L'incipit e l'antefatto sono delle ricostruzioni narrative ispirate alle attività di Epika - Campo Martio e dei suoi partecipanti , e pur
inserendosi in una cornice di tipo storico tutta la storia è un'opera di fantasia puramente fittizia per cui ogni riferimento a
persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
L’uso di questo soggetto, così come dell’originale, sono soggetti al permesso degli autori, e da intendersi per finalità ludiche
private e non a scopo di lucro.
IN UNA TEMPESTOSA SERATA D'AGOSTO DEL 419 A.C. IL CAPO DEI CELTI KAITORIKES GARID FU FERITO A MORTE A COLPI DI
PUGNALE DA IGNOTI. GARID ERA UN ESPONENTE DI SPICCO DELLA FAZIONE CHE AVEVA CON UN COLPO DI MANO SOTTATTO IL
COMANDO E LA VITTORIA DI CAMPO MARTIO AI GALLI TORC NA MOIRE ED AMICO INTIMO DEL GENERALE VINCENTE: LA SUA
MORTE AVREBBE POTUTO SEGNARE L' INIZIO DI UNA SERIE DI TENSIONI CHE CULMINANTI IN UNA FAIDA FRA TRIBU' ED ALLA
FINE DEL SOGNO DI UN UNICA GRANDE ED UNITA NAZIONE GALLICA CISALPINA.
SUBITO DOPO IL FERIMENTO A MORTE DI GARID IL NOBILE KARANOBRIGOS DEL CLAN NEUTRALE DEGLI AES CRANNA VENNE
CHIAMATO AD ISOLARE L'ASSASSINO E FARE GIUSTIZIA. SFRUTTANDO L'IMMINENTE FESTA PER LA VITTORIA DI CAMPO MARTIO
INVITO' LE PERSONE PIÙ VICINE Al FATTI, PROGETTANDO UN GIOCO CRUDELE CHE AVREBBE SMASCHERATO L'ASSASSINO.
OPPURE CONDOTTO TUTTI AD UNA MORTE ATROCE ...
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INDICAZIONI DI REGIA
Il presente copione prende l’impalcatura narrativa del minilarp – murder party “Convinium Veritatis” (il vero e proprio “caso) e
lo riadatta in chiave di Mistery dinner.
La struttura di base cambia leggermente per cui all’organizzatore della serata viene dato un vero e proprio personaggio, sono
previsti da uno a quattro personaggi fittizi di supporto per lo staff, i giocatttori protagonisti si inseriscono all’interno di squadre di
indagine che parteggiano per loro e che hanno internamente da una a tre mansioni di spicco per giocatori che si vogliono
impegnare di più rispetto agli altri, e tutti, dal conduttore ai magistrati hanno una esplicita e fondamentale responsabilità di
fare da animatori per tutti.
Il gioco può funzionare per un minimo di una tavolata da 4-6 persone (esclusi i giocattori) fino ad un massimo di 9-11 tavolate
(quindi un centinaio di persone circa). Il criterio medio è che 8 tavoli da sei persone, più ovviamente i tavoli di appoggio per lo taff
ed i giocattori fuoriscena.
La regola di base è sempre quella: pur nella competizione gioca per divertirti, concedendoti di simulare generosamente ogni
piccola sconfitta.
Pausa servizio
Pausa servizio
Fine servizio
INQUADRAMENTO STORICO GENERALE (OPZIONALE PER CHI su quella etrusca e di altri popoli della penisola.Gli eventi
CI HA GUSTO AD INQUADRARE LA STORIA FINTA NELLA riverberarono la loro eco ben al di là dei ristretti limiti
STORIA VERA) regionali o peninsulari, riuscendo ad attrarre l'attenzione
della tradizione culturale greca: Plutarco riferisce di come
Eraclide Pontico, filosofo di poco successivo agli eventi, in un
La storia delle guerre tra Roma antica e il mondo celtico ebbe suo libro sull'anima, desse incidentalmente conto di una
inizio nei primi decenni del IV secolo a.C. La deflagrazione dei «certa notizia giunta dall'occidente, secondo cui un esercito,
primi conflitti fu preceduta dalla migrazione, verso alcuni muovendo dall'Iperborea, aveva conquistato una città greca
territori dell'Italia, di tribù celtiche provenienti da un'Europa chiamata Roma, posta in un luogo imprecisato del Grande
che, già da lungo tempo, stava conoscendo una massiccia Mare». La notizia venne a conoscenza anche di Teopompo,
celtizzazione, ben anteriore all'emergenza e all'irradiazione Aristotele e di altri autori del IV secolo a.C.
della facies lateniana,considerata dagli studiosi come la
principale espressione culturale associata ai Celti storici, cioè Il sacco di Roma del 18 luglio del 387 a.C. da parte dei Galli
di quei Celti invasori citati dalle fonti testuali latine e greche. Senoni guidati da Brenno e partiti dalla loro capitale
Senigallia, è uno degli episodi più traumatici della storia di
La celtizzazione di gran parte dell'Europa era avvenuta Roma, tanto da essere riportata negli annali con il nome di
all'insaputa dei Romani il cui interesse alla sicurezza non Clades Gallica, ossia sconfitta gallica. Ne danno testimonianza
esulava da un ambito essenzialmente locale: Equi, Volsci, Polibio, Livio, Diodoro Siculo, Plutarco, e Strabone.
Sabini ed Etruschi, sono questi i nomi dei popoli, tutti
confinanti, con i quali Roma si era dovuta misurare fino ad Si racconta che i Galli sulla strada del ritorno, furono attaccati
allora. Solo in alcuni casi le relazioni internazionali si erano in Sabina dagli Etruschi di Caere (alleati dei Romani), i quali
spinte più lontano, portando Roma a intrattenere contatti riuscirono a privarli del bottino che avevano depredato a
diretti con Cartagine.Ma tali antiche relazioni si inquadravano Roma. I Ceretani diedero, inoltre, ospitalità a coloro che si
comunque in un ambito più vasto, all'interno di un ampio erano rifugiati presso di loro, tra cui il fuoco perenne e le
regolamento di interessi reciproci già storicamente in atto tra vestali ad esso preposte.
l'area di influenza etrusca e quella punica.
Roma, colpita duramente da questa invasione, vedeva il suo
L'ampia portata di questa convergenza di antica data era prestigio momentaneamente compromesso e i Latini,
culminata, nella seconda metà del VI secolo a.C., nell'alleanza precedentemente soggiogati, tornarono a destare forti
anti-focese della battaglia di Alalia, decisiva nel definire gli preoccupazioni nei romani. Nei mesi successivi al saccheggio,
equilibri tirrenici all'approssimarsi del quinto secolo. I la plebe chiese di trasferire la città nell'antica Veio che, anche
rapporti con Cartagine erano proseguiti anche dopo la fine se distrutta pochi anni prima dalla stessa Roma (nel 396 a.C.),
dell'età regia quando Roma, appena agli esordi della sua appariva più sicura. La scelta di non modificare la collocazione
esperienza repubblicana, stipulò con Cartagine un trattato – il dell'Urbe si deve allo stesso Marco Furio Camillo.
primo di una serie– di cui si ha notizia in Polibio, risalente alla
fase iniziale di transizione repubblicana della Roma Roma ne usciva con un'economia a pezzi e con le riserve
monarchica ma evidentemente iscrivibile nella consuete auree depauperate. La plebe poteva ora imporre leggi a
relazioni tra l'area etrusca e Cartagine. proprio vantaggio nei confronti dell'oligarchia concilio dei
capiria. La cerchia delle mura serviane venne nuovamente
Anteriormente al IV secolo a.C., altre relazioni ad ampio potenziata dopo dodici anni di nuovi lavori (nel 378 a.C.),
raggio erano state intrattenute con capitali etrusche come costruzione che secondo la tradizione letteraria antica si deve
Clusium (Chiusi), con poleis magnogreche come Cuma o, al penultimo re etrusco, Servio Tullio.
