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LA REGOLAZIONE ENZIMATICA
Dell'enorme numero di enzimi presenti in ogni momento in una data cellula, alcuni non
sono sottoposti ad alcun tipo di regolazione della loro attività catalitica. In questo caso, per
una cellula è sufficiente sintetizzare un dato enzima per ottenere in modo pressoché
automatico i prodotti della reazione che esso catalizza. Definiamo questi enzimi come
dotati di attività costitutiva, cioè una attività non regolata e quindi sempre presente e
costante. Mentre gli enzimi con attività costitutiva rappresentano la norma in organismi
strutturalmente semplici come i batteri, nel caso delle cellule del nostro corpo la presenza
di tali enzimi è per lo più limitata a situazioni particolari, come quella di enzimi appartenenti
a vie metaboliche di base. Ad esempio, come vedremo in seguito parlando dei neuroni
catecolaminergici, la presenza dell'enzima dopamina-p-idrossilasi (un enzima dotato di
attività costitutiva che catalizza la trasformazione del neurotrasmettitore dopamina in
noradrenalina) in un neurone fa sì che quello specifico neurone sia noradrenergico,
mentre se l'enzima è assente il neurone sarà dopaminergico.
Nelle cellule del nostro corpo, tuttavia, la gran parte degli enzimi è sottoposta a
meccanismi che ne regolano l'attività in modo spesso molto sofisticato. Il più delle volte tali
meccanismi sono basati su modificazioni post-traduzionali reversibili o irreversibili della
proteina enzimatica. Pur essendo di molti tipi diversi, tali meccanismi sono essenzialmente
riconducibili ad alcune modalità di base, spesso operanti contemporaneamente o in modo
sequenziale sullo stesso enzima.
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche
Insegnamento: Biologia Applicata
Numero lezione: 12
Titolo: 12.2 Regolazione enzimatica (Attività chimica e cellula
eucariote)
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche
Insegnamento: Biologia Applicata
Numero lezione: 12
Titolo: 12.2 Regolazione enzimatica (Attività chimica e cellula
eucariote)
nel caso di un enzima, si riflettono anche sul sito attivo e sulla sua capacità di interagire
con il substrato.
LA REGOLAZIONE ALLOSTERICA
Oltre ai meccanismi di regolazione dell'attività enzimatica di cui vi ho appena parlato,
alcuni enzimi, quali tipicamente quelli che regolano lo svolgimento di vie metaboliche,
possono essere sottoposti a un particolare tipo di regolazione della loro attività catalitica
detta regolazione allosterica. Il termine “allosterico” (letteralmente, “altro sito”) sta a
indicare il fatto che, in aggiunta al sito attivo, questi enzimi possiedono sulla loro superficie
anche uno o più siti di legame, strutturalmente e topologicamente distinti dal sito attivo,
detti siti allosterici, i cui ligandi sono molecole diverse da quelle del substrato, indicate
con il termine generico di effettori allosterici. Gli effettori allosterici sono a loro distinti in
inibitori allosterici (quando il loro legame con il sito allosterico causa l'inibizione
dell'attività enzimatica: regolazione allosterica negativa), oppure attivatori allosterici
(quando il loro legame con il sito allosterico fa sì che l'enzima acquisisca la normale attività
catalitica: regolazione allosterica positiva). Pur essendo tra loro diversi sia nella struttura
che nella localizzazione sulla superficie dell'enzima, il sito allosterico e il sito attivo si
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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche
Insegnamento: Biologia Applicata
Numero lezione: 12
Titolo: 12.2 Regolazione enzimatica (Attività chimica e cellula
eucariote)
È interessante notare che gli attivatori allosterici possono essere considerati dei semplici
cofattori necessari per il funzionamento dell'enzima. Il significato biologico della
regolazione allosterica dell'attività enzimatica è invece ben più importante quando
l'effettore allosterico è un inibitore. In questo caso, infatti, l'effetto negativo dell'inibitore
allosterico sarà tanto maggiore quanto più elevata sarà la sua concentrazione rispetto a
quella delle molecole del substrato. In altre parole, l'inibitore allosterico e il substrato
competono tra loro in termini di probabilità di legarsi rispettivamente al sito allosterico e al
sito attivo dell'enzima stesso.
Il più delle volte una regolazione allosterica di tipo negativo si osserva a carico di enzimi
che regolano lo svolgimento di una via (o catena) metabolica, cioè di una serie di
reazioni chimiche che, a partire da una certa molecola iniziale, portano alla sintesi di una
molecola finale. In queste vie, il prodotto di una data reazione costituisce il substrato della
reazione successiva.
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