Tesi di Laurea
Relatore:
Laureanda:
Roberta Vogrig
___________________________________________________
ANNO ACCADEMICO 2012/2013
Alla VITA
imprevedibile
come una piuma
trasportata dal vento.
-2-
ABSTRACT
Introduzione
Lo scopo del nostro studio stato quello di valutare limpatto psicologico delle donne che
hanno subito un aborto spontaneo o che si sono sottoposte ad interruzione volontaria di
gravidanza (IVG), cercando di individuare le caratteristiche delle donne a rischio di evoluzione
in problematiche di tipo psicologico. Secondariamente abbiamo voluto investigare la percezione
del personale del reparto della Clinica di Ginecologia in merito alla propria capacit di
relazionarsi a queste donne.
Materiali e Metodi
Studio prospettico eseguito presso la Clinica di Ginecologia tra giugno e ottobre 2013 in
cui sono state incluse tutte le donne che hanno subito un aborto spontaneo o un IVG. A tutte le
pazienti che hanno accettato di aderire allo studio stata somministrata una batteria di
questionari. Un ulteriore questionario stato somministrato alle infermiere del reparto per
lautovalutazione riguardo la loro capacit di approcciarsi alle donne con questo problema.
Risultati
Delle 149 pazienti che hanno subito aborto o IVG, solo 47 hanno accettato di compilare i
questionari. Di queste, 3 pazienti sono risultate positive a tutti e tre i questionari. Non vi sono
dati statisticamente significativi in merito allet, alla nazionalit o al titolo di studio. Neanche la
storia ostetrica pregressa (pregressi aborti o figli a casa) si dimostrata correlabile ad eventi
avversi post aborto.
Discussione
Il dato pi evidente il numero di donne che ha rifiutato di partecipare allo studio,
probabilmente dovuto al timing troppo precoce di somministrazione del test rispetto allevento.
Delle 3 pazienti positive a tutti e tre i questionari si evidenzia come avere figli a casa non risulta
essere un fattore protettivo, anzi, il figlio pu diventare oggetto della problematica psicologica
post abortiva.
Per ci che riguarda il personale sanitario, tutte le infermiere ritengono che laborto
spontaneo comporti delle sequele psicologiche, a differenza dellIVG. Il 50% delle infermiere
intervistate ritiene di non sapersi porre in maniera adeguata nei confronti di queste pazienti.
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Inoltre, tutte ritengono necessaria la collaborazione con uno psicologo per la gestione della
problematica di competenza.
Conclusioni
Per la gestione della problematica psicologica post aborto, abbiamo individuato un
percorso attuabile in due tempi. Il primo con un intervento immediato durante il ricovero ed uno
dilazionato a distanza di quattro settimane dallevento, per consentire allinfermiere di
approcciarsi alle pazienti nel momento in cui esse sono in grado di affrontare la perdita sul piano
emotivo.
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RINGRAZIAMENTI
A voi, Mamma e Pap, che mi avete sempre incoraggiata e appoggiata in tutto, a maggior
ragione in questo mio percorso universitario. Ci siete sempre stati per me e avete sempre
provato a facilitarmi la via venendomi incontro il pi delle volte. Grazie di esserci stati e grazie
di esserci sempre.
Un grazie a te, Mamma, che nonostante le difficolt dellargomento trattato in questa tesi,
mi hai aiutato nella correzione dellitaliano, che sappiamo non esser mai stato il mio forte
(infatti chiss quanti errori ci saranno in questi ringraziamenti!!!).
E un grazie a te, Pap, che nonostante i tuoi soliti silenzi mi hai sempre fatto capire
quanto ci tieni a me, anche solo con uno sguardo o un abbraccio.
A te, Memi, una sorella, una amica, una persona con cui condividere tutto. Tu che con i
tuoi risultati mi hai sempre spinta a seguirti e a prenderti come esempio. Con te, in questi tre
anni, ho raggiunto tanti obbiettivi, dagli esami superati, a questo gran risultato finale. Si, perch
senza di te non penso sarei mai riuscita a completare cos bene questo bel lavoro.
Un grazie non sar mai sufficiente per esprimere tutto lamore e la riconoscenza che ho nei tuoi
confronti.
A te, Nicola, il mio cognatino, che in pi serate si dovuto subire la piccola Greta, mentre
noi tentavamo di lavorare alla tesi.
Si, devo ringraziare poi anche te, Greta, tu che con un semplice ciao zia mi rallegri la
giornata e mi dai una carica che nessuno in grado di darmi.
A te, Nicole, una amica che a poco a poco diventata sempre pi come una sorella
adottiva. Noi che ci siamo sempre aiutate lun laltra nei momenti di difficolt, riuscendo a
superare sempre insieme tutti gli ostacoli fino ad arrivare fin qui. Un ultimo ostacolo e
traguardo da raggiungere insieme!
A te, Erika, che da quando ci conosciamo mi hai sempre supportato, o forse meglio,
sopportato (!!!) anche se con i miei scleri e nervosismi pre-esami ero ingestibile. Unamica
sempre presente nei momenti di difficolt e fatica. Un grazie va anche alla tua abilit nellusare
programmi di foto, avendomi aiutata ad inserire immagini utili in questo mio lavoro.
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A te, Matteo, che in questi tre anni ti sei visto mettere in disparte, causa tutti i miei
impegni universitari e di tirocinio, ma che sei comunque rimasto al mio fianco. Quando avevo
bisogno di una spalla, la tua non mancava mai.
A te, Nicolas, ritrovato solo nellultimo periodo, ma che mi hai aiutato a vivere meglio e
con un po pi di serenit questi ultimi mesi del terzo anno.
A te, Elena, compagna di squadra che sei diventata subito una grande amica e confidente.
I nostri pomeriggi in varie aule studio a studiare, i venerd sera sempre assieme dopo
lallenamento e i numerosi pranzi a casa tua durante la pausa universitaria.
A voi, Squadra, una famiglia, per il semplice fatto che stare in un gruppo come quello che
eravamo era una gioia e mi faceva stare bene. Si perch il basket mi ha accompagnato sempre
in questo percorso universitario e, senza, non avrei trovato sfogo migliore, seppur con la
tristezza e limpossibilit dellultimo periodo.
A voi, Yari, Lillo e Fede, che con il vostro piccolo contributo mi avete comunque aiutato
nella costruzione di questa tesi. Senza contare il grande sostegno che mi avete fornito,
nonostante questo periodo davvero incasinato e stressante per me.
A voi, infermiere ed ostetriche del reparto della Clinica di Ginecologia, che mi avete
aiutato ed accolta nel vostro reparto sempre con molta gentilezza. Un grazie va a voi per laiuto
che mi avete dato per lo studio di questa tesi, senza la vostra disponibilit non sarei riuscita a
realizzare cos questo lavoro.
A te che leggerai questa tesi, sperando di colpirti nell'animo con un problema attuale da
cui non ci si pu nascondere.
-6-
INDICE
1. LA GRAVIDANZA: DEFINIZIONE.
1.1 Introduzione
10
1.3 Fecondazione
11
14
22
27
30
32
33
35
38
41
43
56
69
71
73
75
78
81
83
-7-
85
87
90
6. STUDIO
6.1 Scopo dello studio
92
93
6.3 Risultati
105
6.4 Discussione
120
6.5 Conclusioni
125
7. BIBLIOGRAFIA
126
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LA GRAVIDANZA: DEFINIZIONE.
1.1 Introduzione
Con il termine gravidanza si intende quello stato fisiologico nel quale si trova la donna che
ha concepito e che reca nel proprio organismo il prodotto del concepimento in via di sviluppo.
Linizio della gravidanza coincide con il momento della fecondazione e termina con lespulsione
o lestrazione del prodotto del concepimento.
-9-
- 10 -
1.3 Fecondazione
A livello fisiologico lorganismo femminile, dalla pubert fino alla menopausa, va incontro
a delle modificazioni, necessarie per assicurare la fertilit, a carico dellapparato genitale che si
ripetono ciclicamente ogni mese. Tali cambiamenti presentano diversi aspetti: ormonali,
funzionali e strutturali.
Sotto il controllo dellipofisi (ormone luteinizzante: LH e ormone follicolo-stimolante:
FSH) a sua volta controllata dallipotalamo (ormone dio rilascio delle gonadotropine: GnRH),
ogni mese le ovaie producono gli ormoni femminile (estrogeni e progesterone) e la cellula uovo
(o ovocita), la quale rappresenta la cellula riproduttiva femminile.
- 11 -
Le prime fasi dello sviluppo (come descritto nella Figura 2), in biologia, prendono il nome
di: zigote, morula, blastula, gastrula.
Con la fine del periodo embrionale si ha un abbozzo o uno sviluppo quasi completo di
alcuni apparati e anche di alcuni organi:
Apparato tegumentario - Si origina dall'ectoderma.
Apparato locomotore (scheletrico e muscolare) - Si origina dal mesoderma.
Apparato respiratorio - Si origina dall'endoderma.
Apparato circolatorio - Si origina dal mesoderma. Alla fine della 7ma - 8a settimana
di gestazione (SG) il cuore funzionante.
Apparato digerente - Si origina dall'endoderma.
Apparato genitale ed urinario - Si origina dal mesoderma.
Apparato endocrino - Si origina dall'endoderma.
Sistema nervoso - Si origina dall'ectoderma. Attorno alla 4a SG esiste un primo
abbozzo, ma la complessit del sistema rende questo sviluppo praticamente
continuo, e non completato neppure al momento della nascita.
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Segue il periodo fetale. A partire dalla 8a SG circa si inizia a parlare correttamente di feto
(sino a pochi anni fa tale limite era fissato attorno ai 3 mesi). Tutti gli organi e gli apparati o
sistemi arrivano pian piano alla loro struttura semidefinitiva, tale da permettere, al momento
della nascita, una autonomia fisiologica dell'organismo.
Il sistema nervoso sar la parte pi complessa e che subisce i cambiamenti pi importanti
di questa fase, oggetto di studio delle moderne Neuroscienze. Su questo processo molto delicato
incidono fortemente gli stili di vita della futura madre sul processo. Ad esempio, l'uso di alcolici,
il fumo, i farmaci e l'uso di droghe possono avere effetti sullo sviluppo del sistema nervoso e
dell'organismo in genere [41;53].
- 13 -
Mentre per ci che riguarda la palpazione dell'addome, questa non fornisce indicazioni
particolari fino al secondo trimestre di gravidanza, infatti, sar possibile valutare il fondo
dellutero solo dalla 12esima SG e lo si apprezzer oltre il margine della sinfisi pubica.
Laltezza del fondo incrementa fino al termine della gravidanza, si riduce solo quando la parte
presentata del feto scende nel segmento inferiore e la cervice si prepara al parto. Laltezza del
fondo in centimetri dovrebbe corrispondere approssimativamente alle settimane di gestazione se
si tiene in riferimento lombelicale trasversa.
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In Fig. 3 si potr vedere laccrescimento durante i mesi di gestazione; dove si pu notare come
lutero avr contorni rotondeggianti fino alla 20esima SG, quando acquisir la forma ovoidale.
Modificazioni cardiocircolatorie.