occasionalmente, e per contatti dettati soprattutto dagli
approvvigionamenti di frumento, con la Sicilia. In seguito a questi eventi i Romani potrebbero aver adottato
un nuovo tipo di elmo (chiamato elmo di Montefortino, dal
Furono queste tre potenze – Etruschi, Cartaginesi e Greci, sia nome di una necropoli vicino ad Ancona, che venne utilizzato
italioti che sicelioti – a dominare gli equilibri della penisola fino al I secolo a.C. dall'esercito romano,), uno scudo protetto
italiana nel V secolo a.C. e a determinare gli spazi politici da bordi in ferro ed un giavellotto (pilum) tale, da conficcarsi
entro i quali avrebbe mosso i primi passi l'espansionismo di e piegarsi negli scudi avversari, rendendoli inutilizzabili per il
Roma. All'interno di quegli stessi spazi, a cavallo tra il V e il IV prosieguo della battaglia. Plutarco racconta, infatti, che 13
secolo a.C., si preparava l'ingresso di un nuovo protagonista. anni dopo la battaglia del fiume Allia, in un successivo scontro
con i Galli (databile al 377-374 a.C.), i Romani riuscirono a
L'invasione storica dei Celti nell'Italia del IV secolo a.C., e i battere le armate celtiche, e ne fermarono una nuova
primi conflitti che ne nacquero, proiettarono Roma in una invasione
dimensione diversa, e le vicende che ne scaturirono ebbero
un impatto profondo non solo sulla storia di Roma, ma anche
Ora che tra Celti e Romani era corso per la prima volta il versante Adriatico. Cominciarono così a temere per la propria
sangue, altri conflitti intermittenti, per oltre due secoli, indipendenza.
continuarono a sorgere tra i contendenti: intorno al 360 a.C.
Tito Manlio Imperioso vinse i Celti in battaglia presso il ponte Quanto ai Galli Senoni, per essi la battaglia di Sentino, che si
sull'Aniene, trasmettendo alla propria discendenza il combatté sul loro territorio, rappresentò l'uscita di scena
cognomen Torquatus, per aver sottratto il torque a un definitiva dalla lotta per il predominio sulla penisola. I Romani
nemico vinto in singolar tenzone. approfittarono della débacle celtica impadronendosi, dopo
Nel 332 a.C. tra Roma e i Senoni fu stipulato un trattato di pochi decenni, di metà del loro territorio.
pace che, a quanto sembra, garantirà un interludio di pace La battaglia di Sentino, permise a Roma l'istituzione dell'Ager
durato circa trent'anni. Gallicus e la fondazione della colonia di Sena Gallica, che
Ma ben presto, nell'ambito della terza guerra sannitica, i ancora conserva, nel moderno toponimo di Senigallia, la
Senoni seguirono le sorti della coalizione italica duplice memoria dell'etnonimo e dell'origine di quel popolo
etrusco-sannita con cui si erano alleati: meno di cinquanta celtico.
anni dopo il Sacco di Brenno Roma si era ripresa e La
Repubblica romana si stava ponendo come potenza egemone Nel 283 a.C., Roma vinse nella battaglia del lago Vadimone,
del centro Italia, grazie alle vittorie sui Latini, tra il 340 a.C. e il combattuta contro una coalizione celto-etrusca.
338 a.C., sui Sanniti, sconfitti sia nella prima guerra sannitica, Nel 249 a.C. i Boi chiamano in soccorso i Galli transalpini,
combattuta tra il 343 a.C. e il 341 a.C., sia nella seconda innescando una nuova crisi che si concluderà nel 225 a.C.,
guerra sannitica, combattuta tra il 326 a.C. e il 304 a.C., e l'anno in cui si registra l'ultima[29] invasione gallica dell'Italia:
sugli Etruschi, sconfitti nel 310 a.C. e nel 309 a.C.. i Romani perdono la battaglia di Fiesole mentre l'anno
successivo la vittoria contro Kaitorikes, Boi e Gesati[45] nella
Consapevoli della potenza romana, i Sanniti, impegnati nella battaglia di Talamone, spianerà a Roma la strada per la
terza guerra sannitica, nel 296 a.C. mossero in Etruria con un conquista del Nord. Per la prima volta l'esercito romano
grande esercito, con l'intenzione di ottenere l'alleanza di poteva spingersi oltre il Po, dilagando in Gallia Transpadana:
Etruschi, Umbri e Galli in funzione anti-romana. La mossa dei la battaglia di Clastidio, nel 222 a.C., valse a Roma la presa
Sanniti ebbe successo, e si formò una coalizione di quattro della capitale Mediolanum.
popoli, che radunò un grosso esercito nel territorio di Dopo essere stata la più importante città dei Celti insubri,
Sentino. Milano fu occupata nel 222 a.C., in seguito ad un aspro
assedio, dai consoli romani Gneo Cornelio Scipione Calvo e
I Piceni, invece, che non avevano mai avuto problemi con Marco Claudio Marcello, la conquista fu contrastata dalla
Roma, ma che avevano invece visto il proprio territorio discesa di Annibale al quale la popolazione locale si alleò. Fu
settentrionale invaso dai Galli, si allearono con i Romani, già solo nei primi anni del II secolo a.C. che gli Insubri e i Boi si
nel 299 a.C. assoggettarono alla dominazione romana.
I Romani subiranno, nel 216 a.C., uno smacco contro i Boi,
Roma inflisse una sconfitta così pesante agli avversari che la nell'agguato della Selva Litana ma saranno vittoriosi nella
coalizione dei popoli italici non venne mai più ripristinata. battaglia di Cremona, del 200 a.C., e nella battaglia di Mutina
Dopo Sentino, i popoli confinanti tornarono ad attuare (Modena), del 194 a.C. Si compiva, con la sottomissione dei
ciascuno la propria politica; le città etrusche e quelle umbre Boi, la conquista della Cisalpina: pochi decenni dopo, lo
stipularono patti federativi, mentre con Celti e Sanniti storico greco Polibio poteva già personalmente testimoniare
perdurò lo stato di guerra. la rarefazione dei Celti in pianura padana, espulsi dalla
regione o confinati in alcune limitate aree subalpine.
Il vero significato della battaglia di Sentino fu che Roma era
ormai superiore militarmente alle altre potenze della Poco si sa della Milano celtica e poco anche della prima
penisola, e nessuno poteva più pensare di ridimensionarla. Milano romana (chiamata poi, dagli antichi Romani,
Roma, pur vincendo, non conquistò dei territori Mediolanum) . All'89 a.C. risale la legge di Pompeo Strabone
nell'immediato. Per l'Urbe il risultato concreto della battaglia, (Lex Pompeia de Gallia Citeriore) che conferì alla città dignità
infatti, fu la possibilità di continuare la sua politica di di colonia latina. I notabili milanesi disapprovarono la
egemonia sul resto della penisola. dichiarazione della valle padana come semplice provincia,
Gallia Cisalpina, e appoggiarono il tentativo del console
I Piceni, alleati dei Romani e che avevano contribuito alla Lepido di rovesciare i successori della corrente sillana. Il
vittoria, in un primo momento ebbero il risultato del vedere tentativo fallì e nel 77 a.C. la ribellione fu domata con una
ridimensionato il pericolo della presenza nel nord delle strage. La Gallia cisalpina fornirà a Cesare il bacino a cui
Marche dei Galli Senoni. Successivamente, però, quando attingere per la coscrizione delle legioni da utilizzare nella
videro che i Romani cominciarono a fondare colonie nel loro campagna di Gallia: la ricompensa si avrà nel 49 a.C. quando,
territorio, capirono che cosa significasse allearsi con popoli attraversato il Rubicone, innescata la guerra civile con
troppo potenti: Roma si sentiva ormai libera di espandersi nel Pompeo e ottenuto il titolo di dictator, Cesare concesse la
cittadinanza romana.
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In questo periodo, il Rix Senone Beleno, padre del futuro condottiero Brenno, come un Vercingetorice ante litteram è
protagonista di uno storico tentativo di unificazione delle molteplici realtà tribali celtiche sotto un'unica nazione.
Analogamente al condottiero degli Arverni tre secoli più tardi lancia una campagna di reclutamento ed affiliazione
come non se ne erano mai viste, recapitando personalmente a tutti i membri del suo clan l'invito a partecipare, e
portando portando dalla sua parte clan lontani come i Taurini, ottenendo il supporto degli Kaitorikes.
Purtroppo anche se il suo tentativo raccoglie il consenso fra i nemici storici di Roma, il confronto con le forze
congiunte di romani, greci e germani culmina con una sonora sconfitta.
Consolati dalla vittoria i vertici della Legione iniziano un passaggio di testimone nel comando sul campo, affiancando
allo storico dux Martio Giano Nero un giovane e valente Tito Manlio Torquato.
