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Istituzioni di Diritto Pubblico

Introduzione
Libro: Manuale multimediale di Diritto Pubblico

In diritto forma e sostanza coincidono

Che cosa è il diritto?


- è un insieme di regole
- Le regole non stanno da sole(isolate)
- Le regole sono interrelazionate tra di loro(sarebbe un disordine se no),si dice
ordinamento giuridico perché le regole sono in ordine e in relazione appunto

- Dove prendiamo le norme?


- La risposta è variabile, diverse condizioni quindi danno diverse risposte:
- Il diritto arriva dalla natura delle cose(di ciò che è) perciò è compito
del giurista quello di estrapolare le regole da ciò che è.(noi in quanto
vediamo quella cosa, da quella cosa traiamo delle regole);
- teoria giusnaturalista

- Il diritto deriva dalla società che crea il diritto stesso. Brocardo: dove
c’è una società li c’è un diritto.Es: c’è un ordinamento che dice come
vestirsi e in base al contesto, in famiglia ci sono delle regole che
di eriscono da altre famiglie, anche gli ordinamenti religiosi di eriscono
- L’ordinamento giuridico dello stato non è diverso per qualità ma
per condizione
- Tutti gli ordinamenti sono “obbligatori”
- teoria sociologica

- Il diritto deriva da ciò che noi riteniamo essere diritto(diritto positivo,


posto,), esso si sposa con lo stato istituzione, quindi c’è un sistema che
produce delle norme che prima non c’erano e ora ci sono, quel sistema
può anche, al contrario, distruggere le leggi
- teoria giuspositivista

- Il diritto vero è quello che viene vissuto nella realtà e ettiva


- Teoria giusnaturalista

L’obbiettivo del diritto è quello di ordinare e coordinare il comportamento degli


individui che vivono in società, soprattutto quando i consociati non vanno
d’accordo tra di loro
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Es: noi troviamo un cadavere, per il diritto che cosa è? Dipende, potrebbe essere:
- morte naturale —>. Svariate coinseguenze giuridiche(successione ecc…)
- omicidio—>conseguenze giuridiche di erenti(il diritto deve chiedersi che tipo di
omicidio è, colposo, doloso, stradale, ecc…)
- Omicidio del consenziente
- Morte cerebrale—>cuore funzionante ma cervello non funzionante(attaccato ad
una macchina)

Questo esempio fa capire come “la cosa successa” sia relativa;


Noi troviamo che la realtà è certamente un dato che noi osserviamo, il pensiero
giuridico è una sorta di ltro che si sovrappone alla realtà.

Il ltro giuridico è una cosa naturale per l’uomo.


È un caso strano non conoscere le regole e violarle, nel caso la conseguenza è
scusarsi, perché in ognuno di noi è presente appunto il ltro giuridico.

Collegamento tra le politiche e la realtà:


- Politiche: cioè quelle idee che muovono lo sviluppo della società, c’è sempre un
obiettivo da raggiungere(governo, sindaco, università fanno tutte politica)
- Il diritto è una parte fondamentale del “fare politica” difatti le politiche passano
attraverso le riforme, le riforme passano attraverso le leggi(appunti riferendosi al
diritto), anche nel caso dei referendum, muovendo leggi, emettendo decreti.

Il diritto si fonda sul fatto che bisogna andare d’accordo per istituire una
relazione.

Brocardo: il condividere qualcosa che ha a che fare con lo stato, se non c’è questo,
probabilmente non ci sarebbe neanche lo stato.

Nel momento in cui c’è una volontà politica di comunicare qualcosa ai cittadini si
può fare in diversi modi:
- attraverso le istituzioni(comunicazioni u ciali)
- tramite i mezzi di comunicazioni(comunicazioni non u ciali).
Il diritto è importante non solo per guidare i comportamenti ma anche le menti dei
consociati(esempio: Inno di Mameli insegnato a scuola perché presente all’interno
della costituzione)

La Propaganda, non è né negativa né positiva, può piacere o non piacere, ma se ci


mettiamo nell’ottica oggettiva il fatto che ci piaccia o meno non è rilevante.
Stacco da ciò che mi piace o meno da ciò che è.
Stacco da ciò che è bello o brutto ciò che è legale o meno.

Il diritto ha la sua autonomia etimologica, il diritto è utile necessario e si regge


con la propria forza:

• Questo non signi ca che il diritto non possa essere subordinato a qualcosa
altro(dipende dal contesto)
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• Questo non signi ca che il diritto non sia indipendente da qualsiasi altra cosa

• In un’ altra condizione potrebbero dirti che il diritto è subordinato alla morale, alla
teologia o alla tradizione

Il diritto dipende da UNA cosa, esso infatti dipende dalla logica, la LOGICA
GIURIDICA
Quando ragioniamo con il diritto noi utilizziamo la logica, se non ci fosse logica nel
diritto esso verrebbe meno di una delle sue esigenze.
Serve la certezza.
La logica si basa sulle a ermazione, se noi partiamo dalle a ermazioni noi
partiamo da un minimo giudizio.

ES: Possiamo dire che tutti gli A sono B (A,B sono qualsiasi cosa)
È successo A quindi è successo B
Chi cagiona la morte di un uomo è punito con una reclusione non inferiore ai 21
anni
Poniamo che B non esiste, A di conseguenza non esiste(ragionamento degli alibi)
Se inizio con dire che il legno brucia(tutti gli A sono B) da questa a ermazione
comincio a trarre delle conseguenze ovvero che quella casa è fatta di legno e
quindi quella casa può bruciare.

I. I l p r i m o p a s s a g g i o è v a l u t a re l a v e r i t à d e l l e a e r m a z i o n i :
Se parto da una premessa sbagliata posso ottenere qualsiasi cosa;
Se parto da una premessa giusta posso ottenere soltanto che il vero;

II. Il secondo passaggio è ottenere delle conseguenze logiche, ben condotte.


Critico la persona e non le sue idee,

Fallacia ad Hominem: Il signor X dice X ma ha fatto Y, in questo caso non viene


meno quello ha detto ma viene a meno la coerenza di chi lo ha detto(nella ducia
nei suoi confronti), è stata smontata la sua coerenza interna.
Critica rivolta alla persona(perciò al fatto di essere) e non alle azioni che
quella ha svolto

Fallacia ad Hominem: tennista che sponsorizza le macchine(non convince(no


passaggio logico a ermativo) ma mi ha in uenzato)

Se ci facciamo ingannare dalla logica a ermativa non riusciamo ad arrivare ad una


logica sillogistica, il diritto infatti ragiona su due piani, sia sulla realtà sia sulla
logica giuridica.

Diritto pubblico quasi sinonimo di diritto costituzionale, in realtà il diritto pubblico


comprende il diritto costituzionale, tributario, penale, eccliasiastico ecc…

Diritto costituzionale con qualche cenno di amministrativo è quello che studieremo


noi durante il corso.
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La norma(Si tratta di una dei componenti del diritto(mattoncini):
Deve essere:
• Generale: riguardano una pluralità di casi(vale per tutti)
• Astratta: ricomprende diversi casi, non riguardo una sola questione ma ha
capacità di comprendere molteplici situazioni
• Obbligatoria: non nel senso di esecuzione coatta(NO), va al di fuori del realismo
giuridico, l’obbligatorietà si lega al concetto di conseguenze(es: il governo deve
giurare prima di entrare in carica, esso non ha voglia, la conseguenza è che il
governo non va in carica perché non ha giurato—>no coatta, ma obbligatorietà
per conseguenze.

Si tratta di una dei componenti del diritto(mattoncini)

Lo stato è invendibile in svariati modi: volontà di stare insieme, società, spazio in


cui il diritto si “muove”

Il diritto è un sistema che nasce nella società e per la società.


Il primo requisito di stare in società è appunto voler stare in società.

Un po’ di Storia:
Repubblica—Stato: qualcosa che si riferisce all’ordinamento della società.

Lo stato non è l’unica tipologia organizzativa riscontrata nella storia, da circa 4/500
è di riferimento prima per l’Europa e poi per il mondo intero(alternative sono, tribù,
impero etc)

La prima forma di “Europa” è stata il Sacro Romano Impero un’ unità alla base
della quale c’era un un’unità religiosa

Con la riforma protestante ci fu una crisi dell’unità religiosa che caratterizzava il


sacro romano impero
Iniziano così le guerre di religione, niscono con il riconoscimento che nessuno ha
vinto.(1555 pace di augusta)

In realtà continuano, a noi interessa l’accordo giuridico alla ne della guerra dei 30
anni(1618-48), con la pace di Vestfalia

Pace di Vestfalia - principio del Cuius Regio(signi cato giuridico) -si decide che
qualunque. principe(governante del luogo) la religione a cui appartiene diventa la
religione del luogo in cui esercita il suo potere.
È stata data la possibilità ad una parte d’impero di essere autonomo
religiosamente, perciò è nata una cosiddetta autonomia all’interno delle varie parti
dell’impero(vista l’importanza del potere religioso).
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Idea di AUTORGANIZZAZIONE dei vari sottogruppi dell’impero - nascita
dell’idea di Stato Moderno.

Sparisce il fatto che in Europa ci sia un solo potere.

Lo stato è diverso rispetto alla comunità e diverso anche dalla persona sica,
perciò si tratta di un soggetto virtuale che sia titolare di relazioni giuridiche.

Le caratteristiche di uno stato coincidono con quelle di persona giuridica.

Le caratteristiche dello stato


Gli elementi fondamentali dello stato sono:
• Il popolo
• Il governo
• Il territorio

• Gli stati hanno un territorio ovvero una porzione di terre emerse dove ha validità
l’ordinamento giuridico dello stato, “dal cielo agli inferi”.

• Il mare non appartiene allo stato no alle 12 miglia marine dalla costa, si tratta di
una tradizione che si basa sulla portata dei cannoni.

• Sono considerati territorio anche gli immobili diplomatici, gli aerei e le


navi(immatricolati/e nello stato) al di fuori dello stato.

• Quali sono i con ni di uno stato?


- si utilizzano dei con ni naturali(ad esempio il mare)
- Si utilizza un con ne mediato dallo stati per quanto riguarda la terra ferma, il
quale si stabilisce mediante un accordo tra stati(=trattato), solitamente
vengono individuati proprio quei con ni in seguito ad eventi bellici.(es.
monte bianco sulla punta passa il con ne)

• Per popolo si intende l’insieme dei cittadini di un determinato stato(coloro che


hanno la cittadinanza in un determinato stato);

• Per popolazione ci si riferisce a tutte le persone che sono presenti sul territorio
dello stato;

• La nazione indica la continuità del popolo.

• Per sovranità si intende la capacità di autogovernarsi rispetto a qualsiasi altra


entità, ne esistono due tipologie:
I. Sovranità interna: riguarda chi all’interno dello stato è il detentore del
potere dello stato, nell’ordinamento italiano il soggetto che detiene la
sovranità è il popolo.(si tratta di un problema interno allo stato)
II. Sovranità esterna: capacità di confrontarsi con altri soggetti
sovrani(rapporti con altri stati)
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• Lo stato è superiore alle organizzazione interne dello stato.
Esistono alcune caratteristiche strettamente legate al concetto di sovranità, Lo
stato si considera sovrano quando:
• ha il monopolio dell’uso legittimo della forza.
• è indipendente da qualsiasi altro potere estero.
• il suo ordinamento giuridico è completo.
• quando cura gli interessi di tutti i cittadini.

N.B.
- Per la costituzione dello stato italiano è stata fondamentale la lingua
- Guerra civile: guerra tra compaesani
- Guerra di secessione: guerra con l’obbiettivo di spaccare uno stato

Cosa contiene la legge dell’Unità d’Italia?:


«PROGETTO DI LEGGE. Articolo unico. Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e
suoi successori il titolo di Re d’Italia.»
Appoggio del diritto su di un dato di fatto

La Costituzione:
Il fondamento dello stato è la costituzione, questo importante documento si vede
per la prima volta con la Rivoluzione Francese durante la quale si sviluppa l’idea
che deve esserci una norma superiore a tutte le altre norme.(insieme di regole
fondamentali)
La costituzione presenta l’importante funzione di:
• Separare?? i doveri
• Garantire i diritti

La Costituzione Italiana è divisa in due parti:


• diritti e doveri
• organizzazione dei poteri dello stato

i poteri dello stato sono:


• Potere Normativo: per essere quello che è, deve essere in grado di produrre
norme;
• Potere Esecutiva: avere cura degli interessi della collettività attraverso interessi
concreti;
• Risoluzione giurisdizionale: risoluzione delle controversie;
• Indirizzo Politico: quali nalità sono da perseguire e come ci si arriva.

Tutti gli stati moderni hanno una loro costituzione, ma non tutti gli stati hanno la
stessa idea di costituzione.
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Il diritto nel mondo
Ci sono due grandi famiglie di diritto e di modi d’intenderlo(categorie europee),
prendiamo atto la dottrina del diritto dello stato così come è nata (costituzione, si
potrebbero prendere ad esame anche altre tipologie di costituzione), esistono due
tipologie di diritto all’interno del mondo occidentale:

- Civil law: Radicato all’interno dell’Europa continentale, il diritto in questo caso


utilizza come fonte del diritto la legge scritta, “è diritto ciò che la fonte
competente detta come diritto”, i giudici si limitano a giudicare ciò che ha
detto il parlamento(applicano la regola generale al caso completo), parliamo di
tutte le tipologie di diritto derivanti dal Diritto Romano(es: Italia)

- Common law: si tratta di un modello utilizzato nei paesi anglofoni, il giudice


quando decide sia tenuto a rispettare il precedente, chi decide non innova il
diritto ma applica le regole già applicate dagli altri giudici, deriva quindi dalla
tradizione, dalla vita concreta dei giudici in giudizio, il modello di Common Law
è stato utilizzato da tutti quei paesi presenti nel Common Wealth o di
derivazione inglese(es: USA)

Es: l’avvocato si rivolge ai giurati perché l giudizio deve arrivare ad una categoria di
pari, dopo che la giuria ha deciso il giudice decide la pena.

In italia esiste la di erenza tra pubblici ministeri(giudici che seguono le indagini) e


giudici giudicanti

.
Sono un elaborazione dello stato moderno, in mezzo c’è tutta quella parte di
vissuto del diritto che ha creato quell’unità del diritto che noi riscontriamo nei paesi
europei(e non solo)

La tradizione di diritto europea si basa fondamentalmente sul diritto romano, già


dalla prima repubblica romana c’era qualcuno(prima dell’imperatore che
produceva diritto.

I romani avevano un procedimento tale per cui chi aveva qualcosa da discutere si
recava dal pretore che in basa ad un elenco di possibili azioni(diritti) concedeva o
meno l’azione, una volta concessa l’azione si andava dal giudice che non era un
giudice(non pagato dallo stato) - era sostanzialmente un arbitro
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Forma di Stato e Forma di Governo
Distinzioni tra forme di stato e forme di Governo:

Forma di stato:
De zinione 1: Per forma di stato si intende la ripartizione territoriale dello
stato sovrano(come si organizza territorialmente lo stato sovrano):

• Modello Accentrato: gli stati moderni nascono come centri autonomi di


potere(sovranità), stati unitari(stati che non hanno organizzazione territoriale e se
le hanno sono semplicemente una forma di decentramento), da qui nasce il
concetto di modello accentrato, quello che appunto accumuna molti stati
moderni tra cui l’Italia.

Il cosiddetto modello accentrato deriva dalla Francia Napoleonica che a sua volta
arriva dalla tradizione francese, accentra al suo centro il governo con delegazioni sul
territorio piccole(provincie), il cui capo(prefetti), prefetti sono delegati dal ministero
dell’interno e amministra la porcina per conto del governo.

• Modello federale: un’altra forma di stato è il cosiddetto stato federale, il quale


può essere a sua volta di diverse tipologie in base allo stato in cui è adottato,
troviamo infatti:
- Modello USA: gli USA nascono come unione delle 13 fondamentali colonie,
dichiarando autonomia dalla madrepatria, hanno deciso spontaneamente di
aggregarsi in un’unità e rinunciare alla loro autonoma sovranità in favore ad
un soggetto che li amministra per loro conto(potere estero), questo è il
governo federale, quindi il presidente è quello degli stati uniti e il governo è
quello degli stati uniti.( Appartiene alla common law)
- Modello Europeo: si tratta dello stesso modello presente negli USA ma con
diversa origine e appartenente alla civil law(es: Germania)
- Modello confederale: più autonomia e sovranità da parte delle
federazione(es:Svizzera)

Esiste poi un caso particolare in Europa, ovvero il Belgio, il quale, unitario per
tradizione, lo scorso secolo diventò federale.

• Modello regionale: non appartiene ne al modello accentrato ne al modello


federale, ma si de nisce modello di Stato Regionale, l’Italia, che appartiene a
questo modello di stato, nel 1861 nasce come stato unitario, dopodiché è nata
l’idea che la costituzione ha accolto ovvero quella di creare delle regioni, cioè
delle enti territoriali più grandi della provincia ma più simili agli stati federati, le
regioni hanno la podestà legislativa, in questo caso la riscontriamo in un ente
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territoriale che non ha sovranità, dai due modelli le regioni portano con se
l’autonomia degli stati federati e la capacità di emanare legge degli stati sovrani.
esiste un altro stato che ha preso questa tipologia di stato ovvero la
Spagna(chiamate comunità autonome e non regioni)

De nizione 2: Per Forma di stato si intende anche la descrizione sintetica tra i


governati e i governanti:
• Stato liberale: stato lascia operare i singoli cittadini, lascia alcune libertà e
non si preoccupa troppo del singolo(ci sono i ricchi e i poveri, lo stato da
modo ai doveri di diventare ricchi ma non li rende ricchi)(es: USA).

• Stato Autocratico: diventa di massima importanza un partito, può essere


su ragiato, grande fedeltà dello stato alle posizioni del partito, nel caso in cui
il partito e lo stato siano due entità giuridiche di erenti(es: Italia sotto
fascismo).

• Stato Tolitario: in cui il partito dominante si fonde completamente con lo


stato( nazismo, franchismo, etc…).

• Stato Democratico e Sociale: lo stato si impegna a garantire i diritti dei


cittadini dello stato, Stato imprenditore, interviene nell’economia, bada molto
sia all’uguaglianza formale che a quella sostanziale(es: Italia).

• Stato di Socialismo Reale: “di sinistra” Marxista, leninista, Maoista.

Dittatura
per “dittatura” in teoria dello stato si distinguono due possibilità:
- Stato d’eccezione: governo in un gruppo o in una persona singola,democratico, a
tempo determinato(per sistemare le cose)
- Dittatura: accentramento del potere a persona o a gruppo, non democratico, a tempo
indeterminato.

Forma di governo:
Le forme di governo moderne presenti all’interno del mondo occidentale si sono
sviluppate dopo la pace di Vestfalia(1648) e possono essere;

• Costituzionale pura: corpo elettorale che elegge il parlamento(corpo legislativo)


e abbiamo un re(che ha i suoi ministri di sua ducia), nessun collegamento tra re
e potere legislativo.
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• Parlamentare: il capo di stato nomina ministri si sentono legati dalla
maggioranza del parlamento, nasce la ducia costituzionale( ducia con il
parlamento.)(Union Europea)

• Presidenziale: Il presidente con i suoi ministri(a di erenza del Re è stato eletto),


il presidente degli stati uniti non ha un rapporto di ducia con il parlamento,
anche la Russia è una repubblica presidenziale.

• Semipresidenzialismo: si tratta di un mix tra forma parlamentare e forma


presidenziale

• Neoparlamentare

È importante dire che se il capo di stato viene eletto dai cittadini e non dal
parlamento si dice che non ha la ducia del parlamento.

Repubblica di Weimar: città dove viene approvata la costituzione tedesca, la


Repubblica di Weimar è una forma di governo a metà tra quella parlamentare e
presidenziale, il capo di stato viene eletto, ma viene previsto anche un governo
che abbia la ducia del parlamento, il vero problema è che sarà stravolta
dall’ascesa del nazional socialismo perché hitler diventerà prima cancelliere e poi
capo di stato.
Questo modello verrà rispolverato quando la Francia della terza repubblica andrà
in crisi.
Nel caso in cui il presidente è isolato e la maggioranza parlamentare ha un colore
diverso, la Francia manda sia il presidente sia il primo ministro ai consigli
europei.

E in Italia?
tra le varie forme di stato e di Governo esistenti nel mondo, la forma di governo
della nostra repubblica è parlamentare:
• dobbiamo distinguere tra il funzionamento degli organi statali e regionali, ci
interessa il legislativo legato al parlamento(in rapporto di ducia con il governo), il
governo (potere esecutivo).
• il parlamento è detentore di una quota di indirizzo politico.
• manca la distribuzione dell'indirizzo politico che non è accentrata su nessuno.
• essendo parlamentare si basa sul rapporto di ducia.
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Forma di governo italiana
La forma del governo italiano è di tipo parlamentare ed è caratterizzata dal
rapporto di ducia tra il governo e il parlamento

I poteri dello stato italiano sono:


Legislativo: è legato al parlamento, il parlamento è in rapporto di ducia con il
governo, nel senso che il parlamento lo da al governo, che lo riceve
Esecutivo: è in mano al governo;
Giurisdizionale: legato alla magistratura, che per Costituzione è un ordine.

il Regno d'Italia è un soggetto statale che nasce nel 1861 e mantiene la sua
identità no al 1946:
con la nascita del regno d'Italia:
- alcuni stati sono svaniti(sono stati debellati)
- Il regno d’Italia deriva dal regno di Sardegna, essendo l’unico stato rimasto alla
alla formazione, difatti la costituzione del regno di Sardegna(Statuto Albertino) è
rimasta in vigore anche per il Regno d’Italia.

lo Statuto Albertino sarebbe rimasto in vigore no al 1946, ma ci sono stati degli


eventi chiave che non hanno permesso ciò, esso prevedeva infatti una forma di
governo costituzionale pura, ma il regno d'Italia era caratterizzato da una forma di
governo parlamentare.
Il regno d’Italia presentava 2 camere.
Durante il regno d’Italia lo Statuto Albertino è stato ulteriormente modi cato, a
causa della forma di governo autocratica durante il ventennio fascista.

L’ultimo re d’Italia fu Umberto II, il glio di Vittorio Emanuele III, nipote di Vittorio
Emanuele II.
Umberto II sarà re dal 9 maggio al 2 giugno del 1946(spesso viene chiamato re di
Maggio).
Egli non abdica, si ritira in esilio, ma continua a sostenere di essere comunque il re
d’Italia.

2 giugno 1946: referendum per la scelta tra Repubblica e Monarchia.

Vincendo la repubblica, da questo momento in poi il soggetto detentore della


soggettività di Stato è chiamato Repubblica.
Il regno d’Italia non ha smesso di esistere ma è diventato Repubblica Italiana,
difatti abbiamo una serie di atti che sono stati emanati precedentemente al
referendum e della costituzione(Esempio: Codice Civile che è un regio decreto).

Ciò non è un problema nché gli atti non vadano contro a ciò che è scritto nella
costituzione italiana.
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Quale’è la forma di stato della repubblica italiana? Se diamo al concetto di forma
di stato l’accezione di set di valori che caratterizzano lo stato possiamo de nirla
Repubblica democratica e sociale.

Se invece diamo al concetto di forma di stato l’accezione di organizzazione


territoriale degli enti, possiamo de nirla una Repubblica Regionale.

Le regioni previste dalla carta costituzionale sono di 2 tipologie:

- Regioni a statuto speciale: Sardegna, Sicilia, Trentino Alto Adige(formata da


due province autonome, Bolzano e Trento hanno lo stesso potere di una regione
autonoma: il concetto di legge provinciale è da attribuire solo a queste due
tipologie di regione), Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia
• la caratteristica giuridica è che lo statuto delle regioni a statuto speciale è
costituzionale
• la caratteristica storica è che queste sono state le prime ad esistere

- Regioni a statuto ordinario: tutte le altre regioni


• la caratteristica giuridica è che lo statuto delle regioni a statuto ordinario non
è costituzionale
• La caratteristica storica è che si sono sviluppare più tardi rispetto a quelle a
statuto speciale, nel 1970.

I costituenti si pongono l problema di conciliare un governo stabile con la forma


costituzionale e per questo scelgono la forma parlamentare.
L’Italia giuridicamente ha avuto solo una repubblica Italiana che dura dal 1946 no
al giorno d’oggi, dal punto di vista del funzionamento tuttavia le cose sono
di erenti.

Dal 1946, si formarono 2 partiti principali all’interno dello stato italiano:


- Uno di ispirazione Marxista
- Uno formato dalla democrazia cristiana
La democrazia cristiana entra praticamente in tutti i governi, non ci sarà mai
un’unione o un’ alternanza tra centro e sinistra: Governo Monocolore.

Tuttavia le coalizioni furono sempre molto di cile da gestire di conseguenza


andarono al potere governi di durata breve.

C’è stata una continuità di persone e quindi di idee, ma i governi(proprio per il


concetto citato in precedenza) duravano poco(i personaggi al governo di spicco
rimanevano tali, ma viste le coalizioni molto instabili, i governi continuavano a
saltare e a riformarsi) tutto questo fu appunto sinonimo di una debolezza dal
punto di vista della durata dei governi italiani della prima repubblica.

