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Il rapporto fra Pedagogia e Scienze dell’Educazione
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La pedagogia come scienza
Nel corso del Novecento si è parlato di una crescita tanto esponenziale delle
Scienze dell’Educazione da ritenere che potessero essere assunte al posto
della pedagogia stessa: si parla di un collocamento all’interno della
pedagogia stessa;
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Le Scienze dell’Educazione
Le scienze dell’educazione permettono l’analisi pedagogica. Oggi si fa
pedagogia sempre attraverso il riferimento a saperi specifici: sociologici,
psicologici, antropologici, ma anche storici, filosofici, biologici, linguistici;
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Le Scienze dell’Educazione
Antropologia
Psicologia
Sociologia
Biologia
Linguistica
Storia
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Le Scienze dell’Educazione
I Problemi pedagogici
La scuola
La famiglia
Le Istituzioni
Lo Stato
Il Soggetto/Persona/Individuo
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Le fonti di una Scienza dell’Educazione
Problema di Dewey:
Può esistere una scienza dell’educazione?
Sì, come sapere che applica il metodo scientifico
Metodo Scientifico:
1) Osservazione
2) Astrazione
3) Ipotesi
4) Teoria
5) Verifica
Si parte sempre da Problemi Educativi che pongono, appunto, Problemi.
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Le fonti di una Scienza dell’Educazione
1) L’educazione è per sua natura un circolo o una spirale senza fine
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Le antinomie pedagogiche
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Brevi note di Storia della Pedagogia
Prima di introdurre la riflessione sulla figura e le opere di John Dewey (fondatore
della pedagogia moderno, utilizzato nel occidente), è necessario inquadrare il
percorso storico-pedagogico delle idee su cui Dewey elaborò la propria filosofia
dell’educazione e la propria visione pedagogica.
Alcuni autori sono particolarmente determinanti e importanti, appartengono alla
storia della pedagogia, ma anche alla storia dell’educazione del Settecento e
dell’Ottocento
Gli autori:
Jean Jacques Rousseau (Ginevra, 28 giugno 1712 – Ermenonville, 2 luglio 1778)
Johann Heinrich Pestalozzi (Zurigo, 12 gennaio 1746 – Brugg, 17 febbraio 1827)
Friedrich Wilhelm August Fröbel (Oberweißbach, 21 aprile 1782 – Marienthal, 21 giugno 1852)
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Brevi note di Storia della Pedagogia
Jean Jacques Rousseau
(Ginevra, 28 giugno 1712 – Ermenonville, 2 luglio 1778)
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Brevi note di Storia della Pedagogia
La pedagogia del Settecento
Immagine nuova della pedagogia: laica, razionale, scientifica, orientata a valori sociali e
civili, critica verso le tradizioni, le istituzioni, le credenze e le prassi educative, impegnata a
riformare la società anche sul versante educativo.
La pedagogia è critico-razionalistica, capace di rivedere radicalmente i propri principi
tradizionali, di ripensarli “ab imis fundamentis”, organizzandosi come discorso rigoroso
svolto a partire da alcuni principi come l’uomo-buono, l’uomo-macchina, la sensazione.
Investe, tale critica, ogni ambito educativo, dalla famiglia, alla religione, alla società alla
scuola.
L’illuminismo è il volano intellettuale e civile del secolo (Voltaire, Diderot, Montesquieu.
La battaglia contro i Collegi e il panorama variegato e incoerente di scuole e università (1764
la Compagnia di Gesù e il modello della Ratio Studiorum viene espulsa dalla Francia)
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Brevi note di Storia della Pedagogia
La riflessione pedagogica non è mai più tornata indietro rispetto a questo assunto fondamentale
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Jean Jacques Rousseau
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Jean Jacques Rousseau
1712 nasce a Ginevra in una modesta famiglia (perde la madre che muore di febbre puerperale e
viene allevato dal padre fino all’età di 10 anni)
1735-1739 Savoia - Les Charmettes Madame de Warens (prima formazione culturale: storia,
letteratura, filosofia, musica)
1740 precettore a Lione
1742 a Parigi e 1743 a Venezia
1743 di nuovo a Parigi dove conosce i Philosophes, Diderot, e si lega sentimentalmente alla
popolana Therese Levasseur, collabora con l’ “Enciclopedia”
1750 “Discorso sulle Arti e sulle Scienze” vince il premio dell’Accademia di Digione e inizia a
scrivere
1754 compone il “Discorso sulle origini dell’ineguaglianza”
1756 lavora al romanzo “La nuova Eloisa” uscito nel 1760
1762 pubblica “Il contratto sociale” e “Emilio”
sia il Contratto che l’Emilio vengono condannati a Parigi e Rousseau è costretto a fuggire in
Svizzera iniziando una lunga fase di peregrinazioni e di conseguente alterazione dell’equilibrio
psichico.
