale munificenza accrebbe le reu- pellegrini nazionali, ed a tumularli


dite della scuola pei pellegrini in- decentemente qualora in quella a-
glesi già fondata in Roma dal re bitazioue accadesse la loro norie,
Ina, la quale soggiacque ad incendi 11 vocabolo di Schola Saxonum di
nell'817 e ucU't>47, e pmieipulmeu- cui là menzione s. Leone IX nel-
,

26 ING ING
la sua bolla registrata nel t. I, p. ed inlitolossi re di tutta l'isola nel-
a3 bollano Vaticano, indica
del 1*827, la quale verso questa epoca
bastantemente che in questo luo- prese il nome di Angleland, da cui
go si trovassero alcuni chierici derivò il nome d' Inglullerra o ter-
i quali non solo erano istruiti nei ra degli Angli: dipoi col volger
riti e costumanze d< Ila romana chie- dei secoli tornò in uso l'antico no-
sa, ma inoltre erano tenuti a pre- me di Bretagna e di Gran Breta-
stare un caritativo trattenimento ai gna. Così finì l'ettarchia sassone,
forestieri che dalla parte dell'Inghil- dopo circa quattro secoli di durala,
terre e Bretagna accorrevano rive- calcolando dall'anno 4^o in cui ap-
renti a visitare i sacri Limini de- prodò primo corpodi sas-
nell'isola il

gli apò fio li ( Pedi). soni sotto la condotta d'Engistoed


giovane Egherto o Ecberlo le-
Il Orsa Alcuni però pretendono, comesi
gittimo erede del regno di Wessex disse, che il paese di Bretagna abbia
de' sassoni occidentali, temendo le ricevuto prima la denominazione di
insidie di Britricco che aveva usur- Inghilterra e sino dallo stabilimen-
pato il trono, ritirossi in Francia e to del settimo regno sassone del-
fu educato alla corte di Carlo Ma- l' ettarchia verso il fine del IV
gno. Scrive Guglielmo di Malmes- secolo regno di Mercia continuò
II

bury lib. II, cap. i i, che i francesi ad essere governato da un capo


eccedevano tutte le altre nazioni che conservò il titolo di re fino all'e-
d'occidente in talora, in coltura ed poca di Alfredo il Grande, ma che
in civiltà, per cui da loro apprese fu sempre ligio e tributario d'Eg-
Egherto ad ammansare la rozzezza berto e de'suoi successori. Termi-
de'costumi sassoni. Egli militò con nate le oscillazioni inseparabili da
molta gloria nelle armate di Car- un paese diviso in piccoli stati, ed
lo Magno, e dopo la morte di Bri- effettuata la riunione delle sette
trieco suo competitore, avvenuta nel- monarchie sassoni in una sola, l'In-
1' 800, ritornò in Inghilterra ed a- ghilterra lusingava» ormai di go-
scese sul trono de'suoi antenati. Al- dere in avvenire d'una pace per-
la sua esaltazione trovò che qua- manente, e una solida prospe-
di
si tutte le famiglie reali delle altre rità. Scorsi pochi anni dopo l'esal-

monarchie dell' diarchia sassone e- tamento di Egherto uno sciame ,

rano estuile, e tutti quegli stali e- di barbari sbucati dal fondo dilla
rano agitati da partiti di vari com- Danimarca, l'antica Scandinavia, che
petitori che gareggiavano per ot- non trovando risorse nello sterile
tenere la cotona. Egherto, che van- loro suolo ed esercitando la pira-
tavasi essere il solo discendente di teria vivevano di rapine e di stra-
Cerdtcco fondatore del regno di gi, si diedero ad infestare le co-
Vessex, e faceva ascendere la sua ste d' Inghilterra e devastarono or-
genealogia sino a YVoden, colse ribilmente la provincia di Northura-
profitto da queste politiche convul- berland sui confini di Scozia, e
sioni, e postosi alla testa di un e- fra quelli che assassinarono vi fu
sercito, dopo una lunga serie di il martire s. Alcmondo figlio di
battaglie ed una varietà di avveni- Elredo e fratello di Osredo re di
menti militari, assoggettò ad uno ad Northunftbria. Egherto andò vigo-
uno gli altri regni dell' ettarchia, rosamente ad attaccarli e gli scou-
I X G ING 27
fìsse nelle sanguinose battaglie di trettanto,ed aggiunge che il re si
Charmouth e di EngisdoAvn. Ot- recò a Roma per voto, ricevuto
tenute queste due vittorie, e me- con paternali accoglienze dal Papa;
ritatosi il nome di Grande, morì che fece tributaria alla Chiesa ro-
nell' 838 lasciando la corona ad mana quella parte dell'isola che
Etelvolfo suo figlio. Va avvertito avea conquistata il padre, deter-
che diversi storici narrano, che do- minando che quelli de'suoi sud-
po che le truppe di Egberto era- diti che dalle proprie possessioni
no state vinte a Dartmoulh, i da- ricavavano trenta denari o posse-
nesi si unirono ai britanni, e poi devano più case, dassero ciascuno
essi furono superati a Hengstone- al Pontefice un denaro nella festa
Hill nell'835, e l'anno dopo morì dei principi degli apostoli o al più
Egberto. Perciò le battaglie di lungo in quella di s. Pietro in vin-
Charmouth e di Engisdowu non cuhs. Dice che rifece la
ancora
sembrano vere. Sotto il regno di scuola de'sassoni consumala da un
Etelvolfo i danesi fecero nuovi pro- incendio, e che autori della sua vi-
gressi: il re li pose in fuga sulle ta lodevolissima furono Suituno e
pianure di Okelcy che allagò del Adel.xlano, uomini di eccellente san-
loro sangue; ma i barbari quan- tità. Abbiamo dal Torrigio, Le sa-
tunque abbattuti, risorsero tosto ere grotte vaticane p. 188, che nel
con nuova vita e vigore. Sbalor- pontificato di benedetto III suc-
dito Etelvolfo dell' ostinato furore cessore Leone IV, essendo
di s.

cou cui i barbari ripetevano le lo- venuti molti da Inghilterra a Ro-


ro incursioni, e considerandole co- ma, olir irono una tavola di ar-
me un visibile castigo del cielo, gento all'oratorio di s. Gregorio I
procurò placar l'ira divina con in- Papa. Ritornato Etelvolfo in Inghil-
traprendere un pellegrinaggio a terra, in favore del clero pel pri-
Roma, e vi condusse seco Alfredo, mo Stabilì di pagar
nell'isola l'uso
il minore de'suoi quattro figli, il le decime, ordinando che ciascuno
quale usciva appena dal primo lu- de'suoi vassalli dovesse contribui-
stro di sua
ed ivi lo lasciò
età, re al clero la decima parte delle
per compiere la sua educazione. produzioni della terra o del lóro
Andrea Arnaldo nella sua ope- valore. Indi si vide costretto, per
ra: Denarius s. Pelri dispida ti o- evitare una guerra civile, a di\i-
nes hist. theol. exposilae, Noriin- dere lo scettro con Etelbaldo suo
beigae 1679, mce cne Etelulfo o figlio maggiore. Morendo poi nel-
Etelvolfo portatosi in Roma nel- T857, o meglio neh' 858, lasciò ad
1846 o 847 si fece confermare il Etelbaldo la metà del regno, e l'al-
titolo di re d'Inghilterra da san tra metà ad Etelberto suo secondo-
Leone IV, rendendo i suoi regni genito. Etelbaldo sfrenato nella dis-
tributari alla santa Sede, e che solutezza sposò Giuditta sua ma-
questo censo e religioso tributo trigna , e morì nell'860 : restò solo
continuò sino al tempo di Enrico Etelberto a regnare, che dopo sei
Vili. Di ciò con l'autorità di altri anni di regno, passali in continua
scrittori ne parlammo pure al ci- lotta coi danesi, morendo uell'86li
tato articolo Denaro di s. Pietro. lasciò la corona al suo terzo fra-
li Rinaldi al detto anno narra al- tello Elehedo 1 in preferenza ai
,

i8 ING ING
propri figli, per obbedire alle pre- castello di Kymvith nel principato
testamento paterno. In-
scrizioni del di Galles, con vigorosa sortita tru-
darno questo valoroso monarca, se- cidò infinito numero di nemici, tra
guendo le orme del suo predeces- quali Ubba comandante principale
sore, tentò di risvegliare il corag- de' danesi ; strappò loro il famoso
gio de'sudditi, onde porre argine al- vessillo incantato e misterioso, ap-
le devastazioni de'ladroni del nord, pellato rertfon o vessillo del corvo,
i guadagnando sempre terre-
quali e sul quale superstiziosamente po-
no, dominavano col saccheggio, le nevano gran fiducia e co' suoi ,

depredazioni e la schiavitù le pro- guerrieri andò ad unirsi ai con-


vince marittime d'Inghilterra. Do- nazionali nelle campagne di So-
po diverse battaglie Etelredo fe- merset. Allora Alfredo I uscì dal
rito nella battaglia di Morton mo- suo ritiro, travestito da suonatore
rì passati pochi giorni nell' anno d'arpa vuoisi che visitasse il cam-
871. I danesi vincitori nell'anno po danese per spiarne la posizione,
precedente aveano distrutto i tre i difetti e le forze; e postosi alla
inonisleri di monaci Bardeuy, Croy- testa de'suoi, non solo compiuta-
laod e Medeshamstedc, ed un altro mente sconfisse il nemico sulle mon-
di monache nell'isola di Ely. tagne di Ethandune presso Eding-
Nella generale desolazione Alfredo ton, ma lo costrinse ad abbandonar
il Grande quarto (ìglio di Etelvob il paese ed imbarcarsi sul proprio
lo, e fratello de'tre precedenti mo- navile. In questa occasione Gothrun
narchi, prese le redini dell'agitato principe danese ed alcuni del suo
reame, e portatosi in Roma fu co- seguito abbracciarono il cristiane-
ronato dal Pontefice Adriano II, simo, per cui il generoso monarca
come si ha da Polidoro Virgilio, permise ai convertiti stabilirsi nelle
Ilistor. Augi. lib. 5, p. 1 3 Altri 1 . provincie di Estanglia
e di Nor-
però affermano che Alfredo era thumbei land. Conchiusa la pace,
stato consecrato e coronato re, non Alfredo impiegossi con ogni stu-
I

che cresimato da s. Leone IV nel- dio ad ingentilire il suo regno col-


l'fi 54* Questo eroe con dodici bat- le scienze e colle arti, come l'a-

taglie campali costrinse i danesi vea difeso colle armi. Questo prin-
alla pace, con giuramento di e- cipe estendo slato educato in Ro-
vacuar le provincie occupate; ma ma sotto la direzione de' più insi-
essi ricevuti nuovi rinfòrzi inon- gni dotti, avea studiato i classici

darono colle armi le medesime. greci e che gli raffinarono


latini

Gli abitanti credendosi abbando- la mente in un'epoca hi cui v'era

nati dal cielo si diedero alla fu- appena alcuno in Inghilterra che
ga, ed Alfredo I senza forze si vi- sapesse tanto di latino da tradur-
de costretto rifugiarsi vestito da re le preghiere della chiesa. La
contadino per evitare la morte mancanza di dottrina in Inghilter-
da un pastore di Somerset. Nelle ra veniva dalla distruzione dei
foreste di questa provincia alcuni monisteri, durante l'incursione dei
gentiluomini inglesi fedeli al re, danesi. Quanto ad Alfredo I non
raccolti i fuggitivi, riuscirono a di- si ammette dai critici che avesse stu-

sperdere parecchi corpi danesi. Po- dialo il latino in Roma, poiché solo
co appresso Oduu assedialo nel nell' anno treutesimonono di sua età
1NG ING ao,

cominciò a studiare la letteratura quelle di s. Tommaso apostolo


romana. Anzioso d'introdurre il nell'India, donde il legato riportò
gusto delle lettere nel suo regno, quantità di gioie, d'aromati e di
invitò presso di sé i più celebri altre cose delle quali quella regio-
letterati d'Europa, fece copiare mol- ne abbonda. Dipoi nell' 888 molte
ti libri della biblioteca della san- limosine mandò a Gerusalemme, ed
ta Sede, indi fondò l'università dì in Roma per un vescovo, siccome
Oxford ; compilò un codice di leg- piissimo e protettore della religio-
gi, fece costruire una marina di ne cristiana. Fra gli altri talenti
guerra per tenere i danesi in sog- che adornavano Alfredo I, preten-
gezione, riedificò le città die i bar- desi ch'egli possedesse in grado e-
bari aveano rovinale; animò le minente la poesia, ed alcune sue
arti, il commercio e l'agricoltura, opere scritte in versi sassoni tutto-
e fece parecchi utili stabilimenti, i ra Tradusse dal greco
sussistono.
quali contribuirono non poco ad le Favole di Esopo, dal latino la
incivilire la sua nazione. Questo Storia ecclesiastica di Paolo Orosio
principe ristabilì l' ordine con una e quella del venerabile Beda, come
nuova divisione del regno in con- pure il trattato di Boezio Severino,
tee ; rese i cittadini vigilanti gli Della consolazione della filosofìa.
uni sugli altri, e stabilì dei giura- Liberatore della patria, padre del-
ti e f assemblea annuale de'mem- la legislazione inglese, della lette-
bri i più distinti della nazione. ratura, delle arti e delia marina,
Sotto il suo regno gì' inglesi inco- lo fu pure della libertà , avendo
minciarono a percorrere i mari, detto nel suo testamento, è giusto
spingendo le navi ad Alessandria, che gl'inglesi sieno liberi come i

donde attraversando l'istmo di Suez loro pensieri. Questo impareggia-


die luogo a trafficare colla Persia, bile monarca, modello de regnan-
e pel primo osò inviare un va- ti, senza neo che ne otfuscasse la
scello per trovare un passaggio al- gloria, finì la sua carriera d'an-
le Iudie dal nord dell'Europa e ni cinquantuno, e lasciò nel pianto
dell'Asia, e tentar il passaggio del i sudditi nel 900.
polo ; per lo che può chiamarsi Edoardo I il Vecchio suo figlio
anco il fondatore della colossale gli successe, solo imitandolo nelle
marina dell' Inghilterra. Alfredo I qualità guerriere, per le quali ri-

fece pure fiorire la chiesa anglica- portò sanguinose vittorie sugli ir-
na in più modi il Papa Marino I : requieti danesi , non però sul ri-
o Martino li neh' 883 a di lui belle Etehvaldo suo cugino che solo
preghiere liberò dal tributo la scuo- fece fuggire: questi restò ucciso in
la degl'inglesi in Roma, e tra i battaglia, perchè dal monistero fab-
donativi che spedì al principe vi bricato già da s. Cutburga sorella
fu una parte non piccola della ss. d'Ina avea rapito una vergine. El-
Croce. Grato Alfredo I a Dio per fleda o Ethelfleda sorella del re il-
averlo liberato dal giogo danese e lustrò il suo sesso con 1' asta e il
da molti pericoli, mandò due le- brando, e dopo aver militato col fra-
gazioni con moltissimi donativi, tello contro danesi, con un'arma-
i

cioè ima alle memorie de'principi ta costrinse gli abitanti del princi-
degli apostoli in Roma, l'altra a pato di Galles a pagar all' InghiU
,

3o ING ING
terraun annuo tributo. Pretensesi zesinegano interamente il fatto.
da alcuni che Edoardo I abbia fon- Poco dopo danesi di Northum-
i

dalo l'università di Cambridge; gli beriand, uniti ai britanni di Gal-


storiciperò discordano molto sul- les ed agli scozzesi formarono una
l'epoca di questa fondazione. Sotto lega formidabile contro gì' inglesi

questo regno e nell'anno 921 molti la quale venne distrutta in un ba-


inglesi che per divozione reca varisi leno da Atelstano nella celebre bat-
a Roma a venerare la tomba de- taglia di Brunsbury o Brunanburgh,
gli apostoli, furono assaliti dai sa- ove perì il fiore della nobiltà delle
raceni nei luoghi angusti delle Al- tre nazioni alleate. All'epoca della
pi, e vennero lapidati e sepolti nel- spedizione di Atelstano contro i fi-

la tempesta de' sassi : questi mali gli di Sightric sembra che Costan-
non furono bastevoli a moderare tinonon abbia dato alcun luogo di
la pietà degli inglesi, i quali con- ad uno dei due fratelli. Forse
ritiro
tinuarono a praticare il sacro pel- prima che venisse il re d'Inghil-
legrinaggio. Edoardo
morì nel I terra, Costantino lo avea fatto. Con
9^5, egli successe Atelstano o A- lo scopo di promuovere il commer-
thelstano suo figlio naturale, a pre- cio, ordinò Atelstano con legge che
ferenza di quelli legittimi ch'erano ogni mercante il quale avesse fatto
di Scuoprendo il re
età infantile. due viaggi in paesi lontani , fosse
una congiura orditagli da Elfredo, insignito del rango di nobile. Do-
e questo negando la colpa, lo man- nò trentotto borghi alla chiesa di
dò in Roma acciò si purgasse con Excester o Exeter; stabili il regno
giuramento alla presenza del Papa d'Inghilterra, e morì nel 94 1, con
Giovanni X ma spergiurando a-
; lode di prode. Gli successe Edmon-
vanti l'altare di s. Pietro, cadde in do I di lui fratello e non dissimile
terra, e dopo tre giorni morì nella nel coraggio e scienza militare. Con-
scuola degli angli. In riconoscenza quistò egli la provincia di Cum-
a Dio pel pericolo scampato, Atel- berland, e poi la cede a Malcolmo
stano donò alcuni terreni a s. Pie- I re di Scozia, sotto condizione di
tro. Affine di cattivarsi l'alfetto dei pagargli un tributo. Questo prin-
danesi cristiani stabiliti nel Nor- cipe fu il primo a fulminar pena
ihumberland , nominò Sightric o di morte contro i ladroni, ma Leof
Sitricco loro connazionale a gover- o Leolfo, famoso masnadiere, irri-

narli, gli diede il titolo di re e la tato dal rigore della legge, ebbe
propria sorella Editta in isposa. l'ardimento di penetrare alla men-
Morto Sitricco, i suoi due figliuoli sa di Edmondo I, il quale all'er-
pretesero regnare uniti e indipen- rando e trascinando il ladrone pei
denti dal re d'Inghilterra, onde capelli, l'assassino lo trafisse con
questi marciò contro di loro, e una pugnalata nel cuore, ma fu
contro Costantino re di Scozia che tagliato in pezzi dagli astanti. Con-
ne avea rifugiato uno, e costrinse sigliere del re fu s. Dunstano. La
Costantino ad offrirgli un tributo morte di Edmondo I si pone al (j\G
ed essere da lui dipendente. Que- o 948.
sta , al dire di alcuni, è la pri- Essendo i di lui figli ancora fan-
ma spedizione degli inglesi nel- ciulli, suo fratello Edredo assunse
la Scozia ; ma gli storici scoz- il titolo di re, e durante il regno
ING ING 3i
di questo pio monarca l' Inghilter- porti. I danesi che per l' addietro
ra si popolò di monaci. Elesse al- commettevano depredazioni, atter-
la dignità di gran tesoriere s. Dun- ritida forze sì formidabili non ce-
stano celebre abbate di Glastonbu- sarono neppure avvicinarsi a quelle
ry, e gli commise parte del gover- (piagge, Quelli che erano stabiliti
no. A malato tiranno d'Inghilterra, in Inghilterra osservarono la più
mentre nel 901 voleva bruciar la som messa condotta, e tracciarono
chiesa di s. Baltero, Dio lo per- le sedizioni e le turbolenze. I so-
cosse con repentina morte, per cui vrani di Galles, d'Irlanda, delle
Edredo divenne monarca di tutta Orcadi e di Scozia prestarono som-
l'Inghilterra, e mori nel 953, altri missione ad Ed»ar.
o Narrano alcu-
dicono nel q*>8. Edwy nipote del ni storici che volendo egli da Che-
defunto, perchè figlio di Edmondo ster valicare il fiume Dee per re-
I, montò sul trono, e siccome di carsi alla chiesa di s. Gio. Battista
reicostumi fu ripreso da s. Dun- sull'opposta sponda, rematori del i

stano che fu esiliato Volendo . suo battello furono otto sovrani a


Edwy seguitare a tenere la cugina lui tributari, e ch'egli stesso ne
Elgiva o Ethelgiva, estremamente dirìgeva il timone. Edgaro s' inti-
bella, dopo aver sposata altra don- tolò re d' Albione e sovrano di
na, ebbe a provare l'indignazione tutte l' isole circonvicine e dell'O-
del popolo e clero d'Inghilterra: ceano che le circonda. Frattanto
s. Odo
primate del regno fece con- un' immensa quantità di fora* t ieri
durre Elgiva in Irlanda, la quale d'ogni stato accorsero a stabilirsi
avendo azzardato ritornare in corte, in Inghilterra, con vantaggio degli
fu trucidala dalla plebe inglese. 11 isolani che perderono l'antica ru-
popolo di Londra non pago di ciò, videzza, ma anco la loro semplici-
con una parte del regno si ribellò tà. Fece una caccia generale di
contro il re, detronizzollo ed elesse lupi, i quali essendosi rifugiati nei
re il fratello di Edwy, di nome boschi di Galles, commutò a quel
Edgar o Edgardo, di straordinaria re il tributo con trecento teste di
avvenenza, ed allora di tredici an- lupi per estirparli. Aiutò s. Dun-
ni. Edgar ebbe i regni di Mercia stano arcivescovo Dorovernense o
e di Norlbumbria, essendosi stabi- sia di Cantorbery , nella riforma
lito che ilTamigi dovesse essere il degli ecclesiastici, e da lui ripreso
limite dei regni dei due principi. Ciò per un incesto fece umile peniten-
avvenne nel 9^7 o 9^9, ed Edwy za di sette anni dietro ; la ripren-
morì penitente nel 960 per le ora- sione di s. Dunstano fu per aver
zioni di s. Dunslano. Il regno di tolto una monaca dal monistero.
Edgar fu glorioso, dappoiché aiti- Nel 971 il re e s. Dunstano spe-
ne di mantenersi in pace fece vi- dirono una legazione al Papa Gio-
gorosi preparativi di guerra,
pose vanni XIII , acciò confermasse i
le truppe di terra iu un piede im- privilegi da Edgar concessi al mo-
ponente, e la marina pervenne sot- nistero di s. Maria di Glaslingebi-
to di lui ad un grado di potere ro, lo che il Pontefice benignamen-
fino allora ignoto : numerose squa- te annuì. Moli Edgaro nel 9- j.

dre bordeggiavano presso le coste Edoardo II il Martire, figlio del-


dell'isola, altre stazionavano nei la prima moglie, gli successe, ad
, ,

3a ING ING
onta delle opposizioni dilla matri- questo atroce attentato , i compa-
gna la bella ed ambiziosa Elfrida triota de'danesi trucidati, snianian-
figlia del conte di Devonshire. Or- ti di rabbia e vendetta, s'imbarca-
nato di tutte le virtù e guidato rono sopra una flotta con Sweyn
dai consigli di s. Dunstano che o Svenone loro re. Giunti in In-
l'avea consacrato, i suoi sudditi si ghilterra sconfissero le truppe reali
riputarono felici, tranne alcune vio- in più battaglie, costrinsero Etel-
lenti agitazioni che provò l'Inghil- redo II a fuggire in Normandia, e
terra a cagione de' benefizi eccle- dopo mille massacri s'impadroni-
siastici e de' chierici incontinenti. rono di tutto il regno ciò che ,

Passati tre anni Elfrida fece assas- ebbe compimento nel ioi3. Nel-
sinare il re nel 978 o 979, onde 1' anno seguente morì Svenone
porre sul trono il proprio figlio ed Etelredo lì venne di nuovo
Etelredo II: straziata poi dai ri- invitato da' suoi cortigiani a tor-
morsi fece sincera penitenza, fondò nare ad occupare il trono vacante.
i mentitori di Wharwell e d'Am- Ebbe in fatti questo principe ef-
bresbury, morendo santamente nel femminato la soddisfazione di reg-
primo. Nel 990 il Papa Giovanni gere ancora per qualche tempo e
XV XVI
spedì suo legato
detto sino al io 16 le redini mal sicure
Leone, che altri chia-
in Inghilterra della monarchia. Non tardò però
mano Vice, vescovo di Treveri a presentarsi con formidabile flotta
per mezzo del quale pacificò Elei- ed esercito numeroso Canuto II il
redo Il con Riccardo duca di Nor- Grande re di Danimarca e succes-
mandia. Sotto Elelrcdo II, prin- sore di Svenone. Atterrite le città
cipe vigliacco, l'Inghilterra fu espo- marittime al suo sbarco in Inghil-
sta ad ogni calamità per le scor- terra, gli aprirono le porte, e gli
rerie feroci dei danesi, e per te- inglesi deboli di forze non osarono
nerli lontani pagò loro diecimila resistergli. Etelredo II si rinchiu-
lire sterline, indi sedicimila lire non se nel suo palazzo di Londra, e vi
già ghinee , e poscia ventiquattro- morì io 16. Gli successe il fi-
nel
mila lire sterline. L'odio degl'in- glio Edmondo II Tronside o fian-
glesi contro i danesi essendosi ac- co di ferro, le cui illustri qualità
cresciuto, allorché essi portaronsi non furono valevoli a preservare
in Normandia a prestar soccorsi la desolata patria dal pesante gio-
ai loro fratelli d'armi ivi stabiliti, go danese. Radunò un esercito,
il re ordinò la strage di tutti i da- marciò contro il nemico, e dopo
nesi che soggiornavano nel regno due sanguinose battaglie, due re i

colle loro famiglie dal tempo di Canuto ed Edmondo II, all'ine


Alfredo. Incitò tutti i sudditi a d' evitare 1' ulteriore sterminio del-
massacrarli a' 1 3 novembre del le loro armate, si divisero il regno:
1002, giorno sacro a s. Brice, e fu al primo toccarono le provincie
pienamente obbedito con l' intera settentrionali, le meridionali al se*
strage d'ogni danese, senza riguar- condo ; ma
poco dopo essendo que-
do ad età ed a sesso: perfino Gun- sti da due suoi cortigiani
ucciso
hilda sorella del re di Danimar- nel 1016 o io 17, nò avendo pro-
ca e cristiana, perì fra i tormenti. le, la sua porzione dell' isola ven-
Giunta in Danimarca la nuova di ne devoluta a Canuto.
ING ING 33
primi anni del regno dal mo-
I ed il Cancellieri, Notìzie sulla ve-
narca danese furono impiegati in nuta in Roma del re ICanuto, p.
ispedizioni militari ed in battaglie; 64. Comprò
il re Canuto un brac-
gli ultimi in esercizi di divozione cio di Agostino dottore per gran-
s.

e di pietà. Dopo aver compiuto il dissimo prezzo in Pavia, come nar-


conquisto dell' Inghilterra, difesa la ra il Rinaldi a detto anno, e mo-
Danimarca dal re di Svezia, con- rì anno io36, lasciando tre
nell'

quistata la Norvegia, ed umiliata figliche furono tre sovrani ; cioè


la Scozia con costringere Malcol- Svenone di Norvegia, Canuto IH
mo II al consueto tributo per la Ardicanuto di Danimarca, ed
provincia di Cumberland, Canuto Araldo o Aroldo I d' Inghilterra
convinto del nulla della gloria ter- cognominato pie di lepre. Aroldo
restre, rivolse ogni cura ad acqui- 1 ebbe discordie col fratello intor-

stare quella del cielo. Profuse im- no la successione, e fu incolpato


mensi tesori in opere di pietà, e d' aver ucciso a tradimento nel
•verso le chiese e servi di Dio, e castello Guilford il giovane princi-
per eseguire un voto fece il pelle- pe Alfredo, figlio di Etelredo ed
grinaggio a Roma in abito da pel- Emma. Veramente più scrittori
legrino. Fu 1027, o
ricevuto nel ignorano la causa della morte di
meglio nel io3o, e benignamente Alfredo ; in ogni modo essa la di-
trattato da Giovanni XIX detto cono piuttosto avvenuta in Ely,
XX, come dall' imperatore Corra- non mai per tradiq^ento, sebbene
do II, e da Rodolfo III re di Bor- con tal mezzo egli era stato preso
gogna che trovavansi nella mede- qualche tempo prima. Morì Arol-
sima città. Accompagnò Canuto do I senza prole nel 1039 o nel
1' imperatore nella solenne proces- io4o, ed il suo cadavere con ese-
sione colla quale si portò nel d\ crabile crudeltà disotterrato, fu fat-
della Pasqua a ricevere la corona to gettare nel Tamigi, dal fratello
dalle mani del Papa, ed ottenne e successore Ardicanuto^ che fece
tanto da lui che da Rodolfo III, poscia saccheggiare ed incendiare
che i danesi e gì' inglesi passando Worcester per avere ricusato pa-
dai loro stati non fossero soggetti gare un nuovo tributo. Ardicanuto
a gravezza, in recarsi a Roma per poi morì nel io4t in un convito,
divozione o per mercanzie. Dal vittima di sua strabocchevole ghiot-
Pontefice poi ottenne Canuto che toneria, senza successore. Ne profitta-
gli arcivescovi suoi fossero dispen- rono gl'inglesi con esaltare al trono
sati di portarsi in Roma per pren- un rampollo della stirpede're sasso-
dere il pallio come sino allora ni, che fu Edoardo IH il Confes-

aveano Dicono alcuni che il


fatto. sore, col qual titolo la Chiesa Io
re Canuto edificasse una chiesa venera per santo. Le pacifiche vir-
ove fu poi fabbricata quella di s. tù di questo saggio re lo fecero a-
Maria in Traspontina. Certo è che mare dai suo vassalli. Repressela
in questa chiesa evvi una cappella congiura del potente conte Godwi-
dedicata a s. Canuto, il cui qua- no, di cui sposò la figlia; diede
dro dipiuse M.r Daniele. Di essa tra asilo al re di Scozia ove mandò

gli altri ne scrissero 1' Abeti, Ro- un' armata per ristabilirlo sul tro-
ma in ogni sialo, t. II, p. 127; no ; edificò 1' abbazia di Westmin-
voi. xxxv. 3
34 ING ING
ster, e raccogliendo le antiche lcg- Araldo II radunò anch' egli un
gi sassoni, compilò un nuovo co- numeroso quan-
esercito agguerrito
dice di leggi scelte, conosciuto in lo il normanno comandalo dal suo
Inghilterra sotto il titolo di gius competitore, e nelle pianure di
comune. A suo riguardo il Pa- Haslings fu decisa la gran contesa
pa Nicolò II confermò i privilegi con ostinato conflitto in favore del
che dalla santa Sede godevano i duca, perchè Araldo II. a' 14 ot-
re d' Inghilterra, ed altri ve ne tobre 1066 spirò coperto di ferite,
aggiunse. Morì Edoardo III nel e i due suoi
fratelli vennero ucci-

io65 o 1066 senza figli, perchè si suo fianco. Gli inglesi si die-
al
avea fatto voto con Editta sua dero alla fuga ed i normanni re-
moglie di vivere vergini, per cui starono padroni del campo così :

lasciò la corona a Guglielmo I il terminò la monarchia sassone in


Bastardo, figlio naturale di Ro- Inghilterra, dopo aver durato sei

berto I, duca di Normandia, nel secoli. narra


che allorquando
Si
qual paese un tempo era stato ri- Guglielmo I sbarcò nell' isola, nel
fugiato e vi aveva ricevuto cor- saltare dal palischermo a terra
tese asilo. Però ritiene il Lingard cadde, e che volgendo quest' acci-
essere incerto se s. Edoardo III dente in proprio vantaggio, affer-
abbia lasciato la corona a Gugliel- rando il suolo colle mani, escla-
J
mo I. masse Ecco ch io ho preso pos-
:

I grandi Z?\ regno, riprovan- sesso dell' Inghilterra. Una simile


do tale disposizione e di assog- avventura si racconta di Giulio Ce-
geltaisi ad un principe stranie- sare, nello sbarcar eh' egli fece in
ro, elessero concordemente Araldo Africa seguendo Catone. Gu^liel-
o Aroldo II, ultimo superstite dei ino l fu cognominato il Conquista'
re sassoni, figlio del conte Godwi- (ore. Sbalorditi gì' inglesi di ve-
llo, e maggiordomo della casa rea- dersi ad un tratto sottomessi ad
le. Esso seppe guadagnarsi subito uno straniero, non osarono da
1' affetto di tutta la nazione, e principio opporgli la menoma re-
ineditava di renderla felice quando sistenza, e mentre i loro progeni-
intese che il di lui fratello Tostig tori avevano disputato palmo a
o Tostone, collegatosi col re di palmo il terreno a' romani, a'pit-
Norvegia, avea invase le provincie ti, sebbene a quest' epoca gì' in-
setlentrionali del regno ; ma ara- glesi erano composti di sassoni e
bedue restarono morti nella batta- danesi in maggior parte, represse-
glia di Stamford - bridge presso ro ne' loro petti 1' antipatia che
York, ove Araldo II gli die batta- nutrivano contro i normanni, at-
glia. Intanto Guglielmo I ricorse tendendo qualche favorevole cir-
si Pontefice Alessandro II, che ri- costanza per isfogarla ; laonde tut-
conoscendone i diritti gli mandò ta la nazione dopo la distruzione
lo stendardo di s. Pietro benedetto, di South wark nella contea di Sur-
ed appena il principe lo ricevette rey che avea osato resistere, assog-
partì dalla Normandia, ed alla te- gettò il collo al giogo normanno,
sta di sessantamila combattenti, e Come i danesi erano una tribù di
con una flotta di trecento vele si sassoni, che si rifuggirono nella
presentò sulle coste del regno. Scandinavia quando Curio Magno
,

ING 35
conquistò la Sassonia ; cos'i i nor- se il governo e l'aristocrazia feu-
manni o uomini del nord erano dale, divise tutto il reame in tante
quella tribù di danesi, ebe nel IX baronie, per cui i suoi compagni
secolo devastando le coste setten- d'armi furono eretti in tanti pic-
trionali della Francia, sotto Carlo coli tiranni, i figli e discendenti
III il Semplice si stabilirono nella de' quali, fatti forti con erigere mu-
provincia da loro appellata Nor- niti castelli, commisero a danno
mandia, abbracciando con Rolando degl'inglesi rapaci estorsioni e ca-
loro capo la religione cristiana. pricciose \ioIenze, e collegati tra
Indi adottarono la lingua , i co- loro sovente scossero da' suoi car-
stumi e le leggi francesi , e col dini il trono ; dappoiché i baroni
sistema feudale di questi modella- dipendevano solo dal re , e cia-
rono il loro governo. scuno avea sotto di sé buon nu-
Il nuovo re entrò trionfante in mero di vassalli. Guglielmo I dis-
Londra, ricevè le spontanee offer- armò l'intera nazione, ed i conta-
te di sommissione del clero, dei dini persino degli utensili dell' a-
nobili e de' magistrati, e si fece gricoltura a cagione di una som-
coronare da Aldredo arcivescovo di mossa, ed in ogni maniera umiliò
York, prestando il giuramento so- gl'inglesi quindi ebbe qualche dif-
;

lito emettersi dai re sassoni ; cioè ferenza col zelante Pontefice san
di proleggere la religione, di go- Gregorio VII. Tra'suoi figli insor-
vernare la nazione con equità, e se guerra, e Guglielmo ed Enrico
di promulgare giuste leggi: niun si collegarono contro Roberto I
monarca però governò con dispo- duca di Normandia loro fratello
tismo più illimitato di Guglielmo maggiore. Questi si pose sotto la
I. Assicurato ch'ebbe questi il pos- protezione di Filippo I re di Fran-
sesso del trono inglese, e giltati i cia, e dichiarando guerra al padre

fondamenti della dinastia norman- ed ai fratelli, Guglielmo I lo vin-


na, ch'era per durare tanti secoli, se e perdonò, e lo mandò in I-
volle rivedere i suoi possedimenti scozia per tenerlo lontano dai fra-
di Normandia. Profittando gì' in- telli. Indi rivolse le armi contro il
glesi di sua assenza, impazienti di re di Francia, e mentre ne per-
scuotere il giogo, tramarono con- correva il regno» menaudo stragi,
giura di massacrare tutti i nor- il di lui cavallo fortemente si scosse
manni nel dì delle Generi, nelle facendolo cadere contro la parte ele-
cinese alla messa solenne. Pochi vata della sella, lo checagionogli una
giorni mancavano a dare esecuzio- contusione, e la morte a Caen in
ne alla sacrilega tragedia, quando Normandia nel 1087, lasciando fa-
inatteso ritornò Guglielmo I, e la ma di profondo prode
politico, di
sola sua presenza fece andar a vuo- guerriero, nemico.
e d' inflessibile
to il sanguinario progetto. Infor- Amante della caccia, non contento
malo quindi del mal animo cui delle tante foreste e parchi esisten-
era riguardato dagl' inglesi, privò ti in Inghilterra, fece piantare una
un gran numero di grandi de'loro nuova foresta presso Winchester
feudi, titoli ed impieghi, che con- di circa trenta miglia di circonfe-
ferì a gentiluomini normanni. Per renza, per lo che fece abbattere
meglio dominare il paese, introdus- case, chiesej mouisteri e giardini
36 ING ING
senza dar compensi ad alcuno. Con se grave insurrezione sventata dalla
Io scopo d' introdurre la lingua attività del nuovo re, dalla dappo-
francese nel regno sulle rovine del- caggine di Pioberto I, e dalla possen-
la sassone, ordinò che le leggi fos- te influenza di Lanfranco arcivesco-
sero tradotte in che
francese, e vo di Cantorbery. Guglielmo II e*
tutti gli atti pubblici si emanasse- reditò i vizi del genitore e niuna
ro in tale idioma, lo che fu pra- delle sue virtù; per le sue frequenti
ticato sino ad Odoardo III del estorsioni le ribellioni sovente si
1327. Tuttavolta anche oggidì rinnovarono. Voleva privare il fra-
quando il sovrano d'Inghilterra ap- tello anco della Normandia, ma i

prova o ricusa una legge fatta dal- baroni impedirono la guerra ; i

le due camere, esprime in lingua due fratelli si collegarono contro


francese la di lui volontà, mentre l'altro fratello Enrico, e Io spoglia-
uno risponde in nome del monar- rono domimi. Nel ioq. >
de' suoi /

ca : le roi le veut, le roi s'avisera. predicandosi la prima crociata per


A Guglielmo I si deve il dooni- liberare dai saraceni i luoghi di
sday-book, o grande catastro di Terrasanta, Roberto I per diecimi-
Inghilterra. Per tenere gl'inglesi in la marchi d'oro ipotecò al re il

soggezione fabbricò molte fortezze ducato di Normandia, ed arruola»


e castella, ed in Londra la famo- to un esercito partì per la Pale-
sa torre. Vietò agl'inglesi di tene- stina. Fu Guglielmo I ucciso nel
ro acceso il fuoco durante la not- 1100 in una partita di caccia, do-
te, e ad otto ore della sera in o- po aver edificato il gran palazzo
gni luogo suonava la campana de- di Westminster, gittato fondamen- i

nominata coprifoco perchè tutti do- ti del gran ponte di Londra, e ter-

vevano spegnerlo o coprirlo con minata la gran torre. Dissoluto


cenere. Guglielmo di Malmesbury com'egli era, avea poca o niuna re-
scrittore sincero descrive le buone ligione, per cui una volta ordinò
qualità di questo monarca, della ad alcuni teologi cristiani di dispu-
sua pietà, umiltà co 'servi di Dio, tare con alcuni rabbini, fermo d'at-
e de' monisteri che fabbricò ; cosi tenersi a quel sistema che gli sem-
della sua penitente morte, come brasse meglio fondato, come nar-
della sua misera sepoltura, e che rammo più sopra. Poco prima di
Dio punì ne'figliuoli l'atterramento morire avea bandito dal regno s.

delle chiese per la selva, nella qua- Anselmo arcivescovo di Cantorbe-


le perirono diversi suoi figli e ni- ry, provocato ad ira dalle paterne
poti. Poco prima di spirare Gu- ammonizioni fattegli da quel dot-
glielmo I fece a'suoi cortigiani un to e virtuoso prelato, per avere con-
lungo sermone sulla vanità delle tro il re sostenuto i diritti della
umane grandezze, e sullimportan- Chiesa, e per correggerne i vizi. Il

za dell' eternità, ed ordinò che si primate si ricoverò presso il Pon-


dassero rilevanti somme di denaro tefice Urbano che l'accolse con
II

a'poveri ed alle chiese. alte dimostrazioni di stima, ed il


Nel suo testamento il re defunto ritenne presso di sé, distinguendosi
dichiarò successore il figlio Gugliel- con somma lode nel concilio di
mo II il Bosso o il Biondo a pre- Bari. A
Guglielmo I successe il mi-
ferenza di Roberto I : ciò produs- nore fratello Enrico 1 JSeau-Clere,
ING ING 37
ossia valoroso studente o gran dotto- Inghilterra e nella Francia il car-
re, essendo ancora in Terrasanta il dinal Pietro Pierleoni romano, che
primogenito Roberto I cui spettava poi nel ii3o divenne antipapa col
la corona. Non essendo egli legit- nome di Anacleto II. Il Papa gli
timo erede del trono, si fece eleg- diede amplissime facoltà di correg-
gere dal popolo in un'assemblea gere ed emendare tuttociò che a-
tumultuaria ; e pietese poscia dare vesse trovato in detti regni meno
alla sua usurpazione qualche va- conforme alle regole dell' ecclesia-
lidità sposando Matilde figlia di stica disciplina. Questa legazione
Malcolmo III re di Scozia, come eccitò nei popoli, ai quali era di-
unica superstite degli antichi re d'In- retta, una straordinaria espettazio-
ghilterra della linea sassone. Ella ne, e il carattere e la ricchezza del
era consacrata monaca, però un cardinale contribuì non poco ad
concilio la dispensò dal voto. Ad accrescerne lo strepito e la fama.
oggetto di cattivarsi il favor del- Giunto in Francia spedì in Inghil-
la nazione e di soppiantar il fra- terra alcuni abbati a precursori del
tello maggiore Roberto I, sottoscris- suo arrivo, ed egli fu poi incontra-
se una carta costituzionale, chiama- to per ordine d'Enrico I, da Ber-
ta dagli inglesi Charter, con la qua- nardo vescovo di s. Davide e dal
le restrinse spontaneamente l'auto- chierico Giovanni suo cugino, che
rità reale dentro gli angusti limi- lo introdussero nell'Inghilterra. Ma
ti e confini ch'essa avea sotto i re siccome poco gradiva questa
il re
sassoni; confini che i due monar- legazione, ordinò che non fosse al-
chi normanni predecessori aveano loggiato in veruna chiesa o moni-
di gran lunga oltrepassati, estenden- stero, e che si dovesse alimentare
do il potere reale fino al dispoti- del proprio ; ed ammessolo final-
smo. Sotto i sassoni il potere mo- mente all' udienza gli disse che ,

narchico era bilanciato da quello non poteva permettergli di aprile


dell'assemblea nazionale, composta la legazione senza il consiglio dei
dagli individui più cospicui della vescovi e de' grandi regno, e del
nazione, chiamato consiglio de'dot- senza convocare un' assemblea di
tori, poiché i membri di questo au- stato. 11 cardinale intesa questa
gusto consesso doveano accoppiare la proposizione, credè di doversi riti-

scienza alla nobiltà; le leggi venivano rare dall' Inghilterra, onde conten-
proposte dal re, ed approvate o ri- to dei ricevuti onori se ne ritornò
gettate dall'assemblea. Questa servi in Francia, dove poteva senza con-
di modello alla formazione del par- trasto né ostacolo veruno esercita-
lamento d'Inghilterra, composto da re la sua giurisdizione e le fun-
principio de' soli pari del regno, ed zioni proprie del suo ministero. Il
accresciuto in seguito dai deputati Ciacconio nella vita di questo car-
del popolo. Ma la carta colla qua- dinale soggiunge, che il re Enrico
le Enrico I avea ristretto l'autori- I per conservare illesi gli antichi
tà reale, la violò egli stesso. Sotto il privilegi accordati da s. Gregorio
suo regno il furto e la fabbricazione I alla chiesa d'Inghilterra, spedì
della falsa moneta furono dichiara- suoi ambasciatori a Roma Pandol-
ti capitali delitti. 11 Pontefice Ca- fo arcivescovo di Cantorbery ed
listo li spedì legato a latere in Ereberto vescovo di Norwick, per
38 ING 1 9 G
giustificare la sua condotta presso Culto le pontificie lettere, restando
il Pontefice. dal Papa prosciolto poi dalla sco-
Ritornato Roberto I dalla Pa- munica: anche il concilio di Lon-
lestina, e sorpreso di trovar il di dra proibì che le investiture delle
lui trono usurpato, prese l'armi chiese si dassero dal re e da altri

per vendicare i suoi diritti ; ma laici. Finalmente per le rimostran-


l' intruso monarca con gran copia ze del Pontefice tralasciò Enrico I
di denaro e cosi la mediazione di s. di pretendere l' investiture , come
Anselmo, prima da lui esiliato e di sostenere che l'invio de' legati
poi richiamato, lo fece desistere in Inghilterra era in opposizione
dall'impresa. Appena l'incauto pria* alla concessione di s. Gregorio I,

cipe licenziò l'esercito, Enrico 1 gli che avea dichiarato legato della Se-
piombò addosso , lo vinse presso de apostolica l'arcivescovo di Can-
Tenchebrai in Normandia e per , lorbery, ciò che non avea impedi-
ventotto anni lo tenne chiuso nel to successivamente agli altri Papi
castello di Cardili nel principato di spedir legati nella Bretagna. Nel
di ove pretendesi che gli
Galles, ilio, il re si portò in Gisors a
facesse cavar gli occhi. Guglielmo trovare Calisto II, per la contro
111 duca di Normaudia, figlio del versia di Thurstan o Turstino con-
principe prigioniero, fu protetto da sacralo dal Papa arcivescovo di
Luigi VI re di Francia, e con York, alle cui istanze cedette ; e
guerra aperta pretese pure alla nel ii3o si recò a Chartres a ve-
corona d'Inghilterra. 1 francesi pe- nerare il Pontefice Innocenzo II ,

rò furono compiutamente sconfitti promettendogli, anche a nome del


da Enrico nella battaglia di Bren-
I regno, filiale obbedienza. Non si
ville, chiesero pace, e Guglielmo deve tacere che Guglielmo di Mal-
HI abbandonato da loro finì la inesbury assicura che Enrico I ne-
vita nell' oscurità. La vendetta di- gli ultimi ili sua vita fece peniten-
vina non tardò a punire Enrico za, divotamente l'estrema
e ricevè
1 col meritato castigo; poiché im- un/ione. 11 re lasciò col suo testa-
barcatosi il di lui unico figlio per mento la corona a Matilde sua li-
gassare di Francia in Inghilterra, glia vedova dell' imperatore Enri-
perì di naufragio presso Barfleur; co V; però Stefano di Blois figlio
egli ne restò così colpito di dolo- del conte di Boulogne di tal no-
re che passò il resto della vita nel- me, e di Adele sorella del defun-
l'amarezza, e seguì il figlio nel se- to monarca, prevenne l'arrivo della
polcro nel1 1 35. Aveva questo mo- cugina, e recatosi rapidamente a
narca sostenuta acerrima contesa Londra, si fece proclamare re dal
col primate s. Anselmo e con tutto popolo sempre intento a seguire il
il clero, intorno alle investiture ec- partito di colui che sa meglio ade-
clesiastiche , che il re pretendeva scarlo. Concorse all'esaltamento di
dare egli stesso presentando al ve- Stefano il suo fratello Enrico ve-
scovo eletto la mitra e il pastora- scovo di Winchester, e legalo del-
le. Ambedue mandarono legati a la Sede apostolica nell'Inghilterra,

Pasquale 11, il quale confermò la il quale portava speranza che do-


condanna che delle investiture ave- vesse proteggere la disciplina ec-
vano fatto coucilii ma il re oc-
i ; clesiastica, ed in fatti tanto giurò
,

ING ING 39
all'arcivescovo di Cantorbery, eli combattere un altro nemico in Eu-
rendere e conservare la libertà al- rico li Plantagcneto, figlio di Geof-
la Chiesa. Affermò Stefano nel giu- froy o Goffredo Plantageneto duca
ramento, che il regno eragli stato di Normandia e conte d' Angiò, e
confermato da Innocenzo li, per- di Matilde, il quale di sedici anni
chè il regno era feudatario del ro- sbarcò in Inghilterra, e forzò il re
mano Pontefice, da cui ogni no- a concedergli il diritto di succe-
vello re riceveva la conferma di , derglidopo la sua morte, che av-
che resero testimonianza parecchi venne nell'anno seguente ii54- Le
re, come Enrico li nelle sue lette- guerre di Stefano col re di Sco-
re. Il re di Scozia Davide I zio di zia, e quelle con Matilde ed il suo
Matilde, per sostenere i diritti della figlio ridussero il regno in uno sta-

nipote entrò in Inghilterra con un'ar- to deplorabile, luttuoso e commo-


mata , e desolò le provincie del vente. Aveva Stefano fatto giura-
nord ; fu però battuto dagli inglesi mento di mantenere la libertà ec-
nella celebre battaglia dello sten- clesiastica, ma non l'osservò, e per
dardo, e con pena salvarsi
potè aver perseguitato a torto Teobaldo
dalla fuga. Questa battaglia fu del- arcivescovo di Cantorbery, il Papa
ta dello stendardo perchè il coman- Eugenio III ordinò a' vescovi che
dante inglese conte di Albermarle lo scomunicassero , e interdicessero
s'avvisò di far inalberare sopra un il regno, né volle che fosse coro-
carro, non un gran Crocefisso in nato re Eustachio di lui figlio, il
luogo di vessillo, come scrisse qual- quale poi fu con repentina morte
cuno, ma sibbene lo stendardo fu punito, quando voleva occupare la
una croce nel centro della quale terra di s. Edmondo martire. Ste-
vi fu messo il ss. Sagramento, e fano disgustato del Pontefice, proi-
sotto gli stendardi dei tre santi bì ai suoi vescovi di portarsi in
Pietro, Wilfrido e Giovanni, che il Roma. Sotto l' suo regno
infelice
ispirò entusiasmo nell'armata, che fiori Guglielmo Malmesbury abba-
fieramente si scagliò addosso al ne- te benedettino, ed uno de' più ce-
mico, e lo fugò con immensa stra- lebri storici d' Inghilterra, siccome
ge. Non andò guari che Matilde autore De gestis regimi Anglorum,
sbarcò in Inghilterra, si fece nu- che comprende lo spazio di sette
merosi partigiani, e dopo vari fatti secoli; e degli Annales Saxoniae,
d'armi guadagnò una battaglia de- opera che comincia dal primo an-
cisiva, dietro la quale andò trion- no dell'era cristiana, e termina nel
fante a Londra, fece deporre il com- secolo XII in cui visse. Nel mede-
petitore dal trono, e rinchiudere in simo anno che fu assunto al tro-
carcere, quindi venne incoronata a no Enrico II, l'Inghilterra e gl'in-
Winchester solennemente. glesi venerarono sulla cattedra di
La prosperità di Matilde fu di s. Pietro il loro concittadino Adria-
corta durata. Il popolo di Londra, no IV, di vasta mente, gran zelo,
incostante ed avido d' innovazioni, e talmente disinteressato co' suoi
appena conobbe l'incapacità di go- che nei cinque anni circa del suo
vernare nella regina, l'esiliò, ed pontificato lasciò povera la madre,
estratto Stefano dal carcere lo re- e costretta a vivere delle elemosi-
pristiuò sul trono. Questi dovette ne della chiesa di Cantorbery. Nac-
,

4o ING ING
que di bassa condizione in Hertford- ri dell'anglicana civile libertà. A-
shire presso s. Albano, e già legato driano IV nel ii5o, coli' autorità
apostolico in Danimarca, Svezia e della bolla Lauda/nliter, presso il

Norvegia. A questi scrisse Enrico Bull. rom. tom. II, pag. 35 1, gli
li congratulandosi della sua assun- concesse di potere occupare l'Iber-
zione al pontificato, con lettera die ni a ossia Irlanda, senza pregiudizio
riporta Pietro Bleseuse , ep. i65, della santa Sede, col censo annua-
ove tra le altre cose gli disse. » De- le di Un denaro alla medesima da
sideriamo cbe vostra Beatitudine, pagarsi da ogni casa, su di che va
siccome le tocca a disporre di tutte letto Gualdo Cambrense, Hibernia
le cinese, così le piaccia di ordi- expugn., lib. II, cap. 6.
nare tali cardinali cbe sappiano Dopo la morte di Adriano IV,
vogliano, e possano aiutarvi a por- avvenuta in detto anno, gli succes-
tele il peso ; non guardando essi se Alessandro III, d' animo grande,
ne a patria né a potenza, ma te-
, e fregiato delle più eminenti vir-
mano Dio, odino l'avarizia, ami- tù. ; ina insorse 1' antipapa Vittore

no la giustitia , e avvampino di V, che sostenuto dalle armi del-


zelo per la salute delle anime". Nel l' imperatore Federico I, fu cagio-
principio del suo regno il sagace ne di lungo e funesto scisma, es-
Enrico II pose ogni studio ad umi- sendo costretto Alessandro III rifu-
liare il potere de' nobili d' Inghil- giarsi in Francia. Enrico II Io ri-
terra, divenuti dissoluti e dispotici conobbe per legittimo Pontefice, e
tiranni, facendone demolire le ca- rigettò le lettere del falso. Spedi
stella, colle quali pretendevano, ol- un ambasciatore ad Alessandro III,

tre farsi temere a' propri vassalli, supplicandolo a canonizzare s. E-


di far ombra al regio potere; indi doardo III, ed il Papa lo compiac-
sollevò il popolo dalle loro estor- que in Anagni prima di partire
sioni. Confermò la carta costitu- per la Francia, come si legge nel-
zionale di Enrico I suo avo, rin- la costituzione Jllius, loco citato p.
novò le antiche leggi d'Edoardo che 375. Essendo il re in inimicizia
dichiaravano il popolo soltanto sud- con Luigi VII re di Francia, con
dito del re, e perciò libero da ogni esso lo pacificò s. Pietro arcivesco-
vassallaggio feudale. Al clero ed vo di Tarantasia; onorò grande-
alla nobiltà eh' eransi fino allora mente il santo, e ricevè da lui le
diviso il potere, aggiunse un ter- ceneri benedette nel primo giorno
z 'ordine, quello cioè de' più ricchi di quaresima, indi soccorse il Pon-
fra il popolo, i quali cominciaro- tefice e Luigi VII contro 1' impe-
no ad uscire dall' oscurità , e ad ratore. Enrico II si portò a visi-

aspirare anch' essi ad aver parte tare nel monistero Bobiense Ales-
nell'amministrazione, ciò s'inten- sandro III, si gittò a terra per
de di alcuni impieghi che furono baciargli i piedi e gli offrì diversi
loro conferiti ,
poiché i deputati doni : il Papa Io baciò, ma egli
delle provincie non furono invitati rifiutò sedere nella sedia prepara-
la prima volta al parlamento, che tagli, e con umiltà sedette co' suoi
sotto il regno d'Enrico III. Per baroni in terra a piedi del Ponte-
questi regolamenti questo re viene fice, facendo parecchi doni a' car-

consideralo come uno de' fonduto - dinali prima di partire. Indi col
ING ING 41
re di Francia a Tociaco accolsero criminale secolare primate ben-
; il