Quindi il parlamento ha l’indirizzo politico e il governo è l’esecutore dell’indirizzo


politico
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La cosiddetta 1° repubblica arrivò no al 1992, anno in cui ci sarà un’inchiesta,
denominata mani pulite, con lo scopo di scoprire un sistema di corruzione che
coinvolgerà anche i partiti.
Il sistema in questione è chiamato Tangentopoli, a cui si aggiungeranno altri
elementi Geo-Politici che in uiranno appunto sullo stato italiano.

In due anni cambia completamente l’Italia, nel 1994 le elezioni vanno


diversamente, la DC implode frammentandosi, nasce un nuovo soggetto politico,
la destra italiana, Centro-Destra(in realtà è sempre esistita ma era piccola e con
pochi voti MSI), e la sinistra cambia nome in Centro-Sinistra.

Silvio Berlusconi con una coalizione di centro destra insieme alla Lega Nord, il
celebre imprenditore diventa presidente del consiglio dei ministri, ma con la sciolta
della coalizione del 1996, il governo salta e salirà al potere una coalizione nuova di
sinistra con al vertice Romano Prodi.

D’ora in poi i governi continueranno ad essere brevi, non è mai successo che
un governo durasse no alle elezioni successive.

Nel 2001 vince il centro-destra, Berlusconi riesce a rimanere presidente dei ministri
no al 2006.
Nel 2006 vince il centro-sinistra sempre con Romano Prodi, che riesce a governare
per 2 anni.
Nel 2008 vincerà ancora il centro-destra con Berlusconi, non nirà la legislatura e
si formerà nel 2013 un governo con alla guida Mario Monti.
etc.: storia no ad ora

giuridicamente non esistono governi “tecnici”, sono tutti politici.

Ora troviamo un governo che è formato ad una alleanza totale tra tutti i
partiti(tranne 1).

Tuttavia l’assetto istituzionale è stato lo stesso


(nonostante le “2 repubbliche” - de nizione politica)

Parlamento
Ha una struttura di tipo bicamerale (2 camere), componendosi della Camera dei
deputati e del Senato della Repubblica(è scorretto chiamarla Camera dei
senatori dal punto di vista giuridico), ed è contemplato dal Titolo I della parte
seconda della Costituzione; nell'Italia monarchica si articolava, secondo quanto
previsto dallo Statuto Albertino, in Camera dei deputati e Senato del Regno.

N.B.
• Per tradizione i parlamenti solitamente sono monocamerali(ad esempio il
parlamento israeliano).
• Le regioni hanno un organo monocamerale che approva le leggi.
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Le due camere italiane hanno le medesime funzioni, questa caratteristica si chiama
bicameralismo perfetto.

L’alternativa è che le due camere abbiano due funzioni diverse, ad esempio è


possibile che sia solo una delle due camere a dare al ducia al governo e non
entrambe.

I costituenti avevano previsto una di erenza fondamentale tra le due camere:


La diversità di durata, nella prima versione della Costituzione il Senato doveva
durare 6 anni e per la camera 5 anni.

Le 2 camere sono diverse in composizione: già stata approvata una riforma


costituzionale che prevede 200 senatori e 400 deputati.
Per diventare deputato l’unica strada è quella delle elezioni, mentre il senato
mantiene una modalità diversa dall’elezione:
I senatori a vita, che possono essere:
- scelta presidenziale(Max 5)
- ex presidenti della repubblica, senatori di diritto

I requisiti per diventare deputato/senatore:


- cittadinanza Italiana
- Godere dei diritti civili e politici(implicito a meno che ci sia stata una sentenza
di interdizione:reati che come pena non soltanto hanno una detenzione/multa
penale, ma anche un interdizione da pubblici u ci, non avere la possibilità di
ricoprire alcune cariche)
- Età minima di 25 anni per il deputato e 40 anni per il senatore
- Non bisogna incorrere in cause di ineleggibilità/incompatibilità,
• No eleggibili dei soggetti che lavorano in amministrazione pubblica(magistrati
etc)

Senato: sede a Palazzo Madama


Camera dei deputati: sede a Palazzo Montecitorio

Caratteristiche delle camere(poteri)


• Autonomia regolamentare: art 64 della costituzione ciascuna camera adotta il
proprio regolamento, tutta via il regolamento delle camere non è legge, è un atto
giuridico(riserva di regolamento)

• Veri ca dei poteri: ciascuna camera giudica sui titoli di ammissione dei propri
componenti.

• Immunità della sede: all’interno di ciascuna sede l’ordine è mantenuto dai


funzionari della sede stessa, resta a disposizione del presidente della camera o
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del senato di chiamare dall’esterno le forze dell’ordine, perché rispondono ad
una diversa autorità(ministero degli interni).

• Autodichia: riserva alle camere di giudicare delle controversie al loro interno(con


il loro personale).

N.B. parleremo indistintamente di camera e senato, riferendoci generalmente ai


parlamentari.

Garanzie dei parlamentari


1° garanzia: Libertà di Mandato

La persona che viene eletta alla carica parlamentare gode della libertà di
mandato cioè nel nostro ordine costituzionale non esiste il mandato
imperativo(è un collegamento rigido tra la volontà degli elettori e la volontà
dell’eletto).

Questo signi ca che se esiste il mandato imperativo colui che è stato eletto non
può decidere lui chi votare ma deve rispettare la volontà di colui che l’ha votato.

In Italia, se abbiamo eletto un rappresentante, l’intermediazione è a data ai partiti.


Il mandato imperativo è tipico di un sistema con rappresentanza individuale, che
non prevede l’intermediazione di partiti.

La tradizione ha dettato il divieto di mandato operativo, questo ha portato ad


adottare una tecnica per cui il rappresentante è libero di dettare la propria opinione
perciò Il rappresentante è libero di dare la propria opinione nel suo ruolo
eletto.

Bisogna accettare però che nel divieto del mandato operativo, può essere
benissimo che la persona eletta cambi idea/partito o voti in maniera deforme
rispetto al proprio partito.
Da questo punto di vista, giuridicamente il parlamentare è libero, politicamente è
tutta un’altra storia.

N.B. Il cambio di partito/idea è de nito transfughismo.

La cura politica di questo sistema, si chiama disciplina di partito, cioè è possibile


che in alcuni sistemi avvenga una cosa esattamente identica(vige divieto di
imperatività), ma il partito è ferreo e non ammette un dissenso da parte di un
politico(questa è una regola però di tipologia politica, e nel caso di dissenso non
ha conseguenze giuridiche).
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fi
ffi
Il divieto di mandato imperativo accumuna moltissimi stati occidentali anche se
l’Italia è caratterizzata da una disciplina di partito non così ferrea.

2°Garanzia: l’Immunità

Un’altra tipologia di garanzia è l’immunità che si divide in 2 tipologie:

• Insindacabilità: l’art 68 della costituzione dice che I membri del Parlamento non
possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati
nell'esercizio delle loro funzioni. Essi non possono essere quindi questionati,
perciò esiste una responsabilità politica ma non giuridica. Il parlamentare non
risponde delle opinioni date nell’esercizio della sua attività. Nesso
funzionale, vi è un collegamento stretto tra il ruolo del parlamentare e la sua
dichiarazione, non tutti i comportamenti rientrano all’interno dell’insindacabilità,
ma solo quelli tipici(all’interno delle sedi) e atipici che hanno un collegamento
preciso con l’attività di parlamentare

Può capitare che l’autorità giudiziaria inizi ad indagare lo stesso sull’attività


parlamentare, ristendendo che ci sia un reato: sorge quindi un problema
processuale

• Inviolabiltà:

art 68 costituzione^⅔
Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del
Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può
essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in
detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna,
ovvero se sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto
obbligatorio in agranza. Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri
del Parlamento ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o
comunicazioni e a sequestro di corrispondenza.

Quindi nessun membro del parlamento può essere perquisito, arrestato,


domiciliariamente perquisito, mantenuto in detenzione a meno che sia indagato
per un delitto. Si tratta di un concetto che risale al Medioevo(nel quale c’era il
divieto di non fermare un parlamentare mentre si recava in Parlamento) per evitare
un’assenza di alcuni parlamentari in situazioni importanti.

• Esistono però delle eccezioni, quindi l’inviolabilità e l’insindacabilità non sono un


limite assoluto:
- Se c’è l’autorizzazione della camera, la magistratura può perquisire,
intercettare e arrestare, essa può iniziare il procedimento, ma nel momento
fl
in cui arriva alla perquisizione/arresto dovrà appunto chiedere
l’autorizzazione della camera;
- Se c’é l’arresto per agranza di reato, per alcuni reati è possibile l’arresto
immediato, perché la regola è che il reato sarà perseguito per tempo;
- Se c’è una sentenza de nitiva e irrevocabile di condanna;

Se la camera non da l’autorizzazione, si solleva un con itto di potere tra la camera


e la magistratura e quindi si porta il con itto davanti alla corte costituzionale.

3°Garanzia: Indennità

Art. 69 costituzione
membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge.

Al ne di consentire al parlamentare di svolgere con piena dedizione la sua attività


politica, la norma in esame stabilisce che ad ogni membro del Parlamento spetta
un'indennità stabilita dalla legge.
Si parla di 10.000 euro lordi di stipendio, 5000 euro di rimborso spese.
Se non fossero pagati dovrebbero trovar un’altra fonte di sostentamento.

Organizzazione interna delle camere


Le camere si autoorganizzano, hanno delle strutture articolate.
I parlamentari sono organizzati secondo due coordinate:

Gruppo parlamentare: previsto dal regolamento, non è un organo, è una


proiezione nelle camere dei partiti politici che esistono all’esterno.Ogni
parlamentare deve appartenere per forza ad un gruppo, e tali gruppi devono
essere abbastanza numerosi( camera: 20, senato: 10)I gruppi avranno lo stesso
nome dei partiti politici a cui fanno riferimento.Se un parlamentare non si
riconosce in nessun gruppo, si costituisce il cosiddetto gruppo misto, il gruppo
di coloro che non si riconoscono negli altri gruppi; si divide in sezioni, in
correnti.A inizio legislatura solitamente questo gruppo non esiste, col passare
del tempo viene a crearsi e pian piano aumenta di numerosità(scontenti, per
libertà di mandato escono dal loro gruppo e si iscrivono al gruppo misto).Ogni
gruppo ha un capo che si chiama capogruppo.Il capogruppo, mediamente ha un
ruolo rilevante nel partito, ha 2 occasioni particolari dove è importante essere
capogruppo:
• Conferenza dei capigruppo: anche se non arriva ai più, è li il vero organo
della camera e del senato, è proprio in questa conferenza che si decide
insieme quale è il futuro prossimo dei lavori parlamentari, mettere qualcosa in
discussione o non in discussione è una scelta fondamentalissima.
• Commissione permanente
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fl
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fl
fl
- Presidente della camera e del senato, art 63: ciascuna camera
elegge il presidente che rappresenta l’assemblea , dirige l’attività ,
mantiene l’ordine, garantisce il rispetto e coordina i lavori in aula, ha
poteri direttivi
- U cio di presidenza: formato dai collaboratori del presidente,
composto da presidente, 4 vicepresidenti, 8 che sostituiscono in aula
il presidente se non è presente, 3 questori e 8 segretari(che
provvedono al compito di relazione del verbale)

Le commissioni, si dividono in:


Permanente: durano in carica per l’intera legislatura, svolgono
attività legislativa, conoscitiva e
di controllo, possono anche
prendere delle informazioni, Le
commissioni permanenti sono
14 e si di erenziano l’una
dall’altra per la materia di cui si
occupano:
Temporanee: hanno una durata
limitata e un compito preciso(es:
commissioni d’inchiesta).
Monocamerali
Bicamerali

Giunta parlamentare: organo che hanno compiti tecnici ed istruttori, sono 3 e


sono formati da deputati nominati dai presidenti delle assemblee. A di erenza
delle commissioni non sono formate in maniera coerente alla dimensione dei
gruppi.tipologie di giunte:

• Giunta per il regolamento(camera e senato): si occupa di controllare se è


stato violato il regolamento;
• Giunta per le elezione(camera): si occupa della validazione delle elezione
• Giunta per le immunità(senato);
• Giunta per le autorizzazioni(camera);

N.B.A di erenza delle commissioni non sono formate in maniera coerente alla
dimensione dei gruppi

Funzionamento(votazioni) delle camere:


Esistono diverse tipologie di maggioranza:
• Maggioranza relativa: 50+1(%) di quelli che stanno votando;
• Maggioranza semplice: 50+1(%) dei presenti;
• Maggioranza assoluta: 50+1(%) dei componenti;
• Maggioranza quali cata: porzione più ampia di quella assoluta, ssata
liberamente;
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ff
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ff
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La maggioranza è de nita Quorum

Modalità di votazione:
Le votazioni parlamentari si possono svolgere:
• con voto o scrutinio palese, quando è possibile sapere come ha votato un
deputato o senatore che quindi si assume la responsabilità delle sue decisioni (è
più condizionabile dalle direttive dei partiti).Usato nella votazione della ducia al
governo.
• con voto o scrutinio segreto, quando non è possibile sapere come ha votato
ogni deputato o senatore, che è quindi libero e indipendente nella sua decisione
(è più condizionabile da interessi personali o da gruppi di pressione).

È usato soprattutto per la votazione di persone e delle leggi elettorali


Di regola le votazioni avvengono con voto palese, salvo i casi nei quali i
regolamenti parlamentari consentono il ricorso al voto segreto.

Il voto palese può avvenire:


per alzata di mano;
con procedimento elettronico;
per appello nominale.

Il voto segreto si può esprimere con:


un procedimento elettronico;
una scheda.

La funzione di indirizzo e di controllo del governo:


Oltre alla funzione legislativa, al Parlamento è anche a data una funzione di
controllo e di indirizzo politico del governo.
Le camere hanno il compito di controllare ciò che fa il governo, di indirizzarlo e di
indagare su ciò che ritengono.
Gli strumenti di indirizzo e controllo politico sono:

• strumenti conoscitivi:
- interrogazioni, ossia domande rivolte al governo se un fatto sia vero
(indagano la verità di un fatto).
- interpellanze (indagano gli intendimenti del governo), il Parlamento pretende
di ottenere spiegazioni e risposte su ciò che riguarda l'indirizzo politico del
governo; ha un peso politico maggiore e infatti si attua solo in aula.

• Inchieste, ciascuna camera può disporre inchieste su argomenti di pubblico


interesse tramite una commissione d’inchiesta, difatti il parlamento instituisce le
commissioni d’inchiesta con legge, con la particolarità, a di erenza degli altri
strumenti di controllo, le commissioni parlamentari d’inchiesta hanno gli
stessi poteri e limiti dell’autorità giudiziaria, non c’è di erenza tra la
commissione d’inchiesta e la magistratura, non indaga però sulla responsabilità
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pensale, potrebbe cercare i motivi ad esempio, si parla di spirito di doverosa
collaborazione nel caso le due inchieste si dovessero sovrapporre.

• strumenti di indirizzo, ossia atti di indirizzo che l'assemblea rivolge al governo:


- mozione;
- risoluzione;
- ordine del giorno.

La procedura di Bilancio
Lo stato spende dei soldi, perciò ha un bilancio:
I. È valorialmente compatibile con i principi democratici che lo stato renda conto
di quali sono le sue entrate e le sue spese, è utile e opportuno far sapere a tutti
il dibattito su come lo stato spende i soldi;
II. Lo stato deve presentare il bilancio in cui spende i soldi
III. Il governo è responsabile della ripartizione delle spese ma è il parlamento
l’organo deputato al controllo

il ragionamento sulla spesa dello stato unisce il diritto pubblico con la parte
aziendalistica.

L’articolo 81(quello che riguarda il bilancio) della Costituzione è stato modi cato
più volte, quello che non è mai cambiato è che l’amministrazione pubblica non può
muoversi senza un capitolo di spesa(non può spendere i soldi se non sa dove
sono i soldi e quanti sono). Quindi l’amministrazione si muove per capitoli di
spesa.

Da qualche parte i soldi devono arrivare, questo lo ritroviamo nella legge, la


tradizione italiana ci consegnava una legge tale per cui questa legge era una
cosiddetta legge di bilancio appunto legato all’entrate e alle uscite statali.
La legge di bilancio non poteva costituire nuove tasse e nuovi tributi, ogni legge
che portava delle nuove spese doveva essere accompagnata dal nanziamento
delle stesse. Perciò c’era una legge annuale di grande complessità tecnica quindi
di di cile lettura.
Questo sistema è stato modi cato anche da un’altra previsione ovvero con
l’introduzione del pareggio di bilancio(nel 2012).

Art 81, 1° comma:


Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo
conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.

Però l’altra previsione è quella tale per qui:

Art 81, 4°comma:


Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per
farvi fronte
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Le camere approvano nell’anno quello che sarà nell’anno successivo e le spese
nell’anno precedente, quindi le camere entro il 31.12 approvano il bilancio, la legge
di bilancio deve essere pronta entro appunto questa data.
Nel caso non si riesce ad approvare una legge di bilancio:

Art 81, 5° comma:


L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e
per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.

È capitato nella storia della repubblica di arrivare nei 4 mesi successivi al 31-12,
non è mai successo di superarli.

Nel caso si superino i 4 mesi, bisognerebbe tenere aperta la sessione parlamentare


del 30-04 nché non si approva la legge di bilancio(cosa alquanto improbabile).

Era stata chiamata legge di stabilità ma in seguito si è tornati al concetto di legge


di bilancio, essa è molto complicata ma è formata da pochi articoli(con tantissimi
comma) in modo da far discutere al parlamento articolo per articolo.

Quindi la procedura di Bilancio si compone di:


Documento dell’economia e nanza(DEF):
Documento diviso in 3 parti in cui vengono scritte i concetti di nanza pubblica:
1. Programma di stabilità
2. Analisi degli andamenti dei valori di nanza pubblica
3. Programma di riforma
Il documento dell’economia e nanza deve essere redatto massimo entra il 30
aprile successivo

• La nota di aggiornamento del documento dell’economia e nanza nominata


NAD deve essere redatto entro 25 settembre
• Entro il 15 ottobre deve essere presentato alle camere previsione di bilancio
dell’anno successivo.
• Entro il 31 dicembre deve esserci l’approvazione della legge di bilancio
• Entro il 30 giugno deve essere approvato al disegno di legge del rendiconto
consultivo dello stato

N.B.
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Non è mai capitato che la repubblica Italiana(dal 1946) che entrasse in guerra,
neanche l’emissioni di pace sono state considerate come “guerra” ma come
“pace”;
La decisione per entrare nello stato di guerra è a carico delle camere, la
dichiarazione formale dello stato di guerra è svolta dal presidente della repubblica

Art 95 comma 1:
Il Presidente del Consiglio dei Ministri dirige la politica generale del Governo e ne è
responsabile. Mantiene l'unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo
e coordinando l'attività dei Ministri.

Parlamento in seduta comune:


Ci sono delle occasioni in cui i deputati e i senatori si riuniscono tutti insieme in un
organo chiamato parlamento in seduta comune, si tratta di casi speci cati nella
costituzione(art. 77), si riunisce nella più grande delle due aule(Montecitorio), in
questo caso chi si siede sulla sedia del presidente?

- il parlamento in seduta comune ha il compito di eleggere il presidente della


repubblica, quindi il presidente del senato potrebbe sostituire temporaneamente
il presidente della repubblica, perciò anche per ragione di sede(Montecitorio) il
presidente del parlamento in seduta comune è il presidente della camera.

Compiti del parlamento in seduta comune:


• Elezione del presidente della repubblica, in questo caso a integrare il
parlamento in seduta comune sono presenti dei delegati rappresentanti delle
regioni(3 per ogni regione a parte 1 per la valle d’Aosta);
• L’elezione di 5 membri della corte costituzionale, che ha una composizione
composita;
• Elegge ⅓ del consiglio superiore della magistratura, si tratta di un organo che
governa la magistratura;
• Ha il compito di mettere in stato di accusa il presidente della repubblica per i
reati presidenziali(alto tradimento, attentato alla costituzione)
• Compila una lista di 45 cittadini all’interno della cui lista verrano estratti a sorte
16 cittadini i quali andranno a far parte della corte costituzionale.

Il governo
Comunemente viene denominato “l’esecutivo”, oltre alla funzione esecutiva ha un
importante ruolo nella distribuzione dell’indirizzo politico.

Costituzionalmente possiamo dire che il g è un organo complesso(=organo


composto da organi) e ineguale.

Gli organi che compongono il governo:


• Presidente del consiglio dei ministri;
• Consigli dei ministri;
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• Ministro(tipologia di organo—>ce ne sono di più);

È un organo ineguale perché gli organi che lo compongono non sono tutti uguali
È inoltre un soggetto politicamente unitario anche se formato da forze partitiche
di erenti.
La costituzione dedica 5 articoli al governo(art.92-art.96), la disciplina
costituzionale del governo è su cientemente sintetica.
L’obbiettivo di coloro che hanno scritto questi articoli si sono basati sull’esperienza
data dall’aver vissuto in Italia no al 1946 avendo vissuto(es: fascismo in Italia) e
visto(es: terza repubblica francese) di erenti tipologie di governo.

Quindi il presidente del consiglio dei ministri non ha un potere politico così forte, si
tratta di un soggetto primus inter pares ma non ha una quali ca superiore agli altri
ministri(una sorta di supervisore)
Questo sistema contiene già nella sua radice una certa debolezza dal punto di
vista del potere esecutivo(ciò dipende strettamente dalle regole costituzionale), si
tratta di una scelta tollerata dall’assemblea costituente.

È possibile criticare il sistema ma non possiamo dire che il sistema parlamentare


sia diverso da come appare in costituzione, possiamo anche dire che “il presidente
del consiglio dei ministri non è stato eletto dai cittadini” ma ciò non è incompatibile
nella costituzione.

Il principio di collegialità:
Il presidente del consiglio dei ministri è il presidente dell’organo in cui fanno parte
tutti i ministri il quale è l’organo centrale del governo, ogni questione legata al
governo DEVE passare dal consiglio dei ministri.
Per riferiti a questo possiamo riferirci alla legge numero 400 nel 1988.
Ogni ministro è posto a capo di un dicastero(nel caso di ministeri con grossa
organizzazione burocratica), esistono diversi ministeri che hanno un’organizzazione
più o meno complessa in relazione al ministero a cui ci possiamo riferire.

Il Ministero
Il ministero ha il compito di coordinare quotidianamente le attività del parlamento
e quelle del governo anche a livello sico.
Ci sono ministri che hanno a che fare con più o meno organizzazione burocratica:
Si dice che hanno a che fare con un portafoglio o meno.
La di erenza tra i ministri con portafoglio o meno, questi non hanno “poteri”
di erenti.

Il numero dei ministeri è 13(dicasteri-ministeri con portafoglio), è compito del


presidente del consiglio creare dei compiti più speci ci quindi ministeri senza
portafoglio.
I ministeri con portafoglio sono 13 perché ssati dalla legge(razionalizzazione del
numero dei ministeri)a questi 13 si aggiungono quelli senza portafoglio.
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Ovviamente sia ministri con portafoglio che quelli senza portafoglio votano in
consiglio(essendo pari nonostante la di erenza a livello burocratico).

I collaboratori all’interno dei ministeri


L’organizzazione del governo non si limita ai ministeri ma anche ai collaboratori
all’interno dei ministeri stessi, sono divisi a fasce per importanza:

1°Fascia - sottosegretari: anch’essi sono politici di professione(nomina decisa


dal consiglio dei ministri, sono quindi persone che arrivano dal partito perciò
potrebbero essere dei parlamentari), non più di 10 sottosegretari possono avere
il titolo di vice-ministro(scelta data dal ministro e dal consiglio die ministri), ciò
non cambia la loro posizione.

2°Fascia - Dirigenti ministeriali: non più per nomina politica ma per carriera

Commissario governativo: persona con incarichi speci ci scelti dai


ministri(possono avere già altri compiti);

Organi eventuali(possono esserci e non esserci):


- Vice-presidente del consiglio dei ministri: utilizzato di recente, il governo
può dare ad alcuni ministri questo importante compito, di solito è stato
consegnato a persone con grande rilevanza politica(si utilizza nel caso di
grandi coalizioni), ha l’unico vero compito di presiedere al presidente del
consiglio dei ministri nel caso di assenza;
- Consiglio di Gabinetto: potrebbe ancora essere un’organo che riunisce i
ministri più rappresentative delle diverse politiche presenti nella coalizione,
ha lo scopo di supervisionare e cercare di indirizzare il consiglio dei ministri
seguendo le idee della coalizione, da quando il governo è stato asciugato,
ovvero da dopo la “1° repubblica” non è più stato utilizzato;
- Comitati interministeriali: previsti dalla legge, spesso hanno poteri
particolari, sono da considerarsi come una forma di coordinamento, in
diritto pubblico amministrativo sono da de nirsi “concerti”(=intesa) tra
ministri, per avere la possibilità di confrontarsi tra ministri che hanno
competenze con nanti e trovare una soluzione comune(Es: CIPE)

Formazione del governo


Regole per la creazione del governo:
un’altro aspetto fondamentale del governo sono le regole fondamentali per la
creazione del governo:
• Composizione: ciò de nito in precedenza(organi e struttura del governo)
• formazione: come si arriva ad avere il governo in carica, le regole presenti nella
costituzione( vedi art.92 2 comma, art.93, art. 94 1-2-3 comma).

