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• include rigore
Una riflessione è chiamata in causa nel momento in cui si deve indicare il senso,
• i traguardi dell’educazione
Se si vuole fissare una data di nascita della pedagogia ci si deve ricondurre agli scritti
del vescovo Comenio con la sua Didattica Magna, il quale indaga sulle pratiche di
necessità di consegnare alle giovani generazioni gli elementi della tradizione più
problematicità.
I problemi che l’educazione porta in servo vanno dalla comprensione del soggetto che
PEDAGOGIA SOCIALE: scienza che investiga sulla trama delle relazioni che instaura il
soggetto che si educa con le strutture e sovrastrutture della società. Il problema della
La famiglia assume forme differenti sia per la presenza o meno di bambini, sia per
l’esistenza dei nonni, sia per le soluzioni mononucleari quando si reclama il diritto anche
alla donna singola di educare la prole. Invece conviene richiamare il principio della coppia
come modello di famiglia, che il sociologo Alberoni aveva definito come “movimento
collettivo a due”.
Da un punto di vista storico, il termine pedagogia compare per la prima volta sul finire
quelle pratiche che I pedagoghi, ossia i servi cui erano stati affidati i bambini almeno fino
• è scienza perché ogni intervento progettato per educare esige una riflessione e
pretesa che colui che possiede conoscenza, l’insegnante quindi, possa fare ciò che
• è arte perché si affida alla sensibilità dell’insegnante, alla sua genialità creativa, al
suo amore nei riguardi dell’allievo, alla sua passione ed intelligenza nell’educare.
fa da padrona.
Questa espressione, l’insegnamento, negli anni recenti, anche sotto l’influenza della
tecnologia e degli studi di settore, è stata sostituita dalla parola “apprendimento” che
liberate ed espresse.
come la (unica e sola) scienza dell’educazione. Il rapporto che la pedagoga fissa con
scienza autonoma all’interno delle scienze dell’educazione, alla quale offre il suo
quale costituisce la maggior forza al servizio dello sviluppo del singolo e della comunità
in generale, nonché capace di riconoscere l’uomo nella sua totalità e diversità. Parlare
persona.
Un valore assunto, quello della persona, su cui si è investito ed edificato ogni sviluppo
capace di assicurare alle nuove generazioni un futuro migliore rispetto a quello, seppur
Così, la pedagogia si delinea come scienza fondando le sue radici nel rinascimento, e
equilibrato e sociale.
EPISTEMOLOGIA: il termine deriva dal greco epistème, cioè scienza, e lògos, cioè il
del pensiero che appartengono ad una data area del sapere umano, attraverso
dato sapere.
• il neoempirismo logico: espresso dal Circolo di Vienna agli inizi del secolo trascorso,
Il termine pedagogia deriva dalle parole greche pàis, che significa fanciullo, e goghè,
ma che nella scientificità dei fatti e nel suo processo di sperimentazione, sviluppa
filosofica, non a caso la pedagogia trae la sua origine espistemologica dalla filosofia.
Ed è qui che la pedagogia trova la sua più naturale ragion d’essere. Una
sua totalità psicofisica, determinando i fini e gli scopi che si debbono perseguire
• definire il metodo più adeguato alla realizzazione degli obiettivi, l’arte con cui
pedagogia rispetto alle altre scienze, in particolare alla filosofia. La pedagogia “fa
causa dei fenomeni stessi assegnando loro una ragione, ma che non si vede né si
suo grado culturale e intellettivo attraverso la potenzialità, definita dallo stesso autore
come “ragione”. Ecco, allora, la necessità di un ideale pansofico, dove ogni soggetto è
formazione aperta a tutti, distaccata dall’idea di formazione èlite, riconosciuta solo alle
Rousseau, dove si sancisce una “educazione secondo natura”, in contrasto con quella
L’eredità di Rousseau risiede nell’ideale di libertà, di sviluppo delle facoltà del bambino
attraverso un contatto diretto con la natura: tutto ciò che è naturale è buono.
