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GENERALITÀ
Le macchine elettriche convertono energia elettrica in energia meccanica e viceversa. In particolare
vengono definiti MOTORI ELETTRICI le macchine che convertono energia elettrica in energia meccanica. I
dispositivi che invece convertono energia meccanica in energia elettrica vengono detti GENERATORI.
Le macchine elettriche hanno la particolarità di essere reversibili, cioè una stessa macchina può funzionare
sia da motore che da generatore. I generatori in corrente continua vengono detti DINAMO, quelli in
corrente alternata ALTERNATORI.
Le macchine elettriche possono possedere anche più coppie polari. Il numero di coppie polari viene
definito con la lettera p. Quindi una macchina con una coppia polare avrà due poli, con due coppie polari
quattro poli ecc. L’asse neutro individua il piano che taglia longitudinalmente la macchina e in cui si ha
induzione magnetica nulla. Viene detta passo polare τ la distanza angolare tra i poli della macchina:
360°
τ=
2
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Le macchine di piccola potenza producono il flusso magnetico mediante magneti permanenti posizionati in
corrispondenza delle espansioni polari. Per macchine di potenza superiore invece il flusso magnetico viene
generato mediante una corrente di eccitazione che percorre appositi avvolgimenti detti appunto
AVVOLGIMENTI DI ECCITAZIONE (o AVVOLGIMENTI INDOTTORI), posizionati intorno alle espansioni polari.
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Il collettore è costituito da lamelle in rame, disposte a formare un cilindro, in collegamento elettrico con i
conduttori che costituiscono gli avvolgimenti di armatura.
Le lamelle sono isolate tra loro mediante un dielettrico, solitamente mica.
Le spazzole strisciano sul collettore sul collettore e lo collegano elettricamente ai terminali esterni della
macchina. Sono realizzate in materiale conduttore più tenero del collettore, solitamente grafite, in modo
che col tempo siano queste ad usurarsi in quanto la loro sostituzione risulta più semplice ed economica che
un intervento sul collettore.
Data la presenza di parti in contatto diretto il sistema spazzole-collettore è la parte più delicata della
macchina.
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Per comprendere il funzionamento del motore è bene partire dalla forza di Lorentz. Un conduttore
B è l’induzione magnetica
L è la lunghezza del conduttore
I è la corrente
Il verso della forza si determina attraverso la regola della mano sinistra.
Se al posto del conduttore rettilineo si considera una spira, sui suoi lati opposti agiranno due forze uguali ed
opposte che daranno luogo ad una coppia che farà ruotare la spira.
Anziché alimentare la spira in maniera statica, cioè con la corrente che entra sempre con lo stesso verso su
un lato della spira, l' alimentazione viene fornita mediante un sistema costituito da un collettore a lamelle e
da una coppia di spazzole.
L'alimentazione è fornita alle spazzole che, strisciando sulle lamelle del collettore, trasmettono la corrente
agli avvolgimenti di armatura collegati alla coppia di lamelle.
Con un avvolgimento rotorico costituito da più spire e un commutatore costituito da più lamelle si ha una
distribuzione spaziale delle correnti di armatura praticamente immutabile nel tempo, perciò anche il campo
magnetico prodotto dalle correnti di armatura risulta invariabile durante il funzionamento e sempre
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ortogonale a quello di statore che risulta fisso perchè prodotto da magneti permanenti fissi o da correnti
continue circolanti negli avvolgimenti induttori di statore.
In questo modo la coppia motrice C si mantiene pressochè costante nel tempo e si può calcolare come:
dove :
• Ka è una costante che dipende dai parametri costruttivi della macchina (lunghezza, diametro,
numero di poli, tipo
ipo di avvolgimenti ed altri)
• Φ è il flusso di eccitazione (costante nei motori a magneti permanenti)
• I è la corrente di armatura, ossia quella che percorre gli avvolgimenti di rotore
Nel circuito di sinistra è rappresentato il circuito equivalente del motore in corrente continua.
continua Il simbolo
con la M indica appunto un motore in corrente continua, i due rettangoli simboleggiano le spazzole.
ࢊࡵࢇ
ࢂࢇ = ࡱ ࡾࢇ ࡵࢇ ࡸࢇ
ࢊ࢚
CARATTERISTICA
A COPPIA VELOCITA'
Ipotizzando di essere a regime cioè con tutte le grandezze elettriche e meccaniche costanti, si ottiene:
ࢂࢇ = ࡱ ࡾࢇ ࡵࢇ
ࡱ = ࡷࡹ ࣓ (dove ࡷࡹ è una costante)
= ࡷࡹ ࡵࢇ (dove ࡷࡹ è una costante)
ࢂ ࡷࡹ
Da queste di ricava che la corrente di armatura è: ࡵࢇ = ࡾࢇ െ ࡾࢇ
࣓
ࢇ
ࢂࢇ ࡷࡹ
= ࡷࡹ െ ࣓
ࡾࢇ ࡾࢇ
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ALCUNI DATI DI TARGA
Potenza nominale Pn
è la potenza meccanica sviluppata dal motore in condizioni nominali
Corrente nominale In
è la corrente assorbita dal motore in condizioni nominali
Tensione nominale Vn
è la tensione che si deve fornire al circuito di armatura
Velocità nominale
è la velocità di rotazione del motore in condizioni di funzionamento nominali. Può essere espressa in giri al
minuto (rpm in inglese) oppure comeme velocità angolare in rad/sec:
Rendimento nominale ηn
È il rendimento del motore in condizioni
zioni di funzionamento nominale. In funzione di questo è possibile
calcolare la potenza elettrica assorbita nominale:
nominale
Classe di isolamento dipende dalla qualità dei materiali isolanti impiegati e stabilisce la sovratemperatura
massima ammessa (Tmax) per il corretto funzionamento del motore.