Alessandro III col dovuto onore, sì lo fece arrestare e porre in


e facendo ambedue 1' ullizio di prigione, ma sostenne eh' egli do-
palafreniericondussero il cavallo vea essere giudicato a tenore dei
che cavalcava al padiglione appa- sacri canoni, dal tribunale eccle-
recchiato, ed ove il Pontefice li siastico. bramoso di fa-
Enrico II,

confermò nella concordia. Nel i 162 re a suo modo, radunò nel gen-
il re intervenne al concilio di Lon- naio 1 164 un piccolo sinodo o
dra ove fu eletto in arcivescovo conciliabolo di prelati a Clarendon,
di Cautorbery san Tommaso Can- dove furono formati parecchi re-
tauriense, eh' era allora cancelliere golamenti di disciplina, contrari a
del regno, ad onta di sua ripu- quelli stati fin allora in vigore.
gnanza e proteste che sarebbe sta- Aveva Alessandro III comandato
to avversario del principe per di- a' vescovi d' Inghilterra, che nulla
fesa della libertà ecclesiastica. Tan- concedessero al re contro la liber-
to il re di Francia, che quello tà ecclesiastica, per cui ricusò di
d' Inghilterra offrirono ad Alessan- approvare i menzionati regolamen-
dro III qualunque luogo de' loro ti, li biasimò altamente e ne im-
stati per sua residenza, ed egli pedì con severe minacce 1' esecu-
preferì la città di Sens. zione. Sdegnato 1' imperioso mo-
La pubblica stima che il giovane narca di vedersi contrariato, pro-
re si era procacciata con sollevare il ruppe in acerbe rampogne contro
popolo dall' oppressione de' grandi, Tommaso, il quale per salvarsi
venne ben tosto offuscata dall'aver dal suo furore passò travestito in
egli volutousurpare parte de' beni Francia.
del clero. Non conlento di averne 11 re d' Inghilterra mandò am-
diminuite le rendite, volle altresì basciatori al Papa per pregarlo a
scemarne l'autorità, spogliarli delle concedere la qualità di legato a-
immunità, e renderli ligi al potere postolico in Inghilterra all' arcive-
civile. Trovò però nel suddetto scovo di York . Alessandro III
Tommaso Becket arcivescovo di glielo accordò, a condizione però
Cantorbery e primate del regno che questo legato non dovesse ave-
dotto e virtuoso, un acerrimo e re alcuna giurisdizione sopra 1' ar-
zelante propugnatore de' diritti civescovo di Cantorbery, e che gli
del clero e della Chiesa , e tale altri vescovi dovessero proseguire
com' erasi dichiarato allorché fu a riconoscere 1' arcivescovo mede-
eletto . Le pretese di Enrico II simo come primate, ciò che dis-
dispiacevano al primate ; la fermez- piacque al re perchè voleva farlo
za di questi il rendeva odioso al deporre. Benché il Pontefice scri-
monarca. Stavano gli animi in tal vesse al principe in favore di Tom-
guisa disposti, allorché accadde maso, contro di questi Enrico II
un avvenimento, che offrì all' uno spedì una legazione ad Alessandro
1' opportunità di esternare il suo III di arcivescovi e vescovi, ma
raucore, all' altro di far palese il inutilmente ; allora gli confiscò tut-
suo zelo. Avendo un diacono com- tociò che gli apparteneva, cacciò
messo un doppio delitto, il re vo- dal regno i suoi parenti e fami-
leva farlo condannare dalla corte gliari, ordinando che ni uno facesse
42 ING ING
orazione per Tommaso. Ad istanza scomunica che gli avrebbe fulmi-
di Pietro Blesense lasciò il re che nato, co' suoi vescovi gli spedì una
si continuasse a riscuotere il de- legazione per iscusarsi, e perchè gli
naro di s. Pietro, e non volle ottenesse colla penitenza il perdo-
ascoltare proposizioni di pace dalle no dell' uccisione, protestando esse-
legazioni del Papa e dell' arcive- re stata commessa senza sua sapu-
scovo : minacciò di unirsi all' anti- ta, molto meno senza alcun suo
e
papa Pasquale III, e temendo di ordine. Alessandro III ricusò ve-
essere scomunicato da Tommaso dere gli ambasciatori, non volle
appellò ad Alessandro III. Quindi neppur sentire nominare il re,
a
ebbero luogo diverse ambascerie e voleva nel giovedì santo scomu-
tra le parti ed il re di Francia nicarlo, e fulminare 1'
interdetto al
senza risultati; finalmente caduto regno. Tuttavolta riuscì agli am-
il re gravemente infermo, e temen- basciatori di far sapere al Papa
do di morire con la taccia di per- per mezzo de' cardinali amici del
secutore della Chiesa, fece pregare il re, che in suo nome dovevano
primate di ritornare in Inghilterra, giurare essere egli pronto a quan-
promettendogli di non dargli più to il Pontefice avesse comandato.
motivo di disgusto. Aderì egli senza Allora Alessandro III ammise gli
esitare, e venne accolto nella sua ambasciatori in concistoro, e gene-
diocesi in mezzo agli applausi del ralmente scomunicò gli uccisori di
popolo ammiratore di sue virtù. En- Tommaso, i loro fautori, e quelli
rico II trattò familiarmente 1' ar- che gli avessero dato asilo; quindi
civescovo, volle essere onorato da mandò due cardinali legati Teodi-
lui in presenza della moltitudine, no ed Alberto per esaminare co-
ma riavuto dalla malattia ritenne ni' era proceduta la morte dell' ar-
contro i patti alcune possessioni civescovo.
della chiesa di Cantorbery. Quin- Frattanto Enrico II, per disto-
di udendo alcune misure di rigo- gliere 1' attenzione del popolo da
re prese dal zelante prelato, escla- sìabbominevole delitto, intraprese
mò in un trasporto di collera : una spedizione contro 1' Irlanda.
» Non si troveràdunque alcuno che Era questa isola divisa allora in
mi liberi da questo ecclesiastico sì cinque principati, cioè di Munster,
molesto ". Ciò bastò perchè quattro Ulster, Meath , Leiuster e Con-
gentiluomini venduti non meno al naught, ed ognuno governato da
loro interesse che alle passioni del un capo col titolo di re. Avvenne
re, e sicari di costumi, si recasse- che Dermot re di Leinster, sedusse
ro rapidamente armati alla chiesa, e rapì la moglie del principe Lei-
ove il santo pastore di nessun male trim, figlia del re di Meath, il
sospettando, recitava tranquillamen- quale in vendetta invase con ma-
te 1' uffizio divino. Quivi assalitolo, no armata il regno del rapitore; e
e fendutogli con replicati colpi il Dermot costretto a fuggire invocò
venerando canuto capo, lo stesero I' aiuto del re inglese. Questi pro-
intriso nel suo sangue a pie del- fittando di tali discordie spedì co-
l' altare, a'ar) dicembre del F170. là numerosi eserciti, e potlatovisi
Impaurito il monarca del risenti- egli ancora compì la conquista del-
mento di Alessandro HI e della l' isola, la «piale coutinuò sempre
1NG ING 43
dappoi ad essere considerata come essere disposto agli ordini del Papa
provincia d' Inghilterra. La vendet- a marciare contro gì' infedeli di
ta di Dio dopo sì splendidi trionfi Spagna, ed altre cose. Nello stesso
piombò sul capo del principe, dap- giorno ebbe la notizia ebe presso
poiché i di lui figli istigati dalla Almvick suoi eserciti comandati
i

propria madre Eleonora, figlia ed dal celebre Ralph di Glanvillc, a-


crede dell' ultimo duca d' Aquita- veano riportato vittoria su Gugliel-
nia, si ribellarono apertamente con- mo re di Scozia, e fatto questi
tro di lui. La regina era stata da prigioniero a mi-
; ciò che attribuì
lui ripudiata, per dar luogo ad racolo da Dio operato ad interces-
una sua concubina, Rosarnonda sione del santo. Intanto Alessandro
CI ilio rei detta la bella Rosamoncla } 111, trovandosi in Segni, a'20 o me-
a cui Eleonora con un pugnale al- glio a' 2 1 febbraio 1 1 73 solenne-
la mano fece trangugiare il veleno. mente canonizzò s. Tommaso arci-
Avendo il re domandato ad Ales- vescovo di Cantorbery.
Enrico li
sandro III la conferma dell' Ir- confessò al Papa essere il regno
landa per sé e successori ,
gliela d' Inghilterra feudatario della Chie-
concesse secondo le lettere degli sa romana, ed Alessandro III mi-
arcivescovi e vescovi irlandesi che nacciò la scomunica a chi avesse
1'avevano riconosciuto per loro si- turbato la pace del re. Con Luigi
gnore. In mezzo alle afflizioni rav- VII re di Erancia deliberò il mo-
vedutosi Enrico II, per obbedire narca inglese di estirpar l'eresia
ai cardinali legati, e per placare de' tolosaui, ed accolse quel prin-
V ira del cielo, con dare al mondo cipe con grande
onore in Inghil-
una pubblica testimonianza del suo terra, portatosi a venerar la tom-
peccato e del suo pentimento, an- ba di s. Tommaso già da lui pro-
dò a piedi nudi accompagnato da tetto. Indi Enrico II emanò alcu-
mollo seguito a prostrarsi sulla ne leggi favorevoli alla Cbiesa, si
tomba del santo vescovo; quivi propose di porgere soccorsi alla
piangendo amaramente il suo de- Terra Santa, i principi della qua-
litto, passò un giorno intero in le gli mandarono lo stendardo con
orazioni, senza prendere alcun ci- le chiavi del santo sepolcro, come
bo ; indi fatta una pubblica con- a legittimo erede del regno di
fessione delle sue colpe, e sotto- Gerusalemme. Celebrò pertanto
messosi alla penitenza della flagel- un' assemblea, nella quale die li-
lazione per le mani de' vescovi e cenza ai suoi sudditi di portarsi
de' monaci, ricevè dai cardinali alla crociata. Nel 11 85 mandò
1' assoluzione. A
Enrico II tutto un' ambasceria ad Urbano III, ed
volle che fosse presente il suo fi- ottenne da lui di poter coronare
glio Enrico che avea fatto corona- re d' Ibernia un suo figliuolo. Nel
re re, e giurasse con lui di man- 1188 a persuasione di Guglielmo
tenere per un anno duecento sol- arcivescovo di Tiro presero la
dati in Terra Santa, di riprovare croce di crociati Enrico II, il re
gli statuii di Clarendon, di togliere di Francia, ed il conte di Fian-
le cattive consuetudini contro le dra, il primo la prese bianca, il

chiese, di restituire a quella di secondo ili colore rosso, il terzo


Cautoibery le sue possessioni, di verde, quindi il monarca inglese
,

44 ING 1NG
die col consenso de' vescovi e dei gli elmo I, per le innovazioni da
principi ottimi ordini per la sacra lui introdotte, forzò emigrare nel-
spedizione, e scrisse ai patriarchi la Scozia molti anglo-sassoni, an-
di Gerusalemme ed Antiochia glo-normanni ed anglo-belgi, in
promettendo grandi aiuti. progresso la Scozia favorì spesso i

De' suoi quattro figli ne mori- ribelli inglesi ; ma il suddetto re


rono due, Enrico di malattia, di Scozia Guglielmo non acquistò
GeofFroy in un torneo, e per la la libertà se non dichiarandosi
sua indole perversa fu chiamato vassallo dell' Inghilterra e d' Enri-
fglìo della perdizione : ad Enrico co li. Sotto di lui fiorirono due
il re aveagli ceduto la contea d' An- celebri storici d' Inghilterra, Si-
giò e la Cenomanense, e V avea rueone di edDurham,
Enrico
fatto coronare dall' arcivescovo di Huntingdon. Enrico II morì peni-
York, contro la proibizione di A- tente. li primo atto che fece liic-
lessandro III che sosteneva 1' an- cardo I Cuor di leone appena
tica prerogativa di quello di Can- asceso al trono, fu la liberazione
torbery cui spettava coronare i re; della madre Eleonora che da se-
ma 1' ingrato Enrico più. volte si dici anni era in carcere. Sentendo
ribellò contro il genitore, tuttavol- il peso della paterna maledizione
ta prima di morire fece mirabile che avea provocato, allontanò gli
penitenza nel i 1 83, e fu lodalo iniqui cortigiani che avevano fo-
da Pietro Blesense intimo fami- mentato sua snaturata ribellio-
la
gliare del padre. Gli altri due fi- ne. Il giorno di sua inaugurazione
gli Riccardo I e Giovanni, colle- fu giorno di sangue e di strage,
gatisi con Filippo Augusto re di venendo massacrali dal popolo di
Francia, intimarono formalmente Londra tutti gli ebrei, senza ri-

la guerra al padre, il quale nel guardo a ad età, mentre


sesso o
1189 fu battuto, e costretto a pa- portavano al re una ricca corona:
ce ignominiosa, e nello stesso anno 1' ammutinamento ebbe principio
soccombè sotto il peso di sue scia- dal vedere gli ebrei contro il co-
gure, morendo di dolore : il car- stume uscire dal loro quartiere
dinaie Albanense legato di Clemen- in quel giorno di festa, e la loro
te III, scomunicò Riccardo I per distruzione barbaramente
si operò
tali guerre. Enrico II ebbe molte in tutto il regno. Volendo mettere
virtù, molti difetti, ed infinite nuove imposte, gli si oppose s.
amarezze. Stabilì 1' uso delle corti Ugone vescovo di Lincoln, che
ambulanti dette Assise, formate riuscì persuaderlo a desistere, e
da giudici che visitano due volte guadagnò la sua venerazione. Al-
ali' anno le capitali d'ogni prò- l'articolo Crociata narrammo la
vincia, per giudicare le principali parte che vi presero i re d' In-
cause civili e criminali del distret- ghilterra, così la spedizione di Ric-
to. Nel tempo del suo regno fu cardo I e sue conseguenze, come
esatta la prima imposta generale :
1'occupazione di Cipro a questo
colle eredità paterna e del duca articolo. Il regno di Gerusalemme
d' Aquitania suo suocero diverse Riccardo I Io die al nipote Enri-
provincie francesi unì alla monar- co, quello di Cipro a Guido di
chia. Siccome nel regno di Gu- Lusiguauo. S' inimicò cou Filippo
ING ING 45
Augusto perchè ricusò sposare la crificando le sue rendite, e facen-
sorella Alice, a cagione della ille- do fondere la sua argenteria. Fi-
cita tresca avuta col re genitore naltnentedopo quattr' anni di as-
quando era stata destinata alla di senza, tornò Riccardo I alla sua
lui tutela per dargliela poi in capitale tra i più clamorosi tras-
moglie, non che per altre dis- porti di gioia de' suoi fedeli vas-
sensioni che gli fecero abbando- salii. Altrove pur dicemmo come
nare la Palestina. Nel partire Rie- il Papa Celestino III scomunicò il

cardo I per la crociata avea la- duca d' Austria, e come non per-
sciato la reggenza del regno al mise che fosse sepolto il cadavere
vescovo Longchamp gran cancel- d' Enrico VI, senza aver prima
liere,a preferenza del fratello Gio- gli eredi restituito a Riccardo I
vanni, che nella sua assenza tra- 1' ingiusta somma esalta, ciò che
mò detronizzarlo, e costrinse alla era pure 1' ultima intenzione dei-
fuga il viceré. Venendo ciò a co- 1' imperatore. Inoltre Celestino III
gnizione del re volle ritornare minacciò di scomunica Filippo Au-
ne' suoi stati, ed attraversando la gusto re di Francia, se non cessa-
Germania in abito da pellegrino, va di perseguitare Riccardo I. Que-
o da cavaliere templario, con aper- sti desioso di vendicarsi del re di
ta violazione del diritto delle gen- Francia che avea occupato suoi i

ti, Leopoldo VI duca d' Austria, dominii, passò con un' armata al
per vendicarsi di un dissapore a- continente, devastando quelli del
vuto con lui, l'imprigionò, e 1' im- suo nemico. Dopo un' accanita
peratore Enrico VI se lo fece con- guerra di cinque anni ebbe luogo
segnare, e rinchiudere in una tor- una tregua, durante la quale a-
re a tutti occulto e solo scoperta vendo nel 1 199 il re posto 1' as-
da un bardo, altri dicono da due sedio al castello di Chalus nel
abbati, per cui si provvide alla Limosino per impadronirsi d' un
sua liberazione. I principi di Gei*- tesoro, 1' arciere Eertram de Jour-
mania sdegnati di tale violenza si dan l'uccise con una freccia. Avea
radunarono a Worms, ove Riccar- Riccardo I tre passioni favorite
do I, non meno eloquente oratore che i suoi nemici chiamavano le
che prode guerriero, trattò con ta- sue tre JìgUe, cioè la superbia, la
le energia la propria causa, che libidine e 1' avarizia. Aggiunse al-
l' imperatore lo baciò, 1' onorò, e le armi d' Inghilterra tre leoni, e
gli promise restituirgli la libertà, stabilì pesi e misure uniformi per
esigendo però pel suo riscatto tutto il regno. Sotto di lui fiorì
1' enorme somma di centocinquan- Guglielmo di Aewbury, uno degli
tamila marchi d' oro, essendo ogni storici originali d' Inghilterra. Dei
inarco circa dieci talleri imperiali, doni misteriosi mandati da Inno-
Allora si vide l'affetto cordiale della cenzo III a Riccardo I, e consi-
nazione inglese pel suo sovrano, e stenti in quattro anelli d' oro con
tutti sudditi in proporzione si
i quattro grosse gemme preziose, di
tassarono spontaneamente per una cui facemmo parola all' articolo
somma di denaro, e contribuirono Anello, come della spiegazione del
alla liberazione del re. Il clero fu loro significato, il p. Menochio ivi
il primo a darne 1' esempio, sa- citato ne riporta la lettera accom-
40 INO ING
pagna toria del Pontefice ed un pretesto di parentela, sposò pub-
brano di quella del re. In quella blicamente Isabella d'Angouléme, la

del Papa si rimarca l'indirizzzo: quale era stata promessa sposa al


All' illustre re d' Inghilterra ; in conte de la Marche. Questo se-
quella del monarca si nota questo condo matrimonio irritò talmente
soprascritto e saluto posto nel Filippo Augusto re di Francia, che
principio della lettera : Excellen- si dichiarò di bel nuovo contro di
tissimo Domino suo, et universali lui, e data sua figlia in isposa ad
Patri Innocentio Dei gratia catliO' Arturo, l'inviò con un corpo di
licae ecelcsiae stimino Pontifici, de- truppe ad assediare il castello di
s'Olissitnus suae majestatis filius, Mirabelle Giovanni marciò contro
Ricchardus eadem gratia rex An- di Arturo Io fece prigioniero,
, lo
glìae, dux Normanniae et Aquila- rinchiuse nella torre di Rouen, o-
uiae, et comes Andegaviae salutali, ve di propria mano l'uccise, e con
ci debitum in omnibus cani reve- una pietra al collo fece barbara-
ventia, et desiderio famulatum. mente giltare il cadavere nella Sen-
Non avendo Riccardo I che un na. Una sì orrenda serie di misfat-
figlio naturale chiamato Filippo, fu ti rese il suo nome oggetto di pub-
suo malgrado costretto a lasciar blica esecrazione; sebbene alcuni
la corona al disleale di lui fratel- storici dicono che Arturo morisse,
lo Giovanni, che contro i giura- modo omnibus ignorato. 11 re di
menti avea cagionato tumulti in Francia, dopo averlo invano citato
Inghilterra; i legati di Urbano III a comparire come vassallo, per gli
sino dal i 187 l'aveano coronato re stati che possedeva nel suo regno,
d'Irlanda, e Celestino III si era la- innanzi all'assemblea dei pari del
mentato di sua condotta. Giovan- regno, invase i di lui domimi nel-

ni fu dagli inglesi, vaghi d'impor la Normandia, indi privollo succes-


soprannomi a' loro monarchi, chia- sivamente del Poitou, dell'Angiò,
malo Senza terra, perchè il di lui della Turenna e del Maine, nò gli
padre Enrico II morendo non gli lasciò altra possessione nel continen-
lasciò alcun dominio in eredità. te tranne la Guienna. Così l'Inghil-

Malgrado il testamento del fratel- terra dopo aver per lungo tempo
lo ed il suo diritto di sangue, que- posseduto tante doride provincic nel-
sto monarca non ascese sul trono la Francia, venne a perderle ad un

senza incontrare vigorosa opposizio- tratto pei delitti del suo sovrano.
ne, dappoiché trovò nel giovane Ar- AH' articolo Francia riportammo
turo duca di Bretagna, unico figlio molte notizie riguardanti possedi- i

del suo fratello maggiore GeofTroy, menti che in essa ebbero i re in-
un competitore che vantava miglior glesi, e le guerre tra le due nazioni.

titolo di lui, anco per dichiarazio- Però ciò che pose al colmo le brutali
ne del defunto Riccardo I, e ch'era stravaganze di Giovanni si fu l'a-
inoltre sostenuto dalle armi possenti ver egli preso a perseguitare i mi-
di Francia: affrettossi pertanto Gio- nistri della Chiesa. Per una leg-

vanni d'indebolir il partilo del suo giera altercazione che ebbe luogo
rivale, conchiudendo la pace col re tra' monaci di s. Agostino ed alcu-
francese. Indi ripudiala la prima ni vescovi, intorno all'elezione del-
moglie Avisa di Gloucester sotto il l' arcivescovo di Cantorbcry , il re
ING ING 47
montato in furore bandi tutti i to da ogni diritto alla corona; as-
monaci agostiniani dal regno, ed solse i di lui vassalli dal giuramen-
usurpò loro beni. Indi arrogan-
i to di fedeltà; ed aggiudicò il re-
dosi nuovi diritti, elesse un pri- gno d'Inghilterra al re di Francia
mate e rigettò con alterigia l'ele- suo più prossimo parente, esortan-
zione di Stefano Langlon, approva- do questi a portarsi con un'arma-
ta da Innocenzo HI, e scrisse a que- ta alla conquista del reame, come
st'ultimo, il quale l'esortava al bene affermano diversi storici. Preveden-
ed a correggersi, una lettera altie- do Giovanni che il suo rivale
ra, piena di rimbrotti, con la mi- Filippo Augusto non tarderebbe ad
naccia di separarsi del tutto dalla effettuare l'invito, raccolse in fret-
comunione della Cbiesa, se ricusa- taun'armata di sessantamila uomi-
va approvar le sue abbominevoli ni, e con essa andò a Douvres ad
iniquità. Condotta n perversa in un attendere l'inimico. Quivi scorgen-
principe oppressore de' suoi sudditi, do il visibile malcontento del suo
bigamo pubblico, ed omicida di esercito, risolvette d'umiliarsi all'of-
suo nipote, indusse il Pontefice do- feso domandò solenne
Pontefice ,

po aver fatto le parti di padre scusa suo legato, e fece questa


al
con esortazioni e minacce, ad usar solenne dichiarazione: » Di nostra
misure di rigore. Nel 1208 Inno- buona e spontanea volontà, e di
cenzo III fulminò dunque contro cornuti consiglio dei nostri baroni
il regno d'Inghilterra sentenza di offeriamo e lil>eramente concediamo
interdetto, la quale fu strettamen- a Dio, ai ss. apostoli Pietro e Pao-
te osservata al modo che narra lo, alla santa romana
Chiesa, ed
Matteo Paris, Hist. Angl. a Papa Innocenzoed a' suoi III

Dal momento in cui l'interdetto successori cattolici tutti, il regno d'In-


fu pubblicato, le chiese si chiusero, ghilterra e tutto il regno d'Ibernia,
gli altari si spogliarono, le imma- con ogni ragione e colle pertinenze
gini e le croci furono coperte di sue, a speranza d'ottenere la remis-
nero e deposte sul suolo; i mini- sione dei peccati nostri e di tutta
stri del Signore cessarono d'ammi- la prosapia nostra, tanto per i vivi,
nistrare i sacramenti a' fedeli, dal quanto morti; e ricevendo
per i

battesimo alla penitenza in fuori, ora dette cose da Dio e dalla Chie-
i quali continuaronsi a conferire in sa romana, e ritenendole per l' in-
privato, il primo
bambini neo- a' nanzi come feudatario, giuriamo
nati, il secondo a' moribondi ; quei in presenza del prudente uomo
che morivano, venivano sepolti nei Pandolfo suddiacono e famigliare
cimiteri; i teatri, i giuochi, i tri- del Papa, fedeltà ed omaggio al
pudi, furono sospesi; le campane medesimo Papa Innocenzo III no-
non suonarono più; le vesti, il ci- stro signore, e a' suoi successori, e
bo, l'andamento esteriore, tutto alla Chiesa romana, obbligando in
annunziava tempo di lutto, di scia- perpetuo i successoli nostri e no-
gura e di pubblica penitenza. Con- stri eredi legittimi a fare per si-

tinuando il refrattario monarca a mi 1 modo senza veruna contrad-


resistere al capo augusto della Chie- dizione l'omaggio e fedeltà al som-
sa, questi lo scomunicò solennemen- mo Pontefice che allora sarà e
te nel 12 12, dichiarandolo decadu- alla Chiesa romana. E per segno
.

48 ING ING
di questa perpetua obbligazione e e minacciò sterminare i pervicaci
concessione nostra, vogliamo e sta- baroni. Questi dall'altro canto of-
biliamo che in luogo d'ogni ser- frirono al re di Francia di ricono-
vigio e consuetudine che dobbia- scere il di lui figlio Luigi VIII per
mo fare, e salvo al tutto il dena- sovrano, purché li difendesse dal-
ro di s. Pietro, la Chiesa romana l' ira delmonarca. L* offerta
loro
riceva annualmente mille marche venne subito accolta, e Luigi Vili
di sterlinghi ". Ne riporta l' atto fece il suo trionfile ingresso in
e gli altri particolari il Rinaldi all'an- Londra, ed avrebbe anche preso
no i2i 3. Innocenzo 111 accettò per possesso del reame se con la sua
la Sede apostolica il supremo domi- severità, o meglio per la troppa
nio dell'Inghilterra e dell'Irlanda, as- parzialità coi francesi, non avesse
solvette il re Giovanni e tolse al re- alienato l'animo dei grandi, i quali
gno l' interdetto, come si ha dal si rivolsero di nuovo al loro legittimo
Paris a detto anno, e dalla bolla sovrano per implorarne il perdono.
97, Rex Regimi, de' 4 novembre, Appena Giovanni si riconciliò con
Bull. Rom. tom. Ili, par. I, pag. essi che finì di vivere nel isi6a
i64> Il marchi
tributo di mille Newark. Principe fantastico e cru-
d'argento o lire sterline fu paga- dele, fece nulladimeno utili stabi-
to sino al regno di Enrico III, il limenti; favorì e protesse il com-
quale ricusò di più a lungo con- mercio, eresse il ponte di Londra,
tribuirlo, allegando non essere sta- concesse a questa città la facoltà di
to approvato dal parlamento. eleggersi annualmente il mayor o
La pace da lungo tempo brama- podestà, ed altri magistrati locali
ta sembrava ristabilita, quando i detti sceriffi. Molte sono le tiran-
baroni inglesi, stanchi delle rapaci niche concussioni ch'esercitò, mas-
estorsioni e capriccioso dispotismo sime cogli ebrei ; ed inviando una
del monarca, presero le armi, e ambasceria all'imperatore di Ma-
protestarono non deporle che
di rocco, promise farsi maomettano
dopo la concessione d' una carta se gli concedeva la sua alleanza. Il
costituzionale. Il re inabile a re- moderno storico Hume fece un
sistere, aderì suo malgrado alle breve e tristo quadro delle quali-
richieste , e sottoscrisse nella pia- tà di Giovanni: sotto di lui visse-

nura di Runnymead la famosa ro Gervasio, Ruggero di Hoveden,


magna carta, la quale viene tutto- Ralph di Diceto, e Walter, tutti
ra considerata come la base della celebri annalisti d'Inghilterra. Gli
libertà civile degl'inglesi; essa accor- successe Enrico III suo figlio di
da ampi d immunità non
privilegi anni nove, e perciò soggetto ad una
solo a' baroni, ma a tutti i citta- reggenza, cessata la quale governa-
dini d'Inghilterra. Appena il re eb- rono i suoi favoriti per lui. Dopo
be segnato l'umiliante documento, 1' esequie del padre fu coronato alla
si morse le labbra, divenne burbe- presenza del legalo apostolico, e-
ro e melanconico, si andò a seppel- mettendo i consueti giuramenti di
lire nella solitudine dell' isola di onorare Dio e la santa Chiesa ,

Wight, e pose tutto in opera per indi fece l'omaggio alla santa Chie-
rientrare nei suoi perduti diritti sa ed al Papa Onorio III pei re-

A tal fine arrollò armate straniere, gni d'Inghilterra e d'Irlanda, giù-


, ,

ING ING 49
rancio pagare fedelmente alla ro- assoluto potere d' organizzare una
mana Chiesa le mille marche pro- riforma, ed il re v'aderì; ma ve-
messe e date dal genitore, finché dendo poi che dispoticamente eran-
avesse ternato i due regni. 11 con- si in loro riconcentrata 1' autorità
te di Pemhroke fu eletto aio del del parlamento e la regia, e che
giovane principe, e reggente del re- tendevano a stabilir una oligarchia,
gno col titolo di protettore: que- protestò altamente contro di essi,
sto saggio e fedele ministro eb- donde risultò guerra aperta, detta
be il merito di farlo riconosce- la guerra dt' baroni: in questa lo
re dall'assemblea de' pari, a fron- spirito di partito fu spinto ad un
te di un' armata straniera ac- grado di ferocia fino allora ignoto,
quartierata in Londra con Luigi e ne furono vittima anche gli ebrei.
Vili, il quale pretendeva la coro- Onorio III si studiò colle censure
na. La battaglia sanguinosa presso e colle lettere d' indurre baroni i

Lincoln, e quella navale della ad obbedire ad Enrico III, aven-


Manici vinte dagl'inglesi, indus- done preso la protezione e coope-
sero Luigi Vili a conchiuder la rato alla pace con Luigi VIII. Nel
pace, e ad abbandonare l' Inghil- 12 23 Onorio III dichiarò Enrica
terra; quando però nel 1223 di- III essere di età legittima a go-
venne re di Francia, tolse agi' in- vernare il regno, e scomunicò i prin-
glesi la Guienna ed ogui altro cipi,che non gli volevano rendere
possedimento che loro restava sul le da essi ritenute. Più tardi
cose
continente francese. Sotto il regno Luigi Vili re di Francia gli mos-
di Enrico IH cominciossi a chia- se guerra per cagione de' feudi
mare parlamento, ciò che per l'ad- prese la Rocella ed altri luoghi
dietro appellivasi assemblea de'ba- quindi rivolgendo le sue armi con-
roni o de'pari , gran consiglio o tro gli eretici albigesi , il Papa
consiglio generale. ammonì Enrico III a non infasti-
Guardando il re di mal occhio dirlo. Nel 1227 con un esercitosi
i baroni che aveano preso le ar- portò in Bretagna, ma fu costi-et-
mi contro il padre, ed aderito alla to retrocedere da Luigi IX e dalla
Francia, tolse loro impiegoogni guerra civile che scoppiò di nuo-
e sostituì iu vece una turba d'av- vo in Inghilterra. Nel 1232 ivi
venturieri della Guascogna e del insorsero gravi vertenze contro gl'i-
Poitou ;
questa imprudente misura taliani che godevano benefizi, quali
alienò gli animi de' nobili che pre- non si volevano goduti dai fore-
sero le armi contro di lui, aventi stieri. Gregorio IX. gli mandò un
alla testa il suo cognato Simone legato per pacificarlo con diversi
Monlfort conte di Leicester . Il principi, ed il re lo ricevette con
re per placarli convocò un parla- graud'onore. Volle aiutare il conte
mento ad Oxford, ove si presero della Marca contro Luigi IX, ma
si strane misure che fu chiamato fu vinto, poscia conchiuse pace la
parlamento de pazzi: in quest'as- col re di Scozia. Celebrando Inno-
semblea si videro per la prima vol- cenzo IV il concilio generale di
ta dodici baioni rappresentanti dei Lione nel 12^5, v'intervenne Eu-
comuni ossia dell'ordine plebeo. £- rico 111, ed ivi venne riconosciuta
lessero ventiquattro individui cou l'Inghilterra tributaria della santa
VOL. XXXV.
4
5o ING ING
Sede, e molti inglesi col re prese- lode di Sotto il suo
limosiniero.
ro la croce per andare in Terra- regno furono abolite le prove chia-
santa. Avendo Alessandro IV dato mate Giudizn di Dio (Predi'); e lo
al suo figlioil regno di Sicilia, il scialacquamento giunse a si alto
re non sicurò sulle prime di far- grado, che nel banchetto delle noz-
ne la conquista , e ne dimise il ze del principe Riccardo conte di
pensiero allorché ripullularono le Cornovaglia, si narra che furonvi
guerre civili, a sopir le quali il trentamila piatti diversi ; di que-
Papa Urbano IV spedi un legato sto Riccardo eletto re romani
de'
nel 1264. Dopo varie ostilità d'am- ne parlammo al voi. XXIX, p. i5o
bo le parti i baroni vinsero la bat- del Dizionario.
taglia di Lewes nella contea di Mentre Odoardo era in Terra-
Sussex, e fecero prigioniero il re, santa, fu elettoPapa Gregorio X
suo fratello Riccardo eletto re dei (Fedi), già Teobaldo Visconti, che
romani, e due suoi figli. Gonfio il trovavasi in Soria coll'esercito cri-
conte di Monfort di avere in suo stiano: Clemente IV Io avea pri-
potere il sovrano, l'indusse a far ma spedito col cardinal legato Ot-
tuttociò che gli piacque: convocò tobono Fieschi nipote d'Innocenzo
un parlamento in cui oltre i pari IV in Inghilterra, per riporre sul
del regno furono invitati due de- trono Enrico III, scomunicar gli
putati da ogni provincia, e due da avversari, e con autorità aposloli-
ogni città, come rappresentanti del ca annullare i giuramenti estorti
popolo; ed è questo il primo ab- dai ribelli al re ed al suo primo-
bozzo della camera de comuni dap- , genito. Odoardo I fu ben lieto del-
poiché i comuni a quell'epoca for- l'esaltazione di Teobaldo, e poscia,
mavano una sola camera coi pari. divenuto anch'egli re mentre stava
IVel parlamento fu decretato che in Soria, recossi ad Orvieto a ve-
lasuprema autorità fosse conferita nerarlo, come dicemmo al citato ar-
ad una reggenza di nove individui. ticolo, avendone pure parlato nel
Mentre Monfort impiegava questi voi. XVIII, pag. 299 all'articolo

tortuosi mezzi per appianarsi la Crociate. Il nuovo re doveva la


\ia al trono, il principe ereditario vita a sua moglie Eleonora, per-
Odoardo riuscì ad evadere dalla chè gli succhiò l'umore purulento
prigione, e raccolta un'armata vin- della ferita, in Palestina fattagli da
se in battaglia ad Evesham nel un Saracino con coltello avvelenato.

1265 il conte Monfort, e fatto in Appena ascese al trono si die a


pezzi il cadavere lo mandò in do- correggere nel regno gli abusi del
no alla vedova : questa celebre vit- foro, e a riformare radicalmente il

toria restituì al re la libertà e la codice di legislazione, per cui ven-


pace al regno. Clemente IV spedì ne onorato del titolo di Gius lima-
un legato per costringere tutti i di no inglese. Convinti gli ebrei di
lui sudditi all'obbedienza. Poco ap- tosar le monete, duecen tot tanta su-
presso il principe Odoardo partì birono l'estremo supplizio; ricusan-
per la Terrasanta onde segnalare do poi di pagar ottomila marchi
il suo valore contro gì' infedeli, e d'oro pei bisogni della corona, fu
durante la di lui assenza Enrico loro imposto di ritirarsi dal regno :

III morì piamente nel 1272 con partirono in numero di quindici-


1NG ino 5i
mila, e da quell'epoca in poi, mal- ha, ed allora n'era re Llevcellino
grado l'ampia libertà accordata lo- da altri chiamato Leone, ch'essen-
ro in seguito dai monarchi prole- do in discordia con Davide e Ro-
stanti, non molti ritornarono a fis- drigo suoi fratelli, andarono questi
sare il loro soggiorno nella Gran ad offrire i loro servigi ad Odoar-
Bretagna. Aumentandosi in Inghil- do I. Avendo Llewellino ricusato
terra l'antico e pio uso di lasciare di prestare omaggio al re d'.tnghil-
in morte le proprie sostanze alle terra. questi entrò coll'esercito nei.
comunità religiose, il re, siccome suoi stati, lo vinse e ricevette la

contrario a siffatte disposizioni, fe- bramata sommissione. Poco dopo


ce emanare dal parlamento un at- essendosi Llewellino ribellato , O-
to detto delle mani morie, col qua- doardo I tornò in campo contro
le veune a tutti impedito di testa- di lui, lo battè ed uccise, e con-
re a favore di comunità religiose, sen- dannò crudelmente al supplizio Da-
za consenso regio. Indi domandò
il vide ch'era ritornato sotto le in-
a Gregorio X giustizia contro Guido segne dell' infelice fratello. Il re uni
di Monforte uccisore del suo nipo- il principato di Galles alla corona
te Enrico, onde il Papa lo fulmi- d' Inghilterra , destinandolo in ap-
nò colle censure ; gli domandò pu- pannaggio al di lui figlio primoge-
re le decime per riparare le co- nito, alfine di compensare in qualche
se di Terrasanta, ma il Pontefice modo quella fiera nazione della per-
rispose che gliele avrebbe conce : dita del suo sovrano. Inoltre per pro-
dute, con patto di restituirle se cacciarsi la benevolenza de'nuovi vas-
non fossero state erogate per l'in- salli, mandò a partorire la regina sua
dicato oggetto, giacché più d' una consorte a Caernarvon città del prin-
volta i principi domandarono le cipato di Galles, da lui edificata
decime per e poi se ne
giusti fini, in poca distanza dall'antico Segon-
servirono capricciosamente per tut- tiunij per dar ivi alla luce nel ca-
t'altro. Odoardo I rivolta quindi stello fortificato, pur da lui fatto
la mente ad imprese militari , e fabbricare, l'infante; affinchè si po-
messo in piede numeroso esercito, tesse dire ch'egli avea dato a quei
invase il principato di Galles. Que- di Galles un principe di loro na-
sto sterile paese, difeso da una ca- zione. Vi nacque Odoardo II che
tena di alti monti, avea servito pel primo portò il nome di prin-
mai sempre d'asilo agli abitanti, cipe di Galles, e fu pure sopran-
contro le successive invasioni de' ro- nominato Caernarvon dal luogo di
mani, de' sassoni, de' danesi e dei sua nascita. Tuttavolta gli abitanti
normanni. Quivi si conservavano di Galles smaniavano di rabbia
illesi gli avanzi degli antichi bri- sotto il giogo che li gravitava , e
tanni, distinti dal resto degl'ingle- siccome i bardi, maestri ed oracoli
si per mantenere eglino ancora della nazione, colle loro energiche
fra loro vigenti, dopo un sì lungo poesie e canzoni, a suono d'arpa
corso di secoli, e la lingua celtica e di cetra fomentavano l' ardore
e molti strani usi de' loro bellicosi marziale de' loro compatrioti! , e
antenati. Erano essi governati da mantenevano vivo il fuoco della li-

un duce ereditario col titolo di re, bertà nazionale, il re li fece tutu


e chiamato re di Galles o di / 'al- massacrare.
5t. ING ING
Compiuta la conquista di Gal- che invase gli stati altrui. Prese
les , Odoardo I pregò il Papa Berwick d' assalto, e per incutere
Martino IV a dispensarlo dal vo- terrore alla nazione fece passare a
to di portarsi a soccorrere la Ter- 111 di spada guarnigione compo-
la

ra Santa; essendo però caduto in- sta di ottomila uomini. Incontrato-

fermo, quando ricuperò la sanità si poscia presso Dunbar con 1' in-
pigliò la croce e venne creato dal numerabile armata scozzese coman-
legato pontificio capitano generale data da Giovanni Baliol, la vinse
de' crocesignati. Poscia non attese e ne fece immenso macello. Allora
tal promessa, onde per indurvelo lutto piegò sotto il dominio del
Nicolò IV gli concesse le decime, vincitore, e le principali città di

ma quando vide che non partiva Scozia gli spalancarono le porte, e


per la Palestina gli mandò una Giovanni ricadde nella sua prima
legazione per obbligarlo a farne debolezza, e col suo figlio Odoar-
la restituzione, e per pacificarlo do andò a prostrarsi al vincitore
col re di Francia. Non andò gua- per rimettere a di lui discrezione la
ri che Odoardo I, anzioso di nuo- sua vita e quella de' sudditi. O-
vi trionfi, diresse le armi contro doardo I gli fece sottoscrivere la

la Scozia. Il sovrano di quel pae- falsa confessione di sua ribellione


se Alessandro III era morto nel ed una vile rinunzia alla corona ;

1286 senza successione, lasciando indi col figlio lo mandò prigionie-


per unica erede sua nipote Mar- ro nella torre di Londra, ove essi
gherita di Norvegia, che il re d' In- restarono sino al compimento del-
ghilterra domandò in isposa per la conquista di Scozia. Questa
uno de' suoi figli, ciò che approva- venne operata dal re colla deva-
rono i Papa ed il re
reggenti, il di stazioneed incendio delle castella
Norvegia. Maria morì recandosi iti de' baroni scozzesi ; abolì le loro
Inghilterra, per cui vari pretendenti leggi e vi sostituì le inglesi ; di-
insorsero a disputarsene lo scettro strusse tutti i monumenti d' anti-

con 1' armi, e fu preferito Giovan- chità, affine di cancellare ogni me-
ni Bailleul o Baliol, discendente da moria dell' antica libertà de' scoz-
una figlia di Davide I, pel favore zesi, facendo trasportare in Inghil-
di Odoardo I, che onorò in più terra la famosa pietra nera, chia-
modi dopo che nel 1292 ascese al mata dal volgo il guanciale di
trono. Vergognandosi poi dei pro- Giacobbe, sulla quale solevano se-

fusi omaggi, che ferivano 1' orgo- dere i re di Scozia nella funzione

glio nazionale, fece un trattato of- di loro coronazione, essendo riguar-

fensivo e difensivo col re di Fran- data qua] palladio della monarchia.


cia, e ricusò di comparire al par- Non conlento di tutto ciò Odoardo
lamento di Newcastle. Odoardo I, I fece bruciare tutti gli archivi,

profittando di tali dissensioni, re- ove conservavano tutti


si gli anti-

clamò per sé la corona di Scozia, chi documenti de'pubblici dominii


e vi si portò con un esercito a come delle private proprietà, con

far valere i suoi pretesi diritti, i disordine e confusione del regno


quali presso a poco erano della inesprimibile. Quindi il re portò
stessa tempra di quelli spacciati ai la guerra in Francia, ma fu co-
tempi nostri da Napoleone allor- stretto ripassar* il mare, senza ri-
IND IND 53
portarne altro frutto che il rimor- suo eroico coraggio ed instancabilità
so di aver impoverito la nazione. divenne il terrore degl' inglesi. Fu
Per riguadagnarsi 1* alletto de' suoi acclamato duce dai compatriotti
sudditi, solennemente confermò la che unironsi intorno a lui, anzi
magna carta del re Giovanni. A- divenne viceré non essendovi al-
veva Odoardo I domandato a lora nella Scozia veruna autorità
Nicolò IV Papa le decime di scozzese. Pertanto gli scozzesi si

tutti i suoi dominii, ma n' ebbe prepararono a difendere quella li-


in risposta che non poteva conce- bertà che mediante il calore di
dergli che quelle delle sole sue Wallace avevano ricuperato allor-
terre ; domandò pure che il censo ché si ritirarono gli uffiziali ingle-
alla Chiesa romana dovuto per si. Non andò guari che un eserci-

1' Inghilterra venisse pagato da al- to di quarantamila inglesi portossi


cune chiese, ed il Pontefice non nel paese per ristabilire V autorità
accettò, essendo ciò contro il deco- del loro sovrano. Bonifacio Vili
ro della santa Sede. Assunto al protestò contro questa nuova in-
pontificato Bonifacio Vili, già le- vasione della Scozia come feudo
gato di Martino IV per la pace della Chiesa, ma il re si studiò di-
tra i re di Francia e d'Inghilterra, mostrare eh' essa era tributaria
tal concordia subito procurò, dis- dell' Inghilterra, che 1' ultimo re
suadendo Adolfo re de' romani ed gliene avea fatta cessione, e che
alleato di Odoardo I di assalire i per la sua ribellione doveva casti-
francesi, e minacciando la scomu- garla. Vedendosi Wallace impoten-
nica a chi prendesse le armi ; te a combattere contro forze tanto
quindi dall' arcivescovo di Cantor- superiori, si ritirò nelle parti set-
bery fece pubblicare la sua bolla tentrionali con 1' intenzione di pro-
in difesa dell' immunità de' chieri- lungare la guerra ; ed in fatti in
ci a' quali il re domandò perdono, un incontro gli riuscì tagliar a
e per opera del Pontefice si paci- pezzi 1' nemico
esercito , i cui
ficò col re di Francia , con quei avanzi subito sgombrarono la Sco-
patti da lui stabiliti . Cedendo zia. Il vincitore fu dai suoi prodi
Odoardo I alle replicate istanze commilitoni acclamato salvatore e
di Bonifacio Vili, restituì la liber- guardiano regno durante la
del
tà a Giovanni Baliol e suo figlio, cattività di Baliol ; laonde risolse
rinnovando il primo la rinunzia invadere 1' Inghilterra, secondato
al trono, Indi passando a termina- dagli scozzesi che si credevano in-
re i suoi giorni in Normandia. vincibili sotto un tal capo. Walla-
Giovanni prestò giuramento di fe- ce nel 1298 pose a ferro ed a
deltà, e fu consegnato al vescovo fuoco le contee settentrionali d' In-
di Vicenza nunzio apostolico. ghilterra, sino a Durham, tornan-
Nel 1 297 il re seppe che gli scozze- do nella Scozia nel 1299 carico
si ripugnanti al giogo straniero, gui- di gloria e di bottino. Allora O-
dati da Guglielmo "Wallace guer- doardo I, raccolto un esercito di
riero scozzese celebre per le sue ottantamila fanti e settemila caval-
gesta e per 1' ardente suo amor li, si accinse ad entrare in Iscozia,
patrio, avevano inalberato lo sten- e fu favorito dalla discordia che
dardo dellarivolta. Wallace pel insorse tra gli scozzesi. Questi, fatti
54 ING ING
prodigii di valore, furono intera- nissero richiesti dal re pe' bisogni
mente battuti a Falkirk, con loro dello stato. Odoardo I prima di
immensa strage. Però la conquista spirare ordinò che il suo cuore
della Scozia non fu compiuta, e lo fosse trasportato in Terra Santa,
provincie settentrionali continuaro- e quivi seppellito; e lasciò sedici-
no a fare resistenza. Solo nel i3o4 mila marchi d' oro pel manteni-
potè Odoardo I terminarla ; e mento del culto del santo Sepol-
tradito Wallace fu scoperto nel cro di Gerusalemme. Aveva que-
suo ritiro, incatenato, e condotto sto monarca sì profondo rispetto
in Londra, ove fu decapitato, ©se- pe' ministri dell' altare, che fece
condo altri tirato a coda di caval- imprigionare per il proprio figlio
lo e squartato nel i3o5. In tal aver commesso una mancanza ver-
guisa perì un eroe che per tanti so il vescovo di Lichfield. Qui no-
anni avea difeso la libertà della teremo, che nel i3o5 Clemente
sua patria. Gli scozzesi ne restarono V fissò la sua residenza in Fran-
esacerbati, eRoberto Bruce poi lo cia nella città d' Avignone, ove
vendicò, divenendo il liberatore del pure abitarono sei suoi successori ;

proprio paese . Odoardo I tornò e che verso quest' epoca fiorì lo


in Inghilterra, e vi fu ricevuto tra storico e monaco benedettino
gli applausi. non per-
Gli scozzesi Matteo di Westminster. Odoardo
tanto ripresero le armi, e quando II suo figlio gli successe, e fu
il re stava per effettuare una monarca inesperto che si fece go-
«piarla esterminatrice spedizione, vernare da astuti cortigiani. Fu
morì nel 1807. Egli ebbe il merito dapprima zimbello del guascone
di stabilire il parlamento sul pie- Gaveston, che fu punito colla mor-
de in cui continua tuttora. Bra- te ,
per aver provocato col suo
moso di porgere un rimedio al disprezzo 1' indignazione della no-
disordiue in cui le continue guer- biltà inglese. la ScoziaFrattanto
re aveano ridotte le pubbliche fi- scosse il giogo della
dipendenza, e
nanze, ed il timore di rendersi gì' inglesi furono cacciati da tutte
odioso con nuovi aggravi al suo le piazze Roberto I Bruce, discen-
:

popolo, senza il consenso de' suoi dente da una figlia del re Davide

rappresentanti, indusse Odoardo I I, venne proclamato re, e ripor-


ad invitare al parlamento due de- tando la celebre vittoria di Ban-
putati d' ogni provincia, e due al- nockburn contro Odoardo II che
tri d' ogni città e d' ogni borgo, comandava l' esercito inglese, assi-
e ne risultò la fondazione della curò per qualche tempo 1' indipen-
Camera de comuni, la quale do- denza scozzese. Nel i3oq promise
veva in seguito contrabbilanciare Odoardo 11 al Papa d' imprende-
il potere gravoso de' nobili e la re la sacra guerra, e nel 1 3 1 t

dispotica autorità del sovrano. Ta- intervenne al concilio generale che


li deputati furono eletti dalla po- Clemente V celebrò in Vienna : in
polazione d' ogui distretto, e ven- questo fu abolito l'ordine dei tem-
nero autorizzati dai loro costituen- plari, e i loro beni trasferiti all'or-
ti di accordare o ricusare, secon- dine Gerosolimitano (Fedi), al qua-
dochè giudicherebbero convenien- le articolo parlammo di quanto ri-

te, quo' sussidii pecuniari che ve- guarda la lingua d' Inghilterra,
ING ING 55
del suo gran priorato, dignità ed do questo re i favoriti Spenser pa-
altro. Roberto I prese 1' ascenden- dre e figlio, i baroni presero le
te sul nemico, andò desolando coi armi ed ottennero il bando d' am-
suoi scozzesi le provincie settentrio- bedue. Irritato il re di veder scos-
nali d' Inghilterra, per cui Odoar- so il suo trono da quelli che ne
do II si vide costretto per otte- dovevano essere il sostegno , ra-
nere la pace di ricorrere alla me- dunò un possente esercito con-
diazione del Pontefice Giovanni tro i ribelli, e preso il conte di
xxn. Lancastro loro capo, sebbene di
Spedì nel 1 3 1
7 solenne amba- stirpe regia lo fece ignominiosa-
sceria in Avignone, i membri del- mente decapitare, e dopo lui an-
la quale assicurarono il Papa della che altri nobili perdettero la vita
fede ed obbedienza del re verso la sul patibolo con rammarico di tut-
santa Sede, e di essere pronto a ta la nazione. Frattauto
regina la
pagare il tributo di mille marche Isabella marito e
disgustata del
stabilito dal suo predecessore Gio- de' suoi cortigiani, col suo amante
vanni ad Innocenzo III, e non pa- Mortimero passò in Francia dal
gato ne' ventiquattro anni addie- fratello Carlo IV: ritornata in In-
tro. Domandarono perdono gii am- ghilterra eccitòil popolo contro il
basciatori Padre di tal
al santo re, ed un' immensa folla di mal-
sospensione, adducendo per scusa contenti si unì a lei. I Spenser
che il tributo per 1' Inghilterra vennero uccisi, il re arrestato a
ed Irlanda non era stato pagato Neath mentre fuggiva in Irlanda,
per trovarsi esausto il regio teso- ed il parlamento appena costituito
ro sborsarono mille marche per
: in due camere separate, abusando
1' anno che correva, e promisero del suo potere contro il suo so-
che il loro sovrano avrebbe paga- vrano, per indolenza Io depose
to ne' seguenti sei anni le venti- formalmente, e trasferì la corona
quattromila marche di debito, del nel iZij nel giovanetto Odoardo
che si fece pubblico istromento, III di lui figlio, sotto la reggenza e
che trovasi nel tom. II, in Epist. tutela della regina. Nella rigida
secr. 535 di detto Pontefice, e ne custodia cui fu condannato il re
tratta il Rinaldi al menzionato an- soffrì le più. desolanti umiliazioni,
no. Quindi il Papa spedì una le- e perì fra inauditi tormenti nel
gazione a Roberto I, per pacifi- castello di Berkeley. Inutili riusci-
carlo Odoardo II, ma egli
cou rono le paterne sollecitudini di
non 1' ammise perchè nelle lettere Giovanni XXII, ad impedire i

pontificie non era chiamato re, mali cui fu vittima sì infelice mo-
onde il Pontefice ordinò che ve- narca, il cui disgraziato regno fu
nisse scomunicato. Mentre Roberto anche memorabile per un terribile
I occupava altri luoghi dell' In- terremoto, e per una micidiale
ghilterra, Odoardo II domandò a carestia. A fronte de' suoi difetti,
Giovanni XXII di passare alla Odoardo encomiato per
II veuue
conquista di Terra Santa ; il Papa aver protetto il commercio più
ne lodò il desiderio, ma 1' esortò de' suoi predecessori. Durante la
prima ad emendarsi de' suoi vizi minorità di Odoardo III, la regi-
e pacificare il reguo. Doniinan- na Isabella ed il suo Mortimelo
, ,

