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origine ai prodotti, ma anche revertire alla condizione iniziale. Ciascuna di tali condizioni
infatti, come spiegato poco fa, rappresenta una condizione energeticamente più stabile
perché caratterizzata da un contenuto energetico minore rispetto a quello del complesso
attivato. Pertanto una reazione chimica è, almeno in via teorica, sempre reversibile e
procede in una delle due direzioni possibili a seconda di una serie di fattori, il più
importante dei quali è la concentrazione dei reagenti rispetto a quella dei prodotti (come
già spiegato, la concentrazione di una data molecola si indica ponendo la denominazione
della sostanza tra parentesi quadre). Quando i reagenti sono più abbondanti dei prodotti,
la reazione è spinta a procedere verso la formazione di questi ultimi, cioè “verso destra”; di
contro, se i prodotti sono più concentrati dei reagenti, la reazione avrà maggiore
probabilità di procedere verso la formazione dei reagenti, cioè “verso sinistra”. In
particolari condizioni di concentrazione relativa dei reagenti e dei prodotti, la reazione si
svolge con uguale velocità verso destra e verso sinistra, facendo sì che, con il trascorrere
del tempo, non si osservi alcuna variazione relativa della quantità dei reagenti e dei
prodotti. In queste condizioni la reazione sembra non svolgersi affatto (anche se in realtà,
a livello molecolare essa continua a verificarsi) ed è pertanto definita come reazione
all'equilibrio.
[A] + [B] [C] + [D]
reagenti prodotti