I GRANDI MAESTRI
• corrente mistica
• corrente scientifica
• corrente filosofica
CORRENTE MISTICA: ne fanno parte i derivanti di Rousseau, i quali hanno l’idea positiva
di un’educazione secondo natura. Di questa corrente fanno parte anche Lew Tolstoy,
con la sua scuola di Jasnaja Polijana fondata sulla libertà del discente, e Anton
Semenovic Makarenko, per mezzo del suo collettivo pedagogico. Possono essere
accreditati anche Maria Montessori e le sorelle Agazzi e Maria Boschetti Alberti (la
maestra dalla penna rossa), che sottolineò l’esigenza di una vera e propria
formativo.
LA CORRENTE SCIENTIFICA: attraverso le chiavi di lettura date dalla corrente mistica e con
un ripensamento del bambino come “un essere completo” e portatore di aspetti morali,
di valori e di relazioni empatiche, che nell’adulto si trovano spesso sopite dietro a ritmi
prospettiva che trova nello studio scientifico del processo educativo una solida base
Molti sono stati gli studiosi che hanno riflettuto su tali questioni tanto da rendere
Tra i grandi maestri ricordiamo Ovide Decroly, il cui apporto risiede nell’aver definito
e Maria Montessori, che, oltre ad aver riferito concetti ancora attuali sulla pedagogia,
reclama la necessità di una scuola “a misura di bambino” al fine di sostenere
l’autoeducazione.
Da qui una pedagogia sistemica, che annovera la pedagogia come insieme di una
pluralità di azioni.
Di questa corrente fa parte John Dewey, il quale sostiene l’importanza dell’agire e del
Molti altri autori rimangono esclusi dalla triplice classificazione delle varie correnti
all’universo educativo.
pensiero, nella loro opera educativa si possono rintracciare le basi della pedagogia
moderna.
Con quanto espresso si vuol intendere che le varie esperienze educative che hanno
Le varie esperienze educative che hanno segnato la nascita della ricerca educativa
L’ATTIVISMO ebbe inizio sul finire del XIX secolo principalmente per opera di John Dewey.
Porta alla nascita delle scuole nuove, che si differenziano dalle precedenti perché
basata sulla figura del maestro a una basata sugli interessi dell’alunno, quindi sia
l’insegnante che l’alunno hanno un ruolo fondamentale sulla realizzazione del percorso
apprendimento umano
• Il ruolo secondario assegnato al docente, visto come guida e non come protagonista
• Una personalizzazione del percorso formativo secondo gli interessi e i bisogni del
discente
Il POSITIVISMO è nato nella prima metà del XIX secolo è ispirata ad alcune idee guida
La parola deriva dal latino ponere, che ha come significato ciò che è posto, ciò che è
metodo sperimentale.
oggettivo della critica empirica del positivismo è stato elaborato da Mach, il quale
sostiene che la conoscenza sia una esperienza pura nella quale si effettuano delle
sintesi scientifiche per una economia di pensiero. Soltanto queste sintesi possono
avanzando l’idea che, come afferma Kelly, tutto ciò che è conoscibile è anche
importanza al metodo scientifico per poter verificare un fenomeno; l’Attivismo invece crea
una nuova idea di rapporto tra docente e discente, dove il docente non è più la figura
I GRANDI MAESTRI: Tolstoj, Makarenko, sorelle Agazzi, Maria Boschetti Alberti, Maria
Montessori
Per LEW TOLSTOJ l’educazione rappresenta un diritto inalienabile della persona, in tal
vigilano e regolano i rapporti tra gli uomini e per questo ha l’obbligo di essere accessibile
a tutti. La sua idea di educazione era fondata sul principio che si poteva crescere ed
educare senza oppressioni e paura generata da castighi e punizioni, per questo fondò
autonomia e libertà.
