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Pubertà ritardata
Di Andrew Calabria , MD, The Children's Hospital of Philadelphia
Revisionato/Rivisto ago 2022
La pubertà ritardata è caratterizzata dall'assenza della maturazione sessuale nel momento atteso. La diagnosi si basa
sulla misurazione degli ormoni gonadici (testosterone e/o estradiolo), dell'ormone luteinizzante e dell'ormone follicolo-
stimolante; studi di imaging; e test genetici. Il trattamento, quando necessario, comporta di solito una sostituzione
ormonale specifica.
(Vedi anche pubertà nei maschi, pubertà nelle femmine e ritardo costituzionale della pubertà.)
La pubertà ritardata può essere causata da un ritardo costituzionale, che, spesso, si verifica negli adolescenti con
un'anamnesi familiare di ritardo della crescita. La velocità di crescita prepuberale è normale, ma la maturazione
scheletrica e lo scatto di crescita adolescenziale sono ritardati; la maturazione sessuale è ritardata ma normale.
Altre cause comprendono disturbi genetici (la sindrome di Turner nelle ragazze, la sindrome di Klinefelter nei
ragazzi), patologie del sistema nervoso centrale (p. es., tumori ipotalamici o ipofisari che riducono la secrezione di
gonadotropine), radiazioni sul sistema nervoso centrale, alcune malattie croniche (p. es., diabete mellito
scarsamente controllato, malattie infiammatorie intestinali, patologie renali, fibrosi cistica), la sindrome di Kallman,
denutrizione/ disturbi alimentari, e un eccesso di attività fisica, specialmente nelle ragazze (1).
Riferimento generale
1. Howard SR, Dunkel L: The genetic basis of delayed puberty. Neuroendocrinology 106(3):283–291, 2018. doi:
10.1159/000481569
Gli adolescenti con pubertà ritardata, possono essere presi in giro o essere vittime di bullismo e spesso hanno
bisogno di aiuto per affrontare e gestire le preoccupazioni sociali. Sebbene gli adolescenti siano in genere a disagio
nell'essere diversi dai loro coetanei, i ragazzi hanno più probabilità delle ragazze di provare stress psicologico e
imbarazzo derivante dalla bassa statura e dalla pubertà ritardata.
I sintomi neurologici (p. es., mal di testa, problemi di vista), polidipsia e/o galattorrea possono suggerire un disturbo
del sistema nervoso centrale. L'iposmia o l' anosmia possono indicare la sindrome di Kallman.
I sintomi gastrointestinali possono suggerire un disturbo intestinale infiammatorio. Un'immagine anormale del
corpo (p. es., la falsa convinzione di essere sovrappeso) suggerisce la necessità di eseguire una valutazione per un
sospetto di disturbo del comportamento alimentare.
Criteri clinici
Test genetici
La valutazione iniziale della pubertà ritardata deve consistere in un'anamnesi completa e un esame obiettivo per
valutare lo sviluppo puberale, lo stato nutrizionale e la crescita. A seconda dei risultati, devono essere presi in
considerazione test di laboratorio per altre cause di crescita lenta:
Condizioni infiammatorie e immunitarie (p. es., anticorpi transglutaminasi tissutale, proteina C-reattiva)
Disturbi ematologici (p. es., emocromo con formula con conta differenziale)
Nelle ragazze, la pubertà ritardata viene diagnosticata se si verifica uno dei seguenti:
Le mestruazioni non si verificano entro l'età di 15 anni (in presenza di normali caratteri sessuali secondari)
Per le ragazze, le differenze di data di inizio della pubertà dipendono dalla razza e dall'etnia. La pubertà inizia più
presto nelle ragazze nere e ispaniche rispetto alle ragazze bianche (vedi Pubertà precoce).
Nei ragazzi, la pubertà ritardata viene diagnosticata se si verifica uno dei seguenti:
> 4 anni trascorsi tra la crescita iniziale e lo sviluppo completo dei genitali
L'esordio della peluria pubica non è incluso nella definizione di pubertà ritardata perché è un segno di adrenarca
contrariamente alla vera pubertà.
I bambini che non hanno alcuna evidenza di progressione puberale (indicata come pubertà in stallo o interrotta) per
un periodo di tempo prolungato (in genere > 1 anno) possono essere valutati prima, anche prima della soglia di età
stabilita per la pubertà ritardata.
Test ormonali
LH e FSH sono misurati, e si misura il testosterone nei ragazzi o l' estradiolo nelle ragazze. L'ormone luteinizzante e
l'ormone follicostimolante sono gonadotropine secrete dall'ipofisi, che stimolano la produzione di ormoni sessuali. I
livelli di ormone luteinizzante e follicostimolante sono i test iniziali più utili (vedi anche l'algoritmo della Valutazione
dell'amenorrea primaria). L'FSH è molto utile per stabilire le prove di un'insufficienza gonadica, mentre la LH
permette di determinare l'inizio della pubertà. Gli esami devono essere eseguiti al mattino e richiedono test
pediatrici specifici (spesso etichettati come ultrasensibili o immunocemiluminometrici).
Livelli sierici elevati di ormone luteinizzante (luteinizing hormone, LH) e ormone follicolo-stimolante (follicle-
stimulating hormone, FSH) indicano
L'insufficienza gonadica causata da difetti delle gonadi stesse (ipogonadismo primario [ipogonadismo
ipergonadotropo])
Nei bambini che hanno elevati livelli sierici di ormone luteinizzante (LH) e di FSH, deve essere eseguita un'analisi del
cariotipo per ricerca di una sindrome di Klinefelter nei ragazzi e di sindrome di Turner nelle ragazze. Se il cariotipo è
normale, le ragazze con ritardo puberale grave devono essere ulteriormente esaminate per altre cause di
insufficienza ovarica primaria.
