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QUADERNI DI PROGETTAZIONE: i giunti

Article · March 2020

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Franco Concli
Free University of Bozen-Bolzano
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QUADERNI DI PROGETTAZIONE
Franco Concli

IN QUESTA PUNTATA
VERRÀ SPIEGATO IL
FUNZIONAMENTO
DELLE PRINCIPALI
TIPOLOGIE DI GIUNTI,
I LORO POSSIBILI
UTILIZZI ED I LORO
LIMITI. VERRANNO
MOSTRATI, PER I
TIPO PIÙ COMUNI, I
METODI DI CALCOLO
PER IL LORO
DIMENSIONAMENTO
ED I CRITERI DI
SCELTA.

CONNESSIONI TRA ALBERI:


I GIUNTI

I
ntroduzione Tipologie di giunto
Un giunto è un organo di macchina che viene impiegato I giunti hanno molteplici funzioni e vengono impiegati per
per connettere tra loro due alberi. La scelta di una parti- collegare alberi con posizione relativa variabile, per con-
colare tipologia di giunto dipende da molti fattori tra cui la nettere più semialberi (costruzioni legate a problemi di as-
coppia da trasmettere, la velocità di rotazione e il posizio- semblaggio), per contenere il valore della coppia trasmes-
namento relativo tra i due alberi. sa (giunti di sicurezza) ecc.
Si immagini, ad esempio, di voler connettere due alberi I giunti possono essere classificati in varie tipologie. I giunti
il progettista industriale

che, per errori di montaggio, deformazioni del sistema o rigidi non ammettono disallineamento tra gli alberi. I giun-
altre cause, possano essere disassati di una quantità mol- ti articolati sono costituiti da elementi rigidi connessi tra lo-
to piccola δ. Se il giunto scelto risulta schematizzabile co- ro mediante coppie cinematiche. Questa configurazione
me un vincolo “cerniera”, a causa del disassamento i due permette movimenti relativi senza problemi di sovracca-
alberi potrebbero (a seconda di come sono vincolati) risul- rico indesiderato. I cosiddetti giunti elastici sono realizza-
tare caricati pur in assenza di un carico esterno (Figura1). ti appunto mediante elementi elastici. Anch’essi sono pen-
FEBBRAIO 2020

Sarebbe invece opportuno che il giunto, grazie ad una sua sati per tollerare movimenti relativi tra gli alberi, seppure di
flessibilità, compensasse, almeno in parte, il disallinea- minore entità rispetto a quelli ammessi dai giunti articolati.
mento. Sarà quindi importante scegliere un giunto in fun- La presenza di elementi elastici, però, può portare anche a
zione dei massimi spostamenti relativi consentiti e di co- sfasamenti torsionali relativi. Il giunto non sempre è quindi
me gli alberi da connettere sono vincolati a terra. omocinetico. L’elemento elastico può essere una molla op-
48
pure un tassello in elastomero. La differenza è principal- Giunti Hirth
mente legata alla coppia da trasmettere. Vi sono infine i I giunti Hirth, come i giunti a dischi, sono una ti-
giunti cosiddetti di sicurezza, il cui compito è quello di pro- pologia di collegamento frontale. In questo caso
teggere il sistema svincolando i due alberi nel caso in cui però, il collegamento non avviene per attrito ben-
la coppia superasse un valore fissato. sì grazie alla presenza di denti frontali che realiz-
zano un accoppiamento di forma. Hanno il gran-
Giunti rigidi de pregio di permettere un facile smontaggio.
I giunti rigidi garantiscono un collegamento solidale tra i Inoltre, il giunto è autocentrante. Sono spesso
due alberi. Per un buon funzionamento, è richiesto un ot- utilizzati nelle turbomacchine.
timo allineamento tra gli assi. Tra i giunti rigidi più comuni
è possibile annoverare il giunto a manicotto, il giunto a gu- Giunti articolati
sci, il giunto a dischi ed il giunto Hirth. A differenza dei giunti rigidi, i giunti articolati han- Giunti Hirth
Giunto a manicotto no geometrie spesso complesse ma permettono sposta-
Il giunto è manicot- menti arbitrati tra gli alberi. Tra le tipologie più diffuse vi so-
to è probabilmen- no i giunti Oldham, i giunti cardanici ed i giunti a tripoide.
te la tipologia più Giunti Oldham
semplice di giunto. I giunti Oldham sono appositamente pensati per la tra-
Consta in un albe- smissione del moto tra assi paralleli ma non coincidenti.
ro cavo all’interno Un disco centrale viene montato tra due flange. Questo di-
del quale vengono sco presenza risalti rettangolari che gli permettono di scor-
I giunti Oldham inserite
sono appositamente
le estremità pensati
rere nelleperscanalature
la trasmissione del moto
realizzate tra due
sulle assi paralleli ma non
flange. Sebbe-
Giunto a manicotto
coincidenti. Un disco centrale viene montato tra due flange. Questo disco presenza risalti rettangolari
degli alberi da con- ne questa architettura garantisca la trasmissione del mo-
che gli permettono di scorrere nelle scanalature realizzate sulle due flange. Sebbene questa architettura
nettere. La trasmissione della coppia avviene grazie ad un to, qualora l’eccentricità del disco risulti non trascurabile,
garantisca la trasmissione del moto, qualora l’eccentricità del disco risulti non trascurabile, bisogna stare
collegamento di forma come una chiavetta. bisogna stare attenti alle vibrazioni che si possono genera-
attenti alle vibrazioni che si possono generare a causa delle forze centrifughe.
Giunto a gusci re a causa delle forze centrifughe.
Giunti cardanici Il giunto a gusci è si- Giunti cardanici
mile al giunto a ma- I giunti cardanici permettono la trasmissione del moto tra
I giunti cardanici permettono la trasmissione del moto tra assi non concorrenti. La geometria specifica
nicotto. L’albero ca- assi non concorrenti. La geometria specifica del giunto
del giunto può essere molto diversa da produttore a produttore, ma la cinematica alla base è sempre
vo è sostituito da
quella rappresentata in figura. I due alberi da connettere presentano delle forcelle collegate tra loro da
una crociera didue calotte dia bracci
collegamento lun- ortogonali. Questi z
restano perpendicolari agli alberi da
connettere. ghezza assiale li- θ1 M1 Ω1 A
2
mitata che vengo- 1 0
y
β Ω2
t