Si parla di come il governo viene costituito, atti che sono necessari per avere un
governo in carica(nella fase iniziale della formazione di un nuovo governo).
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Gli articoli de niti in precedenza descrivono in modo sintetico ma completo i
passaggi fondamentali—>nomina ministri e presidente del consiglio.

Il presidente della repubblica nomina il presidente del consiglio, qui interviene una
prassi costituzionale de nita “delle consultazioni”.
Bisogna tener distinto la prassi dalla consuetudine, la seconda è un
comportamento ripetuto nel tempo come la prassi ma è vincolante.
La disciplina si interroga se quella “delle consultazioni” sia una prassi o una
consuetudine(è una prassi).

N.B. una prassi costituzionale è un comportamento ripetuto che serve a far


funzionare concretamente una norma.
Per prassi si intende che le domande vengano consegnate in quel determinato
modo.
Tutto questo vale anche per la costituzione, nel caso delle prassi costituzionali utili
per “tener in vita” la legge.

Il presidente della repubblica per prassi fa “le consultazioni”, ma cosa sono le


consultazioni?
Il presidente convoca in 2 giornate presso il Palazzo del Quirinale(residenza
presidente della repubblica) una serie di soggetti i quali sono:
• Presidente del Senato
• Presidente della Camera

i primi che sente


• Delegazioni dei gruppi parlamentari(espressione in parlamento del partito
politico): il presidente chiama queste delegazioni in modo da sentire sia la
camera e il senato in base ai gruppi, il presidente della repubblica vuole sapere
quanti sono e quali sono i loro intendimenti(Che nomi mi fate? Vi alleereste con
tizio e caio?) Il capogruppo della camera e il capogruppo del senato insieme al
segretario politico del partito sono i soggetti che vanno dal presidente per
rappresentare i vari gruppi parlamentari.
• Ex presidenti della repubblica, si ritiene che nel convocare i predecessori si
una cortesia istituzionale, però potrebbe ricordare qualche occasione e dare
qualche consiglio al presidente della repubblica in carica

Le comunicazioni u ciale della presidenza le fa il segretario generale della


presidenza oppure a volte lo stesso presidente della repubblica.

Il nome del nuovo presidente del consiglio, verrà detto dopo tutte le consultazioni
e dopo qualche ora nite esse(le carte sono sempre state abbastanza chiare negli
ultimi vent’anni, durante la prima repubblica non è sempre stato così, c’è voluto
anche molto tempo a volte).

Quindi il presidente della repubblica da l’incarico a qualcuno(presidente del


consiglio) di formare il governo.
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L’incarico è orale proprio perché il presidente della repubblica dovrebbe rmare
insieme al presidente del consiglio emerito e questo sarebbe una complicazione.

Il presidente della repubblica al termine delle consultazioni potrebbe aver già


identi cato una persona a cui a dare l’incarico, però potrebbe aver avuto qualche
Problema ad esempio che non ci siano i numeri(condizioni politiche) per dar
l’incarico a nessuno.
In questo caso la prassi ci da 2+1 opzioni:
• Mandare un mandato esplorativo: do il compito ad una certa persona dia
volgere ulteriori consultazioni e di continuare il dialogo con i partiti, di solito è
fatto a dando queste ulteriori consultazioni ai presidenti della camera e del
senato, essi svolgono ulteriori consultazioni convocandoli nella loro sede e
quando hanno terminato riferiranno al presidente della repubblica, se essi sono
riusciti manderà l’incarico.
• Preincarico: dopo aver fatto le consultazioni e studiato la forma politica, da ad
una persona di un certo colore politico di cercare se ci sono le condizioni
politiche perché questa persona(preincaricata) possa diventare presidente del
consiglio dei ministri.(nel 2013 la persona preincaricata ha ri utato il proprio
compito perché non ha trovato le condizioni, in questo caso Bersani, e il
presidente diventò il sottosegretario del PD Letta).

• Scioglimento delle camere: Ovviamente deve risolversi la consultazione e si


deve arrivare ad un incarico,’alternativa che può percorrere il presidente della
repubblica è quella dello scioglimento delle camere.

L’esito deve essere sempre l’incarico, il signor “tizio” eletto accetta con riserva
(essendo una questione giuridica) di stilare l’elenco delle persone che andranno a
far parte del consiglio dei ministri.
Ci saranno dei colloqui per decidere e scegliere chi saranno i ministri e il suo
ruolo(art.92 costituzione).
Una volta portata la lista dei ministri(controversia—>il presidente della repubblica
potrebbe aver qualcosa da dire per modi care l’elenco, tutto in segreto, e non si
saprà mai chi ha deciso chi e cosa), il presidente incaricato scioglie la riserva e
da questo momento bisogna preparare la nomina che avviene con decreto
del presidente della repubblica, alla nomina avviene subito dopo il
giuramento.
Nel 2018 il presidente ha detto pubblicamente di non essere d’accordo con un
ministro e in due giorni ci sono stati due incarichi diversi.
Il presidente del consiglio nuovo viene chiamato, va al tavolo del presidente della
repubblica e rma la sua nomina.

Il momento è solenne, il presidente del consiglio dei ministri assume le funzioni.


Con il giuramento il presidente del consiglio appunto entra in carica.
A questo punto il presidente della repubblica ha terminato il suo incarico.

Si svolge la cosidetta cerimonia della campanella(cambio di consegne tra il


vecchio governo e il nuovo governo), a palazzo Chigi ci sarà il vecchio consiglio
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dei ministri che lascia sicamente il palazzo e nel palazzo entrerà nel palazzo il
nuovo presidente del consiglio, viene consegnata sicamente dal vecchio
presidente del consiglio al nuovo la campanella.

Il nuovo governo però non ha ancora la ducia delle camere(articolo 94 comma


1), a questo punto deve ottenerla, si tratta di un momento fondamentale, si dice
che il governo è incarica per il disbrigo degli a ari correnti però manca loro quella
legittimazione necessaria data dalla ducia parlamentare e nel sistema di governo
italiana la ducia è indispensabile(difatto il governo può solo svolgere le funzioni di
a ari correnti).

Entro 10 giorni dalla formazione del governo esso si deve presentare alle camere
per ottenere la ducia di esse.

Il parlamento(art. 94 comma 2) accorda o revoca la ducia mediante mozione


votata o revocata per appello nominale.

Mozioni: La più famosa è la mozione di ducia ma non è l’unica, essendo una


mozione(atto parlamentare) da chi verrà proposta? Appunto dai parlamentari della
costituenda maggioranza.

Come si fa giuridicamente a dare la ducia?


La prassi parlamentare utilizza una motivazione per relazionem.

Il testo a camera e senato sia “udite le dichiarazioni del governo il senato/camera


approva”.

Il governo si presenta sui banchi del governo e il presidente del consiglio dei
ministri e tiene un discorso programmatico in cui spiega cosa vuole fare quel
governo.
Si apre il dibattito parlamentare.

Si vota con operazione per appello nominale, ogni parlamentare viene chiamato a
dire il proprio voto esplicitamente davanti al presidente(procedimento lungo)
Il presidente del consiglio per prassi fa il suo discorso programmatico una volta
sola in una sola delle due camere ma per prassi tiene il suo discorso
programmatico nella camera in cui il precedente presidente del consiglio non ha
svolto il suo discorso programmatico.

Il governo può ottenere la ducia(non è prevista nessuna maggioranza, è capitato


che un governo avesse la maggioranza di quelli che hanno votato e basta).

Se la camera e il senato votano a favore di quella mozione, è un governo che ha


giurato e ha il favore delle camere, esso entrerà nella pienezza dei suoi poteri.

Un governo che non ha la ducia iniziale deve obbligatoriamente presentare le


dimissioni e quindi il presidente del consiglio dei ministri presenterà
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immediatamente le dimissioni a presidente della repubblica e quindi il governo
resterà in carica per il disbrigo degli a ari correnti.

La crisi di Governo
Quali sono le possibilità per le quali un governo entra in crisi e rassegna le sue
dimissioni, c’è una grande distizione tra le crisi di governo:

Crisi parlamentare: motivi che comportano delle dimissioni del governo che
sono generate da un’attività parlamentare, può essere di 3 tipologie:
• Non approvazione mozione di ducia iniziale
• Approvazione della mozione di s ducia(art 94 ultimo comma), il parlamento
deve aver già concesso la ducia ma ha la possibilità di ritirare la ducia e
portare il governo in crisi; per fare questo il parlamento utilizza la mozione di
s ducia che deve essere rmata(presentata)da almeno un decimo dei
componenti della camera e o dal senato e non può essere messa in
discussione prima di 3 giorni, questo per evitare gli assalti alla dirigenza, per
evitare che sia presentata e approvata in un giorno in cui ci sia un prevalere
momentaneo dei numeri dell’opposizione, se viene approvata la mozione di
s ducia il governo è obbligato a dimettersi(mai accaduto nella storia
repubblicana perché quando i presidente del consiglio dei ministri si rende
conto che non ci sono i numeri per la maggioranza, va direttamente dal
presidente dalla reubblica a dimettersi, perciò è formalmente una crisi
extraparlamentare ma in realtà una crisi di maggioranza)
• Mancata approvazione della questione di ducia(solo 2 volte 1998-2008)

Crisi extraparlamentare: il governo decide di dare le dimissioni per libera


scelta, ovviamente nasconderà un problema politico che però non sia generato
in aula parlamentare ma nel confronto tra partiti, anche morte o impedimento del
presidente del consiglio portano alle dimissioni.

Il presidente della repubblica acceterà con riserva di nominare un nuovo


presidente del consiglio, con riserva per mantenere una continuità di governo

Questione di ducia:
Durante la vita ordinaria dei rapporti tra governo e parlamento è possibile che il
governo leghi ad un atto in discussione in parlamento la sopravvivenza del
rapporto duciario.
È il governo che chiede al parlamento di votare la ducia in quel modo, se no ci
riteniamo s duciati.
Non è scritta in costituzione ma elaborazione della vita parlamentare.
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A ne degli anni 90 nel rapporto duciario tra governo e parlamento il parlamento
si sia opposto al comportamento di un ministro, quindi no s ducia al governo nella
totalità ma nel singolo ministro.
Quando capitano questi problemi il presidente del consiglio si assumeva la
responsabilità.

Mozione di s ducia individuale nella volontà di dimettere un ministro che fa


riferimento alla corte costituzionale che risponde eco una sentenza(caso Mancuso)
e riconosce la legittimità della s ducia individuale.
Da questo momento entra a pieno diritto negli elementi che caratterizzano il
rapporto duciario tra governo e parlamento.
Esiste nei confronti dei ministri una responsabilità giuridica che si può far valere in
ambito penale.
I ministri rispondono alle loro azioni da privati cittadini

Art. 92 costituzione
Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri,
che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri.

Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su


proposta di questo, i ministri.

C’è la possibilità che un ministro commetta un reato nei panni della sua carica, per
i reati legati alla sua funzione è richiesta l’autorizzazione per procedere con il
giudizio dal senato e della camera se esso fa parte di esse, nel caso contrario
deve rispondere esclusivamente al senato.
Ovviamente le indagini possono iniziare anche senza l’approvazione delle camere,
è il giudizio in sé che ha bisogno dell’autorizzazione.

Nel caso il ministro commetta un reato oggettivo ma lo faccia nel nome dello stato
e per il dovere comportato dalla sua posizione(per il bene dello stato), si tratta di
una ragione di stato ed essa non è punibile.

Gli organi ausiliari dello stato


Sono degli organi costituzionali (a volte disciplinati in maniera più puntuale a volte
meno) che si occupano di aiutare in alcune questioni speci che e tecniche gli
organi politici in particolare il governo, parliamo del:

consiglio nazionale dell’economia e del lavoro:art 99 costituzione, le persone


di cui ne fanno parte sono 64, il compito generale CNEL è quello di dare
rappresentanza agli interessi economici a livello statale, il CNEL ha potestà di
iniziativa legislativa(può presentare un disegno di legge alle camere e lo può fare
nell’ambito delle sue competenze), il suo ruolo non è quello immaginato
dall’assemblea costituente
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Consiglio di stato:organo di consulenza amministrativa, quindi rende pareri, è
formato da magistrati amministrativi,
- alcune sezioni del CS rendono pareri su atti e organo di stato, rende pareri
su regolamenti ministeriali, sul ricorso straordinario al presidente della
repubblica, si occupa di dare un parere sui contratti e sugli accordi proposte
dai ministri
- Alcune funzioni del consiglio dii stato hanno il compito giurisdizionale si
tratta di un giudice amministrativo di 2 livello

Corte dei conti: si tratta di una corte di bilancio, giudizi di conto(su chi ha
funzioni di maneggio di denaro pubblico), problemi di giudizi in maniera
pensionistica, è anche un organo consultivo, controlla la correttezza contabile
dello stato.

Il presidente della repubblica


Il presidente della repubblica è il capo dello stato, si tratta del vertice della
struttura dello stato e anche il suo rappresentante, esso ha potere di intervenire
su tutti i poteri dello stato.
Ha il ruolo classico di soggetto centrale per quanto riguarda la rappresentanza
dello stato e questo comporta un duplice ruolo:
• Ruolo istituzionale formale di rappresentanza
• Ruolo sostanziale(non distinto dalla rappresentanza) gestione di alcuni aspetti
dell’indirizzo politico.

Prima del presidente della repubblica la gura statale di spicco era il re, la forma di
governo italiana parlamentare comporta che il presidente della repubblica non sia
eletto dei cittadini ma è ad elezione parlamentare.

La dottrina si è subito interessata alla gura del capo dello stato cercandone la
natura, qualcuno ha proposto questa idea secondo la quale il capo dello stato sia
un capo neutrale, un organo indipendente e di riequilibrio del sistema.

la comunicazione costante dai mass media non ci aiuta a capire il vero ruolo del
capo dello stato, esso viene spesso citato come una sorta di padre della patria
vivente, come una sorta di organo totalmente non partitico e anche non politico, il
presidente della repubblica non sarebbe non soltanto appartenente ad un partito
politico ma non sarebbe neanche un potere politico.
Il fatto di non considerarlo “politico” è difatto un errore molto comune.
La gura del capo di stato è coerente e coordinata con un sistema che non può
non essere politico, può essere però non partitico.
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Art. 87 costituzione
^1
Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale.
^2
Può inviare messaggi alle Camere
^3
Indice le elezioni delle nuove Camere e ne ssa la prima riunione
^4
Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.
^5
Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti
^6
Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.
^7
Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.
^8
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, rati ca i trattati internazionali, previa, quando
occorra, l'autorizzazione delle Camere.
^9
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito
secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
^10
Presiede il Consiglio superiore della Magistratura.
^11
Può concedere grazia e commutare le pene.
^12
Conferisce le onori cenze della Repubblica.

Il capo di stato è magistratura di in uenza su cosa, come e perché.

N.B. non si parla di magistratura nell’ambito dei giudici, il termine magistratura può
essere infatti riferito alle “cariche dello stato”.
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Il presidente della repubblica essendo una gura anche politica può essere
criticato non è da considerare indiscutibile.
Esso infatti è un organo con potere di indirizzo di politico.

Elezione del presidente della repubblica:


Il presidente della repubblica è eletto dal parlamento in seduta comune(tutti i
deputati e tutti i senatori riuniti nella stessa sede).
Compongono il parlamento in seduta comune anche 3 delegati per ogni regione, 3
delegati che arrivano scelti dal consiglio regionale di ogni regione, sono 3 per
esserci una rappresentanza delle minoranze, con un delegato solo però da parte
della Valle d’Aosta perché la valle d’Aosta ha circa 80.000 abitanti.
Elezione avviene per scrutinio segreto, con scheda, si monta una struttura al
centro dell’aula parlamentale, i membri del consiglio scrivono il nome e lo
inseriscono in un urna all’interno di questa struttura.
La costituzione dice che deve essere uno scrutinio segreto e che per essere eletto
ci sia necessaria una maggioranza particolare ovvero dei ⅔ dell’assemblea per i
primi 3 scrutini, e dal 4° in poi è su ciente la maggioranza assoluta. La
maggioranza semplice non basta mai e non se ne esce nché non c’è la
maggioranza assoluta.

I requisiti per essere eletto presidente della repubblica sono:


• Avere la cittadinanza italiana
• Aver compiuto 50 anni d’età
• Godere dei diritti civili e politici(i quali potrebbero essere persi per condanna

Il presidente della repubblica resta in carica per 7 anni.


Non esistono candidature, perciò i nomi sono scelti sulla base di un accordo
politico, ovvio che ogni partito vorrebbe mettere come presidente un proprio
esponente, perciò ci si basa su un accordo.

Per due volte è stato scelto il presidente della repubblica al primo consiglio:
Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi.
Se non funzionasse l’accordo si va avanti no al 23esimo scrutinio mediante la
maggioranza assoluta.
Le due elezioni più complicate sono state quelle di Giovanni leone e di oscar luigi
scalfaro.
È successo anche che il consiglio non sia riuscita ad arrivare ad una nuova
persona ed è stato votato nuovamente Giorgio Napoletano.(unico presidente
rieletto che però non ha completato i 7 anni).
È successo anche che il presidente della pubblica si sia ammalato gravemente
Antonio Segni, in questo caso non è entrato in vigore l’impedimento permanente
perché è riuscito a rmare le dimissioni

Motivi per cui un presidente della repubblica smette di esserlo:


- scadenza del termine di 7 anni
- Secondo l’articolo 86, il termine può esserci per dimissioni volontarie, per morte
e per impedimento permanente
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Il semestre bianco
Il presidente della repubblica non può sciogliere le camere negli ultimi 6 mesi del
proprio mandato, a meno che non corrispondono con la naturale scadenza del
mandato, per impedire che l’ultimo atto del presidente della repubblica sia lo
scioglimento delle camere per favoreggiamento ad una maggioranza.

Nel caso un presidente della repubblica non possa svolgere il suo compito verrà
sostituito dal presidente del senato.

Il primo presidente della repubblica fu Enrico de Nicola.

Il palazzo del presidente della repubblica(Quirinale) era la sede u ciale del re


d’Italia.

Il giuramento:
Il presidente della repubblica una volta eletto deve prestare giuramento davanti al
parlamento in seduta comune nel giorno successivo all’elezione e legge un
messaggio preparato( che parla di cosa ha in mente di fare), in questo caso siede
anche lui alla sedia del presidente e prende la parola.

Il presidente della repubblica promulga e non emana le leggi, il capo dello stato mette la
rma sulle leggi approvate dal parlamento

Promulgare: Rendere esecutoria una legge da parte del capo dello stato, dopo
l'approvazione delle camere e prima della pubblicazione.

Quale è la di erenza tra competenza e atti?


• Un atto è una manifestazione di volontà ovvero esternazione di una competenza
• Una competenza è il mezzo attraverso in cui si compie una manifestazione di volontà(atto)

Funzioni e atti del presidente della repubblica


la tipica manifestazione di volontà(=atto) del presidente della repubblica è il
decreto, con decreto fa tutta una seri di atti molto diversi tra di loro.
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Le competenze a pieni poteri che ha il presidente della repubblica nei
confronti del potere legislativo(parlamento):

- il capo di stato ha il potere di nominare 5 senatori a vita(alcuni senatori a


vita potrebbero essere gli ex presidenti della repubblica, un ex presidente
della repubblica ha diritto ha essere un senatore a vita), i senatori a vita
sono 5 in tutto e possono essere scelti in base ai loro alti meriti(come dice
l’articolo 59 della costituzione);

Art. 59 costituzione
Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che
hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scienti co,
artistico e letterario.

- Il presidente della repubblica ha un potere formale di induzione, esso


infatti può convocare le camere in seduta straordinaria;

- Il presidente della repubblica può inviare messaggi alle camere(vedi sito


presidente della repubblica);

- Il presidente della repubblica può sciogliere(=non essere in grado di


continuare a lavorare ovvero che il parlamento deve dare la ducia al
governo, però il parlamento potrebbe non essere in grado di dare ducia al
governo) anticipatamente le camere; è un potere fondamentale nell’ottica
di quale sia il futuro per la legislatura

- Il presidente della repubblica promulga le leggi, riceve le liberazioni di


legge da parte delle camere, la legge è tale solo se promulgata dal
presidente della repubblica, senza di lui non è legge ma il suo controllo è un
controllo e ettivo e non semplicemente formale.

- Il presidente della repubblica indice i referendum statali, è un potere


formale.

Le competenze a pieni poteri che ha il presidente della repubblica nei


confronti del potere esecutivo:

- Il presidente della repubblica nomina del consiglio dei ministri(componenti


del governo);

- Il presidente della repubblica autorizza l’esecutivo di presentare i disegni


di legge alle camere;
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- Il presidente della repubblica emana gli atti aventi corpi di legge(decreti
legge e decreti legislativi) del governo e i regolamenti del governo;

- Il presidente della repubblica Accredita i rappresentanti diplomatici italiani


e riceve quelli esteri;

- Il presidente della repubblica rati ca i trattati internazionali previa, se


necessaria, l’autorizzazione del parlamento, valuta che l’accordo c’è, è in
buona forma ma in alcuni casi(previsti dalla costituzione art.80) non basta
che il governo abbia fatto l’accordo, ma deve essere retti cato dal governo
con legge.

Rati ca:
approvare un negozio stipulato da altri, convalidandolo nelle forme appropriate.

- Il presidente della repubblica ha il comando delle forze armate, il suo è un


potere di massimo comando, però non è un potere di disposizione e ettiva,
il suo ruolo deriva dalla tradizione(l’esercito del re divenuto puoi presidente
della repubblica

- Il presidente della repubblica ha un potere di massimo comando


- Il presidente della repubblica è il presidente del consiglio supremo di
difesa, è uno dei ruoli più misteriosi perché gli atti sono secretati,
presieduto dal presidente della repubblica con il presidente del consiglio dei
m i n i s t r i , a l c u n i m i n i s t r i c o n l o s t a t o m a g g i o re d e l l e f o r z e
armate(comandanti), decisioni che vengono fuori 30 anni dopo(esiste quindi.

- Il presidente della repubblica ha il potere di dichiarare lo stato di guerra


deliberato dalle camere(mai accaduto durante la repubblica)

Aggettivi importanti:
• Supremo legato all’esercito(potere esecutivo)
• Superiore legato alla magistratura(potere giudiziario)
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Le competenze a pieni poteri che ha il presidente della repubblica nei
confronti del potere giudiziario:

- Ia magistratura si autorganizza ma per coordinare i poteri il presidente della


repubblica è il presidente del CSM(consiglio superiore per la magistratura);

- Il presidente della repubblica ha il potere di concedere la grazia(far


cessare la pena) e di commutare le pene(eredità dalla gura del re);

- Il presidente della repubblica nei confronti della corte costituzionale ha il


potere di nominarne un terzo(nomina 5 giudici costituzionali)—nomina
tecnica

- il presidente della repubblica, nei confronti delle regioni, ha un potere molto


importante, può sciogliere i consigli regionali e rimuovere i presidenti
delle giunte regionali, e lo fa come sanzione, qui si scopre che la regione è
un ente autonomo e non sovrano.

N.B.
Ruolo della “First Lady”, ovvero la consorte del presidente, se non c’è, esiste una
gura che la sostituisce(di solito la glia).
De Nicola e Cossiga non sono mai stati accompagnati dalla donna.
Il ruolo della consorte è un ruolo cerimoniale, nel Quirinale ci sono delle attività
puramente legate alla consorte(nel 1962 era la presidentessa della croce rossa),
ruolo di bene cienza etc…;
Franca Ciampi invece fu molto attiva—>enorme gaf contro la RAI, contro il Nord
Italia.
Nessun ha mai contestato in nessun modo le sue azioni.
Non ha nessun ruolo costituzionale ma ha un ruolo comunicativo(vengono
considerati solo le cose belle e non gli errori.

È fondamentale dire che, una volta analizzati i suoi svariati poteri , Il compito del
presidente della repubblica non è né puramente cerimoniale né puramente di
rappresentanza e ha un’in uenza costante all’interno della vita politica degli
organi della repubblica;

Nel caso del presidente della repubblica che manifestazione di volontà(atti)


vediamo?
Ne vediamo più di una(volontà) perciò parliamo di atto complesso.
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Classi cazione atti del presidente della repubblica a seconda della volontà
espressa, sono atti complessi, diseguali, in cui le volontà non sono paritarie:

• Atti formalmente presidenziali e sostanzialmente governativi, in questo caso


quando vengono emanati la volontà prevalente è quella del governo:
- Nomina di alti funzionari dello stato, governo fa delle proposte e presidente
della repubblica sceglie.

