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Debussy:

Quali esperienze personale hanno portato Debussy a creare uno stile proprio e estraneo?

Parigi 1862,opera in un periodo in cui Wagner, Brahms, Tchaikovsky sono attivi. Influenzano i
primi passi di Debussy. Non avrà nulla a cui vedere con il tardo romanticismo, ma sarà legato
al decadentismo e al simbolismo, legato anche all'impressionismo.

Esperienze professionali:

• avvio in conservatorio a 10 anni, pianoforte e compositore. Alunno poco rispettoso delle


regole, intese regole compositive, estetica decadente.
• 1884 ancora in conservatorio vince il Prix de Rome, prestigioso premio di composizione,
non lo vince al primo tentativo. 3 anni di soggiorno studio a Roma come premio.
• Ma Debussy che aveva già una amante sposata, di 3 anni ne farà solo 2, per stare vicino
alla tipa.
• Conseguenze in ambito musicale: entra in contatto con il canto gregoriano: la modalità e
con i melismi del canto gregoriano che chiama arabesco (notine veloci che rimandano
all'arabesco, lunghi melismi del canto gregoriano) ornamentazione linea melodica.
• 1889 esposizione universale, ascolta l’orchestra Gamelan dell'isola di Giava. Cos'è il
gamelan: orchestra di metallofoni, utilizzava due tipi di scale modali: lo slendro (scala
pentatonica) e il pelog (scala di 7 suoni ma se ne usano 5).
• Si arricchisce il bagaglio di Debussy.
• Sempre all'esposizione entra in contatto con il teatro di Annan: teatro sintetico ed
essenziale che fa uso del silenzio e del non detto (simbolismo).
• Contatto con la mecenate di Tchaikovsky. Nadiezka fon Meck: lo assume come docente di
pianoforte per i figli, grazie a lei lui entra in contatto con la musica di Korsakof e
Mussorsky (scale modali).
• In conse era conosciuto come pianista wagneriano, suonava trascrizioni di opere di
Wagner al pianoforte intonando con la voce la parte vocale. Lo porta a bairot, dove c'era il
teatro di Wagner

Caratteristiche del linguaggio di Debussy:

1. Uso delle scale modali e uso dei modi gregoriani


2. Uso degli arabeschi, linee melodiche fiorite
3. Concezione del ritmo statica, suoni prolungati, pause, poliritmia
4. Concezione della forma circolare: non rintracciamo un punto di climax, scelta della
tonalità, nelle scale tonali abbiamo un climax tra rapporto di dominante e tonica, nelle
scale modali tutti i gradi della scala hanno la stessa importanza
5. Uso della dissonanza: ampio uso dei cromatismi, ampio uso di accordi dissonanti. Non
risulta come disgregante del sistema tonale, la dissonanza non ha la funzione di disturbo,
ma una funzione coloristica.

Poema sinfonico: collegamento extramusicale:

• egloga di Mallarme, testo poetico di ambientazione campestre.


• Debussy che era amico di poeti simbolisti che era stato invitato a frequentare le riunioni " i
martedì" a casa di Mallarme.
• Oltre ad aver messo in musica testi di Verlaine.
• Preludio al pomeriggio di un fauno (1892).
• Legami con impressionismo.

Ascolto: novità: legame con la pittura impressionista

1. Pittura, contorni poco netti, Debussy utilizza i suoni liquidi, suoni che hanno un alone,
suoni alonati (flauto e arpa)
2. Rapporto figura sfondo: nella pittora non è molto evidente, maniera sfumata da un colore
all'altro
3. Orchestra = termoli, bruna sonora, idea di indefinito, come nei dipinti sembra ci sia un velo
di nebbia
4. Suoni puri: il flauto e l'oboe emerge,

Poetica del frammento: continuiamo a sentire lo stesso frammento: arabesco, cromatismi.


Maniera ricorrente con poche trasformazioni. Molte dissonanza, tipo 4a eccedente, ma siamo
nel sistema modale, no dissonanza. No climax, forma circolare. Ritmo statico, tante pause e
suoni lunghi. Ritmo a fisarmonica, continuo saltare di notazione metrica 9/8 poi 12/8...

Vicenda: fauno che vuole avvicinare delle ninfe, le ninfe gli sfuggono, e lui preso dalla calura
estiva si rassegna e si addormenta sognando le ninfe. I balletti russi: coreografo Vaslav
Nijinskij a Parigi nel 1912 usa la musica del preludio per creare un balletto, Bakst creerà i
costumi. Incominciamo a parlare di sinestesia delle arti.

Clair de lune: stesse caratteristiche ma in un brano destinato per pianoforte. Si avvicina alla
corrente neoclassica, prende caratteristiche antiche, però in modo totalmente diverso.
Ricorda l'arpa.
1. Frammento con intervallo di 3a che viene presentato in progressione
2. Uso del silenzio con suoni lunghi che spezzano la continuità del frammento, ritmo statico
3. Frammento in progressione, poi alla fine si trasforma in accordi (dissonanti)
4. Scala esatonale
5. Suono inizialmente puro poi liquido, abbiamo anche gli arpeggi come bruma sonora
6. No climax

Unica opera 1902: il Peleas et Melisande

• Dopo 10 anni di rodaggio. Esplicitamente simbolista. Libretto del poeta simbolista Maurice
Maeterlick
Elementi simbolisti?