56 ING ING
s' arrogarono la suprema autorità; a8. I francesi proclamarono re Fi-
e Giovanni XXII non mancò dare lippo VI di Valois cugino di Car-
al principe salutari ammonizioni. lo IV, per cui Odoardo III in-
Il re per seguire il genio marziale viperito di veder sprezzati i suoi
intraprese una campagna in Iseo- diritti, sopra una flotta di trecen-
zia, il cui risultato fu nullo, anzi to vele imbarcò quarantamila uo-
disperando riuscir nell'impresa die- mini ; assunse il titolo di re di
de sua sorella Giovanna in isposa Francia, ed inquartò al suo stem-
a Davide Bruce principe ereditario ma armi di quel regno col mot-
le
di Roberto I, e conchiuse la pace, to Dieu et moti droit. I francesi
:

rinunziando per allora ad ogni pre- con una flotta superiore alla sua
tensione di sovranità. tentarono d' impedirgli lo sbarco
Pervenuto Odoardo III all' età sulle coste di Fiandra, nelle quali
di diciasselt'anni, sdegnando di vi- le navi francesi rimasero nella mag-
vere più a lungo sotto il giogo de- gior parte in potere degli inglesi.
gli omicidi di suo padre, di notte Dopo breve tregua si riaccesero le

tempo fece arrestare nel castello di ostilità; sbarcò Odoardo III in


Nottingham la regina col suo dru- Normandia, prese e saccheggiò Caen,
do questi fu appeso in Londra al
: ed attraversata con felice ardimen-
patibolo, e la madre rinchiusa nel to la Somma, passò ad accamparsi
castello di Risings, ove sopravvisse presso Crecy con trentamila guer-
venticinque anni al suo disonore rieri. Spedì un cartello di disfida
ed alla sua caduta. Svincolato dai a Filippo VI, che ricusò d'accet-
suoi tutori, volò ad attaccar la Sco- tarlo perchè mancante del titolo di
zia, e col terrore delle sue armi re, ma con un'armata quattro vol-

costrinse il cognato David II a fug- te superiore all' inglese volò ad in-


gire in Francia. Vinta la sangui- contrare il suo emulo. Quivi se-
nosa battaglia di Halidon-Hill, pre- guì nel 1 346 la famosa battaglia
se la forte piazza di Berwick , ri- che procurò ad Odoardo III ed
dusse in cenere Aberdona, e per- a suo figlio Odoardo principe di
corse senza impedimento tutto il Galles, soprannominato il principe
reame. Privo di forze per guarnire nero dal colore di sua armatura
le piazze conquistate, ritornò in In- fama immortale per aver distrutto
ghilterra lasciando scolpito nel cuo- un esercito immenso che combat-
re de' scozzesi odio sempiterno. Im- teva nel proprio paese, estenuato
baldanzito Odoardo 111 de' vantag- però dalle marcie forzate. Narra
gi riportati, concepì il vasto dise- Giovanni Villani che nella batta-
gno d' invadere regno di
il Fran- glia di Crecy gì' inglesi fecero uso
cia, pel diritto che vantava di suc- per la prima volta di alcuni pezzi
cedere al trono come figlio d'Isa- d'artiglieria. Il frutto della vittoria
bella, sorella del defunto re. I fran- fu la presa di Calais, dopo un o-
cesi vi opposero là legge Salica stinato assedio d'undici mesi, ri-

che ha mai sempre escluse le fem- manendo in possesso dell'Inghilter-


mine dal trono Lilia non nerit è : ra sino al i558. Dopo tanti trionfi.
ilmotto che allude a questa leg- la terribile pestilenza che desolò
ge fatale al gentil sesso, ed è trat- l'Italia, si estese iu Inghilterra e
to dal vangelo di s. Matteo, VI, vi fece orrenda strage: nella sola
ING I N* G 57
Londra si dice esserci periti nel ni, ma gli fu provato inutilmente
1 34^> da cinquantamila abitanti. l'opposto. Anche Clemente VI, che
Al principio de' dissapori tra O- da prelato era stato nunzio in Lon-
doardo III e Filippo VI, il primo dra, lo rimproverò che usurpava
avea rimessa la soluzione delle con- le ragioni della Chiesa, e procurò
troversie al Pontefice Benedetto che piuttosto rivolgesse le sue ar-
XII, che avea abolito le grazie a- mi contro gì' infedeli, e per paci-
spettative delle quali erane abusi- ficarlo con Filippo VI gli mandò
vamente anco inondata l'Inghilter- due cardinali. Il re non si lasciò
ra. Benedetto XII mandò legati rimuovere, e per proseguir la guer-
per conchiudere la concordia, ma ra, sotto il titolo d' imprestito prese
senza elìetto, e negò al re inglese le rendite ecclesiastiche. Compiac-
la licenza di con
potersi collegare que il Pontefice a far tregua col
Lodovico il Bavaro siccome scomu- re di Francia, o piuttosto per ap-
nicato. Tuttavolta Odoardo III si parecchiarsi a nuove guerre. Tan-
portò in Germania per essere fat- ta fu la sollecitudine di Clemente
to da Lodovico vicario deli' impe- VI per troncare queste discordie
rio fuorché d'Italia, qualifica che pregiudizievoli alla repubblica cri-
lo autorizzava a far marciare i prin- stiana, che per meglio applicarvi
cipi tedeschi, onde il Papa lo ri- non fece ritorno in Boma quaudo
prese per aver oscurata la dignità i romani di ciò lo supplicarono, e
reale ed incorso nelle censure ec- pubblicò sentenza di scomunica a chi
clesiastiche, invitandolo a deporre avesse armalo un legno a danno
il titolo di vicario imperiale. Come della Francia o dell' Inghilterra.
tale il re fece citare il vescovo di Questo Pontefice fece celebrare in
Cambray a fargli l'omaggio, ma Roma l'anno del giubileo i35o,
Benedetto XII dichiarò ingiusta sì nel quale anno ebbe origine in Ro-
fatta pretensione, annullò gli atti ma l'ospedale inglese di s. Tom-
di Odoardo III come vicario im- maso Cantaurieuse e della ss. Tri-
periale, e die sentenza di scomuni- nità, per ricevere i pellegrini ed
ca contro di lui , e contro quelli altri della nazione inglese che ca-
che avessero guerreggiato nella con- pitavano a Roma. Presso questo
tea di (Jambray. Ad onta di ciò il luogo per l' educazione del clero
re assediò Cambray, ed il Papa d' Inghilterra dal Papa Gregorio
con grave lettera gli dimostrò es- XIII fu nel 1 5-9 istituito il cele-
sere incorso nelle scomuniche. Quan- bre Collegio inglese [fedi), tutto-
do prese il titolo di re di Francia, ra floridissimo, con immenso van-
con questo scrisse a Benedetto XII, taggio della cattolica religione in
il quale prova che non altri-
gli Inghilterra. A parlam-
tale articolo
menti a lui apparteneva il preteso mo della cappella cardinalizia che
regno, e lo rimproverò della lega ivi si celebra nella festa di s. Tom-
fatta con Lodovico il Bavaro ne- maso, di cui facemmo parola anco
mico della Sede apostolica , ed u- all'articolo Immunità', e facemmo
surpatore dell'impero. A mezzo di pur menzione di altri pii stabili-
un libello presentato in Avignone menti della nazione inglese che fu-
da' suoi ambasciatori volle dimo- rono in Roma, su di che può leg-
strare le ragioni di sue pretensio- gersi ancora Teodoro Amydeuio,
8

58 INO ING
De. pielale romana, e sul collegio se stato eletto re de' romani Carlo
principalmente, hi Relazione dello IV, alcuni principi alemanni, cioè
s'alo del collegio inglese di Roma, quelli di Baviera, i due Palatini
dalla sua riapertura nell'anno 8 1 1 del Reno, ed Enrico duca del-
fino all'anno 1828, presentala dal la bassa Sassonia , a' 7 gennaio
rettore d. Roberto Gradwell a sua i348 elessero re de'romani Odoar-
eminenza reverendissima il signor do III, anche per le brighe di En-
cardinal d. Mauro Cappellari pre- rico deposto dall' arcivescovato di
jello della sacra congregazione di Magouza ma
d Inghilterra ri-
; il re
propaganda fide, Roma i8?.8 presso fiutò la dignità imperiale. Per aiuta-
l 'raucesco Bourliè. Del casino di vil- re gli armeni oppressi dai turchi,
leggiatura che questo collegio possie- nel 1 35o ottenne Clemente VI nuo-
de presso Frascati nella terra di Mon- va tregua tra gl'inglesi ed fran- i

te Porzio, onorato dalla presenza cesi; e iu tale anno mori Filippo


di Leone XII, se ne parla al voi. VI, e gli successe Giovanni II che
XXV li, pag. 168 del Dizionario. si fece subito coronare in Reims
Da questo collegio sono usciti molti acciò Odoardo III non ne profilas-
vicari apostolici, molti personaggi se. Questi però riportò nel medesi-
insigni per dottrina, per santità, e mo anno una vittoria navale con-
pel martirio che sostennero ritor- tro il re di Castiglia. Aveva il re
nati in Inghilterra. Al presente so- inglese sino dal pontificato di Be-
novi sedici alunni nel collegio, sei nedetto XII occupato i benefizi dei
convittori , con due superiori , iu cardinali ed altri ecclesiastici assen-
tutti ventiquattro individui, n' è ti, raccogliendone i frutti per so-
protettore il cardinale Carlo Ac- stegno della guerra contro la Fran-
ton, e rettore d. Tommaso Grant: cia. Quel Papa non mancò di esor-
prima per disposizione di Gregorio tare Odoardo III a desistere di op-
XIII la direzione del collegio era primere la libertà ecclesiastica, e
affidata ai ed in fine di
gesuiti, Clemente VI avendo praticato inu-
quest'articolo, parlando de' collegi tilmente altrettanto, nel i352 pro-
inglesi fuori del regno, diremo qual- cedette colle censure per costringer-
che altra cosa su quello di Roma. velo. Il re domandò perdono al
Ora riprendiamo il filo della sto- Pontefice, e promise di reintegra-
ria di Odoardo III. re i danneggiati , onde Clemente
Mentre il re d'Inghilterra com- VI fece tralasciare il prosegui-
batteva in Francia, la regina Fi- mento giudiziario incominciato a
lippa di lui moglie passò con uri di lui danno. Alla presenza del
esercito nel nord dell' isola, affine Papa vi fu un abhoccamento tra
di fare rientrare nel dovere gì' in- gliambasciatori francesi ed inglesi,
domabili scozzesi, i quali avevano che per le pretensioni de'secondi
fatto un' irruzione in Inghilterra. non produsse bramata concor- la

La regina s' incontrò coli' esercito dia : essa anche In-


s'interpose per
nemico a Nevil's Cross, lo pose iu nocenzo VI per mezzo del legato
rotta e fece il re Davide II pri- cardinal Guido vescovo di Palestri-
gioniero di guerra, restando pri- na, ed egualmente coi cardinali
gione undici anni. Dopo la murte legati Talléyrand e Capocci; ma,
di Lodovico il Bavaro, henchè fos- per la durezza eziaudio del re di
ING 59
Francia, senza successo. Avendo O- ghilterra colle sue pretensioni stan-
doardo III risoluto incominciare la cò la pazienza degli ostaggi ch'e-
guerra contro i francesi, mandò a rano in Londra: uno di essi il du-
guastarne il paese dal principe nero ca d'Angiò figlio di Giovanni II fug-
suo figlio con dodicimila uomini. gì, per cui questo sovrano pieno
Il valoroso principe alla testa di di probità si portò nella capitale
ottomila de'suoi nel i356 s'incontrò dell'Inghilterra a costituirsi prigio-
presso Poitiers con l'armata di Gio- niero nel 363, e mentre trattava
1

vanni li, forte di sessantamila com- il figlio, mori nell'anno


riscatto del
battenti, e dopo ostinato conflitto seguente. A Londra gli furono fa-
a' 19 settembre colse in fuga il ne- ti magnifici funerali, a cui inter-
mico, e fece prigi oneri il re e suo venne in lutto Odoardo IH, ed il
figlio, che portò in Inghilterra col- cadavere fu trasportato a Parigi.
mo di gloria. Il principe vittorioso 11 delfino cbe sino allora urea go-

s'immortalò anche pel generoso trat- vernato la Francia, sali sul trono
tamento fatto al re prigioniero, in- col nome di Carlo V.
nanzi a cui ricusò costantemente per- Essendo morto nel i362 Inno-
fino di sedere, e lo servi pine a cenzo V I, i cardinali guasconi, sog-
mensa; dipoi nell'anno i36o Gio- getti al re d'Inghilterra come du-
Minni II fu riscattato dai suoi sud- ca di Aquitania, si separarono dai
diti, mediante la promessa di tre cardinali francesi, finché riuniti e-
milioni di scudi d'oro, che non fu- lessero Urbano V. Zelante questi
rono mai tutti pagati, e la resti- delle ragioni della Sede apostoli-
tuzione delle provincie già possedu- ca,osservando che Odoardo III da
te in Francia dall'Inghilterra. In- trentanni non avea ad essa paga-
nocenzo VI fece quindi vive pre- to il tributo pel suo reame, l'esor-
mure con Odoardo III e col suo fi- tò a pagar le annue mille marche,
glio perchè trattassero umanamente e lo ammonì a correggersi dei suoi
l'illustre prigioniero e si pacificas- vizi, ed a reprimere l'eresie che
sero colla Francia, mentre il princi- andava spargendo Giovanni \V\-
pe Odoardo senza mostrarsi vano clilfe o Wicleffo parroco di Lut-
del trionfo ottenuto, protestò ai terworlh. Dopo tanti prosperi av-
suoi baroni ripeterlo da Dio, e vol- venimenti Odoardo principe di Gal-
le, oltre suffragare i morti, che in les, sosteguo dell' Inghilterra e
tutte le chiese gliene fossero rese flagello dei francesi, morì nell'an-
distinte azioni di grazie. Tuttavolta no i3y6, non senza inquietudi-
Ja guerra continuò, il re d'Inghilter- ne per lasciare il giovane Riccar-
ui si portò in Francia per
pren- do suo figlio in balia dell'ambizio-
derne possesso, e nel i35g assediò so zio duca di Lancastro. Intanto
lieims per farsi incoronare, ciò che Odoardo III per aver per-
afflitto

non gli riuscì, ed impaurito per duto l'altro Leonello duca di


figlio

qualche sinistro avvenimento, fece Chiarenza, vide con pena Carlo V


voto di accettare la pace che uni- re di Francia ritogliergli tutti suoi i

tamente a Giovanni 11 giurò avan- possedimenti in regno meno


quel
ti Corpo di Cristo , col quale
il Calais. Carlo V
battendo el'iiiiile-
o o
ambedue si comunicarono. Ritor- si in corpi separati, ed evitando cau-

nalo il re iu Francia, quello d' lu- tamente di ventre a giornata deci-


6o I NG ING
siva, rinnovò la condotta di Fabio altri onori furono invenzioni del-
Massimo qui Guadando restituii
, l'orgoglio e della tirannia. Frattan-
rem. Odoardo III divenute vecchio to Urbano V che avea restituito in
ed inerte, per colino di obbrobrio Roma la residenza pontificia, esseu-
accecato d'amore per Alice Perrers, do tornato in Avignone per paci-
abbandonato da' suoi cortigiani, e ficare gl'inglesi co'francesi, ivi mo-
spogliato persino degli anelli che te- rì. Gli successe Gregorio XI che
neva nelle dita dalla sua amica, morì avendo fermamente stabilito di ri-
nel 77 nella conica di Surrey,
1
3 portine in Roma la sede del Pa-
assistitoda un solo sacerdote, e ba- pa, effettuò il divisamento nel i"$T]-
ciando con molta riverenza la cro- Continuando Wicleflo, protetto dal
ce. Questo principe incoraggi le duca di Lnncastro, a disseminare nel-
manifatture, introdusse molle fab- le scuole del regno suoi errori in i

briche sconosciute, edificò il ma- materia di religione, in Germania


gnifico castello di Windsor ed isti- fece altrettanto Lollando , laonde
tuì l'ordine equestre della Giarret- questi due famosi antesignani del
tiera. Prima del suo regno non v'e- luteranismo e calvinismo si fecero
rano altri titoli in Inghilterra, che molti discepoli. Nel1378 Gregorio
di conti, baioni, cavalieri e scudieri; XI ordinò all'arcivescovo di Can-
egli creò il nuovo titolo di duca, torbcry ed al vescovo di Londra
eleggendo duca di Cornovaglia O- di procedere contro WiclefFo, i cui
doardo suo primogenito principe di errori condannò.
Galles. Il figlio di questi Riccardo Ai molti fatali commes-
disordini
Il di undici anni successe all'avo, si dal capriccioso monarca Riccar-
che lasciò tre figli, i duchi di Lan- do li, se ne aggiunse un altro che
castro, di Gloucester e di York, i pose a tutti il colmo, ed affrettò
quali furono i primi a rendere o- la sua totale rovina. Sfidatisi i du-
niaggio al nipote, ed in ricompen- chi di Norfolk e di Hereford cu-
za furono fatti dal parlamento reg« gini del re a singolare tenzone, il

genti del regno. Essendo il pubbli- re bandì dal regno; il primo,


li
'

co tesoro esausto e le truppe mal figlio del duca d' York, morì di
pagate, i francesi non mancarono afflizione a Venezia, il secondo
trarne profitto: sbarcarono in In- soggiacque pure alla confisca dei
ghilterra, occuparono diverse piaz- beni, per cui di cordoglio finì di
ze, ecommisero molte crudeltà. Il vivere il genitore duca di Lanca-
re implorò l'aiuto del parlamento stro. Irritata la nobiltà per un
che impose un tributo, ch'ebbe per procedere sì crudele ed ingiusto, e
conseguenza una ribellione. Le som- scorgendo che il re mirava a sov-
mosse popolari furono frequenti sot- vertire la costituzione, eleggere un
to questo regno, per essere state nuovo parlamento e rendersi de-
le menti del popolo messe in gran spota della monarchia, prese le ar-
fermento da astuti demagoghi, i mi. Dopo la morte di Gregorio
quali sperando profittare della pub- XI, seguita nel 378, fu eletto in
1

blica confusione, andavano sfaccia- Roma Urbano il VI,


quale cor-
tamente predicando che gli uomi- reggendo i costumi d'alcuni cardi-
ni nascono tutti eguali, e che le nali, e bramando i francesi ritor-
distinzioni di nobiltà, di titoli e di nare in Avignone, essi scismatica-
ING IXG 61
mente deposero il Pontefice, e fatto p«eudo-papa. Bonifacio IX
il

mossi dalle loro private passioni si ricusò pertanto ai desiderii del re,
crearono Clemente VII,
antipapa ed in vece gì' inculcò di punire
il quale recatosi in Avignone die i vvicleffisti e dare mano forte ai
principio al più lungo e fatale vescovi per reprimerne 1' audacia.
scisma dell' occidente, perchè non Frattanto aumentandosi 1' odio del-
ebbe interamente fine che nel la nobiltà e del popolo contro Ric-
1429. L' Inghilterra e 1' Irlanda cardo II, gì' insorti guidati dai
rimasero neh' obbedienza romana, duchi di rsorthumberland e di
ma la Scozia, la Francia ed altre Lancastro, costrinsero il re a segua-
nazioni seguirono le parti degli re un atto nell'anno 1 3qq di ri-
antipapi avignonesi. E in fatti, av- nuncia alla corona. Ottenuto che
1' ebbero, convocarono il
visato Riccardo II da Venceslao parlamen-
re de' romani e dagli elettori del- to, il quale solennemente depose
l' impero, degli inganni de' cardi- il monarca, e trasferì lo scettro
nali francesi, prese la difesa di nel suo cugino Enrico IV duca
Urbano VI, ed a lui stette unito ;
di Lancastro. In quest' assemblea
quindi fatti cercare gli scritti di di ribelli, ligi al duca di Lanca-
YYicleffo li condannò alle fiamme, stro, i quali osarono sopra frivole
e con lodevole zelo represse i se- accuse deporre il loro sovrano, uno
guaci dell' eresiarca. Nel pontifica- solo ascese intrepido alla tribu-
to però di Bonifacio IX i ministri na , il vescovo di Carlisle , che
regi siceome infetti degli errori con robusta eloquenza difese la
dei wiclefbsti , indussero il re a causa del re, quindi 1' illustre
rinnovare quelle leggi che già a- prelato fu cacciato in un' oscura
vevano intentalo Odoardo li ed prigione. Mentre Riccardo II tro-
Odoardo III, cioè di conferire i vavasi carcerato in un castello del-
vescovati ed altri benefizi del re- la contea di York, fu assalito da
gno senza la provvista della santa -otto sgherri ed ucciso. Il non a-
Sede, dichiarandosi con tali leggi vere questo re lasciato prole alcu-
eh' era ribelle al re chiunque a- na, produsse dopo la sua morte
vesse ricorso alla santa Sede per una lunga contesa tra le due ca-
ottenerli. Bonifacio IX con diplo- se di Laucastro e di York, che fece
ma del i3gi, presso il Rinaldi al scorrere rivi di sangue, e che fini
num. 1 5, annullò siffatte leggi e con 1' unione d' ambe le famiglie
simili altre offensive della libertà pel mezzo d' un matrimonio, co-
ecclesiastica, e diede sentenza di me diremo in appresso. Sotto Ric-
scomunica contro quelli che o- cardo II 1' agricoltura fu incorag-
sassero difenderle ne' giudizii. Di- giata, venne istituito il nuovo ti-
poi Riccardo II, avendo fatto lega tolo di marchese, nominando mar-
e contratta parentela con Carlo VI chese di Dublino il favorito Ro-
re di Francia, a persuasione di berto di Vere conte d' OxJbrd, il
questi che parteggiava per 1' anti- quale era altresì duca d' Irlanda.
papa Benedetto XIII, cospirò con- ] membri della camera de' comu-
tro Bonifacio IX per costringerlo a ni si elessero per la prima volta
rinunziare il pontificato, uella falsa un presidente, a cui si dirigono
persuasione che il simile avrebbe tutti i discorsi. Sotto questo re si
n-2 ing ING
crearono ancora per la prima vol- no scrive che l' arcivescovo era
ta i pari del regno, con patente innocente, e prese 1' armi di mal
reale, la quale accorda loro il ti- cuore io difesa delle leggi della
tolo di lord ed il privilegio di patria ; che tollerò con animo co-
sedere a dar voto nella camera stante la morte, e che i popoli
alta. ebbero venerazione
tanta per le

Enrico IV, detto di Bolingbroke sue ceneri, che Dio operò alla sua
ove nacque, era figliuolo di Gio- tomba non pochi miracoli. Il Pon-
vanni de Gand duca di Lancastro, Innocenzo VII diede sentenza
tefice
terzogenito di Odoardo III. Non di scomunica contro gli uccisori di
vi La dubbio che la corona non lui. Il Papa Gregorio XII narra
gli si apparteneva, ma bensì giu- nelle sue lettere, secondo la relazione
sta le leggi dello stato doveva de' ministri regi, la cosa altrimenti,
piuttosto darsi ad Edmondo di cioè che 1' arcivescovo combattendo
Mortimer conte della Marca, poi alla testa di ottomila uomini contro
duca di York, discendente da Lio- il re, fu vinto e preso, e poscia a
nello duca di Chiarenza secondo richiesta degl' inglesi, che ad alta
figlio del medesimo Odoardo III. voce ne domandavano la punizio-
Fu appunto questa 1' origine dei ne, come reo di lesa maestà, fu
litigi fra la casa di York e quella fatto morire per impedire mali
di Lancastro, sotto la insegna del- maggiori. Continuando lo scisma
la rosa bianca e della rosa rossa. a desolare la cristianità, sostenuto
Dappoiché famose guerre che
nelle dall' antipapaBenedetto XIII, i
poi successero tra Enrico VI della cardinali obbedienza romana
dell'

casa di Lancastro, e Piiccardo du- si rivoltarono a Gregorio XII, per-

ca di York, il primo portava sul chè contro le sue promesse creò


suo scudo una rosa rossa, il se- altri cardinali, e spedirono in In-

condo una rosa bianca da ciò i : ghilterra ed in Francia il cardinal


nomi che vennero ai due parliti Francesco del titolo de' ss. Quattro
che tanto funestarono 1' Inghilter- per incitare i popoli contro Gre-
ra. Nel i4oj essendo il re in o- gorio XII. Quindi convocarono un
dio di molli, massime de' baroni concilio a Pisa coli' intervento di
amici del defunto Riccardo li, ed molti vescovi e degli ambasciatori
anche perchè opprimeva gli eccle- de' principi, fra' quali quelli di
siastici ed il popolo, furono attac- Enrico IV. Nel 1409 il concilio
cate alle porte delle chiese molte depose 1' antipapa e Gregorio XII,
accuse di aver lese le libertà an- ed in vece elesse Alessandro V ;
glicane. I armi e
ribelli presero le mentre i fedeli speravano veder
principalmente quei di York, il cui estinto il lagrimevole scisma, do-
arcivescovo Riccardo fu creduto vettero rammaricarsi che in vece
capo de' congiurati, ed anche gli di uno rimasero tre Pontefici, trat-
scozzesi alzarono il vessillo della tandosi ognuno per tale; e moren-
rivolta. Riuscì ai regi ministri di do 14 io Alessandro V, i car-
nel
reprimere gì' insorti, e preso a dinali di sua obbedienza gli diede-
tradimento 1' arcivescovo,, per or- ro in successore Giovanni X X_I II.
dine del re fu ucciso per mano Tutto il regno d' Enrico I V fu
del carnefice. Tommaso Valsinga- agitato da ribellioni, ed in repri-
1

ING 1NG f>3

merle e far la guerra agli scozzesi, vesi attribuire alla fatale inimicizia
Morì Londra di lebbra nel
in eli' era allora tra la casa d' Or-
i4i3, e nel tempo di sua malat- leans e quella di Borgogna; fra
tia, che durò circa due mesi, volle la regina Isabella di Baviera ed il

sempre tener la corona presso il delfino die fu poi re col nome di


capezzale, temendo che gli venisse Carlo VII. Il re Enrico V si uni
tolta. Gli successe il suo figlio alla casa di Borgogna ed a quella
Enrico V, chiamato di Jlfonmouth, della regina, e couchiuse nel 1420
nato da Maria di Hereford: i wi- un trattato a Troyes in Seiampa-
cleffisti congiurarono contro la sua gna, pel quale fu stabilito eh' egli
vita nel principio del regno, capo sposasse Caterina di Francia figlia

de' quali Giovanni Oldcastle,


era di Carlo VI, fosse re dopo la mor-
e presero in mira di distruggere i te di questi, e die da quell' or 1

monasteri. Il re sentenziò a morte prendesse il titolo di reggente ed


molti di loro, e quelli che fuggi- erede della corona, contro le pre-
rono passarono ad infettare coi scrizioni della legge Salica ed a
loro errori altre provincie. pregiudizio del dellino. Non ostan-
Nel i4 f 4 convocò in Costan-
Sl te un tale trattato cosi vantaggio-
za un concilio per dar termine so per 1' Ingbilterra la guerra si

allo scisma, coli' intervento de' ve- proseguiva nel Delfìnato, quando il
scovi e degli ambasciatori di tut- Papa Martino V, bramando che
te le nazioni; 1' antipapa Benedet- si dasse fine a tante calamità, spe-
to XIII scomuni-
fu degradato e dì legato per trattare una pace
cato, Gregorio XII virtuosamente definitiva il b. Nicolò Albergati
rinunziò al pontificato, e Giovan- poi cardinale, il quale dopo aver
ni XXIII venne deposto. Forma- maneggiato sì grave alfare colla
tosi poscia il conclave per eleggere maggior destrezza, per la ripugnali-
il legittimo Pontefice, oltre i car- za di Enrico V, mentre si for-
dinali delle tre obbedienze, tra gli mavano i preliminari della concor-
elettori furonvi ammessi trenta dia il re morì a Vincennes a' 3
prelati delle cinque nazioni che agosto 14.22 , e Carlo VI a' 20
formavano V augusta assemblea, ottobre. 11 re inglese lasciò la co-
cinque essendone inglesi ; e con- rona ad Enrico VI di Windsor
forme alle leggi pontificie agli 1 1 nell' età di due anni, altri dicoiu
novembre r 4-
1
7 esaltarono alla Se- di soli nove mesi, per cui lo rac-
de apostolica Martino V. Il re di comandò al Pontefice, ed ai pre-
Inghilterra mosse guerra Carloa lati, principi e baroni del regno.
% I, ed intraprese la conquista del- Di Enrico V gli scrittori inglesi
la Francia. Dopo avere nel i^.i5 fanno più onorevoli panegirici,
i

guadagnato la battaglia d' Azin- Ebbe da Caterina di Francia En-


;

court, s impadronì della Norman- rico VI, la quale qualche tempo


dia ; indi con memorabile assedio dopo sposò Oweu Tudor gentil-
prese nel i4'9 Rouen ed altre uomo di Galles, da cui ebbe
città, ed entrò in Parigi per tra- Edmondo conte di Richemout pa-
dimento del duca di Borgogna, die di Enrico VII.
La cagione principale de' prosperi R.egnò Enrico VI in Inghilterra
avvenimenti delle armi inglesi de- sotto la tutela del duca di Glou-
64 ING ING
cester, ed in Francia sotto quella 1' assemblea che celebrarono in
del duca di Bedford suoi zii. Gli Lione gli ambasciatori di Francia,
inglesi continuarono ad avere pro- di Inghilterra e di altre nazioni.
speri successi in Francia guada- : Nel tempo dello scisma basileese
gnarono le battaglie di Crevant, non solo Enrico VI riprovò tanto
di Verneuil e di Rouvroi contro scandalo, ma confortò Eugenio IV
Carlo VII, e sarebbero divenuti a toglierlo ,
per cui il Pontefice
padroni di tutta la Francia, se ringraziò il re e ne lodò la pietà
una giovane donzella la celebre , per aver difeso la santa Sede, e
Giovanna d'Arco, conosciuta me- ricusalo riconoscere l'antipapa quan-
glio sotto il nome di Pulzella do gì' inviò ambasciatori. Nel i444
d' Orleans, comparendo d' improv- gì' inglesi conchiusero coi francesi
viso alla tesla dell', armata france- una tregua di diciotto mesi, che
se, non obbligava gì' inglesi a le- però venne Bretagna
rotta nella
var 1' assedio d' Orleans nel i4*9< e nella primi furono
Scozia : i

Da quel punto gli affari dell' In- battuti da per tutto, per cui nel
giù! terra andarono male in peg- di 1 4^ 1 non aveano in Francia al-
gio, ma caduta nelle mani degF in- tro che Calais e la contea di Gui-
glesi la Pulzella, iniquamente la nes. Prima questa epoca Enri-
di
fecero bruciar viva in Koueti nel co VI Margherita d' Angiò
sposò
maggio o giugno i43i. Il suppli- nipote della regina di Francia, che
zio di questa innocente e valorosa subito s' iinpadrotù dell'animo dello
eroina è per la nazione inglese sposo, ma si alienò pressoché 1' a-
una maccbia che non si cancellerà nimo di tutti, favorendo i vantag-
giammai. Narrammo le avventure gi della Francia. Nicolò V, ad
e la fine di Giovanna d' Arco, nel istanza Enrico di VI, sino dal
voi. XXVI, p. 3i i, 3(2, 3 3, 3i4 1 i44^ con diploma de' i5 febbra-
e 3 1 5 del Dizionario. Avendo gli io, permise che la prammatica
inglesi riportato nuovi vantaggi sanzione di Francia, per ciò che
in Francia, condussero a Parigi il riguardava la vacanza delle chiese
giovane re Enrico VI, e lo coro- e la collazione di queste, come di
narono con una doppia corona nel- qualunque altro benefìzio ecclesia-
la chiesa cattedrale a' 27 novem- stico, fosse distesa ed avesse an-
bre 1 43 Papa Eu-
x . Cercando il cor vigore nella Normandia e Bre-
genio IV, come padre comune, di tagna minore. Dipoi nel 1 4^ c
metter pace tra Carlo VJI re di spedì al re d' Inghilterra per le-

Francia ed Enrico VI, questi ri- gato il cardinal di Cusa, come


cusò convenirvi, indi perdette di- mandò al re di Francia il cardi-
verse città in quel reame. Dive- nal d' Estouteville per procurare
nuto il concilio di Basilea conci- di pacificarli. Le gravi perdite fat-
liabolo contro Eugenio IV, il re te dagli inglesi in Francia princi-
d' Inghilterra intimò ai suoi pre- palmente provennero dalle guerre
lati di ritirarsi da quei scismatici, civili insorte tra loro. Riccardo
e giammai volle riconoscere 1' an- duca di York, che discendeva per
tipapa Felice V, in esso eletto parte di madre da Lionello secon-
nel 1439, il quale dipoi nel 1
449 dogenito di Odoardo III, pretese
rinunziò all' anliponlificato, dopo di avere più. ragione alla corona
1WO ING 65
che Enrico VI ;. avendo armato Nuovi disgusti fecero ai due par-
un esercito, cagionò gravi danni, titi riprendere le armi, e nel :4-6o
e si guadagnò numeroso partito. il re cadde nuovamente nelle ma-
Il re non mancò di affrontarlo con ni de suoi nemici, che rispettando
la sua armata, e costrinse il duca la sua bontà gli usarono apparenti
con simulazioni a placarlo ed a attenzioni. Mentre tutti credevano
fare la pace. Per meglio quietare che Riccardo ascendesse sul trono,
lo spirito di partito, il Papa Ni- si fermò nell'assemblea sul primo
colò V, con diploma de' 26 luglio gradino per discutere i suoi dirit-
14^2, concesse al cardinal arcive- ti in vece di esercitarli ; questo
scovo di Cantorbery la facoltà di bastò perchè il parlamento che stava
assolvere quegli inglesi che abban- per decretargli la corona, si con-
donato il re avevano seguito le tentasse di dichiarare che la me-
parti di Riccardo. Non ostante il ritava, ina che sarebbe successo al
duca tornò a ribellarsi, forte pel trono dopo Eurico VI. La regina
suo parentado colle più potenti po^e in piedi un esercito, con suo
famiglie del regno, e pel malcon- figlio fra le braccia assalì il duca
tento di tutta 1' alta nobiltà pro- di York, lo vinse nel 1 460 a Wa-
dotto dal duca di Sutfolk primo kefield, e Riccardo vi perde la vi-
ministro, arrogante , arbitrario, e ta : la sua testa fu inchiodata sulle
cagione principale della morte del porte della città di York, colla co-
duca di Gloucester zio del re. Ne rona di carta in testa per derisio-
fu motivo 1' essere stato dichiarato ne. Continuando l'accanimento tra
protettore del regno per blandirlo, i due partiti, il conte Odoardo
col licenziamento e detenzione del della Marca figlio dell'ucciso, di-
duca di Somerset , altro primo venuto duca di York , avendo ri-
ministro odioso al principe, il qua- portato significanti vantaggi, disprez-
le dopo pochi giorni fu ridonato zando il parlamento, raccolse il suo
al suo lustro e favore. Il duca esercito nel 1461 nella pianura di
furioso per sì fatto conlegno ripa- S.t John's-Fields, in cui era accorsa
rò nel paese di Galles, dove fece tutta la popolazione di Londra.
leva di truppe, ed altrettanto fece Odoardo o meglio il conte di War-
il re o piuttosto la regina : il re wick chiese alla moltitudine se vo-
du-
fu battuto e fatto prigione dal leva ancora Enrico VI di Lanca-
ca a Albano li 3i maggio i455
s. stro ; la risposta fu il grido una-
dal conte Giovanni di Wanvick nime, viva Odoardo IV. Il giorno
nipote della duchessa di York, a seguente 5 marzo un gran nume-
cui gli avvenimenti fecero dare il ro di vescovi, di lord e di magi-
soprannome di facitore elei re. Il strati si unì nel castello di Bay-
duca di York trattò con riguardi nard e ratificò la scelta dell' eser-
Enrico VI, gli lasciò tutti i segni cito e del popolo : indi vennero
esterni della podestà reale, e si proscritti tutti i partigiani della ca-
contentò del suo primo titolo di sa di Lancastro, e molti furono deca-
protettore. La fiera Margherita pitati. Enrico VI passò in Iscozia,
non si sentì disposta di piegare il e la regina in Francia per implo-
collo sotto un padrone, e fece ri- rare l'assistenza di Luigi XI : essa
pigliare al re le redini del governo. non ottenne che un piccolo soc-
VOL. ìxsv. 5
,

66 ING ING
corso, ma volle tentare la sua for- tela de' ministri o della moglie.
tuna. La battaglia di Hexham dis- Odoardo IV fece trasportarne il ca-
perse nel 1464 interamente suo il davere a Windsor, dove gli eresse
partito; gli riuscì ripassare in Fran- un semplice mausoleo. Sotto il ra-
cia, ma Enrico VI fu arrestato e gno di Enrico VI occorse il primo
condotto alla torre di Londra, don- esempio di que* prestili autorizzati
de il conte di Warwick lo cavò dal parlamento, di cui l'Inghilter-
dopo sei anni, quando si gettò dal ra ha tanto rinnovato l' uso da
partito di Margherita, disgustato di circa quattro secoli
in poi. Si rac-
Otioardo IV perchè vide andare a conta che Enrico VI fu esemplare
vuoto il di lui matrimonio ch'egli di costumi , e che Dio operò al-
avea combinato con Buona di Sa- cuni miracoli a sua intercessione.
voia cognata del re di Francia La maggior parte de' primari
allorché si scuoprì il matrimonio partigiani della rosa rossa ossia
segreto del re coti Elisabetta Wood- della casa di Lancastro, avendo ter-
ville. Il popolo vago disempre minato i loro giorni ne' combatti-
cambiamenti applaudì, dichiarando menti o sul patibolo, Odoardo IV
reggente il conte sino alla maggio- divenne tranquillo possessore del
rità del principe di Galles, mentre trono; un parlamento giusta il co-
Odoardo IV di cui il valore era stume iati fico tutti gli atti del
apparso in venti combattimenti vincitore e riconobbe l'autorità sua.
preso da timor panico fuggì in Allora questo principe avvenente e
Olanda. Non passò molto ch'egli popolare si abbandonò allo straviz-

ripreso coraggio e soccorso dal suo zo. Volendo reclamare alla Fran-
cognato Carlo duca di Borgogna cia la Normandia e la Guienna, si

e dai suoi partigiani, sbarcò in In- portò coll'armata a Calais ; ma il

ghilterra , sorprese i nemici nel sagace Luigi XI l'appagò con una


i/\.ji, entrò in Londra e nuova- somma, e promettendogli annua
mente s'impadronì di Enrico VI; pensione e tregua ; tornato però a
indi vinse la battaglia di Barnet Londra Odoardo IV, dissipò il de-
ove Warwick restò ucciso. Marghe- naro ricevuto colle sue concubine.
rita ed il figlio che in quel punto Si raffreddò col fratello Giorgio
restituivansi in Inghilterra, eccitati duca di Chiarenza che l'avea aiu-
dai capi del partito della rosa ros- tato a giungere al trono, contri-
sa alla battaglia di Tewksbury, ivi buendo alla rovina di esso l'altro
ambedue caddero prigioni del vin- fratello Riccardo duca diGlouce-
citore Odoardo IV. Il giovane prin- ster e la regina ; indi Io fece con-
cipe fu inumanamente trucidato, e dannare a morte da un parlamen-
Margherita inviata alla torre col to venduto a' suoi capricci. Per ven-
suo sposo, dopo morì,
che poco dicarsi di Luigi XI che non man-
forse per opera del duca di GIou- tenne la promessa d'un maritaggio
cester poi Riccardo III. Tale fu la tra' loro figli, fece apparecchi bel-
fine di un principe, di cui la cul- licosi, quando il re di Francia ec-

la avea fatto ombra alle corone di citòGiacomo III re di Scozia a


Francia e d' Inghilterra , avendo romper guerra all' Inghilterra. I
passalo la sua vita ora sul trono, vantaggi riportati sugli scozzesi dal
ora nei ferri, sempre sotto la tu- conte di Gloucester incoraggirouo
,

ING isti 67
il re ad occuparsi seriamente del a di luì sicurezza ; indi volendo
progetto di guerra contro la Fran- rimanere padrone del nipote si fe-
cia, quando fu colpito da una ma- ce nominare protettore del re e
lattia che lo condusse al sepolcro del regno. Venuto Riccardo in po-
a'9 aprile 148 3. Lasciò due figli, tere del duca di York fratello del
Odoardo V che gli successe, già re, ambedue mandò nella torre di

principe di Galles, e Riccardo du- Londra, col pretesto di da


sottrarli
ca di York, ambedue fanciulli , e ogni pericolo; poscia a' 22 giugno
cinque figlie, delle quali la mag- i483 fece dichiarare i suoi due
giore sposò Enrico VII. Ebbe di- nipoti bastardi, e prese il titolo di
verse concubine, una di esse Elisa- re col nome di Riccardo III. Da
betta Lucy
partorì due bastardi. Al- quel momento in poi nulla più si
cuni hanno asserito ch'era stato
storici udì de' due infelici principi, e di-
segretamente ammogliato con Eleo- cesi che li fece soffocare con sruan-
o
nora Talbot, figlia del conte di Shre- ciali da Giacomo Tyrrel. Odoardo
tvsbury e vedova di lord Butler. V era allora in età di tredici an-
Per questo motivo Riccardo III fece ni, ed avea portato il titolo di re
dichiarare illegittimi i figliuoli di due mesi e tredici giorni; suo fra-
Odoardo IV e d'Elisabetta Wood- tello Riccardo duca di York non

ville. Prima di morire, temendo le avea che nove anni. Questo grave
discordie delle due fazioni che di- misfatto restò impunito le ossa :

videvano la corte, e composte una de' principi rinvenute a pie delle


de' congiunti della regina, l'altra scale della torre sotto Carlo II ,

di tutta l'antica nobiltà, adunò i questi le fece deporre in una tom-


principali personaggi de' due par- ba di marmo a Westminster.
titi, raccomandò loro la pace e l'u- Riccardo III dissipò una con-
nione, dichiarando reggente suo giura fatta contro di lui dal duca
fratello Riccardo duca di Gloucester. di Buckingham, che fece arresta-
Appena egli chiuse gli occhi che re e decapitare. Ma Enrico conte
le gelosie delle due fazioni scoppia- di Richemont figlio di Giovanni
rono di nuovo, cercando ognuna Tudor e di Margherita della ca-
di guadagnare Riccardo , il quale sa di Lancastro , e perciò discen-
era tormentato da sfrenata ambi- dente dal re Odoardo III e da Ca-
2Ìone. Incominciò questi dal far teriua di Francia vedova di Enri-
arrestare il conte di Rivers zio ma- co V, essendosi portato in Francia,
terno e custode di Odoardo , V ed avendo ottenuto dal re Carlo
sir Riccardo Gray uno de' figli del- Vili grandi soccorsi d' uomini e
la regina, ed altri due signori. Il d'argento, si ribellò a Riccardo III.

re preso da dolore e da spavento Passato in Inghilterra fece dichia-


per l'atto di violenza commesso rare a suo favore tutto il paese di
sopra congiunti sì prossimi che l'a- Galles. lire marciò prontamente con-
vevano educato con tanta cura tro di lui, e fu ucciso nella sanguino-
non potè trattenere le sue querele sa battaglia di Bosvvorth, colla coro-
e lagrime. Riccardo gittandosi alle na in capo, a'2 2 agosto 1483 : que-
sue ginocchia gli fece le più forti sto principe fu l'ultimo della pro-
proteste di fedeltà e di affetto per sapia de' principi di York o Plan-
la sua persona, e di aver ciò fatto tagenet, de' quali Enrico II era stato
,,

68 ING ING
il Lord Stanley, che atea spo-
capo. con freddezza, perchè nel di delle
sato la vedova Richemont, e che nozze le feste furono maggiori di
comandava l'armata del re, non so- quelle fatte nella coronazione, a ca-
lo si dichiarò pel figliastro, ma tol- gione della simpatia che gì' inglesi
ta la corona dall'elmo di Riccardo ancora avevano per la casa d'York,
III gliela impose in capo, gridando : per cui ne concepì secreto dispet-
Viva il re Enrico I Tale grido fu to. La bolla fulminava la scomu-

ripetuto da tutto l'esercito, ed esso si nica contro chiunque avesse osato


portò modestamente in Londra. In- d' insorgere contro Enrico VII e
di Enrico VII si fece coronare ai la sua posterità, e venne colla mas-
3o settembre dell' anno seguente sima solennità pubblicata. Alla na-
segnalando il principio del suo re- scita di un figlio la gioia del re
gno con generale perdono a tutti giunse al colmo; gì' impose il no-
i nemici, per cui fu lodato dal me di Arturo, in memoria del fa-
l'ontefice Innocenzo VIII. Allora si moso monarca bretone da cui pre-
pensò di porre un termine alle due tendeva che discendesse la casa di
fazioni della rosa rossa e della ro- Tudor : questo principe prese in
sa bianca ed alle contese fra le
, moglie la celebre Caterina d' Ara-
case di Lancastro e di York, che gona figlia del re Ferdinando V
disputandosi il reame avevano in e d' Isabella monarchi di Spagna.
venticinque anni di guerre civili Ciò non pertanto i disordini ri-
coperta orribilmente l' Inghilterra cominciarono, ed i nemici di En-
di lutto, di odii e di sangue, cal- rico VII tentarono ben due volte
colandosi che in tale epoca fune- di levargli la corona, opponendogli
sta perirono più di centomila in- due impostori. Ilera un primo
glesi. Enrico VII, il primo re della certo Lamberto Simnel, che prese
casa di Tudor, siccome appartenen- il nome di conte di Warwick , e
te a quella di Lancastro, si sposò poi quello di Odoardo VI quando
con Elisabetta o Isabella che chiu- la città di Dublino, il governatore
deva la linea de' duchi di York ed il cancelliere lo proclamarono
come figlia di Odoardo IV. Con re.L'altro fu un avventuriere chia-
questo matrimonio i diritti delle mato Perkin Warbeck , figliuolo
due case di Lancastro e di York di un ebreo convertito in Tour-
furono uniti in una sola e si pose , nay quest' ultimo si spacciava per
:

fine alle querele. Lo sposalizio si duca di York, ma il re seppe re-


celebrò a' 18 gennaio i486, me- primere queste rivoluzioni fomen-
diante la dispensa di parentela che tate da Margherita duchessa di
passava tra i coniugi, concessa da Borgogna. Ad istanza del Pontefi-
Innocenzo Vili, che inoltre confer- ce Alessandro VI fece lega e soc-
mò le ragioni dello scettro in fa- corse Massimiliano I re roma- de'
vore della casa di Lancastro, ed ni, contro Carlo Vili re di Fran-
approvò la riunione delle due case cia, ingelosito del matrimonio di
sul trono inglese colla bolla de' 27 questi con Anna di Bretagna ere-
marzo i486. Questa bolla fu do- de di quella provincia. Si mostrò
mandata dallo stesso re, per non soprattutto accorto ad usare del
essere obbligato della corona a sua pretesto di guerre imminenti, per
moglie, che incominciò a trattare ottenere dal parlamento sussidii,
,

ING ING 69
cui trovava nella sua avarizia sem- aprile 10*09
ne ^ castello di Riche-
pre modo d' impiegare in partico- mont sua residenza favorita e da ,

lar uso. Fece la guerra agli scozzesi lui fatto edificare presso Londra ,

perchè Giacomo IV
aveva sostenu- in memoria del avea
titolo che
to Perkin, che avea assunto il no- portato nella sua giovinezza. Il suo
me di Riccardo IV. Essendo morto tesoro si trovò ascendere ad un
Arturo, non potendosi risolvere il milione ottocentomila lire sterline,
re a restituire la dote, concepì to- somma prodigiosa per que' tempi.
sto l'idea di fare che la giovane Tutta volta alcuni storici enfatica-
vedova sposasse il suo secondoge- mente lo chiamarono Salomone
nito Enrico, mediante dispensa ac- d' Inghilterra ed amico delle lettere,
cordata da Giulio II nel i5o3. A, per aver fondato diversi collegi.
tale matrimonio, destinato a diven- Fu pure lodato per clemenza e
tare la sorgente dei più grandi e pietà. Ed ecco l'epoca più memo-
de' più funesti avvenimenti, ne suc- rabile d'Inghilterra, come la più
cesse un altro, ch'ebbe anch'esso infelice, cioè a dire con l'assunzio-
importanti e lagrime voli risultati fu : ne al trono del principe di Galles
quello di Margherita primogenita di secondogenito del re defunto, il fa-
Enrico VII con Giacomo IV re di moso Enrico Vili. Questo princi-
Scozia. Gli inglesi mostrarono ti-
o pe che ha trasmesso a' suoi suc-
more che tale parentela non li fa- cessori il Difensore della.
titolo di
cesse passare un giorno sotto la fede } conferitogli dal Papa, fu quel-
dominazione Enrico VII
scozzese. lo appunto che cangiò nel floridis-
predisse che sarebbe accaduto il simo regno d' Inghilterra la fede
contrario. La Scozia non passò sot- ed il cattolicismo de' suoi antenati.
to il dominio d'Inghilterra, perchè Egli combattè i riformatori ed in-
la famiglia reale di Scozia fu assun- trodusse la riforma ne' suoi stati.
ta alla corona d' Inghilterra ; dipoi Geloso all' eccesso de' diritti e de-
quando fu falla l'unione, essa ebbe gli onori della corona, violò il ri-
luogo con l'espressa condizione d'in- spetto dovuto alle testecoronate
dipendenza per parte della Scozia. facendo perire due regine sul pa-
Vero è però che in Inghilterra fu tibolo.Finalmente fece vedere sul
stabilito il centro e la sede del go- trono, ciò che forse raramente si
verno britannico. Egli giunse al più è veduto nelle condizioni private
alto grado di sua potenza, avendo cioè di essere stato marito di 6ei
abbattuti tutti i suoi nemici, ed es- donne.
sendo in pace cogli stati vicini ; Enrico VIII nacque nel 1491 ,
ma la sua avarizia aumentata col- e quando fu assunto al trono de-
l'età varcò tutti limiti della giu-
i stò trasporti di gioia in tutte le
stizia, e quelli fino della vergogna. classi della nazione, indignata dal-
I suoi servitori più divoti non an- l'avarizia e severità del re defun-
darono esenti dal rigore delle sue to. Un principe d' anni dieciotto ,

coufiscazioni, e dalla vendita delle d'aspetto leggiadro e di bella sta-


grazie d'ogni genere. Vicino a mor- tura, di una grazia e destrezza po-
te e spaventato dal quadro di sue co comune in tutti gli esercizi del
rapine, ordinò col suo testamento corpo, non avea che a mostrarsi
tarde restituzioni. Egli spirò a' 22 per diventare l'idolo del popolo.
, ,

7o
INO ING
Unendo i due rose
diritti delle Fece primo ministro Tommaso Wol-
non avea commozioni interne da sey poi cardinale, il quale diven-
paventare ; i tesoti paterni lo .ren- ne il membro il più influente del
devano indipendente dal parlamen- suo consiglio privato; ma i tornei,
to ; fuori del regno godeva pace le danze, i banchetti ed il giuoco
profonda. 11 genitore, avaro per na- presto dissiparono le ricchezze ac-
tura, ripugnando restituire alla mor- cumulate da Enrico VII. Vedendo
te d'Arturo i centomila ducati che il re che le ceneri del suo zio pa-
avea ricevuto per la metà della terno Enrico VI venivano da Dio
dote di sua nuora Caterina d'Ara- onorate di frequente con parecchi
gona, e perdere i suoi diritti sull'al- miracoli, supplicò Giulio II che da
tra metà, e temendo che la prin- un sepolcro ignobile in cui le a-
cipessa rimaritandosi non portasse veano collocate gì' invidiosi di sue
al nuovo sposo il godimento del virtù, fossero trasportate alle se-
terzo delle rendite del principato polture reali di Westminster, e che
di Galles e del ducato di Corno- gli piacesse canonizzarlo. Compiac-
vaglia, che le era stato assegnato que il Papa la prima parte del-
siccome vedova del principe di Gal- l' istanza, e per riguardo all'altra,
les, con dispensa di Papa Giulio fatta già ad Innocenzo Vili e A-
li promise sposa ad Enrico in
la lessandro VI, ordinò all'arcivesco-
età di anni dodici. Nel giorno vo di Cantorbery di fare il pro-
slesso in cui il giovane principe cesso autentico sopra le virtù e
divenne maggiore di età, cioè a' 27 miracoli di quel servo di Dio. In-
giugno i5o5, il re suo padre gli oltre il re spedi ambasciatori a
fece sottoscrivere una protesta con- Roma per prestare obbedienza a
tro una promessa, di cui un fan- Giulio II, giusta il costume dei
ciullo, egli diceva, non avea potu- nuovi monarchi. Mediante la lega
to conoscerne la natura. Tale atto, di Cambray francesi erano calati
i

comunque allegalo in seguito, non in Italia, quando il Papa pacifica-


fu dettato da nessuno scrupolo di tosi coi veneziani si ritirò da essa
coscienza, il solo interesse pecunia- per cui Luigi XII gli dichiarò la
rio di Enrico VII ne fu la causa. guerra. Giulio li si collegò col re
Del rimanente tale protesta, che me- di Spagna e con quello d' Inghil-
nò tanto rumore dappoi, fu allora terra, cui mandò in dono la rosa
tenuta segreta. Parve che Enrico d'oro benedetta, e gli promise dar-
Vili non si prendesse di ciò alcun gli il titolo di cristianissimo che
pensiero allorquando ragioni politi- voleva togliere al re di Francia il

che d'alto rilievo, e le rare virtù quale stava per scomunicare; altri
di Caterina d' Aragona , dopo la dicono che Giulio II realmente lo
morte di Enrico VII l'ehhero de- die ad Enrico Vili. Questi s' in-
terminato in suo favore. Egli la terpose con Luigi XII perchè tra-
sposò a' 7 giugno i5oOy e la fece lasciasse l'empia guerra che faceva
incoronare alcuni giorni dopo con al Pontefice, e poscia gli domandò
pompa straordinaria. Quindi rin- la restituzione della Normandia
novò le alleanze e i trattati del re dellaGuienna dell' Angiò e del ,

defunto, e giurò pace a Luigi XII Maine come parte del dominio del-
re di Francia per tutta la vita. la corona d' Inghilterra : nulla ot-
j ,

ING ING 71
tenendo intimò guerra alla Fran- non impedì che seguisse l'abbocca-
cia.Nel i5i2 ebbe luogo tra le mento stabilito, il quale ebbe luogo
due nazioni un combattimento na- tra due re nel modo il più splen-
i

vale, senza rilevanti conseguenze. dido e pacifico nel continente : tut-


Indi lasciata Caterina reggente del ta volta riuscì poi a Carlo V di
regno, il re si portò nel continen- raffreddare la loro amicizia. Essen-
te, ove guadagnò la battaglia degli dosi l'agostiniano Martino Lutero
speroni, e nell'assediar Tournay as- ribellato alla santa Sede, sfrenata-
sunse il titolo di re cristianissimo mente incominciò a spargere i suoi
mentre GiacomoIV, fedele alleato perniciosi errori nel \5iy. Enrico
della Francia, per fare un diversi- Vili che pretendeva di essere uno
vo entrò nell'Inghilterra, ove col- de' primi teologi della cristianità
la battaglia di Hoddenfield perde fu irritato del disprezzo con cui
ancora la vita. Dopo alcuni trat- il settario tedesco parlava di s.