• Atti che sono formalmente e sostanzialmente presidenziali, ovvero dove


prevale la volontà del presidente, la contro rma scarica la responsabilità dal
presidente ma la decisione spetta a lui:
- Nomina dei 5 giudici costituzionali, egli lo sta facendo per sua scelta;
- Sceglie i senatori a vita sempre per sua esclusiva volontà;
- La promulgazione delle leggi, il presidente della repubblica ha la possibilità
di rimandare un messaggio alle camere se ci sono degli errori procedurali, o
se si trova davanti ad una legge che va contro ai principi di costituzionalità;
- Mandare messaggi alle camere;
- Discorso una volta eletto davanti alle camere(dice quello che ritiene di dire);
- Esternazioni del presidente della repubblica(alla stampa o alla televisione), in
sede pubblica, sono un suo potere vero e proprio, utilizzano le esternazioni
in modo molto consapevole;
- Concezione della Grazia e commutazione della pena;

• Atti complessi eguali dove la volontà dell’esecutivo e del presidente sono


alla pari(ministro o presidente del consiglio dei ministri che ricevono l’incarico):
- Scioglimento delle camere, nel caso in cui non riescano a dare una
maggioranza politica
- Scioglimento sanzionatorio

• Gli atti personalissimi, sono atti che dichiara come persona sica e non come
titolare dell’organo,:
- Dimissioni
Il presidente della repubblica non può essere incriminato a parte in alcuni casi
speci ci:

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA é TUTT’ALTRO CHE UNA FIGURA


PURAMENTE RAPPRESENTATIVA
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Irresponsabilità e messa in stato d’accusa del Presindente
della Repubblica
Il presidente della repubblica è irresponsabile tranne che per i reati che possono
essere compiuti solo dal presidente della repubblica in quanto tale(art.90
costituzione), in altri stati si dice impeachment(stati uniti), è capitato che in alcuni
stati si sia discusso(sempre per ragione politica)

Art.90 primo comma


"Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti
nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato
alla Costituzione”

Il presidente della repubblica può essere imputato di 2 reati(se c’è un reato c’è la
necessità della descrizione del reato=tassatività della legge penale=dobbiamo
sapere quale è il comportamento punito), nel caso del presidente della repubblica
non esiste una descrizione ma basta dire quali sono i reati, il problema è perché il
presidente della repubblica è imputabile di questi 2 reati, il presidente della
repubblica è messo sotto accusa dal palmento in seduta comune, ovvero il
parlamento chiede all’ente competente di giudicarlo(il parlamento attiva solo la
procedura), la corte costituzionale si riunisce come giudice penale(composizione
integrata), dal punto di vista generale la procedura prevede nient altro che, il
presidente della repubblica avrà il suo collegio di difesa, la pubblica accusa sarà
costituita da alcuni membri della commissione parlamentare che ha presentato
l’accusa alla corte costituzionale, il presidente della repubblica può essere sia
rimosso dalla carica che sottoposto ad una pena(dipende ovviamente dal reato
commesso), si tratta di un alternativa, il presidente della repubblica è il
responsabile, la costituzione prevede la possibilità di metterlo in stato d’accusa.

Nel criticare il presidente della repubblica, bisogna considerare la sua posizione e il


suo valore, la critica infatti diviene molto rispettosa, circoscritta e molto prudente.

È molto di cile che un presidente della repubblica sia stato messo in stato
d’accusa, le poche volte in cui è stata messa nell’aria un’ipotesi, è stata alzata da
alcuni partiti politici, ed è stata solamente una critica puramente politica.
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la magistratura
La magistratura ha l’importante funzione di applicare la legge astratta al caso
concreto, in maniera indiscutibile, neutrale e in maniera esatta.(titolo IV della
costituzione)
Deriva dal concetto di giudici come “bocca della legge” ovvero l’idea rivoluzionaria
francese in cui i giudici non avrebbero altro da fare che far parlare la legge senza
modi carla in alcun modo.
Noi siamo gli di questa tradizione, bisogna prenderla con le pinze però, questo
concetto non è sbagliato perché noi siamo e ettivamente impostati in questo
modo.

Principi costituzionali della funzione giurisdizionale:


• Il popolo è il sovrano, per questo è “in nome del popolo”, il giudice si pronuncia
in base alla volontà del sovrano(in nome del sovrano-nel nostro caso “il popolo
Italiano”), si tratta del fondamento.

Art 101 costituzione


La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto
alla legge.

• Il giudice naturale è costituito per legge, in ogni condizione ci deve essere un


giudice pronto per il caso(naturalità del giudice : la legge prepara un sistema per
cui c’è sempre un giudice competente). La geogra a giudiziaria del’essere tale
per cui su ogni paese(organizzazione territoriale) devono esserci dei giudici pronti
ad agire.

Art 25 costituzione
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge [cfr.
Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in
vigore prima del fatto commesso.

Il giudice deve essere terzo e imparziale rispetto alle parti ed indipendente rispetto
agli altri poteri dello stato(indipendenza). l’indipendenza è:
- Interna:
inamobilità del giudice(esso non è spostabile per non in uire sulle sue
decisioni.
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Magistrati non distinguibili al loro interno se non per funzioni(autonomia
dei magistrati, sono coordinati, ma c’è autonomia).
L’accesso agli u ci giudiziari è per concorso pubblico.

- Esterna: l’indipendenza da altri poteri dello stato. La magistratura è un


ordine: organizzazione complessa fatta di organi. È anche un potere dello
stato. È un potere di uso perché ogni giudice decide in nome del popolo
italiano e ogni sentenza è un atto u ciale della repubblica.

• Divieto di istituzione di giudici straordinari. La giurisdizione è unica. Il divieto è


relativo all’istituzione di giudici postumi all’avvenimento del fatto da
giudicare(nominato per il fatto)

• Divieto di istituzione di giudici speciali: cioè strutturati solo per determinate


controversie.

• Non sono vietate le sezioni organizzate del tribunale( una sezione si occupa di
diritto del lavoro etc…)

• Alcuni giudici speciali sono fatti salvi e continuano ad essere:


- Magistratura amministrativa
- Magistratura contabile
- Magistratura militare

Magistratura ordinaria
si occupa tutti i casi ciivili e penali.
Ci sono diversi livelli di organizzazione delle corti e anche della possibilità di
ricorrere a queste corti:
• 1°grado di giudizio
il giudice di pace utilizzato per le cause minori(bagatellari), di importanza
inferiore, si valuta sulla tipologia di pena e sui valori coinvolti.

Il Tribunale può essere:


- Composizione monocratica—> solo un giudice monocratico
- Composizione collegiale—> tre giudici
- Corte d’assise—>com posta da giudici professionisti e giudici
popolari(cittadini scelti a sorte)

• 2° grado di giudizio, possibilità di una rivalutazione del fatto(rimettere in


discussione, ricorso alla decisione del tribunale, chiedere nuovamente ad un
altro organo di rigiudicare). Se la causa è stata giudicata dal giudice di pace,
passerà al tribunale, se è stata giudicata dal tribunale si passerà alla corte
d’appello, se è stato deciso della corte d’assise si passerà alla corte d’assise
d’appello. Ogni tribunale ha il suo circondario, il circondario è formato dai
comuni che fanno parte del circondario, il livello di province solitamente
coincidono con i tribunali, esistevano però alcuni casi(crema-cremosa). Ciò che
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accade nei comuni del circondario è competenza del circondario della provincia.
La corte d’appello ha a che fare con un territorio de nito distretto(distretto di
corte d’appello), è basato sui circondare, la corte d’appello è valida sui
circondari(nel nostro caso è a Brescia) in Lombardia abbiamo due distretti di
corte d’appello(Milano e Brescia).

• Funzione nomo lattica, Corte di Cassazione con sede a Roma: Dopo il


secondo grado civile e penale non si può mettere in discussione il fatto, è
possibile però mettere in discussione il diritto, la CC si occupa di valutare
l’estratta applicazione del giudice di grado inferiore(di solito 2), si può passare
direttamente dal 1° grado alla cassazione. Il vero problema sarebbe quello di
mantenere l’unità del diritto. La corte di cassazione mette in ordine il diritto.

I casi decisi dalla costituzione sono migliaia all’anno, la corte di cassazione ha


potere solo sulle norme, se trova un errore del giudice di diritto ma il giudice ha
sbagliato anche nel fatto, la cassazione non può decidere. La causa, in questo
caso, viene rinviata allo stesso giudice(diversa sezione) da cui è arrivata per la
rivalutazione del fatto: questa situazione è de nita cassazione con
rinvio(volgarmente 4° grado).

La corte di cassazione è il vertice, è giusto quindi considerarla quindi la corte


suprema dell’ordinamento civile e penale italiano, è la corte al di sopra della quale
non ci sono altre corti.

altre tipologie di giurisdizioni:


• Giurisdizione amministrativa:
- 1° grado—> tribunale amministrativo regionale(TAR), non c’entra nulla con la
regione come ente(è un tribunale dello stato), si chiamano così perché la
loro; competenza è sul territorio regionale, il TAR Lazio è il più grande d’Italia
perché le cause riguardanti i ministeri sono presentate ad esso.
- 2° grado—>consiglio di stato(alcune sezioni), competenti a svolgere funzioni
di secondo grado;
- L’unico caso in cui la cassazione può essere coinvolta in casi amministrativi
è per questioni non di diritto o di fatto ma per questioni di giurisdizione(cioè
la cassazione decide ad esempio qual è il tribunale competente);
• Magistratura contabile—>corte dei conti
• Magistratura militare—> si occupa solo di cause militari(molto speci che)

Ovviamente la di erenza più rilevante è tra la magistratura penale e civile e quella


amministrativa.

Il diritto è una situazione giuridica soggettiva di vantaggio


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Art. 24 costituzione
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi
Un diritto

La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.


Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi
davanti ad ogni giurisdizione.

La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.

L’interesse legittimo è l’interesse alla legalità dell’azione amministrativa.


L’interesse legittimo e il diritto soggettivo sono due cose diverse:
• Giurisdizione ordinaria(tribunale)
• Giurisdizione amministrativa(TAR).
In realtà è la legge che gestisce la giurisdizione.
Ci sono diritti soggettivi valutati dal tar e viceversa, ma la distinzione classica è
l’altra.

Distinzioni tra funzioni


Parliamo di giurisdizione ordinaria: c’è una fondamentale separazione tra funzione
di magistrati:
- Magistrati giudicanti: giudice giudicante che giudica sicamente;
- Pubblici ministeri:Magistrati che non hanno funzioni giudicanti, ma inquirenti,
svolgono il compito di essere il pubblico ministero, sono quelli che si occupano
quotidianamente di esercitare l’azione penale(indagano sui casi, perseguono i
reati, coordinano la polizia giudiziaria, …) il pubblico ministero interviene anche
una alcuni casi speci ci previsti dalla legge in ambito civile(c’è la necessità di
portare interesse pubblico). Ha il compito di svolgere l’azione penale.

L’avvocato della difesa ha invece il compito di difendere il proprio cliente.

Presso ogni tribunale esiste l’u cio della procura della repubblica, non sono
sempre sicamente nel tribunale(es:Bergamo), i magistrati svolgono indagini e
attuano la pubblica accusa.

IL CSM
Con previdenza e con consapevolezza, l’assemblea costituente ha scelto un modo
diverso, ha scelto un organo de nito consiglio superiore della
magistratura(CSM), ha un compito di controllo della magistratura.
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Nel consiglio supremo invece è di ausilio del presidente della repubblica nel suo
incarico di capo delle forze armate.

Si tratta di un organo di autogoverno della magistratura, appartiene al potere


giurisdizionale ma non è espressione di potere giurisdizionale, perché aiuta e
lavora per il potere giurisdizionale ma non è un giudice ne civile ne penale.

Si può dire nell’ordinamento italiano suprema corte, per la corte di massimo


livello(cassazione).

Articolo 104 costituzione


La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro
potere. Il Consiglio superiore della magistratura è presieduto dal Presidente della
Repubblica. Ne fanno parte di diritto il primo presidente e il procuratore generale
della Corte di cassazione.

Il CSM è formato da diversi membri, essi possono essere:


• Elettivi: eletti per ⅔ dai magistrati ordinari(chiamati membri togati, perché
solitamente indossano la toga, ⅓ sono eletti dal parlamento in seduta comune
esperti in diritto(avvocati con 15 anni di esercizio e professori universitari ordinari
-al vertice della carriera, ha pieno riconoscimento a livello accademico-di materie
legate al diritto)), la scelta viene fatta dal parlamento in seduta comune, faranno
una scelta in base alle indicazioni politiche e partitiche. Per i membri togati le
elezioni sono all’interno della magistratura, con elezioni interne tra magistrati. La
carica dura 4 anni, e quando sono eletti al CSM non possono svolgere altre
funzioni.
• Di diritto(solo per il fatto di avere un’altra camera): il presidente della
repubblica(presidente anche del CSM, esso quando fa parte di un organo ne è
automaticamente il presidente),primo presidente della corte di cassazione(è il
magistrato giudicante di più alto grado nella repubblica), capo della procura di
cassazione(procuratore generale presso la corte di cassazione, inquirente)

Nel caso di assenza del presidente della repubblica(visto la numerosità di impegni),


la costituzione pensa che ci debba essere un vice-presidente, colui che si dedica
e ettivamente quotidianamente al compito, il presidente della repubblica è
presente solo ad occasioni formali o quando lo ritiene necessario.

Il vice-presidente deve essere scelto dai membri del CSM e deve essere scelto tra
i membri laici(non deve essere un magistrato e deve arrivare da un altro lavoro), in
modo da non avere un magistrato a capo dei magistrati.

Di cosa si occupa il CSM?(art. 105 costituzione)


Si occupa delle Assunzioni, assegnazioni, trasferimenti e promozioni per quanto
riguarda i magistrati ordinari, il CSM quindi amministra l’organizzazione della
magistratura.
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Digressione:
Arriviamo da mesi dove ci sono stati molte critiche al CSM(scandalosi etc.)
Sono state proposte soluzioni di riforma del CSM, la magistratura è un potere
dello stato, non è incomprensibile che qualcuno abbia interesse a in uire su
essa.
Qualcuno sostiene che la scelta da parte del CSM sia stata in uenzata dal
“sistema delle correnti”, cioè i magistrati si sono organizzati secondo alcune
associazioni che hanno a volte alcuni collegamenti politici(non partitico), sono
delle cordate.
La critica dice che il CSM strutturato in base alle correnti da un risultato
amministrativo proporzionato alle correnti. I membri si mettono d’accordo in
base alle correnti per spostare e promuovere i vari magistrati su base correntista,
qualcuno aggiunge che questa situazione può avere dei risultati sulla gestione
dei poteri in generale, potrebbero esserci vicinanze più a partiti politici che alle
istituzioni.
Questo è il problema quando si dice che c’è necessità di riforma a livello del
CSM.
(Esempio: sindaco in un paese viene indagato appositamente per far salire il
candidato più gradito al magistrato).
Ma quali sono le possibilità di riforma del CSM? Si intende una proposta che
deve essere sicuramente legislativa(disegno di legge probabilmente
costituzionale perché uno degli obbiettivi possibili è quello di estrarre a sorte tra i
magistrati i membri del com, un’altra è quella di modi care le regole elettorali in
modo che sia più di cile organizzare queste cordate. Può capitare che vengano
elette dei magistrati che sono diventati celebri in ragione dei casi di cui si sono
occupati. Probabile che non ci saranno modi che a breve, visto che la riforma
del CSM sarà una riforma del modo di gestire dello stato ha bisogno di
moltissima attenzione

Il CSM non è un giudice, ma ha la competenza di giudicare, giudica sui


provvedimenti disciplinari dei magistrati, giudica i magistrati in quanto
responsabilità disciplinare(scadenze da rispettare, non adempie dei suoi doveri
professionali, Etc.)
Quindi la competenza sull’illecito disciplinare dei magistrati è del CSM.

(Anche i medici hanno l’ordine dei medici, idem per gli avvocati, tutti hanno compiti
a livello disciplinari relativi alla professione)

Il diritto d’azione <—> collegamento con la magistratura


Esiste il diritto di agire in giudizio? Esiste il diritto d’azione nel nostro
ordinamento?
Il diritto d’azione quindi esiste nel nostro ordinamento.
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Il diritto di azione viene prima o dopo del diritto che io faccio agire in
giudizio?
Io posso andare dal giudice solo quando ho un diritto.
Se non fosse così potrei chiedere anche cose di cui non ho diritto al giudice.
Si tratta di un diritto d’azione condizionato ma anche un diritto d’azione che non è
condizionato e potrebbe portare a chiedere qualsiasi cosa al giudice.
La risposta u ciale, condivisa nell’ordinamento, è che il diritto d’azione è
indipendente rispetto al diritto fatto valere in giudizio(il diritto d’azione ce l’ho
lo stesso anche se non ho il diritto sostanziale).

Un giurista del diritto romano risponderebbe che questi problemi non esistono,
direbbe che il diritto d’azione è l’unico diritto per cui posso andare in giudizio.

Io mi rivolgo al giudice a nché il giudice mi riconosca il diritto che richiedo, questo


principio funziona al punto che è una delle strade per cui si muovono i nuovi diritti.
Questa strada ha una sua propria logica, essa garantisce non soltanto chi chiede
un diritto senza averlo ma anche chi non sa di averlo.

Di fatto nonostante io sappia di aver torto, posso andare avanti a esercitare il mio
diritto di azione no a che il giudice non mi da torto, arrivando no alla cassazione:
Proprio per questo non bisogna sorprendersi se in Italia ci siano tra le
burocratiche per ottenere giustizia, conseguenze non irragionevoli per il sistema
che è stato strutturato.

Le magistrature diverse da quella ordinaria hanno un loro strumento di controllo(non


sono previsti in costituzione però), Magistratura contabile, militare etc. hanno un
consiglio di magistratura speci co, si tratta da forme di autogoverno simili al CSM ma
non previste dalla costituzione quindi non argomenti di esame.

La Corte Costituzionale
La corte costituzionale è un organo previsto dalla costituzione a difesa della
costituzione.
Interviene in 3 ambiti:
• Forma di stato: La C.C. è nalizzata alla distribuzione di poteri all’interno dello
stato.
• Forma di governo: Interviene nel caso di problemi a livello di distribuzione dei
poteri all’interno dello stato
• Sistema delle fonti: Dal punto di vista delle fonti, sappiamo che la fonte di
maggiore importanza è la costituzione ed essa è rigida(è superiore alla legge),
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La C.C. è una corte accentrata ha una composizione tecnica(e non politica), le cui
funzioni sono presenti all’interno della costituzione, l’idea di CC non era piaciuta a
tutti i membri dell’assemblea costituente, anche se alla ne è stata creata.
La C.C viene anche detta dai giornalisti(non è il suo nome tecnico) la consulta
perché ha sede a palazzo della consulta, un palazzo nato prima dell’ordinamento
Italiano per un organo chiamato consulta(non esiste più da secoli), è stato per
lungo termine, durante il regno d’Italia la sede del ministro degli esteri.
Il palazzo della consulta è di fronte al Quirinale.

La composizione della CC:


La composizione della corte costituzionale è presente nella costituzione, essa è
composta da 15 membri i quali hanno una provenienza di erenziata:

- ⅓ sono eletti(organo collegiali) dal parlamento in seduta comune;


- ⅓ sono nominati(organo monocratico) dal Presidente della Repubblica;
- ⅓ sono eletti dalle supreme magistrature(organi giudicanti di massimo grado
nella loro giurisdizione), alcuni membri eletti dalla suprema magistratura
ordinaria(cassazione, ne elegge 3), amministrativa(consiglio di stato, ne elegge
1) e contabile(corte dei conti, ne elegge 1).

Quali sono i requisiti di professionalità per entrare a far parte della CC?
- Esperti in diritto;
- Professori ordinari in materie giuridiche in università;
- Avvocati con almeno 20 anni d’esercizio;
- Magistrati in servizio presso le supreme magistrature(ordinaria,
amministrativa,contabile)

Sezione 1 - Titolo 6 - costituzione


I giudici della Corte costituzionale sono nominati per nove anni, decorrenti per
ciascuno di essi dal giorno del giuramento, e non possono essere nuovamente
nominati. Alla scadenza del termine il giudice costituzionale cessa dalla carica e
dall'esercizio delle funzioni.

La CC funziona con un minimo di 11 membri, in modo che almeno 1 sia


rappresentativo di tutte e 3 le componenti(da cui vengono eletti)
Rimangono in carica per 9 anni(cessano la carica senza “prorogatio"), la loro carica
è più lunga di qualunque carica li abbia scelti.
La CC è entrata in funzione nel 1956, già di prima costituzione si è fatto in modo
che i giudici fossero sfalsati, così si troveranno giudici che hanno appena iniziato,
giudici che sono nel pieno del loro mandato e giudici alla ne del loro mandato.
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Il parlamento in seduta comune è l’organo che ha più problemi nel trovare i giudici
per la corte costituzionale, le magistrature se la cavano con votazioni al loro
interno, il presidente della repubblica lo fa attraverso le valutazioni.

C’è un solo modo per un laureato in economia far parte della corte costituzionale,
quella di insegnare all’università una facoltà di giurisprudenza.

Il presidente della corte costituzionale rimane in carica 3 anni(è eletto dai membri
della corte costituzionale), questi 3 anni devono essere all’interno del suo
mandato.

La tendenza degli ultimi anni della CC è stata quella di avere presidenti sempre
verso scadenza, è capitato poche volte che il presidente sia rimasto molto a lungo.

La cc deve bilanciare le 2 esigenze


• un presidente che mantenga la linea organizzativa — continuità
• Speranza di tanti di diventare presidente della corte costituzionale

Principio di collegialità
la corte costituzionale decide qualsiasi cosa faccia in modo collegiale, la cc parla
con una sola voce ovvero mediante le sue decisioni, le decisioni vengono prese in
camera di consiglio(riunione tra membri della corte costituzionale).
Voce u ciale degli atti che produce, anche dal punto di vista comunicativo è
sempre molto discreta ci sono al massimo qualche interviste al presidente oppure
mediante dei comunicati stampa.

Parole chiave: Riservatezza e Tecnicità

La cc per 1 dei suoi compiti, quello che troviamo per primo all’articolo 134, ovvero
il giudizio sulle legittimità costituzionali delle legge, garantisce che la legge non
contrasti con la costituzione, la CC viene anche chiamata “il giudice delle legge”
perché l’unico organo che ha il compito di valutare la legittimità costituzionale delle
legge.
Viene chiamata anche il “legislatore negativo” quell’organo che cancella le leggi.

Il potere della corte costituzionale è quello di garantire della costituzione, si


tratta però di un giudice e ettivo.

Funzioni della corte costituzionale


• La costituzione è una fonte superiore anche alle altre fonti.
• La costituzione non è modi cabile dalle leggi.
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Art 134 costituzione
La Corte costituzionale giudica:
sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di
legge, dello Stato e delle Regioni;
Cc in relazione con il sistema delle fonti
sui con itti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le
Regioni;
sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione.

La corte costituzionale giudica:


Controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti;

Risolvere i con itti di attribuzione, con diversi soggetti, è possibile dividere


questa funzione in 2 funzioni:
• Tra poteri dello stato(arbitrato sulla forma di governo)
• Tra stato e regione(arbitrato tra enti diversi);

È il parlamento in seduta comune che attiva i procedimenti contro il presidente


della repubblica ma viene giudicato dalla corte costituzionale;

Giudica l’ammissibilità del referendum abrogativo(non scritto in costituzione,


ma legge costituzionale) - Quali quesiti referendari non sono ammissibili.

Controllo di legittimità costituzionale:


La cc nasce proprio per rimediare a questo problema cioè per garantire la rigidità
della costituzione, noi dobbiamo aver a che fare con il modello italiano(in altri
ordinamenti esistono modi e momenti della vita costituzionale diversi, ad esempio
che ci si possa rivolgere direttamente alla corte costituzionale, anche che ci siano
alcuni soggetti che abbiano potere di erente, chiedere controllo di una norma già
in vigore oppure controllo sin astratto su una legge nuova o su una legge non
ancora in vigore oppure un accesso da parte di molti soggetti oppure un accesso
da parte di soggetti quali cato).