Il quel tempo la terra trema imponendo una tregua che di fatto impedisce una ribellione ai Torc Na Moire e mantiene
artificialmente l'egemonia Romana, pur vedendo il controllo sul territorio gravemente indebolito dal disastro
naturale.
Il periodo successivo vede i Galli Torc Na Moire forzatamente ausiliari dei nemici di semmpre per contenere una
irruente quanto improbabile riscossa delle popolazioni di ascendenza greca nei loro territori.
Pur ricevendo da Martio Giano Nero la proposta di dividere il comando in un triumvirato assieme a Tito Manlio
Torquato, Beleno orgogliosamente rifiuta lasciando il comando al suo Brenno, il talentuoso Mezzogermano.
Inaspettatamente coi greci gli alleati di sempre, gli Kaitorikes, alla guida del loro comandante storico Engedd, il quale
in seguito a quest'ennessima sconfitta rinuncerà al ruolo di comando ed al proprio nome: infatti avendo giurato che
avrebbe portato i suoi alla vittoria con gli elleni ed avendo perso, prende il nome greco di Horkos, il demone che nella
loro mitologia personifica la maledizione inflitta a colui che giura il falso. Al comando degli Kaitorikes da qui in poi
sarà il giovane e valente Garid.
Ma il fuoco della rivolta cova sotto le braci della vittoria e così Beleno rassembla gli alleati di sempre, Torc Na Moire,
Kaitorikes e Liguri al richiamo del suo Carnix.
Tuttavia, forse perchè conscio dello stigma della sconfitta che pesa sull'ultimo tentativo di riscossa unitaria celtica,
lascia ancora una volta il comando al suo brenno vincente dell'anno prima, il biondo e geniale Mezzogermano che
conduce ad una epica vittoria la sua coalizione.
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La legione resta tuttavia la più ampia forza militare sul territorio ed una sconfitta non basta a sancire l'egemonia dei
celti che non più tardi di un anno si trovano negli stessi luoghi a sfidare ancora la Repubblica, nella quale si è nel
frattempo completato il passaggio al comando di Tito Manlio Torquato.
Tronfio e rassicurato della sua precedente vittoria Beleno anche questa volta cede il comando sul campo al brenno in
carica, l'amico fraterno e braccio destro di sempre Gabrus.
Gabrus a sua volta rassembla nuovamente gli alleati Liguri e con un colpo di mano fa suoi alleati anche i Sanniti,
irriducibili avversari di roma.
Stranamente per ultimi per ultimi chiama a se gli Kaitorikes, che poi tali non sono del tutto poichè sotto il comando
del giovane guerriero Garid, Horkos ha raccolto una variegata pletora di mercenari: forse per questa ragione o forse
per altre, ma lo smacco di essere stati gli ultimi scelti non tarda a ad avere le sue ripercussioni.
Tutto sembra pronto per la battaglia fino a che non avviene il più terribile dei colpi di scena: alla fine del concilio dei
capi, fra le cui fila impunemente siede Horkos nonostante non sia più il Brenno degli Kaitorikes, quest'ultimo chiama
al voto i suoi pari per avere il comando dell'esercito.
Gabrus non ci può credere: storicamente, nonostante esistano delle regole per decidere chi comandi, è tradizione che
guidi l'esercito il clan più numeroso.
Nessuna avvisaglia, nessuna sfida pubblica prima del concilio, gli hanno fatto sospettare nulla, ed il brenno dei Torc
Na Moire ha intepretato i continui interventi di Horkos nel concilio come un maldestro contributo ai piani più che
come una vera e propria sfida.
Non è così. Horkos conosceva le regole del comando e sapeva che gli bastava avere due voti in concilio per essere
eletto generale.
Infatti la legge vuole che il gruppo più potente abbia due voti, tutti gli altri uno solo ma in caso di parità il secondo
gruppo in potenza fa da ago della bilancia. Ecco perchè Horkos aveva convinto un recalcitrante Garid ad assoldare
mercenari fra gli AesCranna e financo al Clan del Tasso.
Arrivato il momento del voto Liguri, e Sanniti si schierano con Horkus di fronte ad un esterrefatto Gabrus, scatenando
le furiose parole di Beleno il quale amareggiato non può che ratificare l'elezione di Horkos a generale.
Il giorno prima della battaglia si svolge dunque sotto il segno della divisione in terra come in cielo: mentre il cielo è
diviso dai tuoni , vedendo l'esercito dei quattro popoli spaccato e sull'orlo della guerra civile Horkos chiede ai Liguri
ed ai Sanniti se il loro intento resta tale e propone di rivedere al sua scelta, ma loro la riconfermano, e di fronte alla
proposta di condividere formalmente il comando Gabrus incita il generale ad assumersi in toto le sue responsabilità.
La tempesta nei cuori e sopra le teste prosegue imperterrita, abbattendo tende , allagando il campo, impedendo le
tradizionali Olimpiadi e fiaccando il morale a molti anche se non a tutti.
Alcuni italici e legionari restano bloccati sulla via, taluni addirittura ripiegano, ma nella disperazione i celti si elevano
indomiti e fra tutti Horkos ed ancor di più Beleno in persona , che invocando l'orgoglio ed appellandosi all'onore
offrono calore e riparo (e certificazioni di non idrosolubilità) ai loro compagni.
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Iniziano infine i combattimenti e come dice l'adagio dei druidi "ciò che è sopra è sotto e ciò che sotto è sopra" e
dunque le battaglie si svolgono con un clima pesante per i celti: se da sopra gli strali di Taranis minacciano di impedire
la battaglia, quando c'è il sole sono gli strali di Beleno a ricordare al generale e a tutti che il comando ha un prezzo.
Il resto è storia recente: il primo giorno l'armata dei quattro popoli respinge la compagine greco romana su per le
colline, dove i sentieri stretti , i boschi e la pioggia rendono meno efficaci le frecce germaniche.
Horkos non da tregua al generale Tito, e grazie ai preziosi consigli di Gabrus ed agli sforzi congiunti di tutti i suoi
uomini accumula un prezioso vantaggio. Dal canto suo Tito strategicamente fa di tutto per rallentare e limitare gli
scontri fino a che sa di essere in svantaggio tattico e numerico, e cosi' si chiude la giornata.
Il secondo giorno, contraddicendo nei fatti tutti i vaticini che vedono ovunque nero (il meteo dava piogge torrenziali
nell'esatto momento in cui noi vedevamo il sole splendere sulle nostre teste), si rasserenano gli animi dei più e così
pure il cielo sopra di loro.
Fra i celti la certezza della vittoria tiene alto l'umore di molti salvo coloro che per la vittoria parteggiano
onorevolmente ma maldigeriscono vincere in queste condizioni e per questo non poche sono le defezioni.
Fra i romani la consapevolezza dell'arrivo di molti rinforzi e di campi di battaglia più aperti coltivano la speranza di
una rimonta sebbene il loro generale saggiamente tema i fulmini più della sconfitta.
Il secondo giorno vede una parziale rimonta Grecoromana con epocali vittorie della legione la quale avanza sulle note
del canto del novizio in terreni fin'ora intesi come inespugnabili come il passo delle termopili.
Nella sconfitta come nella vittoria Beleno nulla risparmia e nulla concede al suo generale e mentre Kaitorikes , Torc
Na Moire e Sanniti tengono la linea raddoppiata di loriche, i Drukos ed i celti leggeri coraggiosamente continuano a
correre in salita.
Horkos ancora una volta con l'aiuto di Gabros passa così ad una strategia di contenimento che culmina in una fuga e
rincorsa senza precedenti sui crinali della piana.
... Ed è cosi' che il vantaggio raggiunto il primo giorno viene intaccato ma non abbastanza, ed infine la Vittoria è per
Horkos, Gabros, Mors e Cunagato (applausi)
Ormai la notte è fonda, e giunge il momento di trovare il meritato riposo, non senza un ultimo colloquio conciliatorio
fra i Beleno ed Horkos in cui pur riconfermando anche duramente ogni scelta fatta viene tuttavia ribadita l'amicizia
fra i due... e quando l'alba giunge il generale vincente non è già più li, partito per un altra battaglia in terre iberiche.
Eccoci dunque qui amici a festeggiare la vittoria degli Kaitorikes e dei loro alleati.
E perchè dunque gli proprio i Kaitorikes non sono venuti in massa alla festa della vittoria?
Il motivo è uno ed è estremamente grave: il loro comandante in capo Garid è stato ferito a morte nella sua tenda
appena prima di ripartire!
