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Macchina elettrica rotante che trasforma energia meccanica in energia elettrica a corrente
alternata, monofase o polifase (generalmente trifase). L'energia meccanica è fornita da
motori primi: turbine idrauliche, a vapore o a gas, motori a carburazione o Diesel.
L'importanza dell'alternatore negli impianti elettrici è legata alla convenienza di produrre
energia elettrica a corrente alternata piuttosto che a corrente continua, perché in tal modo,
grazie ai trasformatori, è possibile trasportarla a grande distanza con ottimi rendimenti. Gli
alternatori sono sempre costituiti da due parti fondamentali, una fissa e l'altra rotante,
dette rispettivamente statore e rotore, su cui sono disposti avvolgimenti di rame isolati. Dal
punto di vista del funzionamento elettrico i due avvolgimenti si dicono induttore e indotto; a
seconda del tipo di alternatore l'induttore può essere disposto sul rotore e l'indotto sullo
statore o viceversa. Gli alternatori di impiego comune sono gli alternatori sincroni; esistono
inoltre generatori di tipo diverso, come gli alternatori a magnete permanente, a ferro
rotante e i generatori asincroni, detti talvolta alternatori asincroni.
ALTERNATORI SINCRONI
Sono macchine reversibili, ossia possono funzionare anche come motori. In base alla
legge dell'induzione elettromagnetica, facendo ruotare le spire costituenti gli avvolgimenti
indotti dell'alternatore in un campo magnetico induttore, costituito da un certo numero (p)
di coppie polari nord-sud, si inducono in esse forze elettromotrici (f.e.m.) alternate
sinusoidali di frequenza (f) proporzionale alla velocità di rotazione (n in giri al minuto