Art 127 costituzione


^1
Il Governo, quando ritenga che una legge regionale ecceda la competenza della
Regione, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla
Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione.
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Il modello italiano ha una posizione intermedia tra i modelli sopracitati, all’interno
della funzione giudizia della costituzione delle leggi:
• divisione in base all’accesso alla corte costituzionale e alla modalità di
rivolgersi alla corte costituzionale ci sono due strade di accesso alla corte che
sono:
IN VIA INCIDENTALE: Giudizio di legittimità costituzionale delle leggi in
via incidentale, legge e atti aventi valore di legge, la richiesta alla corte è
sempre relativa ad una questione di legittimità costituzionale, bisogna
riferirsi ad una speci cità del problema(su un punto speci co della legge,
per questo si parla di questione di legittimità costituzionale) deve essere
un giudice in corso di giudizio che si collega al ricorso di legittimità
costituzionale. Si parla qui di incidente probatorio, mentre è in corso un
processo c’è un’attività da svolgere in più, mentre il giudice sta
giudicando. Il giudice ha davanti a se il suo processo ed è chiamato a
giudicare ciò che deve giudicare e mentre lo sta facendo si accorge che
c’è un problema di costituzionalità della norma che sta giudicando, esso è
chiamato a fermarsi e chiamare la corte costituzionale e valutare la
questione. il giudice che rimanda la questione alla cc è de nito il giudice a
quo(il giudice del quale) che sono coloro che inviano la questione alla
corte. Il giudice che sta giudicando ha la possibilità e “il dovere” di
rimettere la questione alla cc in presenza di determinati requisiti(il giudizio
incidentale viene sospeso no a decisione della cc):
- Rilevanza della questione: la soluzione di quel dubbio di
costituzionalità che il giudice pone alla cc sia indispensabile per la
risoluzione del giudizio davanti al giudice.
- Non manifesta infondatezza: il requisito richiesto è una doppia
negazione, perché la cc che deve decidere, se il giudice a quo
dovesse decidere già lui che la questione non è infondata, la doppia
negazione serve per garantire il ruolo della cc diverso da quello del
giudice, il giudice deve avere il dubbio che la questione sia non
manifestamente infondata, egli deve limitare al massimo a dire perché
ritiene la questione fondata, lei deve dire quali sono le norme violate,
deve circoscrivere gli aspetti della questione per lui infondati, è
chiesto al giudice di sollevare un tentativo di interpretazione
conforme(dovere da parte del giudice rimettente di indicare alla corte
costituzionale che non c’è modo di interpretare la norma che sta
discutendo in modo costituzionalmente conforme, deve aver provato
a conformare la legge alla costituzione e non esserci riuscito), il
giudice in presenza di questi requisiti deve scrivere una ordinanza,
che è uno strumento tecnico che abitualmente serve per dare
istruzione al processo(sentenza—>serve per decidere la questione-
strumento tipico del giudice, ordinanza—> strumento processuale
con cui il giudice decide come procedere il processo e
decreto—>ordini del giudice(es: decreto ingiuntivo—>ordine di pagare
una certa cosa) sono gli strumenti che ha a disposizione il giudice, in
questo caso scrive un ordinanza di remissione(per quale chiama la
cc), il giudice e ha l’obbligo di scrivere nell’ordinanza il tema
decidendum, sul quale la cc si esprimerà. La cc parte sulla decisione
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la corte costituzionale è posta davanti ad un’interpretazione della norma, quello che a noi
interessa è che la legge abbia una norma incostituzionale, la norma è il risultato
interpretativo del giudice dalla disposizione. La cc deve agire sulle disposizioni.

Arrivata la norma considerata incostituzionale del giudice a quo alla corte costituzionale, in
difesa della legge ci sarà l’avvocatura di stato(mandata dal presidente del consiglio dei
ministri). Queste saranno le parti del processo costituzionali.
La cc può accogliere la questione di legittimità costituzionale o rigettarla.

La cc può dichiarare l’inammissibilità della questione, se non è ammissibile vuol dire che
non entra nel merito della questione , in questo caso mancano o qualcuno dei requisiti
visti come indispensabili.

Può dire che la questione presentata dal giudice a quo non presenta fondatezza.

Se la cc accogliesse la questione di legittimità costituzionale se trova una incompatibilità


tra la norma e la costituzione, scrive una sentenza in cui dice che la questione è fondata.

sulla costituzionalità delle leggi, ma nello speci co, la cc giudica sulla


legittimità delle questioni relative alle norme. La corte ha davanti una
questione di legittimità costituzionale.

La tipologia di decisione, la corte ha messo a disposizione di se stessa e di tutti un


armamentario articolato di decisioni:

Semplici Interpretative Manipolative Additive

Accoglimento Accoglimento Accoglimento Speci che

Rigetto Rigetto Di Principio


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IN VIA PRINCIPALE: Controversie relative alla costituzionalità delle
leggi in via principale, l’articolo 127 ha una struttura simmetrica, il
secondo comma è un po’ più articolato:

^2
La Regione, quando ritenga che una legge o un atto avente valore di legge dello
Stato o di un'altra Regione leda la sua sfera di competenza, puo'
promuovere la questione di legittimita’ costituzionale dinanzi alla Corte
costituzionale entro sessanta giorni giorni dalla pubblicazione della legge o
dell'atto avente valore di legge.

Quindi stato-regione, entro 60 giorni da una legge nuova possono fare


ricorso contro l’altro per valutare la competenza di questa legge.

L’articolo 127 è stato modi cato nel 2001, è stato completamente


cambiato, prima il ricorso era diverso, lo stato poteva fare ricorso in un
modo e le regioni in un altro modo.

Una di erenza però c’è ancora, la cc ci ha confermato che la


posizione dello stato(vista la visione strategica) non può essere pari a
quella delle regioni.
La regione non può dedurre in giudizio altro parametro se non la
competenza, lo stato ha la possibilità di invocare in giudizio qualsiasi
parametro.
La paura è che utilizzino questo ricorso per “giochi” politici, la regione
può fare ricorso supportando la minoranza parlamentare, la cc risolve
questa questione appunto mantenendo la di erenza sopracitata.

È possibile notare la di erenza sostanziale tra stato e regioni grazie


ad un dato descrittivo nella costituzione, cioè l’utilizzo di “sfera” come
aggettivo.
La regione eccede(può essere visto come un contenitore di sfere) e lo
stato lede(ovvero come “contenitore” può schiacciare le sfere al suo
interno.
A di erenza che in giudizio in via incidentale(un giudizio anche
potenzialmente in assenza di parti) il giudizio in via principale è un
giudizio in parti, perciò è fondamentale la presenza delle parti(stato-
regione), se entrambi si mettono d’accordo è possibile rinunciare al
ricorso, se la parte che solleva la questione e l’altra rinunciano e
accettano non si è più in giudizio.
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Con itti di attribuzione:

Tipologie di con itto di attribuzione


Usurpazione: si intende quando un potere si appropria di una competenza di
un altro potere
Ricusazione: si intende quando un’organo che ritiene di non dover fare
qualcosa e un’altro potere ritiene anch’esso che non deve farlo;
Menomazione: tutte quelle categorie di ricorsi dove c’è l’esercizio di un potere
ma secondo la parte che ricorre c’è un esercizio sbagliato di quel potere.

tra poteri dello stato


Problema da risolvere all’interno della forma di governo(descrive la distribuzione
tra poteri), con itto di attribuzione tra soggetti che detengono i poteri dello stato.
È chiamato anche con itto interorganico.
• Devono essere organi che hanno una disciplina in costituzione
• Perché ci sia un con itto di attribuzione tra poteri, devono appartenere a poteri
diversi(non possono appartenere allo stesso potere)
• L’organo deve avere la capacità di dichiarare in via de nitiva la volontà del
potere(deve essere un organo che appartiene ad un altro potere come detto
prima e questo organo deve avere la capacità di dichiarare in via de nitiva il
potere che ha)

Tra Stato e Regioni


Abbiamo due enti di erenti, essa riguarda non più la forma di governo ma la forma
di stato.
Viene anche de nito con itto intersoggettivo.
La di erenza con l’articolo 127 è tutta sulla tipologia di atto preso in giudizio,
l’oggetto di con itto intersoggettivo potrebbe essere un atto o una mancanza di
atto qualsiasi tranne che la legge.
potrebbe essere un atto amministrativo(anche legislativo ma che non sia legge)
adottato dallo stato che la regione rivendica come suo, in questo caso quindi la cc
non ne valuta la costituzionalità ma cerca di risolvere il con itto tra stato e regione
senza toccare il punto di vista della legge.
Ovviamente anche in questo caso il con itto potrebbe essere di usurpazione,
ricusazione e menomazione
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I POTERI DELLO STATO:

POTERE LEGISLATIVO: Parlamento(camera-senato), il singolo parlamentare/


singola commissione non può dichiarare in via de nitiva il potere a cui appartiene,
potrebbe capitare un caso in cui.

POTERE ESECUTIVO: Governo, il governo è organo complesso(organo di organi),


l’organo competente a dichiarare in via de nitiva la volontà di potere esecutivo è il
consiglio dei ministri.

POTERE GIUDIZIARIO: Magistratura, il potere giudiziario è un potere di uso, ogni


giudice agisce e decide in nome del popolo Italiano, ogni giudice è di per se potere
giudiziario perché ha la capacità di dichiarare in via de nitiva la volontà del potere a
cui appartiene.

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: non appartiene agli altri poteri ma collabora


con essi, quindi esso non è

CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA(CSM): non è un giudice, è un


potere dello stato fuori dal potere giudiziario.

CORTE COSTITUZIONALE: appartiene ad un potere diverso, ha un potere di


garanzia, essa però è giudice del con itto di attribuzione, il problema sarebbe
quando la corte costituzionale chiami in giudizio per un con itto di attribuzione un
altro potere con se stessa.

COMITATO PROMOTORE DEL REFERENDUM: quel comitato(non è un potere nel


senso della’organo dello stato) che ha il compito di raccogliere le rme per il
referendum, ha alcune funzione che se non esercita lui non esercita nessun altro, cioè
quello di con il comitato del referendum. A volte viene riconosciuto come potere dello
stato anche se non è un organo.

Giudizio sulle accuse nei confronti del presidente della repubblica


Dal punto di vista della cc è una funzione che vede la cc in una composizione
diversa, i giudici da 15 arrivano a 31 per poter giudicare il presidente della
repubblica per quei reati particolari che sono gli unici due reati che può rispondere
il presidente della repubblica nell’esercizio delle sue funzioni, prima di questo ci
sarà il messo in stato d’accusa dal parlamento in seduta comune, il presidente
della repubblica sarà difeso da avvocati di sua ducia, alla cc è possibile redigere
una sentenza(de nitiva e non appellabile) e penale.
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C’è stato solo un caso in cui la cc ha fatto il giudice penale, perché prima della
riforma dell’89, diventava giudice penale anche per i ministri.(vedi scandalo

Articolo 75 comma 2
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di
indulto, di autorizzazione a rati care trattati internazionali.

Lockheed).

Giudizio di ammissibilità sul referendum abrogativo


L’articolo 75 comma 2 elenca una serie di materie su cui non è possibile svolgere
un referendum abrogativo.

Le regioni
La scelta dei costituenti è stata quella di denominare un ente territoriale che non
esisteva prima della costituzione, non esistevano le regioni nel senso di ente
territoriale, un concetto di regione e ettivamente della storia istituzionale sia
sempre stato presente in Italia.
La potestà legislativa è la di erenza sostanziale di poteri rispetto a tutti gli altri
enti(da non confondere con la potestà normativa).
Tutti gli enti territoriali hanno la loro legittimazione politica(circuito democratico), le
regioni hanno le loro forme di governo, ma anche il comune ha la sua
legittimazione elettorale e ha la sua forma elettorale, anche le province e le città
metropolitane hanno il loro circuito democratico(difatto si svolgono anche le
elezioni per i sindaci)
Soltanto due enti hanno potestà legislativa, ovvero le regioni e lo stato.
Le regioni ordinarie sono arrivate solo nel 1970.

Nel regionalismo italiano, per scelta dell’assemblea costituente, abbiamo le


regioni, ed esse non sono tutte della stessa tipologia, si dividono in base allo
statuto(la carta fondamentale di funzionamento-è un atto legislativo) con cui si
disciplina l’organizzazione e il funzionamento della regione.

• Regioni a statuto speciale: si tratta di 5 regioni, “speciali” di per se, lo statuto


speciale signi ca che il loro statuto è una legge costituzionale, ha di speciale
dal punto di vista delle fonti perché appunto vale come legge costituzionale, le 5
regioni speciali hanno tutte una specialità storico-geogra ca, sono Sicilia,
Sardegna(sono Isole), Valle d’Aosta(che non ha provincia, ha la sua identità
montana, di con ne e di lingua-Francese), Trentino-Alto Adige-Sudtirol(accordi
de Gasperi-Gruber, la provincia di Trento e di Bolzano diventano parte di una
regione unica), Friuli Venezia Giulia (Lo statuto siciliano è antecedente alla
costituzione, gli altri statuti delle regioni speciali sono arrivati insieme alla
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costituzione), se è una legge costituzionale è quindi una legge che è pari alla
costituzione, è una legge che può dare pari autonomia alla costituzione, quindi
ha la possibilità di interferire con le disposizioni costituzionali.

• Regioni a statuto ordinario: tra cui la Lombardia(e tutte le altre non nominate in
precedenza, sono disciplinate dalla costituzione, nell’ambito dello statuto sono
tutte pari, anche se il capitolo 116 comma 3 speci ca che sarebbe possibile
istituire una autonomia di erenziata(quindi autonomia ma con caratteristiche
diverse).

articolo 116 terzo comma costituzione


prevede la possibilità di attribuire forme e condizioni particolari di autonomia alle
Regioni a statuto ordinario (c.d. "regionalismo di erenziato" o "regionalismo
asimmetrico”.

Articolo 123 della costituzione dispone che sia lo statuto della regione la norma
fondamentale delle regioni medesime(vale per gli statuti ordinari), per gli statuti
speciali l’articolo 116 comma 1 descrive al meglio il funzionamento di queste
tipologie di regioni.
Ciascuna regione ordinaria ha uno statuto che al suo interno contiene la forma di
governo e di organizzazione e funzionamento della regione, lo statuto deve essere
in armonia con la costituzione.

Articolo 123 costituzione


Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne
determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e
funzionamento. Lo statuto regola l'esercizio del diritto di iniziativa e
del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e
la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali.

In tutte le regioni abbiamo 3 organi fondamentali:

• la giunta regionale: è l’organo esecutivo della regione, i membri della giunta


sono de niti assessori(membri sempre dell’esecutivo-come se fossero “ministri”
della regione), essi sono nominati e revocati dal presidente regionale.

• Il presidente della giunta regionale(=presidente della regione): è un organo


monocratico, distinto dalla giunta anche se ne fa parte, anch’esso è
considerabile un organo esecutivo, viene eletto direttamente dal popolo ed è il
capolista della lista più votata.
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• il consiglio regionale: è l’organo legislativo della regione, i membri del
consiglio regionale hanno anche titolo di consigliere della regione, vi è assoluto
divieto di confondere organi di consiglio regionale con quello dello stato, il
presidente del consiglio regionale è il presidente dell’organo legislativo, quindi è
un presidente di legislativo, le sue funzioni sono paragonabili ai presidenti degli
organi legislativi dello stato(parlamento)

Il presidente della giunta regionale ha la stessa legittimazione che hanno i


consiglieri regionali, la ducia è implicita nell’elezione stessa, la ducia c’è ma non
va dichiarata.
Il consiglio può s duciare il presidente.
Se il presidente è eletto insieme al consiglio la sua presenza sarà forte, quindi ha
lui il potere, è lui che ha vinto le elezioni.
Le regioni hanno una forma di governo neoparlamentare.
La forma di governo delle regioni è molto rigida e da un lato è politicamente
precisa poiché punta sul presidente, dall’altra parte ha garantito in diversi casi
continuità dell’azione politica degli organi per lungo tempo, quindi governabilità.

I presidenti di giunta possono essere riconfermati anche più volte nella loro carica.

Forma di governo delle regioni:


- Forma di governo neoparlamentare(adottata in Italia)—>il presidente della giunta
è lo stesso che fa il presidente della regione
- Forma di governo assembleare;

Articolo 126 costituzione


Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento
del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano
compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e
la rimozione possono altresì essere disposti per ragioni di sicurezza nazionale. Il
decreto è adottato sentita una Commissione di deputati e senatori costituita, per le
questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica.

Potestà Legislativa delle Regioni


Le regioni come enti aventi potestà legislativa devono avere una qualche
ripartizione rispetto allo stato.
C’è stata una notevole riforma tramite la riforma del titolo quinto.

Le riforme degli anni 90, avevano l”idea” di aumentare il potere delle regioni.
Abbiamo a che fare con le regioni a statuto speciale le quali avevano e hanno un
autonomia maggiore.
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Per quanto riguarda alle 5 regione a statuto speciale, bisogna analizzare come
fonte il loro statuto appunto speciale.
Sono attribuite ad alcune regioni alcune materie.

In Sicilia esiste il concetto di “Provincia Regionale”


Se il Friuli ha difatto ha abolito le provincie è proprio grazie alla competenze
legislativa delle regioni a statuto speciali.

Quando parliamo delle regioni ci riferiamo alle 20 regioni, troviamo però il Trentino-
Alto Adige che è formata da 2 province autonome(Trento e Bolzano), le quali hanno
potestà legislativa.

Quindi hanno potestà legislativa:


• Tutte le Regioni
• Le province di Bolzano e di Trento(esiste il concetto di Legge provinciale
esclusivamente in questi due casi)

Il concetto di Materia:
La Materia è:

Uno strumento tecnico;

Un’etichetta materiale;

secondo la corte costituzionale, è un Corpus Normativo, ovvero un insieme di


norme che hanno una correlazione molto stabile;

è anche un ltro tecnico che permette al legislatore di prendere una realtà e


renderla dal punto di vista politico;

è un ambito di norme tra loro collegate che hanno una correlazione comune(un
senso comune).

La scelta di cosa dire rispetto al concetto di materia spetta al revisore


costituzionale, perciò la costituzione stessa e le indica
Esempio: riferendosi al concetto di “Materie di Studio” esse possono essere
de nite come un insieme di nozioni collegate tra loro da un senso comune.
Il legislatore(parlamento per lo stato, consiglio regionale per le regioni) non ragiona
per materia, egli ragiona per politiche ovvero per obbiettivi.

Art 117 costituzione

La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della
Costituzione, nonchè dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli
obblighi internazionali.
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Nell’ Art.117^2 costituzione il legislatore elenca una serie di materie, sono
ordinate dalla lettera A alla lettera S, la costituzione individua queste materie e le
assegna solo allo stato in via esclusiva.
l’Art.117^2 descrive una per una le materie di potestà legislativa concorrente(o
materie di legislazione concorrente) signi ca che sia lo stato che le regione
intervengono insieme sulla stessa materia, intervengono insieme come strumento
normativo, su queste materie tutte determinate appunto nell’articolo sopracitato,
questo è possibile a batto che non succeda nulla che possa contraddire il sistema.

Nelle materie di potestà legislativa, lo stato quindi scriverà una legge che contiene
i principi(= una norma ampia e generale in grado di dare senso, signi cato e
ispirazione ad altre norme con un signi cato più preciso).
Per tutte le materie che non sono scritte la protesta legislativa spetta alle regioni,
alcuni de niscono questa come la potestà legislativa esclusiva della regione, per
altri, più pessimisti, questa è la potestà legislativa residuale delle regioni.

Lo stato ha potestà legislativa su queste tipologie di materie(materie


esplicitamente scritte nell articolo 117 comma 2)
- Civile
- Penale
- Giustizia amministrativa
- Procedurale
l’Articolo 117 comma 3 descrive quali sono le materie di legislazione concorrente.

Lo stato ha scritto i principi ma non per tutte le leggi, è intervenuto esclusivamente


per le leggi “quadro”. Spetta al legislatore stesso l’intervento.

Il legislatore ha detto che il catalogo delle materie è rigido, quindi bisogna


controllare che il determinato ambito sia all’interno di qualche materia.

Ci sono alcune materie che sono dei valori costituzionalmente garantiti Materia-
Valore, le troviamo nell’art.117^2 tutela della concorrenza, tutela dell’ambiente)
che sono materie che la corte costituzionale chiama trasversali che hanno la
possibilità di invadere altri ambiti materiali.

La corte costituzionale ha deciso che il catalogo è rigido:


Scelta tecnica
Le regioni mancano di visione strategica

È quindi ragionevole pensare che lo stato abbia le regole di carattere generale,


questo è tecnico e coerente con il sistema.

N.B. Inno u ciale della repubblica Italiana (Inno di Mameli)


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Gli inni regionali
Li incontriamo in 3 regioni(u ciali)—> N.B. sono leggi della regione:
- Valle d’Aosta(inno regionale Italiano ma in lingua Francese, inno tradizionale poi
adottato)
- Sicilia(Deciso da un concorso regionale)
- Marche
Dal punto di vista della Regione Lombardia è stato preparato un inno, ma una volta
presentato non fu preso in considerazione(Mogol-Lavezzi)

La cosa interessante, è che per la prima volta e unica la legge in questo caso
disciplina un canto(Inni Nazionali e Inni Regionali)

L’autonomia di erenziata
art.116^3 costituzione prevede ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia
che riguardano le regioni a statuto ordinario.

art.116^3 costituzione
Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al
terzo comma dell'articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del
medesimo articolo alle lettere 1), limitatamente all'organizzazione della giustizia di
pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su
iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei princìpi di cui
all'art. 119. La legge è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei
componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la Regione interessata.

Art 118^4 costituzione


Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono
l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività
di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà

Le regioni ad autonomia di erenziata avrebbero più autonomia legislativa ma non


sarebbero mai come le regioni a statuto speciale.
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Le regioni con maggiore autonomia, lo stato dovrebbe cedere di più alle regioni.

Non sono mai state approvate delle regioni a autonomia di erenziata perché il
nostro sistema regionale è cooperativo e non governativo.

esiste un’altra materia, non speci cata nell’articolo 117


Nell’ articolo 122 è descritta una Potestà legislativa definita concorrente.

Articolo 122^1
Il sistema d'elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità [cfr. artt. 84
c.2, 104 c.7, 135 c.6 ] del Presidente e degli altri componenti della Giunta
regionale nonché dei consiglieri regionali sono disciplinati con legge della
Regione nei limiti dei princìpi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica,
che stabilisce anche la durata degli organi elettivi.

Art 123 costituzione


^1
Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne
determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e
funzionamento. Lo statuto regola l'esercizio del diritto di iniziativa e
del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e
la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali.

^2
Lo statuto è approvato e modi cato dal Consiglio regionale con legge
approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, con due deliberazioni
successive adottate ad intervallo non minore di due mesi. Per tale legge non è
richiesta l'apposizione del visto da parte del Commissario di Governo.
Il Governo della Repubblica può promuovere la questione di legittimità
costituzionale sugli statuti regionali dinanzi alla Corte costituzionale entro
trenta giorni dalla loro pubblicazione.

^3
Lo statuto è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla
sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della
Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo statuto
sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla
maggioranza dei voti validi.

^4
In ogni Regione, lo statuto disciplina il Consiglio delle autonomie locali, quale
organo di consultazione fra la Regione e gli enti locali.
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Il principio di sussidiarietà
Negli anni 90, nasce un principio politico che ha radici liberali e dalla chiesa,
proprio il principio di sussidiarietà(citato da loso e politologi)

Principio di Sussidiarietà: Il livello di governo deve essere il più vicino possibile


al livello dei governati.

Con la riforma del titolo 5°, passando dall’Unione europea arriva in costituzione
italiana, esso arriva in due modi, nella costituzione sono presenti due versioni del
principio di sussidiarietà ed è citato 3 volte, ha il nucleo di voler favorire un
modello governativo sempre più vicino ai governati:

Art. 118^1 costituzione


Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne
l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città
metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi
di sussidiarietà, di erenziazione ed adeguatezza.

• Nell’art 118^1 è presente il concetto di sussidiarietà verticale;

Secondo il principio di sussidiarietà verticale.


Le funzioni amministrative vengono attribuite ai comuni, salvo che vengano
conferite province, regioni stato qualora il comune non riesca a gestirle.
la ripartizione gerarchica delle competenze deve essere spostata verso gli enti più
vicini al cittadino e, quindi, più vicini ai bisogni del territorio;

• Nell’articolo 118^4 è presente il principio di sussidiarietà orizzontale;

Secondo il principio di sussidiarietà, il cittadino deve:


I. Autorganizzarsi;
II. Se non riesce ad autorganizzarsi, può creare delle formazioni sociali private;
III. Se non riesce forma i comuni;
IV. Se non riesce forma le regioni;
V. Se non riesce forma lo stato;

il cittadino, sia come singolo sia attraverso i corpi intermedi, deve avere la
possibilità di cooperare con le istituzioni nel de nire gli interventi che incidano sulle
realtà sociali a lui più vicine.

IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ È UNA NOTEVOLE NOVITÀ NEL PANORAMA


COSTITUZIONALE, SIA SUL PIANO TEORICO CHE SUL PIANO CONCRETO.
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Art 119
^1
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia
nanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, e
concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e nanziari derivanti
dall'ordinamento dell'Unione Europea

^2
I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse
autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con
la Costituzione e secondo i princìpi di coordinamento della nanza pubblica e
del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi
erariali riferibile al loro territorio.

Ricorda!
Statuto speciale: è una legge costituzionale
Statuto ordinario: è una legge regionale

Speci che sullo statuto regionale


Lo statuto è una legge che può essere sottoposta a principio di costituzionalità e a
referendum popolare

La frase sul commissario di governo non è da considerare, perché non ha senso


visto che la gura del commissario di governo non è de nita in costituzione.

Le risorse nanziarie della regione(e degli enti locali)


Il tema delle tasse è un argomento sempre politicamente scottante, nel momento
in cui lo stato va a coinvolgere degli enti locali sulla gestione della tassazione
entriamo in un ambito molto delicato, non è facile per lo stato lasciare grande
autonomia alle regioni(chi ha il controllo tendenzialmente non lo cede).
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Alcune tasse sono tasse regionali, quindi inventate dalla regione, gestite da essa
ed essa può decidere se aggiungerne o toglierne.
Non esiste però nessun tributo regionale davvero regionale.
Le compartecipazione al gettito di tributi erariali è fondamentale per le entrate della
regioni, hanno la capacità di fondo perequativo.

