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Le Indicazioni nazionali del 2012 attribuiscono un ruolo di primo piano nel processo
di apprendimento alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Secondo la legge n. 53/03 e il Dlgs n.59/04, la scuola primaria, della durata di 5 anni,
è articolata in un primo anno, raccordato con la scuola dell'infanzia, e in due periodi
didattici biennali.
Tolman definisce “interveniente” una variabile (stimolo) riferita ai processi interni alla
persona che ne influenzano il comportamento.
Secondo il Dlgs n.59/04, il docente tutor, fatta salva la contitolarità didattica degli
altri colleghi docenti, svolge funzioni di orientamento rispetto alle attività facoltative ed
opzionali; coordinamento delle attività educative e didattiche; cura delle relazioni con le
famiglie; cura della documentazione del percorso degli allievi tutorati.
Quale tra i seguenti fu il campo di indagine privilegiato dagli studiosi della scuola di
Cambridge? Processi percettivi e mnemonici.
Con l’espressione “magico numero 7 più o meno 2” Miller faceva riferimento a span
della memoria a breve termine.
I soggetti che mostrano uno sviluppo normale nei primi due anni per poi evidenziare
una perdita delle capacità precedentemente acquisite a livello linguistico, sociale,
motorio e del controllo sfinterico, possono presentare un Disturbo Disintegrativo
dell'Infanzia.
In Italia, tra la fine dell'Ottocento e i Primi del Novecento, lo studio della mente e
delle malattie mentali era detto alienistica.
Quali sono le due sezioni che costituiscono il Portfolio delle competenze individuali,
secondo gli allegati al Dlgs n.59/04? Quella dedicata alla valutazione e quella dedicata
all'orientamento.
Secondo gli allegati del DLgs n.59/04, le ragioni che permettono di denominare
“primaria” la scuola che segue a quella dell'infanzia sono di natura culturale,
gnoseologica, epistemologica, sociale, etica e psicologica.
Che cosa significa “goodness of fit” nella concezione di Chess e Thomas? Il grado
in cui le proprietà dell’ambiente si adattano alle caratteristiche individuali del bambino.
Per Pestalozzi il processo didattico deve: rispettare l'individualità del discente senza
che vi siano anticipazioni né salti; esso deve quindi essere caratterizzato da continuità e
organicità