tati Enrico Vili ritornò a Lon- Tommaso d'Aquino, suo autore


dra, e poco dopo accordò la sua favorito. Quindi volendo entrare
sorella Maria in isposa a Luigi XI 1, nella lizza contro il libro di Lu-
che nel i5i.i era stata promessa tero : De captivitate Baby-Ionia, En-
all'imperatore Carlo V, dopo di rico Vili in difesa delle indulgen-
esserlo stata anche lA Delfino. A- ze, del primato del Papa, e de' set-
vendo Giulio II convocato il con- te sagrameuti risposeconfutandolo
cilio generale Lateranense V contro coli' opera : De septem sacramenlis
il conciliabolo di Pisa, il re d'In- conlra Marlinum Lutherum here-
ghilterra vi mandò i suoi amba- siarcon, ec. col titolo: Asserito se-
sciatori. ptem sacramenlorum adversus Mar-
Assunto al pontificato Leone linum Lutherum, che fece stampa-
X, inviò al re il donativo dello re in Londra nel i5ai. Tra le più
stocco e berrettone benedettiy chia- antiche se ne hanno altre due edi-
mandolo campione della Chiesa. zioni : una eseguita iti Roma nel
Disgustato Enrico Vili del nuo- i543 coli' aggiunta di Clerk e di
vo re di Francia Francesco I, de- Leone X cui il libro fu dedicato;
terminò fargli una guerra sorda ,
l'altra è d'Anversa del i522, e
soccorrendo Massimiliano I, alla cui contiene le stesse cose, più le rispo-

morte incominciarono le lunghe e ste e la bolla di detto Papa sotto-


sanguinose rivalità tra Carlo V di- scrittada ventisette cardinali. In essa
venuto imperatore, e Francesco I Leone X paragonò il libro agli scritti
che si pacificò con l'Inghilterra. di s. Agostino e di s. Girolamo,
Geloso Carlo V
dell' amicizia che concesse indulgenze a chi lo leg-
passava tra il suo emulo ed En- geva, ed in ricompensa di un ser-
rico Vili, e come nipote di Cate- vigio cosi rilevante alla Chiesa fat-
rina d'Aragona all'improvviso sbar- to dal re d' Inghilterra con tale
cò a Douvres. Il re incontrò l'im- libro, l'ornò col glorioso titolo di
peratore, e lo condusse a Cantor- Difensore della fede o della Chie-
bery per presentarlo alla regina; sa. Di questo titolo ne parliamo
Carlo V procurò guadagnare l'am- ancora nel voi. XX, pag. 41 del
bizioso e potente cardinal Wolsey, Dizionario. Caduto poi il re nel-
ma inutilmente perchè questa visita l'eresia, e sottrattosi dall'obbedien-
,

yi ING
za della Sede apostolica, con ma- ma copia. Vi è annessa una di-
nifesta contraddizione continuò ad chiarazione degli autografi ec. 11

usare tale titolo, benché persecuto- titolo di propugnatore della fede


re crudelissimo della Chiesa cat- conferito da Leone ad Enrico X
tolica ; continuarono a portarlo i Vili re d'Inghilterra e ritenuto dai
suoi successori, e quel eh' è più cu- suoi successori, si suole comune-
rioso anco le regine, sebbene tutti mente paragonare ad una gemma
acattolici, tranne Maria, Giacomo pontificia incastrata nella corona
31 e Giacomo HI cattolici. 11 libro protestante, perciò una delle taute
fu subilo tradotto in tedesco, e la- strane contraddizioni del protestan-
cerato con parole villane da Lu- tesimo.
tero, alle quali Enrico Vili non Enrico VIII mosso da ricono-
credette rispondere, ciò che fecero scenza verso Leone X, entrò nel-
per lui diversi dottori. Quanto al la lega che questi con Carlo
fece
titolo di Difensore della fede nella V a danno di Francesco I. L'im-
bolla di Leone X che lo conferì, peratore per incominciare le osti-
ed in quella di Clemente VII che lità fece un secondo viaggio in In-

lo confermò, non si parla del di- ghilterra, e conchiuse un trattato


ritto di ereditarlo ai successori di con Enrico Vili: una delle clau-
Enrico VIII, appartenendo esso sol- sole di tale trattato è notabile, in
tanto a quel re: Tibi perpetuimi et quanto che i due monarchi assun-
proprium, Pallavicino pag. 177; e sero a giudice della loro lealtà il

Beyner, Foedera XIII, pag. 756 cardinal Wolsey, e si sottomisero


XIV, pag. i3. Ma Enrico Vili non anticipatamente alla scomunica, che
solo, come dicemmo, lo ritenne do- gli sarebbe piaciuta di lanciare in
po la sua ribellione, ma con legge qualità di legato pontificio. Enrico
del l543 fu annesso alla corona Vili fece tosto assalire la Francia
(35, Henr. Vili, 3). E sebbene e la Scozia, e nel domandar sus-
questa legge fosse stata poi abro- sidii al parlamento minacciò la
gata, il titolo fu ritenuto imme- testa d' uno de' più influenti de-
diatamente da Filippo II e Maria putati se venivangli negati. Avea
cattolici. Così Lingard nel voi. VI, Carlo V lusingato del triregno il

pag. io5. Recentemente il chiar. cardinal Wolsey, ma


avendo Dio
cardinal Mai nel suo Spicilegium fatto eleggere successori a Leone
romanum pubblicò le preziose ed X, Adriano VI e Clemente VII, il
ignorate lettere che il re scrisse a cardinale se ne adontò, e contro
Leone X contro Lutero, prima del- l'imperatore fece cambiare le affe-
ia sua apostasia. In Londra presso zioni del re. Il Papa Clemente VII
Arrigo Kent Causton fu pubblica- nel \5i5 pubblicò la lega contro
ta nel 1 843 : La bolla di Leone il turco, in cui vi entrarono Carlo
X colla quale conferiva al re En- V ed Enrico Vili.
rico FUI il titolo di Difenditore Continuando la guerra tra Fran-
della fede. Fac- simile nell'origina- cesco I e l'imperatore, il primo re-
le esistente nella libreria Cottonia- stò prigioniero del secondo : Enri-
na> mutilalo dall'incendio ivi ac- co Vili ne rimase vivamente afflit-
caduto nel 173 r, insieme con una to perchè vedeva l'imperatore sen-
copia compiuta da una antichissi- za rivale, e l'Europa senza equili-
ING ING 73
brio, e fece pratiche per la libe- se, protestando di non acconsentir
razione del re : l'animo freddo di mai alle sue voglie, se non in qua-
Carlo V non le calcolò, quello di lità di moglie , seb-
sua legittima
Francesco ne fu tocco, e poscia
I bene essa avesse già ad altri pro-
ambedue si allearono contro l'im- stituito il suo onore, come diremo
peratore, rinunziando Enrico Vili in appresso. Anna passava per fi-

aile pretensioni che i suoi prede- glia di Tommaso Boleno o Bo-


cessori aveano sulla corona di Fran- leyn visconte di Rochefort, ma era
cia. Temendo Clemente VII per la veramente figlia naturale del me-
crescente possanza di Carlo V, che desimo re, eh' egli avea avuto dalla
l' Italia divenisse interamente sua viscontessa di Rochefort, nel tempo
conquista, per difenderla nel 1026 che Tommaso suo ambascia-
era
fece lega coi re di Francia e d'In- tore a Parigi. Ritornato questi a
ghilterra, coi veueziani, fiorentini, casa trovò la fanciulla e mosse ,

svizzeri e duca di Milano. Siffatta causa per ripudiare la moglie; ma


alleanza offese l'imperatore che di- subito per ordine di Enrico Vili
chiarò tosto la guerra al Pontefi- fu costretto di desistere dalla lite

ce. Roma nel 027 fu presa e bar- ed eziandio di ricevere nella sua
baramente saccheggiata dai fanati- grazia la moglie, che per ottener-
ci eretici di cui nella maggior parte la meglio ,
genuflessa confessò al
era composto l'esercito imperiale, visconte il commercio avuto col
e Clemente VII venne assediato in re. Anche un'altra figlia di essa
Castel s. Angelo. Questo avveni- prostituì suo onore al libidino-
il

mento forni ai due re pretesto so monarca. Che Anna Bolena fos-


plausibile per romperla apertamen- se figlia di Enrico Vili fu pub-
te con l'imperatore Clemente VII
: blicato nel i585 da Sanders dietro
fuggì ad Orvieto, ed implorò l'as- Rastel, e si cercò confutarlo nel-
sistenza de' due monarchi inglese l' Jnti-Sandems stampato a Cam-
e francese, e l'ottenne da ambedue. bridge nel 1093. Burnett nella
Eurico "VIII comprese quanto pro- sua Storia della riforma trascrisse
pizia fosse la circostanza pel com- le ragioni àeWAnti-Sanderusj e Le
pimento di un progetto dell'indo- Grand nella difesa di Sanders ri-

le più delicata, cioè lo scioglimen- spose alle ragioni jda lui allegate.
to del suo matrimonio con Cate- Il cardinal Quirini [Poli epist. t. I,

rina d'Aragona, che per gl'immen- p. 137) dice che la maggior rifuta-
si suoi risultati fu cagione d'una zione della storia si trova nel silen-
delle più grandi epoche della sto- zio di Pole, il quale ne avrebbe
ria civile ed ecclesiastica moderna. parlato, se a suo tempo fosse sta-
La prima idea di tale divorzio non ta conosciuta.
si può stabilire, come tutte le cau- Determinato Enrico VIII a va-
se che la provocarono. Sembra ch'es- lersi di qualunque mezzo per i-
sa avesse origine o almeno fosse sciogliere i nodi che gli erano
dai r,e resa pubblica nel i5iy, quan- divenuti odiosi , ebbe ricorso pri-
do si accese d' amorosa passione mieramente all' arme più poten-
per Anna Bolena, passione irri- te, facendo parlare la religione. Do-
tata ed accresciuta dalla resistenza po aver vissuto dal i5og con co-
insidiosa ch'essa giovane gli oppo- scienza tranquilla colla regina, ad
,

74 JNG ING
un tratto gli dubbi sul-
scrupoli e i Temendo la resistenza del clero,
la legalità del matrimonio soprag- cercò d' indebolirlo o piuttosto d'u-
giunsero in folla, e giunse ad at- miliarlo.Da tale momento Enrico
tribuire la morte immatura de' suoi Vili esacerbato del temporeggiare
due figli alla maledizione del cie- di Roma, o meglio di vedere an-
lo; lo assalì in fine il timore di cora infrenate le sue passioni, inco-
\edere il trono senza erede ma- minciò ad ingerirsi nelle sacre co-
schio,avendo la sola figlia Maria; se; e senza annunziare il progetto
e proibendo il Levitico, XVIII, 16, ormai troppo manifesto d'uno sci-
i matrimoni della tempra di quel- sma, si fece decretare il titolo di
lo da lui incontrato con Cateri- prolettore e capo supremo della
na, secondo la sua interpretazione, chiesa d' Inghilterra : soltanto con
ne inferì che la dispensa di Giu- islento riuscì al parlamento d'inse-
lio li fosse nulla. Allora compose rire nell' atto questa restrizione
una memoria teologica, senza ba- per quanto la legge di Cristo lo
dare che la legge del Levitico era permette. Intanto per prevenire il

giudiziale non naturale, e che il Deu- risentimento di Carlo V rinnovò


teronomio, XXV, 5, ordinò di spo- l'amicizia con Francesco I. Elevato
sare la vedova di suo fratello, quan- Crammer all'arcivescovato di Can-
do questi sia morto senza tìgli , il torbery, in qualità primate ai di
che era precisamente al caso, e la 23 maggio i533 pronunziò la sen-
fece presentare a Clemente VII dal tenza che dichiarò nullo e non
segretario Rnight. Il Papa volle avvenuto il matrimonio di Enrico
procedere con maturità, e tirò Taf- VIII con Caterina d'Aragona, e
fare in lungo, ciò che irritò l' im- con altra sentenza riconobbe Anna
pazienza del re teologo. Egli fissò Bolena sposa e regina legittima,
il giorno 21 giugno i52g, in cui cui il re lece incoronare con so-
voleva che la regina ed esso com- lenne pompa. Il Papa cassò le due
parissero in persona dinanzi ai car- sentenze, ed Enrico Vili invece di-
dinali legati deputati dal Papa ad chiarò Elisabetta, nata dalla Bole-
esaminare sì importante affare. Ta- na, principessa di Galles. Clemente
le scenaindecente era preparata per VII minacciò la scomunica, usò pa-
perdere Caterina, ma tornò intera- terne esortazioni, e mentre si trat-
mente a sua gloria la nobile sua : tava la gran causa in Roma, sep-
fermezza trionfò della malizia dei pe che in Londra era stato pub-
suoi nemici, e ridusse al silenzio lo blicato un libello infame contro la
stesso suo ingiusto sposo. santa Sede, e che in presenza del
Non rimaneva al re che la for- re era stata recitata una farsa in-
za d'adoperare, ed a questo mezzo decente contro il Papa ed i cardi-
ricorse. L' infelice regina fu man- nali. Adunato il concistoro, col pa-
data nel castello di Dunstable , il rere de'cardinali, Clemente VII ai
cardinale Wolsey venne privato del- 23 marzo 1 534» sentenziò valido
la sua grazia perchè non era riu- e fermo il matrimonio di Enrico
scito nell'affare ; prese per suo con- Vili e Caterina, ed impose al re di
sigliere e teologo Crammer, e con- riprenderla sotto pena di scomuni-
sultò diverse università d'Europa, ca. L'ostinato ed impetuoso mo-
alcune delle quali lo favorirono. narca prima di ricevere tale noti-
ING ING 75
zia, non pago del titolo di capo giorni dopo promulgala la scomu-
della chiesa anglicana, avea nel par- uica giunsero in Roma i documen-
lamento suprema-
stabilita la sua ti che si attendevano, coll'autoriz-
zia e distrutta quella del Papa, a- zazione del re d' Inghilterra al ve-
bolendo le annate ed ogni contri- scovo di Parigi di sottomettersi
buzione qualunque, compreso il de' alle nuove decisioni della santa
naro di s. Pietro, pagata sino al- Sede, promettendo obbedire al giu-
lora alla camera apostolica, sotto- dizio pontificio, purché Clemente
mettendo i monisteri alla sola ispe- VII non lo separasse dalla cotnu-
zione de' suoi commissari, e dichia- nione de' fedeli, escludesse dall' er-

rando che si poteva senza eresia same della causa coloro eh' erano
combattere e negare l'autorità della sospetti al re, e delegasse commis-
santa Sede. I parlamenti aveano sari per Cambray, quali riceves- i

statuito analoghi provvedimenti, e sero imparzialmente gli articoli


riconosciuto soli eredi legittimi del eh' egli desiderava si esaminassero
trono i figli nati o da nascere dal nella sua causa. Oltre a ciò, ag-
secondo matrimonio del re nulla , giungono gli accusatori del Pon-
valutando i diritti della principes- tefice, passati appena mesi ventuno
sa Maria involta nella condanna finì di vivere la regina Caterina,
di sua madre Caterina. Rimaneva e con questa morte la controversia
dunque poco da fare per consu- sarebbe terminata se ancor fosse du-
roare lo Eurico
scisma, allorché rata.Ma sia pur detto a difesa di
Vili ricevette la nuova della sua Clemente VII, non avea egli già col
condanna. Di questo grave argo- pontificalo ricevuto lo spirito pro-
mento già ne parlammo nel voi. fetico, onde dovesse prevedere que-
XX, i24> 1^5, 126 e i5o
pag. ste circostanze future: aveva non
del Dizionario, ove dicemmo delle ostante indugiato assai nella risolu-
ragioni che mossero Enrico VIII zione, appunto per aspettare qualche
al divorzio, della validità della dis- accidente che ne dileguasse il biso-
pensa di Giulio lì, e di altre si- gno. L'indomita sfrenatezza e libidi-
mili; del modo come fu trattata ne di Enrico Vili, la conculcata veli-
la causa di questo divorzio, della gione del sacramento del matrimo-
scomunica di Clemente VII ed al- nio, e 1' arrogante disprezzo del
tro analogo, come di alcune ope- capo della Chiesa, sembra che ri-
re pubblicate su questo punto. chiedessero di non differire un ener-
Quelli che dai casi non previsti gico rimedio. Chi sa ancora se le
fanno regola per li fatti anteriori, promesse vaghe del re ciecamente
accusano Clemente VII d'impru- innamorato, giunte in Roma dopo
denza grande in questa delibera- la sentenza, sarebbero state stabili,
zione ; poiché essi dicono, se si sincere, docili e durevoli, dopo le
fosse per qualche tempo trattenu- cose narrate e le dichiarazioni fat-
ta la pontificia sentenza , come te contro 1' autorità spirituale. Ag-
dimandava il vescovo di Parigi Bel- giungasi, che o conveniva dissimu-
lay, spedito a Roma da France- lare o soprassedere eternamente,
sco I con una promessa verbale, for- cioè non far mai nulla, o quan-
se lo scisma d' Inghilterra nou tunque si procedesse in altro mo-
sarebbe seguito, mentre sei soli do, potevano succedere emergenze
76 ING ING
tali, che niun uomo saggio poteva tefice,Enrico Vili lo fece deca-
antivedere. Allorché Enrico Vili pitare 6ul palco; egual pena fece
ricevette la sentenza di Clemente soffrire al celebre Tommaso Moro
VII, andò in furia, quindi con un cancelliere del regno, per avere
decreto degli stati d' Inghilterra, ricusato di sottoscrivere 1' alto del
abrogò interamente 1* autorità pon- parlamento che dichiarava il' -re
tificia in tutto il suo regno. Inti- capo della chiesa anglicana. Le re-
mò pena di morte a chiunque ri- liquie de' santi furono gettate alle
conoscesse nel Papa la suprema fiamme, le sacre immagini profa-
autorità e dignità ecclesiastica }
nate ed annichilite. Inoltre fece il
cstinse tutte le preghiere pel ro- re bruciar le ceneri di s. Tomma-
mano Pontefice, ed in vece di es- so di Cantorbery martire dell' im-
se fece porre nelle litanie maggio- munità ecclesiastica, e difensore
ri queste abbominevoli parole: Ab dei diritti Chiesa romana.
della
episcopiromani lyrannide et dele- In odio di questa Enrico Vili fece
standis enormi tatibus, libera nos morire tra i tormenti o di morte
Domine. Costrinse col giuramento disonorante tre arcivescovi, dieciot-
gli ecclesiastici a riconoscerlo capo to vescovi, tredici abbati, cinquecen-
spirituale della chiesa anglicana, to sacerdoti e monaci, trenta de-
costituito immediatamente da Cri- cani, quattordici arcidiaconi, ses-
sto, e perciò fece di sua autorità santa canonici, cinquanta dottori,
una nuova ordinazione di vescovi. dodici fra duchi, marchesi e conti,
Stabilì molti errori de' luterani, ventinove baroni e cancellieri, cen-
onde da uno di questi fu chiamato totrentasei altri nobili, centoventi-
il postiglione della riforma. Final- quattro cittadini, centodieci femmi-
mente di tutte le sette fece un ne di condizione, innumerabile nu-
mostruoso miscuglio, e da tutto il mero di altri sudditi, mentre il

regno mandò in bando la religio- cardinal Wolsey morì con sospetto


ne cattolica, sino allora fiorente, di veleno. Le edizioni stampate da
soda ed immacolata. Clemente VII Cavendish asseriscono che Wolsey
morì a' 25 settembre i534 5 ed si avvelenò, ma questo passo non
agli 1 1 ottobre gli successe Pao- è genuino, e non si trova nel co-
lo Ili. dice mss. , come prova Words-
Continuando Enrico VIII nel- worth. In pari tempo parecchi pro-
le sue scelleraggini, credendosi pa- testanti vennero tratti al sup-
drone assoluto delle menti e delle plizio per essersi eretti contro i

coscienze, come lo era delle perso- sacramenti della Chiesa romana,


ne , cangiò la disciplina della chie- facendosi il teologo re arbitro del-
sa, tenne per delitto capitale il la fede. Questo violento e volubile
credere al Papa., e considerò pure principe si dice aver fatto perire
delitto seguire Ricusando
Lutero. settantaduemila uomini nei sup-
di prestare il giuramento di supre- plizi per forzarli a credere o a
mazia spirituale, il venerando car- non credere. Agli onori di capo
dinal Giovanni Fischer già precet- supremo della chiesa d' Inghilter-
tore del re e vescovo di Roche- ra,Enrico Vili volle aggiungere
ster, e per aver combattuto il di- i che tale titolo gli offriva.
profitti
vorzio e difeso il primato del Pon- Le ricchezze del clero tentavano
ING ING 77
la sua cupidigia, ma per un avan* vescovili ; il saccheggio de'sacri tem-
70 di riguardo verso Je opinioni pli fu generale. Cadute poi le ren-
risolse di procedere con misura. dite ecclesiastiche in mani indegne,
Egli non attaccò dapprima che i esse non produssero che la sovver-
monisteri d' una classe inferiore, sione dell' ordine, e la corruzione
e prima anche di pronunziare la de' costumi.
loro spogliazione, tentò di farla In tanta desolazione non trovan-
approvare daila pubblica opinione, do le nuovo Pon-
sollecitudini del
secondato da Tommaso Crormvell tefice Paolo
maniera , per III ,

segretario di stato, •vicegerente o quanta premurosamente ne ado-


"vicario geuerale del re-pontefice. perasse, onde temprale la fierez-
Non vi furono infamie, non mis- za di Enrico VIII, con bolla de'29
fatti sulla terra di cui non fosse- novembre dell'anno i535, Ejus qui
ro calunniosamente accusati i mo- immobìlis permana, presso il Bull.
naci e le religiose : si affermò che Boni, t. IV, par. 1, p. 123, nuo-
tutti domandavano la loro libertà, vamente lo scomunicò, e lo privò
ma si usò la violenza per cacciar- del regno se dentro novanta gior-
li dai sacri chiostri, che furono a ni non compariva a render conto,
poco a poco tutti soppressi. Ripor- o per mezzo d' un suo ambascia-
teremo qui, giusta il calcolo di tore, dell' abbominevole sua con-
Tanner, il totale della vendita dotta. E siccome il re non ubbidì
delle case religiose in Inghilterra, alle giuste ammonizioni del Papa,
allorché vi furono abolite. I gran- questi a' 17 dicembre i538 rin-
di monisteri 104,919 lire sterli- novò la sentenza di scomunica col-
ne; i piccoli 29,702 lire sterline ; la bolla Cimi Redemplorem nosler,
ilcapoluogo de' cavalieri gerosoli- loco citato p. i3o, dicendosi nel-
mitani in Londra 2385 lire ster- l'intestazione: Sequitur executìo di-
line ; le altre 28 case dello stesso ctae. bullae, et tandem ejus revo-
ordine 3026 lire sterline. In virtù callo, et execiitio, perchè imme-
di un atto passato al parlamento nel diatamente segue la bolla prece-
i53j, 1' abolizione di centottanta- dente. Il Lingard però dice che
uno piccoli monisteri diede al re non ha trovata alcuna prova che
una rendita annuale di trentaduemila la bolla sia stata pubblicata, per le
lire sterline, oltre centomila in vasi rimostranze dell' imperatore Carlo
ed in gemme. Per l'abolizione dei V, e del re di Francia Francesco I.
grandi avvenuta nel
monisteri Avendo Anna Coiena, già damigella
i539, la rendita della corona fu d' onore della regina Caterina, tol-
accresciuta di centomila lire sterli- to ad essa sposo e corona , Gio-
ne, senza i vasi e le gemme. II vanna di Seymour damigella d'o-
re s' impadronì del i54o delle nore di Anna occupò ad un tratto
case de' cavalieri gerosolimitani ; e il suo luogo nel talamo reale e
nel i548 fu riunita al fisco la sul trono. Accusata Anna d' ince-
rendita di novanta collegi , di cen- sto con Gregorio suo fratello, di
todieci ospedali, e di duemila tre- adulterio e di trama contro il

cento settantaquattro benefizi sem- suo sposo, questi invaghito della


plici. Inoltre le chiese furono an- bella Seymour fece dichiarare nul-
cora più maltrattate, massime le lo il matrimonio, e quindi a' 19
78
ING 1NG
maggio 1 536 la fece decapitare. essa, che non ebbe più ritegno di
Non è vero quanto scrisse il Bar- manifestare quando s'innamorò di
net, cioè che Anna confessasse di Caterina Howard nipote del duca
essere stata prima maritata a lord di Norfolk : fu costretta Anna di
Percy : la dichiarazione di Cram- confessare che avea prima contrat-
roer contro Anna fu fatta due to un matrimonio clandestino col
giorni prima della morte di questa, duca di Lorena, altri dicono solo
secondo tale storico, ma è una di promessa a questi ancor fanciullo.
lui invenzione per giustificare il Ella di carattere indifferente si

divorzio di Anna pronunziato da contentò del titolo di sorella adot-


queir arcivescovo, nessuno autore tiva del re, e d' una pensione di
appoggiando tale asserzione. Questa trecentomila lire sterline. Pochi
disgraziata ed impudica donna fu giorni dopo il divorzio Caterina
punita anche in vita di tulli de- i fu sposata, ciò che in segreto già
litti eh' ella avea fatto commettere era slato effettuato ; passati due
»>d Enrico Vili, siccome principale anni, avendo il re scoperto la vita
cagione che fece introdurre lo sci- dissoluta da essa menata prima ,

sma e la religione protestante o la fece decapitare a' 12 febbraio


pretesa riforma in Inghilterra. i542. Intanto il parlamento accre-
Crammer non tardò appena morta scendo i titoli di Enrico VIII, e-
Anna dichiarare il suo divorzio, e resse l'Irlanda in regno. Mentre
bastarda sua figlia Elisabetta ; ed macchinava di dichiarare guerra al
il parlamento die a tali atti forza nipote Giacomo V re di Scozia,
di legge. La corona fu quindi de- questi mori lasciando in fascie l'u-
voluta ai figli futuri della Seymour nica figlia Maria Stuarda. 11 re
o di qualunque altra donna che il credette giunto il momento di con-
re avesse potuto sposare in seguilo. chiudere un trattato per unire quel
Mentre Paolo III, come dicemmo, regno all'Inghilterra, col matrimo-
voleva ricondurre al grembo della nio futuro di Maria col principe
Chiesa il re dopo la morte di chi di Galles.
era stato motivo della separazio-
il A' li luglio i543 Enrico Vili
ne, Enrico Vili, dopo aver proibi- sposò una sesta moglie, l'avvenen-
to qualunque scritto o discorso te Caterina Parr, giovane vedova
tendente a ristabilire in Inghilterra del lord Latimer, e le principesse
1' autorità pontificia , abbandonò i Maria ed Elisabetta, più, volte di-
dommi fondamentali della religione, chiarate illegittime, furono richia-
e convocato il clero gì' impose mate nella linea di successione. In-
una nuova professione di fede, di invase la Scozia, ciò ch'esasperò
riducendo a tre i sette sacramenti. la nazione che ruppe l'unione del
La Seymour pena un partorì con progettato matrimonio; ma per oc-
figlio che Odoardo
fu chiamato cupare la Francia in unione di Car-
con giubilo della nazione, morendo lo V, ne ritirò l'esercito dopo aver
la madre dopo dodici giorni a' 24 bruciato Edimburgo. La guerra di
ottobre 1,537. Passati due anni il Francia non ebbe successi partico-
re prese in quarta moglie Anna lari,anzi provocò le armi france-
di Cteves a' 6 gennaio 54o, ma 1 siad entrare in Inghilterra, e si vi-
ben presto successe avversione per de costretto nel 1 546 alla pace, si
ING ING 79
colla Francia che colla Scozia. Dopo inglese, pubblicata a'nostri giorni,
aver corso pericolo laParr di perde- recò una ferita mortale al prote-
re la testa, il re morì a'28 gennaio stantesimo d'Inghilterra, per cui
1 54/ d'anni cinquantasei. Fu sepolto meritò che fosse tradotta in diver-
a Windsor nella tomba che si era se lingue, ed in italiano da Dome-
fatto preparare presso la Seymour, nico Giegori, della quale versione
quella di tutte le sue mogli che egualmente si hanno parecchie e-
avea più amato. Il suo testamen- dizioni.Quella di Roma è del i8i5
to, come la vita, fu un complesso di Francesco Bourliè; quella di Na-
di bizzarrie; fondò delle messe poli è del 1826 della tipografia
perpetue per riscattare l'anima sua della Biblioteca cattolica. Su que-
dal purgatorio, ed egli stesso ave- sto grave argomento si può anco-
va abolito tutte le istituzioni di ra leggere la bella Storia d' Inghil-
tal genere, e fatte dai suoi propri terra di Lingard, tradotta in italia-
maggiori. Francesco I gli fece ce- no dal medesimo Gregori e dal p.
lebrare in Parigi un uffizio solen- Giacomo Mazio della compagnia di
ne, mentre la figlia Maria allor- Gesù, Roma 1828, tipografia di
ché salì al trono vietò che si pre- Domenico Ercole, in quattordici vo-
gasse Dio per suo padre, perchè lumi. In Malta nel 84- » Sadler 1

era morto scomunicato. Alla sua pubblicò il compendio di questa sto-


morte gl'inglesi ignoravano ancora ria in due volumi. Abbiamo anco-

qual culto doveano professare, per ra Nuove lettere di Guglielmo Gob-


gli opposti e frequenti cambiamen- bet ai ministri della chiesa d'In-
ti fatti dal re nel domma e nel- ghilterra e d'Irlanda, o continua-
la disciplina; l'antica religione dello zione della istoria della riforma
stato da una parie, dall'altra tutte del medesimo autore. La traduzio-
le sette nate dalla pretesa riforma, ne dall'inglese in francese fu pubbli-

divise e turbate tenevano le coscien- cata nel 1 836 in Parigi presso Rou-
ze. Egli riunì il paese di Galles al- ge. In questa opera vi si ritrova
l'Inghilterra, ed eresse in vescovati la stessa logica della prima, pari
le città Westminster, Oxford,
di forza nelle ragioni ed eguale evi-
Peterborough, Bristol, Chester, e denza di fatti, in modo che può
Gloucester fu benemerito della
: dirsi con verità che i ministri pro-
marina reale. Sullo scisma d' In- testanti non oseranno di risponde-
ghilterra, tra gli altri ne scrisse re ad un'opera così riboccante di
la storia il Davanzati, di cui si prove, e che dimostra chiaramen-
hanno diverse edizioni. Principal- te le iuconsegueuze della pretesa
mente è a vedersi 1' importante riforma.
Storia della riforma protestante in Odoardo VI figlio di Enrico VIII
Inghilterraed in Irlanda, la qua- e di Giovanna Seymour era nel-
le dimostra come un tale avveni- l'anno nono quando successe a suo
mento ha impoverito e degradato padre. Il conte di Hertford di lui
il grosso del popolo in quei paesi, zio materno fu eletto protettore
in una serie di lettere indirizzate del regno e custode della persona
a tutti i sensati e giusti inglesi da del re, e divenne duca di Somer-
Guglielmo Gohlet. L'opera di que- set. Dominando fatalmente il parti-
sto dotto ed imparziale protestante to protestante, il duca inculcò al suo
80 INO ING
pupillo i principii della religione Giovanna Grey figlia della duchessa
protestante, e vi riuscì in modo che di Suftolk, nuora del duca. Questi
il giovine re concorse con grandis» volle sostenerla colle armi, quando la
simo zelo a tutte le misure capaci nobiltà corse in folla sotto gli sten-
di stabilire e consolidare la rifor- dardi Maria ed il duca cadde
di
ma; ma il suo regno fu pieno di nell'odio pubblico. Maria fece subi-
turbolenze nell'interno e nell'ester- to celebrare secondo il rito della
no, ed in generale disgraziato. Il Chiesa romana, appena giunta in
prolettore volle introdurre la rifor- Londra, magnifici funerali al fratel-
ma in Iscozia e maritare la giova- lo, e tale cerimonia gli porse occa-
ne regina Maria Stuarda al re, ma sione di manifestare in luminoso
la principessa fu mandata invece modo la sua divozione all'antica re-
in Francia dove fu promessa in ma- ligione dello stato, rovesciata dal-
trimonio al delfino. Le rivoluzioni le violenze di suo padre. Con pub-
che scoppiarono in parecchie parti blico editto si rallegrò la regina di
del regno, erano provocate o dai aver conservata in tutta la sua pu-
cambiamenti che si operavano nella rezza la fede cattolica, e manifestò
religione, o dal danno che faceva il vivo desiderio di vedere tutti i

al popolo minuto l'uso adottato dai suoi sudditi ripigliare il culto dei
gran possidenti di ricingere i lo- loro antenati, promettendo di non
ro poderi per tenervi bestiami. 11 violentare alcuno finché ogni cosa
duca di Somerset ed il suo fra- fosse regolata dall'autorità del par-
tello dai loro nemici furono man- lamento: ond'evitare qualunque sog-
dati al patibolo, ed il re dovette getto di discordia proibì d'usare in
sottoscrivere morte
la sentenza di avvenire le denominazioni di papi-
dei due suoi zìi D'animo compas- . sti e d'eretici. 11 duca di Northum-

sionevole, tuttavolta per lo zelo con berland fu condannato a morte,


cui Odoardo VI era prevenuto con- che subì da cattolico. Dovunque si

tro i cattolici, si durò molta fati- videro gli abitanti delle città e del-
ca per indurlo a permettere a sua le campagne rialzare gli altari cat-
sorella Maria di continuare nella tolici, e riprendere i libri delle pre-
sua vera religione, e deplorò ama- ci che aveano dovuto nascondere.
ramente l'ostinazione di quella prin- Cinque vescovi protestanti si ritira-
cipessa, e la sua impotenza di non rono volontariamente, e furono lo-
poterla correggere. Dudley duca ro surrogati vescovi cattolici in mez-
di Northutnberland fu posto dopo zo alle acclamazioni del popolo : tre
il Somerset alla testa dell'ammini- santissimi vescovi cattolici, e molti
strazione; questo nuovo reggente esemplari ecclesiastici e zelanti lai-

governò re ed
regno con pa-
il il ci furono liberati dalle prigioni. Se
ri dispotismo. 11 re mori d'anni non si toccarono subito le leggi di
sedici a' 6 luglio i553, e fu viva- Enrico Vili, divenute caduche pel
mente compianto, perchè dava di fatto, fu perchè dovevasi prima por-
di sé le piti grandi speranze. Riu- si d'intelligenza colla santa Sede.
scì Dudley di far dichiarare da O-
a Dopo la sua coronazione la re-
doardo VI escluse dalla successio- gina aprì il nuovo parlamento ; la
ne Maria ed Elisabetta, ed in ve- camera dei pari quasi tutta dichia-
ce chiamarvi una lontana parente rò la sua divozione alla religione
ING 1JSG 81
romana, e quelle «lei comuni non ginaldo Polo parente de* re d' In-
tardarono a far noto ch'erano ani- ghilterra, ed uno de' più grandi
mate dai medesimi sentimenti. La uomini che produsse la nazione ;
sentenza di divorzio tra Enrico N III per morte di Paolo III era stato
e Caterina d'Aragona fu annullata; eletto Papa per adorazione, quando
e le leggi sulla religione promulga- egli dilfereudo al giorno seguente
te sotto Odoardo \ I furono abro- l'effettuazione, ciò non ebbe più
gate: in tal guisa si pronunciò impli- luogo. Tosto che il cardinale fu
citamente la reintegrazione del culto sbarcato in Inghilterra, le due ca-

cattolico. A motivo d'una congiura mere fermarouo di fare indirizzo a


soggiacquero all'estremo supplizio Filippo II ed a Maria. Riconoscen-
Giovanna Grey, suo padre duca di dosi colpevole del delitto di defe-

Sutlolk, e suo marito Guilford Du- zione verso la vera Chiesa , il

dley: anche Crammer fu condannato parlamento supplicò il re e la 're-


ad egual sorte. Per sospetti Eli- gina di in grado di ren-
metterlo
sabetta fu messa sotto vigilanza ri- dere manifesto suo pentimento,
il

gorosa: un'aperta inimicizia era rivocando tutte le leggi che atten-


insorta tra le due sorelle dopo tavano ai legittimi diritti della
l' atto che, annullando il divorzio santa Sede. 11 cardinale legato iu
di Enrico "Nili, dichiarava nullo nome del sommo Pontefice diede
il matrimonio colla Balena, e quin- l'assoluzione geuerale del passato, e
di illegittima Elisabetta. Carlo V dichiarò l' Inghilterra rientrata nel
domandò ed ottenne la mano di grembo della Chiesa. I preti am-
Maria per suo figlio Filippo II re mogliati, perseguitati dal pubblico
di Spagna, con rinunzia di questi disprezzo , cessarono dovunque di
a qualunque diritto eventuale sul- uffiziare. La restituzione de' beni
l'Inghilterra, ed il quale in vece di ecclesiastici avrebbe incontrato mi-
ricevere dote portò alla sposa una nori difficoltà, se il legato si fos-

somma d'un milione e duecento- se spiegato in modo più positivo


mila scudi in verghe d'argento. Fi- sopra tale punto delicato. Due di-
lippo li giunto in Inghilterra trovò chiarazioni che promulgò successi-
Lene avanzata la restaurazione del vameute, sbigottirono le coscienze
culto cattolico, ma uocque a tale timorate, comechè lasciassero alla
causa colla freddezza de' suoi mo- cupidigia mezzi di ricorrere ai
i

di verso la nobiltà inglese, mentre sutterfugì per mantenersi nei beni


il parlamento fece ogni cosa per contrastati. Un'ambasciata solenne
compiacerlo. Avvisato il Ponteiice fu spedita a Roma, e per dare un
Giulio IH dei felici avvenimenti segno luminoso della conversione
dell'Inghilterra, adoprò prontamen- che si era operata ne' cuori più
te ogni suo sforzo e zelo accioc- indurili, la regina commise la cura
ché questo reame abbandonata l'a- di estirpare l'eresia allo stesso Ste-
postasia si riunisse nuovamente al- fano Gardiner vescovo di Winche-
la Chiesa romana, fuori della qua- ster, vecchio prelato versato nelle
le non vi è salvezza, ma sempiter- leggi e nella teologia, che avea
na pena. A tale etfelto e ad i- sottoscritto anch' egli la sentenza
stanza della regina spedì a Londra del divorzio di Enrico Vili, e di-
per legato a Intere il cardinal Re- fesa col trattato, De vera et falsa
vol. xxxv.
82 ING ING
obedientìa, ed inoltre avea assistito pa nel primo concistoro che tenne
il re contra il cullo cattolico: la dopo la sua coronazione li accolse
regina lo trasse di prigione per benignamente, e supplicando essi
farlo suo cancelliere e primo mi- in nome diregno il per-
tutto il

nistro. Egli fece perire sul rogo dono degli errori passati, Paolo IV
quattro ecclesiastici, quali predi- i levandoli da terra li abbracciò, as-
cavano contro le leggi novellamente solvè l' Inghilterra da tutte le cen-
pubblicate in favore dell'antica re- sure ecclesiastiche, e per maggior-
ligione dello stato. mente accrescere la dignità dei
il Polo altamente dis-
cardinal sovrani, con bolla de' 7 giugno e-
approvò ogni maniera di persecu- resse 1' blanda in regno, titolo che
zione; ed il re e la regina fecero già le aveano dato senza l'appro-
predicare alla presenza di tutta la vazione della santa Sede Enrico
corte un sermone sull'intolleranza; VIII ed il parlamento. Richiese il

ma parlamento, e soprattutto le
il Papa in primo luogo, che l'Inghil-
comuni, era talmente predominato terra tornasse a stringere tutti i

dallo zelo religioso, che pronunziò vincoli dell'antica sua dipendenza


rigorose pene contro qualunque alla Chiesa romana; ma avendo
giudice che trascurasse d'inquisire sospeso dalla legazione il cardinal
gli eretici. Elisabetta che viveva in Polo, per quei motivi che diremo
una perfetta libertà, tosto che fu alla sua biografia, le negoziazioni
informata delle disposizioni del rimasero pressoché sospese. Filippo
parlamento, ricorse alla dissimula- II non tardò a provare un altro
zione che in lei era naturale. Ri- dispiacere: la regina si diceva in-
tornò improvvisamente cattolica fer- cinta, quando dopo lunga aspet-
vente, assistette regolarmente alla tativa manifestarono invece sin-
si

messa, si confessò e comunicò; dap- tomi d'idropisia. Disgustato d'una


poiché il cardinale avea restituito donna che non era né giovane né
all' Inghilterra il pieno esercizio bella, dopo un soggiorno di circa
della fede ortodossa, l' uso della quattordici mesi nell'Inghilterra, il

messa, della confessione, della co- principe s'imbarcò per le Fiandre,


munione, degli altri sagramenti, e ed alle lettere amorose di Maria
delle prediche. Mentre l'ambasce- solo rispondeva quando avea bi-
ria era in viaggio, morì Giulio III, sogno di denaro, e la regina subi-
gli successe per soli ventidue gior- to si spogliava per soddisfarlo. Car-
ni Marcello II, dopo il quale ai lo V avendogli quindi rinunziato la
9.5 maggio i555 fu eletto Paolo monarchia, Maria dovette rinun-
IV, ch'era stato collettore in In- ziare ad una riunione divenuta
ghilterra del denaro di .?. Pietro impossibile. Fu perciò assalita da
sotto Giulio II. L'esaltazione ino- una profonda malinconia, e diven-
pinata di Paolo IV dicesi che fa- ne indifferente a tuttociò che suc-
cesse andar fallita la speranza che cedeva dentro o fuori del regno.
nutriva Filippo II di veder l'In- Intanto l'Inghilterra si riempì di
ghilterra unirsi alla vasta monar* novatori e di settari, intenti a for-
chia spagnuola. Giunti in Roma zarla ad abiurare la sua antica
gli ambasciatori inglesi nel primo credenza. Desiderando Filippo Jt
giorno del suo pontificato, il Pa- di trarre la moglie in una lega
,

IXG ING 83
contro la Francia, impensatamente il regno; i protestanti perseguitati,
ricomparve in Inghilterra nel i55f. i cattolici assennati che ciò disap-
Ottenne un corpo di truppe, non provavano, il veder terminato il
però di ammettere un presidio spa- timore che il trono fosse diviso con
glinolo a Calais, siccome minaccia- un principe spagnuolo, e la novità
to dai francesi; e in fatti alcuni ne furono le principali cause. Parlò

giorni dopo il duca di Guisa es- a tutti con amore, dichiarò obblio
pugnò la piazza tanto cara agi in- alle passate ingiurie affettando cle-
glesi che la possedevano da due- menza, e si applicò tosto agli af-
centodieci anni. Tutta l'Inghilterra fari.Avendo promesso alla sorella
fu compresa di costernazione, ed moriente di non lasciar mai ro-
accelerò tal dispiacere la morte di vesciare la ristabilita religione cat-
Malia, la quale ehbe luogo a' 17 tolica, ciòche affermano alcuni ed
novembre 1 558. Il quadro di tal altri negano, Elisabetta scrisse al
regno basta per ispiegare la rab- cav. Carne ambasciatore di sua so-
bia con cui gli scrittori protestan- rella e d'Inghilterra a Roma, di
ti hanno ingiustamente perseguita- notificare il suo innalzamento al
to e perseguitano ancora la me- Papa Paolo IV, e che a niuno sa-
moria di Maria, d'animo grande e rebbesi fatto violenza per causa di
nobile; Sono altronde i medesimi religione. Il Pontefice rispose che
scrittoli che hanno esaltato senza stimava ardire d'essersi dichiarata
misura la gloria e le pretese vir- di sua autorità sovrana d'Inghil-
tù della crudele e perfida Elisa- terra, la quale era feudo della san-
betta che le successe sul trono ta Sede che la sua nascita d'al-
;

la quale dopo aver promesso di tronde l'escludevano dal trono fin-


difendere la religione cattolica, la ché le sentenze pronunziate da
abiurò e fieramente perseguitò, e ri- Clemente VII e Paolo III contro
stabilì nell'Inghilterra il culto pro- il matrimonio di Anna Bolena non

testante; compiendo e perfezionan- fossero rivocate; e che se Elisabet-


do lamalaugurata opera di En- ta si fosse sottomessa alle provvi-
rico Vili suo padre tiranno volut- denze paterno suo
pontificie, il

tuoso. animo non rimarrebbe chiuso. Al-


Elisabetta protestante per calco- l'austero contegno di Paolo IV im-
lo avrebbe dovuto perdere la te- putano molti autori seguitati da
sta pei consigli di Gardiner, altri- Pietro Soave l'aperta dichiarazio-
menti, diceva questi, il ristabilimen- ne d'Elisabetta per l'eresia, e la
to della religione non era che mo- perdita di quel regno. Difende Pao-
mentaneo. Liberata dalla prigione lo IV, collo Spondano, il Pallavi-
per la protezione di Filippo li, cino nella Storia del concilio di
nel suo ritiro impiegò il tempo in Trento tona. Ili, 184, ove nar-
p.
accrescere le sue cognizioni, forti- ra come alla morte della regina
ficare il carattere ed a renderlo due donne concorrevano alla suc-
prudente e riservato: scriveva in cessione dello scettro , Elisabetta
molte lingue, ed era fregiata di minor sorella della defunta, e Ma-
un esteriore maestoso e leggiadro. ria Stuarda regina di Scozia mo-
L'esaltazione al trono d'Elisabetta glie di Francesco delfino di Fran-
eccitò una gioia universale in tutto cia, la più stretta consanguinea del-
84 ING ING
la schiatta reale d'Inghilterra, tol- sa, per far eseguire le sue decisio-
tane Elisabetta a cui si opponeva ni, la regina fu autorizzata di for-
il vizio del nascimento ; e che gli mare la corte d'alta commissione
inglesi mossi dalla maggior pros- che divenne sommamente arbitra-
simità d'Elisabetta, pel testamen- ria. Tutti vescovi, tranne uno, ri-
i

to di Enrico Vili, e per la loro cusarono il giuramento, e vollero


contrarietà agli scozzesi e francesi, piuttosto sagrificare la loro fortu-
misero in trono Elisabetta, benché na, che abbandonare la loro fede ;
altresì Maria Stuarda assumesse il ma in novemila trecento ottantasei
titolo di regina d' Inghilterra, e secondo ordine, non
ecclesiastici del
intendesse sperimentare le sue ra- vifurono che centottanta parrochi
gioni. Saputosi dalla regina Elisa- e novantacinque benefiziati che se-
betta contegno di Paolo IV, ne
il guirono l'esempio de' vescovi. Eli-
rimase disgustata e richiamò l'am- sabetta non
ancora perseculrice,
basciatore ; quindi incominciò a contentassi deporre i contuma-
di
cambiare le forme esteriori del ci, attestando anche stima a pa-
culto, per cui tutti vescovi catto-
i recchi di essi: ricompensò e mise
lici, meno uno, ricusarono di cele- a profitto la docilità degli altri.
brare il giorno di sua consacra- La separazione colla santa Sede
zione, ma quello gli bastò : nella venne interamente compita; uno
funzione fatta con rito cattolico ro- de' rami più illustri della Chiesa
mano, giurò appiè degli altari la cristiana si staccò dal tronco ve-
conservazione di quella medesima nerabile, cui era unito da quindi-
religione, di cui meditava il rove- ci secoli, e che traeva dalle sue
sciamento, che in dieci giorni
e vecchie radici tanta forza e mae-
rovinata avrebbe con una rapidità stà. Non più ebbe Londra il nun-
inconcepibile. Ai 2 5 gennaio i55q zio apostolico residente, ne Roma
si apri il parlamento destinato ad l'ambasciatore inglese, cessando af-
operare tale grande avvenimento. fatto le relazioni tra la santa Se-
A' 9 febbraio le due camere dichia- de ed il governo d' Inghilterra.
rarono Elisabetta regina per dirit- Così il tribunale della sacra rota
to divino, e legittimamente discesa romana non ebbe più un prelato
dal sangue reale. Ai 18 la came- inglese per uditore, per cui dice
ra alta dichiarò la regina gover- il Ber ni no che Sisto V ne conces-
suprema della chiesa egual-
natrice se probabilmente il privilegio alla
mente che dell0 stato. Ai 22 di repubblica di Venezia. Terminò
marzo tale dichiarazione ebbe l'as- ancora di avere in Roma la nazio-
senso de' comuni, e la rivoluzione ne inglese il chierico nazionale del
fu consumata. Furono annullate sacro collegio e del concistoro, co-
tutte le leggi religiose di Maria, e me si disse al voi. XI, pag. 209
ristabilite quelle di Enrico Vili del Dizionario. Temendosi se Ma-
e d'Odoardo VI. Un giuramento ria Stuarda regina di Scozia, ere-
di supremazia spirituale della co- de presuntiva della regina prote-
rona fu imposto a chiunque avea stante d'Inghilterra, le fosse suc-
la menoma relazione col governo, cessa, diuna nuova religiosa meta-
ma prima di tutto ai vescovi ed morfosi, una gran deputazione dei
al clero; e per fondare la sua chie- comuni domandò ad Elisabetta di
, .