Residuo scale: il fatto che alcune regioni sul proprio territorio, raccolgono una
serie di tributi che poi vengono redistribuiti.
Le regioni a statuto speciale hanno(ciascuna a modo suo) hanno molta più
autonomia sotto questo aspetto(in alcuni casi addirittura trattengono tutti i tributi).

Il sistema delle conferenze:


Sporadicamente le regione si ritrovano per decidere determinate cose, esistono 3
conferenze, ovvero i momenti formali di accordo tra regioni e autonomie
locali(sinonimo di ente territoriale ma con un signi cato un po’ diverso), molto
spesso le regioni adottano delle leggi al pari di altre regioni, proprio perché
collaborano tra loro al punto di svolgere diverse cose allo stesso modo.

Dal punto di vista del sistema nazionale delle conferenze abbiamo 3 momenti:

Conferenza Stato-Regioni:formata da presidente del consiglio, dai presidenti


delle regioni, e i presidenti delle due provincie autonome.(organismo composto
in via esclusiva dalla capacità decisoria del presidente del consiglio e dei
presidenti delle regioni)

Conferenza Stato-Città autonomie/locali: formata dal presidente del consiglio,


alcuni ministri, presidenti associazioni autonomie locali, alcuni sindaci, è quindi
un espressione di Stato e dall’altra parte delle città e delle autonomie locali.

Conferenza Uni cata: formata da presidente del consiglio, presidenti delle


regioni e presidenti delle associazioni degli enti autonomi locali.

Le conferenze producono intese, la giurisprudenza costituzionale, prevede 2


tipologie di intesa che signi ca che le parti coinvolte convergono su una decisione:

intesa in senso forte: l’accordo è vincolante(non è superabile)

Intesa in senso debole: costituisce un obbiettivo tendenziale che non


impedisce allo stato di esprimere la sua decisione e di farla andare avanti(è
superabile)

la cosa fondamentale, del sistema delle intese, è che se ne parli!

Le conferenze sono istituite presso la presidenza del consiglio, sono dei momenti
di raccordo sico che non sono degli enti statali.
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Le risorse nanziarie degli enti locali:
N.B. la regione è un ente territoriale, non un ente locale, un comune è un ente
locale ma può essere chiamato anche ente territoriale(a di erenza delle regionI)

Gli altri enti locali: Provincie, Comuni e Città Metropolitane

Comuni
sono il mattone fondamentale su cui si costituisce l’articolo 114, ha funzioni
politiche e di controllo può avere al massimo funzioni normative di secondo grado,
la giunta ha potere esecutivo(componenti della giunta eletti e revocati dal sindaco),
il sindaco è vertice dell’organizzazione ma è anche u ciale di governo, è eletto
direttamente dai cittadini del comune, no ai 15.000 abitanti è eletto a su ragio
universale diretto e a maggioranza relativa, la lista che esprime il sindaco ha anche
la maggioranza in consiglio comunale. Per i comuni con più di 15.000 abitanti deve
essere eletto a maggioranza assoluta(51%), nel caso si fa il ballottaggio, anche per
quanto riguarda il sindaco e il consiglio, o governano insieme o cadono insieme.

Provincie
Le provincie sono un ente locale di dimensione più ampia rispetto al comune,
infatti i comuni appartengono alle provincie, elezione indiretta(dal 2014), sono
organi provinciali i seguenti: consiglio provinciale(presidente della
provincia+consiglieri che variano in base al numero di abitanti della provincia),
presidente della provincia(eletto in via indiretta), consiglio dei sindaci

Città Metropolitane
Si tratta di una particolare categoria di provincie, sono 10 provincie di regioni
statuito ordinario e altre 4 di regioni a statuto speciale.
La vera di erenza con le provincie che il sindaco della città coincide con il
presidente della città metropolitana.
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Le fonti del diritto
Un’ordinamento è un insieme ordinato di norme, se non fosse ordinato non
sarebbe logico, se non fosse logico smetterebbe di essere diritto e sarebbe
arbitrio.

Non esiste un alternativa al fondare il diritto su di una logica, è possibile fondarlo


su un altro tipo di logica ma deve per forza essere accostata al diritto.

Stato di diritto: uno stato, quindi un apparato, che rispetta le regole che lui stesso
si è dato.

Il diritto è di tradizione millenaria ma ovviamente si appoggia su qualcosa, ovvero


sullo stato moderno e sulla costituzione(nel caso della repubblica.

Per fare in modo che ogni caso(controversia) venga risolto nello stesso modo c’è
bisogno di logica.

L’ordinamento come insieme ordinato di norme , è il nostro obbiettivo e allo stesso


tempo lo son do sul quale ci muoviamo.

Il nostro diritto è basato quindi:


- sulla logica

Il sistema giuridico come insieme ordinato di norme:


Il primo step è che le fonti siano ordinate, noi abbiamo innanzitutto un principio per
cui ci sia un criterio(in modo che non si perda logica), inoltre stabiliamo che le fonti
abbiano una forma(tipicità) il quale è uno dei fondamenti della maniera di ragionare
giuridica. Se non ci fosse tipicità delle fonte perderemmo il senso.

Quando parliamo di fonti, parliamo di:

Fonti di produzione del diritto: sono tutti quegli atti/fatti che producono
diritto(norme), hanno la possibilità di produrre norme perché l’ordinamento non
glielo impedisce;

Fonti sulla produzione del diritto: sono quelle fonti, ma sono in grado di
disciplinare la produzione del diritto, ci devono essere delle norme che si dicono
come si fanno le norme(norme che danno la possibilità di capire come si fanno
le norme, si trovano nella costituzione ma non solo in essa), questa tipologia di
norme sono sicuramente fonti di produzione ma sono anche fonti sulla
produzione.
Fonti di cognizione: non sono fonti, ma sorgenti/pubblicazioni/giornali da cui si
possono trovare in via u ciale le fonti.(luogo dove vengono pubblicate le fonti),
ma quali sono questi “luoghi”?

• Gazzetta u ciale della Repubblica: Lo stato in quanto tale ha una fonte di


cognizione chiamata gazzetta u ciale, la quale è un giornale che porta in se
tutte quelle questioni che devono essere portate a conoscenza del pubblico,
è divisa in varie sezioni, quasi tutti i giorni esce un numero della gazzetta
riguardo agli atti normativi.

• BUR(bollettino u ciale):Ogni regione hanno il suo foglio u ciale di


pubblicazione degli atti, esso si chiama bollettino u ciale della regione
“nome”;

• Esiste anche la Gazzetta U ciale Unione Europea

I criteri ordinatori del sistema delle fonti


I criteri ordinatori del sistema delle fonti, sono generalmente 3:

Gerarchia: le fonti sono organizzate gerarchicamente, esiste una successione di


importanza delle fonti che crea dei livelli, parlando di fonti di atto, la gerarchia è
costituita da:
- Livello SuperPrimario: Livello della fonte delle fonti, il livello della
costituzione(*) nata per stare in cima al sistema delle fonti, con il fatto che la
costituzione non possa essere modi cata da altre leggi è naturale che
occupi un superiore a quello della legge e rigido che da forma ai diritti e alla
distribuzione dei poteri;

- Livello primario: in base alla forza della legge, norme dettate da


quell’organo fondamentale per la produzione del diritto ovvero il parlamento
- legge parlamentare(Es:norme sulla circolazione stradale);

- Livello secondario: alcune norme devono rispettare la legge(es: norma che


prevede la forma del cartello dello stop);

- Livello terziario: contiene le consuetudini, ovvero i fatti che producono


diritto.

Competenza: deve esserci un legislatore, che è il legislatore giusto che deve


applicare quelle norme
- Competenza territoriale: competenza delle norme, del legislatore che ha
competenza, innanzitutto a livello statale poi a livello regionale(sul
territorio della regione), poi a livello comunale;
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- Competenza per materie: che abbiamo visto a livello legislativo;

Cronologia: il criterio cronologico vuole che in caso di diverse norme riferite allo
stesso oggetto, la norma più recente abbia più valore rispetto alla norma più
risalente(un tempo era il criterio più rilevante se non l’ultimo), la norma/
regolamento/legge nuova prevale sull’atto contraddittorio(allo stesso livello) più
vecchio, la cronologia funzione per fasce gerarchiche omogenee.

N.B. Questi criteri sono da combinare(osserva in 3 dimensioni)

Criteri di contrasto delle antonomie:


I criteri permettono di risolvere con itti normativi, si applicano nel caso abbiamo
problemi sul quale fonte applicare, ogni fonte che contrasta con un’altra, in diritto
si utilizzano parole diverse per descrivere il contrasto:

- Abrogazione: applicazione del criterio cronologico, una legge nuova prevale su


una legge più vecchia, essa può essere tacita o espressa, se sono a pari grado
prevarrà dalla fonte dettata dal legislatore competente

- Vizio: applicazione del criterio gerarchico si parla di Illegittimità(è un vizio) o


illegalità, una norma non rispetta il contenuto della norma superiore(es: vedi
corte costituzionale che giudica la legittimità delle leggi) - è possibile che un
regolamento vada contro alla legge.

Art 138 costituzione


^1
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi
costituzionali [116, 132, 137] sono adottate da ciascuna Camera con due
successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate
a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda
votazione.

^2
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi
dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una
Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge
sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla
maggioranza dei voti validi.

^3
Non si fa luogo areferendum se la legge è stata approvata nella seconda
votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi
componenti.
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L’obbiettivo è quello di avere un’applicazione uniforme del diritto, ovvero per
ogni caso uguale si applichi la stessa norma, togliendo questo importante
concetto si arriva all’arbitrio(perciò si eliminerebbe la logica del diritto).

Un concetto legato a questo è quello di “legalità costituzionale” di erente dalla


legalità in quanto tale:

Legalità costituzionale: Quando parliamo di legalità costituzionale stiamo


parlando di rispetto della costituzione, quindi ci si riferisce al rispetto o meno
della costituzione, la corte costituzionale è proprio quell’organo che ci dice se
una norma rispetta o meno la costituzionale(quindi una norma può esistere
però non essere all’interno della legalità costituzionale, vuol dire che essa è
stata fatta in sfregio alla costituzione) il singolo fa fatica ad essere fuori dalla
legalità costituzionale, è proprio un problema del sistema, non è più una
questione del singolo rispetto alla legge ma del sistema rispetto alla
costituzione.

Legalità: Quando parliamo di legalità stiamo parlando di rispetto della


legge(legale-illegale in senso comune)

N.B.Bisogna bilanciarsi tra uno scetticismo impossibile e la ducia di siccome è


qui sta cosa va bene così.

Le fonti superprimarie

(1) La Fonte delle Fonti: Costituzione


Tutte le norme devono essere applicabili e se non lo fossero rimarrebbero a
disposizione del legislatore

La prima fonte è la costituzione, detta anche fonte suprema o fonte delle


fonti(livello superprimario).
Un concetto fondamentale della costituzione è la rigidità costituzionale ovvero che
non può essere modi cata da fonti inferiori ad essa.
Essendo rigida, è però in un modo modi cabile.

La procedura di modi cazione della costituzione fa nascere una fonte de nita


fonte di revisione costituzionale, che è in grado di modi care la costituzione.

La costituzione però in alcune parti non è modi cabile, ad esempio all’articolo 139
della costituzione è de nito che il fatto che l’Italia sia una repubblica non può
essere modi cata da una legge di revisione costituzionale, questo perché ciò è
stato deciso da un referendum e non dall’assemblea costituente.
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Articolo 139
La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.

Principi supremi della costituzione


La corte costituzionale dice che ci sono alcuni valori/principi che sono così
importanti che non possono essere modi cati neanche dalle revisioni costituzionali
essi sono i principi supremi della costituzionale.
- L’articolo 13 sulla libertà personale è un principio supremo
- l’articolo 24 ovvero l’articolo di azione in giudizio è un principio supremo
anch’esso.
I principi supremi non possono essere modi cati, a volte non sono speci cati in un
articolo ma in più articoli.

C’è un limite logico secondo il quale sarebbe immodi cabile la procedura di


modi ca:
La modi ca costituzionale è prevista nell’articolo 138, alcuni dicono che sia una
procedura illogica, perché sto modi cando l’articolo che stabilisce le norme che
disciplinano la produzione delle fonti costituzionali.

Principi fondamentali della costituzione


La costituzione si apre con 12 articolo de niti articoli fondamentali della
costituzione. Principi giuridici che regolano l’intera intelaiatura costituzionale

N.B. C’è di erenza tra principi fondamentali e supremi.

Modi ca della costituzione(*):


L’articolo 138 parla di leggi costituzionali e leggi di revisione costituzionali, esse
sono allo stesso livello della costituzione(livello super primario):
Legge di revisione costituzionale: modi ca la costituzione
Legge costituzionale: detta leggi che la costituzione non prevede, ad esempio
gli statuti speciali delle regioni.

Le fonti primarie

(2) Le fonti primarie: La legge ordinaria statale


Quando parliamo di legge nel sistema costituzionale italiano abbiamo due tipologie
di legge:
- la legge dello stato
- La legge delle regioni
Quando noi diciamo legge tendiamo a dare per scontato che parliamo di legge
ordinaria che è la fonte tipica, la legge per eccellenza, ma bisogna tener presente
che ci sono altre leggi, leggi che hanno una denominazione parzialmente
diversa(leggi atipiche, leggi rinforzate, leggi costituzionali che appartengono ad un
altro livello delle fonti del diritto).
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La legge è l’atto fondamentale di volontà del legislatore, il legislatore deve
esprimere in qualche modo la sua volontà.
Il legislatore esprime la sua volontà attraverso ad un atto tipico.
Tutte le funzioni dello stato funzionano allo stesso modo, c’è un atto di volontà di
chi detiene il potere, ad esempio all’interno della funzione esecutiva.

Il ragionamento funziona sempre in base alla logica, il diritto funziona proprio così
questa è una chiave di lettura del diritto intero.

Ci sono diverse fasi di quello che viene de nito Iter Legislativo(percorso


legislativo) per arrivare all’atto perfetto, in questo caso la legge:

I. Iniziativa Legislativa: presentazione di un disegno di legge scritto in


articoli(articolato) preceduto da una relazione che spiega i contenuti di quel
disegno di legge, ma chi può farlo?
Il governo;
ciascun membro delle camere, il membro delle camere presenterà il
progetto alla camera a cui appartiene;
50.000 elettori, una frazione del corpo elettorale, sono già state
proposte ma mai approvate storicamente;
ciascun membro regionale, può proporre proposte di legge alle camere,
ovviamente saranno proposte che hanno relazioni con situazioni
regionali;
il consiglio nazionale dell’economia e del lavoro(CNEL), si tratta della
sua funzione più celebre(funzione cardine)

II. Approvazione: una volta che la proposta arriva alla camera o al senato, la
camera e il senato devono approvarla nello stesso testo, è indi erente chi lo
approvo per prima l’importante che il testo sia medesimo, questo
meccanismo è de nito “navetta” va avanti nché la proposta non è
approvata nello stesso testo da entrambe le camere. Le proposte vengono
approvate mediante uno strumento tecnico de nito emendamento, gli
emendamenti vengono tipicamente votati e chi non vuole che sia approvato
un determinato disegno rilegge solitamente presenta migliaia di
emendamenti in modo da allungare i tempi cercando di spaccare la
maggioranza, di fatto diventa una battaglia procedurale sta quindi all’abilità
di coloro non vogliono approvare il disegno di legge sfruttare il regolamento
per non farlo approvare. Troviamo anche il concetto di maxi-emendamento
ovvero emendamenti molto grandi, c’è una possibilità di sfruttare i maxi
emendamenti da parte del governo, esso può proporre una questione di
ducia sul maxi emendamenti, se non è approvato ciò il governo salta. Ci
sono diversi procedimenti interni alle camere dove è possibile sfruttare
strutture diverse, tra cui delle commissioni interne alle camere:
Procedimento ordinario: ogni disegno di legge viene analizzato dalla
commissione, propone delle modi che e si ferma, il resto del lavoro
viene svolto dall’aula, deve essere approvato articolo per articolo e
approvato in aula;
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Procedimento decentrato: la commissione è in sede deliberante, cioè
si occupa dell’analisi , dell’approvazione articolo per articolo e anche
dell’approvazione nale di quel disegno di legge;
Procedimento misto: comporta che le. Commissioni facciano
un’attività preliminare, che discutano il testo che lo approvino e alla aula
spetta solo l’approvazione nale;

III. Promulgazione: spetta al presidente della repubblica che fa anche un


controllo sostanziale di legittimità costituzionale(non come farebbe la corte
costituzionale), esso può anche ri utare con un messaggio alle camere, e
nel caso viene rimandato e se non dovesse essere promulgato anche la
seconda volta viene promulgato lo stesso anche senza il consenso del
presidente;

IV. Pubblicazione: in gazzetta u ciale a cura del ministro della


giustizia(=guarda sigilli) avviene anche la conservazione di una copia
u ciale;

- le leggi ordinarie delle regioni: il processo legislativo è simile a quello del


parlamento nazionale, la di erenza sostanziale è che nelle regioni è presente
solo una camera, anche il consiglio regionale lavora per commissioni ci sarà
un’iniziativa , un’approvazione, una promulgazione e una pubblicazione(nel
bollettino u ciale della regione). Lo statuto della regione stessa è la prima cosa
da consultare prima di un approvazione di legge a livello regionali
- Leggi atipiche e rinforzate: ci sono delle leggi ordinarie che però non sono
come tutte le altre, si dice che hanno una forza peculiare dal punto di vista
passivo, c’è una dissociazione di forma e di e cacia, la diversi cazione dipende
dalla costituzione, che per quelle speci che leggi prevede qualcosa di diverso,
ad esempio le leggi che riguardano i rapporti tra religione e stato(il termine
“intese” è il concetto fondamentale).

Art 8 costituzione
^2
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi [2, 20]
secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico
italiano.
^3
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le
relative rappresentanze (1).

Provvedimenti di clemenza: provvedimenti che lo stato rinuncia ad applicare la


pena che spetterebbe a quel soggetto, si tratta sempre di leggi atipiche rinforzate,
ad esempio:
- il potere di Grazia;
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- l’amnistia ad indulti( questo riguarda a tante persone rispetto alla grazia),
l’amnistia fa scomparire il reato, se quella cosa non. È più reato, lo stato non
può punirla, si ritiene che determinati comportamenti in un determinato periodo
non saranno puniti
- L’indulto: non colpisce il reato ma colpisce la pena, si fa uno sconto di pena a
tutti quelli che hanno causato quel determinato reato

L’amnistia e l’indulto vengono utilizzate sotto forma di legge, regolamentata


dal’articolo 79

Art. 79 costituzione
^1
L'amnistia e l'indulto [151, 174 c.p.] sono concessi con legge deliberata a
maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera (2), in ogni suo
articolo e nella votazione nale.
^2
La legge che concede l'amnistia o l'indulto stabilisce il termine per la loro
applicazione.
^3
In ogni caso l'amnistia e l'indulto non possono applicarsi ai reati commessi
successivamente alla presentazione del disegno di legge.

Patti lateranensi: leggi che regolano i rapporti tra lo Stato e la Chiesa Cattolica, si
tratta di una norma atipica che presenta una forza atipica rinforzata, se si dovesse
presentare una legge che annulla tutte le leggi prima degli anni 30’ quella
rinforzerebbe perché citata in costituzione.

(2) Le fonti primarie: Atti con forza di legge


Decreti governativi, si tratta di atti che non sono legge, che arrivano dal governo
ma hanno la stessa forza della legge, perché è speci cato in costituzione
nell’articolo 76:

Art 76 costituzione
L'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non
con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e
per oggetti de niti.
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Il parlamento con legge delega il governo all’approvazione di un decreto che avrà il
nome di decreto legislativo, il parlamento non disciplina la materia ma da la delega
al governo di disciplinare la materia, tramite una legge ordinaria che deve
speci care i criteri oggettivi, gli oggetti e quanto tempo ha il governo(non deve
superare i 2 anni).

Il consiglio dei ministri avrà il compito di approvare il decreto delegato dal


parlamento, verrà emanato dal presidente della repubblica.
Il decreto legislativo come atto è un decreto del presidente della repubblica che è
espressione di potere normativo primario delegato, la sua forza è la stessa della
legge.

Perchè il parlamento dovrebbe delegare questa legge al governo?


- Perchè è molto semplice
- Perchè è molto tecnica
A volte il parlamento da al governo delegazioni complicate e delicate e capita ch l
governo non le faccia tutto per un gioco politico.

Questi decreti vengono anche chiamati decreti delegati(meglio decreti legislativi).

(2) Le fonti primarie: la necessità


Il concetto di necessità è riassumibile: la salvezza dello stato è più importante di
tutte le altre cose.
L’articolo 77 nasce per guidare il governo nel caso voglia agire senza
l’approvazione del parlamento(in caso di necessità)

Art 77 costituzione
^1
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che
abbiano valore di legge ordinaria.
^2
Quando, in casi straordinari di necessità e d'urgenza, il Governo adotta, sotto la
sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso
presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente
convocate e si riuniscono entro cinque giorni.
^3
I decreti perdono e cacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta
giorni dalla loro pubblicazione.
^4
Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei
decreti non convertiti.
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C’è una di erenza notevole tra il testo della legge e il testo del decreto legge

(2) Le fonti primarie: il referendum abrogativo


L’articolo 75 della costituzione dispone che sia possibile indire un referendum che
ha lo speci co scopo di abrogare una norma di legge.

Art. 75 costituzione
^1
È indetto referendum popolare [71, 123, 132] per deliberare la abrogazione, totale o
parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono
cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
^2
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di
indulto, di autorizzazione a rati care trattati internazionali.
^3
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera
dei deputati [56].
^4
La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione
la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente
espressi.
^5
La legge determina le modalità di attuazione del referendum.

Il controllo di ammissibilità del quesito referendario spetta alla corte costituzionale,


ci sono dei limiti ai referendum abrogativi(comma 2).
Il referendum è in se uno strumento democratico ma Il risultato del referendum è
una fonte del diritto pari alla legge perchè ha il potere di abrogare una legge.
Non è da confondere il referendum eventuale sulla procedura di approvazione delle
leggi costituzionali(art 138 costituzione) con il referendum abrogativo(art 75
costituzione).

(2) Le fonti primarie: i testi unici(non è una fonte vera e propria


ma viene considerato come tale)
iI testi unici, sono tra le fonti, ma non sono considerabili una fonte perché non
possiede lo stesso senso che abbiamo dato alle altre fonti del diritto.
I testi unici non sono una fonte del diritto diversa dalle altre fonti del diritto, perché
in questo senso è una tecnica di sempli cazione normativa, serve in buona
sostanza per mettere ordine nelle fonti già esistente.
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Partiamo dal concetto che più fonti disciplinano la stessa materia , è probabile/
possibile che ci sia una sovrapposizione tra queste fonti nel tempo, quindi ci sono
diverse fonti su di uno stesso argomento ci siano le stesse leggi etc…(fonti).
Secondo l’ordinamento questo non è un vero problema, la norma da applicare è
certa, però è di cile da trovare/consultare, è proprio a questo punto che diventa
e cace la tecnica normativa sempli cativa del testo unico, cioè quella di mettere
in un atto solo, un “testo unitario”, unico rispetto alla pluralità che c’era prima, tutte
le norme che servono che sono già nell’ordinamento, perciò il testo unico non è
una nuova fonte ma un riordino delle fonti precedenti, non è una tipologia di fonte
diversa ma un insieme di fonti, può essere lo stesso legislatore che approva una
nuova legge che ha spesso il nome di “testo unico” in seguito ad un ordinamento
delle leggi che saranno al suo interno, solitamente i testi unici costituiscono
l’insieme delle norme che regolamentano una determinata situazione.

Es: normativa sugli enti locali, per far funzionare un ente locale servono diverse
norme ovviamente, e appunto questa normativa è proprio un testo unico emanato
nel 1934 e in seguito modi cato.
L’ultimo testo unico degli enti locali è un decreto legislativo

Il testo unico si distingue in 2+1 categorie:


- Innovativo: al suo interno ci sono delle nuove norme;
- Compilativo: non ci sono nuove norme al suo interno, ma è un insieme di
norme già esistenti ma con un ordine nuovo;
- Meramente compilativi: è come il testo unico compilativo normale anche se in
questo caso non è considerabile come nuova fonte del diritto, è come se il
legislatore stia semplicemente aiutando noi ad organizzare le norme all’interno
del testo, e queste norme non sono propriamente nel testo ma rimangono nelle
fonti che sono ancora in vigore, è un modo per far capire una materia. Si
distinguono perché hanno sempre il riferimento nel testo alla norma a cui si
riferiscono.