Al sistema cardiocircolatorio sono richieste notevoli prestazioni in conseguenza dello
sviluppo fetale e placentare e delle pi elevate esigenze metaboliche dell'organismo
materno. In particolare si riscontrano una modificazione del volume ematico e modificazioni
cardiache. L'aumento del volume ematico si realizza soprattutto mediante l'incremento del
volume plasmatico (il plasma pu essere definito come la parte non corpuscolata del sangue)
che inizia con la gravidanza e raggiunge il suo massimo intorno alla 32esima SG. Da questo
periodo in poi si mantiene a tale livello fino al termine della gravidanza, quando si manifesta
una lieve diminuzione. L'aumento pu variare da individuo a individuo ma sicuramente
maggiore nella gravidanza plurima, nella pluripara rispetto alla primipara e, secondo recenti
osservazioni, correlato con il peso fetale. La maggiore richiesta di ossigeno unita
all'incremento del volume plasmatico e dell'estensione del letto vascolare si traducono in un
aumento della gettata cardiaca. In conseguenza di ci tendono ad aumentare anche la
frequenza cardiaca (70 battiti per minuto nella donna non gravida; 80 battiti alla 20esima
SG; 85 battiti in gravidanza avanzata) e il volume di eiezione. Il cuore incrementa le sue
dimensioni in parte per dilatazione e in parte per l'aumento delle dimensioni delle sue cellule
(ipertrofia). In condizioni fisiologiche, tuttavia, il lavoro cardiaco non supera di molto i
livelli pregravidici grazie all'esistenza di fenomeni compensatori.
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Modificazioni dellemostasi.
Si avr un progressivo aumento del volume ematico (25 52%), con un picco a 32 SG.
Sebbene aumentino sia il volume plasmatico che la massa eritrocitaria, il volume plasmatico
aumenta di pi. Questo determina unemodiluizione fisiologica in gravidanza che raggiunge
il suo picco attorno alla 30esima SG. Infatti dalla 32esima SG il volume plasmatico rimane
stabile mentre la massa eritrocitaria continua ad aumentare.
Lemostasi in gravidanza preveder quindi un aumento della produzione dei fattori della
coagulazione a livello epatico. Il netto aumento della produzione di fibrinogeno induce un
aumento della fibrina che viene poi depositata a livello endoteliale nella circolazione
uteroplacentare. A questi fenomeni associata un riduzione della fibrinolisi. Queste
modificazioni, associate allemodiluizione sembrano essere risposte fisiologiche volte ad
evitare catastrofiche emorragie postpartum. Per renderanno la gravidanza uno stato di
ipercoagulabilit.
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- 18 -
- 19 -
gravidanza. Quest'ultima, associata alla costante diminuzione del tono venoso, determina la
facile comparsa di emorroidi.
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o Amniocentesi
E stata la prima tecnica di diagnosi prenatale introdotta nella pratica clinica ed
tuttora la pi utilizzata.
la tecnica di elezione per la diagnosi citogenetica (parte corpuscolata) e dosaggio
alfa feto proteina (parte non corpuscolata).
Rischio aborto: 0,5% e tempi di risposta di 12-20 giorni.
Periodo ottimale: 15-17 SG (quantit di liquido amniotico 20 ml)
Prelievo: 15-20 ml a livello trans-addominale con un ago da spinale (20G) sotto
continuo controllo ecografico, come in Figura 6.
Lunica impossibilit alla esecuzione del prelievo di liquido amniotico
lanidramnios; in questo caso si procede alla villocentesi tardiva.
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o Cordocentesi
Consiste in un prelievo di sangue fetale eseguito mediante ago introdotto per via
trans-addominale sotto continua guida ecografica.
Periodo: dalla 20 SG fino al termine.
Tecnica: il prelievo pu essere eseguito allinserzione placentare del funicolo o nel
tratto intra-epatico della vena ombelicale.
o Fetoscopia
Periodo: ottimale dopo 18 SG
Tessuto fetale (cute, fegato)
Visualizzazione diretta: feto e prelievo tessuto con endoscopio
Diagnosi: genodermatosi, difetti enzimatici tessuto-specifici
Rischio complicanze: maggiori rispetto alla cordocentesi.
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Entrambe le metodiche (invasiva e non-), permettono per la prima volta ai futuri genitori di
entrare in contatto con il proprio bambino sia attraverso le immagini nel caso dellecografia sia
attraverso la visione del consistente materiale embrio-fetale.
Capita che questi esami vengano vissuti dalla coppia con ansia per un esito non positivo.
Fortunatamente nella maggior parte dei casi lansia generata dal test diagnostico scompare di
fronte allesito rassicurante dellesame cromosomico mentre, dinanzi ad una malformazione
fetale, i genitori sono oggi impegnati a decidere tra linterruzione della gravidanza o la sua
continuazione. Dolorosa scelta che inevitabilmente propone il senso che per ognuno ha la vita, la
morte, la libert ed il diritto a decidere.
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tossicodipendenza;
sindromi immunitarie;
nefropatie;
diabete;
epilessia;
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ipertensione gestazionale;
gravidanza multiple;
malformazioni uterine;
miomi uterini;
Non meno importanti saranno le possibili infezioni in gravidanza che sar giusto tenere
sotto controllo. Le principali infezioni pericolose per il feto sono raggruppate sotto la sigla
TORCH:
Toxoplasmosi
Eziologia: Toxoplasma Gondii;
Modalit di trasmissione: gatto come ospite definitivo;
Vie di trasmissione: carne poco cotta, verdure non/poco lavate;
Danno fetale: cerebrale, neurosensoriale, sistemico;
Suscettibilit: tutta la gravidanza;
Prevenzione: misure igieniche;
Terapia: antibiotici (rovamicina soprattutto).
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Rosolia
Eziologia: Virus della Rosolia;
Modalit di trasmissione: contagio interumano;
Danno fetale: cerebrale, neurosensoriale, sistemico;
Suscettibilit: < 16 SG;
Prevenzione: vaccinazione;
Terapia: nessuna.
Citomegalovirus
Eziologia: Citomegalovirus;
Modalit di trasmissione: contagio interumano (soprattutto urine lattanti);
Danno fetale: cerebrale, neurosensoriale, sistemico;
Suscettibilit: tutta la gravidanza;
Prevenzione: (misure igieniche);
Terapia: controlli vari.
Herpes virus.
Eziologia: Herpes Simplex;
Modalit di trasmissione: abbassamento delle difese immunitarie (se gi comparso in
precedenza);
Danno fetale: ritardo dello sviluppo, microcefalia o idrocefalia, compromissione della
vista e di altri organi (se la gravida contrae il virus per la prima volta);
esantema diffuso, manifestazioni a carico della mucosa del naso e della bocca,
congiuntivite, infezioni disseminate a vari organi, encefalomeningite (se Herpes genitale
al momento del parto);
Suscettibilit: al momento del parto se presenza di Herpes genitale;
Terapia: a base di antisistemici virali (se prima contrazione dellinfezione);
utilizzo di farmaci per uso locale, pomate o cerottini ad azione antivirale,
antinfiammatoria o anestetica (se gi comparso in precedenza).
In generale, sarebbe bene tracciare una sierologia allinizio della gravidanza per
identificare i soggetti immuni, realizzando controlli seriati nelle pazienti recettive [23-47].
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Lattesa di un figlio, come gi stato messo in evidenza da diversi autori [4], rappresenta
per ogni donna un momento di grandi cambiamenti. un evento cruciale e il modo di viverlo
influenzato da fattori, oltre che biologici, anche psicologici, sociali ed economici.
Durante questo periodo ci che avviene nel corpo avviene anche nella mente: si
susseguono una serie di aggiustamenti di ordine fisico, mentale e pratico che provocano un certo
impatto su tutte le parti interessate. Nasce in gravidanza il bisogno di una nuova immagine di s
come donna in relazione alle figure genitoriali, al partner e ai rapporti sociali. Compare uno stato
psichico, in cui si ripropongono conflitti psicologici dei primi periodi dello sviluppo a cui
necessario trovare soluzioni nuove e diverse da quelle esperite nellinfanzia e nelladolescenza.
La gravidanza, in particolar modo la prima, pu essere considerata come un'opportunit per
acquisire una nuova posizione di equilibro sia all'interno del proprio mondo interiore di infanzia,
sia sul piano esterno delle relazioni interpersonali dell'et adulta. quindi proprio la tensione
interiore a rendere di vitale importanza, in questa fase, il sostegno dell'ambiente circostante, vale
a dire del partner, della famiglia e della societ nel suo complesso.
La gravidanza e il post parto possono essere concepite come un unico processo che
comprende entrambi: la maternit. Diventare madre infatti unesperienza unica nella vita che
inevitabilmente influenza molti aspetti, quali, quello della vita individuale, di coppia, della
famiglia allargata e sociale [22].
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Negli ultimi decenni hanno avuto luogo grandi cambiamenti nel comportamento sociale e
sessuale delle donne: recentemente la maternit rappresenta un tema che si pu definire ai
margini della cultura e dellidentit femminile, essendo ormai superato il tradizionale assioma
che legava donna e madre in un binomio inscindibile.
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Robinson et al [49], descrivono lattaccamento della madre al figlio come quello che
probabilmente il legame pi forte tra gli esseri umani. Innanzitutto perch il bambino ha
vissuto nove mesi nel grembo materno e successivamente perch la madre ne ha assicurato la
sopravvivenza. Enfatizzano, inoltre, lunicit e specificit di questa relazione che perdura nel
tempo.
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Questo tipo di attaccamento va ben oltre gli elementi tangibili, come i movimenti fetali, ma
include passaggi come la preparazione e ladattamento alla gravidanza. Gi prima della nascita,
una madre in grado di concettualizzare il proprio bambino e di fare progetti sul modo in cui la
presenza del bambino contribuir alla vita familiare.
Passando a considerare laspetto regressivo, si osserva che esso un fenomeno che tende a
riportare la donna gravida a esperienze di tipo infantile ed conseguenza del processo di
identificazione che avviene tra madre e figlio. Mano a mano che la madre sente di avere una vita
che cresce in lei tende a identificarsi sempre pi con il suo bambino, venendosi cos a creare
unimmagine fantasmatica, immaginaria, di un bambino ideale. Parallelamente a questo vi
anche lo sviluppo del timore di perdita del figlio o di una sua eventuale malformazione [20].
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Per ci che riguarda gli aspetti psichici, questi sono caratterizzati tanto da componenti
gratificatori quanto da componenti dangoscia.
In questi due aspetti si ritrovano sia gli elementi legati alla vita che quelli evocanti la
morte; infatti, proprio nel momento in cui il vivere trova la sua spinta iniziale, vi il timore che
il processo non vada a compimento. Pertanto tutta la gravidanza permeata da queste due forze,
con andamenti ciclici.
Inoltre, ogni gestazione, anche se molto desiderata e con un decorso senza complicazioni,
pu suscitare sentimenti contraddittori: la gravidanza non da intendersi come un intervallo di
vita costellato di sole gioie e speranze, come si vorrebbe nella sua concezione pi romantica, ma
spesso si presenta come un periodo caratterizzato anche da fragilit psicologiche, ansie, timori e
angosce. Queste accompagnano pi o meno silenziosamente tutto il processo e possono emergere
con maggiore intensit in prossimit del parto [59].