Vedendosi attaccati in tempo di pace, e sapendo di essere in inferiorità, hanno portato via il moribondo e sono
tornati alle loro terre dove hanno riferito la tragica notizia ad Horkos il quale ha chiesto aiuto al clan del Tasso ed
assieme abbiamo ordito un piano per scovare il colpevole.
Infatti, Garid è ancora in fin di vita e forse non riuscirà mai a dire chi lo ha attaccato, ma non sarà necessaria la sua
testimonianza perchè...
ricordate il brindisi che abbiamo fatto pocanzi? Ebbene quel vino è stato avvelenato.
Non sperate di convincerci con la minaccia a darvi l'antidoto perchè noi stessi abbiamo brindato col vino avvelenato e
siamo disposti a morire per fare luce sui fatti.
Tutti noi siamo destinati a morire qui, a meno che non vengano trovati i colpevoli di questo terribile oltraggio che
mette a rischio l'alleanza fra i clan celtici ed il nostro sogno di una Gallia Cisalpina libera.
Ad aiutarmi in questo improbo compito chiamo due pretori sicurmente super partes.
MASTRO MAC dei Celti Kaitorikes, quest’anno non presente sul campo di battaglia e per questo sicuramente
innocente.
MEZZOGERMANO dei Galli Torc Na Moire, brenno vittorioso e da tutti rispettato come onorevole
A voi il compito di aiutarmi a contenere la focosità dei vostri compagni , confratelli e commilitoni, così che le indagini
possano essere condotte dai capigruppo nella più limpida delle maniere.
Per questo invito i capigruppo a prendere le redini dell’indagine raccogliendo le persone destinate a far parte della
vostro ministero e che sono indicate nell’incartamento che vi consegno ora.
Chiamo a me dunque
1) MARTIO GIANO NERO per la sua saggezza super partes, tuo è il gruppo chiamato IUSTITIA
3) BELENO per i Torc Na Moire dei Torc Na Moire, Tuo il gruppo BRIGANTIA
4) TITO MANLIO TORQUATO per i Romani della Malasorte, Tuo il gruppo NEMESI
5) MORS per i Sanniti della Lega Italica, Tuo il gruppo MEDDICES TUTICI
A voi capigruppo il compito di raggruppare il vostro gruppo inquirente. Avete qualche minuto ma vi avviso: i gruppi
sono stati costruiti dividendo i membri di tutti i popoli così che se di congiura si tratta non sia possibile per i colpevoli
coprirsi l'uno con l'altro. In ogni gruppo è presente uno dei testimoni chiave di questa vicenda, me compreso.
Quando vi sarete riuniti, trovate fra di voi chi affiancherà il capogruppo nelle indagini nei ruoli di Accusatori e
Difensori, iniziate ad interrogare i vostri testimoni ed abbozzare una strategia di difesa.
Quando io cambierò gruppo per fare la mia testimonianza, tutti i testimoni faranno altrettanto.
KARANOBRIGOS del Tasso
L’implacabile investigatore
Da sempre ai margini delle guerre tribali che incessantemente oppongono i clan celtici impedendo loro di formare una coalizione
unitaria contro i romani, i membri del clan del tasso vivono rintanati nelle valli camune.
Karanobrigos ha più volte affiancato Horkos e Garid nelle loro battaglie ma del generale vincitore di campo martio non condivide
le idee progressiste.
Purtuttavia crede fortemente nella solidarietà e nella coesistenza pacifica fra clan e vede con orrore l’incombente spettro di una
guerra civile fra galli. Per questo è disposto a qualsiasi cosa pur di vendicare l’offesa arrecata all’amico Garid e per scampare una
spaccatura fra Kaitorikes e Torc Na Moire che potrebbe diventare insanabile.
Per questo riferirà ai gruppi ciò che sa e condurrà le indagini in maniera implacabile.
I testimoni sono
CUNAGATO dei Drukos liguri, in quanto noto dissidente ai margini della comunità celtica!
VIRIAKORIGA degli Aes Cranna, moglie di Cunagato a tutti nota matrona saggia e di buon cuore e amica di tutti: saprà darci
elementi importanti
DEXSOBENA dei Kaitorikes, sorella acquisita di Garid e decisamente una donna sopra le righe emancipata e volitiva
VINNOVIROS che fra i Kaitorikes è il politico più spiccatamente tradizionalista bigotto e conservatore
LYKOS della Lega Italica, di cui tutti conoscono il malcontento in quanto aristocratico elitarista e suprematista italico
TALAM dei Torc Na Moire, famoso come bardo esuberante e decadente, e misteriosamente assente nei giorni della battaglia
ION dei Torc Na Moire il cui volto scuro ha segnato molte battaglie e tutti ricordiamo perso in pensieri che esulano dalla guerra
AILLIN dei Torc Na Moire in teoria ma da tempo al servizio degli Kaitorikes in qualità di ancella
Per facilitarvi voglio dirvi che cosa è stato trovato sulla scena del delitto:
a) all'esterno della tenda della vittima c'era il corpo esanime del servitore che stava alla porta, ucciso da un colpo di spada,
b) mentre Garid è stato rinvenuto seduto alla scrivania con una spada piantata alle spalle.
c) La spada è risultata essere di Lykos, come lui stesso ha confermato.
d) Garid aveva ancora in mano uno stilo con la punta sporca d'inchiostro ma non è stato ritrovato ciò che stava scrivendo.
e) Sulla scrivania c'erano anche un libro e due calici vuoti, che di solito erano usati per il vino.
f) Stando seduti alla scrivania si danno le spalle alla porta della tenda, per cui Garid non ba potuto veder arrivare l'assassino.
g) Il resto della tenda era in ordine.
NOME SQUADRA CAPOGRUPPO
IUSTITIA MARTIO GIANO NERO della legio
TESTIMONE FAZIONE
KARANOBRIGOS del Tasso Alleati Neutrali
3 GRECO
4 GERMANO
5 SANNITA / JOLLY
6 LIGURE / JOLLY
7 JOLLY
8 JOLLY
TESTIMONE FAZIONE
TALAM dei Torc Na Moire Senoni pro Beleno
1 CELTA BELENO
2 ROMANO
3 GRECO
4 GERMANO
5 SANNITA / JOLLY
6 LIGURE / JOLLY
8 JOLLY
Storia personale: sei uno degli esponenti più in vista dei Safineis, i romani volgarizzano in Sanniti.
Da sempre fai parte della Legio Lineata, il nucleo militare di guerrieri sacri dell'esercito Sannita formato dai più valorosi e capaci
eroi che si sono distinti in battaglia e che formavano una devotio alle vostre divinità protettrici.
Ti sei posto l'obiettivo di difendere l’aristrocrazia dei Carricini supernates, a cui appartieni, dalle pretese degli Insubri, invasori del
nord che vorrebbero accrescere la loro influenza sulle terre del Sannio.
Fra gli Insubri paradossalmente hai trovato un alleato in VINNOVIROS dei Kaitorikes, antileader dei celti , che in realtà parteggia
per i Senoni. Sempre celti sono, ma almeno delle vostre terre. Lui più di chiunque altro ha chiaro il senso della parola Touta che
anche per te significa molto. Touta non significa “popolo” nel senso di lasciare il comando a degli inetti: significa Territorio, e che
in quel territorio che chi ne ha il valore conduce gli altri. Ognuno comanda a tenda sua, nel suo Touta.
In questo vostro nemico principale, secondo solo a Roma è (o meglio, era) Horkos e con lui Garid.
Sei un uomo impulsivo e deciso, che non misura parole e nemmeno le azioni, e non hai fatto mistero col tuo meddíss tovtíks del
grande fastidio per l’alleanza coi celti all’ultimo campo martio ed ancora di più per il suo voto a Garid, perfino riconfermato.
Ultimamente eravate riusciti ad assicurarvi una serie di informazioni sui piani dei insubri, grazie ad una ragazza, AILLIN dei Torc
Na Moire, corrotta da VINNOVIROS.
AILLIN era diventata la serva di Garid, e poi ne era divenuta l'amante.
Grazie a lei, avete avuto un occhio e un orecchio su rutto quello che il vostro nemico faceva e diceva.
Purtroppo non potrà più essere sorvegliato: è stato ucciso, e a quanto pare con la tua spada.
Conosci CUNAGATO dei Drukos, alleato di Garid, mentre non ti interessi dei cosiddetti poeti nuovi: giovani nobili che sembra non
si interessino di politica.