(2) Le fonti primarie: i regolamenti parlamentari


I regolamenti parlamentari sono delle fonti che disciplinano l’organizzazione il
funzionamento interno delle due camere, sono delle fonti specialissime e
particolarissime, ogni camera ha il suo regolamento.
Questo regolamento non ha alcuna attinenza con il regolamento dell’Unione
europea.
Il regolamento parlamentare è previsto dalla costituzione, nell’art 64 ^1

Art 64 costituzione
^1
Ciascuna Camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei
suoi componenti.
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Il regolamento deve essere approvato e modi cato in maggioranza assoluta.
Il regolamento è un atto normativo approvato dal parlamento e previsto dalla
costituzione.
Il regolamento parlamentare occupa una posizione subordinata alla costituzione
ma riservata al regolamento parlamentare, possiamo dire quindi che appartiene al
livello primario però ha una riserva di regolamento, cioè solo il regolamento può
disciplinare l’organizzazione e il funzionamento delle camere.
Non soltanto è una fonte diversa dalla legge, è anche una fonte riservata.
Quindi nei confronti del rapporto tra legge e regolamento parlamentare vale
esattamente il principio di competenza. Nessun altra fonte può disciplinare il
parlamento.
Se il regolamento non è una legge non può rientrare nella lettura dell’articolo 134 e
quindi la corte costituzionale non può giudicare della legittimità costituzionale del
parlamento.
Si parla in questo caso si parla di atti interni del potere rispetto agli altri poteri.
Questo rispetta ad una garanzia di indipendenza organizzativa del parlamento, il
parlamento si da giustizia da solo, senza ricorrere ad un giudice per evitare
interferenza tra i poteri dello stato appunto il regolamento è uno dei fondamenti
dell’indipendenza concettuale dl parlamento rispetto a tutti gli altri poteri dello
stato.

Le Fonti Secondarie
Il legislatore detta le norme poi le leggi hanno bisogno di essere messe in pratica,
quindi devono essere eseguite, quindi esiste un organo che ha il compito di
eseguire le leggi, l’organo esecutivo, nel nostro caso è il governo, quest’ultimo ha il
potere di dettare delle norme di livello secondario, quindi sottoposte alla legge e
n quanto tali non possono contraddire la legge

(3) Le fonti secondarie: i regolamenti governativi


Esiste una legge che in via generale disciplina come si fanno i regolamenti e quali
sono le tipologie di regolamenti si tratta della legge n°400 del 1988:
- I regolamenti sono adottati/approvati dal consiglio dei ministri, l’organo
competente ad approvare è il consiglio dei ministri(riunendosi);
- I regolamenti sono emanati dal Presidente della Repubblica, la fonte dal
regolamentare è quindi un decreto del presidente della repubblica;
- Necessità di un parere obbligatorio del consiglio di stato(non è vincolante);
- Controllo preventivo di legittimità della corte dei conti, per controllare che le
spese previste rientrino in quello che si è previsto dal punto di vista del bilancio
dello stato;
- I regolamenti devono essere pubblicati sulla gazzetta u ciale
Esistono varie tipologie di regolamento(classi cazione di legge, molto semplici e
chiare in teoria ma sono più di cili da riscontrare in pratica), sono tutti dei
regolamenti ma di erisce il loro rapporto rispetto alla legge:
- Regolamenti esecutivi: pongono le norme legislative esecutive e procedurali
per l’esecuzione delle leggi(eseguono le leggi), permettono alla normativa
dettata dalla legge di essere immediatamente eseguita
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- Regolamenti attuativi: integrano le disposizioni legislative perché le
disposizioni sono di principio e generale e quindi hanno bisogno di una norma
secondaria che permetta di integrare queste norme.
- Regolamenti indipendenti: il regolamento ha solitamente un rapporto con la
legge a cui fa riferimento, ma quest’ultimo potrebbe anche non avere un
rapporto con una determinata legge, il regolamento indipendente è un
regolamento che detta una disciplina regolamentare, facendolo da regolamento
con la sua forza tipica(subordinata rispetto alla legge) in una materia dove la
legge non c’è, dove non c’è riserva di legge(quindi può intervenire una disciplina
regolamentare);
- Regolamenti organizzativi: quel regolamento che disciplina l’organizzazione
dei pubblici u ci rispetto alle disposizione legge, il governo da un regolamento
a quell’ente, il regolamento quindi disciplina i pubblici u ci.
- Regolamenti di delegi cazione: la semplice delegi cazione è una tecnica
normativa, per essere attuata è necessaria una legge di delegi cazione quindi
che il legislatore decida di fare in modo che una legge disciplini l'abrogazione
della vecchia legge che si vuole delegi care e contemporaneamente
all’approvazione del nuovo regolamento avvenga l’abrogazione della vecchia
legge, ci vuole quindi una legge che non ha un contenuto preciso, che dice
quando uscirà il nuovo regolamento verrà abrogata la vecchia legge. A questo
punto il governo approva il regolamento di legi cazione e quando il regolamento
sarà pronto la vecchia legge di legi cazione sarà abrogata.

N.B. non tutte le norme hanno bisogno di un regolamento che le aiuti ad


applicarle, a volte è utile/sensato

Fonti SubSecondarie

(4) Regolamenti dettati da altre autorità:


- Regolamenti ministeriale: hanno la forma dei decreti ministeriali(DM), e si
collocano sotto al regolamento, è un atto subsecondario(fonte
subsecondaria), proprio con questo si passa dal livello normativo ad un
livello amministrativi, gli atti di amministrazione non sono più una fonte del
diritto, è proprio qui che troviamo quel passaggio tra fonte normativa e fonte
amministrativa che l’amministrazione che ha a che fare con il dicastero;
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri(DPCM): decreto
emanato dal singolo, a livello subsecondario, può essere utilizzabile come
atto amministrativo.
- Regolamenti adottati dagli enti locali: sono regolamenti che stanno sotto
la legge ma non alla legge in generale ma al testo unico sulla normativa
degli enti locali

Il potere d’ordinanza
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È un potere che trova la sua legittimazione nella necessità e nell’urgenza, le
ordinanze come tali, proprio perchè intervengono in una condizione d’emergenza,
sono atti che hanno la capacità di derogare alla legge(eccezione che conferma la
regola), modi ca dell’ordinamento, precisa, improvvisa e determinante.
Esistono diverse tipologie di ordinanze:
- l’ordinanza classica: è un’ordinanza che può essere adottata o dal prefetto o
dal sindaco, in caso di urgenza oppure al ne di eliminare gravi pericoli, essi
possono intervenire con degli strumenti che sono contingibili e urgenti che
hanno il potere di andare contro alla legge(es: piena di un ume, il sindaco
blocca il tra co, nel caso di una frana invece, il sindaco scrive un’ordinanza con
cui dispone lo sgombero di alcune case, il proprietario potrebbe opporsi, visto
che in questo caso il sindaco andrebbe conto ad un diritto presente all’interno
della costituzione);
- Ordinanza di protezione civile: previste dal testo unico di protezione civile, che
prevede a condizione che ci sia un’emergenza, sia possibile a rontare quella
emergenza con dei poteri straordinari;

Situazione 2020/2021
La normativa Art 24 01/2018 prevede che il potere d’emergenza possono durare
12 mesi al massimo per altri 12, il governo all’inizio della pandemia è intervenuto
con un decreto legge che rinviava per le determinazioni più dettagliate rispetto a
quello che si poteva/non si poteva fare con un atto subsecondario ad un decreto
del presidente del consiglio dei ministri, rimandava ad un Dpcm la possibilità di
integrare questi aspetti.
Dal punto di vista dell’evoluzione normativa abbiamo avuto diversi decreti leggi
dove il parlamento si è trovato nell’impossibilità di dare una diversa impostazione
perchè la situazione normativa del governo era sempre costantemente aggiornata
mentre il parlamento stava ancora discutendo sulla disciplina già dettata, il
parlamento ha sempre dato l’ok a ciò fatto dal governo, anche mediante
operazioni al limite dell’acrobazia costituzionale, decreti leggi non convertiti
trasfusi in altri decreti legge.
Con il governo Draghi è stato allungata la concezione dello stato dell’emergenza,
per l’attivazione di protri straordinari in concessione dal sistema di protezione
civile, il governo draghi ha utilizzato molto di più lo strumento del decrete legge
che andavano a modi care la disciplina andando ad impattare sul godimento dei
diritti costituzionalmente garantiti.
Abbiamo un decreto legge di emergenza che stabilisce la durata della situazione
d’emergenza stabilita a suo tempo da un decreto legislativo(strumento non di
emergenza), quello che prevedeva il legislatore(2 anni) viene modi cato dai decreti.

N.B. il piano emergenziale è sempre preferito al piano ordinario

Fonti Regionali—>vedi in precedenza


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Sistema di Diritto Internazionale
e dell’Unione Europea
Parliamo di una delle conseguenze della costruzione dello stato moderno, noi
abbiamo identi cato gli stati come dei soggetti sovrani, gli stati hanno 3
caratteristiche fondamentali(popolo, territori e sovranità) che distinguono
l’organizzazione statale da altre organizzazioni.
Quindi lo stato moderno è de nibile sovrano, esso nasce nel 1600(pace di
Vestfalia), da quel momento abbiamo un problema di rapporto tra soggetti
sovrani.

Ordinamento sovrano che entra in contatto con altri ordinamenti sovrani, si tratta
di un discorso politico, militare…giuridico.

Se la caratteristica dello stato è darsi legge da se in questo caso troviamo un


problema perché ci riferiamo ad un ipotetico contatto tra soggetti che si
fanno legge da se.

Diritto Internazionale
Il diritto internazionale è quel diritto che regola il rapporto tra soggetti sovrani, il
D.I. costituisce un ordinamento “tra stati”.
Se noi ipotizziamo che ci sia un diritto tra soggetti capaci di dare diritto, quali
saranno le regole che si danno dei soggetti paritari(statali) tra loro?
Ci sono due possibilità per costruire il regolamento internazionale:

Consuetudine(di diritto internazionale: è norma vincolante tra stati/soggetti


diversi la consuetudine la quale è la ripetizione del tempo di un comportamento
che si crede obbligatorio e per tale ragione diventa obbligatorio, ha due
elementi(deve esserci):
- Ripetizione del comportamento del tempo;
- La convinzione che questo comportamento sia obbligatorio(comportamento
considerato legge);
Es: quando uno stato dichiara guerra ad un altro, esso deve rilasciare una
dichiarazione allo stato in questione per correttezza, nel caso si attacchi subito si
andrebbe contro ad una principio del diritto internazionale

La norma fondamentale del diritto internazionale è che i patti devono essere


rispettati.
L’ordinamento internazionale nasce con una serie di norme consuetudinarie e
riguarda il modo in cui gli stati entrano in contatto fra loro e risolvono problemi,
esiste anche un diritto di guerra(tutta quella serie di regole che regolamentano
determinate situazioni di guerra).
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Art. 80. Costituzione
Le Camere autorizzano con legge la rati ca dei trattati internazionali che sono di
natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni
del territorio od oneri alle nanze o modi cazioni di leggi.

Proprio perché gli statti sono pari tra loro, è bene che si forme una consuetudine
giuridica dove gli stati sono comunemente d’accordo su quello che si fa.
È la consuetudine l’insieme di quei comportamenti ripetuti nel tempo che vengono
ritenuti obbligatori che diventano appunto obbligatori.
Devono essere riconoscente della maggioranza degli stati.
Es: se uno stato commette comportamenti contrari ai diritti umani nei confronti dei
suoi cittadini, gli altri stati sono autorizzati ad intervenire militarmente.
La consuetudine è la prima fonte del diritto internazionale.

Accordo tra due soggetti sovrani: Fondamentale è il concetto di Norme


Pattizie, si tratta di norme sviluppate tra stai i quali si mettono d’accordo, da
questo accordo nasce un trattato, anch’esso è considerabile una fonte di diritto
internazionale(norme pattuite Dali stati contraenti). Perciò gli stati si accordano

Art. 10 Costituzione
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale
generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata
dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al
quale sia impedito nel suo paese l'e ettivo esercizio delle libertà democratiche
garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della
Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa
l'estradizione dello straniero per reati politici.

per poter creare una norma che abbia valore di diritto internazionale. Queste
norme non in uenzano però internamente allo stato.

Come le norme di diritto internazionale entrano nello Stato


Italiano

Possiamo dire quindi che è la stessa costituzione che fa inserire le leggi


internazionali, le quali hanno valore costituzionale
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Le norme che entrano all’interno tramite una legge interna hanno lo stesso valore
della legge che permette il loro inserimento, questo concetto è de nito rati ca ed
è descritto nell’Art.80 della costituzione.

Molto importante è il concetto di obblighi internazionali.

Gli stati sono incredibilmente interconnessi, ci sono molte molte organizzazioni


internazionali che nascono da trattati altre hanno la capacità di creare diritto, le
più importanti sono:
- Organizzazione delle Nazioni Unite(ONU): nasce da un trattato, come seguito
del risultato della seconda guerra mondiale, nasce con una struttura che
rispecchiava quell’assetto dei vincitori e dei vinti della Seconda Guerra
Mondiale, dal punto di vista costituzionale è stato predisposto un articolo(11)
proprio per pensare all'adesione della repubblica a quel sistema di diritto
internazionale che prevede un sistema di raccordo tra stati e anche un sistema
di sanzione tra stati, ci sono ancora alcune norme particolari per le nazioni
“scon tte” della seconda guerra mondiale(Italia compresa). Dal punto di vista
costituzionale l’assemblea costituente

Art. 11 costituzione
L'Italia ripudia la guerra come strumento di o esa alla libertà degli altri popoli e come
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di
parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un
ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e
favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

L’obbiettivo dell’articolo 11 è quello di far aderire l’Italia all’ONU, ed entrerà in


seguito ad uno scambio favorevole tra Unione Sovietica e USA, se tutti gli stati
appartengono all’ONU è stato per l’interesse tra gli stati sopracitati.

I vincitori della Seconda Guerra Mondiale hanno potere di veto all’interno


dell’ONU, hanno il potere di bloccare le decisioni.

- Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico(NATO): nasce in seguito del


trattato presente nel suo nome, se uno stato che ne fa parte viene attaccato,
tutti gli altri paesi interverranno(militarmente)
- L’Unione Europea(UE)…
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L’Unione Europea
UE nasce come una comunità (Eurocom, CECA) tra 6 nazioni (IT, DE ovest, FR, BE,
NL, LUX) che mettono in comune gli organi per poi unirsi in una unione.
Nasce come soggetto di diritto internazionale, nasce con la capacità di creare
norme interne appunto all’Unione Europea.
Qualcuno chiama l’unione europea organizzazione sovranazionale, gli stati che
appartengono all’UE però mantengono la loro sovranità, ma quanta ne
mantengono? L’art 11 è stato utilizzato anche per unirsi all’UE, difatto grazie a
quell’articolo la repubblica limita la sua sovranità a favore dell’inserimento dell’UE.
l’UE nasce come parte del diritto internazionale, gli strumenti che la caratterizzano
sono i trattati istitutivi, trattati che creano un intero ordinamento, non si limitano ad
essere un trattato, i trattati che creano questo ordinamento sono la fonte primaria
e poi c’è quel cosiddetto diritto derivato formato da tutte quelle norme create dai
membri dell’unione europea che si mettono in dialogo con la normativa degli stati
membri.
Il più recente tra i grandi trattati è il trattato di Lisbona, uno dei più importanti è il
Trattato Costituzione il quale ha avuto un problema fondamentale, è stato rmato
da tutti non è stato però rati cato da tutti, esso doveva essere un trattato ibrido(UE
doveva avere la propria costituzione), Olanda e Francia hanno bocciato questo
progetto che doveva essere un trattato ma che voleva essere anche una
costituzione.
l’UE è piena di situazioni in cui tende a comportarsi In modo sovrano in altri casi
come organizzazione internazionale.
Il fatto che potrebbe considerare la sovranità dell’UE è stato smentito dall’uscita di
uno stato da essa.
l’UE ha la capacità di battere moneta ad esempio.
I trattati dell’unione europea sono stati tutti rati cati con i soliti strumenti del diritto
internazionale per quanto riguardo l’Italia con legge, però l’UE nel suo ordinamento
produce altre norme, il senso giuridico di queste norme è la legislazione degli stati
membri.

Ma come fanno ad entrare queste norme all’interno del nostro ordinamento?


Esistono due possibili letture:
- Ordine Dualista: esistono due ordinamenti, quello interno(dello stato) e un altro
ordinamento(UE) che è diverso, questi ordinamenti sono collegati, connessi ma
separati.
- Ordine Monista: c’è un unico ordinamento, al cui interno c’è l’ordinamento
dello stato membro, questo ha delle di erenze nella costituzione proprio in
relazione alla costruzione reciproca degli strumenti fondamentali.

Simile rapporto Stato-Regione con la di erenza che le regioni non hanno ambizioni
di sovranità.

Non c’è una lettura tra le due prevalente, non si riesce a dire quale delle due
versioni è prevalentemente utilizzata, la corte di giustizia si a da alla lettura
Monista, perché esiste un principio della Primautè(=primazia), ovvero la prevalenza
del diritto dell’unione europea rispetto al diritto interno, perché in modo diverso si
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andrebbe a ledere la forza della UE. La corte costituzionale Polacca ad esempio ha
sempre preferito la visione dualista.

Teoria dei controlimiti


Al massimo nel norme del diritto dell’unione europea possono prevalere sulle
norme primarie, ma questa prevalenza non signi ca che c’è un vizio della norma
interna, signi ca che l’ordinamento preferisce la norma proveniente dall’ UE
piuttosto che la norma interna.
Nel momento in cui però c’è una violazione dei principi supremi dell’ordinamento
essa non si applica.
Nel caso in cui venga violato un principio supremo la repubblica italiana non
avrebbe scelta se non quella di uscire dall’UE.

Organi dell’UE
- Commissione: è un organo esecutivo che ha iniziativa legislativa, formata da un
commissario per ogni stato ed è presieduta da un presidente, essa ha un
rapporto. Di ducia con il parlamento non classico, è un esecutivo a proposta
legislativa ma non si rapporta soltanto con il parlamento, la commissione ha
diverse sedi a Lussemburgo, Bruxelles dove si trova la sede principale, ha una
parte dei propri lavori anche a Strasburgo;

- Parlamento: eletto a su ragio elettorale diretto, ha una funzione di controllo


sulla commissione e ha una funzione co-legislativa, esso non è un legislativa, ha
la sede principale a Strasburgo;

- Consiglio: detto anche Consiglio dei ministri è formato da un delegato di tutti i


governi(diverso a seconda della decisione da prendere), ha la funzione
legislativa dell’UE e ha indirizzo politico, il consiglio ha un’altra formulazione
che è il consiglio europeo il quale è ha una funzione strategica, è formato dai
capi di stato o di governo, ha un ruolo di direzione, sta prima delle funzioni
comunitarie. Non da delle norme ma da delle direzioni per l’unione europea è
di cile distinguere a occhio quando si riunisce il Consiglio o il Consiglio
Europeo. Il consiglio invece è formato da chi nel suo stato ha potere esecutivo.

- Consiglio d’Europa: organizzazione internazionale a cui appartengono tutti i


paesi d’Europa che ha elaborato uno strumento scritto chiamato Convenzione
Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo(CEDU) e delle libertà
fondamentali, essa ha una propria corte di giustizia per lamentare la violazione
della convenzione, questa è chiamata Corte Europea dei Diritti dell’Uomo,
essa ha sede a Strasburgo ma NON è dell’UE;

Atti Normativi dell’UE


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- Regolamenti:produce dei regolamenti che sono norme in grado di entrare
direttamente negli ordinamenti degli stati membri, se il regolamento è in
contrasto con una norma interna essa non varrà.

- Direttive: non entrano direttamente negli ordinamenti interni, esse devono


essere recepite, lo schema tipo è quella di dare la possibilità di scegliere quale è
tra un ventaglio di proposte la proposta preferita, tutte sono buone per il diritto
dell’unione europea, perciò ha la possibilità di scelta. Essa va recepita a meno
che non sia chiara e scaduta, norme immediatamente applicabili, ed è scaduto
per lo stato il tempo ad applicarsi alla direttiva. Se no le norme valgono ai
cosiddetti rapporti verticali.

- Direzioni pareri: vincolanti o meno, decisioni che riguardano anche singole


persone siche e giuridiche

- Cittadinanza europea: si aggiunge alla cittadinanza dello stato membro,


comporta:
- Diritto di circolazione e di soggiorno sul territorio;
- l’Elettorato passivo e attivo;
- Per poter ottenere tutela diplomatica e consolare da altri stati EU
- Mediatore Europeo: risoluzione senza rivolgersi ad un giudice tra cittadini e
amministrazione, indipendente dai cittadini e dalle istituzioni ma ci si può
rivolgere per risolvere problemi

Diritti e doveri
costituzionalmente garantiti
Introduzione
I diritti costituzionalmente garantiti sono delle norme che sono stabilite dal
più alto grado(dalla fonte super primaria).
Dove c’è diritto c’è società, dove c’è società c’è diritto, quindi è la società che
costituisce il diritto, è ovvio che ci dove c’è diritto ci sia anche società, perciò deve
esserci un’adesione da parte della società al diritto, se no diritto e società si
allontanano uno dall’altra.(adesione è un fattore mentale e non comportamentale)
Quando c’è qualcosa che non funziona più all’interno del diritto, avvengono i
cosiddetti colpi di stato.
La narrativa comune dei diritti è valoriale e non tecnica, questo approccio oltre a
non essere tecnico è sbagliato, e mostra i diritti come una cosa bella/cosa brutta, il
punto di vista tecnico mostra i diritti per quello che sono.
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I diritti non sono un’evoluzione “darwiniana” della società, quindi non sono in scala
graduata.
Lo stato democratico e sociale non è migliore degli altri, è semplicemente il nostro
è quello di cui facciamo riferimento nella costituzione.
La separazione tecnica è tale per cui sicuramente c’è stata un’evoluzione
dell’intendere i diritti ma in nessun modo possiamo tecnicamente, restando
all’interno del diritto, pensa che sia in alcun modo una miglioria dal punto di vista

Art 1 costituzione
L'Italia è una Repubblica democratica , fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo , che la esercita nelle forme e nei
limiti della Costituzione.

valoriate, cioè alcuni diritti sono computabili e coerenti con i valori costituzionali,
se noi cambiamo i valori costituzionali cambiamo anche i diritti, ma in ogni caso è
un circuito interno al valore stesso.
Il livello valoriale è ineliminabile e sta nei valori che noi poniamo nella costituzione.
Uno dei passaggi fondamentali è l’intervento del diritto sulla creazione di questi
valori.

un problema non giuridico può diventare giuridico, si tratta di un passaggio da


valore a principio, il principio è una norma, il valore no.

Art 2 costituzione
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia
nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento
dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

I valori sono esterni al sistema giuridico, i principi sono interni al sistema giuridico,
i principi sono norme in grado di dare istruzione ad altre norme. Soltanto che ci
sono dei valori scritti in costituzione(es: la repubblica è democratica), è necessario
che alcuni valori che sono fuori dal concetto giuridico, diventino principi giuridici,
questo collegamento è proprio garantito dai principi supremi che passano da
valore a principio giuridico.

L’articolo 1 della costituzione italiana da alcuni fondamenti.

L’articolo 2 è il primo punto sulla tutela dei diritti e dei doveri, ha una struttura
simmetrica, i diritti sono detti inviolabili e i doveri sono detti inderogabili.
La repubblica non crea i diritti ma li riconosce, in un senso giuridico i diritti
preesistono alla repubblica, signi ca che la repubblica non può stabilire quali sono
i diritti inviolabili dell’uomo, perchè essi non sono nella sua disponibilità, li trova
fuori, e il problema diventa dove trovarli, sono presenti nelle carte dei diritti
internazionali, in questo caso la tradizione non è da tagliare.
Non è possibile per lo stato arrogarsi la proprietà dei diritti inviolabili e quindi
garantirli.

La persona umana gode dei diritti in due modi, del singolo oppure sono diritti della
formazione sociale.
I diritti che aspettano al singolo sono dei diritti che riguardano la persona isolata.
Nella concezione e nella costruzione che la costituzione da nei rapporti umani non
c’ è solo il singolo ma anche la formazione sociale a cui il singolo appartiene.
Il conce di formazione sociale è una de nizione amplissima che qualsiasi modo in
cui le persone vengono in rapporto tra loro.
un esempio di formazione sociale è la famiglia.
La repubblica intende quindi i diritti nei due modi, non solo al singolo ma anche
alle formazioni sociali(aggregazioni di qualsiasi tipo).

Ma quali sono i diritti inviolabili?


Determinare un elenco esaustivo occorre ad altre valutazione, la costituzione non li

Art. 3 costituzione
^1
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale , che,
limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo
della persona umana e l'e ettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione
politica, economica e sociale del Paese

speci ca, perciò è come se lasciasse una sorta di catalogo aperto a tutti i diritti
inviolabili che si riescono a trovare.
Il problema del catalogo aperto è che tendenzialmente non avrà mai ne.

La costituzione fa anche un collegamento, nell’art 2, al concetto di dovere, il


discorso dei doveri è altrettanto delicato a quello dei diritti perchè i doveri non
possono estendersi ad una questione puramente morale, i doveri devono essere
richiesti da norme(doveri inderogabili previsti dalle norme).
Non basata il “è giusto” ma serve “è legale”, “è costituzionalmente conforme”.
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Esiste una corrispondenza biunivoca tra diritti e doveri, la concezione è tale per
cui dove c’è un diritto c’è anche un dovere.