ANTON SEMENOVIC MAKARENKO rappresenta uno dei grandi Mestri per la creazione
della colonia di Gorkij. Inquesta colonia, chiamata La Comune, il lavoro nella classe
era svolto con molto rigore e ai bambini veniva chiesto il massimo sforzo possibile con
metodi a volte molto duri. Tale modello educativo diviene a fondamento dell’idea e
Makarenko è “Il Poema Pedagogico” che rievoca l’esperienza della colonia di Gorkij. Da
qui nasce il collettivo pedagogico che sostiene che l’educazione deve essere un’azione
comune, che coinvolge in modo naturale insegnanti e alunni e che soltanto educando
affermare quindi che il pensiero e l’opera di Makarenko sono stati diretti e determinati
del rigore; è solo attraverso questi elementi che è possibile esercitare la propria
libertà senza traumi, obblighi ed affanni, giocando con le cianfrusaglie che si trovano
dalle due sorelle forte è l’uso del colloquio, della relazione educativa che le maestre
istituiscono con i bambini, della pulizia e della cura di sé stessi (igiene personale).
dell’ordine, il metodo intuitivo, l’osservazione delle cose naturali, il gioco, l’uso del
linguaggio, l’operosità e i modi gentili. L’educazione nasceva dal gioco,
MARIA BOSCHETTI ALBERTI è stata identificata come la “maestra della penna rossa”. La
sua idea di educazione era mossa dalla grande propensione e naturalità all’educare.
Nel suo momento pratico adottò notevoli metodi, soprattutto quello di promuovere
un’educazione attiva e a misura del discente. Proponeva una “scuola serena”, basata
grande contributo alla Pedagogia, in particolare alla pedagogia speciale perché nel
1906 ha aperto “La Casa dei Bambini”, in cui ha applicato il metodo educativo da lei
stessa ideato, in cui si ha particolare attenzione nei riguardi dei bambini cosiddetti
esperienze. Il rispetto per il bambino, anche portatore di deficit, è alla base del metodo
della Montessori, fino al punto di eliminare il confino tra soggetto normale e anormale.
Il metodo si focalizza sul bambino promuovendone i sensi, definiti “la porta dell’anima”;
grazie all’interesse per il bambino che il XX secolo è stato identificato come “secolo del
bambino”.
OVIDE JEAN DECROLY è un medico psicologo appartenente alla corrente scientifica ed è
una delle massime autorità del positivismo europeo. Il suo pensiero risalta nel “metodo
globale”; la sua riflessione pedagogica si basa sul concetto di maturazione retta sulla
complesso al semplice.
dai bisogni (nutrirsi, difendersi, agire); ogni percorso formativo deve quindi
dei docenti, i quali non consideravano il fatto che non esistono certezze assolute e
avrà così la facoltà di scoprire da sé una scuola attiva. Secondo Freinet lo scopo
una determinata società. Per lui la scuola deve esser luogo di esperienze formative
basate sui bisogni e interessi del soggetto. Varie sono le tecniche che il pedagogista
propone, molte delle quali ancora in uso; nella sua classe di Bar-sur-Loup offre una
manifestazione di una scuola aperta alla vita, un’educazione capace di destare gli
animi del soggetto attraverso esperienze formative attive (gite, visite, lavori di gruppo)
rappresentante della Scuola Progressiva, le sue idee si mossero in tutto il campo delle
scienze umane: dal pensiero filosofico origina l’idea di uomo, dalla sociologia ricava
l’attenzione e l’importanza della libertà in ogni agire formativo e dalla pedagogia ottiene
il fine dell’agire educativo riassunto nella semantica “il posto giusto per ogni persona”.
perno di una scuola basata sull’esperienza e sul fare, una scuola laboratorio che
insegna il giardinaggio, la cucina, la scelta, ecc, che fonda il suo processo nello slogan
Dewey riassume la sua teoria nella frase “il posto giusto per ogni persona”, cioè
bisogna partire da un’educazione che riguardi gli interessi del soggetto, svolgendo
attività comuni e quotidiane, che creino una persona in grado di agire nella vita sociale.
costante tra il soggetto e l’ambiente sociale che lo circonda. Una crescita in cui giocano
essenzialmente in un cammino verso l’equilibrio. Alla base di tale sviluppo esistono due
Lo sviluppo del bambino si può paragonare alla crescita organica che tende verso un
equilibrio. Sotto tali aspetti si possono distinguere: equilibri stabili (la crescita organica)
Inoltre esistono funzionamenti costanti a tutte le età come gli interessi, capaci di
Piaget per descrivere le scienze dell’educazione adotta la metafora “il cerchio delle
scienze”. Questa metafora offre dignità scientifica ad ognuna e allo stesso tempo
eliminandone anche soltanto una si può rompere il cerchio. La pedagogia, così come
e ricevendo contributi.
