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• L’avvento dei componenti allo solido (transistor di potenza), che si ebbe verso la
metà degli anni 50, permise di realizzare motori in cui la commutazione avveniva
per mezzo di circuiti elettronici opportunamente comandati
• Solo recentemente, anche grazie al sempre più diffuso uso dei microprocessori,
l’impiego dei motori brushless ha assunto una dimensione del tutto paragonabile a
quella dei motori passo-passo (che ormai dominano largamente nel settore delle
stampanti, dei lettori di nastro e delle altre applicazioni di questo tipo)
q Con forma d’onda sinusoidale della f.c.e.m. indotta il motore viene denominato AC
brushless (brushless sinusoidale o sincrono a magneti permanenti)
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Tipologie di motore brushless
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Motori DC-brushless
Svolge la
stessa funzione
delle spazzole
• Motori per piccole e medie potenze (presentano una piccola inerzia e banda passante notevolmente
superiore rispetto ai motori a collettore)
• Il caso cui si riferisce la figura è quello, semplificato al massimo, in cui si abbiano due soli avvolgimenti di
statore: la commutazione avviene ogni 90° di rotazione, tramite un sistema di transistor del tipo
rappresentato in figura
• La commutazione del campo di eccitazione avviene attraverso un opportuno insieme di interruttori allo
stato solido (transistor) à la commutazione è realizzata per via interamente elettronica; viene eccitato il
campo magnetico ortogonale al campo magnetico del rotore
• In questo modo si evitano i problemi del collettore-spazzole (scintillio) riducendo anche l’attrito
• Sono più costosi (se vengono adoperati speciali magneti ad esempio quelli a terre rare, per avere bassi
momenti di inerzia)
Motori DC-brushless
• Un tipico motore senza spazzole consiste in pratica in un motore a magneti permanenti in cui i magneti
sono disposti sul rotore e l’avvolgimento sullo statore
• La commutazione, anziché con il normale commutatore a lame (fig. a), avviene per via elettronica,
coll’impiego di coppie LED-fototransistor (Fig. b) o sensori ad effetto Hall
– I sensori ad effetto Hall rilevano la posizione misurando l’ampiezza e la polarità del campo magnetico del rotore
– Nei sensori realizzati mediante coppie LED-fototransistor un meccanismo di otturazione, solidale con il rotore (fig. b)
controlla la trasmissione della luce tra il diodo e il sensore costituito dal fototransistor
• Un motore a collettore è realizzato con un’armatura avente moltissime fasi (fino oltre 100) ed un collettore
con un numero elevato di lame à in tal modo è possibile ottenere una bassa ondulazione della coppia
motrice al variare della posizione del rotore
• Per contenere le dimensioni ed il costo dello stadio di potenza i motori brushless vengono solitamente
realizzati con un numero di fasi che varia da un minimo di due ad un massimo di sei à il problema di più
difficile soluzione consiste nell’avere una coppia motrice quanto più possibile costante pur con un numero
molto basso di fasi (risolto con efficiente sistema di controllo della corrente di statore)
Riepilogando (DC-brushless)
q Il confronto con la macchina a C.C. agevola la comprensione di alcune caratteristiche del
motore DC brushless
q Rispetto alla macchina a C.C. l’induttore del motore brushless è rotante (magnete), mentre
l’indotto percorso dalla corrente è fisso sullo statore, ma il principio di funzionamento delle due
macchine è sostanzialmente identico
q Nel motore CC la coppia generata è dovuta all’interazione fra le correnti di indotto (che
generano il flusso di reazione d’indotto - armatura) ed il campo magnetico di statore (induttore)
§ La coppia è massima quando i due flussi sono perpendicolari e si annulla quando le loro
direzioni coincidono; il collettore, invertendo nell’istante opportuno il senso della corrente
nelle sezioni dell’avvolgimento di armatura, mantiene praticamente costante la
disposizione di ortogonalità fra i due campi
§ Fig 1: l’interruttore è
chiuso è l’induttore è
completamente
energizzato e ci comporta
come un corto-circuito
§ Fig 2: quando l’interruttore è aperto, l’induttore tenta di resistere all’improvvisa caduta di corrente
(dI/dt è elevata àV è grande) utilizzando l’energia del campo magnetico che ha immagazzinato per
creare la propria tensione:
§ A capi dell’induttore si crea un elevato potenziale negativo dove c’era il potenziale positivo e
viceversa
§ Ai capi dell’interruttore si crea un’elevata differenza di potenziale à l’aria può condurre (arco
voltaico). Negli interruttori meccanici si nota l’arco attraverso il contatto meccanico aperto; nei
transistor si ha la distruzione del componente
Nota: diodi di libera circolazione (flyback diode; suppressor diode)
§ Fig 3: quando l’interruttore si apre, il diodo si polarizza direttamente (grazie alla tensione generata
dall’induttore) ed inizia a condurre corrente.
§ La tensione ai capi dell’induttore sarà la tensione di polarizzazione diretta ai capi del diodo
(circa 0.7 V)
§ Il diodo deve reggere elevate correnti di picco quando viene polarizzato direttamente
Motori DC-brushless
B3 e B5 sono in
Buchi di coppia
conduzione
Motori AC-brushless
k = costante di coppia
encoder
• la coppia di cogging è dovuta ad una variazione della riluttanza vista dai magneti durante la
rotazione del rotore, a sua volta dovuta alla presenza dei denti e delle cave di alloggiamento
dei conduttori sullo statore. Il fatto che la riluttanza vista dal rotore sia variabile provoca la
generazione di azioni meccaniche che tendono a portare il rotore nella posizione di minima
riluttanza. Un metodo di riduzione della coppia di cogging consiste nell’inclinare i denti dello
statore o i magneti del rotore. È possibile ridurre la coppia di cogging anche scegliendo
opportunamente l’ampiezza del polo del magnete ed il rapporto fra l’ampiezza dei denti e
delle cave (situazione più favorevole: denti e cave con medesima ampiezza)
L’insieme di questi fenomeni genera i disturbi pulsanti (ripple) di coppia, descrivibili come un
insieme di pulsazioni indesiderate nella forma d’onda della coppia desiderata.
Struttura del motore brushless \1
Struttura del motore brushless \2
Statore
Sensori ad effetto
Hall in un motore
trapezoidale
Rotore