Sei sulla pagina 1di 2

SINTESI LIBRO LA SFIDA DELL’INSEGNAMENTO (DIDATTICA)

INSEGNARE E APPRENDERE
La didattica viene collocata all'interno dell'area delle Scienze dell’Educazione, cioè quelle scienze che si
occupano di studiare lo sviluppo della persona umana nelle diverse fasi e nei diversi contesti della vita.
Quindi, parola "EDUCAZIONE" è dunque cruciale. J. Maritain (è stato un filosofo francese nato verso la fine
dell'800), afferma che "compito dell'educazione e aiutare la persona umana a divenire uomo".
Questa affermazione apre varie questioni. La domanda cruciale, cioè quella da porsi e a cui trovare una
risposta è, di fatto, quella a cui, da sempre, hanno cercato di rispondere le religioni e la filosofia, cioè:
CHE COSA È L'UOMO?
Rispetto a questo interrogativo le Scienze dell'Educazione sono tutte interpellate e nessuna è
autosufficiente, anzi sono strette da vincoli molto solidi.
- LA PEDAGOGIA = può essere intesa come la scienza che riflette sull'esperienza educativa e che individua
i criteri che favoriscono lo sviluppo della persona umana
- LA PSICOLOGIA = ci descrive come tale sviluppo avviene, quali sono le un progetto evolutivo, quali sono
gli ostacoli e le potenzialità da cui attingere.
- LA SOCIOLOGIA = ci parla del ruolo del contesto sociale e di come questo condiziona lo sviluppo della
persona.
- L’ANTROPOLOGIA = ci parla dei valori che orientano le culture e le società umane.
- LA FILOSOFIA = si interroga sul senso dell'esperienza umana.
L'educazione è un ambito dell'esperienza umana che mobilità una varietà di saperi scientifici. Si situa in un
punto di intersezione tra due grandi ali e neologiche quella delle Discipline sperimentali (psicologia,
sociologia, antropologia…) e quelli dei Saperi valoriali (filosofia, etica...)
Bisogna ricordare che l'educazione no se la pedagogia è una scienza dell'educazione e l'educazione non coincide
con la pedagogia. Quindi il compito dell'educazione si riduce a quello della formazione in generale e della
formazione di tipo settoriale.
Il termine FORMAZIONE non è privo di ambiguità, richiama il "dare forma" e non vi è dubbio che nel
rapporto educativo la persona che cresce prende via via una forma sempre più definitiva. Il punto è se questa
forma sia frutto dello sviluppo delle sue disposizioni e potenzialità o sia, invece, determinata dall'esterno,
quindi modellata secondo un progetto che non le appartiene.

LA DIDATTICA COME SCIENZA DELLA RELAZIONE E


DELL’APPRENDIMENTO
I bisogni educativi non sono cambiati nel tempo e la ricerca di significato è ancora la più grande esigenza
dell'uomo, ciò che è cambiato è, invece, il contesto sociale e culturale, Su questo terreno si colloca la
didattica come sapere scientifico. Molte sono le definizioni didattica, ma quella che è meglio mette a fuoco il
suo oggetto definisce LA DIDATTICA come la scienza della relazione tra l'insegnare e
l'apprendere all'interno di un contesto. La didattica non va considerata come un sapere che riguarda
esclusivamente l'insegnamento scolastico, ma ogni situazione nella quale ci sia la preoccupazione di favorire
l'apprendimento (scambio) di un qualsiasi oggetto appartiene al campo della didattica.
Come scienza la didattica si avvale di una strumentazione quali-quantitativa, cioè della ricerca:
- Teorica,
- Empirica orientata all'innovazione didattica
- Sperimentale.
Nella scuola la didattica si occupa della relazione tra l'Insegnare e l'Apprendere. Ci sono però diversi
modi di intendere la relazione tra insegnare e appendere. La definizione di didattica ha il pregio di mettere in
relazione le due parole intorno alle quali ruotano tutti i discorsi sulla didattica: insegnamento e
apprendimento.
Nella scuola la relazione tra gli insegnanti e gli alunni è centrale al punto tale che la qualità di questa relazione
può essere considerata il più credibile criterio per la valutazione della qualità dell'insegnamento.
MA COME INTENDERE TALE RELAZIONE? Ci sono diversi modi per interpretarla, ognuno dei quali
collegabile ad uno dei 3 PARADIGMI che nel tempo si sono andati delineando:
- Quello della TRASMISSIONE = un primo modo di intendere la relazione didattica è quello che
comprende una logica lineare, unidirezionale quasi deterministica, in cui l'insegnante è l'emittente di un
sapere che va trasmesso all'alunno. In questo caso viene sottolineata la grande distanza che c'è tra un
insegnante e l'alunno, quindi secondo questa visione il paradigma di riferimento è quello dell'Autorità.

- “” della MEDIAZIONE = un secondo modo di intendere la relazione didattica è quello che enfatizza la
mediazione come sapere professionale. In questo caso si vuole che l'insegnante oltre a possedere le
conoscenze richieste sappia anche presentarle in maniera efficace. Quindi non è sufficiente sapere, ma
bisogna anche saper mediare opportunatamente il passaggio delle conoscenze, così da stimolare
l'apprendimento dell'allievo.

- “” della PROMOZIONE = esiste però un modo diverso di intendere la relazione didattica. In alternativa al
modello lineare la relazione didattica può essere presentata come CIRCOLARE, in questo caso possiamo
parlare di Comunicazione Didattica che non è semplice e trasmissione. Comunicare non è
soltanto trasmettere, ma è anche ascoltare e, ascoltando, modificare, anche il proprio
comportamento Promuovere comporta il riconoscere l'alunno come SOGGETTO ATTIVO di
apprendimento, fare leva sulla sua motivazione interiore, valorizzare la sua esperienza e assumerla come
punto di riferimento costante per l'azione didattica.

Potrebbero piacerti anche