La presenza di bassi o normali livelli di ormone follicostimolante e luteinizzante insieme a bassi livelli di testosterone
e estradiolo nei bambini con bassa statura e sviluppo puberale ritardato può indicare
Ritardo costituzionale
I di d i (i di i d t )
Ipogonadismo secondario (ipogonadismo ipogonadotropo)
La misurazione dell'FSH è particolarmente importante per la diagnosi di ipogonadismo primario perché l'FSH ha
un'emivita più lunga, è più sensibile e mostra una minore variabilità rispetto all'ormone luteinizzante (LH). Livelli di
FSH > 20 mUI/mL (> 20 unità/L) suggeriscono una probabile disfunzione gonadica.
I test per la misurazione del testosterone e dell' estradiolo non sempre distinguono la pubertà precoce dai livelli
prepuberali.
Il ritardo costituzionale della pubertà è più comunemente diagnosticato nei ragazzi, in parte perché i ragazzi
adolescenti sono più preoccupati se non maturano allo stesso ritmo dei loro coetanei e sono quindi più propensi a
richiedere una valutazione. Può essere difficile distinguere il ritardo costituzionale della pubertà da cause
permanenti di ipogonadismo ipogonadotropo.
Malattie croniche che causano un'alimentazione inadeguata possono ritardare la pubertà compromettendo il
rilascio dell'ormone di rilascio delle gonadotropine.
Forme permanenti di ipogonadismo ipogonadotropo sono più probabili se vi è una mancanza di risposta a uno o
due cicli brevi di terapia con testosterone. Se si sospetta un disturbo pituitario, i livelli di altri ormoni ipofisari
devono essere misurati perché l'ipogonadismo ipogonadotropo può essere isolato o associato ad altre carenze
ormonali.
La valutazione della ghiandola pituitaria con RM può essere indicata per escludere tumori e anomalie strutturali nel
sospetto di ipogonadismo ipogonadotropico.
Per le ragazze con amenorrea primaria, un'ecografia pelvica può essere eseguita per identificare la presenza di un
utero. Se l'utero è assente, vengono eseguiti un cariotipo e un'analisi del testosterone per valutare anomalie
cromosomiche. Un cariotipo 46,XY può indicare un deficit di 5-alfa-reduttasi o una sindrome da insensibilità
androgenica completa e un cariotipo 46,XX può indicare un'agenesia mülleriana. Se sono presenti uno sviluppo
dell'utero e della mammella, è più probabile un'ostruzione del tratto di efflusso.
Test genetici
Circa un terzo dei casi di ipogonadismo ipogonadotropo è genetico, e la sindrome di Kallman ne è la causa più
comune (vedi Ipogonadismo secondario). Se si notano altre carenze degli ormoni ipofisari, possono essere presenti
specifiche anomalie genetiche (p. es., PROP1).
Terapia ormonale
Se i ragazzi non presentano alcun segno di sviluppo puberale o di maturazione scheletrica tra gli 11-12 anni entro i
13-14 anni, possono essere trattati, per un periodo di 4-6 mesi, con un ciclo di 50-100 mg di testosterone enantato a
basso dosaggio o di testosterone cipionato IM 1 volta/mese. Queste basse dosi inducono la pubertà con un certo
grado di virilizzazione senza compromettere l'altezza definitiva potenziale. Dopo che il ciclo è completo, il
trattamento viene interrotto e dopo diverse settimane o mesi vengono misurati i livelli di testosterone; un aumento
dei livelli puberali suggerisce che la deficienza fosse temporanea piuttosto che permanente.
Se i livelli di testosterone non sono superiori al valore iniziale e/o se lo sviluppo puberale non continua al termine
del trattamento, si può dare un secondo ciclo di trattamento a basso dosaggio. Se la pubertà endogena non è
iniziata dopo due cicli di trattamento, la probabilità di una deficienza permanente è maggiore, ed i pazienti devono
essere rivalutati per altre cause di ipogonadismo. Per le forme permanenti di ipogonadismo, la dose di testosterone
viene aumentata in un periodo compreso tra 18 e 24 mesi fino a raggiungere le dosi sostitutive degli adulti (vedi
viene aumentata in un periodo compreso tra 18 e 24 mesi fino a raggiungere le dosi sostitutive degli adulti (vedi
trattamento dell'ipogonadismo maschile nei bambini).
Nelle ragazze, a seconda della causa, la terapia ormonale può essere utilizzata per indurre la pubertà o, in alcuni
casi (p. es., la sindrome di Turner), potrebbe essere necessaria per la sostituzione ormonale a lungo termine. La
terapia sostitutiva a base di estrogeni viene somministrata sotto forma di pillole o cerotti e la dose viene aumentata
in un periodo compreso tra 18 e 24 mesi. Le dosi sono inferiori a quelle utilizzate negli adulti, e i cerotti transdermici
sono generalmente preferiti alle pillole. Le ragazze possono passare a cerotti transdermici con estrogeni e
progestinico ciclico (spesso usati nei giorni 1-10 del mese solare) o a preparazioni contraccettive orali estrogeno-
progestiniche per il trattamento a lungo termine.
Punti chiave
La pubertà ritardata può rappresentare un ritardo costituzionale o essere causata da una varietà di disturbi
genetici o acquisiti.
L'imaging ipofisario, l'ecografia pelvica nelle ragazze e i test genetici possono essere eseguiti per diagnosticare
la causa.
La terapia ormonale può essere indicata per indurre la pubertà o per la terapia sostitutiva a lungo termine.
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