Quando si sta per diventare madre, sempre per la prima volta: per la donna lesperienza
della gravidanza vissuta, appartiene ogni volta ad un territorio a lei sconosciuto, anche se gi
sperimentato. E come ogni nuova esperienza porta con s angosce, paure, solitudine e sofferenza
che spesso si manifestano senza preavviso, cogliendo la donna di sorpresa. facile pertanto che
una donna viva una molteplicit di sentimenti contrastanti e che rester incuriosita e spaventata
dalla diversit di questi.
Fin dal momento del concepimento, si verificano nella donna una serie di cambiamenti non
solo esterni ma soprattutto interni: la gravidanza pu essere considerata oltre che una fase di
sviluppo anche unesperienza di crisi.
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Una donna non prova mai un sentimento di onnipotenza come nel momento in cui d vita a
un altro essere umano. Si tratta di una prerogativa riservata al sesso femminile e la donna, in quel
momento, pi che in ogni altro della sua vita, si sente investita di un potere enorme. Al tempo
stesso, tuttavia, pu accadere che la futura madre, nell'identificarsi con il proprio bambino,
regredisca emotivamente a uno stadio infantile.
La prima gravidanza, in particolare, pu configurarsi come un momento di crisi nella
ricerca di identit di una donna.
La gravidanza e il parto, infatti, rappresentano situazioni di notevole stress fisico e
psicologico che possono sfociare, sotto sfavorevoli condizioni interne ed esterne, verso soluzioni
di tipo patologico [11].
Supponiamo che una giovane donna viva nelle migliori condizioni possibili, che sia felicemente
sistemata e che, sia lei che il marito, attendano con ansia di veder realizzati i loro desideri di
infanzia divenendo genitori di un bambino vero. La donna sa che sar sostenuta dal marito
durante la malattia pi felice e sana della sua vita. inoltre ben consapevole che i disturbi ed i
cambiamenti corporei indotti dalla gravidanza sono temporanei e che, al termine di essa, avr un
bambino come ricompensa per i suoi disagi. Eppure, con tutte le gioie e i piaceri che una
gravidanza desiderata pu arrecare, alla notizia di essere incinta la donna pu provare paure e
ansie inaspettate: pu avvertire un nuovo e insolito senso di solitudine, causato dalla
consapevolezza di dover portare in s il bambino e affrontare da sola (per quanto il marito possa
darle sostegno e amore) l'esperienza ignota del parto. Pu sentirsi infelice per l'imminente perdita
di libert, poich la nascita del suo bambino creer il legame della relazione madre-figlio dal
quale non si liberer mai.
Fortunatamente comunque, la gravidanza un processo la cui durata consente alla futura
madre di adattarsi a divenire tale, sia fisicamente sia emotivamente. Allo stesso tempo la madre
deve poter rimanere quella bambina che era stata, per identificarsi con il bambino che porta in
grembo.
Lei pu sentirlo, anche se non pu vederlo, come un'estensione del proprio s.
Nel corso di questo processo ogni neo-madre sviluppa un assetto mentale che sar diverso
da quello che aveva in precedenza. Questo nuovo assetto materno determiner i pensieri della
donna, le speranze, le paure, influenzer le emozioni e le azioni, imprimer una svolta nelle
scelte e nelle abitudini.
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Studi riguardanti periodi di gravidanza pi avanzati [7] sono riusciti a riportare in modo
generale dati significativi riguardo limpatto emotivo derivante dalluso dellecografia. Dopo
l'esposizione ecografia 2D e 3D risultato un aumento dellattaccamento materno-fetale,
soprattutto nelle donne che ricevono il loro primo esame ecografico a circa 12 SG.
Lecografia, quindi, ha un impatto positivo sullattaccamento materno-fetale, in particolare nel
primo trimestre [55].
L'impatto determinato dalla nascita e dalla presenza fisica del bambino permette che la
realt irrompa nelle speranze e nei sogni dei genitori, cos che la loro immagine idealizzata viene
a essere necessariamente modificata.
Dopo il parto il bambino non pi una fantasia e certamente non neppure un giocattolo.
In questo momento, quindi, necessario stabilire una relazione reale con un bambino reale. Il
piacere legato alla prospettiva della realizzazione di desideri a lungo vagheggiati e l'orgoglio di
un'acquisizione cos esaltante vengono a misurarsi con la realt dell'essere genitori con tutte le
frustrazioni, le preoccupazioni e le delusioni che ci comporta. Dopo la nascita, cos, ha inizio un
periodo di adattamento, segnato in primo luogo dalla nuova condizione di separazione fisica. La
madre, il cui corpo ha protetto il bambino per nove lunghi mesi, prova ora un senso di vuoto e
deve pertanto rassegnarsi alla separazione e alla solitudine. Allo stesso tempo, per, necessario
che da un lato, mantenga una fusione emotiva con il proprio bambino, come se costituisse con lui
ancora un'unit, dall'altro, impari a riconoscerlo come un individuo distinto da s e parte del
mondo esterno.
Un processo cos delicato e complesso pu richiedere giorni, settimane e persino mesi.
Soltanto dall'interazione con il bambino pu svilupparsi un vero amore materno.
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Si impara a essere madre dal contatto con un bambino in carne e ossa e ogni donna ha un suo
ritmo di apprendimento. importante sottolinearlo, perch alcune donne possono sentirsi
disorientate e avere sensi di colpa, se non riescono a provare immediatamente un amore
travolgente per il proprio bambino. Spesso l'allegria e il sollievo per un parto riuscito sono
seguiti da un periodo di depressione e delusione della madre.
In questo caso lo staff dei medici dell'ospedale pu svolgere un ruolo fondamentale
nell'aiutare la donna a superare il trauma del parto, facendo in modo che la neo-mamma possa
sentirsi curata per s stessa, quasi fosse una bambina.
fondamentale, pertanto, concedere alla puerpera il tempo necessario perch possa
costruirsi un rapporto con il bambino. In tal senso rivestono un ruolo di fondamentale importanza
per la madre gli elementi vitali del contatto corporeo e dell'olfatto che accompagnano e
caratterizzano ogni rapporto intimo.
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Lo spazio fisico pronto, quello mentale si sta adeguando ed ora il momento in cui una
futura madre inizia a creare uno spazio concreto allinterno della propria casa e della propria
vita: si concentrer sul momento del parto, sul ritorno a casa, sulla logistica della casa, sul
corredino, sul sopporto nel post partum, e tanto altro ancora.
Inizier cos a realizzare che a breve arriver un bambino ed, insieme a lui, far spazio al
ruolo che avr allinterno della propria vita e ai cambiamenti che apporter.
Il parto quindi rappresenter lultimo step di questo percorso, iniziato con la fecondazione.
Segna il primo processo di separazione di un altro individuo da s; il dolore ha la funzione
protettiva, di marcare in modo deciso questa differenziazione, in quanto apertura alla nuova
esperienza dellincontro tra la madre e il suo bambino.
A livello personale lesperienza del dolore, con la modalit con cui vissuto, rappresenta un
evento da integrare nella propria maturazione: la donna attraversa uno sconvolgimento del
proprio confine corporeo (dilatazione, apertura, anche lacerazione) e poi, dal punto di vista
psichico, sperimenta il senso del proprio limite, il senso della perdita di controllo, la possibilit
di scoprire come contenere le proprie sensazioni e le proprie emozioni dallintensit ignota e
imprevedibile. Alla sua conclusione assistiamo a una ricomposizione dellesperienza nella sua
globalit, attraverso la narrazione della storia personale, unica e irripetibile testimonianza che ha
lo scopo di restituire coerenza alla donna e di vedere il bambino come persona e altro da s.
Daltra parte, molte donne che hanno dovuto ricorrere al cesareo per motivi ostetrici,
riportano un senso di inadeguatezza e di fallimento, senso di colpa, di nascita incompleta, senso
di aver mancato al ruolo di partecipante attivo al parto. Ci rimanda al modo con cui lesperienza
di parto mancato integrata poi nei propri significati personali e se si tender a valutare il
proprio valore in termini di prestazione ottimale (il parto attivo spontaneo, naturale) nei
confronti di se stessa e degli altri.
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Invece, la definizione di aborto data della Societ Italiana di Medicina Perinatale (SIMP)
la seguente:
Laborto rappresenta un evento clinico che in seguito ad un inizio spontaneo del travaglio,
a qualsiasi stadio dopo limpianto, porta allespulsione parziale o completa del prodotto del
concepimento. Rappresenta altres un evento nel quale il feto, se presente, pesa 499 grammi o
meno o, qualora il peso sia sconosciuto, la gravidanza durata meno di 22 settimane di
gestazione complete o il feto risulta minore di 25mm di lunghezza.
Complessivamente, circa il 12-15% di gravidanze clinicamente riconosciute si conclude
con un aborto spontaneo [69] e pu essere ricorrente nel 2 3% di questi casi, con un crescendo
della frequenza all'aumentare dell'et materna.
Aborto completo
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Aborto incompleto
Quando si interrompe, con la morte del feto, levoluzione della gravidanza, e quindi si
verifica lespulsione parziale di materiale abortivo, come viene illustrato nella Figura 8.
Con lecografia si evidenzier la persistenza nellutero di residui di materiale abortivo (residui
embrio-fetali e/o annessiali).
In conseguenza di ci continua con variabile entit una perdita di sangue, talora associata a
dolore dovuto alla contrazione dellutero che cerca di espellere spontaneamente il materiale
abortivo. Lo svuotamento dellutero (mediante isterosuzione o revisione della cavit uterina,
detta anche raschiamento) pone termine al sanguinamento e al dolore.
- 44 -
Aborto interno
Quando non si ha unespulsione del materiale fetale/embrionale dopo 24h dalla morte dello
stesso, come mostrato in Figura 9.
Nellevoluzione naturale di un aborto spontaneo solitamente larresto dellevoluzione della
gravidanza (cio la morte del feto) pu non comportare sintomi. Talvolta lunico segno che fa
sospettare laborto la scomparsa dei comuni sintomi della gravidanza, ad esempio la nausea o
la tensione del seno. Va detto peraltro che tali segni, pur in una gravidanza in normale
evoluzione, non sono sempre cos chiaramente presenti in tutte le donne. Dopo un variabile
periodo di tempo (giorni o anche settimane) dalla morte dellembrione compaiono dei sintomi
(perdite di sangue e dolore) dovuti al tentativo dellutero di espellere il materiale abortivo. Molto
spesso la diagnosi di aborto ritenuto viene fatta casualmente, in una donna con sintomi assenti o
molto modesti, in occasione di un controllo ecografico. In tale circostanza si documenta
lesistenza in utero di una gravidanza, ma senza i segni di vita del feto (battito cardiaco e
movimenti fetali).
- 45 -
Minaccia di aborto
Quando vi sono sintomi (dolore e/o perdite di sangue) che fanno temere il rischio che la
gravidanza possa interrompersi con un aborto, ma vi sono segni che indicano che la gravidanza
tuttora in corso; ad esempio potrebbero esservi perdite di sangue e nel contempo lecografia
permette di visualizzare lembrione con il battito cardiaco presente.
possibile la regressione della sintomatologia.