Sei stato invitato a cena da KARANOBRIGOS del Tasso, politicamente neutrale, che sembra si sia molto interessato al tentao
omicidio di Garid, e questo ti spaventa: sei il sospettato numero uno, e trovare il vero colpevole è il tuo unico modo per
discolparti.
TESTIMONE FAZIONE
LYKOS della Lega Italica Alleati Pro Beleno
Storia personale: la tua vita fino ad ora è stata piena di soddisfazioni, ma non sempre facile.
Infatti tuo padre in quanto combattente al fianco dei Taurini al tempo delle faide tribali, era rientrato nelle liste di proscrizione di
Beleno. Per questo perse i suoi diritti , venne allontanato da campo martio, esiliato in Gallia Cisalpina e tutti i vostri beni familiari
furono confiscati. Lui era sempre stato un soldato, ma grazie ad una somma di denaro che aveva conservato per casi di necessità
riuscì a comprare un piccolo campo nelle vostre terre d’origine con il quale siete riusciti a condurre una vita dignitosa.
Sei stato chiamato CUNAGATO dei Drukos in onore del suo valoroso comando di un tempo.
I tempi per fortuna sono cambiali e le liste di proscrizione sono state abolite, in gran parte grazie al peso politico di Horkos.
Cosi tu hai voluto tornare a campo martio ed entrare in battaglia al fianco di Horkos a fianco degli Insubri come già fece tuo
padre. A Colleluce hai anche sposato VIRIAKORIGA degli Aes Cranna, una ricca nobile, il cui patrimonio ti è stato utile per
finanziare la tua carriera. Anche se è stato un matrimonio d'interesse, sei sinceramente affezionato a tua moglie.
Sei già stato in carica come capogruppo, allenatore prima ed istruttore poi e se sei diventato un uomo di un certo peso politico e
tra i più fedeli a Horkos.
Come te dalla sua parte c’è Garid mentre sono tuoi avversari politici VINNOVIROS dei Kaitorikes e LYKOS della Lega Italica, che
simpatizzano per Beleno. Non hai contro di loro nessun odio o risentimento personale, ma la guerra è guerra e per vincerla va
fatto quel che va fatto. Ti spiace per i senoni, per Beleno e per Gabros: Horkos glie l’ha proprio giocata sotto il naso, ma così vi
siete garantiti almeno un anno senza legionari nei vostri territori.
Sei stato invitato a cena dal patrizio KARANOBRIGOS del Tasso che sembra voglia far luce sull’attentato a Garid
Cosa è successo Il giorno del delitto: nel tardo pomeriggio della domenica, dopo la battaglia sei andato in una taverna dove hai
incontrato Garid, che aveva bevuto un po' troppo. Ti ha detto che era deluso dall’atteggiamento degli Aes Cranna che se ne
stavano andando senza nemmeno festeggiare la vittoria, ma ti pare che ci fosse dell’altro, qualcosa di più personale a turbarlo.
Avete parlato di politica e ti ha rivelato che sospetta di una spia dei Senoni infiltrata negli Insubri: ultimamente sapevano sempre
troppo sulle vostre mosse. Ma non abbastanza da anticipare la mossa di Horkos su Gabros, che vi ha portati alla vittoria a Campo
Martio!
Inoltre Garid ha passato molto tempo a dirti peste e corna di LYKOS della Lega Italica.
Troppi discorsi vuoti, e a quel punto te ne sei andato via abbastanza presto con l’idea di mandare un messaggio anonimo a
VINNOVIROS dei Kaitorikes in cui lo hai ricattato di rendere pubblico un episodio di corruzione di cui si era macchiato e che aveva
insabbiato.
Quindi sei tornato alla taverna dove questa volta hai incontrato TALAM dei Torc Na Moire, uno dei bardi nuovi.
Avete scambiato qualche parola e ti sei accorto che era nervoso, preoccupato.
Hai deciso di andare alle bagni, anche per pulirti dall'inchiostro con cui ti eri macchialo mentre scrivevi la lettera minatoria.
Alle bagni hai visto LYKOS della Lega Italica, il quale era molto alterato e ha detto ad alta voce: "Qualcuno dovrebbe dare a Garid
quel che si merita". A quel punto ti sei apprestato a tornare al campo e siccome eri preoccupato per il tuo amico insubre, hai
preso di nascosto con te la spada di LYKOS così che non potesse far stupidaggini.
Arrivato al campo hai trovato VIRIAKORIGA degli Aes Cranna che chiacchierava con la sua amica DEXSOBENA dei Kaitorikes, la
sorellastra di Garid, cosi le hai lasciate sole. Comunque, senza volerlo, hai sentito DEXSOBENA dire: "Spero che tu sai chi non
faccia colpi di testa". Dopo circa mezz'ora sono arrivati alla tua tenda TALAM dei Torc Na Moire ed il suo amico ION dello stesso
clan, anch’egli bardo. TALAM era venuto in cerca della sua donna, DEXSOBENA .
VIRIAKORIGA ha deciso di invitarli tutti a rimanere a cena e avete passato la serata mangiando e bevendo buon vino, a parte
TALAM che è astemio. TALAM farneticava qualcosa a proposito di apricelti o qualcosa del genere e della qualità della vita del suo
clan. Tu onestamente sei un po' più rustico di così e ti piace far andar le lance più che la lingua e comunque non eri di buon
umore per cui sei rimasto abbastanza in disparte. Il primo ad andarsene è stato ION dei Torc Na Moire, poi è stata la volta di
TALAM Moire e DEXSOBENA.
Usciti gli ospiti, anche tu hai voluto andartene per restituire la spada a LYCOS , sperando che si fosse calmato.
Sei uscito senza dire nulla a VIRIAKORIGA ed una volta giunto alla sua tenda, vedendo che non c'era, hai lanciato la spada davanti
alla tenda. Sul ritorno sei passato dalla gara degli Aedi a sentire un po' di storie: sebbene si facesse al campo di Beleno hai visto
Horkos dare davvero il meglio di se. Quindi sei ritornatoal tuo campo ed hai visto AILLIN dei Torc Na Moire, la tua serva a cui
VIRIAKORIGA era rimasta affezionata, dormire nella tendina degli ospiti.
Proprio mentre passavi davanti alla tenda le hai sentito dire nel sonno: "VINNOVIROS, è tutta colpa tua!".
Sei andato a letto e il giorno dopo gli insubri erano già ripartiti.
NOME SQUADRA CAPOGRUPPO
AMBRONES CALGOMORICO dei drukos
TESTIMONE FAZIONE
CUNAGATO dei Drukos Alleati Pro Horkos
VINNOVIROS dei Kaitorikes Sarebbe troppo evidente e lui non è così stupido
Cosa è successo Il giorno del delitto: Era il tardo pomeriggio della domenica, dopo la battaglia. Dopo la vostra vittoria con Horkos, hai passato un po' di tempo a
prenderti gioco con gli altri Torc Na Moire di Horkos e Garid.
Non c’era malizia in voi, ma sincero stupore: tu e gli altri Torc Na Moire avete passato tutto il pomeriggio esterrefatti a beffarvi dei capi Insubri che al posto di
festeggiare e stare coi loro guerrieri erano in disparte a fare gli scribacchini!
Mentre i mercenari Aes Cranna se ne andavano senza nemmeno festeggiare il Generale vincente ed il capo fazione erano persi dietro infiniti conti su come
dividere le spese di guerra fra tutta l’accozzaglia di mercenari che Horkos ha messo assieme pur di comandare la guerra.
Dopo questa parentesi a dir poco esilarante eri andato a trovare il tuo amico TALAM.
Stavi entrando dal retro della tenda per fargli una sorpresa, ma lo hai trovato che parlava con la sua amante DEXSOBENA dei Kaitorikes.
Ti sei nascosto dietro il palo della tenda e hai ascoltato qualche frase.
DEXSOBENA era preoccupata per delle minacce di suo fratello, che non vede di buon occhio TALAM, i Torc Na Moire e nemmeno i "bardi nuovi". Spesso Garid si
scaglia contro quelli che chiama “i tamburellisti”.
Garid, che accusava la sorella di aver gettato il disonore sulla famiglia, aveva lasciato sottintendere che TALAM avrebbe fatto una gran bruna fine, se si fossero
visti ancora.
Il tuo amico aveva risposto alla ragazza in lacrime che qualcosa avrebbe fatto.
