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Durante il periodo del Terzo Reich in Germania, il regime nazista di Adolf Hitler ha utilizzato la musica come
uno strumento di propaganda e controllo sociale. La musica è stata sfruttata per promuovere l'ideologia
nazista, consolidare il potere del regime e manipolare le masse.
La censura: Durante il Terzo Reich, il regime nazista ha imposto un rigido controllo sulla produzione
musicale. Organizzazioni come il Reichsmusikkammer (Camera di Musica del Reich) e il Kulturbund
Deutscher Juden (Lega Culturale degli Ebrei Tedeschi) hanno influenzato fortemente il panorama musicale.
L'arte e la musica erano sottoposte a una stretta censura, con opere e artisti considerati "degenerati"
proibiti e banditi. La musica ebraica e le influenze straniere vennero eliminate gradualmente per
promuovere la supremazia culturale tedesca.
L’identita musicale nazista: Il regime nazista ha cercato di creare un'identità musicale nazionale che
riflettesse i valori e gli ideali del Terzo Reich. La musica doveva essere nazionalista, eroica e celebrativa della
"razza ariana". Compositori come Richard Wagner e Ludwig van Beethoven sono stati rivalutati e le loro
opere sono state utilizzate per promuovere l'ideologia nazista. La musica corale e marziale è stata
enfatizzata, mentre generi come il jazz e la musica d'avanguardia sono stati dichiarati "non tedeschi".
Nell’educaizone: Il regime nazista ha dato grande importanza all'educazione musicale all'interno delle
scuole. Gli insegnanti venivano addestrati per promuovere l'ideologia nazista attraverso la musica e gli
strumenti musicali. Le organizzazioni giovanili come la Gioventù hitleriana e la Lega delle ragazze tedesche
avevano cori e bande musicali che diffondevano canzoni patriottiche e inni nazionali.
La repressione: Il regime nazista ha etichettato molta musica come "degenerata", inclusa quella composta
da artisti ebrei, jazz e musica d'avanguardia. Opere di compositori come Arnold Schoenberg e Kurt Weill
sono state vietate e bruciate. L’esposizione a queste forme di musica era considerata pericolosa per la
morale dell’arte tedesca.