In Figura 10 si pu vedere come, in questo caso, si presenti un collo chiuso ed un feto vitale.
- 46 -
Aborto inevitabile
Aborto ritenuto
Lespulsione del prodotto del concepimento non avviene entro le 8 settimane che seguono
laccertata morte dellembrione/ feto.
Aborto in atto
Aborto precoce
- 47 -
Aborto tardivo
Aborto infetto
Aborto settico
Le cause di aborto spontaneo sono innumerevoli, tant vero che un elenco esaustivo non
esiste e non avrebbe utilit. Nella maggioranza dei casi di aborto spontaneo la causa non
riconoscibile, molto spesso si tratta di episodi sporadici, cio non legati a fattori presenti in
maniera continuativa nella stessa donna, e quindi non necessariamente ripetitivi. In tali casi pu
esservi una causa genetica e spesso legata all' et materna. E' infatti noto che il rischio di aborto
spontaneo cresce con l'aumentare dell' et, potendo raggiungere il 40% di possibilit nelle donne
oltre i 40 anni.
Utile allatto pratico appare invece una sintetica distinzione delle principali cause per
epoca gestazionale, come in Tabella 1.
Cause materne
Fattori immunologici
letali
- 48 -
ABORTO PRECOCE
Cause embrio/fetali
-
Aneuploidie
embrionali
Cause materne
e/o
traslocazioni
vita
Endocrinopatie
(diabete,
ipo/ipertiroidismo,
ABORTO TARDIVO
Cause materne
-
Incompetenza cervico-istmica
Malformazioni uterine
Ipertensione grave
Nefropatie gravi
Diabete grave
Le cause possono riguardare anche problematiche genetiche, infatti l80% degli aborti su
base genetica ascrivibile a forme di aneuploidie derivanti dellalterazione della gametogenesi
femminile (preponderante) e maschile; da errate mitosi nelle prime fasi di divisione blastomerica
o da fertilizzazioni anomale da cui originano embrioni polipoidi.
In campo autoimmune, invece, la sindrome da anticorpi anti fosfolipidi (PL) resta la
maggior causa di aborto, attraverso lo sviluppo di processi trombotici Lupus Anti Coagulant
(LAC) - dipendenti a carico della decidua basale.
- 49 -
Il human Chorionic Gonadotropin (hCG) test, infine, con risultato positivo indicher la
gravidanza, ed altamente specifico sin dal secondo giorno di ritardo delle mestruazioni.
LhCG una sostanza che viene prodotta molto precocemente dopo il concepimento e che
aumenta costantemente fino al terzo mese di gravidanza; la sua presenza nellurina fa si che il
test di gravidanza risulti positivo. In alcune situazioni pu risultare utile misurare la quantit
della hCG nel sangue, infatti, laumento della produzione dell' hCG (valutato su pi prelievi
nellarco di un certo periodo di tempo) consente di documentare una sua attiva produzione da
parte della placenta e ci indirettamente ci da informazioni sullevoluzione della gravidanza.
Ovviamente la visualizzazione ecografica di un feto vitale toglie valore allhCG: le immagini
ecografiche parlano da s senza bisogno di ulteriori commenti. Ma talora, nelle fasi pi precoci
della gravidanza, di fronte ad immagini ecografiche dubbie, il dosaggio della hCG pu essere
di aiuto nella valutazione del caso.
Mentre per ci che riguarda la prognosi, questa deve essere doppia, andando a valutare sia
gli eventuali rischi per il feto, che per la donna.
- 50 -
Lecografia transvaginale (TV) sufficiente nella maggior parte dei casi a definire i dubbi
diagnostici e prognostici poich consente:
-
di identificare, dalla
lievemente iperecogene;
-
I possibili trattamenti non sono molti, se non lasportazione del materiale embrionale ed
ovulare della cavit uterina, attraverso:
Astensione terapeutica
Se la paziente presenta un aborto completo con spessore endocavitario successivo minore
ai 12mm, si pu ipotizzare una condotta di attesa.
Quando i valori hCG sono < 1500 Ui/l (stabili o in regressione in controlli seriati), la
maggior parte delle donne con et gestazionale di 8 13 SG non mostra ritenzione di materiale
ovulare alle successive valutazioni ecografiche. In questi casi latteggiamento di attesa da
considerarsi lopzione di prima scelta. Tuttavia, in caso di persistenza di residui ovulari ed
abortivi oltre il limite di 8 15 gg, o in caso di gravidanza oltre la 14 SG, preferibile un
trattamento, sia esso medico o chirurgico [25].
Trattamento medico
I presidi pi utilizzati oggi in tutto il mondo sono gli analoghi delle prostaglandine E2 e
F2 ed, in specie, il gemeprost e il misoprostol (non Italia). Se lepoca di gestazione supera le 14
SG o le 20 SG, la revisione chirurgica della cavit uterina richiede di default una preparazione
farmacologica.
Tra i protocolli di maggiore efficacia e pi rapida attenzione troviamo:
-
Gemeprost per via vaginale, 1mg ogni 12h fino a dilatazione ottenuta;
- 51 -
Trattamento chirurgico
In caso di fallimento del trattamento medico, o in alternativa ad esso, nonch quando vi sia
ritenzione del prodotto del concepimento o rischio di infettivit, si deve ricorrere al trattamento
chirurgico. Questo consiste nella revisione della cavit uterina tramite curettage, associato o
meno ad isterosuzione. Nel caso in cui il canale cervicale sia chiuso, consigliabile pretrattare la
paziente farmacologicamente.
Tre saranno i fattori da tenere in considerazione per valutare il rischio di aborto ricorrente:
1.
2.
3.
3 Aborti spontanei:
60%
1 Gravidanza regolare:
11%
- 52 -
cromosomici
malattie monogeniche
multifattoriali
fattori anatomici
-
congeniti
acquisiti
anomalie endocrine
-
diabete mellito
disfunzioni tiroidee
fattori infettivi
-
batteri
virus
fattori immunologici
-
autoimmuni
aPLs
altri anticorpi
alloimmuni
fattori vari
-
ambientali
stress
malattie mediche
fattori maschili
esercizio
abitudini tossiche
- 53 -
Non vi consenso tra le attuali linee guida per la gestione di aborto spontaneo ricorrente,
in particolare sulla questione se l'analisi cromosomica dovrebbe essere offerta dopo 2 o 3 aborti
spontanei.
LRCOG raccomanda lanalisi cromosomica dopo 3 aborti spontanei, mentre
lAmerican
Sempre secondo Alijotas-Reig et al [3], anche se alcuni autori sostengono limportanza dello
screening per la malattia tiroidea in tutte le donne in et riproduttiva, al momento, lo screening di
routine e il trattamento medico di disfunzione tiroidea in gravidanza sono oggetto di discussione.
Tuttavia, gli anticorpi tiroidei dovrebbero essere valutati nelle donne con aborto spontaneo
ricorrente compresi quelli con aPL.
Le concentrazioni sieriche di progesterone non sono predittive di esito della gravidanza.
Non vi alcuna prova conclusiva che LPD associata allaborto spontaneo ricorrente, per cui gli
sforzi per la diagnosi e per il trattamento di questa entit nelle pazienti con aborto spontaneo
ricorrente non sono giustificati.
Nei casi di aborto spontaneo ricorrente associati a iperprolattinemia, malattie della tiroide e
tumori ipofisari dovrebbe essere esclusi.
Ci potrebbe essere una correlazione tra la malattia celiaca materna e aborto spontaneo, in
modo che lo screening basato sull'anti-transglutaminasi con anticorpi IgA nelle pazienti con
aborto spontaneo ricorrente potrebbe sembrare ragionevole.
Le linee guida del RCOG consigliano unecografia del bacino delle donne con aborto
spontaneo ricorrente, ma questa raccomandazione non basata su evidenze pubblicate.
- 54 -
Non esistono dati oggettivi per stabilire una relazione tra infezioni TORCH, vaginosi
batterica e aborto ricorrente.
Mentre alcuni autori raccomandano lo screening per le infezioni vaginali, gli altri non sono
d'accordo e credono che lo screening sistematico sia inutile. Le donne con aborto spontaneo
ricorrente dovrebbero eseguire test per il lupus anticoagulante, anticardiolipina e anti-beta2
glicoproteina anticorpale I, mediante analisi standard [3].
- 55 -
Ovviamente, ogni nazione ha una sua specifica connotazione legislativa, che deriva da una
serie di condizioni, in particolare dalla storia, dalla cultura, ma anche dai fatti avvenuti nella
societ.
In tutti i paesi dEuropa oggi laborto legale, pur con delle differenze nella possibilit di
ottenerlo, eccetto che in Repubblica dIrlanda, Irlanda del Nord, Malta, S. Marino, Vaticano,
Andorra, Liechtenstein e Lussemburgo.
Fino alla prima met del XX secolo, laborto era permesso solo per salvare la vita della
donna. In pratica, in Europa permesso laborto per salvaguardare la vita della donna nel 93%
dei paesi, la salute fisica un elemento considerato nell86% dei paesi, la salute mentale
nell84%. Laborto su semplice richiesta della donna previsto nel 53% delle legislature.
Allinterno delle leggi in Europa, ci sono per importanti variazioni, per esempio, sui limiti
dellepoca gestazionale o sullaborto in caso di minorenni. In Figura 12, vengono rappresentate
le posizioni prese delle varie nazioni nel mondo.
- 56 -
Legale
Legale in caso di stupro, rischio per la vita della madre, problemi di salute fisica o mentale, fattori
socioeconomici, e/o malformazione del feto
Illegale salvo che in caso di stupro, rischio per la vita della madre, problemi di salute fisica o mentale, e/o
malformazione del feto
Illegale salvo che in caso di stupro, rischio per la vita della madre, e/o problemi di salute fisica o mentale
Illegale salvo che in caso di rischio per la vita della madre, e/o problemi di salute fisica o mentale
Illegale senza eccezioni
Legislazioni regionali differenti
Nessuna informazione
Fig. 12 Mappa che sintetizza le posizioni della legislazione sullaborto nel mondo.
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In Italia, linterruzione volontaria di gravidanza permessa dal 1978 con la Legge 194 del
22 maggio 1978 (vedi Figura 13).
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Fig. 13 Legge 22 maggio 1978, n. 194 Norme per la tutela sociale della maternit e sullinterruzione
volontaria della gravidanza (Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale: Gazzetta Ufficiale del 22 maggio 1978, n.
140).
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Art. IV
Il termine di 90 giorni entro cui ricorrere allIVG se si verificano circostanze per le quali la
prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternit comporterebbero un serio pericolo per la
salute fisica o psichica della donna, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni
economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui avvenuto il concepimento, o a
previsioni di anomalie o malformazioni del concepito.
Art. VI
LIVG pu essere praticata dopo i primi 90 giorni solo se:
1. la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna;
2. sono accertati processi patologici, come rilevanti anomalie o malformazioni del
nascituro che determinano grave pericolo per la salute fisica e psichica della donna.