In realtà tu sai benissimo che lui non avrebbe mai avuto il coraggio di fare niente, come non sarebbe stato capace di lasciare DEXSOBENA dei Kaitorikes. E Garid
non era uomo che minaccia a vuoto.
In quell'attimo hai capito che la vita del tuo amato era in pericolo. E che solo tu potevi salvarlo.
Te ne sei andato subito, ma nella fretta hai rovesciato un vaso, tagliandoti una mano.
Sei andato alla tua tenda, a prendere i soldi per comprare una spada.
Ad aspettarti c'era AILLIN dei Torc Na Moire, una tua cara amica di infanzia. nonché l'unica a sapere della tua omosessualità, Era sconvolta. Ti ha detto che
qualche uomo potente la ricatta.
Tu sapevi che AILLIN , che era stata la serva di Garid, da poco ne era diventata l'amante.
Che sia proprio lui il potente che lei teme di nominare?
L'hai consolata come hai potuto, e poi lei è andata via.
Dopo aver comprato la spada, hai incontrato TALAM, che stava raggiungendo DEXSOBENA dei Kaitorikes dalla sua amica VIRIAKORIGA degli Aes Cranna.
Ti ha chiesto di venire con lui e tu hai accettato.
Entrando in tenda di VIRIAKORIGA, hai lasciato l'arma nell’ingresso, accanto ad un' altra spada.
VIRIAKORIGA vi ha accolto calorosamente e vi ha chiesto di formarvi a cena.
Eravate tu, TALAM con la sua amante DEXSOBENA, VIRIAKORIGA e suo marito CUNAGATO dei Drukos. Quest’ultimo ha parlato poco, e non è stato molto di
compagnia. Aver passato la serata assieme ad altri ti può fornire un buon alibi: l’apeticelta dei Torc Na Moire è famoso in tutto Colleluce!
Avete mangiato in maniera eccellente e bevuto ottimo vino, escluso TALAM che è astemio.
Sei andato via per primo, dicendo che eri stanco e che andavi a dormire. Sei passato alla gara degli aedi (quest’anno davvero spettacolare) ma non sei andato in
tenda. In realtà hai recuperato la spada e sei andato alla tenda di Garid, giusto in tempo per vedere AILLIN che usciva di corsa, piangendo.
Sapevi che a quell'ora tutta la servitù si è già ritirata, tranne l’usciere, un giovane del Clan del Tasso non troppo sveglio.
Appena ti ha visto, lo hai trafitto.
Garid era nella sua tenda, e scriveva dando le spalle alla porta.
Ti sei avvicinato in silenzio e gli hai piantato la spada tra le spalle, tappandogli la la bocca con l'altra mano.
Lo hai lasciato accasciato sulle sue carte, infiniti conti su come dividere le spese di guerra fra tutta l’accozzaglia di mercenari che Horkos ha messo assieme pur di
comandare la guerra. Hanno preso il comando da vigliacchi, hanno gestito la vittoria da miseri e così sono morti.
Sul tavolo hai visto due calici, uno dei quali colmo di vino. Lo bai svuotato, bevendo alla salute del tuo amato. Te ne sei andato lasciando la tenda aperta.
La strada era deserta, e sei sicuro che nessuno si sia accorto né del tuo arrivo né della tua partenza.
Sei tornato alla tenda di VIRIAKORIGA, per raccontare al tuo amato TALAM della tua impresa.
Ti sei avvicinato alla porta della tenda, e ti ba aperto AILLIN.
Era piuttosto stupita di trovarti lì, e viceversa, ma nessuno dei due ha fatto domande. Le hai chiesto di TALAM.
Lei ti ha risposto che, se era stato in quella tenda, era andato via prima del suo arrivo. Vi siete salutati senz’aggiungere altro. Andandotene hai visto Beleno ed
Horkos discutere ma sembrava un dialogo fra amici.
KARANOBRIGOS però ti Ha individuato come persona coinvolta nella vicenda.
Se riuscirai a sviare i sospetti che sono su di te, potrai dire di aver commesso un delitto perfetto.
NOME SQUADRA CAPOGRUPPO
TÎWAZ EBAN dei Germani
TESTIMONE FAZIONE
ION dei Torc Na Moire Senoni Neutrali
Storia personale: Fai parte della cerchia di amici di TALAM dei Torc Na Moire, quindi sei anche tu uno dei "bardi nuovi".
E' stato TALAM ad iniziarti alla poesia, e ad incoraggiarti nei tuoi primi tentativi di composizione.
Anche se sei un bado, sei molto riservato e per niente esibizionista.
Sai come tutti TALAM è innamorato di DEXSOBENA dei Kaitorikes, con cui ha una storia. Innamorato è una parola forte. Diciamo
che lui prova una certa attrazione per lei, ecco. C’è sicuramente fra loro una chimica molto forte.
Lo vedi felice, e la sua felicità viene prima di tutto per te.
Per questo hai confessato a lui che anche tu sei innamorato, perché ti può capire.
Hai ricevuto l'invito a cena di KARANOBRIGOS del Tasso , intenzionato, sembra, a fare luce sul tentato omicidio di Garid, fratello
di DEXSOBENA dei Kaitorikes.
Cosa è successo Il giorno del delitto: Era il tardo pomeriggio della domenica, dopo la battaglia. Dopo la vostra vittoria con
Horkos, hai passato un po' di tempo a prenderti gioco con gli altri Torc Na Moire di Horkos e Garid.
Non c’era malizia in voi, ma sincero stupore: tu e gli altri Torc Na Moire avete passato tutto il pomeriggio esterrefatti a beffarvi
dei capi Insubri che al posto di festeggiare e stare coi loro guerrieri erano in disparte a fare gli scribacchini!
Mentre i mercenari Aes Cranna se ne andavano senza nemmeno festeggiare il Generale vincente ed il capo fazione erano persi
dietro infiniti conti su come dividere le spese di guerra fra tutta l’accozzaglia di mercenari che Horkos ha messo assieme pur di
comandare la guerra.
Dopo questa parentesi a dir poco esilarante eri andato a trovare il tuo amico TALAM.
Stavi entrando dal retro della tenda per fargli una sorpresa, ma lo hai trovato che parlava con la sua amante DEXSOBENA dei
Kaitorikes.
Ti sei nascosto dietro il palo della tenda e hai ascoltato qualche frase.
DEXSOBENA era preoccupata per delle minacce di suo fratello, che non vede di buon occhio TALAM, i Torc Na Moire e nemmeno i
"bardi nuovi". Spesso Garid si scaglia contro quelli che chiama “i tamburellisti”.
Garid, che accusava la sorella di aver gettato il disonore sulla famiglia, aveva lasciato sottintendere che TALAM avrebbe fatto una
gran bruna fine, se si fossero visti ancora.
Il tuo amico aveva risposto alla ragazza in lacrime che qualcosa avrebbe fatto.
In realtà tu sai benissimo che lui non avrebbe mai avuto il coraggio di fare niente, come non sarebbe stato capace di lasciare
DEXSOBENA dei Kaitorikes.
E Garid non era uomo che minaccia a vuoto.
Ad aspettarti c'era AILLIN dei Torc Na Moire, una tua cara amica di infanzia. Era sconvolta. Ti ha detto che qualche uomo potente
la ricatta.
Tu sapevi che AILLIN , che era stata la serva di Garid, da poco ne era diventata l'amante.
Che sia proprio lui il potente che lei teme di nominare?
L'hai consolata come hai potuto, e poi lei è andata via.
Mentre andavi alle bagni, hai incontrato TALAM, che stava raggiungendo DEXSOBENA dei Kaitorikes dalla sua amica VIRIAKORIGA
degli Aes Cranna.
Ti ha chiesto di venire con lui e tu hai accettato.
Entrando in tenda di VIRIAKORIGA, hai lasciato la tua arma nell’ingresso, accanto ad un' altra spada.
VIRIAKORIGA vi ha accolto calorosamente e vi ha chiesto di formarvi a cena.
Eravate tu, TALAM con la sua amante DEXSOBENA, VIRIAKORIGA e suo marito CUNAGATO dei Drukos. Quest’ultimo ha parlato
poco, e non è stato molto di compagnia anche se l’apericelta dei Torc Na Moire è famoso in tutto Colleluce!
Avete mangiato in maniera eccellente e bevuto ottimo vino, escluso TALAM che è astemio.