Dire la legge è uguale per tutti(scritta sui tribunali) è una speci cazione che ha
valore monitorio(mette soggezione).
La versione costituzionale del concetto di “la legge è uguale per tutti” è
speci cato nell’Art. 3 della costituzione.

La legge non è uguale per tutti, la legge può trattare in maniera diversa, situazioni
diverse.

Solitamente il ^1 dell’art. 3 della costituzione viene ricostruito tramite la de nizione


sopracitata e contiene il principio di uguaglianza in senso formale (la legge deve
fare distinzioni ma deve portare all’uguaglianza).
In questo senso la legge non può discriminare, ma le condizioni naturali e sociali
sono comunque da prendere in considerazione.

Art. 24 costituzione
^1
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
^2
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
^3
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi
davanti ad ogni giurisdizione.
^4
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.

Nel comma ^2, è speci cato come non basti che lo stato si fermi davanti alla
teorica parità di tutti i cittadini, all’interno di questo comma vi è il concetto
secondo il quale l’idea che deve muovere il legislatore è quella per cui degli
ostacoli di ordine economico e sociale ci siano e ovviamente ci sono, ed è compito
della repubblica quella di rimuoverli.
Se esistesse soltanto l’articolo 3 comma primo, la repubblica italiana sarebbe uno
stato liberale, scrivendo il comma secondo la situazione cambia ed è proprio qui
dietro che nasce il concetto di stato sociale.

Il sistema della distribuzione dei poteri corrisponde al sistema della


separazione dei diritti.
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Devono esserci dei rapporti tra questi due sistemi(non si può fare a meno di
coglierli insieme), deve esserci un coordinamento tra loro.

Un altro punto di vista


È possibile porsi nei confronti della tutela dei diritti in un altro punto di vista, quello
dell’articolo 24 della costituzione.

Il diritto di far valere i diritti, è un diritto o è una conseguenza dei diritti?

Art 4 costituzione
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le
condizioni che rendano e ettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria


scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale
della società.

È possibile anche dire che non vi sia altro diritto che quello di azione in giudizio.
Se non ho il diritto di far valere i diritti, è come se io non avessi nessun altro diritto.

Art 5 costituzione
La , una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi
che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i
principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del
decentramento.

L’azione è indipendente dal diritto fatto agire.

Il diritto di azione potrebbe essere il perno di tutti i diritti, anche se il perno previsto
dalla costituzione italiana è presente nell’articolo 2 tramite la de nizione di diritti
inviolabili.

L’articolo 24 non contiene solo il diritto di azione, ma contiene anche altri diritti,
considerati anch’essi inviolabili:
- la difesa del diritto inviolabile dello stato e grado del procedimento: sia
difesa dal punto di vista del far valere le proprie ragioni, sia difesa in senso
tecnico(assistiti da un tecnico-avvocato per la parte burocratica)
ff
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- La difesa dei non abbienti

“l’Elenco” dei diritti/doveri costituzionalmente garantiti:


L’articolo 4 contiene il diritto al lavoro

Art 7 costituzione
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e
sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modi cazioni dei Patti,
accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

L’articolo 5 è per le autonomie


L’articolo 6 tutela le minoranze linguistiche

Art 6 costituzione
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Gli articoli 7-8 regolano i rapporti tra stato e confessioni religiose, sono collegati e

Art 8 costituzione

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i


propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative
rappresentanze

correlati, con gli articoli 19-20 che si riferiscono al sentimento religioso.

L’articolo 7 parla di stato e chiesa cattolica, la nostra tradizione vuole che sullo
stesso territorio dove sorgeva il regno d’Italia sorgeva e sorge tuttora la capitale
del sommo ponte ce.
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Il diritto ecclesiastico è il diritto dei rapporti tra stato e confessioni religiose, diritto
che è diritto della repubblica italiana.
Il diritto canonico è il diritto della chiesa cattolica.

Art 19 costituzione
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in
qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in
privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

Il concordato(patti lateranensi) parla di tute quelle questioni tra lo stato Italiano e la


Chiesa Italiana(conferenza episcopale italiana).

La modi cazione dei patti, non richiedono procedimenti di revisione

Art 20 costituzione
Il carattere ecclesiastico e il ne di religione o di culto d'una associazione o
d'istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di
speciali gravami scali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di
attività

costituzionale, ma si modi cano, con accordo da parte di entrambi le parti,


mediante legge ordinaria.

Art 9 costituzione
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scienti ca e
tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione

Nell’articolo 8 la costituzione disciplina tutte le confessioni religiose diverse dalla


Chiesa Cattolica.
Fondamentale che lo statuto delle confessioni non vada contro all’ordinamento
giuridico nel suo complesso dello stato Italiano(Adesione allo spirito della legge).
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Art 13 costituzione

La libertà personale è inviolabile.

Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione


personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto
motivato dall'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.

In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge,


l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono
essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li
convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di
ogni e etto.

È punita ogni violenza sica e morale sulle persone comunque sottoposte a


restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

È fondamentale una necessaria intesa precedente alla legge tra la confessione


religiosa e lo stato.

L’articolo 8 è strettamente legato all’articolo 19.

Art 14 costituzione
Il domicilio è inviolabile.
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e
modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà
personale.

Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a ni


economici e scali sono regolati da leggi speciali..
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Art 15 costituzione
1^
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di
comunicazione sono inviolabili.
2^
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità
giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.

Art 21 costituzione
1^
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di di usione.
2^
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
3^
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel
caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel
caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei
responsabili.
4^
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo
intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere
eseguito da u ciali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai
oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo
convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo
d'ogni e etto.
5^
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi
di nanziamento della stampa periodica.
6^
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni
contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e
a reprimere le violazioni.

L’articolo 13 della costituzione italiana parla della libertà personale, essa è infatti
considerata inviolabile.
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Art 16 costituzione
^1
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte
del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per
motivi di sanità o di sicurezza .
^2
Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
^3
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo
gli obblighi di legge.

Per libertà personale si intende la disponibilità di se’, del proprio corpo.

L’articolo 14 della costituzione parla del domicilio.


Il domicilio di diritto costituzionale comprende qualsiasi spazio a disposizione
riservata della persona coinvolta.

Il concetto fondamentale dell’articolo 15 è che la libertà e la segretezza della


corrispondenza invece fanno capo ad un pubblico determinato.

Art 17 costituzione
^1
I cittadini hanno diritto di riunirsi paci camente e senz’armi.
^2
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
^3
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che
possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità
pubblica.

Nell’articolo 21 è presente il concetto secondo il quale la libertà di manifestazione


del pensiero è rivolta ad un pubblico indeterminato.
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Dal secondo comma dell’articolo ci si riferisce alla stampa la quale deve essere
libera da autorizzazioni e censure.

L’articolo 16 è molto problematico per via delle restrizioni che sono state applicate
negli ultimi due anni.
Questa libertà che ha una tradizione importante, caratterizza l’autentica libertà
delle persone rispetto al territorio della repubblica, ovvero la possibilità di
spostarsi, prima degli ultimi due anni aveva generato pochi problemi.
Le ultime restrizioni si ritengono giusti cate per motivi di sanità(speci cato
nell’articolo).
Il fatto che la legge stabilisce “In via generale” è una delle ragioni per cui misure di
contrasto al di ondersi della pandemia sarebbero state incostituzionali.

Art 16 costituzione
^1
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte
del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale
per motivi di sanità o di sicurezza .
^2
Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
^3
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo
gli obblighi di legge.

Nell’articolo 17 è speci cato il diritto di riunione.

Art 18 costituzione
I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per ni
che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.

Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche


indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.

Riunirsi signi ca contemporanea presenza di persone in un determinato luogo per


uno scopo comune, uno scopo che riguarda tutti e comune in tutti(da non
confondere con il concetto di assembramento - persone riunite senza un ne
comune).
Fondamentale è il luogo della riunione, il quale può essere di 3 tipologie:
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- Privato: un luogo che sta nella disponibilità di una persona(può selezionare chi
entra e chi no).
- Aperto al pubblico: luoghi in cui si può entrare liberamente(non signi ca per
forza gratuitamente) o a determinate condizioni, senza però una scelta del
soggetto titolare della società per far entrare ingresso o pure no(ad esempio i
locali aperti al pubblico).
- Luogo pubblico: luoghi in cui non c’è possibilità di limitare l’accesso, luoghi in
cui l’accesso è indi erenziato(strade, piazze, parchi).

Fondamentale il fatto che per le riunioni in luoghi pubblici sia obbligatorio un


preavviso ma non l’autorizzazione(possibile domanda all’esame!).
Possono essere vitate solo per motivi previsti dalla costituzione.

Nell’articolo 18 della costituzione è speci cato il diritto di associarsi liberamente, il


quale, a di erenza del diritto di riunione, non prevede la compresenza, il problema
è quello di perseguire insieme uno dopo comune.
Le associazioni secondo il codice civile non devono avere una forma giuridica
riconosciuta esse infatti possono essere delle semplici associazioni non
riconosciute.
L’associazione è una tipologia di formazione sociale con obbiettivo uno scopo
comune.
C’è un limite generale secondo il quale l’associazione non pò perseguire dei ni
vietati al singolo dalla legge penale, se non lo può fare il singolo non lo può fare
neanche l’associazione.
L’associazione per delinquere è un aggravante(3+ persone).
L’associazione per delinquere non è una cosa ma è un metodo per fare una cosa.
Il limite dell’associazione è la legge penale(non la può contrastare).
Ci sono alcuni albi che hanno a che fare con diritti costituzionalmente garantiti(albo
degli avvocati - diritto di azione in giudizio).
L’articolo menziona le associazioni segrete come proibite, esse hanno la
caratteristica di non farsi conoscere neanche all’interno di essa, anche le
associazioni militari che hanno scopi politici sono proibite, qui bisogna riferirsi
all’articolo 49 della costituzione:

Art 49 costituzione
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere
con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

Un partito se è con metodo democratico non può essere organizzato militarmente


perché un partito militarizzato ha una gerarchia e non esiste discussione, perciò
non avrebbe base democratica e quindi non concorrerebbe con metodo
democratico.
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Che cosa può limitare un diritto costituzionalmente garantito?
Quale gura/istituto giuridicamente può limitarlo?
Non essendoci nulla sopra un diritto costituzionalmente garantito, solo un diritto
costituzionalmente garantito può limitare un diverso diritto costituzionalmente
garantito.
Ma come si fa a stabilire il bilanciamento tra i diritti?
1. Il primo controllo è in mano al legislatore;
2. Un secondo controllo lo farà la corte costituzonale.

Meccanismi elettorali/formule
elettorali/legislazione elettorale
Per meccanismo elettorale si intende quel procedimento matematico che permette
di trasformare i voti in seggi(passare da ordini con molti 0 a ordini con meno 0).

Art. 57 costituzione
^1
Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati
alla circoscrizione Estero.
^2
Il numero dei senatori elettivi è di duecento, quattro dei quali eletti nella circoscrizione
Estero.
^3
Nessuna Regione o Provincia autonoma può avere un numero di senatori inferiore a tre; il
Molise ne ha due, la Valle d'Aosta uno.
^4
La ripartizione dei seggi tra le Regioni o le Province autonome, previa applicazione delle
disposizioni del precedente comma, si e ettua in proporzione alla loro popolazione, quale
risulta dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.

Si parla poi di legislazione elettorale di contorno quando si fa riferimento a tutti


quei argomento che non attengono direttamente al meccanismo di elezione e alle
sue immediate conseguenze ma che attengono alla disciplina della campagna
elettorale, dei nanziamenti e tutto ciò che attiene alle elezione in generale.

- I voti: i voti sono espressi dagli aventi diritto(dipendono dalle regole elettorali)
- La circoscrizione: è una ripartizione territoriale al cui interno si contano i voti,
potrebbe essere anche una sola(lo stato intero è circoscrizione) questo
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appartiene al sistema elettorale israeliano, dove i componenti del parlamento
sono eletti in una circoscrizione unica. Il problema è quello di ripartire il territorio
in fasce al cui interno eleggere alcuni candidati. La costituzione dice che le
elezioni del senato sono a base regionale, questa cosa ha difatto in uenzato il
legislatore nel far corrispondere le circoscrizioni alle regioni. In Italia esiste la
circoscrizione estero, il legislatore italiano per le elezioni del parlamento ha
stabilito che è opportuno far votare i cittadini italiani residenti all’estero(le
circoscrizioni estere sono grandi come dei continenti).

- Candidati: coloro che si presentano alle elezioni.


- Eletti: coloro che risultano vincitori.
Formule Elettorali
le formule elettorali possibili sono 2:
★ Metodo maggioritario: si fa una conta dei voti e chi prende più voti vince, si

confronta il sistema e chi prende più voti prende anche i posti/il posto(lo si
identi ca con “collegi”*** ovvero degli ambiti territoriali che corrispondono non
strettamente con le circoscrizioni in cui si eleggono dei membri dell’organo
che andiamo ad eleggere) in palio. Il sistema maggioritario vuole che chi

***Collegi:
I collegi possono essere di due tipologie a seconda degli eletti:
• Collegio Uninominale: i candidati sono quanti vogliono ma ne viene eletto
uno.
• Collegio Plurinominale: possono essere eletti più di un candidato.

prende più voti prende più posti all’interno del collegio. Ci sono però due
possibilità per avere più voti:
- Maggioritario - plurality: vince chi prende più voti qualunque sia il
numero di voti;
- Maggioritario - maggiority: vince chi prende più voti superando il 50%;
Il metodo maggioritario funziona bene con il collegio uninominale, ovvero chi
vince prende un singolo posto.
Nei paesi dove i partiti forti sono 2(più votati) si può applicare il sistema
maggioritario, chi vince vince e chi vince nei collegi si utilizza il sistema dei
collegi uninominale, è abbastanza probabile quindi che un maggioritario dia
dei risultati di chiara maggioranza.

★ Metodo proporzionale: i seggi dei collegi sono ripartiti in modo


proporzioniale alla quantità di voti presi, deve esserci un parallelo matematico
tra la quantità di voti raccolti e i seggi conquistati. Il metodo proporzionale ha
senso soltanto con un collegio plurinominale(se il collegio fosse uninominale
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non avrebbe senso). Il metodo proporzionale si adatta meglio quando ci sono
tanti partiti(multipartitismo).

Strutturalmente il sistema funziona meglio/solo se si abbinano i collegi e i sistemi


elettorali.
Il maggiorità funziona se i partiti sono due, se sono più di due è di cile per uno
raggiungere il 50%.

Nel caso in cui ci siano 2+ partiti, e nessuno di essi raggiunge il 50%, si aggiunge
un turno di ballottaggio ovvero un turno ulteriore dove i due più votati, si
s deranno ulteriormente(in questo caso è matematico che almeno uno prenderà la
maggioranza assoluta).
Un altro collegamento intenso tra il sistema elettorale e la realtà delle elezioni è
dovuta alla composizione dei partiti(quadro partitico) con cui abbiamo a che
fare.

N.B. Il sistema italiano è sempre stato di multipartitismo estremo, c’è stato a lungo
l’abitudine tale per cui il piccolo partito diviso, le due parti andavano a fare più
voti(sommati) del vecchio partito.
In Italia non ci sono mai stati 2 partiti grandi, ci sono sempre state delle coalizioni(2
grandi coalizioni in un certo periodo dagli anni 90’ al 2013.)

Il sistema elettorale Italiano


Il sistema elettorale classico italiano è sempre stato proporzionale, di seguito alla
caduta della “prima repubblica”, si è passati ad un:
★ sistema misto: una parte dei seggi è scelta con il metodo proporzionale e parte

è scelta con il metodo maggioritario, applicare insieme per eleggere le varie


quote dell’organo necessario tramite proporzionale e maggioritario.

Il proponente di questa riforma del sistema elettorale da proporzionale a misto,


questo sistema sembrava una soluzione per spianare tutto, questo sistema fu
de nito Mattarellum, in seguito ci fu il Tatarellum.
C'è stata una legge elettorale de nita Porcellum, dopodiché con una mossa
comunicativa la nuova legge elettorale fu l’Italicum e in ne la legge elettorale oggi
vigente è chiamata Rosatellum(2017)- legge 3 novembre 2017 n 165.

La 165 nel primo articolo comma 1 detta delle modi che che vanno inserite nel
decreto del presidente della repubblica 30 marzo 1957.
Il testo di questa legge è molto tecnico perché deve descrivere a parole quello che
devono fare gli u ci elettorale, le varie operazioni tecnico-matematiche che deve
eseguire chi sta compiendo le operazioni elettorali.
Le soglie di sbarramento sono delle quantità sse di voti espressi in percentuali
che devono essere raggiunte, se non si raggiunge quella quota la lista non prende
nessun seggio(ora è ssa al 3%)
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Legge elettorale n. 165 del 2017 (Rosatellum)
L'assegnazione di 231 seggi alla Camera (cui si aggiunge 1 collegio in Valle d'Aosta) e di
109 seggi al Senato (cui si aggiungono 1 collegio in Valle d'Aosta e 6 collegi in Trentino-
Alto Adige) è e ettuata nei collegi uninominali con formula maggioritaria, in cui è
proclamato eletto il candidato più votato.
L'assegnazione dei restanti seggi avviene, nell'ambito di collegi plurinominali, con
metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che hanno superato le soglie di
sbarramento: sono quindi proclamati eletti in ciascun collegio plurinominale, nei limiti dei
seggi ai quali ciascuna lista ha diritto, i candidati compresi nella lista del collegio,
secondo l'ordine di presentazione.
La legge 165/2017 delinea un sistema elettorale misto secondo la disciplina di seguito
illustrata.

Alla Camera il territorio nazionale è ripartito in 28 circoscrizioni individuate nella Tabella


A allegata al testo unico per l'elezione della Camera

Al Senato il territorio nazionale è ripartito in 20 circoscrizioni corrispondenti al territorio


di ciascuna regione.

Ciascuna circoscrizione è suddivisa in collegi uninominali ed in uno o più collegi


plurinominali. I 231 collegi uninominali del territorio nazionale sono ripartiti in ciascuna
circoscrizione sulla base della popolazione

Per la assegnazione del restante numero di seggi, con metodo proporzionale, ciascuna
circoscrizione è ripartita in collegi plurinominali costituiti dalla aggregazione del
territorio di collegi uninominali contigui e tali che a ciascuno di essi sia assegnato, di
norma, un numero di seggi non inferiore a tre e non superiore a otto.

La soglia per accedere al riparto dei seggi è pari al 3% dei voti validi a
livello nazionale per le liste singole ed al 10% dei voti validi a livello nazionale per
le coalizioni

Speci che disposizioni garantiscono le liste rappresentative di minoranze


linguistiche riconosciute presentate in una regione ad autonomia speciale il cui statuto
o le relative norme di attuazione prevedano una particolare tutela di tale minoranze: la
soglia prevista è in tal caso pari al 20% a livello regionale o aver eletto almeno due
candidati nei collegi uninominali
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Pubblica amministrazione
Troviamo tutto quello che è relativo alla pubblica amministrazione nella sezione
seconda del titolo terzo della Costituzione Italiana.
Nel ^2 dell’articolo 97 è espresso il principio della legalità dei pubblici u ci.

Art. 97 costituzione

Le pubbliche amministrazioni , in coerenza con l'ordinamento dell'Unione


europea, assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico .

I pubblici u ci sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che


siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.

Nell'ordinamento degli u ci sono determinate le sfere di competenza, le


attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari.

Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso,


salvo i casi stabiliti dalla legge.

Imparzialità non signi ca indi erenza dell’amministrazione, signi ca che non può
seguire gli interessi di una parte.
Il buon andamento è un altro principio fondamentale, ovvero “far funzionare bene”
la pubblica amministrazione, sodisfando i criteri di e cienza, economicità ed
e cacia.

Art. 98 costituzione

I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione.

Se sono membri del Parlamento, non possono conseguire promozioni se non per
anzianità.

Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto d'iscriversi ai partiti politici per
i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i
rappresentanti diplomatici e consolari all'estero.
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Enti pubblici
Abbiamo diverse denominazione degli enti pubblici, gli stessi enti sono di diverse
tipologie:
- Enti territoriali
- Enti funzionali: incaricati di occuparsi di qualcosa relativa ad una funzione
pubblica
- Enti ausiliari
- Enti economici: ad esempio l’ente nazionale per l’energia elettrica(ENEL),
dopodiché sull’impulso del principio di concorrenza, lo stato si è sempre più
a dato a forme di società per azioni, ovvero ha inserito nella concorrenza quelli
che nascevano come enti pubblici economici trasformandone la natura, oggi
infatti hanno solo il “nome” di enti, di cui è parzialmente proprietario lo stato ma
non sono enti pubblici.

Atti e provvedimenti amministrativi


Tutti i provvedimenti amministrativi sono atti amministrativi ma potrebbero esserci
degli atti che hanno un senso e producono e etti soltanto all’interno dell’apparato
che li ha prodotti, in questo caso sono de niti meri atti amministrativi(non hanno
alcuna e cacia esterna), se invece un atto ha un’e cacia all’esterno, ovvero
produce delle modi che alle situazioni giuridiche lo possiamo chiamare
provvedimento amministrativo.

Gli atti amministrativi devono avere degli elementi essenziali:


- il soggetto che li ha adottati
- Devono essere espressione di un potere(attribuito dalla legge)
- Devono avere una forma che tipicamente è la forma scritta, atti amministrativi
non scritti non hanno una cosa scritta per poterli confrontare(la forma scritta è
quella tipica)
- Deve avere un oggetto(deve aver a che fare con qualcosa, deve contenere un
oggetto della decisione o del provvedimento).

Quando sono presenti tutti questi elementi essenziali possiamo parlare di atto
perfetto (perfezione in diritto come completezza).

Abbiamo a che fare con una decisione di diritto pubblico, c’è necessità di
aggrapparsi ad un procedimento che vada a dimostrare che la decisione presa sia
presa secondo alcuni criteri di coerenza logica, coerenza rispetto alla legge e
coerenza rispetto alla decisione.

Il procedimento amministrativo ha 4 fasi(somigliano a quelle della formazione delle


legge ma non sono uguali), La legge è espressione della potestà legislativa dello
stato, qui invece parliamo di potestà esecutiva:

• L’iniziativa: c’è necessità di qualcuno che propone di adottare il procedimento;


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• L’istruttoria: è la fase di preparazione, l’amministrazione tramite le proprie
strutture, raccoglie alcuni elementi di fatto e di diritto, che sono necessari e che
porteranno alla decisione(assumere la decisione, fare le veri che tecniche,
preparare documenti, analizzarli);
• La fase costitutiva: c’è un organo competente che emana il provvedimento
• La fase integrativa dell’e cacia: il provvedimento deve essere controllato dove
necessario e pubblicato dove necessario, il provvedimento non è perfetto perché
deve produrre e etti giuridici.

I vizi del provvedimento amministrativo


Il provvedimento potrebbe avere dei problemi, che in diritto sono de niti come vizi
del provvedimento amministrativo.
Esistono diverse tipologie di vizio:
- Vizi di legittimità: sono delle irregolarità che derivano dalla violazione di norme,
possono essere fatti valere, ci sono dei vizi che comportano l’inesistenza
dell’atto(come se non fosse mai stato adottato)sono speci cati dalla legge 241
del 90’:
‣ È nullo il provvedimento amministrativo che manca degli elementi
essenziali
‣ È nullo il provvedimento viziato da difetto assoluto di attribuzione, chi
l’ha adottato non era minimamente competente ad adottarlo;
‣ È nullo il provvedimento che è stato adottato in violazione del
giudicato(anche per errore), ovvero che è stato adottato contro la decisione
del giudice;

- Vizi di annullabilità: casi in cui il provvedimento ha dei problemi, ma questi


vanno accertati, i vizi di annullabilità sono:
‣ Incompetenza: è il vizio in cui un provvedimento è stato messo in opera
dall’amministrazione che era competente però c’è un problema nella
distribuzione degli organi, è stato adottato da un organo diverso da quello
che avrebbe dovuto adottarlo(es:l’atto doveva essere adottato dal consiglio
comunale ma è stato adottato dal sindaco);
‣ Violazione di legge: c’è stata un’errata applicazione della legge che
prevede la struttura di quell’atto;
‣ Eccesso di potere: è la gura più sfuggente di questi vizi, in questo caso il
potere c’è, è stato applicato dal soggetto competente ma è stato applicato
in modo non conforme a ciò che è previsto da un corretto utilizzo di quel
potere

Il soggetto in grado di dirci che l’atto è viziato oppure no è il tribunale


amministrativo, ovvero quell’organo/potere che assicura il giudizio sugli atti
della pubblica amministrazione(può annullarli), questa non è una cosa
esclusiva, infatti anche il giudice ordinario può conoscere dei problemi dell’atto
amministrativo, esso potrà disapplicarli ma non annullarli.
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- Vi z i d i m e r i t o : r i g u a rd a n o l e s c e l t e , p o s s o n o e s s e re c o r re t t i
dall’amministrazione.

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