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Prima del 1978, l'interruzione volontaria di gravidanza, in qualsiasi sua forma, era
considerata dal Codice Penale italiano un reato (art. 545 e segg. cod. pen., abrogati nel 1978).
In caso di lesioni o morte della donna le pene erano ovviamente inasprite (art. 549 e 550),
ma, nel caso (...) alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 545, 546, 547, 548 549 e 550 stato
commesso per salvare l'onore proprio o quello di un prossimo congiunto, le pene ivi stabilite
sono diminuite dalla met ai due terzi. (art. 551).
Con la legge italiana sulla I.V.G. (generalmente citata come la 194) sono venuti a cadere
i reati previsti dal titolo X del libro II del Codice Penale con l'abrogazione degli articoli dal 545
al 555, oltre ad altre norme delle leggi sanitarie.
Nonostante lesigenza di una legge legalizzante dellIVG sia stata riconfermata dai
cittadini italiani con il Referendum Radicale del 17 maggio 1981 (68% i SI e 32% favorevoli
allabrogazione della legge), oggi, a distanza di 30 anni, ancora vivo il dibattito etico e morale
sul tema. Un aspetto delicatissimo della vita non solo della donna, ma dellintera societ, dove il
diritto della donna di poter scegliere liberamente la maternit si intreccia inevitabilmente con il
diritto alla vita, diritto fondamentale e parimenti tutelato dalla Costituzione, di chi (feto o
embrione non ha importanza) non pu scegliere se essere messo al mondo oppure no.
- 65 -
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ABORTO MEDICO
VANTAGGI
Evita
dellanestesia
ABORTO CHIRURGICO
SVANTAGGI
VANTAGGI
rischi
Procedura lunga (2 - 3
della
settimane).
fatto
Richiede
SVANTAGGI
Procedura breve.
Possibili
rischi
da
anestesia e chirurgia.
chirurgia.
Pu
essere
precocemente
in
parecchie
visite.
Possibili
complicazioni.
gravidanza.
Pu
essere
fatto
ambulatorialmente.
Non
pu
(non
dovrebbe)
essere
Pu
essere
eseguito
Necessaria
anche in gravidanza
struttura
avanzata.
attrezzata.
Percentuali di successo
La
elevate.
controllare
una
sanitaria
SA.
La
donna
pu
controllare le procedure.
Ha
percentuali
di
successo
leggermente
inferiori
rispetto
donna
non
pu
la
procedura.
allaborto chirurgico.
Maggiore privacy.
Permette
un
istologico
esclusione
esame
per
di
una
malattia trofoblastica.
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emorragia;
perforazione uterina;
danno intestinale;
ritenzione di materiale.
tromboflebite.
problemi psicologici.
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Questi sono gli esami ecografici attraverso cui possibile far diagnosi di patologie mal
formative che possono poi portare alla scelta, da parte della coppia, di interrompere la
gravidanza.
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Entrambi i tipi di aborto (spontaneo o indotto), sono eventi di vita simili che portano le
donne a perdere la loro gravidanza dopo un breve periodo. Tuttavia, i due eventi di vita
differiscono per aspetti importanti.
Laborto spontaneo avviene involontariamente e improvvisamente, mentre l'interruzione
volontaria di gravidanza un evento pianificato e conosciuto. Le donne con gravidanze
indesiderate sono quelle che sono stabili e contente della loro vita, che non hanno finito la loro
formazione o che hanno gi il numero di figli che desiderano. Questa categoria comprende per
anche le donne che hanno aborti a causa di difficolt finanziarie, relazioni instabili o malattie
mentali croniche [16].
Laborto unesperienza spesso vissuta dalla donna in modo traumatico. Si stima che circa
tre quarti degli aborti si verificano nelle prime 12 settimane di gravidanza.
I risultati di molte ricerche suggeriscono che, durante il primo anno successivo ad un
aborto, il 20-30% delle donne sperimenta patologie psichiatriche significative, come disturbi
depressivi e ansia [64]. Le patologie in questione si presentano pi facilmente nel caso delle
donne che affrontano una gravidanza per la prima volta: in questo caso una perdita incider
molto sui livelli di ansia riguardo alla fertilit futura [56].
Per quanto riguarda il rischio di depressione nelle donne che abortiscono una gravidanza
indesiderata, questa superiore rispetto alle donne che portano a termine la gravidanza.
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Mentre sotto il profilo ostetrico si sono ormai affermati validi protocolli che permettono
lesecuzione dellaborto sia spontaneo che indotto, altrettanto non si pu dire dal punto di vista
psicologico riguardo alla gestione emotiva e comportamentale, in quanto la madre
normalmente lasciata a se stessa e le eventuali sequele psichiche vengono trattate solo quando si
presentano, a distanza anche di anni [32].
La domanda che ci poniamo : tra un evento scelto, come l'aborto volontario e, un evento
non scelto, ma subito, come un aborto spontaneo, c' una differenza? O anche se scelto l'aborto
resta comunque una piaga nell'integrit psicofisica - spirituale della madre?
In questa sede non vogliamo fare discorsi moralistici, perch ognuno libero di decidere se
portare avanti una gravidanza o meno, ma si vuole solo spiegare quali risvolti psicologici si
possono vivere dopo linterruzione di gravidanza.
La scelta di voler esplorare l'impatto psicologico nellaborto e le dimensioni psicologiche
pi a rischio, data dal fatto che negli ultimi anni la percentuale di aborti rimane sempre alta, sia
che essi fossero spontanei o volontari.
Infatti, dopo un periodo di sostanziale declino, il numero di aborti oggi nel mondo
stabile.
Questo
quanto
emerge
dallultimo
rapporto
pubblicato
su
The
Lancet
dallOrganizzazione Mondiale della Salute (OMS) e Guttmacher Institute (organizzazione noprofit che si occupa di salute sessuale e riproduttiva). Sarebbero state circa 43,8 milioni le
interruzioni di gravidanza nel mondo nel 2008, una ogni tre in Europa e nella sua parte orientale
si registrano le percentuali pi basse al mondo, del 12%. Di questi aborti circa il 49% non era
sicuro, dato peggiore rispetto al 1995, quando le interruzioni di gravidanza che non rispettavano
gli standard di sicurezza erano il 44% [54].
Quanto allItalia, i dati dellultimo rapporto del Ministero della Salute, come noto,
confermano il trend di una progressiva ma sempre troppo lenta diminuzione delle interruzioni di
gravidanza (115.372 nel 2010, con un calo del 2,7% rispetto al 2009 e del 50,9% rispetto al
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1982, anno in cui si registrato il pi alto ricorso allaborto, ma con una natalit molto pi
elevata).
Il tasso di abortivit nel 2010 risultato pari a 8,2 per 1.000 nati, con un decremento del
2,5% rispetto al 2009 e del 52,3% rispetto al 1982. Il rapporto di abortivit (numero delle
interruzioni per 1.000 nati vivi) di 207,2 per mille, in linea con i dati mondiali.
Nel complesso, malgrado lestensione dei Paesi dove laborto lecito e dei casi in cui
interrompere una gravidanza non pi considerato un reato, e nonostante la massiccia
propaganda globale a favore di contraccettivi dogni tipo, gli aborti nel mondo vanno crescendo.
Il rapporto OMS-Guttmacher punta il dito contro le leggi restrittive che ancora vigono in molti
Paesi. Ci che si legge nello studio preoccupa, se possibile, ancor pi dei dati per lassoluta
mancanza di consapevolezza del valore della vita nascente che continua a trasparire nelle grandi
e ricche istituzioni internazionali, mascherata sotto labituale linguaggio elusivo: Le gravidanze
indesiderate avvengono ovunque. Se si vogliono raggiungere gli obiettivi dellOnu sul benessere
delle donne necessario introdurre misure per migliorare i servizi di pianificazione familiare e
lefficacia delluso dei contraccettivi, oltre ad assicurare laccesso a uninterruzione di
gravidanza sicura per la salute scrivono Gilda Sedgh e Iqbal Shah, i principali autori del
rapporto [54].
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La donna che ha subito un aborto, quindi, esso sia spontaneo o indotto, pu presentarsi con
i seguenti sintomi clinici [14]:
bassa autostima;
lutto, dal punto di vista del pianto che sembra non finire mai;
episodi di pianto incontrollato o apparentemente immotivato;
depressione - pu manifestarsi con uninsensibilit emotiva, ossia l'incapacit di
sentire gioia e tristezza;
pensieri di suicidio;
senso di colpa;
senso di alienazione da se stessi, dalla famiglia, dagli amici ed altri;
vergogna;
isolamento - ad esempio: fare delle cose, oppure evitare particolari persone e attivit,
con lo scopo di evitare la condivisione dell'esperienza abortiva con gli altri
(nello studio di Rue et al., si evince come nelle donne americane che hanno abortito
il pensare o parlare dell'argomento aborto viene evitato dal 50% delle stesse);
rabbia, spesso profondamente seppellita, ma a volte esplosiva;
difficolt nel concentrarsi;
disordini del sonno uniti ad incubi/sogni che hanno a che fare con bambini;
allucinazioni auditorie del pianto di un bambino;
flashbacks dell'esperienza dell'aborto - episodi che possono scattare apparentemente
dal nulla, ma spesso ci sono delle "mine" nella memoria che li fanno scattare, ad
esempio, il rumore dell'aspirapolvere della casa, la quale ricorda gli attrezzi di
suzione della procedura; musica e suoni che si sentivano durante l'intervento o
durante il ricovero; la tessera sanitaria; le visite ginecologiche (spesso evitate dalle
donne dopo l'IVG);
problemi di relazione;
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difficolt con l'intimit - le donne spesso si allontanano dai rapporti intimi con un
uomo per paura di dover rivelare vicende del proprio passato, incluso l'aborto o gli
aborti, o per paura di restare incinta di nuovo; inoltre l'aborto aumenta il rischio di
disfunzioni sessuali di circa 2 volte [37];
disturbi alimentari;
automutilazione;
dolore fisico - le donne possono raccontare dolore all'addome, alla schiena oppure
dolori mestruali, questi possono essere dolori organici, a volte causati da
complicazioni
dell'intervento
abortivo,
oppure
potrebbero
essere
dolori
psicosomatici;
insensibilit fisica;
ipervigilanza, nervosismo e agitazione;
difficolt nelle gravidanze successive - ci pu essere un alto livello di ansia durante
la gravidanze, oppure paura della possibilit di vivere un'altra perdita di gravidanza;
difficolt in successivi travagli e parti - ad esempio parti che iniziano e si fermano,
oppure che non progrediscono, provocando la necessit di un parto cesareo;
incapacit di formare un forte legame con i figli nati dopo - pu capitare che alcune
donne descrivano molta difficolt nell'allattare, nel dar da mangiare con il biberon,
nel cambio dei pannolini, in qualsiasi attivit che richiede contatto intimo con il
neonato. Il legame che si sviluppa si caratterizza da comportamenti troppo protettivi
contemporaneamente ad un certo distacco emotivo;
fascino o attrazione-ossessione per la gravidanza - una reazione che nella sua
manifestazione pi acuta pu portare a comportamenti bizzarri;
comportamenti che distanziano la donna dai bambini, dalle gravidanze e dall'aborto spegnere la TV oppure cambiare canale durante la pubblicit sui neonati o quando
arriva una notizia sull'IVG; evitare battesimi, compleanni ed altri eventi e luoghi
dove si troveranno dei bambini, etc;
sovracompensazione nella carriera o vita professionale - succede soprattutto con la
donna che scelse l'aborto per finire l'universit o per raggiungere certe mete
professionali;
coinvolgimento con il movimento "a favore della vita" oppure il movimento "proabortista";
abuso di bambini - se non hanno elaborato un lutto per il bambino o i bambini
abortiti, alcune donne possono non avere i mezzi adeguati per affrontare
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pubblicato una metanalisi sulle conseguenze psichiatriche e psicologiche dellaborto sulle donne:
su 36 studi esaminati, 13 indicano che le donne che hanno abortito volontariamente hanno un pi
alto rischio di depressione, ansia o abuso di sostanze [9].
