IVILTÀ CATTOLICA
ANNO QUABANTESIMOQUARTO
VOL. V.
D E L L A SERIE DECI MAQUI NTA
ROMA
p r e s so ALESSANDRO BEFANI
V IA CELSA, 8
presso la Piazza del Gesù
1893
L A MORALE GIUDAICA
I.
II.
III.
IV.
Y.
VI.
V II.
V ili.
cap. 8, p. 33.
c. 8, p. 19.
. cap. 7, p. 80, 81.
modo però da non essere udito: « Scendano sulla testa
cristiano e nella sua casa e famiglia tutte le malatt
lanni, le disgrazie, g li accidenti, le persecuzioni e
sogni che sono stati, sono o siano per essere nella
e famiglia. » E questo, soggiugne Teofito, si deve dir p
e guai a chi noi dice! 1 Che se un ebreo si abbatt
nel funebre corteggio di un' cristiano, dee: dire : «
domani veder ne possa due *. »
È poi di rito che ogni buon giudeo, osservante del
maledica tre volte il giorno tutto il popolo cristiano,
Dio a volerlo disperdere 8; e che nelle cerimonie pasqu
riversi tutto il calice della sua giudaica bile 4.
Finalmente il terzo motivo di tanta sete di sangue c
il bisogno che i giudei ne hanno pei loro usi superstizi
sono primieramente i sortilegii, le cabale e le fattu
cui sono addetti; in secondo luogo la cura di certe
più laide, nelle quali i Kakam, o Rabbini, aspergono
cristiano g l’infermi; e da ultimo l’uso che se ne fa
concisione, nel matrimonio, nella penitenza e nella
Nella circoncisione vien impiegato non liquido ma
e ridotto in polvere per cicatrizzare la ferita del ne
conciso «, e nel matrimonio per condire con la cene
tone o lino imbevuto di sangue cristiano un uovo so
Rabbino divide per metà tra gli sposi, recitando una p
il cui senso è che « questi due sposi possano cons
virtù di ammazzare i cristiani, o almeno di poterli s
gannare e impadronirsi delle loro ricchezze e dei loro s
Nel tempo poi della penitenza, che ricorre il 9 lugli
IX.
X.