Sei sulla pagina 1di 2

Motori universali

Breve tutorial sulle caratteristiche dei motori universali in c.a. (motori con spazzole)

Il motore universale detto anche “motore a spazzole” è essenzialmente un motore in c.c. con
eccitazione in serie.
In un motore di questo tipo (c.c. eccitato in serie), invertendo il senso della corrente di armatura si
inverte anche il senso del campo magnetico, così il motore esercita una coppia motrice sempre nel
medesimo senso.
Se si applica una tensione alternata con frequenza pari a 50Hz si avranno 100 inversioni al secondo,
il campo di eccitazione risulta in fase con la corrente di armatura, la coppia continua ad essere
esercitata nella medesima direzione; il motore si avvia e funziona come un normale motore in c.c. .

Tuttavia ci sono alcune modifiche costruttive rispetto ad un motore in c.c., modifiche tendenti ad
ottimizzare il funzionamento in c.a. .

Il nucleo dello statore deve essere di tipo laminato, causa la natura alternata del flusso e
dell’armatura; in questo modo si riducono le perdite per isteresi.

Sul motore in c.c. la corrente è limitata dalla sola resistenza.


Nel motore in c.a. la corrente è limitata dalla impedenza, che risulta come somma vettoriale della
resistenza e della reattanza. Come conseguenza si avrà una c.d.t. maggiore rispetto ad un motore in
c.c. . Questa riduzione della effettiva tensione di armatura causa una minor velocità del motore in
c.a. rispetto ad un motore in c.c. che lavora nelle medesime condizioni.

Per effetto dei fenomeni di saturazione nel ferro, dovuti alla corrente alternata. Con valori elevati di
velocità e bassi valori di corrente, la c.d.t. dovuta alla reattanza è praticamente trascurabile, pertanto
in assenza di carico, la velocità di un motore in c.a. è maggiore di un equivalente motore in c.c.

Nel funzionamento in c.a. il cosenphi tende ad assumere valori bassi causa un elevato valore
d’induttanza degli avvolgimenti. Progettando il motore per una bassa densità di flusso magnetico e
riducendo il numero di spire, si può elevare il fattore di potenza.

La durata delle spazzole di un motore che lavora in c.a. è inferiore alla durata di quelle di un
motore in c.c.. La causa di questo maggior consumo è dovuta al fatto che il commutatore e le
spazzole sono soggette alla c.d.t. delle reattanze ed alle tensioni indotte dalle spire cortocircuitate
dalla commutazione.

Coppia e velocità risultato leggermente inferiori a quelle di un analogo motore in c.c..


Il rapporto peso/potenza invece è migliore per il motore in c.a.

I principali vantaggi dei motori universali, rispetto ai motori asincroni e sincroni, sono:
1 – Velocità elevate ed indipendenti dalla frequenza
2 - Regolazione di velocità molto più semplice; infatti la velocità dipende dalla tensione di
alimentazione
3 – A parità di potenza dimensioni e peso molto più contenute.

Per contro i motori universali hanno bassi rendimenti; il rendimento varia tra circa il 30%, per
motori da 50 W di potenza sino a 75% per motori con potenza >= 750 W.
In assenza di carico il motore tenderebbe ad andare in fuga perché l’unica coppia resistente è
costituita dall’attrito dei cuscinetti e dall’attrito dell’aria (effetto ventilatore). In genere i motori
sono accoppiati direttamente al carico o, come nel caso degli elettro utensili portatili, i riduttori ad
ingranaggi son sufficienti a limitare la velocità massima

La figura mostra sia il diagramma velocità – coppia sia i collegamenti e gli avvolgimenti del
motore.

Note conclusive.
Queste poche righe non sono certo una “bibbia” sui motori universali, il loro scopo è fornire le
informazioni essenziali su questo tipo di motori.

Per chi volesse approfondire l’argomento può effettuare una ricerca sul webb dove potrà trovare
documentazione a differenti livelli di difficoltà.

Una breve bibliografia.


E. H. Erninck Manuale dei Motori Elettrici
Olivieri – Ravelli. Volume II Macchine Elettriche
Petrecca, Bassi, Benzi La teoria unificata delle macchine elettriche rotanti.
Ivo Vistoli Macchine Elettriche.

Potrebbero piacerti anche