Nellaprile 2012 un team di ricercatori cinesi dellAnhui Medical Colledge nel loro
studio The Impact of Prior Abortion on Anxiety and Depression Symptoms During a
Subsequent Pregnancy, pubblicato dal
rilevato che le donne che hanno abortito, rispetto a quelle la cui gravidanza ha potuto proseguire,
si mostravano in media il 114% pi portate a stati di ansia e depressione, a prescindere che
laborto fosse spontaneo o scelto. Su questo studio interessante il commento della dottoressa
Priscilla Coleman, professoressa allo Human Development and Family Studies della Green State
University in Ohio: Anche in una cultura in cui laborto diffuso e viene ordinato dal governo
dopo che le donne partoriscono gi una volta (nella Cina moderna ancora vietato avere pi di
un figlio a famiglia), lentit dei rischi psicologici paragonabile a quelli individuati in altre
parti del mondo[66].
oggi la pi grande stima quantitativa dei rischi per la salute mentale associati allaborto
disponibili nella letteratura mondiale. Il campione della metanalisi ha compreso 22 studi e
877.181 partecipanti. In questo studio si concluso che le donne che hanno subito un aborto
presentano un rischio maggiore dell81% di avere problemi di salute mentale e quasi il 10% dei
incidenza di problemi di salute mentale si dimostrato di essere direttamente attribuibile
allaborto.
In particolare, le donne che avevano subito un aborto hanno registrato un aumento del 34% di
probabilit di disturbi dansia, del 37% di depressione, il 110% (pi del doppio) in pi del rischio
di abuso di alcool, il 220% (pi del triplo) in pi di consumare cannabis e il 155% in pi del
rischio di suicidio.
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I ricercatori si augurano che queste informazioni vengano fornite alle donne in procinto di
abortire [21].
Bioetica y Etica Medica stato pubblicato uno studio di due ricercatori del Dipartimento di
Psicologia e Psichiatria dellUniversit di Granada (Spagna), i quali sostengono che nessuno
studio di ricerca ha mai scoperto che laborto indotto sia associato ad un esito di migliore salute
mentale, al contrario, molti studi sottolineano le significative associazioni tra laborto volontario
e labuso
di
alcool, disturbi
dansia.
Consigliano dunque di dedicare molti sforzi per la cura della salute mentale delle donne che
hanno avuto un aborto indotto [29].
Nel 2009, sulla Revista da Associao Mdica Brasileira (RAMB), uno studio
scientifico ha rilevato che le donne che hanno avuto un aborto indotto sono risultate pi ansiose e
depresse, piene di sentimenti problematici e bisognose di un sostegno psicologico [10].
Psychiatry, ha stabilito che il 18,2% delle donne nel post-aborto soddisfano i criteri per una
diagnosi di Post-Traumatic Stress Disorder entro i tre mesi dallinterruzione di gravidanza. La
ricerca stata condotta da ambienti in cui vengono eseguiti aborti per trovare un migliore
anestetico a possibili problemi futuri [61].
i risultati di uno studio incentrato a valutare lansia e la depressione nelle donne che hanno
sperimentato un aborto spontaneo o un aborto indotto. I ricercatori hanno rilevato che laborto
spontaneo porta ad un livello significativamente pi alto di ansia e depressione nei primi dieci
giorni rispetto alla popolazione generale, mentre laborto indotto causa livelli significativamente
pi alti di ansia e depressione fino a 6 mesi [16].
Nel gennaio 2006 sul Journal of Child Psychology and Psychiatry apparso
un importante studio epidemiologo -il pi grande del suo genere a livello internazionalesponsorizzato dal Canterbury Health and Development Study e realizzato da D.M. Fergusson,
L.J. Horwood e E.M. Ridder. I ricercatori hanno rilevato, basandosi su un campione di ricerca di
un grande studio longitudinale, che in Nuova Zelanda le donne sotto i 25 anni, che avevano
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avuto un aborto indotto, presentavano un alto tasso di rischio di avere problemi di salute mentale
(42%) tra cui depressione, ansia, comportamenti suicidi e disturbi da abuso di alcool (50%)
e sostanze illecite (67%) rispetto a coloro che non erano mai state in gravidanza (21%) e di
coloro che avevano proseguito la gravidanza (35%). La conclusione dello studio che i risultati
suggeriscono che laborto nelle donne giovani pu essere associato ad un aumentato rischio di
problemi di salute mentale [27].
Nel 2005, sul Medical Research Methodology (BMC) sono apparsi i risultati di uno
studio di 5 anni che ha analizzato le conseguenze psicologiche di aborti indotti e aborti spontane.
I ricercatori norvegesi hanno rilevato che le donne dopo un aborto spontaneo hanno maggior
disagio mentale nei primi 6 mesi rispetto a coloro che avevano subito un aborto volontario.
Tuttavia hanno mostrato un miglioramento significativamente pi veloce da complicazioni come
dolore, senso di colpa e rabbia. Le donne che avevano subito un aborto indotto hanno invece
mostrato complicanze significativamente maggiori nei 2-5 anni successivi allintervento, come
sentimenti di colpa e vergogna rispetto a chi ha subito un aborto spontaneo. Rispetto alla
popolazione generale, le donne che hanno subito laborto indotto mostrano punteggi
significativamente pi elevati di ansia e depressione, mentre coloro che hanno avuto un aborto
spontaneo mostrano gli stessi valori solo nei primi 6 mesi. I ricercatori concludono dunque che le
donne sottoposte ad un aborto volontario mostrano valori di complicanze psicologiche pi
elevati rispetto alla popolazione generale e a coloro che hanno avuto un aborto spontaneo [18].
- 80 -
Laborto spontaneo segna non solo la fine di una relazione tra lo sviluppo del bambino e
dei suoi genitori, ma anche la perdita dei sogni che sono stati elaborati attorno ad essa, le
speranze ed i desideri che sono parte integrante della gravidanza. Quando si intraprende una
gravidanza, i genitori sono totalmente impreparati per la morte. Uno studio ha dimostrato come
l'intensit del dolore a seguito di un aborto spontaneo sembra essere simile all'intensit del dolore
dopo altri tipi di perdite significative [45].
Diversamente da una perdita post-natale, la morte di un bambino per aborto non viene
riconosciuta con specifici rituali sociali e tali perdite possono essere considerate come nonmorti, non eventi.
- 81 -
In molti hanno dimostrato che il dolore associato con la perdita di un bambino pu portare
con s un profondo senso di fallimento personale e senso di colpa, tristezza, delusione,
incredulit, vuoto. Infatti, molte donne che hanno subito un aborto, si definiscono inadeguate
come donne e come madri, avendo dubbi sulla propria femminilit, non essendo riuscite a
portare a compimento una gravidanza. Non da meno la rabbia provata verso se stessi, il
coniuge, gli amici e verso quelli che riducono al minimo la perdita o non riescono a riconoscere
il tipo di significato. Nelle donne, infatti, limpatto molto forte perch hanno fallito ed il loro
essere donne rimasto indebolito [36].
- 82 -
Questo processo di decisione pu essere difficile e la ragione della scelta di avere un aborto
pu influenzare le risposte psicologiche dopo l'evento. Inoltre una donna di fronte al fatto di
portare a termine o meno la gravidanza vive sempre un momento di crisi.
Le persone che vivono un momento di crisi hanno meno fiducia in quello che pensano e
nella capacit di riuscire a prendere la decisione giusta.
Tale vulnerabilit psicologica pu portare a situazioni in cui genitori, counselor, partner o altre
figure significative possono avere una grandissima influenza sulla decisione finale.
Molto spesso, una decisione non rispondente ad una scelta consapevole, successivamente,
pu provocare gravi sentimenti di rimpianto.
Quando laborto non nasce da una scelta consapevole, rappresentante il reale desiderio della
donna, anche se deciso gi in partenza, pu essere infatti vissuto come una grave perdita o come
luccisione volontaria del proprio bambino [19].
Da uno studio [50] stato riscontrato come le donne che durante la decisione sono
dubbiose, avranno pi rischi di contrarre problemi a livello psicologico a differenza di quelle che
sono convinte delle loro scelte. Inoltre, sar molto difficile il rapporto con le donne che nella loro
decisione sono state condizionate da altri o da condizioni finanziarie e dellabitazione.
- 83 -
() non nel togliere la gravidanza che si cura la donna in difficolt psicologica, bens
nellaiutarla a superare i suoi reali problemi di ristrutturazione della realt [33].
- 84 -
- Si faccia coraggio. E finita. - Non ho risposto nulla. Non ho fatto un gesto. Non ho battuto un ciglio. Sono rimasta l
con un corpo che era pietra e silenzio. Non si annidava un pensiero, una parola.
Lunica sensazione era un peso insopportabile sopra lo stomaco, un piombo invisibile
che mi schiacciava come se il cielo mi fosse precipitato addosso: senza far rumore. Oriana Fallaci Lettera ad un bambino mai nato. [26]
Come visto in letteratura, sono molte le sequele psicologiche a cui queste donne potrebbero
andare incontro se il processo di lutto e di dolore non si riuscisse a risolvere in modo salutare.
Queste sequele psicologiche rappresentano un costo sia economico che umano a cui si potrebbe
ovviare con un intervento psicologico preventivo effettuato durante la fase di ricovero o postintervento. Per poter attuare questo, per, c la necessit di far nascere e sviluppare negli
operatori sanitari la sensibilit verso una paziente che non sia vista unicamente come fisico da
sanare e, come riporta la definizione di salute dellOrganizzazione Mondiale della Sanit
(OMS) del 1948, di far emergere la consapevolezza che la salute un concetto multidimensionale che ingloba diversi aspetti del benessere fisico, mentale e sociale.
- 85 -
Sebbene stress e coping siano stati ampiamente indagati, sia teoricamente che in relazione
allo stress del lavoro e della vita quotidiana, pochi studi hanno esaminato lo stress e le strategie
di coping riguardanti laborto [42].
Non ci sono infatti studi in letteratura riguardanti il possibile intervento infermieristico in questi
casi.
Ogni donna che soffre per un aborto dovrebbe essere considerata come unit psico-fisica:
fisicit e psichicit dovrebbero essere considerate come due dimensioni inscindibili allinterno
dellunit esistenziale dellindividuo.