JEROME BRUNER rappresenta uno dei massimi esponenti del comportamentismo. Una
delle sue grandi idee, su cui si fonda anche la scuola italiana, è quella
Nella tesi di Bruner, l’attività del pensiero è fortemente creativa, i contenuti devono
essere organizzati in maniera tale che ogni soggetto possa apprendere con facilità ciò
che è essenziale alla crescita intellettuale. La struttura di una disciplina è data dai sui
I principi educativi espressi da Bruner sono presenti nella teoria dell’istruzione, che ha
• Educazione integrale
• Educazione critica
• Educazione al dialogo.
L’educazione permanente trova le sue radici in una scuola di base intensa, cioè
una scuola in grado di creare una società adulta del bambino; bisogna quindi
comunitaria.
Con la “vigilanza epistemologica” Mencarelli sostiene che occorre riflettere sulla
cambiamenti significativi.
Sulla scorta delle riflessioni prodotte da Comte e Durkheim si può definire la pedagogia
dell’educazione, la quale, a sua volta, può essere considerata come azione volta a far
percorso che invece dura tutta la vita, in cui ogni scienza si attiva per rendere ogni
IL METODO
obiettivo.
In senso più ampio, descrive l’insieme delle fasi e l’utilizzo degli strumenti che si attivano
al fine di giungere a una nuova conoscenza. Il metodo serve sia per ordinare e
classificare, sia per incrementare conoscenze o avvalorare quelle già esistenti. Da qui
si evincono:
• il metodo sistematico, che indica le norme con le quali il sapere viene ordinato
• il metodo inventivo, che offre i procedimenti con i quali dalle cognizioni note si passa
a quelle ignorate.
una moltitudine di informazioni sulla natura della persona sia di origine sociologico
LA RICERCA
Mialaret sostiene che la ricerca teorica, definita come pura, e la ricerca pratica
scientifico”.
Inoltre, Mialaret identifica 8 macro-fasi della ricerca:
2. Rassegna dell’argomento: a che punto siamo? Cosa è già stato fatto? Risultati
ottenuti?
sulla ricerca
6. Applicazione del piano sperimentale: esige dal ricercatore delle attività a monte, cioè
sceglie i soggetti sui quali verterà l’azione educativa sperimentale, e a valle, cioè come
odierna porta. La società viene definita complessa o liquida, ovvero una società in cui
politiche, ecc..
• sistema educativo, il quale produce un proprio impianto educativo a seconda dei fini
tecnologici ecc.
La pedagogia è un elemento di mediazione tra ciò che è già esistente (la persona nel
suo stato di quiete) e ciò che essa potenzialmente può diventare attraverso un
• recuperare la “mano sinistra” (metafora di Bruner), quella del cuore, perché operi
da parte degli insegnanti volti alla realizzazione delle potenzialità umane. Ciò implica
permanente, dando origine a quello che l’UNESCO descrive con lo slogan “imparare ad
imparare”.
L’EDUCAZIONE DEL BAMBINO
• vigilare sulle esigenze e sui bisogni del fanciullo attraverso apprendimenti significativi
dialogo con i colleghi e dialogare correttamente con i genitori. Deve avere l’onere di
informazioni; i tempi e i modi del bambino non sono i tempi e i modi dell’adulto.
Secondo Gisle George il maggior problema che l’educazione del bambino deve
il bambino viene messo sotto pressione, la macchina si esaurisce. A scuola, con ritmi
che occupano fino a 10 ore giornaliere, lo sport in cui è sempre più richiesta una
filosofia della vittoria e della prestazione, le famiglie in cui i bambini vengono lasciti soli
a se stessi davanti alla tv, il gruppo di coetanei dove vi è la presenza di abusi e atti di
bullismo, provocano così affaticamento fisico e mentale, talvolta un isolamento e
senso dell’abbandono. Tutto questo sfocia in una qualità della vita inevitabilmente
Non a caso negli anni Ottanta viene ad essere descritto un preoccupante dilagare di
con i videogiochi prima e con internet poi. Quanto manifestato ha determinato il fatto
che l’educazione del bambino sia diventata sede di ricerca e riflessione per due ragioni:
pubblico che doni condizioni ottimali di sviluppo ai bambini e permette alle madri di non
Il gioco deriva dal latino iocus, cioè attività gratificante ad esercizio organizzato praticato
in particolare nelle fasi giovanili dell’adulto. Il gioco è un’attività naturale volta alla
Il gioco, nello sviluppo umano, ha sempre più un ruolo fondamentale per valorizzare le
affrontare la vita.