Stende le “Confessioni” e “Fantasticherie del passeggiatore solitario”
1778 muore a Ermenonville dove viene sepolto
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Jean Jacques Rousseau
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Jean Jacques Rousseau
La pedagogia di Rousseau
1) La scoperta dell’infanzia come età autonoma e dotata
di caratteri e finalità specifiche, assai diversi da quelli
dell’età adulta: puerocentrismo
2) legame tra motivazione e apprendimento messo al
centro della formazione intellettuale e morale di Emilio:
riferimento costante all’esperienza concreta:
apprendimento motivato
3) attenzione rivolta sempre alla antinomicità e
contraddittorietà della relazione educativa
(eteronomia/autonomia; libertà/autorità;): antinomie
dell’educazione
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Jean Jacques Rousseau
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Jean Jacques Rousseau
I libri sono 5
I libro: età infantile
II libro: puerizia dai tre ai dodici anni
III libro: preadolescenza “l’età dell’utile”
IV libro: adolescenza “seconda nascita”
V libro: storia dell’amore fra Sofia ed Emilio
Educazione naturale
Educazione negativa
Educazione indiretta
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John Dewey e l’innovazione pedagogica
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Brevi note su John Dewey
• Nacque il 20 ottobre 1859 a Burlington (Vermont), dove ricevette
l'educazione tipica dei borghesi del tempo. Studiò filosofia alla
John Hopkins University (Baltimora), dove ricevette una formazione di tipo
neohegeliano, si laureò con una tesi su Immanuel Kant nel 1884.
• Mentre gli Stati Uniti attraversavano una fase di enorme sviluppo economico
dopo aver insegnato alla Michigan University a Detroit, divenne docente all'
Università di Chicago nel 1894, dove due anni dopo fondò un'annessa scuola-
laboratorio elementare. Qui seguì i principi dello strumentalismo e la sua
scuola potè annoverarsi fra le Scuole Nuove.
• A causa dei contrasti generati dalle sue posizioni anticonservatrici, nel 1904
fu costretto a trasferirsi alla Columbia University di New York. Qui creò una
nuova scuola sperimentale finanziata dai genitori degli alunni. Abbandonò
l'insegnamento nel 1930, per dedicarsi allo studio. Morì a New York nel 1952.
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Brevi note su John Dewey
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Il concetto di esperienza
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La scuola
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La Scuola
La scuola è definita come attiva (attivismo pedagogico) in
quanto il bambino, che viene a contatto con una delle difficoltà
che il mondo gli pone, tenta di agire su di esso e cerca di
reagire alle conseguenze che derivano dalle sue azioni. Il
bambino mette in atto le sue strategie, elabora congetture per
verificare o falsificare le sue ipotesi.
La scuola di Dewey è chiamata anche progressiva in quanto
l'attività che si svolge al suo interno, presuppone uno sviluppo
progressivo. La scuola deve rappresentare per il bambino un
luogo di vita: quella vita sociale che deve svilupparsi per gradi,
partendo dall'esperienza acquisita in famiglia e nell'ambiente
sociale in cui egli vive.
La scuola è attiva e progressista. Si studiano i metodi e non33
solo i contenuti. Non le nozioni, ma la ricerca.
L’età evolutiva
Anche Dewey come la maggior parte dei pedagogisti
moderni divide l'età evolutiva in tre fasi:
Dai 4 agli 8 anni prevalgono nel bambino gli istinti e i
bisogni in modo spontaneo che si manifestano con il
gioco e l'attività ludica.
Dai 9 ai 12 anni il bambino frequenta la scuola primaria
che è basata sul lavoro per permettere al soggetto di
acquisire le abitudini culturali della società in cui vive.
Dai 12 ai 14 anni all'alunno viene data la possibilità di
ampliare le sue conoscenze astratte attraverso lo studio
in biblioteca e laboratorio all'interno della scuola media.
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L’attivismo pedagogico e la Pedagogia del Novecento
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Le Scuole nuove
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Le Scuole nuove
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Le Scuole nuove
Attività di manipolazione
Attività non solo intellettuali
Attività che uniscono azione e conoscenza
Attività intellettuale e attività pratica
Scuola attiva (dal nome dato da Pierre Bovet)
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Le Scuole nuove
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Le scuole nuove
In Italia:
La Scuola serena di Giuseppe Lombardo Radice
Dewey
Decroly
Claparède
Ferrière
Maria Montessori
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Scuola e Società
John Dewey
pubblicato nel 1899, si suddivide in 8 capitoli e una appendice
I temi:
La scuola e il progresso sociale
La scuola e la vita del fanciullo
Sperperi nell’educazione
Psicologia dell’istruzione elementare
I principi educativi di Froebel
La psicologia delle occupazioni
Lo sviluppo dell’attenzione
Lo scopo della storia nell’istruzione elementare
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Scuola e Società
John Dewey
Alcuni fili conduttori:
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Scuola e Società
John Dewey
Alcuni fili conduttori:
Il rapporto fra lavoro e scuola: il lavoro come metodo per la vita,
non come insegnamenti disciplinari.
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Scuola e Società
John Dewey
Capitolo II
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Scuola e Società
John Dewey
Capitolo II
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Scuola e Società
John Dewey
Capitolo III
Sperperi nell’Educazione
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Scuola e Società
John Dewey
• Scuole tecniche, • Industrie
Laboratori di ricerca tessili
• Officine
Bibliotec Bibliotec
a a
Bibliotec Bibliotec
a a
• Università,
Biblioteca, Museo • Cucin
• Stanza da pranzo
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Scuola e Società
John Dewey
• Laboratori di Ricerca • Laboratori di
• Laboratori di Fisica e Biologia
di Chimica
Museo Museo
Museo Museo
• Università,
Biblioteca, Museo • Music
• Arte
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La scuola di Dewey
Collegate la scuola alla vita e
tutti gli studi saranno collegati fra di loro
La scuola
collegata alla
vita
L’esperienza
avrà il L’esperienza
proprio lato imparata dal
bambino in
artistico, famiglia deve
geografico, essere
letterario, trasferita a
scientifico e scuola
storico
Gli
La scuola apprendimenti
deve essere a scuola
un tutto devono essere
organico introdotti nella
vita quotidiana
La scuola e il rapporto con l’Università
Il metodo
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