no serrate tramite B
bullonature. La tra-
smissione della cop- x

Giunto a gusci pia avviene dunque


per attrito. Solo nel caso di coppia particolarmente ele- può essere molto diversa da produttore a produttore, ma Giunti cardanici
vata si ricorre ad una linguetta. la cinematica alla base è sempre quella rappresentata in
Giunto a dischi figura. I due alberi da connettere presentano delle forcelle
Il giunto a dischi collegate tra loro da una crociera di collegamento a brac-
Dida:
o flange prevede ci ortogonali. Questi restano perpendicolari agli alberi da
Giunti cardanici appunto il mon- connettere.
taggio di flange su
le estremità degli Nel caso di sfasamento angolare β tra gli alberi, il rapporto il progettista industriale
alberi da
Nel caso di sfasamento connet-
angolare 𝛽𝛽 tradi
glitrasmissione i non èdicostante
alberi, il rapporto ma mostra
trasmissione 𝑖𝑖 non èuna irregolarità
costante ma mostra
tere. Questo
una irregolarità periodica che, nelav-casoperiodica
di elevateche, nel caso
velocità di elevatepuò
di rotazione, velocità di rotazione,
portare a fenomeni puòdinamici
non trascurabili.viene solitamente portare a fenomeni dinamici non trascurabili.
mediante chiavet- 𝜔𝜔& cos(𝛽𝛽)
ta. Le flange ven- 𝑖𝑖 = 𝜔𝜔 = 1 − sin& 𝛽𝛽 sin& 𝜃𝜃
Giunto a dischi
FEBBRAIO 2020

' '
gono connesse
tra loro con bullonature in assiali.
cui 𝜔𝜔2 rappresentano
In alcuni casi le travelocità
i dischideiinduecuialberi, 𝛽𝛽 il loro sfasamento
ωi rappresentano angolare
le velocità dei duee 𝜃𝜃alberi,
2 la posizione
β il loro
angolare.
viene interposto un anello. Anche in questo caso la tra- sfasamento angolare e θi la posizione angolare.
smissione della coppiaDiavviene mediante
conseguenza ancheattrito tra fac-
la coppia Di conseguenza
trasmessa anche lasoggetta
sarà potenzialmente coppia atrasmessa
fluttuazioni sarà poten-
periodiche.
ce piane a contatto. zialmente soggetta a fluttuazioni periodiche.
1 − sin& 𝛽𝛽 sin& 𝜃𝜃'
𝑀𝑀& = 𝑀𝑀' 49
cos(𝛽𝛽)