ING ING 85
dare a sé stessa un sostegno con- da restò vedova, e partita dalla
solatore ed all'impero britannico Francia si condusse in Iscozia
eredi diretti; la regina rispose es- Elisabetta gelosa persino della sua
sere già maritata collo stato, e gli avvenenza, le impedì di attraver-
inglesi essere i suoi figli, braman- sare i propri stati per giungervi,
do di vivere e morire vergine. Si e coprì il mare di vascelli per co-
pacificò colla Francia e perciò an- gliere quello che ve la conduceva,
che colla Scozia, il cui vicino pae- allorché col favore d'una densa
se, la religione che professava, e nebbia approdò nel regno; ma E-
la regina maritata al delfino di lisabetta l'attorniò di aguati e tra-
Francia le davano forte inquietu- dimenti tali, di cui la sua rivale
dine. Ma siccome da due anni i presto o tardi doveva esserne vitti-

presbiteriani ponevano a soqqua- ma; indi seguì un'apparente ricon-


dro la Scozia, così la regina Ma- ciliazione tra le due cugine. Fece
ria Stuarda mandò truppe francesi successivamente fiorire la coltiva-
per reprimerne le stravaganze e i zione, la navigazione, il commercio,
furori. Elisabetta indispettita per- l'economia nelle finanze, e la di-
chè Maria, che gli era pure cugi- sciplina negli eserciti : si meritò i

na, col delfino per volere del pa- titoli di restauratrice della marine-
dre inquartavano nelle loro armi ria inglese, e di sovrana de' mari
quelle d'Inghilterra, ed usavano i del settentrione. Esercitò tutta la
titoli di re e regina di Francia sua crudeltà con Caterina Grey
di Scozia, d'Inghilterra e di Irlan- sorella della sventurata Giovanna,
da, si unì ai ribelli, e colla forza e col conte di Hertford Seymour,
si oppose truppe francesi, ed
alle perchè essendosi sposati, potevano
a mezzo di trattati obbligò i coniu- i loro figli un giorno vantare diritti
gi a dimettere i titoli ]e le armi eventuali a quella corona, alla qua-
d' Inghilterra e d' Irlanda, facendo le non voleva che altri potessero
pure restringere l'autorità regia di a lei succedere.
Maria durante la sua assenza. In Dopo avere Elisabetta impedito
tal modo Elisabetta si assicurò con- colle più, basse arti e tradimenti,
tro la regina di Scozia, che consi- un secondo matrimonio a Maria
derava rivale, perchè amata in In- Stuarda, questa compiacendo il voto
ghilterra, potente in Iscozia, temu- generale degli scozzesi sposò lord
ta in Francia, ammirata dall'Eu- Darnley, il più prossimo erede alla
ropa. Mentre Elisabetta ricusò la corona inglese dopo Maria. Non es-
mano a diversi principi ed anco a sendole riuscito impedir questa u-
parecchi signori inglesi, che non nione, Elisabetta sfogò il suo in-
temerono di aspirarvi sino dal pri- giusto risentimento coi parenti del
mo anno del suo regno, il trono consorte con confische e prigionie,
della verginità divenne la sede del- e suscitò un ammutinamento fra i

la galanteria. Primo oggetto della grandi di Scozia: quando poi sep-


sua affezione fu Roberto Dudley pe aver la rivale partorito un fi-
figlio del decapitato duca di Nor- glio diede nelle smanie, mentre i
thumberland, ch'essa fece conte di parlamenti e lecamere rinnovava-
Leicester e primo ministro. Intan- no a lei istanze di matrimonio e
to morì Francesco li, Maria Stuai- di successioni, o che almeno no-
86 ING ING
minasse un erede per evitar le con- trasmessa in Inghilterra, ove
fu
seguenze di tanti pretendenti. Si Giovanni Felton cavaliere illustre
passò alle minacce, ed allora la re- per sangue e più illustre per fe-
gina impose con potere assoluto de, ai i5 maggio 1670, festa del
che più non s' insistesse sull'argo- Corpus Domini, l'affisse coraggio-
meuto. Frattanto il Pontefice s. Pio samente alla porta non di una
V risoluto di fare i medesimi sfor- chiesa, ma alla porta del vescovo
zi che fatto avea per la Francia di Londra, e perciò gli fu dato
contro gli ugonotti, affine di con- per ordine della regina il più 01-
servare nell'Inghilterra la religione ribile martirio, che descrive il Ber-
cattolica, inviò nunzi a tutti i prin- nino nella Stana dell' eresie toni.
per esortarli vivamen-
cipi cristiani, IV, pag. 526. F. M.r Strype
te a prendere le armi in favore nell' Ilisl. eccl. et ch'ile du regna
della religione. Nel tempo stesso non de la reine Elizabeth. Natale Ales-
mancò di assistere con denaro gl'in- Sandro, non sempre favorevole al-
glesi cattolici esiliati, e di sovvenire l'autorità del Pontefice romano, nel
quelli ch'erano carcerati per ordine toni. Vili, Hist. eccl. saec. XV I,
della regina, col provvedere alle art. 20, pag. 5c), pretende dimo-
loro necessità colla somma di cin- strare, che s. Pio V non avesse
quantamila scudi merita singoiar
: autorità per fulminar questa sen-
menzione il cardinal Nicolò Gae- tenza; ma lo convinse egregiamen-
tani romano, per la generosità te fra gli altri il citato J3ernino
colla quale sovvenne i vescovi ed a pag. 524. Quindi Elisabetta fe-
i cattolici costretti a fuggire per la ce nel i5yi dichiarare dal parla-
persecuzione dall'Inghilterra. Con- mento, doversi ritenere per tradi-
siderando s. Pio V
che la regina mento non più soltanto il conver-
Elisabelta, usurpata la mostruosa tire, ma l'essere convertito alla fede
qualifica di capo della chiesa an- cattolica ; tradimento chiamare la

glicana, avea abolito la messa, ban- regina eretica e infedele, e tradi-


titi dalle loro chiese i vescovi cat- mento il dire che la scella del suo
tolici, ed esercitava la più scaltra successore non potesse essere deter-
tiiannia sopra tutti quelli che mo- minata da un atto del parlamento,
stravansi costanti nella religione Maria Stuarda vittima di uu
romana, colla bolla Regnans in complesso di avvenimenti nell' in*
eoccelsis, più severa di quella ema- terno del regno, che narreremo al-
nata da Paolo III contro il di lei 1' articolo Scozia, fu imprigionala
padre, ai xS febbraio 1070, Bull, in un castello dai propri sudditi,
Roin. tom. IV, par. Ili, pag. 98, ed allora Elisabetta intervenne (pia-
la dichiarò solennemente eretica, le arbitra tra la reale cattiva, ed
divisa dalla comunione de' fedeli; i ribelli confederati. Quando poi
la privò d'ogni dominio e dignità, 1' infelice principessa fuggì sul ter-
assolvè dal giuramento di fedeltà ritorio inglese, Elisabetta violando
i sudditi, ed impose la medesima 1' ospitalità ed abusando della fòr-
scomunica a qualunque soggetto za, esigette che si purgasse dal-
della nazione inglese, chea lei per I' accusa calunniosa de' libelli, di
1' avvenire prestasse obbedienza . essere stata complice dell' uccisione
Questa bolla, stampata iu Koma ,
dello sposo prima di sposarne 1' uc<
V

ING I HG 87
cisore. L' innocente Maria dichiarò bedivano. Alcuni cattolici trasporta-
che sottoponeva di buon grado la ti da eccessivo zelo cospirarono
sua causa ali' arbitrio delia sua contro la regina ; ciò
vita della
buona sorella, la quale sopra tal bastò per fare accusare tutti i cat-
sommersione fondò I' istituzione di tolici d' essere loro complici, laon-
un processo contradditorio ; venne de si aumentarono le vessazioni
imprigionata e con atti illegali e contro di essi. Altre cospirazioni
crudeli, con un cumulo di tradi- per togliere i giorni ad Elisabetta
menti ed ipocrisie, si osò dichiarar- avevano avuto luogo, e per liberare
la rea di tradimento in ultimo gia- Maria Stuarda, che destava a tutti
de Il Pontefice Gregorio XIII pro- compassione, e si rinnovarono do-
curò di mantenere la religione po la violenta sua morte per ven-
cattolica nella Scozia e di rimet- dicarla. Si conchiuse quindi fra il

terla in Inghilterra, come di libe- Pontefice Sisto V, e Filippo II re


rare Maria Stuarda dalla tirannica di Spagna la guerra contro I' In-
oppressione di Elisabetta; ed all'ef- ghilterra,anche per essere stato il
fetto conchiuse una lega con Filip- secondo provocato da lungo tempo
po Esortò poscia con successo i
II. dagli armatori inglesi. Eccitato Fi-
veneziani perchè non ricevessero lippo II dalle ingiurie fatte ancora
uu ambasciatore d' Inghilterra co- alle sue colonie d' America, ed
me desiderava la resina.
D Più tar- animato dal zelo il più ardente per
di il medesimo Papa, a salvar la la religione, deliberò d' invadere
regina di Scozia, tentò collegare 1' Inghilterra con una formidabile
con Filippo II i re di Polonia e flotta, mai simile siuo allora vedu-
di Svezia, ma senza riuscita. Dopo ta nell' Oceano, per cui le fu da-
aver Elisabetta, implacabile nemica to il nome d' invincìbile. Elisabetta
di sua cugina, tentato più. volte di la vide senza spavento, meditò la
farla assassinare, ad onta delle in- sua difesa con calma ; scorse il re-
tercessioni e minacce di suo figlio gno ed infiammò tutti i sudditi :
Giacomo VI re di Scozia, e del quella fu 1' epoca della sua vera
suo cognato re di Francia, dopo grandezza. Una burrasca disperse
averla tenuta in prigione circa die- e rovinò la flotta spagnuola, che
ciotto anni, la fece decapitare a' 18 dicesi aveva costato centoventi mi-
febbraio 087. Si spinse la crudeltà
i lioni di ducati. Fra i mezzi dalla
a negarle un avvocalo per difen- regina usati per esaltare 1' amor
derla, ed un ministro della sua patrio de' suoi sudditi alla difesa
religione per amministrarle le ul- comune, si novera la pubblicazio-
time consolazioni di essa. Appena ne di un giornale intitolato il J/tv-
il delitto fu consumato, la regina curio inglese, la prima gazzetta che
affettò la più violenta o ridicola venne alla luce neh' Inghilterra.
disperazione, ed osò scrivere al re Elisabetta soccorse Enrico I
Giacomo VI, per esprimergli il suo re di Francia contro la famosa
profondo dolore. II Papa Sisto V, lega, come quello che fra tutti i

riprovando tale assassinio, rinnovò sovrani più stimava. La morte nel


contro Elisabetta le scomuniche di i5g8 rapì Filippo II, e liberò
s. l'io V e di Gregorio XIII, e le 1' Inghilterra dal più pericoloso
fulminò contro quelli che a lei ob- de' suoi ueuiici, il quale non aveu
88 ING ING
cessato di fomentare le turbolenze nuovo re professò la setta angli-
d' Irlanda, che voleva conservarsi cana, onde con esso perirono le

cattolica. La regina spedì contro gli speranze del ristabilimento della


irlandesi il suo prediletto favorito fede. 11 zelo di questo re per la
conte d'Essex, cli'essendosi poi ribel- pretesa riforma 1' indusse a pro-
latovenne decapitato ; lo che gittò nunziar la morte a tutti
pena di
Elisabetta in una profonda malinco- i sacerdoti cattolici se non usciva-
nia, che dopo due anni la condusse al no dall' Inghilterra. E però da
sepolcro. Nominò il re di Scozia suo osservarsi,che i migliori storici
più prossimo parente a successore, credono che Giacomo I nel per-
e morì d'anni settanta a' 3 aprile seguitare i cattolici non seguiva il

i6o3. La sua ripugnanza al ma- suo giudizio, ma piuttosto fatal-


trimonio derivò dal solo timore mente cedeva alle pretensioni del
di darsi un padrone, o di dividere popolo. Scoprì nel i6ot> la famo-
la sua autorità. Così fini questa sa cospirazione della polvere, e
donna di raro spirito, coltura, po- molti congiurati furono condannati
litica, senno ed accorgimento, ma a morte. Erano stati posti sotto
flagello crudele e spietato de' cat- la camera del parlamento de' bari-
tolici, la cui religione abborriva, li di polvere, alla quale doveva
onde contrastò empietà la
nell' appiccarsi fuoco appena entrato il
precedenza ai tiranni dei primi se- re. Alcuni accusarono i gesuiti di
coli della Chiesa. Conobbe 1' arte aver avuto parte in questa congiu-
d> regnare in un grado eminente, ra ; ma Guido Fabri della Bode-
e fu una delle regine più celebri rie ambasciatore in quel tempo di
e di maggior capacità. Le succes- Francia in Inghilterra,, li giustificò
se Giacomo VI re di Scozia, figlio pienamente. Giacomo pub-
I fece
di Maria Stuarda e di Enrico blicare il famoso giuramento nel
Stuardo lord Darnley conte di 1606 intorno all' indipendenza del
Lennox, che prese il nome di Gia- re d' Inghilterra, chiamato il giu-
como I, e per avere riunito alla sua ramento di società: di questo giu-
corona i regni di Scozia, di Irlanda ramentOj che Paolo V proibì ai
p d'Inghilterra, pel primo prese .il cattolici di prestare, se ne tratta
titolo di re della Gran Bretagna. all' articolo Giuramento. Questo
Ebbe per maestro il celebre Buca- Pontefice fu generoso in stabili
nano, sotto del quale apprese le soccorsi ai cattolici esiliati dall' In-
belle lettere: si piccava ancora di ghilterra. Si osserva che la vio-
essere teologo, e le opere che si lenza fatta per tanti anni alle co-
hanno di lui piovano eh' egli era scienze dalla regina Elisabetta e
più versato ne|la controversia che dal re Giacomo I, popolò il terri-
nell' arte Roberto Ce-
di regnare. torio inglese d' America, e sparse
di confidente 1' aveadi Elisabetta il seme di quella fiorentissima na-
giovato presso questa. Sperava il zione, che nel novello emisfero
Papa Clemente Vili, che con Gia- primeggia. Sotto il suo regno al-
como I si ripristinasse nell' Inghil- cuni navigatori inglesi presero pos-
terra il cattolicismo ; ma le sue sesso delle Bermude e di Mont-
sollecitudini praticate a questo fine, serratj della Barbada e di s. Cri-
presto si conobbero infruttuose. 11 stoforo. Le sue prodigalità lo ri-
ING ING 89
dtissero sollo la dipendenza del braio 1649. Veramente non si può
parlamento che gli rifiutò de' sus- dire assolutamente che Cromwell
sidii, e s' irritò della sua tendenza abbia fatto decapitare Carlo I, co-
al potere assoluto. Nel parlamento me affermano molti, dappoiché scri-
da lui convocato nel 162 1, si for- ve Lingard, che gli uomini che lo fe-
marono due famosi partiti cono-
i cero andare sul palco furono una
sciuti sotto nomi di tories e di
i piccola fazione di arditi ed ambi-
whfgs, il primo de' quali è a fa- ziosi. Oliviero Cromwell politico
vore del re, il secondo a favore inglese di molta capacità, ed uno
del popolo. Giacomo I morì nel- de' più gran generali del suo se-
1' errore e nello scisma nel 1625. colo, avendo tagliato a pezzi 1' ar-
Gli successe suo figlio Carlo I, mata reale, superato il duca Ha-
nato nel 1600 a Dumfermline da milton, ed ucciso di propria mano
Anna Danimarca, il quale prese
di il famoso colonnello Legde in una
subito in moglie Enrichetta di Fran- sortita all' assedio d' Oxford, do-
cia figlia di Enrico IV e sorella po la presa di questa città an-
di Luigi XIII. Due anni dopo spe- dò al parlamento, e gli fece de-
dì soccorsi a' calvinisti per impedir cretare nel 1646 la degradazione
la presa della Hocella, ma gì' in- del re. Neil' anno seguente avendo
glesi vennero disfatti, onde poscia gli scozzesi consegnato Carlo I a
si conchiuse un trattato tra le due Cromwell, questi si fece proclama-
corone. Di là a non molto gli re generalissimo dopo la dimissione
scozzesi ed i parlamentari d' In- di Tommaso Fairfax. Dopo aver nel
ghilterra pigliarono le armi contro 1648 sconfitto il duca di Buckin-
di lui, dal che ne provenne una gham, battuto ed imprigionato il
guerra ostinata e funestissima. Egli conte di Holiand, ritornato in Lon-
avea ereditato da suo padre un' au- dra come in trionfo, permise che fos-
torità indebolita dai comuni, ed se troncato il capo al re suo signore.
un zelo ardente per la religione Il figlio di II, avendo
questi Carlo
anglicana : questo zelo die origine morte del pa-
inteso all'Aja l'infelice
alla lega dei Covenaiiùers j armò dre, passò nella Scozia ove que' po-
la Scozia contro di lui, sollevò poli lo proclamarono re di Scozia,
1'Irlanda, e quarantamila inglesi d' Inghilterra e d' Irlanda. Intanto
furono trucidati. Dopo molti asse- Cromwell a' 17 marzo 1649 ^ece
di e combattimenti, debole troppo abolire la monarchia, e stabilì la
per comuni,
resistere Carlo I ai repubblica con un consiglio di sta-
vide il suo regno in preda alle to,dando a quelli che Io compo-
guerre civili fomentate da un cie- nevano il titolo di protettori del
co fanatismo : fu spogliato de' suoi popolo, e difensori delle leggi. Passò
stati, e gli scozzesi presso de' qua- dipoi in Irlanda, ove diede una
li erasi rifugiato, avendolo inde- rotta al marchese d' Ormond. Non
gnamente dato in mano degli in- fu men Iscozia, ove
fortunato in
glesi, Oliviero Cromwell lo finì di gli avevano prese le armi pel
stati
perdere provocandone la condan- re Carlo II. Unitamente ai ribelli
na a morte, e gli fece tagliar la inglesi, Cromwell lo -vinse a Dun-
testa sul palco dal carnefice avan- bar ed a Worcester, e fece un
ti il palazzo di AVhitehall a' 9 feb- orribile macello della sua armata
9o ING ING
nel i65f. Cromwell ebbe pur buon rire il commercio in Inghilterra,
esito nella guerra che fece agli olan- ne dilatò il dominio, e fu come
desi nel i653, e ricusò la corona 1' arbitro della quiete d' Europa.
tì" Inghilterra offertagli dal parla- Le' sue belle qualità furono mac-
mento, ina n' ebbe tutto 1'
eserci- chiate dall' abuso che fece di sua
zio dell' autorità sotto il modesto autorità, usurpando le prerogative
titolo di lord protettore, governan- del trono, e trattando crudelmente
do dispoticamente la Gran Iìreta- i suoi legittimi sovrani.
gna. Crouiwell ricusò con ipocrisia Oliviero dichiarò prima di mo-
il di re, prevedendo che a-
l'itolo rire per suo successore il proprio
Tfebbe incontrato grandissima op- figlio primogenito Riccardo Crom-
posizione all' assunzione di tale ti- well, ilquale fu pioclamato pro-
tolo. Essendo fuggilo Carlo li, Ira- tei tore d' Inghilterra con molta
•vislitoda taglialegna e poi da ca- Solennità. Non
seppe mantenere si

meriere, si portò a Rouen, donde Dell' eminente poslo, dappoiché es-

avendo inleso che la Francia ave- sendosi suscitate alcum; dispute per
\a trattato con Cromwell, si ritirò limitare l'autorità de'magistrati, e
a Colonia. Allora gli spagnuoli di- non avendo Riccardo avuto la pru-
chiararono guerra a Cromwell, e
la denza di celare le misure che sta-
diedero una pensione al disgraziato va prendendo per tirar dal suo
monarca, che passò in Fiandra, in- partito la flotta e la milizia , i

di si rifugiò in Olanda. Avendo suoi andamenti fecero nascere del-


Cromwell opposto agli spagnuoli la gelosia tra lui e l'armata. Fleet-
Valida resistenza, tolse loro la Gia- wood e Desbourough, il primo co-
inaica e Dunkerque. Gli inglesi a- gnato ed il secondo zio di Riccar-
Tevano già occupate le isole JNevis, do , tirarono dal loro partito gli

e la lìarbuda nel 1628, Antigua ufficiali dell' esercito, deposero Ric-


nel i63"2, ed Anguilla nel i65o. cardo nel 1660, e presero le re-
Cromwell prese di mira anche i dini del governo. Ma vedendo che
cantoni svizzeri Alessandro VII . il popolo si lagnava delle loro pro-
lece coraggio ai cantoni cattolici, cedure militari, spedirono deputati
e per mezzomonsignor Litta
di a Riccardo, lo liberarono dai suoi
arcivescovo di Milano li soccorse debiti, e gli accordarono una pro-
Segretamente con trentamila scudi. tezione per sei mesi allora Ric-
:

Gli svizzeri riportarono de' vantaggi cardo portossi via le ricchezze che
etiti' esercito inglese, ma a mezzo trovò a Whitehall e ritirassi al-
del loro collegato Luigi XIV re di la campagna, ove visse sconosciuto

Francia, a cui vivamente li racco- sino alla morte. Intanto il genera-


mandò il Papa, si fece la pace. le Monk essendosi reso padrone
Oliviero Cromwell mori in Whi- assoluto del parlamento, richiamò
tchall ai i3 settembre i678, e il re Carlo Ilei suoi fratelli nel
iìi sepolto con magnifica pompa 1660, sostenuto dai partigiani re-
nella cappella di Enrico VII. gi. Carlo li fu coronato l'anno
Cromwell dotato di coraggio e seguente, e sposò Caterina infanta
talento straordinario, intraprenden- di Portogallo. Invano questo prin-
te, dissimulatore, e capace di ese- cipe tentò di ristabilire l'autorità
guire i più gran progetti, fece fio- eh qualcuno de' suoi predecessori ;
IiNG I NG 91
non potè neppure mostrarsi tolle- alle sue qualità personali, un trop-
rante, e la sua dichiarazione di po grande numero lasciava scorge-
indulgenza verso i non conformi- re la diffidenza e l'odio che loro
sti, venne ritrattala dal parlamen- ispirava l'alfezione del principe al-
to. Sotto di lui si stabilì il giu- la religione cattolica. Del rimanen-
ramento del lesto o tesi, escluden- te lungi dall' esserne sbigottito, si

do dal trono i principi cattolici, ed dava anzi poca briga per dissimu-
anche il bill di habeds corpus fu lare opinioni, cui aveva comuni
ammesso sulla libertà del suddito. con Carlo II suo fratello, ma che
Durante questo regno si fece la questo monarca voluttuoso e de-
guerra contro gli olandesi e con- bole, non osò manifestare che quan-
tro i francesi, co'quali venne futla do il timore glie n' ebbe imposto
la pace nel 1667 col trattato di l'obbligo. Iiume dice positivamente
Breda, pel quale la Gran Bretagna clie Carlo II ricevè morendo i

acquistò la Nuova-York, il Nuovo sagramenti della chiesa romana, e


Jersey, ed il Capo Corso, suo pri- ciò è fuori di dubbio dopo la pub-
mo stabilimento africano. A tale blicazione dei dispacci di Barillou
epoca il re inviò dei coloni alle ambasciatore di Luigi XIV pres-
Lucaje; indi Carlo 11 si unì coi so quel principe. Nella supposizione
francesi nel 1672 contro gli olan- , che il duca di York ristabilisse
desi, però passati due anni si ri- l'antica religioue dello stato, il fu-
stabili la concordia dopo di aver rore del partito protestante si su-
preso Elena all'Olanda.
l'isola di s. scitò al più alto grado, ed i fa-
Quanto ai della marina
successi natici non conobbero misura ver-
britannica oltre che per
, lungo so il duca. Siccome il re era sen-
tempo fu alle prese con quella di za figli, questo principe si trovava
Olanda, conquistò Virgin-Gorda e erede presuntivo della corona, per
Tortola. Procurò Carlo li di e- cui i comuni meditarono Un pro-
htinguere le fazioni nel suo regno getto insormontabile al ripristina-
e di farvi il com-
fiorire la pace, mento del catlolicismo contro di
mercio e le Morì Car-
belle arti. lui, cioè dapprima un alto di limi-
lo II a' 16 febbraio i685, e gli tazione, e poco dopo osarono di
successe il duca di York suo fratel- proporre il formale bill di esclu-
lo, anch'esso figlio d'Enricbelta di sione. Due volte però camerala
r rancia, che prese il nome di Gia- de'pari ed il re fecero andar fal-
como 11. Erasi segnalalo per va- lita tale cospiratone coulro l'ordi-
lore Fiandra sotto Giovanni
in ne esistente.
d'Austria, e del gran Condè. Rien- Morto Carlo II, il principe cui
trato col fratello in patria, fu cicalo si era voluto contrastare i suoi di-
grande ammiraglio del regno, e ritti, fu riconosciuto ed acclamato
rese illustre per sempre il suo no- senza opposizione; anzi per le sue
me pei combattimenti sanguinosi parole, indirizzate al cousiglio pri-
die sostenne; ma di lui si dis^e, che vato, destò in tulle le classi tras-
parve deguo del trono finebè non porti d'allegrezza e di riconuscen-
\i si assise. Tra quegli stessi che za. Giacomo II dichiarò, che in
non potevano a meno di far o- onta a tutte le dicerie fattesi sul
uiaggio alla sua gloria militare ed di lui conto, avrebbe saputo con-
9* ING ING
vincere la nazione inglese della sua con tanto buon successo un gran
risoluzione invariabile di mante- numero d' ufliziali cattolici contro
nere le leggi dello stato e la chie- i ribelli, che era risoluto ormai
sa stabilita. Non tardò a far ve- di trattenerli sotto i suoi vessilli

dere che non avea dubbio alcuno senza costringerli al giuramento


sulla legittimità e sulla (orza della test, che avrebbe potuto molestare
sua potenza. Con un bando si man- le loro coscienze. Alcuni membri
tenne godimento della rendi-
nel dei comuni vollero manifestare le

ta delle dogane e dell'assisa, che il loro apprensioni per la religione


parlamento avea concesso a vita dello stalo e la libertà pubblica. Gia-
al fratello; andò quindi pubblica- como II ascoltò le loro querele
mente alla messa, con tutto l'ap- con tanta alterigia, che la camera
parato di principe cattolico. Con- sbigottita si affrettò d'inviare alla

servò tutti i ministri e grandi uf- torre di Londra il membro che


fìziali del fratello, e diebiarò la sua avea steso 1' indirizzo. Quindi fu
affezione particolare per Luigi XIV, posto e vinto un bill che autoriz-
sperando ottenere da lui il modo zava il re ad impiegare quel tal
di provvedere a molte spese indi- numero di ufliziali cattolici che giu-
spensabili senza ricorrere al parla- dicasse a proposito. Molti personag-
mento, di cui temeva gli ostacoli gi della più alta portata, e tra
(piando avesse penetrata la sua ri- gli altri il ministro conte Sunder-
soluzione di tornare in vigore la land, abbracciarono la religione del
religione romana o almeno met-di re; l'esempio si propagò tra la no-
terla iu condizione perfettamente biltà di Scozia medesima, eh' era
eguale colla religione protestante. slata sempre in grido di più rigi-
Indipendentemente dai suoi disegni da ne 'suoi principii.
particolari in tale proposito, Gia- Una manifestazione rigorosa per
como li era vivamente istigato dal- parte del sovrano doveva far in-
la regina Maria di Modena ad ot» vocare senza contrasto le leggi in-
tenere tanto per sé stesso, quanto tolleranti, sotto le quali gemeva
per quelli de'suoi sudditi che pro- una parte considerabile della na-
fessavano lo stesso culto, una per- zione rimasta fedele al culto dei
fetta libertà di coscienza. Uno dei suoi antecessori. Tale era l'avviso
suoi primi passi per ritrarre i cat- di Luigi XIV che si espresse nei
tolici dallo stato di oppressione in seguenti termini in una lettera
cui li trovò, fu di far processare dell'agosto i685 suo ambascia-
al
l'infame Tito Oates dcnunzialore tore alla corte di Londra. » Sarà
duna pretesa trama papale ; il suo facile al re d'Inghilterra, e tanto
castigo esemplare confuse la fazio- utile alla sicurezza del suo regno
ne che si era valsa di lui. 11 conte quanto al riposo della sua coscien-
d'Argyle e il duca di Monmoulh za, di ristabilire l'esercizio della
figlio naturale di Carlo II si ri- religione cattolica, che impegnerà
bellarono, ma le loro truppe furo- principalmente lutti quelli che ne
rono disfatte ed ambedue decapitati. fanno professione nel suo regno,
Avendo la prosperità gonfio il cuo- a servirlo assai più fedelmente;
re del re, dichiarò senz'altro al invece che, se lascia perdere una
parlamento, che avea impiegato congiuntura tanto favorevole quanto
l!HG ITO 93
ella è presentemente, non troverà corona e la chiesa anglicana. Il re
forse mai tanta disposizione da inviò il conte di Castelmaine a
tutte le o a concorrere nei
parti, Roma col titolo di suo ambascia-
suoi disegni o a soffrire che li tore straordinario nel 1686. Era
mandi ad effetto ". Lord Sun- oggetto della sua missione 1' espri-
deiland, politico illuminato e mini- mere al Pontefice Innocenzo XI
stro che godeva la confidenza di il voto del re per la riconciliazio-
Giacomo 11, diceva nella stessa ne de'suoi tre regni con la Chiesa
epoca. » Il re mio padrone non ha romana. Il Papa accolse I' amba-
in cuore che la hrama di ristabi- sciatore con estrema contentezza,
lire la religione cattolica; non può ed il conte spiegò un grande ap-
tampoco, secondo il buon criterio parato di magnificenza. A promo-
e la retta ragione, avere altro sco- vere la piena effettuazione dello
po; senza questo non sarà mai in zelo del re, Innocenzo XI nello
sicurezza, e sarà sempre esposto stesso anno gli spedì per nunzio
allo zelo indiscreto di coloro, che ri- apostolico Ferdinando d' Adda pa-
scalderanno i popoli contro la fe- trizio milanese, arcivescovo d'Ama-
de cattolica, finché ella non sia sia, siccome prelato fornito di sin-
più pienamente ristabilita ". Gia- golari virtù ed egregie doti. E in
como II esitò; confidò di ottenere fatti riuscì gratissimo a Giacomo
dal tempo e per le vie indirette II, il quale ricevette il nunzio nel
ciò che in simile caso doveva es- castello di Windsor con tutto il

sere espugnato a viva forza, e si cerimoniale usato nelle corti cat-


allontanò dalla meta, come slava toliche. Il Bonanni , Numismala
per raggiungerla. Vivissime discus- Ponti/, t. II, p. 776 e seg., ed
sioni tra i cattolici e gli anglicani Eggs, Pontifìciiim doctum p. 91 3,
incominciarono ad inasprire gli a- ampiamente descrivono i reciproci
nimi dall' una parte e dall' altra, onori fatti ali' ambasciatore ed al
allorché avvenne in Francia la fa- nunzio.
mosa ri vocazione dell' editto di Il parlamento per tal fatto la-
Nantes. I protestanti non manca- sciò scorgere una secreta irritazio-
rono di tiar vantaggio dille scia- ne, mentre il re procurò guada-
gure de'loro fratelli, e gridare per- gnarsi individualmente i membri
secuzione : Giacomo II sbigottito d'un corpo che avea precedente-
da tanti clamori affettò di biasi- mente atlrontato con buon succes-
mare Luigi XIV. Ma risoluto non- so ; ed il clero anglicano divenne
dimeno a non abbandonar il pro- di giorno in giorno più ricalcitran-
seguimento de' suoi disegni, e da te. Tuttavolta il re con decreto
certe misure che adottò, il clero de'i4 aprile 1687 annullò e ri-
anglicano si mise in apprensione, vocò il decreto della regina Elisa-
ed anche ne mormorò. D'allora in betta, nel quale si comandava di
poi Giacomo II si accostò ai non abiurare la religione cattolica ro-
conformisti, quantunque avesse per mana, e ristabilì questa nel regno
esVi un'avversione naturale. Indi concedendo libertà di coscienza, ed
sospese per un avvenimento il ve- ordinò al clero anglicano di legge-
scovo di Londra, e da tale mo- re \\\\ tale atto in tutti i templi
mento la guerra fu rotta tra la dopo il divino uffizio. L'arcivesco-
,

94 INO ING
vo (li Canlorbery e sei vescovi pre- cedentemente avvertito Giacomo II
sentarono alcune rimostranze per pel secreto carteggio che teneva coi
addurre i motivi del loro rifiuto malcontenti d' Inghilterra, e con
di fare la prescritta lettura della pretesti avea introdotto sue trup-
concessa libertà di coscienza; ma pe nel regno. L' ingrato genero si
il re inviò i sette prelati alla Tor- levò la maschera, e pel suo in-
re, e fece incominciale i loro prò- viato a Londra non si contentò
cessi. Da quel punto i sette pre- di far pubbliche rimostranze al re
lati divennero agli occhi del pò- suocero sopra diverse operazioni
polo martiri della chiesa anglicana, del suo governo, ma pose tutto in
ed il castigo fu per loro un vero opera per accozzare tutti i partiti
trionfi).Verso questo tempo e ai e tutte le sette contro la religione
io giugno 1688 la regina dopo cattolica, o piuttosto contro del
sei anni di sterile matrimonio re, minacciandole d'un pericolo co-
inaspetlalamente diede alla luce un mime. I secreti preparativi di Gu-
fìglio, cui fu dato il titolo di prilli- glielmo per una spedizione non
cipe di Galles , e fu battezzato se- poterono sfuggire alla vigilanza di
condo il rito della Chiesa cattolica: Luigi XIV, il quale tosto ne diede
gli furono imposti nomi di Già- i avviso al suo alleato del pericolo
corno Odoardo Francesco, ed il re che lo minacciava, e gli offri di
suo padre gli diede per padrino far marciare due eserciti francesi
Innocenzo XI. Questo principe fu uno in Olanda e l'altro in In-
poi conosciuto col nome di Giaco- ghil terra.
mo III. La sua nascila raddoppiò Giacomo II dichiarandosi grato
il furore del parlamento, che si al re di Francia, per un'incompren-
preparava a far cadere dal ca- sibile accecamento lo ringraziò .

pò di Giacomo corona; tut- II la Tradito da tutte le parti, il re non


to fu posto in opera per far ere- aprì gli occhi che alla lettura di
dere al popolo, che il neonato era una lettera del marchese d' A Ibe-
rni figlio supposto, perchè allonta-- ville, suo ministro all'Aia. Nel suo
nava dal trono Maria figlia pri- primo sgomento Giacomo II rivo-
mogenila d'Ida o Hyde figlia del- co tutti i decreti che avea ema-
l'il lustre cancelliere Clarendon, pri- nati in favore de'caltolici, tua sen-
ma moglie del re, e suo marito za effetto, non producendo che dis-
Guglielmo Nassau principe d'Orari- prezzo. 11 manifesto del principe
gè stalolder d' Olanda. Frattanto d' Orange già era nelle mani di
il giurì dopo una lunga delibera- tutti; in breve egli stesso tragittò
zione dichiarò i sette vescovi accu- il mare e sbarcò a Torbay in
satinon colpevoli ; gridi di gio- i mezzo alle acclamazioni della inol-
ia d'un popolo innumerabile eb- titudine a'5 novembre 1688. Mol-
bero per eco quelli delle truppe ti ufficiali dell' esercito passarono
che lo stesso re passava a rassegna, sotto i di lui vessilli, insieme al
Una fermentazione cupa e sorda principe Giorgio di Danimarca e
annunziò uno scoppio vicino, prò- la sua moglie Anna secondogenita
vocata principalmente dal principe di Giacomo II, siccome nata da
d' Orange, della cui perfidia inu- Ida. Nell'udire il re che le due
lilmente Luigi XIV ne avea pre- figlie l'aveano tradito, non potè
ING ING 9,-

trattenere le lagrime, e V Europa abilità nell'arte di regnare e di


mandò un grido d' indignazione. comandare; egli fu uno de'più gran
Per maggior fatalità Giacomo II politici e sovrani die abbiano re-
prese il partito di abbandonar Lon- gnalo in Europa. In tal modo eb-
dra nella notte de' 1 2 dicembre, be fine il regno di un principe
e gittato il sigillo dello stato nel riguardato dai suoi nemici medesi-
Tamigi riparò in Francia, dove a- mi come piii infelice cbe reo, e
\ea già inviato la regina ed il di cui tutti i torti si riducevano
giovane principe. Sotto mentite ad imprudenze e ad errori. Que-
spoglie fuggi pure e con istenlo il sto sfortunato principe, grazie al-
nunzio apostolico, cbe giunto in la generosa assistenza del suo al-
Roma fu poi creato cardinale. Alla leato o piuttosto protettore, ricom-
nuova della fuga del re la capi- parve sulla scena politica pochi
tale ed in breve tutto il regno mesi dopo la sua caduta. Sbarcò
caddero una confusione inespri-
in a K'mgsale in Irlanda a' 12 mar-
mibile; e Guglielmo cbe co' suoi zo 1689, ed ai 24 fece suoil in-
artifizi avea promossa tale rovinosa gresso trionfante a Dublino ; vi
determinazione, appena fu istruito convocò il parlamento d'Irlanda, ed
della partenza del re marciò alla intimò a' suoi sudditi inglesi di
volta della capitale, ove anco per tornare al dover loro. Guglielmo
poco vi ritornò Giacomo li, per III non passò in persona nell'Ir-
quindi passare in Francia, ed in landa che un anno più tardi. La
s. Germano. 11 gran Luigi XIV famosa battaglia della Boyne, data
gli fece 1' accoglienza la più. gene- nel giugno 1690, decise per sempre
rosa ed amichevole. Per
qua- la della sorte dello sventurato Gia-
le onorovole azione Innocenzo XI como II. Egli ri va reo il mare e
scrisse al re di Francia un breve tornò a gustare il riposo nel ma-
d' encomi, degno dello zelo di cbi gnifico cbe Luigi XIV gli
ritiro
Io spediva , e del monarca cbe lo aveva preparato a s. Germano: di
riceveva. A'23 febbraio 1689 una qua egli diresse le pratiche se-
assemblea nazionale cbe assunse il grete de' partigiani numerosi che
rome di convenzione, decretò la gli restavano ne'tre regni.
corona della Gran Bretagna al XI V risoluto di tentare
Luigi
principe d' Orange , cbe assunse il un nuovo sforzo in favore del mo-
nome di Guglielmo III, ed a sua narca esule, alìidò un'armata
gli

moglie Mafia 11 figlia di Giacomo sulle coste Normandia. Dal ca-


di
IL Guglielmo III inoltre era nato po di là di Houge, Giacomo II fi
da E michetta INI a ria figlia del re spettatore del terribile combatti-
Carlo I, aveva dodici anni appena mento navale, avvenuto a' 29 mag-
quando si fece eleggere stalolder gio 1692 tra i francesi e gl'inglesi
nel 1673, e fu dicbiarato gene- che riportarono il trionfo avendo
rale delle armate olandesi, per op- doppie forze: cento volte ripetè il
porsi alle rapide conquiste di Lui- re durante l'azione, non ascoltan-
gi XI V. il principe d' Orange do che l'amor proprio nazionale iu
benché vinto spesso in questa guer- pregiudizio de'suoi interessi perso-
ra, non lasciò di dar segui eviden- nali »: O
miei prodi inglesi " In !

ti di coraggio, di prudenza, e di quest'epoca la regina si sgravò di


96 ING ING
una principessa. Innocenzo XII an- questo momento Giacomo II ab-
ch'esso prestò generosi soccorsi a bandonò ogni idea di regno, e tro-
Giacomo II per ricuperare i pa- vò valide consolazioni nella prati-
terni regni; ed a' 7 gennaio i6o,5 ca dei doveri più austeri della re-
mori la regina Maria II, affettan- ligione : soleva di frequente rin-
do il freddo ed impassibile suo graziare Dio d'avergli tolto tre re-
marito Guglielmo III una dispera- migliore. Morì a
gni per renderlo
zione straordinaria. Maria II avea s. GermanoLaya a' 16 settem- in
governato il regno nell'assenza del bre 1701. Per non interrompere
marito con molta sua gloria: ella la narrazione di quanto riguarda
proteggeva le arti e le scienze. Il l' estinzione della famiglia Stuart
partito del re avendo fatto grandi o Stuardo, qui appresso ne accen-
commozioni nel 1696, delle trup- neremo le principali notizie, e poi
pe francesi si radunarono (osto tra riprenderemo il filo della storia
Dunkerque Giaco-
e Calai* , e d'Inghilterra e di Guglielmo III.

mo li si recò in persona in que- Da ultimo nel 1840 in Filadelfia


sta ultima città; ma lo scoprimen- presso Michele Kelly, monsignor
to della trama per rapire Gugliel- Challoner pubblicò un'opera inti-
mo HI fece tramontare la spedi- tolata : Memorie dei sacerdoti mis-
zione. Ad onore di Giacomo 11 si sionari, nelle quali si contiene una
deve aggiungere, che non cessò di notizia di quegli ecclesiastici e lai-
suscitare i suoi partigiani contro ci di amendue i sessi, che soffri-
l'usurpatore della sua corona, non rono V estremo supplizio per la
diede però mai il suo assenso alle fede cattolica in Inghilterra, dal-
cospirazioni contro la di lui vita : l'anno 1575 all' anno 1684. Si
più volte gli venne offerto di li- può consultare inoltre d'Orleans,
berarlo con un sol colpo; egli ri- Istoria delle rivoluzioni d' Inghil-
gettò sempre tali proposizioni con terra dal principio della monar-
orrore. Essendo vacante il trono chia sino all' anno 1691, Venezia
di Polonia, nel 1697 tentò Luigi 1724.
XIV e volle farvi salire Giacomo Alle proposizioni di Luigi XIV
II questi rispose che non accet-
: non Guglielmo III accettò di
solo
terebbe altro scettro che il suo ,
dichiarare che la corona dopo di
altrimenti porterebbe pregiudizio ai lui apparterrebbe al primogenito di
suoi diritti legittimi, e a quelli dei Giacomo II, ma s'obbligò pure so-
suoi figli. In quell'anno medesimo lennemente a far rivocare lo sta-
si negoziò il trattato di Kiswick tuto che chiamava al trono il du-
nell'Olanda, nel quale fu ricono- ca di Gloucester, figlio del princi-
sciuto re d' Inghilterra Guglielmo pe di Danimarca e d'Anna; ma
III : costretto Luigi XIV per ra- dicemmo che Giacomo II ricusò di
gioni di stato a convenirvi , colla convenirvi. Dopo la sua morte il
condizione ch'egli riconoscesse per primogenito Giacomo principe di
erede il principe di Galles, con Galles, che portò il nome in Eu-
grande stupore Guglielmo III vi ac- ropa di cavaliere di s. Giorgio, fu
consentì, e Giacomo II il ricusò, riconosciuto da Luigi XIV per le-
questi non volendo che il figlio fi- gittimo successore del defunto al
gurasse complice dell'usurpatore. Da trono d' Inghilterra col nome di
ING ING 97
Giacomo III. La regina madre fe- a' 11 marzo 1692, per cui i suoi
ce subito pubblicare un manifesto stati presero i titoli di ducato e di
alla nazione inglese; il pretendente elettorato. I partigiani degli Stuar-
si limitò a promettere solennemen- di adottarono e fecero prevalere le
te che quando provvidenza lo
la tre proposizioni di Giacomo III.
avesse ricondotto sul trono de' suoi Gli animi erano allora bene
cosi
padri, governato avrebbe a tenore disposti in Iscozia a. suo favore, che
delle leggi, e mantenuti tutti i pri- se il principe vi si fosse presenta-
vilegi della chiesa anglicana. La to, avrebbe prodotto una solleva-
morte di Guglielmo III accaduta zione generale in suo vantaggio.
nel 1702 rianimò le speranze del- Avvenuta l'unione della Scozia al-
la corte di s. Germano , ma Gia- l'Inghilterra sotto la regina Anna,
como mostrò di essere con-
III si esasperò per tal modo il popolo
tento di succedere ad Anna sua so- scozzese, che le circostanze si fece-
rella, essendo lontano dall'idea che ro più propizie a Giacomo III, e
fosse deposta. A quell'epoca la Scozia fu acclamato re di Scozia da cin-
non era ancora unita all'Inghilterra, quecento uomini travestiti da don-
ciò ch'ebbe luogo nel 1707, e per ne. Luigi XIV fece armare una
conseguenza gli scozzesi erano per- squadra che portava truppe da sbar-
fettamente liberi di statuire riguar- co, la quale nel 1708 ebbe un in-
do alla successione ciò che avesse- contro al nord d'Edimburgo colla
ro slimato meglio, senza compar- flotta molto superiore alla
inglese
tecipazione degl'inglesi. Giacomo III francese. Il comandante
di questa
loro richiese tre cose: r.° opporsi Forbin si rifiutò di porre Giaco-
all' unione coli' Inghilterra; 2." non mo III a terra, e in vece- lo portò
abiurare il caltolicismo; 3.° rifiu- a raggiungere l' armata del duca
tare la successione della casa d'An- di Borgogna in Fiandra. Il princi-
nover-Brunsvvick, dappoiché essen- pe militò pure sotto Villars, e si
do la regina Anna senza figli, un segnalò per valore alla battaglia
atto del parlamento aveva dichia- di Malplaquet nel 1709: allora si
rato erede del trono Giorgio I fi- chiamò per la prima volta il ca-
glio di Ernesto Augusto primo e- valiere di s. Giorgio, sotto cui in
lettore di Brunsv\ iek-Luneburgo , seguito fu comunemente conosciu-
e della principessa ed elettrice d'An- to. Tralasciando di dire alcuni ten-
nover Sofia nipote del re Giacomo tativi fatti da Giacomo IH per al-
I dal lato della principessa Elisa- tre spedizioni, e dell' impossibilità
betta, a fronte dei diritti legali e in. cui si trovò Luigi XIV di se-
naturali di Giacomo III, che avea condarle, egli nel 171 1 scrisse al-
lin ragguardevole partito nell' in- la sorella Anna che secondo le
tono del regno, e poteva essere promesse fatte al defunto re cornuti
sostenuto da alcune potenze stra- padre lo reintegrasse ne' legittimi
niere. In ordine alla primogenitu- diritti, e di preferire 1' unico fra-
ra Sofia non era che la quaranta- tello, ed il solo superstite del suo
cinquesima chiamata a tale graude stesso nome, ad un principe tede-
successione. La casa d'Annover eb- sco che riporrà il governo in ma-
be il titolo di duca di BrunsAvick no di stranieri d'altra lingua ed.
agli 8 agosto 1235, e di elettore interessi. Anna, sebbene nutrisse il

voi. xxxv. 7
,

98 ING ING
desiderio di trasmettere dopo di lei da. Il Pontefice Clemente XI offrì

le corone al fratello, senza ma-


tre a Giacomo III un asilo '.degno di
nifestare ripugnanza o approvazio- lui Roma, ed il
in principe non
ne, non rispose; quindi nel 1713 dubitò un istante ad accettarlo. A-
pel trattato d'Utrecht Luigi XIV veva questo Papa, oltre l'aver soc-
fu costretto non solo riconoscere corso con molte somme di denaro
la successione della corona d' In- Giacomo II, sino dal 1 7 1 5 scritto
ghilterra nella linea protestante calorosamente di proprio pugno in
d'Annover, ma ad acconsentire che di lui favore a Filippo V re di
Giacomo IH fosse allontanato dai Spagna, perchè l'aiutasse nella spe-
suoi stali. dizione che intraprese per ricuperare
I whigs obbligarono la regina i suoi dominii ; permettendogli di
Anna alla crudele necessità di pro- convertire in soccorso suo quel de-
mettere cinquemila lire sterline a naro che avea percepito per aiuto
chi ponesse il pretendente nelle della guerra dai proventi de'vescova-
forze della giustizia ; ed i comuni ti e benefìzi vacanti, i quali secondo

aggiunsero al premio la somma di che avea promesso dovea dare alla


centomila lire sterline. Lo sfortu- camera apostolica. Inoltre Clemente
nato principe malgrado la pace XI avea scritto alla regina vedo-
d'Utrecht, non cessò di ricorrere va di Giacomo II, mandandogli
ad ogni mezzo per far valere i suoi denaro, e prevenendola delle molte
diritti, ed invano dimandò in ispo« orazioni che si facevano pel real
sa una delle figlie dell' imperatore figlio. Nello stesso anno 1717 Cle-
Carlo VI il duca di Lorena gli
: mente XI con sommo impegno rac-
mostrò la sua affezione, ma in que- comandò a diversi sovrani i cat-
sto punto Luigi XIV morì, e ven- tolici d'Inghilterra, che dai mini-
nero distrutte le speranze di Gia- strie magistrati eretici di Giorgio
como Mentre il reggente di
III. I erano gravemente vessati. Adun-
Francia, sebbene amico dell'Inghil- que nel 17 17 si portò Giacomo
terra, si ricusava di cacciare il pre- III, sotto il nome di cavaliere di s.

tendente, questi finalmente per ten- Giorgio, nello stato ecclesiastico, e


tare la sua fortuna ordinò a' suoi passò a dimorare nella città d'Ur-
partigiani di agire scopertamente. bino patria del Papa, il quale Io
Corsi alle armi proclamarono re di fece incontrare dal suo nipote d.
Scozia Giacomo III, che non po- Carlo Albani, e facendogli usare
tendo sbarcarvi rientrò in Francia. tutti i riguardi convenienti a sì

Allora il re Giorgio I costrinse il gran personaggio. In quel tempo


reggente a far ritirare il principe il cardinal Àlbeioni primo ministro

dalla Francia, ed egli come asilo di Spagna, in nome di Filippo V


conveniente gì' indicò Avignone do- invitò il re a recarsi in Ispagna
minio della santa Sede, ma ancor e giuntovi il principe vi fu rice-
da colà il governo inglese lo volle vuto qual sovrano, venendogli as-
fuori. Giacomo III si convinse che segnata per residenza Vagliadolid,
il territorio francese eragli inter- con trattamento regio, e quale il
detto, massime quando nel 17 17 padre ebbe in Francia. A quell'e-
ebbe luogo la triplice alleanza tra poca a questa potenza o meglio
la Francia, l'Inghilterra e 1' Olan- al .veggente duca d'Orleans, la Spa-
ING ING 99
gria faceva la guerra; la pace es- pazzuri, ora del conte Savorelli,
sendosi ristabilita, Giacomo HI sti- ai ss. Apostoli , di bello e gentil
mò conveniente di ritornare nello disegno, architettato dal marchese
stato pontificio, ove Clemente XI Giambattista Muti, facendone pagar
gli fece godere, come ancora suoi i la pigione dalla camera apostolica.

successori, tutti gli onori e il ce- Per villeggiatura poi il Pontefice


rimoniale osservato coi sovrani re- gli stabilì la Albano, dan-
città di
gnanti. dogli per abitazione il palazzo ba-
Nel 18 per mezzo del Papa
7 1 ronale da lui restaurato, e poscia
restò conchiuso il matrimonio tra da Benedetto XIV ingrandito ed
la principessa Maria Clementina So- abbellito, tanto per uso del re
bieski figlia di Giacomo real prin- come de' reali figli principe di Gal-
cipe di Polonia, e nipote del gran les, e cardinal duca di York. Ai
Giovanni III, e il re Giacomo III, 3i dicembre 1720 la regina diede
la quale Clemente XI avea tenuto alla luce Carlo Odoardo conte di

al sacro fonte. Mentre la princi- Albany e principe di Galles, essen-


pessa era in viaggio per condursi dosi riuniti nel reale appartamento
dallo sposo, l'imperatore Carlo VI il fiore della nobiltà romana, il sa-
suo parente, siccome avverso a que- cro collegio, e que' personaggi che
sto matrimonio, la fece trattenere sono notati nel n.° 544 del Diario
nel Titolo. Ciò dispiacque Pa- al di Roma, oltre i cardinali protet-
pa che ne scrisse all'imperatore per tori de' tre regni, cioè Sacripante
rimuoverne gli ostacoli, ed alla prin- di quello di Scozia, Gualtieri d'In-
cipessa per tenerla ferma nel trat- ghilterra e Imperiali d'Irlanda, e
tato. Essa travestita da uomo sep- molti gran signori de'medesirni.
pe deludere la vigilanza delle sue Fu battezzato dallo stesso vescovo
guardie, e trasferitasi nel 17 19 in di Montefiascone, e Clemente XI
Roma, Clemente XI la fece allog- oltre di essersi portato alla chiesa
giare nel monistero delle orsoline, e nazionale degli inglesi a celebrarvi
gli fece molti regali insieme ad una la messa pel felice parto della re-
cospicua somma di denaro. Intan- gina, donò alcuni divozionali, un
to Giacomo III reduce dalla Spa- piombo fatto alla cinese del valore
gna erasi fermato a Montefiascone, di scudi quattromila, più la som-
ove si portò la principessa, e ven- ma di diecimila scudi, e fece an-
nero sposati dal vescovo di quella nunziar la nascita del real fanciul-
città. Clemente XI aveva assegnato lo colle artiglierie di Castel s. An-
a Giacomo III dalla camera apo- gelo, e ringraziare pubblicamente
stolica scudi dodicimila l'anno ; al- il Signore.
la matrimonio lo
celebrazione del La morte di Clemente XI av-
benedisse, aumentò l'assegno e donò venuta nel marzo del medesimo
al re centomila scudi provenienti anno, nulla cangiò nella generosa
dai beni ecclesiastici di Spagna. Nel- ospitalità del re e della regina. Il
l'ottobre 17191 reali coniugi pas- successore Innocenzo XIII donò al
sarono ad abitare in Roma, rice- re una pensione di scudi ottomila,
vuti paternamente e con distinzio- e fece depositare nel monte della
ne da Clemente XI, che assegnò lo- pietà scudi centomila; perchè se ne
ro per residenza il palazzo Muti-Pa- potesse servire alla ricupera del re-
ioo ING ING
gno, quando la circostanza si pre- che non avea mancato fare prote-
sentasse opportuna. Di poi Bene- ste sull'usurpazione, approvò il di-
detto XIII mandò le Fascie bene- visamente del figlio, che nel 174^
dette [Vedi) al principe di Galles, effettuò la spedizione sulla costa
al modo che descrivemmo a quel- occidentale di Scozia. Proclamò re
l'articolo: l'avea preparate Clemen- d'Inghilterra, Scozia ed Irlanda il

te XI, e costarono ottomila scudi. genitore e sé reggente, ed Edim-


3Vel 1725 avendo la regina dato burgo gli aprì le porte. Assente il

alla luce altro principe, Benedetto re Giorgio II, Londra tremò, ed


XIII si portò a battezzarlo nella il governo pose a prezzo la testa
cappella domestica del re, coi no- di Carlo, il quale invece sconfisse
mi di Enrico Benedetto duca di il generale Cope. Precipitosamente
York. In seguito per cattivi con- Giorgio II si restituì in Inghilter-
siglieri vi fu qualche dissapore tra ra, quando avendone percorso il

i reali coniugi, ma al cardinal Al- nord lo Stuardo era a trenta le-


beroni riuscì conciliarli. Divenuto ghe da Londra, mentre gì' irlan-
Pontefice Clemente XII, colmò la desi al soldo di Francia divisava-
reale famiglia di cortesie : ad istan- no fare una diversione a suo favo-
za del re creò cardinale nel 1732 re : la lentezza rovinò tutto. Con
Domenico Riviera, conferendoglie- deboli forze riuscì a Carlo di ri-

ne la nomina a similitudine di al- portare nel 1 746 presso Falkirk


cuni sovrani regnanti, per la quale una seconda vittoria , ma a Cul-
poi creò pure cardinale nel 1739 loden a' 27 aprile fu sconfìtto. Do-
Pietro Guerin de Tencin. Inoltre po aver superato mille pericoli e
i Pontefici come al re suo padre provato indicibili patimenti, prodi-
cosi a Giacomo III conservarono giosamente salvò la vita, e recato-
il diritto di nominare ai vescovati si in Francia si vide abbandonato,

d'Irlanda ; anzi Benedetto XIV nel e per la pace di Acquisgrana ban-


1747 ad istanza di Giacomo III dito da quel suolo. Mentre viveva
creò cardinale Armando di Rohan tranquillo col re suo padre in Ro-
di Parigi. Essendo morta a' 18 gen- ma, nel 1755 fu richiamato in
naio 1735 in Roma la regina Ma- Francia, volendo questa potenza
ria Clementina , il Papa le fece invadere l'Inghilterra, con alla te-
celebrare sontuosi funerali nella ba- sta il principe che dieci anni pri-
silica de' ss. XII Apostoli, e poscia ma col suo valore e colle sue sven-
trasportare ilcadavere con pompa ture avea guadagnato tanti cuori;
solenne nella basilica vaticana. Il la spedizione non ebbe effetto, e
principe di Galles Carlo Odoardo, Carlo fece ritorno a Roma, ove
dopo un viaggio in Italia, per la morì il genitore a'2 gennaio 1766.
guerra insorta nel 1740 tra la Dei solenni funerali celebratigli da
Francia e l'Inghilterra, concepì spe- Clemente XIII e di altro, come di
ranza di ricuperare il trono de' suoi quelli mentovati della regina sua
avi, pronto a cimentare la vita. moglie, se ne tratta al voi. XXVIII,
Luigi XV
acconsenti che si por- pag. 64 del Dizionario. Giacomo
tasse a Parigi, e per consiglio del IH passò gli ultimi anni di sua
cardinal di Tencin volle tentare vita nei conforti della religione, e
uno sbarco in Iscozia. Giacomo III per le sue beneficenze divenne in
1NG ING ioi
Roma l'oggetto e l'amore di tutti, parleranno sempre più forte che
Siccome prima dello scisma d'In- la voce de' suoi oscuri calunniato-

ghilterra la patriarcale basilica o- ri. Ultimo rampollo di regia stir-


stiense di s. Paolo di Roma stava pe, perseguitata per più di tre se-
sotto la protezione del re, così coli da una inesplicabile fatalità,
finché visse Giacomo IH egli vi 1' istoria gli farà sicuri eterni dira-

mando un cereo per la candelora, ti all' ammirazione ed alla pietà.