essere mobilitati
Teoria e prassi sono due termini che vengono spesso sovrapposti delineandone la loro
questo, Bruner dichiara la necessità di teorie ingenue e pratiche popolari. Tali accezioni
descrivono la necessità di dotare ogni soggetto educante di una “cassetta degli attrezzi”
che sia corredata sia di teorie, per quanto elementari, sia di buone pratiche.
Il King fu tra gli autori che apportarono un contributo allo studio comparativo della
pedagogia.
nel quale più teorie pedagogiche vengono comparate per arrivare a una verità
in base al materiale, agli oggetti ed eventi educativi, che vengono manipolati. Nella
situazione educativa si può perciò sostenere che sia la pedagogia che l’educazione
King sottolinea la necessità che questi tre elementi sono in costante solidarietà per
mezzo di connessioni.
MODELLO DIDATTICO DELLE TRE I: questa modellistica didattica ha permesso una
Tale modello è definito da tre elementi: informatica, inglese e impresa. Essi sono i
perni che rappresentano la possibilità di ogni persona di essere cittadino del proprio
tempo e di restare al passo con i cambiamenti nella società e della cultura. Grazi ad
internet una persona può comunicare e recepire informazioni in modo veloce e sicuro,
con una buona conoscenza dell’inglese può comunicare e fare ricerca in un linguaggio
In pedagogia, così come in didattica, esistono molti modelli a cui riferirsi. Tra i tanti si
possono ricordare:
di nozioni)
è anche insegnare)
sostituire l’uomo)
Gli storici saperi basilari dell’istruzione sono: saper leggere, saper scrivere e saper fare di
conto.
sul fare prorpio un concetto, ma non ancora di applicazione in altre situazioni. Bloom
comprensibili (es:
il colore ecc.)
5. sintesi: consiste nel riunire gli elementi dell’analisi e nel cercarne dei nuovi, unici
PEDAGOGIA SOCIALE: promozione ad ampio respiro e risposta a quelli che sono i bisogni
sociali che hanno il fulcro del discorso nel “diritto all’educazione”. La pedagogia sociale
che deve essere prima di tutto sperimentale, cioè quella che contiene documenti
possa ricominciare il lavoro dell’autore, verificarlo o trarre delle conclusioni che egli
non ha rilevato.
diverso oggi viene visto come una persona con una dignità, libertà, con un suo diritto
prospettive di un tempo che hanno prodotto scuole speciali, le quali hanno contribuito
pensiero in cui la visione del fenomeno educativo è concepita in base alle civiltà
con Willman, il quale attesta che l’azione culturale avviene per mezzo di impulsi
coscienti e istintivi. Il fine della pedagogia della cultura è creare un uomo colto che
porterà alla creazione di una società di cultura vicino agli ideali di amore e vita. Un
all’apprendimento. Su tali basi lo psicologo tedesco fonda il convincimento che tutti gli
uomini capaci di cultura rappresentano “il ponte verso le altezze da cui vengono luce,
amore e vita”.
persona, è assunto nella sua natura costitutiva. Il fattore cultura viene quindi
sensi:
• Senso classico: vengono messi in luce tutti quegli elementi storici che
Peters nel 1977 coniò uno slogan “viviamo per imparare e impariamo per vivere”, con
tale slogan si vanno a rappresentare le più alte potenzialità del singolo. La persona ha
• come si legge
• come si scrive
• come si ascolta
pubblicazione
appendice
di approfondimenti personali
Ciò deve essere eseguito a voce e in forma scritta; si esegue una scheda riassuntiva
alla fine.
problema
3. citare altre fonti, inserire eventuali note a piè di pagina, aggiungere eventuali supporti
visivi
8. scrivere la bibliografia
di assumere dei dettagli del parlante, permette di seguire meglio il discorso, non
avendo da concentrarsi sullo scrivere, però potrebbero sorgere delle distorsioni del
correttamente.