1. Uso del non detto, silenzio


2. Senso del mistero
3. Utilizzo di una simbologia legata all'acqua e al cerchio
Vicenda: libro in sintesi. Protagonisti: re Archel, ha due figli Golaud e Peleas (+ giovane),
Melisande protagonista femminile. Bimbo che canta anche come solista: Yniod, figlio di
Golaud.

Golaud durante una battuta di caccia (simbologia della foresta) incontra Melisande, lei non sa
dire nulla di se: senso del mistero (non si sa l'età, da dove proviene, cosa fa li nel bosco).
Golaud che è vedovo la porta con sé nel proprio castello e la sposa, ma Melisande che è
molto giovane fa subito amicizia con Peleas. Scene in cui la simbologia diventa esplicita:
giocano attorno a un pozzo, cerchio del pozzo e acqua che si dice aveva dato la vista ai
ciechi. Lei toglie la fede nuziale (anche qui cerchio) la lancia e la perde, cade nell'acqua.
Vivono come se fossero due ragazzini ingenui e inconsapevoli dell'amore che provano l'uno
per l'altro. Nel 4 atto Golaud che è geloso dell'amicizia dei due per intimidire il giovane Peleas
lo porta nei sotterranei del castello: simbologia acqua, in questo caso acqua marcia, putrida.
Fine 4 atto: abbiamo la dichiarazione di amore, Peleas costretto da Golaud a partire e qui la
dichiarazione d'amore in assoluto silenzio. L'orchestra non suona, uso del silenzio e del non
detto, l'unica cosa che viene detta è je t'aim, e lei risponde ti amo anche io (confronto con
Tristano e Isotta). Golaud spiava i due, assiste alla dichiarazione e al bacio e esce dal proprio
nascondiglio e uccide il fratello e ferisce Melisande. Nel 5 atto: Melisande a letto ferita
partorisce una bambina, anche qui mistero, bambina di Golaud, però lui non lo sa. Melisande
interrogata ma non risponde, rimane il mistero di chi sia questa bimba nata. Melisande
conclude la propria vita nonostante non sia una ferita grave, senso del mistero.
Ascolto: scena in cui Peleas è Melisande giocano:

1. Uso della linea melodica


2. Orchestra: svincolata
3. Poteri miracolosi dell'acqua: dona vista ai ciechi
4. Riferimenti al silenzio
5. Dialogo
Scena dove lei si scioglie i capelli dalla torre (ricorda il preludio la fanciulla dai capelli di lino,
nel secondo libro dei preludi).
Abbiamo una scena dove Golaud interrompe il giocare dei ragazzini come se fossero 2
bambini.

Scena in cui Golaud trascina Peleas nei sotterranei:

1. Buio, senso del mistero, acqua putrida


2. Strutturato come un dialogo cantato, quindi un declamato in cui i protagonisti non cantano
mai contemporaneamente ma si alternano, con l'orchestra che accompagna in maniera
totalmente discostata
3. Debussy tra un atto e l'altro inserisce spesso queste porzione strumentali, intermezzi
strumentali con la descrizione che avverrà
Scena d'amore:

1. Peleas da appuntamento in piena notte a Melisandre per salutarla


2. Pozzo alle spalle
3. Dopo il bacio totale silenzio
4. E nel silenzio dicono je t'aim, je t'aim issi
5. Libretto
Confronto con W agner:

• Debussy utilizza il lightmotive, ne utilizza 13.


• Mentre Wagner nel suo Tristano e Isotta ne utilizza 50,
• Wagner: voci potenti sono quasi soverchiate dall'orchestra.
• In Debussy l'orchestra è essenziale, scarna, uso del silenzio e del non detto, abbiamo uno
stacco totale tra visione wagneriana con drammaturgia ricca e densa, musica molto
presente, e drammaturgia di Debussy scarna ed essenziale.

• Duetto d'amore nel secondo atto del Tristano: voci non cantano simultaneamente, appena
finisce la linea melodica di uno si innesta l'altro, ma non è un dialogo, è come se ognuno
stesse facendo un proprio monologo
• orchestra sostiene il cantante, a volte prevarica
• testo poetico: allitterazioni, poetica, romantica e articolata, in Debussy solo essenziale (je
t'aime, io pure)
• declamato solenne e lento, sostenuto, statico e fisso. In Debussy rimanda al parlato,
rapido, sciolto, porta più avanti l'azione.

Opere: Collegamento con

1. Natura: 3 schizzi sinfonico "la mer", 1903- 1915, nel frontespizio di quest'opera c'è l'onda
dipinda da Hokusai, legame con esotismo. Poi nei preludi di Debussy: ciò che ha visto il
vento dell'ovest. Giardini sotto la pioggia. La cattedrale sommersa, legame della natura
con il paesaggio.
2. Raccolta stampe: pagoda (esotismo), image.
3. 2 libri di preludi: omaggio a Chopin
4. Raccolta di studi
5. Sonata per violino e pianoforte, anche violoncello e pianoforte, musica da camera
6. Suite begamasque: richiamo al neoclassicismo
7. Raccolta ti pezzi semplici che scrive per la figlia: Emma Claude, collegamento con il jazz

(O Clair de lune o prelude del fauno, e Melisandre obbligatorio)

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