Questo “difetto” può essere eliminato prevedendo due giunti cardanici in serie. Nel caso in cui i due
𝑖𝑖 = =
𝜔𝜔' 1 − sin& 𝛽𝛽 sin& 𝜃𝜃'
cui 𝜔𝜔2 rappresentano le velocità dei due alberi, 𝛽𝛽 il loro sfasamento angolare e 𝜃𝜃2 la posizione
golare. QUADERNI DI PROGETTAZIONE
conseguenza anche la coppia trasmessa sarà potenzialmente soggetta a fluttuazioni periodiche.
alizzate le scanalature. Per una corretta progettazione di
1 − sin& 𝛽𝛽 sin& 𝜃𝜃'
𝑀𝑀& = 𝑀𝑀' questa tipologia di giunto è quindi importante verificare,
cos(𝛽𝛽)
note le forze P di contatto, anche le pressioni Hertziane.
esto “difetto” può essere eliminatoQuesto “difetto”
prevedendo può essere
due giunti eliminato
cardanici in serie.prevedendo due
Nel caso in cui i due
eri siano complanari, infatti, il doppio giunto
giunti cardanico
cardanici garantisce
in serie. in cui i due alberi siano Giunti elastici
l’omocineticità.
Nel caso
complanari, infatti, il doppio giunto cardanico garantisce Nei giunti elastici, come dice il nome, è sempre presen-
l’omocineticità. te un elemento elastico la cui natura può però essere mol-
to variabile. Si hanno giunti rigidi torsionalmente (in cui gli
Q F2 elementi medi possono essere lamelle, denti, catene o eli-
P
F2 Q 2 che) e giungi elastici anche torsionalmente (in cui si han-
P
F1 F1 F1
F1 Q no molle, barre di torsione o elementi in materiale elasto-
M2 F1 Q
Q merico).
F2
1 Q P
F2 F2 F2 Giunti lamellari
Q
F1
1 Q F1 I giunti a lamelle prevedono un disco flessibile fissato ai
M1
M1 F 1 P due alberi mediante flange. La connessione avviene me-
θ1 = 0 θ1 = π/2
diante bullonature sempre solo tra la lamella ed una singo-
danici la flangia. La flessione della lamella garantisce la compen-
rdanici
anici Giunti cardanici Nei giunti cardanici è anche importante andare a calcola- sazione dei disallineamenti.
re le deflessioni della crociera che, solitamente, è il com- Giunti a catena
ponente più cedevole. Considerando che la coppia M1 ge- I giunti a catena
anici
cardanici è anche importante andareneri due forze
a calcolare uguali e contrarie
le Fdeflessioni
1 della crociera alle estremità
che, solitamente,dei brac- prevedono una ca-
i cardanici è anche importante andare ci adella
calcolare
crociera, le deflessioni
e ammettendo della crociera
che che, solitamente,
l’angolo
onente più
ardanici cedevole.
è anche Considerando
importante andare che a calcolarela coppia le 𝑀𝑀 ' generi due
deflessioni della forze 𝐹𝐹' uguali
crociera contrariesia
β non
che, esolitamente, nul- tena doppia che in-
alle
onente più cedevole. Considerando che la coppia 𝑀𝑀 generi due forze 𝐹𝐹 uguali e contrarie alle
dei bracci
ente della crociera,
più cedevole. e ammettendo
Considerando chelo, la sulle che estremità
coppia l’angolo '
𝑀𝑀' generi 𝛽𝛽 degli
non
duesiaaltri due
nullo,
forze bracci
'
𝐹𝐹'sulle
uguali e(del
estremità ramo
contrarie degli perpen-
allealtri grana con due ruo-
à dei bracci della crociera, e ammettendo che l’angolo 𝛽𝛽 non sia nullo, sulle estremità degli altril’e- te dentate solida-
eii (del ramo
bracci perpendicolare
della al secondo
crociera, e ammettendo dicolare
albero)
che alsi secondo
l’angolo avranno,
𝛽𝛽 non sia albero)
per garantire
nullo, sisulle
avranno,
l’equilibrio,
estremità perdegli
garantire
delle forze
altri
ciardanici
(del ramo perpendicolare
èperpendicolare
anche importante alandare
secondo albero) sileavranno,
a calcolare deflessioni perdella
garantire crocieral’equilibrio, delle forze
che,componenti
solitamente,
onibili
del ramo nelle componenti & esecondo
𝐹𝐹al 𝑄𝑄. Il legamequilibrio,
albero) trasiledelle forze
avranno, forze
valeper P garantire
scomponibili nelle
l’equilibrio, delle forze F2 e li rispettivamente
onibili
nente nelle componenti
piùcomponenti 𝐹𝐹
cedevole. Considerando e 𝑄𝑄. Il legame
che tra le forze vale
bili nelle &
𝐹𝐹& e 𝑄𝑄. Il legame Q.latra Ilcoppia
legame
le forze 𝑀𝑀tra generi
'valele forze duevaleforze 𝐹𝐹' uguali e contrarie alle al primo ed al se-
dei bracci della crociera, e ammettendo 𝐹𝐹 che2 = 𝑃𝑃
𝐹𝐹2 =l’angolo
𝑃𝑃 𝛽𝛽 non sia nullo, sulle estremità degli altri condo albero. Il si- Giunti a catena
(del ramo perpendicolare al secondo𝐹𝐹𝐹𝐹 2 = 𝑃𝑃 si avranno, per garantire l’equilibrio, delle forze
albero)
7 = 𝑃𝑃 cos 𝛽𝛽 stema necessita