• comprenderlo
• memorizzarlo
• rievocarlo.
Ogni individuo utilizza strategie di studio e tecniche individuali, in maniera più o meno
consapevole.
PEDAGOGIA E NEUROSCIENZE
esempio nel potenziamento della memoria, nella comprensione, nei casi di soggetti
Leader, leadership e la socializzazione fanno parte del macro argomento del gruppo,
educativa prevede e avviene per mezzo di una relazione di gruppo, a meno che non
sentimenti positivi alle persone che gestisce. È l’individuo in cui è riscontrabile la capacità
di scegliere i componenti del team, motivarli, condividere e collaborare per raggiungere
• situazionalista: soggetto che occupa una posizione tale da conferire ai suoi comandi
sociometriche.
leadership:
di leader
• presunta: ove la figura di leader è equivoca e fraintendibile (non è chiaro ai membri chi
sia il leader)
gruppo.
• manifesta
• presunta
• reale
• adeguata
La leadership è vista come una funzione osmotica, un incarico, cioè che contribuisce
alla produzione del capitale di sicurezza e alla costruzione di valori e norme comuni; si
tratta dei porta-bandiera, degli alfieri, degli animatori e organizzatori della vita del
gruppo, dei controlli interni delle attività. Non ha alcuna importanza se la leadership
poi risulta stabile o labile, fissa o circolare, gestita secondo uno stile autoritario o
partecipativo.
• orientamento interattivo, anni ‘60: una persona è leader quando gli viene affidato tale
assieme, operare nello spirito di gruppo. Quindi per gruppo è lecito intendere
“un’entità collettiva che ha un’opera comune da compiere e tende verso una relativa
1. ricerca di un’empatia: sono i primi 10-15 minuti di una seduta durante il quale si
2. definizione degli obiettivi: i due obiettivi fondamentali del gruppo sono: produzione e
sensibilizzazione
3. realizzazione del programma: si attua ciò che è stato prodotto nelle fasi precedenti
caratteristiche:
• essere disponibili
Solo così il gruppo potrà raggiungere i propri obiettivi in modo efficace e armonico.
SCALA DI SOCIALIZZAZIONE:
2. stadio della coppia: il soggetto inizia una relazione con un altro soggetto
3. stadio del piccolo gruppo: vi sono diverse teorie sul numero minimo di componenti
6. stadio dell’istruzione
LA RELAZIONE EDUCATIVA
Il termine relazione, già per sua natura, richiama un rapporto che viene ad essere
mediato nello spirito di cooperazione tra due o più entità. Nella relazione educativa
subentrano tutte le variabili riferibili alla singola azione di educare in modo tale che
Il gruppo possiede degli obiettivi, una struttura interna, un grado di socializzazione e una
salvaguardia dei processi e dei prodotti che gli consentono di essere esso stesso una
continua opportunità educativa. Questo vale sia nella dimensione educativa, sia nelle
trasformazioni che il singolo soggetto ha nella sua percezione del sé e del suo processo
di maturazione.
sul finire degli anni‘60. Questo perché, il tale contesto, i continui scambi di opinioni e
e fiducia con fiducia. Questo perché nella relazione educativa troviamo una forza
seduttiva carica di eros che non esclude, anzi suscita, una forte partecipazione
all’azione comunitaria e cooperativa, tanto che, nei casi più estremi, può sfociare in
COOPERATIVE LEARNING
Nasce in Gran Bretagna alla fine del XVIII secolo con la diffusione delle scuole private
Nella cultura anglosassone, con l’espressione cooperative learning si vuole indicare una
nuova forma di insegnamento, dove gli studenti lavorano in piccoli gruppi per
TECNOLOGIA ED APPRENDIMENTO
universale” dove il sapere comune diventa bagaglio culturale del singolo e viceversa.
