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Il motore elettrico: cos’è

A differenza di un motore a combustione interna, composto da decine di


componenti diversi, quello di un’auto elettrica ha essenzialmente tre parti: lo
statore, che è fisso; il rotore, che invece è mobile; e l’involucro esterno. Insieme al
motore, nelle auto elettriche sono parimenti importanti anche la trasmissione (che è
quasi sempre monomarcia), le batterie (contengono l’energia per fare funzionare il
motore) e l’inverter, per trasformare la corrente continua delle batterie in quella
alternata necessaria per azionare il motore.

Rispetto ad un normale motore (disel o benzina) il motore elettrico ha una struttura


decisamente più semplice e molto più compatta.

Motore elettrico: come funziona


Lo statore è costituito da bobine di filo di rame e il rotore gira al suo interno.
Quando la corrente elettrica attraversa le bobine dello statore, in esso si crea un
campo magnetico che fa girare il rotore, il quale a sua volta genera un altro campo
magnetico. Il movimento di rotazione si basa sul principio fisico dell’induzione
elettromagnetica; quando il rotore inizia a girare il suo campo magnetico tende ad
allinearsi a quello dello statore. Esistono due tipi di motori elettrici: brushless (senza
spazzole) a magneti permanenti e asincrono. Il motore brushless è dotato di un
grande rotore a magneti permanenti, che ruota congiuntamente al campo
magnetico dello statore. Nei motori asincroni, invece, il rotore utilizza la corrente
elettrica per generare il proprio campo magnetico e, di conseguenza, il rotore è in
ritardo rispetto al campo magnetico dello statore.

Un motore elettrico è composto essenzialmente da due parti: lo statore ed


il rotore che generano due campi magnetici la cui interazione produce la coppia
motrice. Per generare i campi magnetici, rotore e statore sono entrambi alimentati
dalla corrente, eccetto nei motori senza spazzole (brushless) dove è solo lo statore
ad essere alimentato con la corrente.
I motori elettrici sono costruiti per funzionare in corrente continua (DC) o
in corrente alternata (AC): in realtà un motore costruito per corrente continua
potrebbe funzionare anche con l’alternata, come possono fare i cosiddetti “motori
elettrici universali“.

Curioso è che lo statore del motore a corrente trifase alternata e quello del motore
sincrono brushless in corrente continua sono praticamente identici. Entrambi
hanno tre serie di avvolgimenti distribuiti che sono inseriti all’interno del nucleo
dello statore. La differenza sostanziale trai due motori elettrici è il rotore.
Entrambi questi motori (a corrente alternata o continua) per funzionare utilizzano
l’inverter necessario per la generazione della corrente trifase: differiscono per il
rotore ed ovviamente per la logica di funzionamento dell’inverter stesso che deve
pilotare la corrente in modo diverso.
Motore sincrono o asincrono?
Quale è la differenza tra un motore elettrico “sincrono” e “asincrono”? Nel motore
sincrono la velocità di rotazione dell’asse è rigidamente vincolata
alla frequenza della tensione di alimentazione mentre nel motore asincrono la
velocità di rotazione dell’asse è sempre minore della velocità di rotazione del campo
rotante legata alla frequenza della tensione di alimentazione.

Motore elettrico “sincrono” senza spazzole Brushless delle auto elettriche


Sulla maggior parte delle auto elettriche vengono utilizzati motori elettrici
“sincroni” a magnete permanente (brushless sinusoidali) perché devono lavorare
con carichi variabili a diverse velocità e consumano meno corrente.
Fa eccezione la Tesla Motors che sulle sue auto monta motori
elettrici “asincroni” brusless e la Renault che sulla Zoe impiega un motore sincrono
semplice ovvero con rotore “alimentato” costituito da un vero e proprio
“elettromagnete” al quale la corrente arriva tramite contatti striscianti (anelli).