Sei andato via per primo, dicendo che eri stanco e che andavi a dormire. Ma il vociare della gara degli aedi, che è stata davvero
memorabile, non ti permetteva di dormire e quindi sei tornato alla tenda di VIRIAKORIGA, per vedere se TALAM aveva voglia di
fare ancora un po' di festa.
Ti sei avvicinato alla porta della tenda, e ti ha aperto AILLIN.
Era piuttosto stupita di trovarti lì, e viceversa, ma nessuno dei due ha fatto domande. Le hai chiesto di TALAM.
Lei ti ha risposto che, se era stato in quella tenda, era andato via prima del suo arrivo. Vi siete salutati senz’aggiungere altro.
Mentre te ne andavi hai visto Beleno e Horkos parlare al campo dei Kaitorikes. La discussione sembrava animata ma pacifica.
…Però il giorno dopo gli Insubri erano svaniti come la rugiada dopo l’alba.
NOME SQUADRA CAPOGRUPPO
TÎWAZ EBAN dei Germani
TESTIMONE FAZIONE
ION dei Torc Na Moire Senoni Neutrali
Cosa è successo Il giorno del delitto : la guerra era ormai finita ed era pomeriggio inoltrato quando sei uscita dalla tenda di Garid,
per andare a trovare il tuo amico d'infanzia ION dei Torc Na Moire.
Questi è uno dei bardi nuovi, e tu gli sei molto affezionata, anche se solo fraternamente (altri tipi di intesa con ION sono
impossibili, visto che ti ha confidato di essere omosessuale).
Sei stata però fermata da VINNOVIROS che voleva sapere da te a che ora la servitù si ritira nella tenda di Garid.
Tu ti sei rifiutata di rispondergli, e gli hai detto che eri stanca di quel lavoro.
Lui allora ti ha ricattata, dicendo che se non avessi risposto Garid avrebbe saputo che la sua amante era solo una sua spia.
Sei scoppiata in lacrime e sei fuggita. Proprio in quel momento hai incontrato ION dei a cui non sei riuscita a nascondere la tua
disperazione. Gli hai raccontato che un uomo molto potente ti minaccia, però hai preferito non far nomi, per non coinvolgerlo
nella faccenda.
Lo hai lasciato presto, prima che le sue domande si facessero troppo insistenti.
Sei tomata da Garid. Era in tenda, da solo. Stava ancora lavorando per far quadrare i conti della guerra , considerando che la sua
compagine era formata da mercenari di ogni sorta e lui aveva procurato scudi per tutti, lavorando alacremente fino al giorno
prima di partire. Sulla scrivania c'erano, oltre al necessario per scrivere, anche un libro e due calici, uno dei quali pieno di vino.
Ti è sembrato più ombroso del solito. Appena ti ha visto ti ha chiesto di andatene, dicendo che aveva un grosso problema e
voleva restare solo per rifletterci meglio. Tu hai obbedito senza fiatare, però sei stata presa dal panico. Che VINNOVIROS avesse
già messo in pratica le sue minacce? In tal caso, non solo ti saresti trovata in mezzo alla strada, ma avresti perso per sempre
l'uomo di cui eri innamorata. E se Garid avesse voluto vendicarsi per come l'avevi usato?
Ti sei chiusa in tenda, dove hai pianto lacrime amare, in preda al terrore. Sei rimasta per parecchio tempo li da sola.
Poi non hai retto più la tensione, ed hai deciso di andartene da quel campo. Era ormai notte, quando il tasso che di solito fa la
guardia di notte ti ha fatto uscire. Sei andata a tenda di VIRIAKORIGA , unica amica che hai.
La matrona ti ha accolto come una madre, senza farti domande, realizzando subito che avevi bisogno di aiuto.
Avete potuto parlare un pò con calma, anche perché suo marito non era ancora tornato: fuori si stava svolgendo ancora la gare
degli Aedi al campo dei Torc Na Moire. Hai preferito non dirle niente di preciso. Lei doveva appena avuto degli ospiti, visto che
stava ancora sparecchiando. Ti ha offerto ospitalità per la notte, e tu hai accettato.
Ti sei addormentata subito, in una tendina d’appoggio. Poco dopo però sei stata svegliata da qualcuno che faceva capolino nel
campo. Visto che eri l'unica ad essersi svegliata e che ti sembrava il caso di renderti utile, sei andata a vedere chi fosse.
Era ION. Era piuttosto stupito di trovarti lì, e viceversa, ma nessuno dei due ha fatto domande. Stava cercando TALAM. Gli hai
risposto che, se era stato in quella tenda, era andato via prima del tuo arrivo. Vi siete salutati e mentre si allontanava hai visto
Horkos e Beleno che parlavano di fronte al campo degli Insubri, e si stringevano la mano. Al tuo risveglio nello stesso punto non
c’era più nulla. Gli insubri erano andati via alle prime luci del sole portandosi via il campo, il tuo amante ed il sogno di una vita
migliore.
NOME SQUADRA CAPOGRUPPO
NEMESI TITO MANLIO TORQUATO della legio
TESTIMONE FAZIONE
AILLIN dei Torc Na Moire Senoni anti Beleno
Cosa è successo Il giorno dell’attentato: durante la battaglia hai pranzato con tuo fratello Garid, che era di pessimo umore e ha
parlato poco durante il pasto. Finito di mangiare, ha detto che era stufo di vederti gettare fango sul nome della famiglia,
circondandoti di uomini di ogni sorta (in effetti. negli ultimi anni ti eri divertita.
Tu gli hai risposto che il passato è passato, e che ora avevi una relazione stabile e intensa con TALAM dei Torc Na Moire, un uomo
gentile, colto e moderato in tutto (è anche astemio: dove lo trovi un altro cosi! ).
Questo l'ha fatto infuriare. Ha urlato che il tuo amante ti stava accanto per i tuoi soldi, un essere ignobile che stava distruggendo
la cultura degli antenati. Ha concluso dicendo che se vi foste rivisti, il tuo poeta avrebbe fatto una gran brutta fine.
I suoi occhi erano duri, e tu ha i capito che non stava mentendo.Dopo la battaglia sei andata subito alla tenda di TALAM nel
campo dei Torc Na Moire, per raccontargli delle minacce di tuo fratello. Lui ti ha ascoltata pensieroso, e poi ha detto che avrebbe
pensato ad una soluzione. Non hai potuto capire cosa intendesse, perché qualcuno vi ha interrotto, rovesciando un vaso che
era dietro la tenda. Sei andata poi alla tenda della tua amica VIRIAKORIGA degli Aes Cranna.
Lei ti ha chiesto come si trovasse Garid con AILLIN dei Torc Na Moire, la nuova serva che gli aveva raccomandato.
Tu le hai espresso tutto il tuo malcontento per quella che vedi come una subdola arrampicatrice sociale.
VIRIAKORIGA ha tentato di caimarti, dicendo che AILLIN dei Torc Na Moire era stata a servizio anche in quella da dei, e lei ne era
stata soddisfatta. Sembra che fosse stata anche la serva di VINNOVIROS dei Kaitorikes, e nemmeno lui avesse trovato niente da
ridire sul suo operato. Tu le hai chiesto perché allora non fosse ancora a lavorare da lei, e VIRIAKORIGA ti ha risposto che è stata
lei a volersene andare, senza dare spiegazioni, chiedendo solo di essere raccomandata a Garid.
VIRIAKORIGA ti ha sorriso e ti ha detto che probabilmente la ragazza era davvero innamorata di tuo fratello.
Hai lasciato cadere l'argomento e le hai raccontato delle minacce di Garid. A quel punto è tornato a tenda suo marito, e allora hai
smesso di fare nomi. Le hai confidato che speravi che “voi-sapevate-chi” (il tuo bardo) non facesse colpi di testa.
Poco dopo sono arrivati TALAM ed e il suo amico ION dei Torc Na Moire, che sembra ti stessero cercando.
Visto che ormai si avvicinava la sera, VIRIAKORIGA vi ha invitato a cena, e voi avete accettato con piacere.