I due obiettivi principali sono: assicurare una migliore diffusione del sapere e
di discussione per colore che, a causa di orari diversi, non possono incontrarsi per
integrazione, tanto da essersi estesa a tutti i settori educativi, sia sotto il profilo
strutturato in base alle esigenze dell’alunno, che viene aiutato dal tutor
• modello integrated: lo studente crea il proprio percorso formativo dopo aver preso
• Pregi: il soggetto può gestire il suo tempo in base alle sue esigenze, non ci sono limiti
Ma ci sono dei modi per evitare i rischi di alienazione nel lavoro utilizzando la tecnologia:
docente;
tecnologici al fine di far apprendere a distanza. Per essere usato correttamente deve
essere al passo con l’evoluzione della società e avere personale aggiornato. A questo
FAD (FORMAZIONE A DISTANZA): ha origini lontane, infatti se ne parla già negli scritti di
Platone e S. Paolo. Ovviamente a poco a che fare con l’e-learning attuale, se non la
• FAD di prima generazione o per corrispondenza (dal 1930 al 1960), si hanno nuove
• FAD di seconda generazione o FAD multimediale (dal ‘60 al ‘90), che punta l’ausilio di
• FAD di terza generazione o on-line education (anni ‘90), che punta all’uso di tecnologie
telematiche.
TIC: è un acronimo che significa tecnologia dell’informazione e della
teledidattica.
SFIDA IN PEDAGOGIA
La sfida è memoria di ieri, certezza del presente e visione del futuro. Essa permette
una crescita armoniosa del soggetto, di comprendere il posto che ognuno occupa
Per la pedagogia, le sfide più importanti sono quelle all’interno del contesto
Esse sono:
quello di educare. È il primo luogo con cui il soggetto viene a contatto e dove sperimenta
insegna a dialogare e a saper ascoltare, formando così un uomo colto. Degli squilibri
razionalità.
Bauman definisce la società odierna così complessa da essere “liquida”; con questo
intende che nella società moderna tutto è effimero e i valori vengono messi in crisi.
economia da un punto di vista valoriale significa salvaguardare e avere cura di ciò che
vanno investiti, formando un’etica e una morale pubblica che responsabilizzi l’individuo
LA CREATIVITÀ
Con in termine creatività si intende l’unica e vera potenza che possiede ogni essere
umano fin dalla nascita; l’obiettivo della formazione dell’uomo è orientare questa
permanente.
osservazione
2. frustrazione
4. fantasticare
soluzioni standard.
perché si possa creare una società diversa, degna di essere vissuta in tutti i suoi
aspetti.
LA PERSONA
Deriva dal latino; questo termine è stato trasmesso da Boezio, il quale estrapolava il
suo valore traducibile in: persona est rationalis naturae individua substantia, che
La persona è:
modernizzata
• principio supremo
eccentrica
• valore di trascendenza
• integrità/unità/totalità
• progetto valoriale
• universo a sé
• capace di amore
• essere biologico
• essere in possibilità
• in lui risiedono umano (si affaccia sul mondo); umanità (mondo che si protende
all’uomo)
trascendentale.
• l’autonomia, legittimata dalla cultura, infatti una persona è autonoma perché è colta,
• l’amore, è l’apertura della persona con il mondo. Una persona è aperta quando
un’educazione che privilegi il sentimento e che consolidi l’amore nelle persone e non
solo. Una persona è definibile autonoma quando è colta, ovvero quando è in grado
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI: è uno dei momenti fondamentali per l’apprendimento
• fattibilità
• rigore
• cercare l’attenzione
• modalità di intervento.
apprendere.
concretizza l’operato.
8. concedere feed-back
un valore a fatti, eventi, oggetti, in base allo scopo che si intende perseguire.
Essa richiede un’attenta lettura delle potenzialità individuali e per fare ciò è
SCALA DI VALUTAZIONE: strumento che permette di stabilire la frequenza con cui avviene
compito di educare e di aiutare nella crescita fisica e mentale il soggetto. Per fare ciò è
nelle prove.
EDUCAZIONE PERMANENTE E FORMAZIONE DEGLI ADULTI
di rendere la persona capace di codificare e accettare la realtà che gli si pone davanti.
La formazione degli adulti ha come scopo acquisire competenze spendibili nel campo
del lavoro.