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Capitolo 6
Attuatori, sensori e trasduttori
6.1 Gli attuatori
Gli attuatori sono dispositivi in grado di esercitare spostamenti lineari o rotazionali con forze o cop-
pie opportune. In certi casi è più importante lo spostamento, in altri casi la forza o la coppia appli-
cata. Nel paragrafo sulla retroazione abbiamo visto, come esempio nella macchina del timone, l’at-
tuatore idraulico a pistone a doppio effetto.
Gli attuatori possono essere di tipo On/Off o proporzionali. I primi hanno solamente due uscite (ac-
cendi o spegni un motore, apri o chiudi una valvola, e via dicendo). Gli attuatori proporzionali ri-
spondono, invece, ad un comando continuo, con una legge che si mantiene generalmente abbastanza
lineare entro un certo campo di funzionamento, come nel caso del pistone della macchina del
timone.
Sono classificati anche in base al tipo di movimento
sviluppato, traslatorio o rotatorio, e sono chiamati
rispettivamente attuatori lineari o rotanti. L’attuatore
lineare crea il movimento lungo una linea dritta,
funzionando a cinghia dentata, a vite (vedi fig. 6.1) o
con motori lineari, con pistoni pneumatici o
oleodinamici (vedi fig. 4.7); nel campo dell’automazio-
ne sono diffusi nell’automotive (gestione carburatore,
movimentazione fari o telecamere...), nelle periferiche
dei computer (disk driver e stampanti), nelle valvole. Figura 6.1. Attuatore lineare a vite
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Corso di Controlli e automazione per Istituti Tecnici Nautici, ind. Perito per i trasporti marittimi
emax
offset
O xi O xi O xi
Figura 6.3.
Potenziometro:
schema circuitale e
caratteristica
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Capitolo 6 – Attuatori, sensori e trasduttori
Figura 6.6. Effetto Hall e schema circuitale di un sensore basato su tale effetto
Tali sensori sono utilizzati per sentire la presenza di un magnete (sensore ON-OFF)
o anche la sua distanza (sensore lineare).
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6.2.8 Accelerometri
Gli accelerometri sono utilizzati per misure a bordo delle navi di vibrazioni, moti della nave, analisi
modale, shock, boe ondometriche. La struttura è mostrata nella figura 6.9.
contenitore
massa sismica
trasduttore dello
spostamento relativo
La massa inerziale (massa sismica) può muoversi nella direzione di sensibilità del moto, con una
molla contrapposta; l’accelerazione provoca pertanto uno spostamento relativo tra massa sismica e
carcassa del trasduttore. Per smorzare le oscillazioni c’è lo smorzatore (immerso tutto in olio).
Ks = costante elastica della molla
B = costante di attrito viscoso
xo = spostamento relativo della massa sismica rispetto alla carcassa
K n2
Si tratta di un sistema del secondo ordine con funzione di trasferimento G ( s ) 2 , in
s 2 n s n2
KS B
cui la pulsazione naturale vale n e il coefficiente di smorzamento .
M 2 KS M
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Capitolo 6 – Attuatori, sensori e trasduttori
6.2.9 Termometri
Il funzionamento dei termometri si può basare su
dilatazione di gas o liquidi (termometri a bulbo) e di
solidi (termometri bimetallici, fig. 6.10), generazione
di tensioni termoelettriche (termocoppie, fig. 6.11),
variazioni di resistività dei conduttori (termoresi-
stenze) o dei semiconduttori (termistori o giunzioni di
semiconduttori), emissione di radiazione dei corpi Figura 6.10. Lama bimetallica per trasduzione di
caldi (pirometri). temperatura; A metallo sottostante, con elevata
I termometri a bulbo e a bimetallo sono indicati per flessione; B metallo con bassa flessione; C
flessione
rilevamento locale e non per regolazione o per sistemi
di sorveglianza centralizzati.
Figura 6.11. Rappresentazione schematica di una Figura 6.12. sensori di temperatura Figura 6.13.
termocoppia di carburante per navi PT100 Trasduttore di livello
a galleggiante
I trasduttori bimetallici sono dispositivi a soglia del tipo On/Off, utilizzati per realizzare i termo-
stati. Essi sono utili per produrre segnali di allarme per sovratemperatura (cuscinetti, avvolgimenti
motori elettrici, etc...) Consistono in una piattina formata da due lamine di metalli con coefficienti
di dilatazione diversi, saldate insieme: con un aumento di temperatura c’è una forte flessione, che
causa la commutazione di un contatto elettrico (fig. 6.10).
Per i processi di controllo ed i sistemi di telemisura si utilizzano sensori con in uscita un segnale e-
lettrico, che è facile da trasmettere, di facile connessione ad apparecchiature elettriche o elettroni-
che. Essi sono le termocoppie, costituite da una giunzione bimetallica ai capi della quale di produce
una tensione dipendente dalla temperatura, e le termoresistenze. A bordo delle navi si misura la
temperatura del gas nelle turbine, nelle caldaie (vapore, lubrificanti), nei sistemi di refrigerazione e
di condizionamento, del carico nelle stive.
Nella figura 6.11 sono mostrati, a titolo di esempio, sensori di temperatura di carburante per navi
PT100 (termoresistenza), usati per compensare le differenze del volume relative alla variazione di
temperatura di flusso di combustibile.
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