Lo stemma poi dei monaci bene- La contessa d' Albany sua vedova
dettini che uffiziano nella basilica mori a Firenze nel 1824 dopo
ed abitano il contiguo celebre ed molte avveuture. Il cadavere del
antichissimo monistero, consiste in principe conosciuto anco sotto il
un braccio con la spada impugna- nome di Carlo 111, venne traspor-
ta, e intorno ad esso una legaccia tato nelle sagre grotte della basili-
e fìbbia ossia giarrettiera, ordine ca vaticana presso quello del ge-
equestre dell'Inghilterra, siccome nitore, ed ove pure riposa quel-
segno della detta protezione sulla lo del fratello cardinale, come di-
basilica, cemmo al voi. XII, p. 290 del
La Francia trattò e conchiuse Dizionario. Nella cattedrale di Fra-
il matrimonio di Carlo colla pria- scali, vescovato prediletto del car-
cipessa di Stolberg-Goedern, più dinal fratello, questi gli eresse uà
giovane trentadue anni dello spo- monumento sepolcrale, di che ne
so; e le tre corti borboniche sta- parlammo al voi. XXVII, p. 219
bilirono al principe un conveniente del Dizionario. Quanto al cardina-
appuntamenlo. Ritiratosi in Tosca- le, il suo stato non gli permise di

na presso il granduca Leopoldo , prendere parte alcuna agli avveni-


assunse il nome di conte d' Albany, menti che agitarono la vita del
e viveva la domestica felicità, principe suo fratello. Ma dal pun-
quando la moglie lo lasciò per to eh' egli ricevette la nuova della
andarsi a stabilire in Roma presso di lui morte, si riguardò come il
il cognato Enrico. Questi fino dal legittimo sovrano della Gran Bre-
1747 era stato creato cardinale da tagna. Il suo testamento prescrisse,
Benedetto XIV, con tutte quelle che il suo di nome
Enrico IX
particolari distinzioni che dai Papi fosse scolpito sulla tomba, e venne
si usano coi figli de' sovrani e car- eseguito in conseguenza volle es-
:

dinali nipoti ; cioè coli' imporre sere chiamato col titolo di maestà
al cardinale la berretta subito do- nel suo interno palazzo. Si narra
pò il concistoro, lo sparo del can- a questo proposito, che uno dei
none di Castel s. Angelo, ed altro figli di Giorgio III, viaggiando in
che descrivemmo nel voi. IX, p. Italia,volle essere presentato al
3ia del Dizionario. 11 cai'dinale cardinal di York, e che non esitò
fu indi consacrato arcivescovo da a conformarsi all' uso, attenendosi
Clemente XIII, e colmato di ono- in presenza dell' augusto vecchio
ri, di cariche e di benefìzi. Carlo all' etichetta osservata presso i re.
morì a Firenze a'3i gennaio 1788: In Roma egli era chiamato coi ti-
il valore e 1' umanità che fece toli di altezza reale serenissima car-
risplendere sui campi di battaglia, dinal duca di York; ma ai suoi
e T eroica costanza uelle sciagure, colleghi, siccome eguali in dignità,
102 ING 1NG
non piacevano tutti questi titoli. ca Cristiano V, che divenne duca
Moiì in Frascati a' i3 luglio 1807 di Cumberlandia, conte di Rendali,
decano del sacro collegio. Il cada- ma fu principe nullo. Anna, regina
vere trasportato in Roma fu sepol- di uno spirito limitato, regnò in
to nella basilica vaticana della un' epoca feconda di grandi avve-
quale era arciprete. Nel voi. XII, nimenti, fu di somma bontà, e le
p. 281 del Dizionario si parlò del circostanze la costrinsero a compie-
magnifico deposito scolpito dal ce- re la proscrizione della sua fami-
lebre Canova ad onore di Giacomo glia, quando ella non desideravane
III, Maria Clementina, Carlo III, che la restaurazione, secondo quel-
ed Enrico IX cardinal York. Con liche ne difendono le gesta. Sic-
lui si estinse interamente pure il come il suo padre non avea anco-
nome della regia famiglia Stuart, ra all' epoca della sua nascita abiu-
più sventurata ancora che illustre, rata la falsa credenza de' protestanti
che avea riempito il mondo delle per rientrare nel seno della Chiesa
sue sciagure. Si dice che dopo la romana, Anna come la sorella
sua morte, le carte della più alta maggiore Maria, fu educata nella
importanza eh' erano rimaste in religione anglicana. Si narra che
sua mano, furono acquistate dal Anna fosse la figlia prediletta di
re d' Inghilterra. Ora riprendiamo Giacomo II, ma fu tratta e circon-
quanto si appartiene a Guglielmo data dal partito contrario e fatta
III, ed al termine del secolo XVII. quasi rapire dal vescovo di Londra
Guglielmo III fu antagonista di quando ilpadre parti dall' Inghil-
Luigi XIV, di cui indebolì il potere, terra. Il Guglielmo III
sospettoso
e nel suoregno si ha un'epoca pel avendo concepito dubbi su Anna
parlamento britannico, nella dichia- 1' oltraggiò ; ma quando la morte
razione dei diritti del 1688. Nell'an- 10 privò del sostegno di Maria II
no seguente fu stabilita la lista civile, sua moglie, senti il bisogno di ri-
e cinque anni dopodurata del
la conciliarsi colla cognata, dal parla-
parlamento, sino a quel punto illi- mento destinata a succedergli, e
mitata, venne fissata a tre anni. che nel suo figlio il duca di Glou-
Questa epoca non fu anch' essa cester presentava agi' inglesi un e-
esente da torbidi religiosi, i quali rede presuntivo del sangue dei lo-
non cessarono che sotto regno
il ro antichi monarchi : questi morì
seguente. La morte di Carlo II nel fiore della sua adolescenza
re di Spagna, avveuuta il primo l' anno 1699. La mal ferma salute
novembre 1700, fece formare aire di Guglielmo III avvicinando An-
d' Inghilterra una nuova lega, ma na alla corona, fece chiedere al pa-
non potè vederne la riuscita essen- dre il permesso di salire al trono,
do morto senza figliuoli 1' altra' col progetto di stabilirvi dopo lei
:

alleanza fu contro la Francia, ed il fratello: 1' inflessibile Giacomo


aveva avuto termine colla pace di 11 rispose che sapeva soggiacere
Riswick, e col suo riconoscimento. all' ingiustizia ma non autorizzarla.
Gli successe a' 4 maggio 1702 An- Morto Guglielmo III, Anna fu pub-
na sua cognata, figlia di Giacomo blicata regina, e governò sotto
l' im-

11, e maritata sino dal i683 con pero della contessa e del conte poi
Giorgio fratello del re di Daniniar- duca Marlborough già lord Chur-
ING ING io3
chili , i quali associarono al potere i capi del partito whigs, scoperte le
i loro due generi i lord Godolphin intenzioni segrete della regina in
e Sunderland. Giurò Anna di ri- favore del pretendente, nel parla-
manere fedele ai disegni del pre- mento 1714 costrinse la regi-
del
decessore, e con 1' Olanda e l A- na a porre una seconda taglia sul-
letnagna dichiarò guerra alla Fran- la testa del fratello, e vinse la prov-
cia per la successione di Spagna : visione che il successore alla regi-
i suoi eserciti riportarono sotto na, già scelto, fosse invitato a re-
Marlborough molte vittorie sul con- carsi in Inghilterra per vegliare
tinente e prepararono gli avveni-
, sul suo retaggio. Anna scrisse in
menti che produssero nel 1 7 3 la 1 vece alla principessa Sofia ed al
pace d'Utrecht, la quale assogget- principe elettore, e seppe dissuader-
tò alla Gran Bretagna il territorio li da un viaggio che sarebbe stato
della Baia d'Hudson, Terra Nuova, il segnale della guerra civile. Vuoi-
la Nuova Scozia e Minorca, assicu- si che in questo tempo Giacomo
randole il possesso dell'importan- III segretamente si portasse in
tissima Gibilterra, che avea con- Londra, vedesse la sorella, e trion-
quistato nel 1704, come un pro- fasse dei whigs; ma la discordia
digio per sir Giorgio Rooke e pel entrò fra i tories, ed il ministro
principe d' Assia ; vinta con valo- Oxford divenne ad un tratto tutto
re soprannaturale per essere conser- ardore per la linea d' Annover.
vata in perpetuo da una accorta La regina agitata per siffatti avve-
politica. nimenti, e dalla divisone de' sud-
Grande atto politico del governo diti, cadde in tale stato di debolez-
della regina, provocato dal partito za che ne mori a' 1 2 agosto 1714
whigs, fa l'unione della Inghilterra d'anni quarantanove, esclamando :

e della Scozia in un solo regno Ah mio caro fratello, quanto ti com-


chiamato la Gran Bretagna. Cia- piango cosi rivelando tutto il segreto
1

scheduno de' due paesi conservò le di- sua vita. Il regno della regina
sue leggi religiose e civili, la sua Anna non è men celebre per l'In-
chiesa ed i suoi tribunali ;
1' esi- ghilterra per lo splendore di che
stenza politica e gì' interessi com- brillò la letteratura, che per la
merciali furono confusi, e non vi gloria delle armi, e l' importanza
ebbe più che parlamento un solo delle politiche transazioni. L' elo-
britannico, in cui la Scozia venne quenza parlamentaria pei grandi
allora rappresentata da sedici suoi uomini che fiorirono, anche fuori
lord, e da quarantacinque deputati dell' isole britanniche, eccitò 1' am-
delle sue comuni, tutti liberamente mirazione delle nazioni.
eletti dai loro pari. Ma i whigs fe- L' onnipotenza e 1' autorità su-

cero ancora che la successione di prema della costituzione inglese mai


Anna toccasse alla casa d' Annover, era apparsa in più imponente gui-
mentre in cuore la regina voleva sa, che nella assunzione della fami-
trasmettere il trono al fratello Gia- glia di Brunswick al trono della
como III. Anna convenne alla pa- Gran Bretagna, in un momento in
ce d' Utrecht nell' intendimento di cui tutti gli elementi d' una guer-
assicurare il suo retaggio al fratel- ra civile erano in fermento ; in cui
lo quando sembra vane espulso; ma la nazione era divisa in due oppo-
io4 ING ING
sti partiti, ed un' antica dinastia fizi una pace onorevole, di con-
di
ancora esistente doveva essere prò- servare i suoi stati in Germania, e
scrittain favore di una nuova, di vedere il pretendente escluso
L' avvenimento della casa d' An- definitivamente dal regno d' Inghil-
nover era il trionfo della riforma terra. Alleanze difensive, e disposi-
protestanle sopra il cattolicismo. zioni di precauzione furono pertan-
Tulte apparenze di pericolo sva-
le to il principale oggetto della sua
nirono, per altro come la regina politica, il fondamento della gloria
Anna spirò , Giorgio I fu accia- e della felicità del suo regno, solo
mato re, e subitamente tutti i par- alterata dalle folli speculazioni della
titi si unirono in favore dell' atto compagnia del sud, al che riparò
che avea regolalo la successione sir Roberto Walpole co' suoi ta-
del trono, e riconobbe la legittimi- lenti, ministro su cui pose il re la
tà dei diritti dell' elettore, sino dal sua confidenza. Senza prender par-
J682 sposo di Sofia Dorotea di te alle guerre del continente, riu-
Zell che 1' avea fatto padre d' un sci a Giorgio I di conservar al-
fìglio e d' una figlia ; ma essa nel 1' Inghilterra la preponderanza che
1694 per infedeltà venne separata le vittorie del regno precedente le
con divorzio, e rinchiusa nel castello avevano acquistata. Nel 1725 ri-

di Alden, ove morì dopo trentadue stabilì 1' antico ordine militare del
anni di prigionia. Giorgio I unì alle Bagno ; e per evitare la frequenza
qualità più acconce a far amare una delle elezioni che agitavano i par-
nuova dinastia, i talenti necessari titi, ottenne di rendere settennale
per consolidarla. Il consiglio priva- il parlamento. Gli annoveresi furo-
to invitò 1' elettore a condursi in no i sudditi prediletti di Giorgio I,
Inghilterra, assumendo intanto i e quasi ogni anno andò a passare
"whigs la reggenza ; la principessa alcuni mesi con essi ; reduce dalla
Sofia sua madre era morta due gita del 1727, da Delden città dei
mesi prima. Giunto il nuovo re a Paesi Bassi si fermò nella casa di
Londra, nell'alternativa importante campagna del conte di Twillet lungi
di scegliere i, ministri o trai whigs venti miglia ; ivi agli 11 di giugno

o tra i tories, da saggio preferì i morì d'apoplessia, d'anni sessantotto.


primi per aver sostenuto trionfai- Di due figli che lasciò nati dall'info-
mente i suoi interessi. Le buone lice Sofia di Zeli, Giorgio cui avea
qualità di Giorgio I, e le grazie crealo principe di Galles arrivando
del suo spirito, andarono del pari in Inghilterra gli successe, e Sofia
rolle attrattive della sua persona, maritata a Federico I re di Prus-
Geloso della sua autorità, e tenace sia fu madre di Federico II il

nelle cose di sua prerogativa, ne Grande.


conobbe i limiti, e non ambiva il Giorgio II, già pari d' Inghilter-
potere che per il bene de' sudditi, ra e duca di Cambridge, fatto dal*
Malgrado il suo genio per la vita la regina Anna, era entrato assai
militare, e benché da giovane aves- per tempo neh' aringo delle armi,
se spiegato non meno valore che Se i talenti nel consiglio non ugua-
talenti, antepose allo splendore del- gliavano quelli del padre, aveva in
le vittorie il vantaggio di assicu- confronto suo molti altri vantaggi,
vare ai suoi nuovi sudditi i bene- e particolarmente quello d' aversi
1

ING ING ioj


saputo conciliare, prima di salire ravano al taglio dei legni di cam-
sul trono, la stima e 1' affetto dei peggio, ne nacque in conseguenza
suoi sudditi maggiormente si pro-
; la guerra ; il mare si coprì di va-
cacciò 1' uno e f altro con la pru- scelli, ed il comodoro Anson fece
denza, la giustizia e la bontà che allora la sua spedizione nel grande
spiegò durante 1' assenza del re nel Oceano. Venne quindi esposto il
1716, siccome custode e luogote- regno da lord Carteret, facendo
nente del regno. La Provvidenza intervenire il suo padrone nella
gli accordò in Carolina d' Anspac guerra che per la morte di Carlo
d' ammirabile criterio, la più gra- A 1 si accese nel continente, in fa-
ziosa compagna e la più valida vore della sua erede Maria Teresa,
amica, sicché pose sempre in lei la e quale elettore d' Annover per
sua fiducia: la principessa lo go- conservare 1' equilibrio politico. La
vernò compiutamente sino al ter- Francia riportò delle vittorie, men-
mine de' suoi giorni, con tanto ac- tre Carlo Odoardo figlio di Giaco-
corgimento e dolcezza, che non die- mo III sbarcò in Iscozia, e si av-

de mai ombra ad uno sposo ecces- vicinò alla capitale del regno, e
sivamente geloso di sua autorità, sembrava già sfuggire lo scettro
avendo 1' arte di fargli credere che della Gran Bretagna di mano alla
non avea altra opinione che quella casa di Brunsvvick. In questo fran-
di lui ; usò principalmente della gente Guglielmo figlio del re e
sua influenza per ispirargli intera duca di Cumberland, che avea per-
fiducia nel merito ed abilità di duto la battaglia di Fontenoi, dal
sii* Roberto Walpole, il ministro teatro della guerra fu chiamato io
più celebre delle finanze che abbia Inghilterra : la sua presenza riani-
avuto f Inghilterra. La nazione fu mò il coraggio della nazione, fece
debitrice a lui dell' istituzione del retrocedere 1' inimico, e lo scon-
fondo di estinzione, base essenziale fìssecompiutamente. A tale memo-
del suo credito e della sua pro- rabile giornata che rovesciò per
sperità. Giorgio II ogni anno fece sempre le speranze degli Stuardi, suc-
un viaggio nel suo elettorato di cesse la vittoria di Culloden ricor-
Annover, e durante la sua assenza data di sopra. Dopo essere stati

la regina col titolo di reggente, e battuti gì' inglesi Lawfeld dal


a
senza essere costretta a prestare maresciallo di Sassonia, convennero
giuramento, governò la Grau Bre- alla pace d'Acquisgrana . Inseguito
tagna con tutta la pienezza del- di una guerra sì dispendiosa che avea
l' autorità reale. Ella morì nel cresciuto il debito pubblico ad una
1737 pregando lo sposo a seguir somma enorme, la Gran Bretagna
sempre consigli di Walpole. Mal-
i fece stupire 1* Europa con uno spe-
grado sì valida raccomandazione, il dieute che provò la ricchezza del
ministro favorito, per le trame dei suo commercio, e 1' estensione del
suoi numerosi nemici, fu forzato a suo credito nazionale. I creditori
rinunziare. Lord Carleret che gli dello stato si quietarono volonta-
successe, attirò sulla patria più i riamente ad una riduzione notabile
gravi disastri. Gli spagnuoh inquie- d' interessi.
tando gì' inglesi stabiliti dal 1 y3 Nel 1700 insorsero delle contro-
nella baia di Honduras, ove lavo- versie relative ai possessi del nord
io6 ING ING
dell' America pei confini del Cana- nel 1738. Sua madre la principes-
da , Gran Bretagna
tra la e la sa Augusta di Sassonia-Gotha lo
Francia. Verso questo tempo istes- custodi con molta gelosia e circo-
so, le due potenze già erano alle spezione. Divenuto re dimostrò un
prese nelle Indie orientali, per le vivo amore per la giustizia, e giam-
brillanti conquiste fatte dagli in- mai tradì le leggi dell' onore e
glesi in quelle regioni, né tardò dell' equità : rigido ma probo, mai
molto a scoppiar la guerra di Ale- perseguitò alcuno, e fu sempre ac-
magna, nella quale Giorgio II si cessibile e con tutti affabile. Nel
vide spogliare de' suoi possedimenti. 1761 si sposò a Sofia Carlotta,
11 re morì nel 1760 all' improvviso figlia del duca diMecklenbourg-
d'anni settantasette, precisamente Strelitz. Buon marito, buon padre,
in un' epoca in cui la sua potenza non conobbe mai né favoriti, né
militare, 1' energia e la saggezza favorite. Semplice e frugale nella
del governo
suo aveano levato sua vita privata, amò di vivere ri-
1' Inghilterra ad un grado di glo- stretto colla sua famiglia. Sua or-
ria e di potere, che non era stato dinaria residenza fu il castello di
sorpassato sotto il regno di nessuno Windsor, portandosi a Londra quan-
de' suoi predecessori. Col mantene- do affari d' importanza ve lo chia-
re Giorgio II un corpo considera- marono. Amò e protesse le scienze
bile di truppe disciplinate nell' An- e le belle arti più de' suoi pre-
nover, la Gran Bretagna trasse decessori della casa di Brunswick,
principalmente la sua influenza pre- ed assai la musica e 1' agricoltura
ponderante nell' Inghilterra. La sua la più necessaria e più nobile del-
morte fu considerata come una le arti : il suo regno, il più lungo
calamità nazionale, essendo amato nella storia d' Inghilterra, fu fer-
dal popolo per 1' affabilità delle tilissimo di grandi avvenimenti, e
sue maniere, e per altre egregie di accrescimento di forza, potenza
doti. L* Inghilterra va debitrice a e splendore Gran Bretagna.
alla
lui dell' istituzione del museo bri- Giorgio III domina col suo regno
tannico, benefizio il più importan- la sua storia politica durante un
te che potesse essere fatto alle mezzo secolo, e questa storia è
scienze ed alla letteratura in ge- quella dell' intiera Europa. Educa-
nerale. Federico Luigi principe di to da lord Bute e dopo la sua
Galles suo figlio primogenito, do- morte da M. Jenkinson poi lord
tato di grandi talenti, ma traviato Stawkesbury e Liverpool, questi e-
da perfide suggestioni, non usò ver- sercitò molto ascendente sul monar-
so di lui quella rispettosa osservan- ca, e fu capo del gabinetto segre-
za che un figlio deve a suo pa- to che governava 1' Inghilterra e
dre : la sua casa era il ridotto dei dirigeva tutte le operazioni politi-
membri dell' opposizione, e fu ve- che cogli altri gabinetti di Europa.
duto sempre combattere con essi Quanto allo stato de'partiti nel-
i progetti presentati dalla corte al l'esaltamento di Giorgio III, è a sa-
parlamento. Il principe di Galles persi, che il partilo whigs trionfante
essendo morto nel iy5o, a Gior- con lord Stanhope e Walpole sot-
gio II successe il nipote Giorgio to Giorgio I, era restato potentis-
III, figlio di detto principe, e nato simo sotto il restio del successore
ING ING 107
Giorgio II. I whigs avevano con- che tempo dopo acquistò pure
servata la loro fraseologia di liber- l'isola di Man. Ma siccome con
tà, ma in fondo eransi costituiti co- tal trattato si restituirono dall' In-
me promotori delle misure le più ghilterra alla Spagna ed alla Fran-
antiliberali, e si andava debitori cia conquiste comperate con molti-
alla loro scuola della sostituzione plici sacrifizi della nazione, crebbe
dei parlamenti settennali ai par- il malcontento: lord Buie, dopo la
lamenti triennali, base primitiva dimissione dr Pitt divenuto mini-
del bill dei diritti del 1688 ; i stro favorito, fu dai tories ripresa
tories erano stati allontanali dagli 1' influenza avevano perduto
che
affari dopo i grandi errori di Bo- colla rivoluzione del 1688, ma pei
lingbroke e del conte d' Ormond ;
successivi avvenimenti lord Bute
la spedizione di Carlo Stuardo era fu assalito da tutti gli scrittori,
troppo recente perchè i tories, riav- massime da Giovanni Wilkes lo
vicinati ai giacomiti o seguaci de- scrittore più rinomato dei whigs, e
gli Stuardi, potessero ottenere una gli odii scoppiarono al fine in
grande importanza nello stato. Non- sommossa. Giorgio III, d' animo
dimeno in seno al torismo era sla- fermo, conoscendo e proteggendo i
to educalo Giorgio III, quantunque diritti del suo trono, compresse e
il gabinetto d' allora non fosse punì i sediziosi. Nel pontificato di
composto che di whigs puri ; la Clemente XIV, il duca di Glouce-
lotta era dunque quivi impegnata, ster fratello del re si portò in R.o-
come in tutta la storia dell' Inghil- ma per osservare le rarità della
terra dopo il 1 688. 11 primo atto capitale del mondo cattolico e del-
di questo principe dopo la sua as- la sede delle belle arti. Appena en-
sunzione al trono, fu il concedere trò nello stato ecclesiastico il Papa
la legge dell' inamovibilità dei giu- deputò ragguardevoli personaggi che
dici ; ma il popolo disgustato per 1' accompagnarono fino alla domi-
gli aumenti di tassa sopra il por- nante. Ivi Clemente XIV gli fece
ter, cominciò a mormorare. Essen- presentare i migliori prodotti del
dosi riavvicinato alla Prussia ed paese, e gli fece illuminare la cu-
alla Russia ne risultò una forza pola della basilica vaticana. Il du-
vigorosa, e continuò le guerre del- ca di Cumberland, altro fratello di
l' avo con attività ; la Spagna si Giorgio III, allorché si portò a
congiunse alla Francia, ed i suc- Roma non ricevè minori distinzio-
cessi degl' inglesi fecero ben presto ni dal Pontefice, per cui il re gli
ricercare la pace. Il trattato di scrisse nella maniera la più grazio-
Parigi del 1763 terminò la guerra sa, per 1' accoglienze fatte ai reali
de' sette anni, assicurando alla Gran fratelli ; gli mandò bellissimi rega-
Bretagna il Canada, 1' isola Capo- li, ed accettò la sua pontificia me-
Bretone, le isole del fiume s.Lo- diazione per riconciliarsi col duca
renzo, la Granada, le Grenadilles, di Cumberland.
s. Vincenzo, la Dominica, Tabago, Nel 1764 incominciarono i tor-
gli stabilimenti sul Senegal, la Flo- bidi che, cagionati dal teutativo di
rida, ed inoltre il diritto di taglia- stabilire delle tasse arbitrarie nel-
re nella baia di Honduras il legno le colonie dell' America settentrio-
du tintura ed il campeggio : qual- naie fondate sino dal i585, prò-
io8 ING ING
«lusserò poscia l'indipendenza degli di ogni onesto suddito, e ciò me-
Slati- Uniti americani. Pitt dichia- diante l' indulgenza di Giorgio HI.
rossi francamente a favore dei co- Tuttavia dipoi nel 1781 nell'In-
loni, e cominciò la sua fulminante ghilterra ebbe luogo una reazione,
opposizione contro gli oppressori di dappoiché i vescovi della chiesa
essi. Dieci anni trascorsero in ne- anglicana congiurarono a danno
si

goziazioni e preparativi di guerra, de' cattolici e con angustia di Pio


e nel giorno 19 aprile 1775 il VI. Tali vescovi presentarono alla
sangue scorse per la prima volta camera de' pari una relazione e di-
per l'indipendenza americana, di mostrazione del numero de' loro
cui furono principali
i campioni diocesani cattolici. In questa si fe-

Franklin e Washington. La dichia- ce che nel 17 17 sotto


rilevare
razione di questa indipendenza eb- Giorgio I se ne contavano soli
be luogo a' 4 luglio 1776, ed quindicimila nella diocesi di Che-
i francesi appassionali per gl'in- ster, dove in detto anno 1781 a-
sorti americani la riconobbero pron- scendevano a 27,288 individui,
tamente. Anche lord Chatham os- ciò che mosse lord Ferres a chie-
sia Pitt, Burke e Fox colla loro dere che fossero rivocati tutti gli
coalizione ed opposizione presero la atti già fatti in favore de'cattolici,
difesa degli americani : giammai in ed insieme privati de'privilegi loro
alcun' epoca della storia d' Inghil- accordati. Per buona sorte de'cat-
terra parlamento
presenterà nel tolici il progetto del lord non es-
una discussione più maestosa, con sendo accettato non produsse can-
mi ministero troppo debole per re- giamento alcuno a danno del cat-
sistervi. Due anni dopo la Fran- tolicismo. Intanto a' 2 1 maggio
cia soccorse gli Stali- Uniti, e la 1783 la pace fu segnata fra la Gran
guerra fra questa potenza e 1' In- Bretagna e gli Stati-Uniti ossia co-
ghilterra scoppiò nel 1779, alla lonie inglesi dell' America setten-
quale prese parte anche la Spa- trionale: in tal modo la madre
gna, che pure riconosceva l' indi- patria rendette finalmente omaggio
pendenza. Poco dopo l'Inghilterra al valoroso e costante eroismo di
dichiarò la guerra all' Olanda. Du- quelle colonie col riconoscerle in-
rante questa lotta sanguinosa il.
, dipendenti. Nel tempo istesso la
debito della Grau Bretagna ascese pace fu conchiusa eziandio con l'O-
a 4> 2 48 milioni di franchi ; al- landa , alla quale fu ingiunto an-
cuni torbidi inquietarono Londra, cora di rendere onore alla ban-
e l' Irlanda chiese la sua indipen- diera britannica ; e colla Spagna che
denza. Nel 1778 il Papa Pio VI ricuperò l' isola di Minorica e la
fu consolato nell'apprendere che in Florida, ma ceder dovette in cam-
parte erano stali moderati ed in bio le isole Lucaie, delle quali si

parie del tutto aboliti alcuni ar- era impadronita nel 1781. La pa-
ticoli del decreto di Guglielmo III, ce colla Francia rese a questo stato
contro i vescovi cattolici e contro gli stabilimenti del Senegal, e la-
i cattolici medesimi esistenti nel- sciò all'Inghilterra molte isole di
l'impero britannico, i quali veni- cui erasi impadronita nell'Indie oc-
vano ripristinali nel possesso di qua- cidentali, e fra le altre Tabago,
si lutti que' diritti che propri sono come pure la libertà di cornine»
1

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dare sulle coste del e di Malabar clesiastici al clero secolare e rego-
Coromandel. Hayder-Aft frattanto lareed a tutti i vescovi di Ger-
combatteva ancora nelle Indie o- mania, con breve apostolico de'2
rientali per la indipendenza di que- novembre , col quale procurò di
sta vasta e ricca contrada , sicco- destare in essi l'antica ospitalità a
me nemico implacabile degli stabili- cui i santi padri esortarono sem-
menti inglesi. La nuova della pa- pre i vescovi e gli ecclesiastici d'o-
ce del 1783 non fu conosciuta che gni classe. In questo medesimo bre-
dopo la sua morte, e suo figlio se- ve Pio VI colmò ben meritati di
gnò un nuovo trattato con la com- elogi la nazione inglese
ed il suo
pagnia delle Indie orientali. Ma h sovrano Giorgio HI, per la gene-
guerra ricominciò nel 1791 e non rosa pietà colla quale accolsero gli
terminò che colla morte di Tippu- esuli francesi che in numero di ot-
Saeb, che peri difendendo la sua tomila erano approdati in Inghil-
capitale, e lasciando l'impero di terra, e dove neppure uno restò
JMissore alla compagnia inglese. sprovvisto de' mezzi onde poter
Intanto rimontando agli anni ad- vivere. Infatti Burke fu il primo
dietro i ministri si successero ra- ad aprire una sottoscrizione di sov-
pidamente gli uni agli altri per : ventori per soccorrerli, la quale dai
buona ventura la scelta del re nel primi del settembre 1792 sino ai
1784 ebbe a cadere sopra \V. Pitt, primi di agosto dell'anno seguen-
il quale Io servì con attività e ze- te, aveva loro somministrato tren-

lo. Neil' anno seguente venne sta- taduemila lire sterline. Inoltre una
bilita la cassa di estinzione, e Sier- questua ordinata dal governo ne
ra Leone fu colonizzata. Nel 1786 produsse per lo stesso fine circa
la Gran Bretagna acquistò l' isola trentacinquemila ; ed il parlamento
del principe di Galles, enei 1787 assegnò somme vistose in vantag-
intervenne colla Prussia negli affari gio del clero francese. Willemont
dell'Olanda; due mesi dopo essa si formò per così dire in favore di
stabilì alla Nuova Galles meridiona- esso un comitato di beneficenza ;

le. Nel 1790 la Spagna cede all'In- ed il re destinò il suo palazzo di


ghilterra una porzione della costa Winchester per dare ricetto a più
nord-ovest dell'America settentriona- di seicento di questi sfortunati e-
le, e nel
1791 prese possesso delle migrati. Il vescovo di Cantorbery
isole. Andam, che però abbandonò fece l'offerta della propria abita-
due anni dopo. Accaduta la teni- zione e di tutti i suoi beni ai ve-
bile rivoluzione di Francia e pro- scovi fuggiti dalla Francia. Insom-
clamata la repubblica , fu dichia- ma quasi tutti i prelati della chie-
rata insieme fiera guerra ed ac- sa anglicana, e quasi tutti i mini-
canita persecuzione alla cattolica stri della medesima, mostrarono di
religione e principalmente ai sacri aver dimenticato la diversità della
ministri di essa. Il Pontefice Pio loro credenza, e che altro non ve-
VI dopo avere nel 1792 invitati dessero in quella legione di vedo-
i vescovi de' suoi stati ad eserci- vi, preti e regolari fuggiaschi, se
tare il loro zelo ed ospitalità coi non che fratelli, come altrettanto
preti francesi esiliati , con eguale si ravvisò in ogni classe di perso-
impegno raccomandò gli infelici ec- ne. Non solo la nazione inglese eb-
no ING ING
be lodida Pio VI, ma in più mo- obbedienza e fedeltà al re, cos'i ad
di sperimentò la gratitudine de' be- essi parlò di Giorgio III. » La be-

neficati e principalmente in nome nevolenza del re vi rende un do-


di tutti la dichiarò 1' abbate Bar- vere questa virtù ; egli e il miglior
rile!, nella sua storia del clero fran- dei sovrani. Il suo impero è pieno
cese da lui pubblicata in Inghil- di dolcezza pei cattolici. Non por-
terra dov' era co' suoi connaziona- tano più questi un giogo duro e
li fuggito, e dedicata per eterna pesante. Essi sono stati liberati dal-
riconoscenza alla nazione medesima. le leggi severe e dalle condizioni gra-
Sino al I7g3 la Gran Bretagna vose a cui erano soggetti. Hanno og-
sembrò rimanere spettatrice della ri- gi dei privilegi. Essi possono servi-
voluzione di Francia ;ma alla vio- re nelle armate ed hanno ottenu-
lenta morte di Luigi XVI essa si di- to di avere delle scuole cattoliche
chiarò col licenziare l'ambasciatore per educazione della gioventù. Il

francese. La convenzione nazionale monarca benefico non ha fatto pro-


armò contro di essa e contro l'Olan- vare gli effetti della sua bontà ai
da; e sette mesi di negoziazioni non soli cattolici del suo regno. Egli
poterono ristabilire la pace nel r 796. ha ancora favoriti e protetti i cat-
L'Inghilterra avendo tolto alla Fran- tolici delle vaste regioni dell'Indie
cia l'isola di Corsica, il parlamen- orientali al suo dominio sogget-
to emanò alcuni decreti, i quali te ". Verso questo tempo Giorgio
furono approvati da Pio VI, pei III diede alcuni segni di alienazio-
motivi riportati nel voi. XVII, p. ne mentale, ed il morale ne restò
277 ove oltre i
del Dizionario, scosso fortemente; fu salva la vita,
decreti che riproducemmo, parlam- ma la ragione cessò di mostrarsi.
mo di altre cose relative all'occu- 11 suo figlio Giorgio principe di
pazione della Corsica, già antico do- Galles poi IV, di vivace
Giorgio
minio della Chiesa romana. Si de- spirito, erasi tutto dato al partito
terminò il Pontefice ad approvare dei whigs, quando nel 1795 suo pa-
i decreti mentovati non solo per- dre gli die in moglie la propria ni-
chè gl'inglesi ne domandarono il pote Carolina Amalia Elisabetta
suo assenso, mentre alcuni sovrani figlia secondogenita del duca di Brun-

cattolici di proprio arbitrio opera- swick- Wolfenbuttel, sfortunata prin-


vano innova7Ìoni contro le cose ec- cipessa cagione di tanti scandali. La
clesiastiche; ma
ancora per condi- trista situazione dè'suoi affari eco-
scendere alle premure di Giorgio nomici decise soltanto il principe
III, cui cercava dimostrare la sua di Galles a maritarsi. Il solo frut-
riconoscenza eziandio per la pro- to di questo matrimonio fu la prin-
messa fattagli di garantire dai ri- cipessa Carlotta maritata nel 18 16
voluzionari-francesi gli stali pontifi- a' 2 maggio al principe Leopoldo
cii é l'Italia tutta, ciò che però non fratello del duca di Sassonia-Co-
potè riuscirgli, oltre ad altri meriti burgo; Leopoldo ne restò vedovo
che quel sovrano avea colla santa Se- dopo aver la principessa partorito un
de. In una lettera de' 1 7 febbraio 1 79/j- estinto bambino nel 18 17, ed è al
scritta da Pio VI ai vescovi e vi- presente saggio re del Belgio. Giorgio
cari apostolici d'Inghilterra per e- e Carolina vissero separati, e fino
soitaili a predicare con tutto zelo dai primi giorni non si videro più
ING ING in
che per convenienza : i tories guada- approfittò per ritirare il bill della
gnarono della popolarità in soste- reggenza che allora discutevasi nel-
nere la principessa. Ma il primo la camera alta.

processo di divorzio incominciò nel- Indebolito Giorgio III per eser-


l'anno 1807, indi segui in mo- citare un'influeuza reale negli affari,
do strepitoso. Dopo
innalzamen- l' egli abbandonò tutto al suo ministro,
to al trono della casa d'Annover e di tempo in tempo si risvegliò
i re d'Inghilterra cercavano le al- per sanzionare le deliberazioni del
leanze di famiglie di Germania, ad suo consiglio. L'Inghilterra collo svi-
oggetto di rinforzare il loro pote- lupparsi la rivoluzione di Francia
re nel centro della confederazione fece mostra di forza politica, sor-
germanica, e di crearvisi un' im- vegliando tutti i movimenti : Pitt
portanza territoriale. Per questo si- per ordine del re prese severe
stema fu combinato il matrimonio misure contro il giacobinismo che
di Giorgio con Carolina di Brun- mostravasi in alcuni punti della
swick, e gli amici del principe ve Gran Bretagna, e ciò precedette
lo persuasero a contrarlo ad onta la rottura colla Francia. Il primo
della sua ripugnanza. Nella ma- febbraio 1 7g3 la convenzione na-
lattia del re in varie circostanze zionale dichiarò la guerra ai ti-

i vvhigs fecero diversi tentativi per ranni del popolo inglese , come
assicurare la reggenza al principe dice il manifesto originale: i gia-
di Galles; ma siccome questi ave- cobini speravano di sollevare i

va perduto d'opinione in tutta l'In- club della Gran Bretagna, e da


ghilterra, furono sempre respinti; ciò ebbero luogo molte leggi re-
dappoiché l'aristocrazia dei tories pressive di molto rigore, decretate
avea preso l'alta attitudine espri- dal parlamento, e persino la so-
mente l'onore e la dignità della spensione deWhabeas corpus. Allo-
Gian) Bretagna. Essa vedeva be- ra cominciò 1' immenso accresci-
nissimo che se durante la rivolu- mento dell'influenza dell'Inghilterra
zione francese il principe di Gal- sul continente e nelle colonie. Men-
les fosse stato incaricalo del go- tre la repubblica francese oltrepas-
verno, sarebbero stati abbandonati sava le frontiere, gl'inglesi agirono
gì' interessi dell'Inghilterra, e biso- segretamente sopra tutti gabinetti i

gnava impedirlo nella crisi in cui dell' Europa, offrendo ad ognuno


laFrancia avea involto il mondo; soccorso d'ogni specie, e nello stes-
non era n vi che i principii tories so tempo introdussero da per tut-
che potessero salvare il governo to mercanzie, combinarono trattati
della Gran Bretagna, e con quei di commercio, e abituarono il con-
principii la costanza nella guer- tinente all'uso delle loro manifat-
ra. Pitt difese la sovranità del par- ture. Da quel tempo appunto gli

lamento materia di reggenza per


in inglesi acquistarono un commercio
allontanare l'innalzamento dei whigs: universale; quindi l'Inghilterra si

venne deciso che prowisoriamente occupò non meno nell'abbattere il

i ministri custodirebbero il sigillo principio della rivoluzione francese,


privato, e che tutto sarebbe fatto che nell'impadronirsi delle sue flot-
per via di commissione. Essendosi te e strapparle ad una ad una le
il re alquanto ristabilito, Pitt ne sue colonie. Nel 1797 l'Olanda,
ii2 ING ING
ad esempio della Spagna, prese il cardinale, residente diplomatico in
partito della rivoluzione, e momen- Londra per Pio VI presso la real
taneamente perdette il Capo di corte, ove fu ammesso onorevol-
Buona Speranza ed una parte dei mente in abito nero ecclesiastico,
suoi possessi e colonie nelle Indie, cosa a quel tempo singolarissima.
il tutto occupato dagl' inglesi, men- Vi celebrò la messa pontificale il
tre il direttorio esecutivo di Pari- vicario apostolico di Londra, e vi
gi inviò Bonaparle in Italia. Po- fecero le quattro assoluzioni tre
scia il direttorio mandò in Irlanda vescovi francesi e quello di Wa-
una flotta, che fu dispersa dalla terford , coli' assistenza di altri un-
burrasca, e l'Irlanda fu preservata dici vescovi francesi aventi alla
da un'invasione che avrebbe colà testa l'arcivescovo di Narbona sic-

trovato de'partigiani fra i cattolici come rifugiati in Inghilterra : mol-


malcontenti. Pitt sostenitore della ti altri signori ancora v'intervenne-
guerra venne appoggiato da Gior- ro nelle tribune a ciò preparate,
gio III negli intervalli del suo ma- benché di comunione diversa. Altre
le, ed il re stesso discusse nel particolarità di questi funerali in
parlamento la proposta dei sussi- Londra le riportammo all' articolo
di che dovevano fornirsi all'Austria Erskine.
per la difesa dell'indipendenza con- Avendo Bonaparte invaso l'E-
tinentale. Nell'ottobre 1797 Bona- gitto, e perciò minacciate le pos-
parte dettò la pace a Campo For- sessioni inglesi neh' India, Nelson
mio con V Austria; e Nelson, il fu incaricalo d'andar dietro alla
Napoleone della marina inglese, flotta francese, e presso Aboukir
comparve sull'Oceano per compri- nel primo agosto 1798 riportò la
mere la lega marittima dell' Olan- celebre vittoria navale ne fu ri- ;

da, della Spagna e della Francia; sultato 1* ingrandimento della po-


e l'odio tra inglesi e francesi di- tenza inglese nel Mediterraneo, ed
ventò più intenso. Intanto avendo il conquisto di Porto-Mahon. Pitt
i francesi occupato tutto lo stato col consenso di Giorgio III prepa-
pontificio, a'20 febbraio 1798 por- rò una nuova coalizione sul con-
tarono via di Pioma prigioniero tinente. La ribellione dell'Irlanda
Pio VI, e dopo averlo trascinato die luogo alla incorporazione di
in diversi luoghi, morì in Valenza questo paese con quello della Gran
di Francia a'28 agosto 1799. Al- Bretagna nel 1800: l'atto più
l'annunzio della sua morte tutto importante di Giorgio III fu l'u-
il mondo ne rimase commosso, e nione completa dell'Irlanda e del-
pochi furono i luoghi che non gli l'Inghilterra. Avendo i francesi tol-
celebrarono funerali. Questi ebbero to all'ordine Gerosolimitano (Fedi)
luogo anche in Londra nella chie- Pisola di Malta, dopo lunghissimo
sa di s. Patrizio : essendo scorsi blocco se ne impadronirono gl'in-
duecento settant' anni circa dalla glesi a'5 settembre 1800, e al mo-
separazione dell' Inghilterra dalla do narralo al citalo articolo. Indi
Chiesa romana, non si erano ivi le flotte inglesi ottennero buoni
mai più celebrate esequie ai Papi. successi sulle spagnuole. Il parla-
A sue spese le fece monsignor Car- mento che a tale epoca si convo-
lo Erskine oriondo scozzese poi cò per l'unione dell'Irlanda e del-
— ,

ING ING n3
procurò per
l'Inghilterra, la prima dei gallo-ispani, ma vi peri Nel-
volta a qiiell' assemblea il nome son l'eroe dell'Inghilterra, e poco
di parlamento imperiale ,
perchè dopo morì Pitt, l'uomo grande di
eranvi tre corone sotto una sola ; in stato. In questo frangente si pen-
esso Pitt si ritirò temporaneamente sò seriamente a far dichiarare l'in-
dal ministero, e per differire d' o- terdizione di Giorgio III, perchè
pinione col re emancipazione
sull' solo godeva qualche lucido inter-
de'cattolici siccome fu creduto. Di- vallo della sua pazzia melanconica;
venuto Bona parte primo console ma il carattere del principe di
della repubblica francese, conchiu- Galles collegato whigs e te-
coi ,

se una tregua, che durò poco, ai mendosi con un cambiamento di


27 marzo 1802; restando agl'in- sistema la perdita dell'Inghilterra,
glesi il possesso delle isole di Ceylan fece abbandonare 1' interdizione, e
e della Trinità. Le animosità fra cercare al re appoggio ai vrhigs
le due nazioni e i due governi che volevano la pace. Pitt avea
continuarono anche durante la pa- altamente fissato il pensiero della
ce: quasi subito incomiuciarono guerra come base essenziale della
le recriminazioni; la stampa in- politica dell'Inghilterra. Giorgio III
glese divenne virulenta, sparlando essendosi ristabilito in salute do-
in ogni maniera della Francia e maudò al ministero whigs chiara
del suo capo. Bonaparte, poco a- spiegazione sopra l'assunto dei cat-
bituato alle forme della libertà tolici irlandesi. E d'uopo sapere
della stampa, si dolse e sdegnò per che la famiglia d'Annover per degli
tutte le dicerie de'giornali. Avendo scrupolireligiosi, e per l'idea stes-
Pitt dopo
Addington ripreso la sa che l'avea innalzata al trono
direzione degli affari con altri, allo- era sempre stala fortemente con-
ra Giorgio III ebbe un ministro traria all'emancipazione de' cattoli-
di forza e d'unità, e trattossi di ci d'Irlanda ; quella casa regnava
grandi preparativi contro la Fran- per la volontà della chiesa stabili-
cia, che colle flotte sue, olandesi ta. Guglielmo III, come dicemmo,
e spagnuole minacciava invadere era giunto alla corona per darne
l'Inghilterra. Questa potenza rian- l'esclusione a Giacomo
II il pro-
nodò la coalizione, del continente tettore del cattolicismo ; ed ecco
contro i francesi, alleandosi colla come fàcilmente si spiega la ripu-
Russia, l'Austria e la Svezia, sta- gnanza dei re della casa d' Anno-
bilendosi per armata cinquecento- ver per l'emancipazione de' catto-
mila uomini. Sfortunatamente la lici d'Irlanda. Il re colse quest'oc-
coalizione mal diretta; Napo-
fu casione per sbarazzarsi di un mi-
leone Bonaparte proclamato impe- nistero whigs contrario alle sue
ratore a' 18 maggio 1804, si por- persuasioni.
tò rapidamente in Germania nel La nuova amministrazione scel-
seguente anno ed ai 2 dicembre
, ta dal re fu in perfetta armonia
nella battaglia d' Austerlitz vide colle sue opinioni ; i tories furono
disfatte le armate austro - russe. destinati a dirigere il gabinetto, e
A' 2 1 del precedente ottobre nel- richiamò Castlereagh, Hawkesbury,
lo strepitoso combattimento navale Canning, Mulgrave e Eldon , non
di Trafalgar gì' inglesi

voi. xxxv. _ ——
trionfarono senza gravi «declamazioni siccome

BMMQti
,

n4 ING ING
amministrazione anti-popolare. La bero in lui appoggio e protezione:
•vittoria riportata da Napoleone ad la campagna di Portogallo e di
Eylau agli 8 febbraio sui russi Spagna fu concertata fra lord Ca-
fece avvicinare al fortunato guer- stlereagh e sir Arturo Wellesley
riero l'imperatore Alessandro 1 nel- poscia duca di Wellington. Il pa-
]' intervista di Tilsit: tale seria po- triottismo della aristocrazia britan-
sizione lasciava l' Inghilterra quasi nica ed il governo sapeva non es-
sola nella gran lotta aperta sul con- servi per l' Inghilterra tregua e
tinente, mentre era in guerra an- riposo finche Napoleone restava al-
che coi turchi. Lord Castlereagh la testa degli affari di Francia ; per
ed i tories si pronunciarono con for- vincere dunque il loro possente e
za per la guerra, e bisognò pro- colossale nemico, con tutti i loro
seguirla con tutta l' energia d' un mezzi prestarono soccorso ai por-
gran popolo. Gl'inglesi s'imposses- toghesi ed agli spagnuoli. Il Por-
sarono della flotta danese che par- togallo venne liberato dai france-
teggiava per Napoleone, trasporta- si, e sir Arturo riportò brillanti
rono il re di Portogallo Giovanni successi in Ispagna mentre l'Au- :

VI nel 1808 nelle sue colonie d'A- stria per le battaglie di Wagram
merica , sconcertando cosi i piani e d'Essling fu costretta segnar la
dell' imperatore de' francesi che , penosa pace di Vienna. Più tardi
procurando avvicinarsi a Giorgio le flotte inglesi s'impadronirono di
JII fu rigettato. Il gabinetto bri- Heligoland, occuparono la Sicilia
tannico ordinò il blocco della Fran- per difenderla dai francesi, con-
cia, e Napoleone quello dell'Inghil- giunsero il Labrador ai loro pos-
terra: il desiderio di vendetta giun- sessi Nuova Bretagna, e con-
della
se al più alto grado di esaltazio- quistarono con ogni mezzo gran
ne, e la Gran Bretagna pose sotto parte dell' Indostan, e quasi tutte
l'armi quattrocentomila uomini, ol- le colonie delle potenze europee.
tre ottantamila marinari. Il blocco Dopo l'inimicizia ed il duello. tra
continentale proclamato da Napo- Canning e lord Castlereagh , es-
leone a pregiudizio degl' inglesi ,
sendosi ritirati dal ministero, di
con decreti dati in Berlino ed in questo divenne capo Perceval.
Milano, venne seguito dall'insurre- Dopo la morte della principessa
zione della Spagna, i cui capi si Amalia figlia di Giorgio III, avve-
posero in relazione col gabinetto nuta a'?, novembre 1810, il re re-
britannico. Frattanto Napoleone nel stò sconcertato in quella poca ra-
1809 consumò l'intera occupazio- gione eh 'eragli rimasta, per cui i

ne dello stato pontificio, sotto va- ministri credettero non dovere più
ri pretesti, uno de' quali fu di a- ritardare 1' organizzazione di un
vere negato Pio VII di chiudere governo nel quale sarebbe stato
ì porti di esso agli inglesi e di capo il principe di Galles, essendo
espellerli da' suoi dominii, quindi i tories persuasi che il di lui spirito
a' 6 luglio il Papa fu strappato da erasi maturato, e eh' egli associa-
Boma e deportato dai francesi in vasi completamente nell'idea d'una
vari luoghi. Avendo Giorgio III resistenza forte e possente contro
riconosciuto le cortes di Spagna, la rivoluzione francese e l'impero
dichiarò che gli spagnuoli trovereb- di Napoleone. I tories quindi non
ING ING n5
esitarono più, ed il bill di reggen- li secondò con tutte le sue forze,

za fu compilato in favore di Giorgio e siccome i tories sono la vera idea


principe di Galles avendo questi , governatrice dell' Inghilterra , ne
formalmente promesso di secon- conseguì un'epoca di energia e di
dare i tories che aveano l' attitudi- costante politica, la quale assodò i

ne per dirigere il governo del pae- destini della nazione. Nel divenire
se, e che niente sarebbe cambiato il principe di Galles reggente d'In-
nel personale del gabinetto. I whigs ghilterra, Napoleone era al suo a-
ingannati dall'amicizia del princi- pogeo di forza e di gloria , e ma-
pe proposero d'investirlo d'un po- rito dell'arciduchessa d'Austria Ma-
tere illimitato, ma invece la reg- ria Luigia ; ma il suo sistema con-
genza fu stabilita con molte restri- tinentale aveva creato da per tut-
zioni il gran sigillo, immagine del-
; to delle inimicizie, le quali destra-
la volontà nazionale, fu consegna- mente erano coltivate dall' Inghil-
to ad una commissione, in una pa- terra. Le pubbliche gravezze a cui
rola l'aristocrazia de'tories riserbossi aveano dovuto soggiacere gl'inglesi
come prima la direzione degli af- per le tasse della guerra , furono
fari politici. Dopo il bill di reg- compensate dalle vittorie del duca
genza cessò effettivamente il pote- di "Wellington in Ispagna, forzan-
re di Giorgio III, ed il suo re- do a ritirarsi marescialli Soult e
i

gno propriamente parlando finì nel Massena, e dai felici successi delle
18 1 1. Il re ritirossi a Windsor a flotte britanniche in tutti i mari;
condurvi vita tranquilla , ed ivi indi Liverpool prese la direzione de-
morì d'anni ottantadue a' 29 gen- gli affari, ed il reggente ruppe t

naio 1820, avendone regnato ses- rapporti coi whigs suoi antichi a-
santa. Dicesi che Giorgio III sia mici eh' eransi pronunziati contro
stato il più zelante protettore del di lui.

metodo d'insegnamento del dottor Napoleone prima di partire per


Lancaster, e ch'egli ripeteva so- 1' infelice spedizione della Russia ,

vente queste parole » io bramo di : fece aperture di pace al reggente,


vedere giungere il tempo che il ma si rispose non potersi stabilire
fanciullo più povero dei tre regni se prima non si fissava un sistema
sarà capace di leggere la Bibbia". europeo, cioè l'indipendenza dell'O-
Fu questo re che tracciò al capi- landa, ed il ristabilimento di Fer-
tano Cook la strada ch'egli dove- dinando VII sul trono di Spagna.
va percorrere per trovare un nuo- Il reggente in segreto preso avea
vo mondo. Comunque egli non sia degl'impegni con Luigi XVII I pel-
mai stato uomo di primo ordine, e rimetterlo sul trono di Francia; gli
non abbia preso che una parte inter- avvenimenti sembravano favorire la
rotta agli avvenimenti del suo re- previdenza del principe, la cui ca-
gno, questo fu magnifico ne' risul- pacità e fermezza sempre più si

tali, mentre dotò l'Inghilterra del- accresceva. Napoleone nella campa-


la sua unità politica, e della sua gna di Russia correva all'ultima
grandezza territoriale. Sì lungo re- sua rovina, ed il gabinetto britan-
gno può epilogarsi in un sol pen- nico reputò salva la causa euro-
siero : Giorgio III educato fra i to- pea. Adottò varie misure diploma-
ries, ripose in essi la sua fiducia, tiche, la prima fu quella de' sussi-
, ,

116 INO ING


flii con la Russia, e con la
trattati vennero dappoi interamente rego-
Prussia che separassi dalla Fran- late nel congresso di Vienna, del
cia, quindi Bernardotte re di Sve- quale pure trattammo al citato ar-
zia fu alleato i sussidii di guerra : ticolo Germania. Le leggi costitu-
ammontarono 8 3 a trenta
nel 1 1 zionali in Inghilterra interdicono
milioni di lire sterline. L'Austria ai re ed ai reggenti di sortire dal
si uni alla coalizione, e con questa regno senza un permesso del parla-
Murat re di Napoli; un' insurrezio- mento imperiale, e pertanto il prin-
ne si fece scoppiare in Olanda ; non andò a Parigi per
cipe di Galles
tutto disponevasi per lo slogamen- vedere la maggior parte de'sovrani
to del vasto impero Napoleonico d'Europa, ma i sovrani stessi vi-

e la Gran Bretagna divenne il cen- sitarono Londra nel medesimo an-


tro ove si diressero tutti gli affa- no. Il re della Gran Bretagna rien-

ri. La disastrosa e memorabile dis- trò ne' suoi possessi d' Alemagna ,

fatta di Napoleone in Russia fu aumentati ed eretti in regno di


compita, la sua confederazione Pie- Annover, di cui il primo a por-
nana si disciolse, lord Wellington tarne il nome fu Giorgio III.

sconfisse l'armata del re Giuseppe L'Annover era stato dai francesi


Bonaparte presso Vittoria a' 1 i occupato nel i8o3, quindi da essi
giugno, e la sorte dell' Europa fu ceduto ai prussiani nel 180?. La
decisa nei campi di Lipsia a' 18 Prussia ben presto essendosi alleata
ottobre 1 8 1 3. Il grand'esercito de- ai nemici della Francia, l'elettora-
gli alleati passò il Reno a' ?. i di- to passò di nuovo in potere dei
cembre, e si avvicinò a Parigi ro- francesi, e 1807 una parte di
nel
vesciando ogni ostacolo, mentre esso entrò nel nuovo regno di
lord Wellington passata la Bidassoa Westfalia, restando l'altra in pote-
si portò nel cuore dell'impero fran- re della Francia, che ne formò nel
cese. I persuase gli al-
Alessandro 1810 i dipartimenti dell'Ems orien-
leati a marciare sopra Parigi che tale, dell'Ems superiore, delle Boc-
aprì loro le porte a'3 i marzo i8i4- che del Weser e delle Bocche del-
A' 6 aprile fu proclamato re di l'Elba nell' impero francese. Que-
Francia Luigi XVIII, ed agli i i sto stato di cose durò sino al 18 r 3:
del medesimo aprile Napoleone ri- i francesi essendo allora forzati di
nunziò all'impero, venendogli con- abbandonar l'Aleraagna, l'elettorato
cesso per luogo di soggiorno l'i- fu restituito integralmente ai suoi
sola dell'Elba in sovranità. Ma tut- antichi padroni, e siccome per gli
to quello che precedette, accompa- anteriori politici avvenimenti la di-
gnò e segui tanti avvenimenti, già gnità elettorale era stata abolita
lo descrivemmo altrove, e partico- così fu eretto in regno nel 18 14
larmente agli articoli Francia e a' 12 ottobre. V. Impero ed Elet-
Germania. Lord Castlereagh si por- tori DEL SACRO ROMANO IMPERO. Fu
tò a Parigi e negoziò di concerto fattogovernatore del regno d'An-
colle altre potenze, alla presenza di nover Adolfo Federico duca di Cam-
molti de' sovrani alleati, il trattato bridge, figlio di Giorgio III.

del 20 maggio, il quale si può con- Tra i sovrani che ritornarono


siderare come 1' atto costituzionale il Pontefice Pio
alle loro sedi vi fu
delle grandi relazioni europee, che VII, divenuto segno dell'universale
JNG ING 117
ammirazione, pei patimenti e co- trattenne in compagnia del suo cl-

stanza d'animo di cinque anni di inico per lo spazio di mezz'ora.