Il motore utilizzato sulle auto elettriche è solitamente un motore sincrono


alimentato dalla corrente continua delle batterie al litio chiamato
“brushless” perché senza spazzole: ha un rotore a magneti permanenti (tipo
calamite) e lo statore alimentato dalla corrente che genera un campo magnetico
rotante.
Motore a magneti permanenti
Il rotore di un motore brushless non ha bobine né fili di rame ma due o più magneti
“permanenti che hanno il compito di generare il campo magnetico CC all’interno
del nucleo dello statore.
Sullo statore, attraverso una gestione evoluta della corrente, si genera un campo
magnetico variabile prodotto dagli stessi avvolgimenti e magicamente l’interazione
dei 2 campi magneti dello statore e rotore produce la coppia motrice che permette il
movimento dell’auto.
Il motore brushless “senza spazzole” può funzionare a corrente continua o
alternata, ci pensa un “controller” alla dovuta trasformazione.
Motore elettrico come funziona
Cerchiamo di capire come funziona la regolazione della velocità di un motore
elettrico. La velocità di rotazione del motore sincrono è legata alla frequenza della
corrente con questa formula:

formula motore elettrico sincrono velocità/frequenza corrente

Dove fR è la frequenza del motore, fV la frequenza elettrica (ad esempio in Italia è


50 Hz, negli Stati Uniti è 60 Hz) e p è il numero di espansioni polari per ogni fase
presenti nel motore. Un motore con più espansioni polari per fase gira più lento ma
sviluppa una coppia meccanica maggiore.
Sull’auto elettrica la velocità dell’auto viene regolata variando la frequenza della
corrente che alimenta il motore: a questo ci pensa l’inverter rispondendo ai
comandi del pedale dell’acceleratore.

L’inverter, il controllo di gestione del motore elettrico


Tramite l’inverter viene gestito il funzionamento del motore elettrico sincrono.
Come funziona? Mentre il motore ruota, per generare la rotazione del campo
magnetico nello statore si utilizza un’elettronica dedicata, l’inverter appunto, con a
bordo alcuni transistor di
potenza pilotati da
un microcontrollore.
All’inverter arriva, oltre alla corrente DC continua dalla batteria dell’auto, il segnale
dal pedale dell’acceleratore e la posizione del rotore rispetto allo statore in base al
quale determina l’orientamento da dare al campo magnetico. Con questi parametri
l’inverter regola frequenza e intensità della corrente da inviare allo statore.
Sotto è visibile il contenitore in alluminio sigillato della Renault dove è
presente l’inverter che permette di gestire l’erogazione della potenza sul motore
elettrico della Renault Zoe.
1) Raddrizzatore, 2) DC-DC trasformatore,
3) Filtro d’ingresso, 4) Inverter

L’inverter (4) sulle Zoe ha il compito


di controllare la velocità e la coppia della
macchina convertendo la corrente continua
dalla batteria in corrente “pulsante” con
valori di intensità e frequenza ideali per le
nostre esigenze di carico e velocità richieste
durante la normale guida
Quando il veicolo è in decellerazione, e quindi in fase di recupero di energia c’è
il “raddrizzatore” che, lavorando al contrario, converte la corrente alternata
prodotta dal motore in corrente continua, la stessa che va a caricare la batteria agli
ioni di litio.
Gli inverter e con l’elettronica di potenza hanno permesso anche di risolvere
un grosso problema del motore sincrono, il problema dell’avviamento da
fermo che per effetto dell’inerzia non ha il tempo di seguire il campo magnetico
rotante, rimanendo fermo.
Infatti grazie all’inverter si riesce a regolare sia la tensione (e quindi la corrente) di
alimentazione che la frequenza: partendo da una frequenza nulla (viene alimentato
con la corrente continua…) si riesce a generare quella coppia di spunto per farlo
avviare e poi con la variazione della frequenza si seguono le esigenze del regime di
rotazione ricercato lavorando frequenza e velocità angolare in perfetta “sincronia”.
Efficienza motore elettrico senza spazzole
Il rendimento del motore sincrono a magneti permanenti Brushless è maggiore
rispetto a quello dei motori a corrente continua asincroni ed arriva anche al
98%. Questi motori realizzati con un rotore di materiale ferromagnetico
laminato hanno una un’inerzia rotorica molto bassa che permette di avere un
controllo estremamente preciso e rapidità in accelerazione.
Sul tema efficienza questo motore è migliore perché può funzionare con un fattore
di potenza unitario, mentre un motore con rotore alimentato a corrente arriva all’85
percento: l’efficienza energetica del punto di picco per un’unità brushless DC sarà in
genere di alcuni punti percentuali superiore rispetto ad un motore ad induzione.