A tavola eravate tu, VIRIAKORIGA, TALAM, ION e CUNAGATO. Anche se quest'ultimo ha parlato poco, è stata una bella serata
perché i due Torc si sono dati da fare per animare un apericelta e per un po' hai dimenticato le tue preoccupazioni. ION è andato
via per primo, dicendo di essere molto stanco. Poco dopo siete andati via anche tu e TALAM. Ti ha accompagnato alla tenda, e poi
ti ha salutato. Il giorno dopo sei stata svegliata in fretta e furia perchè spaventati per il tentato assassinio di Garid gli altri Insubri
si sono letteralmente precipitati via alla ricerca di cure per il loro capitano . Che sia stato TALAM? Cosa ha fatto dopo aver lasciato
la tenda? Non puoi essere sicura di niente, però sospetti fortemente di lui. Non riesci a vederlo come un assassino, ma le parole
che ha detto, e il fatto che qualcuno possa averle sentite possono metterlo nei guai. Devi proteggere l'uomo della tua vita
dall'accusa di omicidio, che sia colpevole o innocente.
NOME SQUADRA CAPOGRUPPO
KERNUNNOS HORKOS dei Kaitorikes
TESTIMONE FAZIONE
DEXSOBENA dei Kaitorikes Insubri pro Horkos
Cosa è successo Il giorno dell’attentato : la battaglia era finita con la vittoria del tuo esercito e del tuo clan , eppure tu non ne eri
soddisfatto. Era ormai pomeriggio inoltrato quando hai ricevuto una lettera di ricatto anonima. Molti anni fa avevi corrotto un
magistrato, ma eri sicuro di aver insabbiato tutto. Hai capito subito chi era l'unico ad avere interesse a ricattarti: il tuo nemico
numero uno, Garid. Dovevi parlargli al più presto, e così sei andato in cerca di AILLIN dei Torc Na Moire perchè intercedesse per
te L'hai trovata mentre usciva dalla tenda del tuo avversario, e le hai chiesto a che ora la servitù di Garid si ritira. Lei non ti ha
risposto, e tu le hai detto che, se non voleva che Garid sapesse che la sua ragazza era una spia, avrebbe dovuto dini presto tutto
quello che volevi. Lei è scoppiata in lacrime ed è fuggita. Hai deciso che non potevi aspettare i capricci di una ragazzina, e che
saresti tornato più tardi per parlare con Garid, anche a rischio di essere visto.
Sei tornato poco dopo e ti ha fatto entrare il giovane del tasso, quello non troppo sveglio. Garid ti ha ricevuto in tenda, ed un
servitore vi ha portato due calici di vino. Tu non avevi voglia di bere, e gli hai chiesto se per caso non avesse qualcosa da dirti. Lui
ha risposto, sorseggiando il suo vino, che non aveva niente da dirti che non ti avesse già detto, ma che se volevi potevi fare i conti
per la guerra prima che i Cranna fossero andati.
E invece sei tu che se ne e’ andato infuriato: face va anche lo spiritoso, il bastardo! Tornato a tenda ti sei sentito ribollire dalla
rabbia: ti fa infuriare che qualcuno tenti di giocare con te come il gatto col il topo.
Per un attimo ti sei sentito io trappola. Poi hai subito deciso di parlare del fatto al tuo amico LYKOS della Lega Italica , con cui
avevi appuntamento quella sera stessa. Però LYKOS era molto in ritardo, e cosi hai deciso di parlare di nuovo a Garid, stavolta
affrontandolo di petto. Sei tornato a tenda sua, ma stavolta la porta era aperta. ll giovane del tasso che di solito stava di guardia
giaceva a terra, con il petto squarciato. Sei andato subito in tenda di Garid, e lo hai trovato sul suo scrittoio, con una spada
piantata tra le spalle. Sul tavolo vi erano due calici vuoti, un grosso libro e una pergamena, su cui Garid stava scrivendo. Stavi per
dare l'allarme, quando hai capito che se ti avessero trovato nella tenda di un tuo avversario ucciso saresti stato dichiarato
colpevole. Hai preso la pergamena e te ne sei andato subito. Doveva essere una lettera. Diceva: “Cari amici, TALAM dei Torc Na
Moire deve morire. La sua vita è un attentato alla moralità " ed una riga nera, dove la mano era scivolata via ..
Tornato nella tua tenda, sei rimasto a lungo a pensare. Da un lato sei sollevato che il tuo nemico sia uscito di scena, dall'altro sei
angosciato dal dubbio che il tuo ricattatore potesse essere un altro.
Sai che se venissi accusato di corruzione, la tua carriera politica sarebbe finita. In quell'attimo è arrivato LYKOS della Lega
Italica, scusandosi per il ritardo. Hai deciso di far finta niente. Avete parlato per un po' di politica e gli hai raccontato del
"tradimento" di AILLIN, ma poi ti sei sentito male. Forse hai preso freddo, forse il nervoso e la paura di esser scoperto ti hanno
giocato un brutto scherzo. Mentre salutavi LYKOS e ti dirigevi al bagno hai incrociato Beleno ed Horkos ed hai avuto l’impressione
che stessero litigando ancora per come Horkos era dinvetato generale. Il giorno dopo stavi ancora molto male ma la notizia
dell’attentato a Garid vi ha costretti a ripiegare molto velocemente verso le terre del nord.
Obiettivi:
NOME SQUADRA CAPOGRUPPO
TISIPHÓNĒ KRATOS dei Greci
TESTIMONE FAZIONE
VINNOVIROS dei Kaitorikes Insubri anti Horcos
Cosa è successo Il giorno del delitto: verso sera DEXSOBENA dei Kaitorikes è venuta a tenda tua per chiacchierare un po. Il
discorso si è spostato presto su AILINN, che DEXSOBENA definisce una squallida arrampicatrice sociale.
Tu però hai controbattuto dicendo che con lei non hai mai avuto problemi, come del resto VINNOVIROS dei Kaitorikes.
Se anche uno come lui. accigliato e severo, non ha avuto niente da ridire, significa che AILLIN dei Torc Na Moire non e quello che
pensava. DEXSOBENA non ne era convinta per niente, ma ha preferito lasciar cadere l'argomento.
Il discorso si è portato sulla relazione di DEXSOBENA con TALAM dei Torc Na Moire, un poeta.
Ti ha confessato di aver litigato a pranzo con suo fratello Garid, perché non voleva che di vedesse ancora con il bardo, che non
considerava una persona rispettabile. Lei aveva risposto che avrebbe continuato a frequentarlo anche senza il suo consenso, così
Garid era montato su tutte le furie e l'aveva avvertita che il suo amante avrebbe fatto una brutta fine se la loro storia
disonorevole per la famiglia, fosse continuata.
DEXSOBENA era andata inlacrime da TALAM per raccontargli l'accaduto.
Lui l'aveva rassicurata. deciso a fare qualcosa. A quel punto del racconto era rientrato CUNAGATO , il quale. accorgendosi della
presenza di DEXSOBENA, vi ha lasciate sole.
Allora avete ripreso il discorso e DEXSOBENA ti ha espresso la sua preoccupazione dicendoti: "Speriamo che tu-sai-chi non faccia
colpi di testa" senza fare nomi per paura che qualcuno sentisse.
Verso ora di cena sono arrivati a tenda tua TALAM con il suo amico ION dei Torc Na Moire (anch'egli bardo). Stavano cercando
DEXSOBENA. Vista l'ora. hai deciso di invitarli rutti a restare a cena. Loro hanno accettato di buon grado. Avete passato una bella
serata in compagnia, mangiando ottimamente e bevendo buon vino, tranne TALAM che è astemio. L' unico ad essere rimasto un
po' in disparte è stato tuo marito, che aveva un'aria preoccupata.
ION dei Torc Na Moire è stato il primo ad andarsene, dicendo che era stanco, poi è stata la volta di TALAM e DEXSOBENA che
sono usciti assieme. Dopo che gli ospiti se ne erano andati, anche CUNAGATO è uscito, anche se non ti ha detto dove andava. Tu
bai deciso di andare comunque a dormire. Dopo poco sei stata svegliata dall'arrivo di AILLIN. Stava piangendo disperata. L' hai
accolta con affetto materno. Non hai voluto farle domande, e le hai offerto ospitalità per la notte.
Siete andate a dormire entrambe. Non hai idea dell'ora del ritorno di CUNAGATO perché hai il sonno pesante.
Il giorno dopo hai visto che il campo insubre non c’era più e non hai fatto domande
Il comportamento sospetto di tuo marito non può non farti pensare che sia coinvolto nel delitto. Se così fosse, dovrai stare ben
attenta a tenere i sospetti lontano da lui.
NOME SQUADRA CAPOGRUPPO
TOUTATIS BATUODAMOS degli Aes Cranna
TESTIMONE FAZIONE
VIRIAKORIGA degli Aes Cranna Insubri Neutrali
MOVENTE
DINAMICA