nibili nelle componenti 𝐹𝐹& e 𝑄𝑄. Il legame 𝐹𝐹 = 𝑃𝑃lecos 𝛽𝛽
𝐹𝐹7 =7 𝑃𝑃tra cos 𝛽𝛽forze vale di lubrificazione. Errori di disallineamento o disassamen-
𝑄𝑄 = 𝑃𝑃 sin 𝛽𝛽
𝑄𝑄𝐹𝐹2==𝑃𝑃𝑃𝑃sin 𝛽𝛽 to vengono compensati dai giochi che si hanno tra catena
𝑄𝑄 = 𝑃𝑃 sin 𝛽𝛽 ;
𝑗𝑗 dipendono dall’angolo 𝜃𝜃 (per 𝜃𝜃' = 0, 𝑖𝑖 = 1 e 𝑗𝑗 = 2; per 𝜃𝜃 = , 𝑖𝑖 = 2 e 𝑗𝑗 = 1). Questo
𝑗𝑗 dipendono dall’angolo 𝜃𝜃 (per 𝜃𝜃' =𝐹𝐹7in 0,=cui i 1e ej dipendono dall’angolo θ (per θ1=0, i=1 e j=2; per e denti delle ruote. Siffatti sistemi sono adatti alla connes-
' ;
𝑖𝑖 𝑃𝑃
=cos 𝛽𝛽𝑗𝑗 = 2; per 𝜃𝜃' ;= && , 𝑖𝑖 = 2 e 𝑗𝑗 = 1). Questo
o,ipendono dall’angolo 𝜃𝜃permette
seppur semplificato, (per 𝜃𝜃' =un0,primo θ𝑖𝑖 = e 𝑗𝑗 i=2
= 2;eper
1 dimensionamento
=π/2, j=1).𝜃𝜃'Questo
= &del, 𝑖𝑖 = 2 e 𝑗𝑗 = 1).seppur
approccio,
giunto. Questosemplifica- sione di alberi che operano a velocità medio-basse e che
o, seppur semplificato, permette un primo 1 dimensionamento del giunto.
eppur semplificato, permette un primo 𝑄𝑄to, =permette
𝑃𝑃 sin 𝛽𝛽 un primodel
dimensionamento dimensionamento
giunto. del giunto. trasmettono coppie costanti.
ripoide
ripoide Giunti a tripoide ; Giunti a molle
oide
dipendono dall’angolo 𝜃𝜃 (per 𝜃𝜃' = 0, 𝑖𝑖 = 1 e 𝑗𝑗 = 2; per 𝜃𝜃' = & , 𝑖𝑖 = 2 e 𝑗𝑗 = 1). Questo
tripoide vengono impiegati quando l’angolo
I giunti atra tra gli
tripoide assi è diverso da zero ma assume valori
tripoide
seppur vengono impiegati
semplificato, quando l’angolo gli assivengono
è diverso impiegati
da zero ma quando valori tra gli I giunti a molle vengono adoperati nel caso si debbano tra-
assumel’angolo
ssi.
poide Sono costituiti
vengono da permette
impiegatiperni quando unl’angolo
radiali primo
solidali
assi
dimensionamento
al
ètra primo
gli assi
diverso albero chedel
è diverso
da zero madagiunto.
sostengono
zero ma elementi
assume assume
valori volventi
valori
molto bassi. So- smettere grandi potenze. L’elemento elastico è solitamen-
ssi. Sono costituiti da perni radiali solidali al primo albero che sostengono elementi volventi
ontatto con scanalature
Sono costituiti
poide da perni interne solidali
radiali solidali no alprimo
secondo
alcostituiti albero
da albero. Isostengono
punti solidali
cheradiali
perni di contatto
elementi
al tra volventi
primo lealbero
tre sfere cheee so- te costituito da molle elicoidali.
ontatto con scanalature interne solidali al secondo albero. I punti di contatto tra le tre sfere
ture dell’albero
tatto con scanalaturecavo giacciono su un al
interne solidali piano secondo a formare albero. un’ellisse.
I punti di Per angoli tra
contatto moltile piccoli,
tre sfere lae
ature
ipoide dell’albero
vengono cavo giacciono
impiegati quando unstengono
su l’angolo piano a formare elementi volventiPer
èun’ellisse.
sfericiangolia contatto con scanala-
molti piccoli, la Giunti ad elastomero
ripartita in modo
re dell’albero cavo omogeneo
giacciono sui
su tre perni a tra
un piano formaregli assiun’ellisse.
diversoPer da zero angoli mamolti
assume valori
piccoli, la
ripartita in mododa
i. Sonoincostituiti omogeneo
perni radialisui tre perniture internealbero solidaliche al sostengono
secondo albero. I punti di contatto I giunti ad elastomeri sono disponibili in svariate misure e
artita modo omogeneo sui tresolidali
perni al primo elementi volventi
𝑀𝑀 sfere e le scanalature dell’albero cavo giacciono geometrie. Il funzionamento prevede sempre la deforma-
ntatto con scanalature interne solidali al tra le tre
𝐹𝐹 secondo
= 𝑀𝑀 𝑙𝑙2 albero. I punti di contatto tra le tre sfere e
ure dell’albero cavo giacciono su un piano su𝐹𝐹un 𝑀𝑀
=piano3formare
𝑙𝑙2 a formare un’ellisse. Permolti
angoli molti la piccoli, la zione dell’elemento elastomerico.
𝐹𝐹 = a 𝑙𝑙3 2
un’ellisse. Per angoli piccoli,
partita in modo
la distanza media omogeneo
tra il centro coppia
sui dell’ellisse 3 è ripartita in modo
tre perni ed i punti di contatto e risulta pari alla media del omogeneo sui tre perni Conclusioni
la distanza media tra il centro dell’ellisse ed i punti di contatto e risulta pari alla media del
idistanza
semiassimedia
𝑎𝑎 e 𝑏𝑏 tra
dell’ellisse.
il centro dell’ellisse ed i𝑀𝑀punti di contatto e risulta pari alla media del Il settore dei giunti è molto vasto e comprende differen-
il progettista industriale

