Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
MANUALE MSD
Versione per i pazienti
Se non inizia entro 6-12 ore, aumenta il rischio di infezioni nella donna e nel feto.
Se il travaglio non inizia subito dopo la rottura delle membrane e se la gravidanza è di almeno 34 settimane e i
polmoni del feto sono maturi, spesso il travaglio viene avviato artificialmente (indotto).
Se la gestazione è inferiore a 34 settimane e i polmoni del feto non sono abbastanza maturi, in genere la
donna viene ricoverata in ospedale, sottoposta ad attento monitoraggio e riceve corticosteroidi per favorire la
maturazione dei polmoni del feto e antibiotici per trattare e prevenire eventuali infezioni che potrebbero
avviare il travaglio e/o danneggiare il feto.
Se la gravidanza è inferiore alle 32 settimane, potrebbe essere somministrato solfato di magnesio per ridurre
il rischio di paralisi cerebrale.
La rottura delle membrane è comunemente nota come “rottura delle acque”, in quanto quando le membrane si
rompono, il liquido che si trova all’interno delle membrane e attorno al feto (liquido amniotico) fuoriesce dalla
vagina. La perdita varia da una modesta fuoriuscita a una perdita abbondante. Non appena si verifica la rottura delle
membrane, la donna deve contattare il medico o l’ostetrica.
A prescindere da quando avviene la rottura prima del travaglio, essa aumenta il rischio di problemi quali
Infezioni intra-amniotiche (infezione delle membrane che contengono il feto) e infezioni del feto
Se la rottura prima del travaglio porta a un parto prematuro, il neonato prematuro corre un maggior rischio di:
Problemi polmonari
A volte decesso
Se si verifica un’emorragia cerebrale, è possibile che il cervello non si sviluppi normalmente, causando problemi
come la paralisi cerebrale.
Se la gestazione è inferiore a 24 settimane al momento della rottura delle membrane, gli arti del feto arti possono
essere deformati.
Dopo la rottura delle membrane, se la donna è a termine le contrazioni iniziano di solito nel giro di 24 ore, ma
possono impiegare anche 4 o più giorni se la rottura avviene tra le 32 e le 34 settimane di gravidanza.
Se si osserva perdita di liquido amniotico dalla vagina, si presume una rottura delle membrane.
Se viene diagnosticata la rottura delle membrane prima del travaglio e il feto può sopravvivere fuori dall'utero, la
donna viene normalmente ricoverata in ospedale in modo da poter determinare lo stato del feto.
Si devono bilanciare i rischi di infezione dell’utero e del feto in caso di ritardo del parto contro i problemi che
possono insorgere in caso di neonato prematuro. Generalmente il medico o un’ostetrica certificata procede come
segue:
Se la gravidanza è inferiore alle 34 settimane, la donna viene attentamente monitorata per segni d’infezione o
travaglio in ospedale.
Talvolta viene analizzato un campione di liquido amniotico per stabilire quanto siano maturi i polmoni del feto. Il
campione può essere prelevato dalla vagina della donna o mediante un’ amniocentesi. Nell’amniocentesi un medico
inserisce un ago attraverso la parete dell’addome nel liquido amniotico e preleva un campione dalle membrane che
circondano il feto
Se è presente grave sofferenza fetale o un’infezione dell’utero, in genere il travaglio viene indotto e il bambino viene
fatto nascere a prescindere dalla lunghezza della gestazione.
Una volta confermata la rottura si avvia la terapia antibiotica, (eritromicina, ampicillina e amoxicillina) solitamente
per via endovenosa e successivamente per via orale per diversi giorni, al fine di ritardare l’avvio del travaglio
trattando infezioni che potrebbero scatenarlo e di ridurre il rischio di infezioni nel neonato.
Se la rottura delle membrane avviene tra 24 e 34 settimane di gestazione, vengono somministrati corticosteroidi per
favorire la maturazione dei polmoni del feto.
I medici possono anche somministrare alla donna corticosteroidi in caso di rottura delle membrane
Tra 34 e 37 settimane di gestazione, se le donne sono a rischio di parto pretermine e non hanno ricevuto
corticosteroidi precedentemente durante la gravidanza
A partire da 23 settimane di gestazione, se le donne sono a rischio di parto pretermine entro 7 giorni
Se la gravidanza è inferiore alle 32 settimane, potrebbe essere somministrato solfato di magnesio per via
endovenosa. Questo farmaco sembra ridurre sostanzialmente il rischio di emorragia cerebrale e i problemi di
sviluppo cerebrale del neonato, come ad esempio paralisi cerebrale.
Copyright © 2023 Merck & Co., Inc., Rahway, NJ, USA e sue affiliate. Tutti i diritti riservati.