Succede invece ancora oggi che il personale ospedaliero, essendo impegnato con il proprio
lavoro di routine, ha poco tempo per lassistenza alla madre o alla coppia in generale, i quali si
trovano nel momento di maggiore difficolt. Essi infatti si trovano in uno stato di empatia in cui
necessitano di spiegazioni, tempo e supporto.
Inoltre non bisogna dare per scontato che luomo non risenta di un simile evento.
Nonostante gli uomini siano stati educati per molto tempo a considerare una gravidanza persa o
indesiderata un problema esclusivamente femminile, molte cose sono cambiate in questi anni.
Questo avvenuto in seguito alleducazione ad una maggiore consapevolezza del proprio ruolo
nella riproduzione. Non vanno quindi trascurate le ripercussioni psicologiche sul potenziale
padre del nascituro, soprattutto nel caso in cui la donna esprima la volont di interrompere la
gravidanza, in particolar modo se ci avviene contro il parere del partner.
C da dire, quindi, che laborto pu avere importanti influenze sulla coppia e sulle
relazioni che i genitori avranno con i bambini nati successivamente alla perdita e colpire
precocemente lo sviluppo della salute psichica di questi bambini [65].
- 86 -
- Lo studio di Adolfsson del 2011 [2], in cui vengono investigate e ricercate una miglior
organizzazione ed un uso pi efficiente delle risorse all'interno del sistema sanitario. Il fine
ultimo dello studio stato quello di identificare tra donne con una gravidanza abortiva quelle che
a seguito dellaborto soffrivano di una grave reazione di dolore
Inoltre, in questo studio viene data grande importanza alla figura dei caregivers. Citando
un altro studio, quello di Neugebauer et al [44], Adolfsson suggerisce che le figure di riferimento
si concentrino adeguatamente sui problemi del paziente. Il contatto con il personale sanitario
dovrebbe essere inferiore e la programmazione di appuntamenti dovrebbe essere pi facile, con
appuntamenti pi flessibili.
Durante il precoce trattamento di un aborto spontaneo importante, per dare sicurezza,
soddisfare la paziente in modo adeguato a livello di cure mediche.
- 87 -
Le conclusioni dello studio sono state quelle di dare alle donne che avevano subito un
aborto spontaneo un maggiore senso di benessere, applicando la teoria del Caring di Swanson
per il recupero, in aggiunta alla migliore organizzazione e un uso pi efficiente delle risorse.
- Lo studio di Adolfsson del 2010 [1], invece, utilizza la fenomenologia interpretativa basata
sul lavoro di Heidegger del 1996, con lobiettivo di identificare e descrivere le esperienze
dellaborto spontaneo.
Questa esperienza umana viene valutata in tre differenti frazioni di tempo, ovvero nel
passato, nel presente e in previsione del futuro. Ascoltando le risposte alle domande
dellintervista e poi interpretando i vissuti di pi persone che hanno sperimentato la stessa
condizione, il ricercatore stato in grado di meglio comprendere la condizione e il suo effetto
sulla donna.
Adolfsson cita lopera di Heidegger del 1996 [31]. Viene definito l"essere" che si riferisce
alla nostra esistenza come esseri umani e implica che noi siamo in esso, cio, siamo uno stato
dell'essere. Egli afferma inoltre che gli esseri umani possono rappresentare al meglio il loro
mondo e la loro interpretazione della realt attraverso le parole e il linguaggio. Ci significa che
le parole di un testo scritto, che in questo caso sono una serie di interviste, possono essere
utilizzate per lo scopo di comprendere ed esaminare i vissuti.
In questo caso, le domande dell'intervista sono significativamente importanti per capire l
"essere", per quanto riguarda l'esperienza delle donne che hanno avuto un aborto spontaneo.
Adolfsson ha quindi scoperto che il supporto fornito dal partner di una donna pu
migliorare la possibilit e la probabilit che la donna risolva in modo pi efficace la perdita
associata all'aborto spontaneo.
Inoltre, le donne che ricevono un supporto professionale in forma di visite di follow-up con
gli operatori sanitari saranno pi in grado di affrontare maggiormente la depressione e il dolore
che derivano dallaborto spontaneo, rispetto a quelle donne che non hanno ricevuto lo stesso
follow-up.
La mancanza di sostegno sociale, di cure appropriate e di vicinanza da parte del caregiver,
contribuiscono al permanere di una situazione di stress emotivo prolungato.
- 88 -
Infine, i risultati delle interviste rivelano che le donne credevano che solo chi avesse
sperimentato il proprio dolore, in veste di aborto, potesse essere in grado di comprendere
appieno questa complessa esperienza femminile, compresi i suoi effetti a livello emotivo.
- Nello studio di Swanson e Kristen del 1999 [62], stata valutata lefficacia del
counseling nelle donne che avevano subito un aborto.
Nel primo anno successivo alla perdita, stato dimostrato che le donne percepivano un maggiore
benessere se veniva loro fornito un giusto supporto emotivo basato sul caring e costanti
misurazioni sullandamento della salute psichica. Un miglioramento riguardava anche
lintegrazione da parte delle donne alla perdita stessa.
I risultati suggeriscono che ci possono essere diversi percorsi di guarigione a seconda della
diversit delle donne. Il completamento dellindagine potrebbe essere di per s un modello di
"auto-cura" che aiuta le donne ad identificare ci che hanno perso e ad abbandonare la rabbia.
Tre ore di conversazione faccia a faccia di counseling basato sul caring da parte di un
infermiere stato efficace nella diminuzione dei disturbi emotivi, rabbia e depressione nel primo
anno dopo l'aborto.
- 89 -
Alcuni interventi aggiuntivi che linfermiere pu attuare per fornire un maggiore aiuto nel
momento della difficolt, come elenca [43], sono:
riconoscere la perdita, educare la donna per ci che riguarda la risposta al dolore;
- 90 -
monitorare per la discordia coniugale che comune dopo una perdita di gravidanza.
Tutti questi aspetti possono essere gestiti e forniti dallinfermiere. La sua, infatti, una
figura importante per ci che riguarda laborto e le possibili conseguenze che questo pu portare.
Vi , infatti, la necessit di una maggiore consapevolezza tra gli operatori sanitari circa le
reazioni emotive e psicologiche che possono accompagnare una simile perdita. Tutti gli
interessati a questo problema hanno bisogno di essere empatici, sensibili e di sostegno per i
genitori di fronte a questo tipo di perdita, fornendo loro informazioni e risorse per riuscire ad
affrontarla, piuttosto che lasciarli da soli con il loro dolore silenzioso [39].
- 91 -
STUDIO
- 92 -
stato costruito un database Microsoft Office Excel 2010 (vedi Fig. 14) in cui sono stati
inseriti i seguenti dati:
et materna;
indicazione se aborto spontaneo (0) o IVG (1);
cittadinanza;
stato civile;
titolo di studio;
presenza di figli nati vivi;
presenza di figli nati morti;
precedenti aborti spontanei;
precedenti interruzioni volontarie di gravidanza (IVG);
settimane di gestazione.
- 93 -
- 94 -
I dati sono stati raccolti attraverso il modello ISTAT D.11, documento compilato dal
medico, dopo ogni caso di aborto sia esso spontaneo che indotto (vedi Figura 15).
- 95 -
- 96 -
Let gestazionale stata calcolata a partire dallultima mestruazione. Nelle pazienti in cui
la data dellultima mestruazione non era certa o vi era una differenza tra let gestazionale sulla
base dellamenorrea e let ecografica sulla base del Crown-Rump Lenght (CRL) superiore a 7
giorni, let gestazionale stata corretta sulla base del CRL.
La parit stata definita in base alla storia ostetrica della paziente, al numero di figli nati a
termine, ai nati morti, agli aborti ed ai nati vivi. stata inoltre fatta una distinzione tra aborto
spontaneo ed interruzione volontaria di gravidanza.
- 97 -
Scala utilizzata per indagare le varie dimensioni della perdita in gravidanza (Figura 2).
Suddividibile in tre sottoscale che individuano:
dolore attivo;
difficolt di fronteggiamento;
disperazione.
Riguardo al PSG, i punteggi pi alti riflettono pi intenso dolore ed una somma superiore
a 90 indica una possibile morbilit psichiatrica [70].
Scala utilizzata per valutare il supporto sociale percepito dai familiari e amici.
Riguardo al MSPSS, il range del punteggio va da 7 a 84 punti e lalgoritmo di valutazione
preveder:
totale = 69 84
alta acuit/intensit
totale = 49 68
moderata acuit/intensit
totale = 12 48
lieve acuit/intensit
In questo caso per lalgoritmo di calcolo sono state seguite le linee presenti nellarticolo di
Zimet et al. [67-68].
- 98 -
- 99 -
- 100 -
- 101 -
- 102 -
- 103 -
Per stimare la distribuzione delle caratteristiche materne nel gruppo di donne gravide
analizzate stata applicata unanalisi statistica descrittiva. Sono state quindi individuate le donne
che hanno subito un aborto spontaneo e quelle che si sono sottoposte ad interruzione volontaria
di gravidanza. La prevalenza delle diverse caratteristiche della nostra popolazione stata
calcolata valutando il rapporto tra il numero di pazienti con una determinata caratteristica ed il
totale della popolazione.
- 104 -
6.3 Risultati
La nostra popolazione stata quindi formata dalle 47 pazienti (7 straniere) che hanno
compilato la batteria di questionari forniti.
POPOLAZIONE (n = 47)
34.85 anni ( 7.48)
Nazionalit
-
italiane
80.11% (40)
straniere
14.89% (7)
Titolo di studio:
-
6.38% (3)
17.02% (8)
44.68% (21)
31.92% (15)
Stato civile:
-
nubile
38.30% (18)
coniugato
57.45% (27)
separato/divorziato
2.13% (1)
vedova
2.13% (1)
Parit:
-
Nullipare
44.68% (21)
Pluripare
55.32% (26)
Ricovero per:
-
aborto spontaneo
57.45% (27)
42.55% (20)
Aborti precedenti
29.78% (14)
IVG precedenti
19.15% (9)
Et gestazionale
- 105 -
Le 47 pazienti sottoposte alla studio avevano unet compresa tra 17 e 47 anni (media
34.85 anni 7.48).
Di queste, 27 (57.45%) avevano subito un aborto spontaneo, mentre 20 (42.55%) si sono
sottoposte ad interruzione volontaria di gravidanza.
Delle 47 pazienti del campione totale, 21 (44.68%) avevano un diploma di scuola media
superiore, mentre 15 (31.92%) avevano una laurea o altro diploma universitario.
La maggior parte della nostra popolazione era composta da italiane (80.1% - 40), coniugate
(57.45% - 27), pluripare (55.32% - 26). Circa met delle nostre pazienti (51% - 24) aveva gi
sperimentato lesperienza di un pregresso aborto o di uninterruzione volontaria di gravidanza.
Gli aborti erano avvenuti nel periodo tra la 6^ e la 12^ settimana di gestazione (SG), in
media alla 8^ settimana + 5 giorni di gestazione 12 giorni.