deportazione. medesimo giorno Il Quindi ambedue furono introdotti
che entrarono in Pari-
gli alleati alla tavola de' cardinali il popolo :

gi, il Papa fece il suo solenne in- romano dimostrò pubblicamente la


gresso in Bologna, e durante il suo sua gratitudine ai sovrani alleati
soggiorno in tale città ebbe varie ed ai loro ministri, e tra le accla-
conferenze con lord Bentinck co- mazioni ve ne furono pel re Gior-
mandante in capo le forze britan- gio III e per la nazione inglese.
niche in Italia e nel Mediterra- A Rimini Pio VII era stato incon-
neo ; dicesi che il generale inglese trato dal celebre cardinal Consalvi
nell'ultima conferenza offrisse al san- già suo segretario di stato, e giun-
to Padre in nome del principe ti ambedue a Foligno, il Papa su-
reggente cinquantamila zecchini per bito lo dichiarò ambasciatore straor-
le spese del viaggio, se deve cre- dinario a Luigi XVI II per recla-
dersi al Pistoiesi tom. Ili, p. i8r, mare contro il trattato di Tolenti-
ma non pare che sia vero. Pio no, conchiuso tra il suo predeces-
A II entrò trionfante in Roma a'24 sore Pio VI e la repubblica fran-
maggio. Prima di entrarvi si trat- cese, ed ancora con la missione di
tenne e prese ristoro nel casino risiedere i sovrani
presso dimoranti
Glieli alla Giustiniana, tenimento in Siccome poi l'imperato-
Parigi.
dell'agro romano, cosi detto dalla re di Russia ed il re di Prussia
famiglia Giustiniani sua antica pro- doveano partire per Londra, in un
prietaria, lunge sette miglia dalla al principe di Mettermeli rappre-
capitale, e chiamato ancora Bor- sentante dell'Austria, per combina-
ghelto e Casteduccia. Ivi erano pre- re gli affari da trattarsi nel con-
parate tic tavole per il necessario gresso generale di Vienna, per que-
rinfresco, una pel Pontefice, l'altra sto istesso motivo, e per rivendi-
pei cardinali, la terza pel suo se- care i diritti della santa Sede, vi
guito. In questo luogo incominciò si portò eziandio il cardinale ,

l'io Mia fare pubhlicamente co- anche per ringraziare il principe


noscere quanto era grato agli sforzi reggente, e ringraziare il ministero
dell Inghilterra in favore della Se- inglese della parte che avevano pre-
de apostolica, giacché dopo il rice- sa agi'" infoi tunii del Pontefice. 11

vimento' del re Carlo IV e sua principe reggente accolse la corte-


reale famiglia, in uu alla regina sia dei sovrani che lo visitarono,
di Etruria, e della duchessa di con tutta la magnificenza propria
Chablais, si degnò ricevere con di- del governo britannico; allora egli
stinzione Roberto Fagan console era più che mai dominato dai suoi
generale del re della Gran Breta- gusti di fabbricare, avendo restau-
gna per Malta ed isole
la Sicilia, rato il palazzo di Saint-James^ e
adiacenti, e volle che assistesse alla superbamente abbellito il castello
sua mensa unitamente all'altro in- di "Windsor. La visita dei sovrani
glese cav. Dodwel presentato dal a Londra fu segnalata dalla rinno-
console, e siccome quest'ultimo era vazione delle antiche cerimonie in-
in istato di convalescenza, Pio VII glesi, fino al punto che Alessandro
io lece sedere e dopo il pranzo Io 1 imperatore di Russia, e Federi-
n8 ING ING
co Guglielmo III re di Prussia, i ma, bramano quasi tutti fare o-
quali avevano poco fa rovesciato il maggio al Papa che regna, e sono
gigantesco potere di Napoleone, fu- accolti benignamente e con distin-
rono acclamati dottori nelle uni- zione. Le fila dei negoziati che sep-
versità di Cambridge ed Oxford pe ordire il cardinal Consalvi a
con tutte le formole alquanto cu- Londra , sortirono poco dopo un
riose de' tempi antichi. esito felice al congresso di Vienna,
Quanto al cardinal Consalvi in per dove senza frapporre indugio
Inghilterra, fu questa laprima vol- rivolse i suoi passi. I biografi del
ta dopo due secoli che gì' inglesi gran cardinale narrano, che il prin-
di buon grado vedessero rivestito cipe reggente tanto prese a stimar-
delle proprie insegne un cardinale lo, che sovente gli scrisse collo sti-

comparire in Londra, dove la ple- le della familiarità e della più sin-

be costumava bruciare l'effigie del cera amicizia. Aggiungono , che


Papa. Questo cangiamento allora quando il valentissimo pittore La-
fece tanto maggior meraviglia, quan- wrence venne mandato a Roma
to che sapevasi che lord Grenville per farvi il ritratto di Pio VII,
pochi anni innanzi avea fatto il ri- ebbe pure speciale ordine di ese-
troso per ricevere come ministro guire anche quello del cardinale,
del re una lettera del Pontefice siccome effettuò. Tali e tante fu-
romano, e monsignor Caleppi pas- rono le cordiali attenzioni fatte co-
sando per Londra era stato obbli- stantemente dal cardinale agl'in-
gato a deporre l'abito di prelato. glesi che si recarono in Roma, che
.All'opposto allora si vide il cardi- tutti restarono invaghiti e grati del
nal Consalvi nella qualità di am- complesso delle qualità che in lui
basciatore o legalo pontificio am- ammiravano. Inoltre il cardinal Con-
messo da lord Castlereagh a pre- salvi ebbe relazione colla contessa
sentare le sue credenziali, indi in- d'Albany cognata del cardinal di
trodotto alla presenza del principe York, siccome protetto ed amato
reggente ed accolto con distinto fa- da questi, e massime colla bene-
vore, prevenuto dalla illustre fama merita delle arti, la duchessa di De-
che di lui risuonava come uno dei vonshire, che Roma ed Italia per
primari diplomatici del nostro tem- molti anni onorò. Contrario il car-
po, confermata dal suo maraviglio- dinale ad accettare protettone, di
so tratto, pronto e vasto ingegno. buon grado si fece protettore del
Cadde in siffatta guisa, per riguar- collegio inglese di Roma.
do a Pio VII ed al suo degno mi- Le festività grandiose e le pom-
nistro, quel muro di separazione pe nazionali che occuparono l'In-
che per due secoli e più durava ghilterra per gli ospiti sovrani du-
Ira Roma e Londra
cominciò , e rante il mese di giugno 1 8 1 4> fu-
da indi in poi quel!' amichevole rono seguite dalle dissidenze dome-
corrispondenza che poscia riuscì di stiche del reggente e di Carolina
tanto vantaggio ai cattolici sudditi sua consorte : questa una gli scrisse

della Gran Bretagna : al presente lettera commovente, ed il principe


gl'inglesi di qualunque setta o par- dichiarò di non voler con essa rap-
tito, e d'ogni sesso, che in folla e porti se non pel mezzo officiale
di frequente si conducono in Ro- d'un segretario di stato. Alimenta-
ING ING 119
va e manteneva la contrarietà di protettorato della repubblica delle
Giorgio per sua moglie, l'essere isole Jonie, e fece delle città an-
questa interamente confidata ai ra- seatiche come altrettanti magazzi-
dicali, ed avere per consiglieri Brou- ni de' depositi di mercanzie e ma-
gham e Whitbread, laonde era il nifatture che inondarono la Ger-
simbolo dell'opposizione. Dopo il mania. Al congresso di Vienna la
trattato del 1814 e la fondazione del Gran Bretagna fu rappresentata da
regno de'Paesi Bassi coll'unione del- lord Castlereagh ; la diplomazia
l' Olanda al Belgio , il gabinetto inglese allora cangiò carattere, e
inglese che n'era stato l'autore a- per bilanciare l' ingrandimento del-
veva pensato che per costituire una la potenza russa, conchiuse il fa-

gran forza ed un' intima unioue moso e segreto trattato della tri-
del nuovo regno coli' Inghilterra ,
plice alleanza coli' Austria e colla
niente era più essenziale quanto Francia, per opera del principe di
un'unione di famiglia, e si deter- Mettermeli, lord Castlereagh e Tal-
minò il matrimonio della princi- leyrand ; trattato che offese pro-
pessa Carlotta figlia del reggente e fondamente Alessandro I. Framez-
di Carolina, col principe Gugliel- zo a tali differenze Napoleone fug-

mo d'Orange erede della nuova gito dall' isola dell'Elba sbarcò il

corona , posto sotto la tutela di primo marzo 1 8 1 5 a Cannes ; do-


lord Wellington. Per effetto de'ma- po qualche esitanza, prodotta dalla
neggi della madre, Carlotta audò singolarità dell'avvenimento, l'Eu-
a ricovrirsi presso di Carolina, ropa intera si mosse contro di lui,
e dichiarò altamente di non voler- ed il principe reggente seguì l'im-
vi acconsentire, e che non avrebbe pulsione degli altri , malgrado la
accettato altro sposo tranne il prin- più viva opposizione dei whigs e ;

cipe Leopoldo di Sassonia-Cobur- siccome erasi a' 24 settembre 18 14


go, che dal 1 8 1 4 era alla corte a Gand conchiusa la pace cogli Stati
d' Inghilterra . Alessandro I coo- Uniti di America, l' Inghilterra fu
però a mezzo di sua sorella la prin- in grado di poter disporre di tutte
cipessa d' Oldemburgo a sventare le sue forze.
il matrimonio col principe d'Oran- Il duca di Wellington prese il

ge, e l'antipatia di Carlotta per comando dell' armata alleata nel


questo operò il resto. Tutto pro- Belgio, ed il reggente di proprio
dusse dello scandalo e schiamazzo, pugno gli affidò i destini della
ed i radicali coi whigs moderati coalizione e della guerra nazionale.
dichiararonsi contro il padre. In- Ai 18 giugno il duca riportò com-
tanto 1' Inghilterra si assicurò i pleta vittoria su Napoleone, che
conquisti del Capo di Buona cadde per sempre dopo un nuovo
Speranza ,- le isole di Francia e regno di cento giorni il duca col- :

dì Ceylan quelle Heligoland 1' armata anglo-prussiana marciò


, d'
colle loro dipendenze e nomina- sopra Parigi, ove nuova situazione
tamente Bodriguez e le Sechel- si aprì per 1' Inghilterra che si-
le, di Tabago, di s. Lucia e di gnoreggiò coi prussiani le negozia-
una parte della Guiana olande- zioni, non essendo ancora i russi
se; inoltre all'Inghilterra venne ri- entrati nella linea militare. Napo-
conosciuto il possesso di Malta e il leone spontaneamente si diede in
I2 o ING ING
mano agi' inglesi, che lo rilegarono è il primo circondario del sepolcro
Dell' isola di s. Elena sull' oceano che non era permesso di aprire
Atlantico equinoziale, fra 1' Africa che con 1' autorizzazione del gover-
e America meridionale. Quest' i-
l' natore dell' isola nel mezzo di una
;

sola fu scoperta nel i5oa da d. estensione di un mezzo jugero circa,


Giovanni di Noya portoghese che coperta di zolle erbose, al di sopra
ne prese possesso in nome del suo delle quali s' innalzano cinque sali"

sovrano, chiamandola s. Elena, rami ricadono ci piangenti, i cui


perchè la vide il giorno della festa sulla tomba, e due peschi della
di questa santa. I portoghesi in Cina, vi ha un' inferrata di forma
una bella valle vi fabbricarono 'quadrata. La pietra funehre com-
una cappella, che distrutta dagli posta di tre pezzi di marmo non
olandesi riedificarono nel 1610. presenta alcuna iscrizione ; la cava
Qualche tempo dopo gli olandesi sepolcrale è formata egualmente
s' impadronirono dell' isola sino al- di marmo ; il feretro di Napoleone
lora disabitata, vi fecero delle pian- posto su quattro cavaletti che s' in-
tagioni ed aumentarono gli anima- nalzano sopra terra era composto di
li portativi dai portoghesi. Nel quattro bare : la prima cioè l'in-

i65o 1' occuparono gì' inglesi, e terna d'acajù, la seconda di latta,

tolta loro dagli olandesi nel 1673, la terza di piombo, e la quarta


subito la ricuperarono e quindi pure di acajù su quest' ultima si:

bene fortificarono. Carlo II allora scolpì il titolo di generale dei fran-


\a cedette alla compagnia delle In- cesi. Si depose in questa bara il
die orientali, che la rimise al go- suo abito militare, il suo cappello
verno nel 1 8 1 5 oude , ricevervi divenuto per la sua forma, per
Napoleone Bonaparte, il quale vi così dire, un monumento storico,
giunse verso la fine del novembre. e la spada che portava alla batta-
A. epoca un nuovo governatore
tal glia d' Austerlitz. Presso al monu-
vi fu nominato per conto del go- mento evvi una piccola fontana
verno inglese, ed alcune potenze quadrata, le cui estremità erano
continentali v' inviarono dei com- spesso visitate dall' illustre perso-
missarii. Non vi fu allora un pun- naggio. Dopo la morte di Napo-
to solo dell' isola che non fosse leone, per guardia straordinaria si

posto al sicuro d' ogni sorpresa, e lasciarono solo quindici uomini al


precauzioni di ogni sorta furono sepolcro, e l'isola fu restituita alla
impiegate severamente, onde ren- compagnia. Avendo la Francia do*
dere un' evasione impossibile. Qui- mandato ed ottenuto dall' Inghil-
vi moiì Napoleone il 5 maggio terra le spoglie mortali di Napo-
1821, inelà di cinquantadue anni. leone, mandò a s. Elena una spe-
In vicinanza ed all' ovest della pia- dizione sotto il comando del reale
nura di Longwood e al nordest principe di Joinville, che le ricevet-
del pico di Diana verso il centro te in consegna a' i5
settembre
dell' isola, sta il sepolcro che sino 1840; e portate a Parigi furono
al 1840 racchiuse le ceneri di que- depositate nella chiesa degl' invali-
st'uomo straordinario, al quale si di, dove a' i5 dicembre gli furono
giunge per un viale di giranei. Un celebrati magnifici funerali.
circuito di legno di forma elittica, Essendo 1' Inghilterra in piena


ING iuta 121
pace, nacque quindi la divisione, 1* emancipazione delle colonie spa-
le dispute interne presero luogo in guuole, a mezzo degli agenti ingle-
vece delle grandiose discussioni si sparsi per 1' America meridiona-
della guerra, onde i partiti si at- le, onde trovarsi de' compratori pei
taccarono con maggior furore. Il prodotti delle manifatture Dal .

parlamento dovendo spesso accor- 1816 al 1819 la storia dell' Inghil-


rere in aiuto delle prodigalità del terra è limitata nell' interno a que-
reggente, violentissimi dibattimenti sta lotta, i cattolici d' Irlanda e
si accesero in tali occasioni. Can- gli operai. Un tristissimo avveni-
ning si procurò una posizione mo- mento sopravvenne ad affliggere pro-
derata in mezzo agli stessi tories, fondamente la famiglia reale. La
non offese mai i whigs, e la sua principessa Carlotta eh' era quasi
antica amicizia colla principessa la speranza del partito whigs mori
Carolina contribuì a mantenerlo in improvvisamente a' 5 novembre
sufficiente situazione coi radicali. 1817, dopo aver sposato il principe
L' Inghilterra nel i8i5 aveva mol- Leopoldo di Sassonia - CoburgOj e
te profonde piaghe a guarire la ; fu cagione di gran lutto. Intanto
prima di tutte era la situazione 1' Inghilterra fu agitata dal carbo-
dell' Irlanda. Anche tempi del-
nei narismo e dalle società secrete che
la guerra la più ardente, l'eman- minacciavano tutte le monarchie
cipazione dei cattolici era stato europee, quali si trovarono co-
le
1' oggetto delle romorose di-
più strette prendere delle misure con-
a
scussioni nel parlamento si aveva- : tro questo nuovo pericolo; mentre
no cercati mezzi di restituire un
i la costituzione dell' Inghilterra per-
poco di libertà a quelle popolazio- metteva le libere associazioni, pri-
ni sofferenti degli uomini stessi
; vilegio inerente a qualunque citta-
molto dediti alla causa europea si dino inglese. Lo stato dell' Inghil-
erano dichiarati per gì' irlandesi, terra al principio del 18 19 diven-
cosi lord \\ ellesley era stato uno ne spaventoso, massime perchè la
dei difensori generosi dei cattolici ; classe degli operai moriva di fame;
egliaveva abbandonato il ministe- la pace produceva quel male che
ro pel suo dissenso in quest' argo- non avea potuto cagionare la guer-
mento dall' opinione personale del ra. Allora fu che lord Castlereagh
principe reggente. Questo era di assunse il sistema repressivo con
fatto uno dei punti sul quale il diversi bill, e poco dopo morì nel
principe non voleva cedere, come 1820 Giorgio III, e la corona rea-
erede in ciò delle massime della le passò definitivamente sul capo
casa di Brunswick la rivoluzione: del reggente Giorgio IV, che inol-
del 1688 essendo fondata sopra il tre divenne il secondo re d' An-
principio protestante, qualunque nover.
concessione ai cattolici sembrava Il principio di questo regno fu
una mancanza di fede al giuramen- segnalato dalla cospirazione di Ar-
to dei re d' Inghilterra. La secon- turo Thistlewood onde proclamare
da difficoltà aveva relazione agli la repubblica d' Inghilterra, e 1'
Ir-
operai ed alle manifatture ; da landa si rivoltò: i provvedimenti
questo ebbero luogo le pratiche di repressione si eseguirono ener-
latte dull' Inghilterra per defluire gicamente. Un imbarazzo da' più
122 ING ING
serii venne indi suscitato a Giorgio tiche; Castlereagh non godette più.
IV: sua moglie, dopo aver percorso della popolarità, quando maggio-
la
la Grecia, la Palestina, e dimorato ranza incerta del parlamento di-
successivamente a Venezia, Milano chiarossi da quel momento per
e Roma, all' innalzamento al trono 1' emancipazione de' cattolici
d' Ir-
del marito ritornò in Inghilterra per landa; una proposta di Canning
assumere scettro e corona, ed es- sui cattolici passò alla camera dei
servi acclamata regina inWestmin- comuni e non fu rigettata che da
ster. Il re profondamente commos- quella dei lordi un tal risultamen-
;

so dichiarò di voler intentare un to condusse ad un cambiamento di


nuovo processo di divorzio con- ministero, ed al suicidio di Ca-
tro di lei forme più solen-
nelle stlereagh che inclinava a conceder-
ni , accusandola apertamente di la più tardi. Roberto Stewart vi-
avere avuto che fare con 1' ita- sconte di Castlereagh marchese di
liano Bartolomeo Bergami suo ciam- Londonderry, colpito da demenza
bellano ed aliti ancora. Mentre la si uccise con un temperino a' 22
regina era 1' idolo del popolo, e agosto 1822. Canning quindi diven-
1'alderman Wood le offrì la sua ne capo del governo, personaggio
casa in Londra come palazzo della non amato da Giorgio IV, per cui
maestà reale, non dandosi ascolto non fu, se non dietro di lunghe
ad accomodamenti vantaggiosi, il negoziazioni e per la forza della
processo incominciò, e vennero fat- necessità, che il re accettò Canning
te delle rivelazioni scandalose. La come capo del gabinetto. Tutto
regina persistè nella sua ostinazione, ciò accadde durante il congresso di
nel giorno della coronazione di Verona, e le transazioni diploma-
Giorgio IV preseti tossi alle porte tiche che prepararono la guerra di
dell' abbazia di Weslminsler per Spagna. Siccome con Canning la
ricevere la santa unzione, ma le rivoluzione andava a trovare un au-
porte furonle chiuse in faccia, e siliario nell' Inghilterra ovunque
centomila persone delle classi più. essa avesse potuto presentarsi vit-
popolari, che gridavano viva la re- toriosa, Giorgio IV volle rimanere
gina, indi vennero disperse dalla for- straniero agli atti politici di quel
ammalata
za armata; la regina cadde ministro ; la sua . fiducia reale fu
dopo pochi giorni mo-
di afflizione, e specialmente riposta nella camera
rì a'7 agosto 182 1, in età di cin- dei lordi, la quale diventò intie-
quantaquattro anni. Secondo il suo ramente uri potere di resistenza.
testamento lasciò 02111
o sostanza al Le petizioni giunsero poscia da
giovane William Austin suo figlio, ogni lato, e siccome comuni ave- i

ed il suo corpo a Brunswick, ove vano già dato il guadagno di cau-


con grandi onori venne deposto sa ai cattolici, lord Giovanni Russell
nelle tombe di famiglia, tra V avel- sperò di far passare il suo bill di
lo padre e del fratello. Frat-
del riforma, una delle più antiche idee
tanto 1' indipendenza dell' America dell' opposizione, tendendo la Gran
spaguuola si sviluppò, le potenze Bretagna alla riforma della sua
ponti Dentali reputarono necessario costituzione. Giorgio Canning essen-
di prendere straordinarie misure do morto agli 8 agosto 1827, il

per arrestare le opinioni demoera- re detertninossi a cagione delle cir-


ING ING 123
costanze a formare un miniatelo di IV acconsenti alla proposta del
tories e di whigs moderati sotto la bill, ed anche sulla camera
influì

presidenza del visconte Goderich. dei lordi per prepararne 1' adozio-
Volendo 1' Inghilterra soddisfare il ne. Leone XII (Fedì) , zelante
voto generale che domandava 1' e- Pontefice, non potè vedere i risul-
mancipazione greca, conservando tati dell' impegno de' vescovi catto-
insieme 1' impero ottomano, il du- lici d' Inghilterra pel bill di eman-
ca di Wellington firmò il proto- cipazione, del quale, e in che con-
collo il quale costituì 1' indipenden- siste, parlammo ancora a detto suo
za della Grecia (Vedi); quel pro- articolo, come delle votazioni che
tocollo divenne la base del trattato ebbero luogo pel medesimo, dappoi-
del 5 luglio 1827 fra la Russia, ché egli mori a' io febbraio 1829,
la Francia e 1' Inghilterra. Diven- e il bill fu accettato a' iZ febbra-
Ciò che precedette poi 1' eman-
tando la situazione europea ogni io.

giorno più. seria pei progetti della cipazione lo diremo verso il ter-
Russia contro la Porta, il re chia- mine di quest' articolo. Avvenimen-
mò agli affari il duca di Wellington, to dunque che formerà epoca nel-
il conte d' Aberdeen, Peel, e tutta la stona del cristianesimo, si fu
la parte illuminata e forte del 1' emancipazione de' cattolici nel-
partito tories. Con
tali uomini il re la Gran Rretagna ; il bill vin-
fu bene che la diplomazia
sicuro to nella camera de' comuni dal-
d' Inghilterra sarebbe diretta per l'eloquenza di Peel venne a' 3i
strade sostenute e decise, e ne vi- marzo, giorno cui in Roma esal-
de piena prova allorché in parla- tavasi Pio Vili, recato nella ca-
mento il duca di Wellington procla- mera de' pari dal duca di Wel-
mò quasi una grande catastrofe il lington, quindi ad onta dell' oppo-
combattimento di Navarino dato sizione de' vescovi e del clero angli-
intieramente a vantaggio della Rus- cano, Giorgio IV vi appose la sua
sia. Quella parola eccitò le violenti reale sanzione a' i3 aprile. Di
mormorazioni del vecchio partito un tal felice successo originariameu-
liberale di Europa, ma svelava il te parte del merito
si deve attri-
senso profondo e nazionale della buire Pio VII, ed ai consigli
a
politica dei tories. Quel partito senti del cardinal Lorenzo Litta prefetto
egli stesso il bisogno., nella crisi della congregazione di propaganda
diplomatica la quale andava pre- fide. Quel Pontefice, come si scor-
parandosi, di disporre gli animi ge dal suo breve del 1816, dettalo
alla condiscendenza ed eliminale collo spirito più soave di evangeli-
qualunque opposizione. Per sba- ca conciliazione, avea rimarcato da
vazzarsi prima di tutto dalle diffi- un canto lo zelo de' vescovi catto-
coltà interne, e togliere ogni sog- lici d' Irlanda, e dall' altro avea
getto di discordia che potesse an- dileguato quegli inveterali pregiu-
cora esistere nella Gran Rreta- dizi contro il papismo, che alimen-
gna , determinò il duca di Wel- tavano la contrarietà politica del
lington a proporre 1' adozione del governo iuglese. Pio Vili poi vol-
bill d' emancipazione de' cattolici le porre il suggello al giubilo uni-
d' Irlanda, misura incessantemente versale del cattolicismo : nel con-
sollecitata nel parlamento. Giorgio cistoro de' i5 marzo i83o annove-
i?4 ING ING
rò al sacrocon generale
collegio te il diviu culto in più chiese. Il

tripudio della nazione inglese un venerabile fratello Tommaso, vesco-


personaggio nato in Londra ri- : vo come dicemmo di Amicla, pen-
porteremo qui appresso un brano sando di dover emulare 1' immen-
dell' allocuzione perciò pronunziata sa, e degna di essere ognor predi-

dal Papa ai cardinali. cata, largita del suo padre verso


»» Non dubitiamo, venerabili fra- le cose sacre, non perdonò a mai
telli, che siamo per far a voi cosa spesa alcuna per promovere 1' in-
iratissima nell' odierno giorno, nel cremento, i vantaggi, il decoro del-
quale proposto ci abbiamo di ag- la cattolica religione, della quale
gregare all' amplissimo ordine vo- ad esso non v' ha cosa più cara,
stro, personaggi illustri, che per le e per accorrere al sollievo e al

loro viriti e pe' loro meriti verso ristoro de' miseri bisognosi. Lui
la Chiesa e la Sede apostolica degni per questi e sì fatti meriti insigne
ne sembrarono di essere da noi all' amplissimo ordine vostro ben
della dignità cardinalizia fregiati. volentieri abbiamo deliberato di
Ed in primo luogo nomineremo il ascrivere, affinchè porgiamo in tal
venerabile fratello Tommaso Weld guisa nuovo argomento di esalta-
vescovo di Amicla inpartibus e coa- zione maggiore a tutti i cattolici
diutore del vescovo di Kingston del regno britannico, già esultanti
nell' Allo Canada . Nato egli di per la recente promulgazione di
nobilissima stirpe e congiunto di leggi a loro vantaggio più miti,
sangue alle primarie famiglie del- nel quale avvenimento noi rendia-
l' Inghilterra, un padre ebbe in sor- mo le grazie che maggiori si pos-
te, il quale fra le altre doti che sano a Cristo Signore autore d' o-
1' adornavano fu commendato per gni bene ". Il cardinale Weld fu
sì grande pia liberalità, che i reli- anche fatto prolettore del collegio
giosi espulsi dalle per patrie sedi inglese in Roma, ed ivi morì dopo
calamità de'tempi, accolse, alimentò essere stato in conclave per 1' ele-
e loro fece dono di un palazzo zione del Papa regnante, e fu se-
magnifico, nel quale presentemente polto nella sua chiesa titolare di
la maggior parte de' nobili e catto- s. Marcello, ove ancora riposano le
lici giovani inglesi al culto della ceneri della degna figlia Maria Lu-
religione, alla bontà de' costumi, ad ciache fu moglie a lord Clifford.
ogni maniera di lettere e di scien- Compianto da tutti, i suoi funerali
ze viene egregiamente addottrinata. furono per distinzione onorati dalla
Né si contenne fra questi termini presenza del Pontefice Gregorio
la generosa carità dell' ottimo ge- XVI. V. Weld Tommaso Cardi-
nitore. Eresse dalle fondamenta un nale
convento, in cui trovassero asilo i La ragione di slato già da gran
religiosi trappensi passati di Fran- tempo esigeva dal governo inglese
cia in Inghilterra : fabbricò per le col bill questa specie di manumes-
monache salesiane una casa nella sione, perciocché escludere ormai
quale anche al presente due sue non si poteva più, senza grave pe-
figliuole niellano santissima vita: ricolo di funeste conseguenze, dai
soinmiuisliò a larga mano quanto diritti civili pressoché la quarta

occorreva a sostenere decorosameu- parte de'cilladini. E verameute de;-


INO i?.T

starasi ne' fedeli una santa conso- Dopo avere Giorgio approvato IV
lazione al considerare la rapidità il bill dell' emancipazione de' cat-
de' progressi che fatto avea il cat- tolici, aumentandosi violenti acces- i

tolicismo nella sola Inghilterra, an- si di gotta, morì a'26 giugno i83o
che innanzi alla promulgazione del d' anni sessantanove, senza lasciar
bill
; poiché a Manchester dove nel figli. Gli successe il suo fratello Gu-
1772 trovavano appena settecen-
si glielmo Enrico duca di Chiarenza,
to cattolici, se ne contavano ormai tanto nel regno d' Inghilterra che
42,175; del pari a Liverpool sei- in quello di Annover, col nome di
milaseicento cattolici dopo il 1789 Guglielmo IV. Sotto la reggenza
eransi 48>867. Il
accresciuti a ed il regno di Giorgio IV, il go-
novero delle cappelle che dapprima verno inglese adoperò potenti mez-
erano sole quarantacinque, nel 18 14 zi per ridonare all' Europa la tran-
giungevano a quattrocentodieciotto. quillità, ed il principale e formida-
Erano queste distribuite in quattro bile suo nemico Napoleone si diede
distretti, di occidente, di settentrio- in braccio agli inglesi come a ne-
ne, del mezzo, e di Londra, sotto mici generosi. La Gran Bretagna
la spirituale giurisdizione di vicari pervenne al più alto grado di suo
apostolici. Il distretto di Londra splendore e potenza esterna ; estese
conteneva settantadue cappelle, dié- il suo commercio neh' America
ciotlo delle quali nelle città o nei meridionale, ed ampliò neh' India
contorni. Subito dopo la promul- ed altrove le sue vaste possessioni ;

gazione del bill si accrebbero in- indi furono cangiati in qualche par-
contanente di diecimila cattolici te i possessi dell'Oceanica, contro
nella sola Inghilterra, e tra questi i possessi olandesi sul continente
molti personaggi cospicui. Era stata indiano. L' interno dello stato fu
celebre nel 1824 la conversione più volte molestato per violenti
diWright, illustre compagno d'ar- commozioni sediziose in varie con-
mi del duca di Wellington; ma tee, che sembravano derivare in
più di recente fece in tutto il re- parte dalla miseria del popolo, ma
gno una gagliarda impressione Gior- la vigilanza e la forza delle leggi
gio secondogenito di lord Spencer, bastarono a reprimerle ; finalmente
il quale ascritto al clero anglicano provide leggi furono pubblicate on-
vedeasi già aperto 1' adito a quel- de maggiormente favoreggiare il

1' episcopato. Dopo un sermone, in commercio, e fu stabilito il siste-


cui con la maggior virulenza avea ma di deposito per riesportazione
declamato contro il Papa e i dom- delle merci straniere.
ini cattolici, sentissi ali' improvviso Guglielmo IV era terzo figlio
colto, come un altro s. Paolo, da di Giorgio III, e nacque nel 176?
un colpo vittorioso della grazia di- a Windsor: la storia del suo re-
vina. Rinunziò tosto agli agi dome- gno è di un alto interesse, giac-
stici , allo splendore di un' alta ché il suo avvenimento si raccosta
dignità, e corse a Roma per rin- ai primi giorni del i83o; l'In-
chiudersi nel collegio inglese, affine ghilterra ha rappresentato negli ul-
di apprendere le verità della fede timi torbidi dell' Europa una sì
cattolica, e dedicarsi al servigio del gran parte, ed ebbe a prendere
Signore nel ministero ecclesiastico. la più alta ingerenza in tutti i
i 26 ING ING
gravissimi fatti occorsi ne' «ette an- da questa unione ricevettero una
ni del regno del re Guglielmo IV, piccola pensione. Straniero a tutti
fra' quali la caduta della linea pri- gli avvenimenti, avendo veduto pas-
mogenita de' Borboni. Questo prin- sare sotto i suoi occhi 1' impero
cipe destinato sino da fanciullo alla Napoleonico, e la restaurazione di
marina, secondo le consuetudini Luigi XVIII, il duca di Chiarenza
della famiglia regnante in Inghilter- cominciò a divenire un personag-
ra, si sottopose come l'ultimo marina- gio importante quando si vide la
io a tutte le funzioni del suo grado probabilità che la corona potesse
sotto Fu presente a tre
Nelson. cadere in sua mano. I principali
o quattro combattimenti dei più del parlamento lo costrinsero a
perigliosi nei mari dell' America contrarre un matrimonio degno di
nella guerra cogli Stati-Uniti. Dopo lui, laonde separatosi da mistriss
aver subiti gli esami venne fatto Jordans, che ne morì d'afflizione,
luogotenente nel 178^, e nell'an- agli 11 giugno 18 18 sposò Ade-
no seguente capitano di fregala ; laide Luigia Teresa, figlia di Gior-
indi secondo le leggi inglesi che gio duca di Sassonia -Meiningen.
accordano un titolo a tutti i prin- La vita del principe rimase pacifi-
cipi della casa d' Annover, fu crea- ca, né adottò veruna aperta divisa
to duca di Chiarenza e di s. An- nelle gravi questioni delle parti
drea^ e conte di Munster. AH' ori- che agitarono 1' Inghilterra : nulla-
gine della rivoluzione francese do- dimeno comparve qualche volta al-
vendo duca prendere un partito,
il la camera dei lordi col conte Grey,
manifestossi pei whigs moderati, e e per tal mezzo ottenne una certa
visse coi primari membri del par- aura popolare, tutti rammentando
lamento zelatori di quella bandiera. che avea servito con distinzione
Il mare avendo richiamato il duca nella marina, e tutti sanno quale
di Chiarenza nel 1790, sostenne esso entusiasmo hanno gì' inglesi pei
una bella campagna contro gli spa- vecchi marinari che hanno acqui-
gnuoli, e venne promosso al grado stato qualche gloria. Il duca di
di contr' ammiraglio. Entrato in Chiarenza mostrando lealtà, manie-
dimestichezze con mistriss Jordans, re schiette e ruvide nell' esprimer-
una delle più. celebri attrici di si, convenivano esse al popolo in-
Covent-Garden, ad onta delle ri- glese mirabilmente ed alle sue pub-
mostranze di sua famiglia che vo- bliche abitudini. La rinomanza di
leva fargli contrarre matrimonio, lui, chiamato il prode e rustico
visse lungamente con essa. Da sif- marinaro, formò un contrasto con
fatta unione nacquero dieci figli 1' impopolarità del suo fratello Er-
naturali, de' quali ultimamente no- nesto duca di Cumberland ; e quan-
ve erano ancora viventi. Nel 181 1 do dovette ascendere al trono, la
alla morte di sir Peter Parker, nazione 1' accolse con tutta lealtà,

il duca venne promosso al grado perchè va superba del dominio


di comandante di flotta. La vita de' mari.
domestica del principe e quasi ma- Prima di parlare del suo me-
ritale con mistriss Jordans lo sot- morabile regno, occorre dare uno
trasse a tutte le politiche combi- sguardo all'Europa come la lasciò
nazioni ; e tutti i figli procreati Giorgio IV. La restaurazione della
1NG ING ia 7
casa di Borbone nel i8i4> a con- nistero Polignac. Questo nuoTo ga-
fessione dello stesso Luigi XVIII, binetto, senza essere affatto anti-
si deve agli sforzi dell' Inghilterra russo, fu nulla Jimeno costituito
per contrappeso alla preponderan- più assai dei precedenti negli inte-
za russa, che nell'influenza erasi ressi dell'Inghilterra: l'imperatore
ingrandita smisuratamente. Dopo i Nicolò I se ne mostrò malconten-
cento giorni di Napoleone la que- to, e P influenza del suo amba-
stione della casa d'Orleans presentossi sciatore Pozzo di Borgo a Parigi
in linea parallela con la restaurazio- soffrì una crisi. Essendo il mini-
ne della linea primogenita. Calco- stro Polignac un pegno di ritor-
lando l'Inghilterra su questa allo- no verso i tories, esso venne spez-
ra manifestamente inglese, come zato aspramente dalla spedizione
contrappeso alla Russia quando ,
d' Algeri disapprovata anche da
dopo il settembre 18 1 5 i Borbo- Talleyrand. Nel veder la Francia
ni se ne allontanarono, accrescen- prendere all'esterno un' attitudine
dosi a Parigi l'autorità russa col di forza e di risoluzione, l'Inghil-
licenziamento di Talleyrand pel du- terra cruciata, ed il du-
ne restò
ca di Richelieu ; e tutti i ministri ca di Wellington più volte se ne
che poscia si successero, esclusiva- dolse col duca di Lavai ambascia-
mente si consacrarono all' alleanza tore francese a Londra ;
quindi la
colla Russia. In quel tempo insor- società dei vrhigs non fu stranie-
se perciò in Inghilterra una oppo- ra alle idee di rivoluzione; una
sizione costante contro la casa di gran procelia stando per irrom-
Borbone della linea primogenita; pere sulla casa di Borbone, la
e la guerra di Spagna pose al Gran Bretagna assecondandola non
colmo l' irritazione, sino a pentirsi volle più saperne della linea pri-
il gabinetto britannico di quanto mogenita. In mezzo a questi avve-
avea fatto nel 181 4 per Luigi nimenti il duca di Chiarenza ven-
XVIII. Prevedendosi combinazioni, ne inualzato al trono a'28 giugno
il partito del conte Grey si pose i83o, col nome di Guglielmo IV,
in relazioni con Talleyrand, e si 1' amico cioè del conte Grey il
favellò della possibilità di una ri- quale conservava relazioni col du-
voluzione eguale a quella del 1688, ca d'Orleans, e senza spingere gli
d'un innalzamento della linea se- avvenimenti, si attesero come con-

Re
condogeniti d' Orleans.
Chiarenza avea conosciuto di per-
Il duca di seguenze
o inevitabili,
L' incoronazione di Guglielmo
sona il duca d'Orleans Luigi Filip- IV nella chiesa di Westminster si
po durante il suo soggiorno a Lon- celebrò con somma splendidezza,
dra; e Giorgio IV quando era onde imprimere maggiore possanza
principe di Galles fu amico di all'autorità reale. Conservò il mi-
Filippo di lui padre, e solo si ri- nistero tories presieduto dal duca di
tirò dalla sua relazione quando lo Wellington, anco perchè la persona-
vide votare contro Luigi XVI. lità militare del duca poteva es-
Succeduto nel 1824 a Luigi XVIII sere di gran contrappeso al cospet-
il fratello Carlo X, questi nell'in- to della Russia, che minacciava
tendimento di dare una soddisfa- l'oriente, ed esercitare preponde-
zione all'Inghilterra formò il mi- ranza per la bellicosa fama che
,

ia8 ING ING


godeva. Frattanto clamorosi fu Iti pure terminò i suoi giorni il du-
accaddero sul continente; gli erro- ca d'Angoulème suo figlio. Intanto
ri della restaurazione, le impru- i deputati Francia a' 7 agosto
di
denze de' ministri di Carlo X, offrirono corona di re de' fran-
la

trascinarono alla rovina la linea cesi al duca d'Orleans Luigi Fi-


primogenita. Lavai
Il duca di a- lippo. Questi con lettera autografa
vea tenuto d'occhio con gran sol- partecipò la sua esaltazione al re
lecitudine a tutti i progressi dei Guglielmo IV col quale avea avu-
malcontenti, e degP intrighi del- to delle relazioni, e siccome il du-
l' Inghilterra contro la linea pri- ca di Wellington e i tories l'ac-
mogenita de'Borboni, ed avea ap- colsero come un fatto presagito e
preso dallo stesso duca
di Welling- compiuto, il monarca inglese si af-
ton che alcuno appoggio non sa- frettò rispondere che si congratu-
rebbe prestato a Carlo X, e che lava, e lo riconosceva re de'fran-
esistevano delle relazioni intime cesi. La determinazione del re d'In-
tra la casa d'Orleans ed i capi del ghilterra servi di primo esempio
parlito whigs in Inghilterra, qua- i all'Europa per riconoscere in Lui-
li dovevano necessariamente salire gi Filippo il nuovo re de' francesi,
al potere in conseguenza di un siccome successivamente si effettuò.
movimento rivoluzionario in Fran- Allora questo principe fu sollecito
cia. Il duca di Lavai avea deter- designare per l'ambasciata d'Inghil-
minato di avvertirne a voce Car- terra un diplomatico eminente che
lo X, ma quando giunse a Calais godesse della sua intiera fiducia
trovò che la rivoluzione erasi giù nella persona di Talleyrand, con
consumata a Parigi, nelle famose ottimi risultati. Nel giungere a
giornate 28 e 29 luglio
de'27, Londra egli riprese le antiche re-
i83o, come dicemmo nel volume lazioni massime col conte Grey, ed
XXVII, pag. i44 del Dizionario. uniti insieme dedicaronsi con ogni
Nondimeno il duca di Lavai volò sforzo ad indebolire i tories, non
travestito a Rambouillet ov'era essendo il parlamento più compo-
fuggito Carlo X; gli espose le si- sto degli elementi conservatori , e
nistre disposizioni del ministero in- formandosi le un senso
elezioni in
glese, e Io supplicò di cercare un whigs e quasi radicale. Indi ma-
appoggio nelle proprie forze, e di ncggiaronsi presso Guglielmo IV,
non portar fiducia nel gabinetto il duca di Wellington come avea
britannico. Carlo X prestò grande preveduto dovette ritirarsi pel prin-
attenzione alle cose esposte dal du- cipio rivoluzionario con tanta for-
ca di Lavai; ma l'energia manca- za scoppiato a Parigi ed a Brus-
va, ed in luogo di ricorrere alla selles, ed il re elesse primo mini-
sua spada ed al coraggio de' suoi stro il conte Grey, che divenne
soldati che pregavano di porsi
lo l'intermediario di quasi tutte le ne-
alla loro testa, recossi a cercare goziazioni col re Luigi Filippo. In
rifugio in Inghilterra e si offerse tal modo preparassi il trattato del-
cattivo ai nemici di sua casa. Non la quadrupla alleanza , uno dei
avendo conseguito nulla, Carlo X punti che il principe Talleyrand
passò nella Scozia ed in Germa- considerava come la base stessa
nia, e morì in Gorizia (Vedi), ove della nuova dinastia; ed whigs
i
IXG ING 129
trovarono sommo vantaggio in quel re a Londra alcune conferenze di-
trattato per le loro relazioni al- plomatiche, che in breve si este-
l'esterno, giacche prendendo per sero a tutte le difficoltà della si-
punto di partenza l'alleanza delle tuazione d' Europa. L' Inghilterra
rivoluzioni meridionali, essi vi rav- pretesa alleata della Francia si op-

visarono una forza per opporsi al- pose vivamente alla demolizione
l' impresa della Russia. Avendo il delle fortezze sulle frontiere bel-
partito rivoluzionario rovesciato lord giche, egiammai volle riconoscere il
Wellington, bisognò passare ad al- duca di Nemours figlio di Luigi
tre concessioni. Le istituzioni ingle- Filippo come re dei belgi. Dopo le
si sono fondate sopra due princi- rinunzie del duca di Wellington
pii, la legge politica e la legge re- e di Peel, il re affidò la direzione de-
ligiosa, e per dire meglio tutte le gli affari ai lord Melbourne come
cose si epilogano nella chiesa e capo, Palmerston e Russell. Occu-
nello stato. La legge politica era paronsi immediatamente degli affa-
stata interamente rovesciala dal ri dell'Europa, la questione belgi-
bill di riforma ossia cangiamento ca fu spinta al termine, conservan-
dell' istituzione aristocratica nella dosi le fortezze, ed esaltandosi al
stessa sua base. La legge religiosa trono il principe Leopoldo di Sas-
non appariva meno importante nel- sonia-Coburgo che rinunziò al re-
le istituzioni inglesi corpo ec-
: il gno di Grecia. Leopoldo fu fatto re
clesiastico che chiamavasi la Chiesa di Grecia nel i83o, col protocollo
stabilita era in Inghilterra una di Londra, dai plenipotenziari del-

delle basi costitutive dell' ordine le tre potenze alleate, dignità che
territoriale; le decime, i livelli di da lui accettata agli 1 1 febbraio,
qualunque specie aveano reso ric- rinunziò a' 2 1 maggio, e poscia
chi i membri del clero anglicano. nel giugno i83i fu eletto re del
Ora, se i borghi privilegiati erano Belgio. Eguali pensieri si manife-
stabiliti nell'antica costituzione per starono nelle negoziazioni relative
dare un'immensa forza all'aristo- alla Spagna, contro l'influenza del-
crazia, i benefizi ecclesiastici veni- la casa di Borbone e il patto di fa-
vano egualmente distribuiti ai ca- miglia ch'eccitava da lunga pezza in
detti delle primarie famiglie; eran- Inghilterra la più profonda antipa-
vi delle decime ragguardevoli e dei tia.Videsi quindi un Borbone pren-
benefizi devoluti ad ogni prosapia der l'armi contro un altro Borbo-
alquanto elevata nella Gran Bre- ne, e la Francia inabissare la Spa-
tagna. Un arcivescovato o vesco- gna sua naturale alleata. La situa-
vato produceva sino a diecimila zione degli affari incominciò a far-
lire sterline di rendita, ed i bene- si molesta per Guglielmo IV. Il
fizi di tal natura si ripartivano co- partito radicale erasi tanto conside-
me gioielli brillanti tra i membri rabilmente accresciuto, da formare
più importanti dell'aristocrazia in- la maggioranza ministeriale in li-

glese. mone ni partito irlandese del ce-


La rivoluzione del Belgio (T'edì), lebre O'Connel!, per chiamare coi
complicando l' interesse di diversi whigs una riforma nella chiesa sta-
principi e quello degli stati limi- bilita , e che il parlamento interve-

trofi, l'Inghilterra propose di apri- nisse negli affari ecclesiastici, accioc-


voi. xxxv.
9
r

i3o ING ING


che la chiesa anglicana avesse a re all'adozione dell'opera di lord
trovarsi più in armonia coi novel- Russell; mostrossi più tenace anco-
li interessi; e questa situazione ap- ra quando si trattò di modificare
pariva minacciosa pei principii re- i principii fondamentali della chie-
ligiosi del monarca in favore del- non
sa stabilita; gli strapparono che
la chiesa stabilita. Finché non si alcune nomine isolate poco giove-
trattòche di riforma parlamentaria, voli per ciò a modificarne la mag-
Guglielmo IV consenti ad ogni co- gioranza. Tale fermezza screditò in
sa; non solamente i cattolici ve- qualche parte la sua popolarità;
devansi emancipati , ma consegui- fu violentemente attaccato dalla col-
vano eziandio l'eguaglianza di di- leganza dei radicali e di O'ConnelI ;

ritto : parlavasi eziandio di una si dichiarò in termini formali che


riforma nel parlamento, e l'antica se il re non amava di condiscendere

idea radicale dei triennali parlamenti ad una promozione i ministri pi- ,

sorgeva in numerose petizioni. Il re glerebbero l'impresa sopra sé stes-


non ne rimase perturbato, né tale mo- si senza consultarlo: imperocché a

strossi alla riforma delle leggi cri- quest' epoca il parlamento veniva
minali, il cui partito fu vinto in dominato dall'unione dei whigs e
quest'epoca: ma poiché si trattò di dei radicali. In mezzo a siffatte op-
riformare la chiesa stabilita, videsi il posizioni e resistenze la vita di
monarca opporre una resistenza im- Guglielmo IV tirava innanzi ma-
mediata e tenace a tutti i proget- laticcia. Egli amò teneramente tutti

ti di lord Piussell. Tuttavolta, sic- i suoi figli naturali, a' quali con-
come in Inghilterra i membri del ferì titoli di nobiltà e terre con
gabinetto non serbano molti riguar- rendite: al primogenito nel 831

di alle opinioni personali del re, il die il titolo di conte di Munster


billvenne sviluppato nel parlamen- da lui portato nella sua giovinez-
to ed ascoltato con favorevole at- za , ma in tale anno perdette la
tenzione dalla camera dei comuni ;
più prediletta delle sue figlie, la-

ma era sufficiente il conoscere gl'in- dy dell' Isle-Dudley. Ogni sua con-


dividui componenti la camera dei solazione veniva formata dalla fa-
lordi, per convincersi che ogni bill miglia; simile a suo padre Gior-
contro la chiesa sarebbe ripulsato. gio III, i suoi costumi erano sem-
In questa guisa la prerogativa reale plici , amava la vita domestica, e
trovò un puntello nel corpo aristo- fuggiva le rappresentanze e le pom-
cratico, ma per quanto Guglielmo pe. La sua vita sedentaria contri-
IV un buon
fosse stimolato a creare buì allo sviluppamento di un asma,
numero non volle acconsen-
di pari, cui associandosi l' idrope di petto,
tirvi, avendo una specie di venera- finalmente a' io giugno 1837 una
zione per la camera de'Iordi, che dichiarazione portata da lord Rus-
considerava come una grande malle- sell, e datata da Windsor-Castle,
veria della costituzione. fu resa pubblica dall'araldo d'ar-
Guglielmo IV erasi già veduto, mi. » Piacque Onnipossente di all'

intorno al bill della riforma parla- liberare dalle sue sofferenzeil no-

mentaria nel r 83 i, opporsi costan- stro ottimo e grazioso sovrano, il


temente alla promozione di alcuni re Guglielmo IV. Sua maestà spi-
pari che avrebbero potuto contribui- rò questa mattina alle due ore e
, ,

ING ING i3i


undici minuti ". Nello stesso tem- Concilii cT Inghilterra.
po, secondo l'antica consuetudine
il segretario di stato invitò il lord Il primo fu tenuto nell'anno
podestà a far suonare la campana 601 o 604 circa, al quale Spel-
maggiore della cattedrale di s. Pao- man dà il nome di Synod. TVigor-
lo.La sua amministrazione passò niens. ed è pur chiamato Britan-
tranquillamente senza torbidi in- nicum. Sant'Agostino di Cantorbery
terni, e senza guerre all'esterno. vi esortò sette vescovi bretoni , e
Ebbe però a sostenere una lot- i loro dottori o sapienti, a cele-
ta assai decisa contro il torrente brare la festa di Pasqua la dome-
straripato de'le idee radicali, e vi- nica dopo la XIV
luna di marzo,
desi costretto a sancire il bill della e di amministrare il battesimo se-
riforma, nell'atto stesso in cui pre- condo l'uso della Chiesa romana
vedeva le conseguenze di sì gran- come ancora di predicare concor-
de scossa nella costituzione ingle- demente il vangelo agi' inglesi. Ma
se questa riforma parlamentaria
: que' vescovi e sapienti ostinati a-
era tendente a ripartire più equa- vendolo ricusato, Agostino pre-
s.

mente la scelta de' rappresentanti disse loro quelle sciagure che po-
della nazione. Gli successe la sua scia si verificarono. Diz. de' con-
nipote Vittoria regina della Gran cila.
Bretagna e dell'Irlanda, nata nel secondo concilio ebbe luogo
Il

1 8
1
9 dal principe Edoardo duca nell'anno 644 a Phare, abbazia di
di Kent e Stiathern conte di Du- donne nel Norlhumberland , per-
blino quarto tìglio di Giorgio III, ciò detto Pharense, sotto i re GSwi
e della principessa Maria Luigia ed Alchfrido, ad istanza di s. Ilda
figlia del duca di Sassonia Saalfeld- abbadessa del monistero. Vi si trat-
Cobourg che restò vedova nel 1820. tò sopra alcune questioni della di-
La regina Vittoria regna saggia- sciplina, e principalmente sulla ce-
mente; nel 1840 a' io febbraio si lebrazione della Pasqua , e venne
sposò col principe Alberto di Sas- determinato che si celebrerebbe
sonia Coburgo e Gotha figlio del nella domenica che segue imme-
duca Ernesto. Da questo matrimo- diatamente il XIV della luna di
nio nacquero a' 1 1 novembre 840 1 marzo, in opposizione agli scozzesi,
la principessa Vittoria Ade'aide: ai i quali la celebravano nella prima
9 novembre 1841 il principe di domenica dopo il XIII di detta lu-
Galles Alberto Edoardo; a' i5 a- na ; dal che ne conseguiva, che se
prile 1843 la principessa Alice; quella domenica cadeva nella XIV
ed a' 6 agosto 1 S44 ^ duca di luua, celebravano essi la Pasqua
York Alfredo. Nel regno d' Anno- nello stesso giorno degli ebrei. Spel-
ver poi successe a Guglielmo IV man, Concil. Angl. tom. I, p. i55.
il fratello Ernesto Augusto ottavo Il terzo fu celebrato nell' anno
figlio di Giorgio III, principe reale 673 ad Hertfort sotto il regno di
dellaGran Bretagna ed Irlanda Lotario re di Kent. Teodoro ar-
duca di Cumberland e di Bruns- civescovo di Cantorbery vi presie-
wick-Lunebourg, il cui figlio è il dette, e furono pubblicati dieci ca-
principe reale Giorgio Federico. noni relativi alla celebrazione del-
la Pasqua, ai diritti dei vescovi, ai
132 ING ING
beni ecclesiastici, ai doveri del clero il concilio ed ne stabilirono
il re
in generale, ai sinodi annuali, ed in ogni Pagi all'anno
provincia.
alla santità ed indissolubilità del 894; Angl. t. I. Verso la fine del
matrimonio. secolo nono si tennero parecchi
Il quarto concilio fu tenuto nel concilii da certi vescovi di gran vir-

680 e venne presieduto da Teo-


, tù che punivano con pene canoni-
doro arcivescovo di Cantorbery. In che i principi sregolati. Diz. de con-
esso si accettarono i cinque conci- cilii.

lii generali di Nicea, d'Efeso, di L'undecimo concilio del 969 fu


Calcedonia, e i due di Costanti- presieduto da Dunstano arcive-
s.