i semiassi 𝑎𝑎 e 𝑏𝑏 dell’ellisse.
emiassi 𝑎𝑎 e 𝑏𝑏 dell’ellisse. 𝐹𝐹 = 𝑙𝑙2 ti soluzioni che si differenziano per principio di funziona-
𝑃𝑃 nel contatto sfera-scanalatura dipende dalla 3 posizione della sfera e, quindi, dall’angolo 𝛽𝛽.
𝑃𝑃 nel contatto sfera-scanalatura dipende dalla posizione della sfera e, quindi, dall’angolo 𝛽𝛽. mento, per tipologia di impiego, per coppie da trasmette-
eldistanza
contatto sfera-scanalatura
media dipende dalla
tra il centro dell’ellisse edli posizione
punti della sfera
di contatto e, quindi,
e risulta dall’angolo
pari alla media del 𝛽𝛽.
dove i
è la distanza media tra il centro dell’ellisse ed i pun- re e costo. La scelta del giunto ottimale è fortemente lega-
semiassi 𝑎𝑎 e 𝑏𝑏 dell’ellisse.
ti di contatto e risulta pari alla media del valore dei semias- ta al tipo di applicazione.
nel contatto sfera-scanalatura dipende si adalla e b posizione
dell’ellisse. della sfera e, quindi, dall’angolo 𝛽𝛽. La sola coppia da trasmettere non risulta essere un ele-
La forza P nel contatto sfera-scanalatura dipende dalla mento sufficiente per una buona scelta. Altri fattori come
FEBBRAIO 2020

posizione della sfera e, quindi, dall’angolo β. disallineamenti e velocità di rotazione sono aspetti deter-
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minanti per la scelta della soluzione ottimale.


2 𝑀𝑀 cos 𝛽𝛽
𝑃𝑃 = Bibliografia
3 𝑅𝑅 1 + cos 𝛽𝛽
Tutte le immagini da “A. De Paulis et al, Costruzione di
𝑅𝑅 è il raggio interno dell’albero cavo in in cui sono R è ilrealizzate
raggio interno dell’alberoPer
le scanalature. cavo cui sono re- macchine, criteri di base e applicazioni principali”
unaincorretta n
tazione
50 di questa tipologia di giunto è quindi importante verificare, note le forze 𝑃𝑃 di contatto,
e pressioni Hertziane.

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