Efficienza motori elettrici


BLDC senza spazzole: ~ 93%, inverter: ~ 97% (flyback sincrono o controllo isteretico),
NET = 90%
(Utilizzato sulla Peugeot e-208, VW ID.3, Opel Corsa, Mazda MX-30)
AC induzione: ~ 91%: inverter: 97% (flyback sincrono o controllo isteretico), NET
= 88%
(Renault Zoe)
DC con spazzole: motore: ~ 80%, controller DC: ~ 94% (flyback passivo), NET = 75%

Curve caratteristiche di un
motore brushless come si può
notare le caratteristiche sono
differenti a seconda del tipo di
lavoro, se prolungato e
costante nel tempo o del tipo
impulsivo
Vantaggi motore auto elettrica sincrono
I vantaggi del motore sincrono brusheless sono una maggiore resistenza
meccanica, assenza di scintille e zero manutenzione periodica. Questo è dovuto
essenzialmente all’assenza delle spazzole, punto debole di un motore elettrico
perché generano scintille, si usurano e producono “rumore magnetico” che può
provocare interferenze anche nelle comunicazioni radio.
https://youtu.be/w1qgwtRLJP4
Questi motori sono indistruttibili, possono girare per decenni e percorrere milioni di
chilometri senza la minima usura.
Tra i pro da aggiungere anche la compattezza con un ingombro limitato e
un rendimento ottimale in quanto non viene consumata energia elettrica per
generare il campo magnetico sul rotore.
Svantaggi motore elettrico senza spazzole
Il principale svantaggio del motore brushless senza spazzole rispetto ad altri motori
elettrici è il costo. Sono essenzialmente due i motivi che lo fanno salire: la presenza
di un dispositivo elettronico evoluto come l’inverter, indispensabile per gestirne il
funzionamento, ed il costo di realizzazione del rotore con i suoi magneti permanenti.
Sui motori con le spazzole la gestione della potenza (e velocità) è affidata ad un
semplice potenziometro poco efficiente ed altrettanto economico.

Svantaggi motore elettrico senza spazzole


Il principale svantaggio del motore brushless senza spazzole rispetto ad altri motori
elettrici è il costo. Sono essenzialmente due i motivi che lo fanno salire: la presenza
di un dispositivo elettronico evoluto come l’inverter, indispensabile per gestirne il
funzionamento, ed il costo di realizzazione del rotore con i suoi magneti permanenti.
Sui motori con le spazzole la gestione della potenza (e velocità) è affidata ad un
semplice potenziometro poco efficiente ed altrettanto economico.

https://youtu.be/9bfMqPhQk3Y

Motore elettrico: le evoluzioni future


La maggior parte delle auto elettriche ha un motore. Si stanno diffondendo però
quelle con due motori elettrici, uno per asse delle ruote, o tre motori: due su
un’asse, uno nell’altro. Ciò consente di avere il 4x4 senza il pesante e ingombrante
albero di trasmissione presente nelle auto con motore a combustione interna:
ciascun motore elettrico dà trazione al rispettivo asse delle ruote. Nelle auto con tre
motori, di solito ad alte prestazioni, è più efficace la distribuzione della coppia fra le
ruote dell’asse con due motori, con evidenti vantaggi per il piacere di guida. Diversi
produttori stanno poi lavorando a motori di nuova generazione, ancora più compatti
ed efficaci: l’americana Infinitum Electric ha costruito un motore elettrico privo degli
avvolgimenti esterni in ferro e rame presenti nello statore, sostituiti con un circuito
stampato che li integra. Questa soluzione consente, oltre a una riduzione delle
dimensioni (pari al 60% complessivamente e al 90% per i componenti interni) e del
peso, una diminuzione del rumore, grazie al decremento dell’ondulazione di coppia
(disturbo intrinseco al sistema elettronico di potenza che alimenta il motore),
permettendo poi un maggiore isolamento dei conduttori di rame (proteggendoli da
eventuali guasti).

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