nopoli, cioè tanto quello contro gli scovo di Cantorbery. Furono es-
eutichiani, che quello contro i mo- pulsi dalla chiesa gli ecclesiastici

noteliti. Questo concilio da alcuni è incontinenti, e vennero in loro ve-


considerato dubbio. ce sostituiti de' monaci : questo con-
Il quinto si adunò nel 692 da cilio fu nazionale. Ecco un brano
quasi tutta l' Inghilterra, secondo del discorso che si recitò da s.
Èeda ad istanza del re Ina, per Dunstano sopra lo sregolamento
riunire i bretoni coi sassoni, i quali de' chierici. « I loro abiti dissoluti
quantunque cristiani, differivano an- e il loro gesto indecente mostrano

cora in moltissime pratiche come che l'interno non è regolato. Quale


la Pasqua. è la loro negligenza pegli uffizi di-
Il sesto fu nel 705 nella pro- vini? Appena si degnano assistervi
vincia di Mercia, ed in esso ven- nelle vigilie; e par che vengano
ne ordinato di scrivere contro l'er- alla messa per ridere, anziché per
rore dei bretoni, riguardante la ce- cantare. Eglino si abbandonano agli
lebrazione della Pasqua. Angl. t. I. eccessi della mensa e del letto. Ec-
Il settimo fu tenuto a Celchyt co in qual maniera s' impiega il
nel regno di Mercia l'anno 7g4> in- patrimonio del re e dei privati, i
presenza di nove re, di quindici quali si sono esausti per sommi-
vescovi, e di venti duchi. Il re Of-' nistrare di che sollevare poveri ". i

fa regalò molti benimonistero al Ilsanto arcivescovo ordinò poi con


di s. Albano martire. Angl. t. I. un decreto solenne, che tutti i ca-
L'ottavo ebbe luogo nell'820. nonici, preti, diaconi e suddiaconi
Cenedrite abbadessa e figlia di Ce- osservino la continenza , o lascino
nulfo re di Mercia, diede solenne le loro chiese, e ne affidò la ese-
soddisfazione a Wulfredo per di- cuzione a due vescovi che furono
Terse terre, che il re suo padre con essolui i ristoratori della disci-
avea usurpato alla chiesa di Can- plina monastica in Inghilterra. Diz.
torbery. Angl. t. I. de concilii; Regia toni. XXV; Lab-
Il nono ed il decimo furono te- bé tom. IX; Arduino toni. VI;
nuti nel 904 e 900, il primo per Angl. tom. I.
alcuni nuovi vescovi, il secondo pel Il duodecimo nel 1072: l'arci-
re Edoardo figlio maggiore di Al- vescovo di Cantorbery fuvvi dichia-
fredo. In questo si lesse una lette- rato primate di quello di York.
ra del Papa Benedetto IV, colla Angl. tom. I.
quale lagnavasi che il re lasciasse Il decimo terzo nel 1074: ven
il paese di Wessex senza vescovi: ne in esso ingiustamente depo
,

ING ING i33


ilo s. Wulstano vescovo di Wor- ventesimo terzo nel iS56 sotto
Il

cester. Regia tom. XXVI; Labbé il cardinal Polo legato della santa

tom. X; Arduino tom. VI. Sede, e fu chiamato concilio na-


Il decimoquarto nel 1073 fu re- zionale.
lativamente alla disciplina ed ai co- Sui concilii d' Inghilterra scris-
stumi, massime sopra le donne e se Enrico Spelman, Concilia, de-
i fanciulli, che per timore aveano creta, leges, constitutiones in re ec-
preso il velo o l'abito religioso. clesiarum orbis Britannici ad an-
Angl. tom. I. Nel 1093 vi fu un'as- nulli 1 53 1 . Questa compilazione
semblea di vescovi d' Inghilterra , de' concilii d'Inghilterra è divisa in
per ordinare s. Anselmo arcive- due parti ; la prima arriva sino al
scovo di Cantorbery. Angl. t. I. 1066, la seconda sino al i53r.
Il deciaaoquinto concilio fu te- La prima fu ristampata nel 1640.
nuto nel iog5 contro il Papa Ur- Comprende i concilii tenutivi dallo
bano II, il quale venne difeso da stabilimento del cristianesimo in
s. Anselmo arcivescovo di Cantor- Inghilterra fino al 1 066 ; la secon-
bery, che fu perciò rimandato e da contiene i concilii tenuti fino al
deposto. Angl. tom. I. tempo dello scisma di Enrico Vili :

Il decimosesto del 1167, in cui di questa seconda parte ne fu be-


i vescovi in Northampton citarono nemerito Dugdale perchè vi ag-
avanti il sommo Pontefice s. Tom- giunse più della metà del volume.
maso di Cautorbery, perchè oppo- David Wilkius ci diede, Concilia
nevasi al decretato nel conciliabolo Magnae Britanniae et Hiberniae
di Clarendon. Angl. tom. I. a synodo Verolamensi anno 44*3,
Il decimosettirao fu celebrato nel ad Londinensern 1 7 1 7 ; accedimi
1 1 83. Angl. tom. I. constitutiones et alia ad historiam
Il 1 188
decimottavo venne nel anglicani spectantia, ivi 1736. È
adunato a Guntington nel Nor- una ristampa dei concilii di Spel-
thampton, per le imposizioni ne- man con numerose aggiunte. No-
cessarie alla guerra santa di Pale- teremo che i concilii riportati di
stina e per far leve di soldati. Angl. sopra sono i soli inglesi non bri-
tom. I. tanni; e quanto all' ordine, cosi li

decimonono nel 1 34-1 contro


II notammo non perchè tali sieno ri-
quelli che vanno brigando benefi- conosciuti per ordine di tempo
zi ecclesiastici, essendone ancor vi- ma solo per dargli qui un ordine
vi i possessori. Labbé tom. I; Ar- progressivo.
duino tom. VII; Angl. tom. II.
Il ventesimo nel 1400 relativa- Altre notizie sul cailolicismo e pro-
mente ad una decima e mezza ac- testantismo dell' Inghilterra , e
cordata al re Enrico IV. Angl. delle sedi vescovili, ordini reli-
tom. II. giosi e collegi. Stato presente e
Il ventesimoprimo nel 1402 so- vicariati apostolici d' Inghilter-
pra le contribuzioni e contro i ri- ra , compreso quello di Gibil-
belli. Angl. tom. III. terra.
Il ventesimosecondo nel 1404
sul medesimo argomento. Angl. t. Fu già l'Inghilterra chiamata Li

HI. terra de'sanli, vi si tennero molti


i34 ING ING
concilii come si può vedere nei di lutti i vescovi, al quale assiste-
citati autori ed in questo Diziona- rono i seguenti. Lanfranco metro-
rio ai rispettivi articoli de'luoghi politano, Tommaso arcivescovo di
ove furono adunati, e vi fiori il York, Willesrao di Londra, Val-
monachismo, laonde a questo spe- chelino di Worcester , Erimanno
cialmente deve attribuirsi la con- Syraburnensis, Remigio di Dorcas
versione di tanti popoli di questo o Lincoln, Erfasto Helmeanensis o
regno, dappoiché i monisteri ar- di Norwich, Stigando Slequensis,
rivarono al novero di seicento. Osberno di Oxford, Yilstano o
Numerose furono le sedi vescovi- Guilstano IVirìceslrensìs, Gualdero
li ove fiorirono dotti e santissimi di Hereford, Gisone di Wels, Pie-
vescovi, suffraganei dell'arcivescovo tro di Lichfield, di Durharn
di Cantorbery primate d'Inghilter- assente; il vescovo di RolF, vacante.
ra e dell' arcivescovo di York,
,
Ad un concilio chiamato generale
compresi in due provincie eccle- del 1127 assisterono i seguenti ve-
siastiche; non esseudo questo il scovi: Guglielmo di Cantorbery, Gu-

luogo di parlare di quelle di Sco- glielmo di Winchester Ruggero ,

zia e d' Irlanda, trattandosene ai di Salisbury, Everardo di Nor-


loro articoli. Sotto all' arcivescovo wich, Sigelfido di Chichester, Ric-
di Cantorbery furono sottoposti i cardo d' Hereford Godofredo di
,

vescovati di Londra ; Winchester Bath, Giovanni di Ross, Guglielmo


cui si unì Dorchester ; Rochester ; d'Excester, Alessandro di Lincoln,
Ely o Heli ; Norwich che riunì Erveo d' Ely, Bernardo di s. Da-
le sedi di Dunwich, Elmham e vide, Urbano Glamorgalensis o di
Thetfort ; Peterborough ; Lincoln Landaff, e David di Bangor. Ne fu-
cui si unì Dorcester e Lexce- rono assenti Turstano di York ,

ster ; Lichfield colla residenza a Simone di Worcester, e Randulfo


Conventry ; Worcester ; Hereford ;
di Dunholm. Morti erano Riccar-

Gloucester ; Oxford ; Chichester do di Londra e Roberto di Con-


cui si unì Seolsei; Salisbury cui ventry. La notizia d' Inghilterra
si "unì Wilton e Sherburn ;Exe- dell'abbate Milon nel 12^5 ci dà
ter cui sio unì Cridia Devon- il seguente catalogo de' vescovati.
shire e Cornovaglia con residen- Cantorbery metropoli, Londra, Rolf,
za a Bodmin; Wells con resi- Chichester, Excester, Winchester,
denza a Batti uniti; Bristol; Lan- Bath, Salisbury, Worcester, Here-
dau"; s. David cui si unì Caerleon ford, Conventry, Lincoln, Norwich,
e Patcrnum o Land-Patein Ban- ;
Helles, s. David, Landalf, Bangore,
gor cui si unì Wict-Isle, ; e s. s. Asaph, Assano, Asso, Lichfield,
Asaph o Elvia. Sotto all' arcive- York metropoli, Durharn, Cardoe,
scovato di York furono sottoposti Carlisle, e Whitehaven. Sopra i
i vescovati di Durharn, cui si unì vescovati d' Inghilterra sono a ve-
Lindisfarn ed Hexham, il quale poi dersi i loro articoli e 1' opera di
si unì a York; Carlisle; Chester; Enrico Wharton figlio di un mini-
e Man cui si unì Sodor con re- stro anglicano, intitolata: Anglia
sidenza a Russi n capitale dell'isola. sacra , siv e colleclio hisLoriarum
Lanfranco arcivescovo di Cantor- partirli antiquius, partirli recenter
bery riunì un concilio nel 1075 seripianini de archiepiscopi^, et
ING ING i35
epìscopi* Angliae. Londini 1691, Watson vescovo di Lincoln, e fu
tomi due in fog. Questa è l'opera I' ultimo di quelli che non vollero
più generalmente nota di Wbarton. eroicamente uniformarsi alle dispo-

Havvi nel primo volume la storia sizioni della regina Elisabetta. Pas-
delle chiese ch'erano state posse- sarono quattordici anni senza che
dute dai monaci fino al i54o. Il si potesse dare a monsiguor Wat-
secondo contiene una raccolta delle son un successore nell'ordine epi-
vite de' vescovi, composte da an- scopale, poiché le persecuzioni di-

tichi L'autore divisava di


biografi. venute più che prima atroci , re-
pubblicarne un terzo, il quale con- sero le comunicazioni colla santa
tenuto avrebbe la storia delle chie- Sede di una somma difficoltà. Nel
se possedute dai canonici secolari 1598 per le premure del cardinal
e regolari, ma la morte dell'arci- Enrico Gaetani protettore della
vescovo di Sandcroft, che indotto nazione inglese presso Sede apo-
la

avealo ad un tal lavoro, gli tolse stolica, fu eletto da Clemente Vili


i mezzi di continuarlo, né uscì di in arciprete del clero secolare d.
quest'ultima parte che De episco- Giorgio Blackwell. Non piacque al

pis et de decanibus Londinensibus clero questa nuova forma di go-


et Assanensibus ad annum i54o. verno, per cui fece istanza pel ri-

Londra i6cp. Wharton cooperò stabilimento de' vescovi ordinari ;

all' edizione delle Antichità della ma le calamità de'tempi trattenne-


diiesa della Gran Bretagna di ro la santa Sede dal condiscen-
G. Acworth, ed a quella dell'ope- dere alla domanda, ed in vece
ra di Francesco Godwin sui Vesco- nel i6a3 credette opportuno di
vi d* Inghilterra, ossia catalogo dei deputare al governo della chiesa
vescovi d'Inghilterra dall'epoca del- cattolica d'Inghilterra una persona
lo stabilimento del cristianesimo insignita del carattere vescovile
in quell' isola, con una storia in come vicario apostolico del Papa,
compendio delle loro vite e delle e con giurisdizione straordinaria.
loro principali azioni. In Londra La scelta cadde su monsignor Bi-
ne furono fatte diverse edizioni. shop vescovo di Calcedonia in parti-
Al fatale avvenimento dello sci- bus, e questi fu il primo vicario
sma le sedi vescovili erano venti- apostolico alla cui autorità fu as-
quattro nella sola Inghilterra, e le soggettata l' Inghilterra e la Sco-
ricche rendite di esse passarono zia, con quelle facoltà che i ve-
ai vescovi protestanti. La brutale scovi esercitano nelle loro città e
passione di Enrico YI1I distrusse diocesi. Egli istituì un decano ed
gli ospizi, i monisteri , i capi- un capitolo, ma essendo morto
toli, e come abbiamo detto abolì il poco dopo gli fu dato in successo-
cattolicismo. Chi del clero non a- re monsignor Smith, il cui governo
derì al nuovo erroneo sistema ec- però non fu gran fatto felice. Dis-
clesiastico, o morì sotto la scure, graziatamente le discordie del cle-
vittima di atroci patimenti, o da- ro cattolico diedero motivo al go-
to un eterno «ddio ai parenti, ai verno protestante di tribolare la

beni, alla patria, passò esule in chiesa vera della Gran Bretagna.
terre straniere. Nel 1 5 8 4 venne Per salvarsi dalla persecuzione mon-
al termine di sua vita monsiguor siguor Smith si rifugiò in Francia,
i36 ING ING
ove mòri i655. Passarono
nel Fu sempre presso i cattolici
trent'anni senza che i Pontefici gli d'Inghilterra di un grand'oggetto
potessero dare un successore, re- la questione della loro emancipa-
golando intanto la chiesa il deca- zione, e •
tutte le trattative fatte
no ed il capitolo istituiti dal ve- dai ministri governo inglese,
del
scovo di Calcedonia. Assunto al Quei cattolici del regno, che altra
trono Giacomo II, ^essendo egli mira non avevano che il hene dei-
cattolico, moslrossi propenso a ri- la loro religione, dalla quale né
donar la pace alla travagliata cri- l'interesse né 1' ambizione può al-
stianità, laonde nel suo breve re- lontanarli, non potevano senza do-
glio fu eletto vicario apostolico di lore vedere, che quanto avrebbe-
tutta 1' Inghilterra da Innocenzo ro essi guadagnato coli' emancipa-
XI monsignor Leyburn vescovo zione, tanto potevano perdere nel-
di Adrumeto in partibus; e dopo la religione accordando condizioni

due anni fu creato un secondo che avrebbero dato al governo


vicario apostolico nella persona di inglese un'influenza sulla discipli-
monsignor Giffòrd vescovo di Ma- na cattolica, cagione di conseguen-
daura in parlibus, e nel i685 per ze dannose alla purità della reli-
autorità dello stesso Pontefice tutta gione, e mai da paragonarsi al be-
la Gran Bretagna venne divisa in ne civile che potevano sperare,
quattro vicariati apostolici, cen- Quantunque le leggi del 1778,
trale, meridionale, occidentale e del 1791, e del 1793 recassero
settentrionale, tutti insigniti di ca- successivamente notabili cangiamenti
raltere vescovile, ad ognuno Già-
e alla situazione politica dei cattolici
corno II assegnò l'annua pensione inglesi, pure essi restavano sogget-
di mille lire sterline. Nel 1688 ti a molte esclusioni e restrizio-
nuova burrasca turbò la pace del- 1 ni che sembrarono non conformi
la chiesa cattolica, perchè venendo alla giustizia ed ai voti delle per-
deposla dal trono la famiglia degli sone più. illuminate della stessa
Stuardi, venne esso dato al prin- nazione, molto meno confacenti al-
cipe d' Orange protestante, e ne- la natura del governo medesimo,
mico implacabile del nome catto- Nel 1799 dieci vescov ' d'Irlanda,
lieo. Subito cessarono le pensioni, alla vista di molti vantaggi propo-
ricominciò la persecuzione, che non sti dai ministri del governo, ma-
rallentò la che nel
sua violenza nifestarono che non trovavano cosa
fine del passato secolo, al che con- inconvenientedi accordare al go-
tribuirono non poco quegli esem- verno una qualche influenza nelle
plari ecclesiastici , che fuggendo nomine de' vescovi per 1' oggetto
la rivoluzione francese trovarono dell' emancipazione. E nel 1808
un asilo in quell'isola. Fu nel 1791 fu la prima che venne par-
volta,
in cui usci qualche legge in sollie- tecipato col parlamento il veto, e
vo de' poveri cattolici; il culto nel le risoluzioni generiche de'vescovi
recinto delle chiese divenne più suddetti del 1799; e si dichiarò,
libero, ed i magistrati desistendo che il re avrebbe il diritto di e-
dalle sevizie, si accrebbero le cap- scludere dai vescovati i soggetti
pelle,ed il numero de' fedeli si presentati, allorché avesse ragione
raddoppiò mirabilmente. di sospettare di fedeltà. In tale
ING ING i3 7
occasione nel parlamento fu co- I cattolici inglesi non potendo
uiuuicato sul proposito il consen- essere indifferenti in tale questio-
so favorevole di monsignor Milner, ne alle risoluzioni de' vescovi ir-
uno de' vicari apostolici del regno, landesi, formarono una società os-
e rappreseatante de' vescovi irlan- sia assemblea in Londra. Intanto
desi. Ma subito tal prelato prò- 1' affare avea preso molta voga,
testò pubblicamente che non avea essendo state agitate molte subal-
dato il consenso formale al pre- terne questioni fra' cattolici del re-
detto progetto, e che non lo da- gno, e fatte diverse mozioni nei
rebbe senza prima attendere le i- parlamenti dai lordi Grenville e
struzioni de' vescovi irlandesi. In Grey, e da Ponsonby e Hippisley
seguito di ciò si manifestò, spe- membri del parlamento in favore
cialmente in Irlanda, anche dal- del veto, e tutte riuscite colla mag-
io popolo
stesso una opposizio- , giorità de' suffragi contro i catto-
ne grande al veto , che si ri- liei. iVel primo febbraio 1810 si

guardava come il sacrifizio della tenne assemblea de' cattolici in-


['

religione e della libertà ecclesia- glesi in Londra, i quali per non


stica nella scelta de' vescovi ; d'ai- porsi in contraddizione coi cattolici
tronde governo fino a tal tem-
il irlandesi, stesero una risoluzione
pò non avea motivo di lagnarsi con termini generali, annunziando
de' vescovi cattolici, né sospettar che i cattolici sono disposti a pre-
doveva della loro fedeltà non vi : starsi a condizioni, che producano
era dunque motivo di temenza una soddisfazione reciproca,e che
per l'avvenire. Uscirono molti scrit- siano conformi ai priucipii della
ti, e fu un grido generale contro disciplina della Chiesa romana. I
il veto, essendo conlenti i catto- vicari unirono ne' sen-
apostolici si

lici piuttosto di gemere nell' avvi* timenti così espressi, ed il solo


limento, al quale erano avvezzi da monsignor Milner rifiutò il suo
molti anni, che fare la minima of- suffragio, credendo di vedere nella
fesa alla disciplina cattolica; ben risoluzione la riprovazione delle
persuasi di avere molte ragioni di ultime determinazioni de' vescovi
non potersi fidare di un governo irlandesi a cui era unito, e dei
che gli avevacon tauto trattati quali era rappresentante o agente,
rigore, solo perchè erano cattolici. Quindi i cattolici inglesi si posero
Quindi que' dieci vescovi irlandesi in opposizione coi vescovi irlandesi;
ritrattarono qualunque adesione mo- il progetto de' primi venne porta-
strata nel 1799, mentre non ave- to in parlamento, seguirono diver-
vano mai creduto di acconsentire se mozioni, e nacquero molte e
ad una influenza del governo così varie vicende. Monsignor Poynter,
estesacome veniva proposta, e che uno de' coadiutori de' vicari apo-
sempre avrebbero riservata la san- stolici, tentò con efficaci lettere di
zione al Papa. In fatti nel 1808 persuadere monsignor Troy arci-
predetto tutti i vescovi irlandesi, vescovo di Dublino, asserendo che
uniti in un sinodo nazionale, ri- le risoluzioni prese in Londra dal-
solsero che non era spedieute di 1' assemblea de' cattolici erano ri-
introdurre alcun cangiamento nella strette al caso che non venire
>cclta de' vescovi. né la fede, né la disciplina altera-
3 9

i38 ING ING


ta ; ma ogni tentativo fu vano, la unanime de' vescovi d' Irlanda;
perchè 1' Irlanda continuò a pro- monsignor Poynter in favore del
nunciare contro Nel 1 8 1 il velo. veto e del rescritto, unito ai cat-
si rinnovarono nel parlamento per tolici di Londra ed agli agenti del
opera dei membri inglesi molte governo britannico, a'quali piaceva
mozioni in favore de' cattolici, e 1' uno e 1' altro Pio VII non .

quasi tutte furono rigettate. Si u- prese alcuna risoluzione formale,


nirono nuove assemblee in Londra, ma il cardinal Litta prefetto di
e insorsero nuove mozioni ne' par- propaganda fide, come accennammo
lamenti ; e queste senza risultamen- più sopra, rispose con lettera con-
to a prò de' cattolici, e non senza cepita in termini generali, che fa-

dispiacere di que' cattolici favore- vorivano sotto alcune riserve il ve-


voli al veto. Ciò non ostante la to. In seguito continuando la di-
questione formava una
del veto visione de' cattolici in tutto il re-
delle dispute di animosità, quando gno, nonmancarono nel 1 8 1

monsignor Poynter divenuto vica- nel parlamento nuove mozioni, ina


rio apostolico di Londra per mor- senza frutto. Finalmente piacque
te di monsignor Douglas, pensò di alla divina provvidenza di muove-
ottenere da Roma una decisione re gli animi, e quindi 1829
nel
per mezzo del suo agente abbate venne accordata la sospirata eman-
Macpherson, credendo in tal mo- cipazione ai cattolici senza il veto,
do di guadagnare sentimenti dei i laonde i vescovi dell' Irlanda, i vi-

vescovi irlandesi. Non era rimasto cari apostolici di Scozia e d' In-
in Roma in detto tempo che qual- ghilterra, ed i coadiutori degli uni
che prelato, che per l'età avanzata e degli altri, vengono liberamente
avea potuto essere dispensato dal- eletti influenza e 1' appro-
senza 1'

l'esilio. Fra questi monsignor vazione governo inglese, ed


del
Quarantotto eh' era vice- prefetto al modo che si accennò nel voi.
di propaganda fide, concesse un XVI, p. s5o del Dizionario.
rescritto nel 8 1 4 favorevole al 1 Dopo sì sospirato avvenimento
veto. Questo rescritto cagionò le rientrarono i cattolici al godimento
più. grandi turbolenze fra i catto- di quasi tutti i. diritti civili e mi-
lici maggior-
del regno, ed accese litari, obliato ogni obbligo di giu-
mente i due partiti ; mentre i fau- ramento, abolite molte leggi pena-
tori del veto lo sostenevano come li, tra le quali però si volle con-
una decisione solenne, gli altri servata quella che condanna alla
contrastavano a monsignor Qua- multa di ceuto lire sterline quel
rantotto 1' autorità di pronunziare prelato che assumesse il
cattolico,
in quest' affare, essendo Pio VII titolo d' una sede occupata da un
in deportazione per opera de' fran- dignitario anglicano, benché neh' Ir-
cesi invasori del suo stato e di landa che ha quattro arcivescovi
Roma. In questa tornato il Ponte- e ventitré vescovi cattolici, portano
fice, subito vi si recarono i vicari questi tutt' ora gli antichi titoli,

apostolici del regno un dopo 1' al- godendone le rendite i vescovi an-
tro per rappresentare le loro ra- glicani. Rosa dunque la pace e la

gioni. Monsignor Milner contro il libertà alla chiesa d' Inghilterra,


velo ed il rescritto portò la paro- il clero ed i laici più notabili
,

ING ING i3 9
umiliarono alla santa Sede le più dosi, come dicemmo in principio,
rispettose richieste per cambiare la il regno d' Inghilterra in quaranta
forma del governo ecclesiastico, co- contee , ed in dodici contee il

me più non voluto dalle circostan- principato di Galles, oltre le isole


te mutate. Tra gli altri cambia- di Man, di Jersey e di Guernsey,
menti si domaudava che si accre- e che Londra, York ed altre insi-
scesse il numero de' superiori ec- gni città costituiscono altrettante
clesiastici ; eh' essendo cresciuta la contee, tutte le mentovate contee
greggia si accrescessero in propor- contengono diecimila centotrentatre
zione i pastori ; inoltre si fece i- parrocchie della setta episcopale,
stama per 1' istituzione dei capito- eh' è la dominante
trovano pe- ; si

li e dei decanali, ed il ristabili- rò in Inghilterra, come pure no-


mento delle antiche sedi vescovili. tammo, presbiteriani, unitari, quac-
Ma la santa Sede non giudicò co- queri, anabatisti , metodisti, ebrei,
sa prudente mettersi in collisione ec. Dicemmo egualmente che al-
coi vescovi protestanti, i quali fa- lorquando Enrico VIII si separò
cendo parte del corpo legislativo dalla Chiesa romana, costituì sé
potevano recar grave danno e far ed i suoi successori capi della re-
perdere in un momento i frutti ligione, per cui il re come tale
delle fatiche di tanti anni. Dopo tuttora invoca, proroga, discioglie
però moltiplici consulti, esami ed an- i sinodi ecclesiastici, nomina arci-
tiveggenze richieste dalla prudenza, vescovi e vescovi. Gli arcivescovi
escluso il progetto di fondare ve- sono due, quello di Cantorbery
scovati, come troppo pericoloso, primate del regno, e quello di
nell' anno 1840 dalla sacra con- York. I vescovi sono venticinque, cioè
gregazione di propaganda fide e venti nella provincia Cantauriense,
con piena approvazione del regnan- e cinque in quella di York. Della
te Gregorio XVI, fu data una prima provincia, oltre l'arcivescovo di
nuova forma al regime ecclesiasti- Cantorbery, i vescovi sono di Lon- :

co d' Inghilterra, mediante il pon- dra, Winchester, Liehfield e Con-


tificio breve Muneris j4postolìcis ventry, Lincoln, Ely, Salisbury,
de' 3 luglio, Bull, de Prop. fde Exeter, Bath e Wells, Chichester,
t. V, p. 198. Fu portato ad otto Norvick, Worcester, Hereford, Ro-
il numero de' vicariati apostolici, chester , Oxford , Peterborough ,

come vedrà più innanzi, pre-


si Gloucester, Bristol, Llandaff, s.

messo qualche notizia sopra alcuni David , s. Asaph e Bangor. Si


corpi religiosi, e sopra i collegi vogliono attualmente unire i due
che in alcuni regni vi furono aper- ultimi e farne un altro in Man-
ti dopo la defezione di Enrico chester. Della seconda provincia
Vili, per conservare i fedeli che oltre 1' arcivescovo d' York, i ve-
sierano mantenuti costanti, e per scovi sono: di Durham, Carlisle,
richiamare quelli che aveano se- Chester, Man, ed il nuovo di Ripon.
guito 1' errore. Riguardo alla Sco- La chiesa anglicana ha di rendite
zia, sino dal 1827 fu accresciuta lue sterline provenien-
tre milioni di
di un terzo vicariato apostolico, ti gran parte da decime; ma il
in
risalendo 1'
istituzione degli altri celebre O'Connell in un suo discor-
due al 1695 ed al 1732. Divideu- so disse che il mantenimento del
,

i4o ING ING


clero anglicano costa sei milioni di dale, e 3977 in Speed. Maitland os-
liresterline all'anno, pari a tren- serva nella 6ua 6toria di Londra
tadue milioni e oltocentomila scudi e di Westminster pag.
391, che
romani. L' alto clero è piuttosto 3977 lire di quel tempo ne fareb-
una dignità che un corpo avente bero oggidì ventimila. Egli aggiun-
giurisdizione ; i vescovi sono baro- ge che l' abbazia di Westminster
ni e pari del regno. colla rendita accennata era la più.
Passando a dire degli ordini re- doviziosa che vi fosse in Inghilter-
golari d' Inghilterra, oltre quanto ra; essa era anche la più ricca-
superiormente di essi venne nar- mente fornita di vasi sacri e di
rato, l'istituto benemerito dell'or- ornamenti preziosi. 5. L' abbazia
dine di s. Benedetto, o nel fine di Winchester, fondata sotto il no-
del sesto secolo per mezzo di s. me della ss. Trinità da s. Berino
Agostino e compagni spediti dal e Rinegilso primo re cristiano dei
Papa s. Gregorio I, o poco più west-sassoni, e conosciuta poscia
tardi si stabili in Inghilterra, fio- sotto nome di san Swituno
il
,

rendovi mirabilmente in virtù, o- i5o7 lire. 6. Sant'Edmondo Bu-


nore e potere. L'abbate del mo- ry, edificata dal re Canuto, 1659
nistero di s. Albano sedeva al par- lire Dugdale, e 2336 in Speed.
in
lamento innanzi a tutti gli abbati 7. L'abbazia d'Ely ristaurata da
mitrati, la qual precedenza gli fu s. Etelvoldo 1084 lire ; il vesco-
accordata dal Pontefice inglese A- vato della stessa città 21 34 lire.

driano IV nel 1 1 54, e molti re 8.Abingdon, fondata sotto il no-


confermarono questo privilegio. Pri- me della santa Vergine , da Ced-
ma della distruzione de' monisteri walla e Ina re dei west-sassoni
in Inghilterra ventisette o venti- 1876 lire. 9. L'abbazia di Reading,
nove abbati e due priori, quasi edificata dal re Enrico I, ig38 li-

tutti dell'ordine di s. Benedetto, re, io. Thorney nella contea di


erano baroni, ed avevano il dirit- Cambridge, restaurata da s. Etel-
to di sedere al parlamento. Col voldo in onore della santa Vergi-
dare la lista qui appresso delle ne, 5o8 lire. 11. Waltham, la
abbazie che godevano questo pri- quale da chiesa collegiata fondata
vilegio, noteremo la rendita an- dal conte Aroldo nel 1062, fu
imarla, giusta la stima fattane al- cangiata dal re Enrico II in ab-
lorché furono distrutte; è noto che bazia di canonici regolari di s. A-
la lira sterlina di cui si tratta e- gostino sotto il nome di s. Croce,
quivale ad un luigi d'oro circa, 900 Dugdale, e 1079 in
lire in
i. Albano 21 02 lire secondo la
S. Speed. San Pietro di Glou-
1 2.

maniera ordinaria di contare, e cester, fondata da Wulfero ed Etel-


25 io in Speed. 2. Glastembury, redo re di Mercia, i55o lire: En-
dedicata alla santa Vergine, 33 11 rico VIII fece una cattedrale di
lire in Dugdale, e 35oo in Speed. questa abbazia. i3. Tewksbury
3. S. Agostino di Cantorbery i4i3 1 598 lire : questa abbazia fu fon-
lire trasportate alla corte dello scac- data nel 7 i5 da Doddo primo si-

chiere; e la chiesa priorale di Cristo gnore di Mercia, il quale si fece


nella stessa città 2387 lire. 4- L'abba- monaco a Pershore. 1 4- Winchel-
zia di Westminster 3471 lirciuDug- comb nella conica di Gloucestcr
ING ING i4 t

7^9 lire: questa abbazia fu fon- chiamata anticamente Streaneshalch,


data da Offa e Kenolfo re di fondata nel 657 dal re Oswi in
Mercia. i5. Ramsey nella contea favore di s. Ilda. 2 3. L'abbazia di
di Huntingdon, fondata sotto il Selby nella contea di York, fon-
nome della santa Vergine e di s. data da Guglielmo II in onore di
Benedetto da Ailwyne aldermano s. Pietro e di s. Germano, 729 li-

d'Inghilterra e conte degli est-an- re. 2 4- Santa Maria di York, edi-


gli, 1716 lire. 16. Bardney nella ficata sotto regno di
il Guglielmo
contea di Lincoln: quest'abbazia li, 2o85 lire in Speed. Le altre
essendo stata distrutta nell'870 dai abbazie mitrate erano quelle di
danesi che vi trucidarono trecen- Shrewsbury , di Cirencester, di
to monaci, fu riedificata da Gu- Eveshara, di Tavistock, e di Ida
glielmo il Conquistatore. 17. Croy- a Winchester. Giovanni Speed già
land 1087 in Dugdale, e 12 17 in sarto in Londra, per l'amore del-
Speed. 18. S. Benedetto di Hultn l'antichità si dedicò allo studio, e
nella contea di Norfolk, fondata diede il Teatro dell'impero della
circa l'anno 800, 585 lire. Que- Gran Bretagna, che presenta la
st'abbazia fu donata da Enrico esatta geografia dei regni d'Inghil-
Vili ai vescovi di Norwich, in terra, Scozia ed Irlanda, e delle
cambio per terre dipendenti dalla isole adiacenti, Londra 1606. E
loro sede, la cui entrata annuale dessa una l'accolta di carte di tut-
era allora di io5o lire. Da indi te le contee, colla pianta delle prin-
innanzi i vescovi di Norwich sono cipali città e corte descrizioni, trat-
i soli abbati in Inghilterra. Il mo- te la maggior parte dalla Britan-
nistero della Nor-
ss. Trinità di nia di Camden. L'opera sua più
wich era stimato 1061 lire. ig. grande, frutto laborioso di quattor-
L'abbazia di Peterborough, fonda- dici anni, è la Storia della Gran
ta nel 655 da Penda re di Mer- Bretagna pubblicata nel 1614. Fu
cia, e riedificata da Adolfo can- annoverato tra gli scrittori che me-
celliere del re Edgaro che vi si fe- glio ebbero organizzata la testa per
ce monaco, e ne morì abbate. Se iscrivere storia. Guglielmo Dugdale
ne faceva salire la rendita a 1921 antiquario, storico ed autore di
lire nel XXVI anno di Enrico varie opere, compì la raccolta dei
Vili, secondo Dugdale; e si trovò concilii di Spelman, Londra 1664.
di 1972 dal conto che ne fu fat- Compilò di concerto dell'antiqua-
to. Enrico Vili lasciò nel suo sta- rio Ruggero Dodworth il Mona-
to la chiesa per non turbar le ce- sticon Anglicanum, ornato di ve-
neri della regina Caterina d' Ara- dute delle badie, delle chiese, de-
gona, e cangiò l'abbazia in una gli ospedali, delle cattedrali, delle
sede episcopale, la cui rendita an- collegiate, con le rispettive storie ,

nua è di 4'4 me '


a cai c0 del re.
'i in lingua latina, ed in tre volumi
20. L'abbazia di Battle nella con- in foglio, pubblicati successivamen-
tea di Sussex, fondata onore di
in te nel i655, x 66 1 e 1673. Jaco-
s. Martino da Guglielmo il Con- po Wright pubblicò in inglese nel
quistatore, 880 lire. 11. Malmes- 1793 un cattivo compendio di tale
bury nella contea di Wilts 8o3 opera. J. Steven ne fece una tra-
lire. 22. L'abbazia di Whitby duzione compita in tre volumi 1 7 8, 1
,

i4* ING ING


1722 e 1725. In Londra nel 1817- quasi estinto ordine benedettino in
i83o se n'è fatta una magnifica Inghilterra.Tale adozione fu con-
edizione in otto volumi in idio- fermata da Paolo V nel 1612, col
ma inglese. Finalmente, per non breve Sicut accepiinus. Stabiliti poi
dire di altri, Browne Willis, altro dei monisteri con apostolica au-
antiquario inglese , autore di pa- torità in Francia ed in Germania,
recchie opere, compose: Storia del- da questi si portavano i monaci in
le abbazie che davano sede in par- Inghilterra a confermar nella fede
lamento, e delle chiese cattedrali i credenti, a ricondurre a questa gli
conventuali, 17 18 e 1719; nonché eretici. Suscitatasi la rivoluzione fran-
Descrizione delle cattedrali d' In- cese, distrutti con tutti i pii stabi-
ghilterra col Parochiale Anglica- limenti i monisteri benedettini, fu-
num, corredala del disegno delle rono i monaci inglesi obbligati a
cattedrali,1727, 1730 e 1733. Va rifugiarsi in Inghilterra. Ivi dopo
avvertito che in quest'opera, mal- varie vicende riuscirono a fondare
grado il titolo menzognero che due monisteri, uno di s. Lorenzo in
gli diede Osborne, altro
il libraio Ampleforlh nella contea di York,
non contiene realmente che la sto- l'altro in Downside nella contea di
ria delle cattedrali di York, Dur- Somerset dedicato a s. Gregorio I
ham, Carlisle, Chester, Man, Lich- Magno. Ottennero in seguito di fa-
lìeld, Ilereford, Worcester, Glou- re i voti solenni nelle cappelle dei
cester, Bristol, Lincoln, Ely, Ox- monisteri, senza l'intervento de' se-
ford e Peterborough. colari, a porte chiuse, e di non es-
Quanto immenso bene abbia fat- sere tenuti ad indossar l'abito mo-
to l'ordine benedettino in Inghilter- nastico finché non si cambiassero
ra per circa dieci secoli, non è co- i tempi. In virtù delle loro costi-
sa facile a raccontarsi ; ma ve- tuzioni i monaci giurano di dedi-
nuta lagrimevole epoca dello sci-
la carsi alle furono
missioni. Quelle
sma, quest'ordine si trovò involto compilate da nove definitori bene-
nelle comuni calamità. Le ricche ab- dettini, tre inglesi, tre italiani e
bazie furono invase, derubati i be- tre spagnuoli, sotto gli auspicii del
ni, ed i membri della congregazio- cardinal Guido Bentivo^lio, d'ordi-
ne soggiacquero alla proscrizione, ne di Paolo V e da lui approvate
comune ai ministri del santuario. nel 1619 col breve Ex incumbenli,
Un cosi insigne istituto non vi an- e confermate da Urbano Vili me-
dò per altro del tutto- perduto. Ai diante il breve Piantala, emanato
tempi Clemente Vili non vi ri-
di a' 12 luglio 633. Nel i83o le mis-
1

maneva però che un monaco, cioè sioni d'Inghilterra erano quattrocen-


il p. Sigeberto Bucley di Westmin- to, ed un gran numero di queste
ster, il quale languiva in una pri- erano assistite dai monaci benedet-
gione. Quel Pontefice avendo desti- tini ; al presente l'ordine ha anche
nato alle missioni d'Inghilterra al- dei vescovi nelle colonie inglesi, co-
cuni gióvani educati ne' monisteri me nella Nuova Olanda. Nel 1843
benedettini d'Italia e di Spagna gli Annali delle scienze religiose
questi dal superstite monaco nel suo nel voi. XVI, p. 1 1 3, pubblicarono
carcere furono rivestiti dell' abito una notizia sul ripristinamento dei
monastico, e cosi tornò a vivere il monisteri presso gli anglicani. Ivi
ING ING i43
si dice che la cronaca d'Oxford di ster-Buckingham autore delle Me-
recente avea pubblicato una circo- morie della regina Maria di Sco-
lare a quei membri del clero an- zia. Questi belli esempli avranno

glicano, che si suppongono favore- le più utili conseguenze per il cat-

voli alle nuove dottrine semi-cat- tolicismo in Inghilterra, il cui ra-


toliche de'puseisti, ed intitolata : Ri- pido e meraviglioso progresso au-
pristinazione delle istituzioni mona- menta lo stupore da cui sono com-
stiche e conventuali secondo un di- presi gli stessi protestanti, e segna»
segno adattalo ai bisogni della tamente il clero anglicano. Si dice
Chiesa cattolica riformata in Inghil- che in alcuni distretti comunità
terra.Vi è detto che gì' interessi intere vanno ritornando alla fede
della chiesa anglicana e della cri- de' loro illustri antenati.
stiana educazione del popolo pos- Gli agostiniani, i domenicani, i

sono trarne sommi vantaggi, ed i minori conventuali, i carmelitani e


mali provenienti dall'attuale disor- forse i minimi ebbero conventi nel-
dinato stato de' rapporti civili ed l'Inghilterra. Vi furono e vi sono i
ecclesiastici possono venire rime- gesuiti, i quali attualmente hanno in
diati dal ripristinamento del siste- Inghilterra diciassette missioni, resi-
ma monastico e conventuale in una denze e collegi. Ebbe l'Inghilterra u-
forma acconcia al genio, all' indo- na provincia di cappuccini. Nel 1626
le ed ai bisogni della chiesa an- essi assistevano una segreta cap-
glicana. Si aggiunge che il progetto pella della regina allora cattolica,
avea ricevuto già la sua esecuzione cappella di cui questa avea nella
in Litllemore presso Oxford, per fondazione gittata la prima pietra,
la fondazione fatta dal celebre dot- e non avea voluto ricevere la co-
tor Newman d'un monistero anglica- rona dal vescovo protestante. I me-
no. Questo inaspettato avvenimen- desimi cappuccini nel 1642 furo-
to nel seno stesso della chiesa an- no gittati in una prigione , e di
glicana fece fare diverse riflessioni, essi non si trova più fatta men-
dicendosi che la prelesa riforma zione. Anche i recolletti o rifor-
era astretta a riformare sé mede- mati francescani, distrutti i loro
sima, che vai quanto dire, ad ab- conventi e derubati i beni che pos-
battere ciò che ha edificato per sedevano, ritiratisi in Francia eb-
l'intervallo di tre malaugurati se- bero in Doway noviziato e studen-
coli, ne' quali distrusse e depredò tato, unico per la loro provincia
i monisteri cattolici, millantandosi d'Inghilterra, e di là maturi si

di avere recato benefizio alla re- portavano in quel regno. Nella ri-

ligione ed al popolo; pretta delu- voluzione francese ritornarono nel-


sione e menzogna mae- , chiarita 1' isola, e nel 1804 riuscirono a
strevolmente dal protestante Gob- fondare una casa nel distretto oc-
bet nell'opera citata di sopra. No- donde si portarono nel
cidentale,
teremo, che il dottor Newman, ca- medio. In queste case aperte senza
po della scuola teologica di Oxford autorità pontificia, e forse senza
e dei puseisti, si è convertito al quella dei vicari apostolici, fecero
caltolicismo; così Ward altro, mem- il noviziato ed invalidamente i vo-
bro di tale università. Altrettanto ti : fu però sanato ogni difetto,e
hanno fatto altri, fra'quali Leicc- destinata una casa per l'anno di
,

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prova piuttosto che secolarizzarli e d'Inghilterra della contea di Lei-
dividere i loro beni a vantaggio cester di circa dodicimila anime.
delle missioni. E stata la provin- Ultimamente fabbricarono nella stes-
cia visitata nel 184.3 dal vicario sa contea di Leicester una casa di
apostolico del distretto di Galles ,
noviziato, intitolata Collegio di Ra-
e questi doveva amministrare i loro teliffe, e l'aprirono a' 2 r novem-
beni. Terminata la visita il visita- bre i844- Oltre all'attendere alla
tore ebbe un sussidio dalla pro- conversione de' protestanti , molti
vincia, come l'ebbero altri vicari de' quali abbracciarono la religio-
apostolici, a norma d' un ordine ne cattolica mercè del loro zelo
della congregazione di propaganda essi hanno intrapresa opera uti-
l'

fide del 2 3 aprile i84"2. Va no- lissima di dare le missioni pubbli-


tato, che come i minori osservanti che come si usa nel continente
della Bosnia, così i riformati d'In- sconosciute innanzi nell' Inghilterra.
ghilterra hanno dei beni stabili, ed Prima de' sacerdoti fratelli della
a seconda breve di Urbano
del carità, il ed ec-
costume religioso
Vili, Cupientes, ogni dodici anni clesiastico non si soleva usare pub-
riportano la facoltà di ritenerli. Ha blicamente nell' isola ; ma avendo
la città di Lisbona un monistero essi cominciato ad uscire in pub-
di sacre vergini inglesi dette Bir- blico col costume del clero roma-
gittine, immediatamente soggette al- no, ch'è l'abito loro proprio, quin-
la santa Sede; altri monisteri o di anche altri missionari si diedero
case di monache inglesi sono nel a seguire il loro esempio. Ora pas-
Belgio , in Parigi , ed a Valognes siamo a dire dei collegi inglesi fuori
nella Normandia di teresiane. Veg- del regno.
gasi il breve eruditissimo di Be- Le soppressioni dei monisteri e
nedetto XIV, Quamvix /usto Dei, delle case religiose in Inghilterra,
pridie kal. maii de 1749» Bull, la secolarizzazione de' beni lasciati
Prop. tom. Ili, pag. 247 super , dalla pietà degli antenati al culto
conservatorii virginum Anglicana- ed al servizio del Signore, l'usur-
rum nuncupaturum. Altro ne avea pazione fatta dagli eretici delle
Brusselles. Vi furono nell' Inghil- chiese, collegi, università e pii sta-
terra delle così dette gesuitesse, di bilimenti, recarono nel regno un
cui si trovano le notizie nel so- colpo mortale alla sana dottrina,
praccitato breve di Benedetto XIV, alla carità, alla religione. Per prov-
Quamvisjusto Dei. I sacerdoti dell'i- vedere al bisogno e riparare alle
stituto della Carità [Vedi), fonda- gravissime perdite sofferte dalla fe-
to dal dotto benemerito sacer-
e de cattolica, convenne ricorrere
dote conte Antonio Rosmini Ser- alla fondazione de'collegi fuori del
bati, sino dal i835 sono passati regno. Dicemmo già come in Ro-
in Inghilterra, e vi hanno conse- ma Gregorio XIII cambiò in col-

crato l'opera loro all'educazione legio l'ospedale ch'era destinato a


della gioventù, alla predicazione ricevere i poveri malati della na-
e direzione delle anime, prima nel zione, solo qui aggiungeremo. Al
collegio di Prior-Park presso Bath, cardinal protettore spetta la scelta
poscia nel collegio di Oscott, e nella degli alunni da destinarsi ministri
missione di Loughborough, città evangelici nella patria. Il rettore
,

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ebbe la facoltà di assolvere gli a- collegio più non esiste forse sino
lunni dalle censure, di amministra- dal tempo della fatale rivoluzione
re i sacramenti Pasqua, l'e- nella repubblicana. Oggi in Dovray esiste
strema unzione moribondi; ed ai un collegio affidato agli anglo-be-
era suo obbligo render conto a dettini, di cui è rettore il p. d.
monsignor segretario di propagan- Burchall. Abbiamo un breve di
da fide di sua amministrazione, ed Clemente XIII, De tua singulari,
i conti si esaminavano da una de' 26 novembre 1767, presso il

congregazione costituita dai cardi- t. IV, p. 1 de prop.


1 4- del Bull,
nali protettori dell'Inghilterra, del- fide, indulget, ut extra tempora
l' Irlanda e della Scozia. 1 beni ad ordines promoveri possint , et
dell'ospedale passarono in proprie- absolvi a censuris.
tà del collegio, che ebbe inoltre L' antico collegio secolare di
scudi tremila dalla dateria aposto- Doway, ora estinto, fu fondato dal
lica. Gli alunni devono essere in- celebre Guglielmo Alano di Lan-
glesi o figli di questi, edopo sei caster pubblico professore nell'u-
mesi prestano il giuramento solito, versità di Doway, che di recente
che si conserva nell' archivio di era stata istituita da Filippo II re di
propaganda. Tra i privilegi evvi Spagna e sovrano delle Fiandre, per
quello di poter essere laureati die- mezzo di limosine raccolte da per-
tro un esame, sebbene abbiano fatti sone pie e facoltose, pe' connazio-
gli studi fuori di Roma, e quando nali esiliati dalla regina Elisabetta
entrano in collegio devono aver per causa della religione. Quindi
compita l'umanità: lo studio del- pel primo funse l'incarico di ret-
la filosofia e teologia, e delle lettere tore e maestro nelle scienze : da
ebraiche è la loro occupazione. I questo seminario uscirono molti
decreti d'una antica visita devono individui che per la difesa del pri-
essere letti due volte all'anno alla mato del romano Pontefice e del-
presenza di tutti. Posto il collegio la cattolica fede affrontarono tor-
sotto la tutela della santa Sede, è menti e morte. A questo collegio
tolto ad ogni giurisdizione ed è li- Gregorio XIII assegnò cento scu-
bero dai dazi. Altro collegio per di al mese. Il Cardella nelle Me-
T Inghilterra si trovava in Parigi, morie storiche de' cardinali t. V,
fondato da un signore di quella p. i63 e 268, narra come l'Alano
nazione. Vi si potevano educare essendo fuggito dall' Inghilterra ri-
otto alunni, che facevano gli sludi tirossi a Lovanio, indi fondò a
di filosofia e teologia nella pub- Doway il memorato collegio ; ma
blica università. Avevano l'obbligo dovendo per motivi gravi di sa-
di ascendere al sacerdozio e di ri- lute ripatriare , ed operando nel
tornare alle missioni della patria. suo paese segnalate conversioni
Era esso collegio sotto l'immedia- come confermando nella fede i va-
ta giurisdizione dell'arcivescovo di cillanti, la regina Elisabetta pro-
Parigi, al quale i vicari apostolici mulgò fieri editti contro l' Alano
d' Inghilterra presentavano tre sog- ed i suoi discepoli. A stento fece
getti, uno de' quali egli sceglieva ritorno aDoway, indi si portò a
in rettore del collegio, e vi rima- Reims dove il cardinal Lodovico di
neva in ufficio sei anni. Questo Lorena de'duchi di Guisa, arcivesco-
voi xnv. 10
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vo delia città, gli conferì un canoni- stato ecclesiastico tornava in In-
cato nella metropolitana, ed una ghilterra a mantenere costanti nella
pensione di cento scudi. Indi cogli fede le famiglie cattoliche anche
aiuti di Filippo II, che gli accor- nella propria discendenza. Chi lo
dò una pensione sulla chiesa di abbracciava o si faceva religioso
Palermo, con quelli del Papa s. o portavasi in Roma nel collegio
Pio V, e principalmente coll'ope- di sua nazione, ovvero passava in
ra del cardinale fondò in Reims quelli Spagna. Ve-
stabiliti nella
un collegio pei sacerdoti esiliati nuta Saint-Omer sotto il dominio
dall'Inghilterra, donde uscirono mol- francese, e cessata la pensione della
ti soggetti cospicui per integrità Spagna , ebbe dal re di Francia
e dottrina, alcuni de' quali sacrifi- scudi milleseicento olire molte e-
carono in Inghilterra Ja vita per lemosine e largizioni. Soppressi i

la cattolica fede, e de' quali tesse gesuiti, questi e gli alunni passa-
il catalogo il Marlot nel t. II, p. rono a Bruges negli stati allora
837 e seg. della Storia di Reims. appartenenti alla casa d'Austria, ed
Fin qui il Cardella, sebbene alla erano centosei : ripristinato in ap-
citata pag. 269 scrive che coi no- presso il collegio, tornò a chiuder-
minati aiuti fondò in Reims un si nell'epoca repubblicana. In Sivi-
nuovo seminario in cui si poteva- glia, illustre città dell'Andalusia, e-
vano alimentare circa duecento gio- sisteva per la nazione un collegio
vani, al governo de'quali egli me- fondato nel 1592, ed affidato ai
desimo presiedè nello spazio di gesuiti, capace di mantenere ses-
quattordici anni, e due altri ne santa alunni. Decaduto dal suo
stabili nella Spagna. Quivi ancora splendore e ridotti a sette i suoi
iu attentato alla' vita dell'Alano, collegiali, questi partirono tutti in
ed il governo inglese mandò un un giorno. Riaperto dopo vent'an-
sicario per ucciderlo. Quando poi ni, furono ammessi anche gl'ir-
vi
Gregorio XIII fondò in Roma il landesi; ma in fine non potendo
collegio inglese, lo chiamò a sé, essi alunni sopportare 1' aria e la

gliene affidò il governo, 1' incaricò qualità de'cibi, fu riunito il colle-


della compilazione di regole adat- gio a quello ch'esisteva in Valla*
te e confacenti ai costumi ingle- dolid. Gl'inglesi ebbero un colle-
si; e volendolo creare cardinale, egli gio anche in Madrid ; venuto me-
modestamente si ricusò col dire, no, fu trasportato in Valladolid ,

che meglio avrebbe giovato ai suoi anzi fu riunito all'altro che già e-
connazionali nella sua posizione sisteva in questa città. Quello di
privata ; ma il successore Sisto V Madrid possedeva delle case in quel-
all'improvviso l'esaltò al cardinala- la capitale, le quali vendute, furo-
to. Il collegio secolare di Doway no col ritratto denaro acquistate
cessò alla rivoluzione. vigne in Valladolid; ciò avvenne
Liegi avea un collegio dei gesuiti, nel 1768 per disposizione del se-

e Saint-Omer ebbe un altro grandio- nato reale. In quanto al collegio,


so collegio fondato dai gesuiti inglesi, che già esisteva fino dal 1 569 in
e capace di duecento convittori. Fi- Valladolid, si sa che questo fu fon-
lippo li gli assegnò duemila scu- dato sotto il regno di Filippo 11,
di annui : chi non abbracciava lo che nel i%2 fu approvato da
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Clemente breve Cum
Vili , col e nella pietà, fu in maggior cre-
nulluni firmius praesidium, che a- dito che ogni pio stabilimento di
vea rendite bastanti a mantenere simile natura. E del clero secolare,
venti alunni, e ch'era sotto la dire- essendone rettore d. Edmondo Wm-
zione dei gesuiti. Non erano co- stanley, con trenta studenti e sei
stretti i collegiali a prestar giura- superiori, sotto la dipendenza del
mento di non entrare in religione, vicario apostolico di Londra, il
ciò che fu causa del suo decadi- quale ne nomina il rettore.
mento, perchè correva fama che Quanto allo stato presente del
quei religiosi ammettessero nella cattolicismo e protestantismo in
compagnia i più scelti soggetti. Il Inghilterra, oltre quanto abbiamo
rettore avea molte facoltà riguar- detto, ed oltre quanto diremo par-
danti le ordinazioni, e poteva as- lando poi de' vicariati apostolici,
solvere dall'irregolarità gli alunni e di ciò che si dirà agli articoli
nati da genitori eretici : venti gio- Irlanda e Scozia, daremo qui al-
vani educati in questo collegio, ri- cune brevi generali nozioni. Sono
tornando in patria vi subirono il già alcuni anni che si è suscitata
martirio. Il collegio secolare di nella Gran Bretagna una gravissi-
Valladolid tuttora esiste, e n' è ma contesa, la quale viene tuttora
rettore d. Giacomo Standen. Anche dibattuta con gran calore dalle
la capitale del Portogallo ebbe ed due avverse parti. Il punto della
ha il suo collegio per sostenere la controversia si è la rivocazione
religione nell' Inghilterra. Fu fon- dell' unione legislativa tra l'Inghil-
dato nel 1622 o 1623 da d. Pie- terra e 1' Irlanda. Il celebre Da-
tro Cantinho Fidalgo d'illustre fa- niele O' Connell difensore instan-
miglia. E dedicato ai ss. Pietro cabile de' diritti religiosi e politici
e Paolo; avea gli stessi privilegi della sua patria 1' Irlanda, avendo
che il collegio inglese di Roma, ed tentato ogui via per ottenere dal
in età conveniente vi si prestava parlamento britannico il raddriz-
il consueto giuramento. I vicari a- zamento de' torti e delle ingiusti-
postolici eleggevano il presidente, zie commesse contro la medesima,
la cui semplice testimonianza ba- e non avendo potuto conseguire
stava perchè potessero ascendere 1' intento, ha corso