- 106 -
30
25
20
29
15
10
5
12
7
0
17-25
26-35
17-25
26-35
36-47
36-47
27
aborto spontaneo
20
- 107 -
40
Italiane
Straniere
21
15
3
8
- 108 -
18
27
Nubile
Coniugata
Separata
Vedova
26
14
0
0
nati vivi
nati vivi
nati morti
nati morti
aborti
spontanei
precedenti
interruzioni
volontarie
precedenti
- 109 -
20
15
20
10
0
0
17-25
26-35
17-25
26-35
36-47
36-47
- 110 -
25
Italiane
Straniere
3
3
10
11
- 111 -
18
9
Nubile
Coniugata
15
10
0
4
0
nati vivi
nati vivi
nati morti
nati morti
aborti
spontanei
precedenti
interruzioni
volontarie
precedenti
- 112 -
8
6
4
8
5
2
0
17-25
26-35
17-25
26-35
36-47
36-47
- 113 -
15
5
Italiane
Straniere
10
5
5
0
- 114 -
Nubile
Coniugata
Separata
Vedova
11
0
nati vivi
nati vivi
nati morti
nati morti
aborti
spontanei
precedenti
interruzioni
volontarie
precedenti
- 115 -
QUESTIONARI
SF36
-
(6)
aborto spontaneo
16.67%
(1)
IVG
83.33%
(5)
12.77%
48.94% (23)
aborto spontaneo
52.17% (12)
IVG
47.83% (11)
salute mentale
36.17% (17)
aborto spontaneo
35.29%
IVG
64.71% (11)
PSG
(6)
89.36% (42)
aborto spontaneo
54.76% (23)
IVG
45.24% (19)
LIEVE INTENSITA
MSPSS
MODERATA
INTENSITA
4.65% (2)
32.55% (14)
aborto spontaneo
0%
(0)
57.14%
(8)
IVG
100%
(2)
42.86%
(6)
I risultati evidenziano che in una popolazione di 47 donne, per ci che riguarda lSF-36 c
una buona percentuale di esse che manifesta difficolt riguardo alla salute psicologica emotiva:
il 12.77% (6) di donne manifesta limitazioni nelle attivit di tipo sociale; il 48.94% (23)
manifesta limitazioni delle attivit specifiche del suo ruolo, dovute a problemi emotivi; e il
36.17% (17) manifesta sequele a livello della propria salute mentale. Nel totale, a manifestare
difficolt in tutti e tre i campi, sono il 12.77% (6) della popolazione.
Secondo il Perinatal Grief Scale, si pu evidenziare come la maggior parte del campione,
l89.36% (42) manifesti grande dolore per la perdita appena avuta.
- 116 -
- 117 -
- 118 -
- 119 -
6.4 Discussione
Lo scopo del nostro studio stato quello di valutare limpatto psicologico delle donne che
hanno subito un aborto spontaneo o che si sono sottoposte ad interruzione volontaria di
gravidanza, cercando di individuare le caratteristiche delle donne a rischio di evoluzione in
problematiche di tipo psicologico.
Questo stato fatto per dare la possibilit al personale sanitario di fornire una migliore
assistenza primaria, in previsione di un eventuale indirizzamento delle pazienti che lo
necessitano, verso un secondo livello di assistenza (ad esempio, un colloquio con lo psicologo).
Il dato pi evidente che emerge dal nostro studio, la grande percentuale di donne che ha
rifiutato di parteciparvi (102 su 149).
Questo dato ci ha fatto ragionare sulle caratteristiche della popolazione che in primis si rifiutata
di rispondere ai questionari. Delle 102 donne non si ha un dato significativo rispetto al tipo di
intervento, sia esso per aborto spontaneo (50 - 49.02%) o per interruzione di gravidanza (52
50.98%). Invece un dato importante risulta essere quello riguardante la nazionalit delle pazienti
che si sono rifiutate. Sul campione totale, 52 donne che non hanno voluto partecipare allo studio
erano straniere (su un totale di 59), a differenza del 55% delle italiane.
Un altro problema che ci siamo posti era il timing di somministrazione del test, problema di
egual misura sia nel caso di aborto spontaneo che nel caso di interruzione volontaria di
gravidanza. Per le donne che avevano subito un aborto spontaneo risultato prematuro porre
domande al momento del raschiamento, trovandosi nellistante decisivo di perdita del proprio
bambino. Molte delle donne a cui era stato offerto il questionario si trovavano gi in uno stato di
crisi di pianto ed in quel momento non erano in grado di affrontare il fatto appena successo.
Mentre, per le donne che avevano affrontato linterruzione volontaria di gravidanza il rifiuto,
verosimilmente, nasceva dal fatto che la decisione di interrompere la gravidanza viene
prevalentemente presa su un piano razionale che non lascia spazio nellimmediato dellevento al
lato emotivo dellatto.
- 120 -
Ora andando a valutare il nostro campione, per quanto riguarda let media delle donne che
hanno subito un aborto spontaneo, questa di 38.19 anni 4.11 con un range compreso tra i 28
ed i 47 anni, nettamente superiore allet media italiana della gravidanza in Italia che di 32.5
anni per le italiane mentre scende a 29.1 anni per le straniere [12]. Questo dato semplicemente a
conferma della nota relazione tra aumento dellet materna e aumento del rischio di aborto.
Mentre let media delle donne che avevano subito uninterruzione volontaria di gravidanza di
30.35 8.57 con un range compreso tra i 17 ed i 42 anni. In questo caso si nota come let media
sia inferiore a quella italiana e ci pu essere relato alla scelta di voler abortire, perch ancora
non pronte ad affrontare una gravidanza per possibili motivi quali difficolt economiche,
lavorative, assenza di una vera e propria famiglia.
Il questionario sulla Salute Fisica evidenzia che chi ha difficolt psicologiche - emotive
presenta difficolt anche negli altri due aspetti.
Per quanto riguarda laborto spontaneo si evidenzia una maggiore difficolt per le
limitazioni delle attivit specifiche del suo ruolo, dovute a problemi emotivi (12 -52.17%- donne
su 23 della popolazione a rischio), questo dato dal fatto che per queste donne la gravidanza era
desiderata e la perdita mette in dubbio il ruolo di donna come madre sulla propria capacit di
portare a termine la gravidanza [11].
Mentre per linterruzione volontaria di gravidanza si presentano maggiori difficolt per ci
che riguarda le limitazioni nelle attivit di tipo sociale (5 -83.33%- donne su 6 della popolazione
a rischio) e rispetto alla salute mentale (11 -64.71%- donne su 17 della popolazione a rischio).
Questo dato dal fatto che le donne che decidono di abortire spesso si sentono sole a prendere
una decisione di questo tipo, chiudendosi in se stesse, incapaci di chiedere aiuto [58].
Per le 6 (12.77%) donne che hanno avuto difficolt in tutte le sfere indagate dallSF-36, 5
di esse si erano sottoposte ad interruzione di gravidanza e avevano gi figli a casa.
Questo un indicatore, seppur limitato, del fatto che avere figli a casa non sia un fattore
protettivo [40], anche se, in questo caso, laborto non era avvenuto per cause spontanee. Questo
si ricollega al fatto che le donne quando devono prendere questa decisione molto spesso sono
abbandonate a loro stesse e per preservarsi lasciano spazio solo alla razionalit della scelta fatta
[58].
Nel Perinatal Grief Scale la maggior parte (42 89.36%) delle donne risulta essere positiva
al test. Questo ci ha fatto ragionare sullinefficacia del test per un campione cos ridotto.
- 121 -
Siamo cos andati ad analizzare i 5 (10.64%) casi che non presentano problemi, dove si
evidenzia che 4 donne erano di nazionalit italiana e avevano subito un aborto spontaneo, mentre
lultima donna era straniera e si era sottoposta ad interruzione volontaria di gravidanza.
Anche analizzando le altre caratteristiche di queste donne non si rilevano particolari fattori
protettivi che possano farci riflettere su come poter prevenire le varie dimensioni del dolore in
riferimento alla perdita [64].
Nel Multidimensional Scale of Perceived Social Support si nota come, chi si sottopone ad
interruzione volontaria di gravidanza presenti un minore livello di supporto sociale. Dei 16
(34.04%) casi a rischio, le 2 (4.26%) donne che presentano una sensazione di minor sostegno
percepito sono quelle che si sono sottoposte ad interruzione volontaria di gravidanza. Questo
un dato che ci pu far notare come le donne che subiscono un aborto spontaneo, solitamente
percepiscono un maggiore sostegno (16 34.04%) a differenza di chi si sottopone ad
interruzione volontaria di gravidanza [32]. Queste ultime donne si trovano sole a dover prendere
questa decisione perch, anche se presente un compagno, questo lascia prendere la decisione
alla donna, abbandonandola a se stessa. Cos facendo vengono messe le basi per una crisi che
pu colpire la coppia dopo un simile intervento, il che succede, come sostiene anche Brier [14], a
causa dei diversi modi di reagire alla perdita da parte delluomo, dalla minor necessit di pianto e
di parlare della perdita.
Della nostra popolazione, solo 3 (6.38%) donne erano risultate positive a tutte e tre i
questionari e tutte si erano sottoposte ad uninterruzione volontaria di gravidanza. La percentuale
bassissima per ricercarvi allinterno dei fattori di rischio, per dai pochi dati che abbiamo si
possono ricavare comunque informazioni preziose.
Ad esempio, avere figli a casa non aiuta le donne a reagire meglio alla perdita, anzi, questo
pu provocare disagi al figlio a casa. Inoltre aver subito gi uninterruzione volontaria di
gravidanza non ha aiutato; questo evidenzia la mancanza di un corretto counseling o supporto al
momento dellintervento precedente. In questo caso, la donna in riferimento aveva 19 anni e si
- 122 -
- 123 -
I limiti dello studio sono molti, a partire dal piccolo numero di casi presi in considerazione,
causa rifiuto delle pazienti. Questo ci ha fatto ragionare sulla difficolt effettiva che nasce da
una simile perdita, sia essa per aborto spontaneo che per aborto volontario. Molto spesso queste
donne tendono a vivere male il proprio dolore, ritrovandosi in un luogo, quale quello della
camera dellospedale, lontano e diverso dal luogo ospitale che pu essere quello della propria
casa.
Inoltre lintervento infermieristico da poter mettere in atto non semplice, perch esso
deve esser tempestivo e deve servire ad individuare subito le donne maggiormente a rischio.
Questo pu essere attuato in due tempi:
1.
2.
- 124 -
6.5 Conclusioni
Concludendo, lo scopo del nostro studio stato quello di valutare limpatto psicologico
delle donne che hanno subito un aborto spontaneo o che si sono sottoposte ad interruzione
volontaria di gravidanza, cercando di individuare le caratteristiche delle pazienti a rischio di
evoluzione in problematiche di tipo psicologico. Questo risulta necessario per indirizzare la
figura dellinfermiere verso possibili interventi tempestivi in un momento cos delicato o per
divenire il tramite con lo psicologo.
Abbiamo individuato un percorso attuabile in due tempi, il primo con un intervento
immediato durante il ricovero ed uno dilazionato a distanza di quattro settimane dallevento per
consentire allinfermiere di approcciarsi alle pazienti nel momento in cui esse sono in grado di
affrontare sul piano emotivo la perdita.
- 125 -
BIBLIOGRAFIA:
- 126 -
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