È un’opera teatrale su testo in prosa e quindi una forma di teatro interamente cantata di inizio XX secolo.
1) Date di nascita e morte del compositore
Saint-Germain-en-Laye 1862 – Parigi 1918
2) Note a proposito della vita e della carriera del compositore
Claude Debussy è un pianista e compositore francese, tra i più celebri a cavallo tra 800 e 900. Nasce da una famiglia modesta. Studia pianoforte e composizione per dodici anni al conservatorio di Parigi e tra l’80-82 viaggia con la mansione di pianista. Compositore dalla formazione classica, Debussy, nel 1884 vince il Prix de Rome. Debussy, condizionato dalla musica di Wagner, vuole contrastare quella che era la cultura musicale francese del tempo. Per mantenersi dà lezioni di pianoforte e accompagna con il pianoforte ed è anche critico musicale. Nel 1902 compone l’opera Pelléas et Mèlisande, grazie alla quale diventa famoso ed importante fino a riuscire a mantenersi dignitosamente. Tra le altre composizioni annoveriamo musiche per orchestra, poemi sinfonici, balletti, musica da camera, melodrammi, musica per coro, musica per pianoforte e il “Martirio di S. Sebastiano” (definibile come oratorio).
3) Data di creazione dell’opera scelta
“Pelléas et Mèlisande” è un’opera del 1902 su testo di Maeterlinck.
4) Conoscenza del testo poetico/trama del libretto
Pelléas et Mélisande si amano nonostante Mélisande sia moglie del fratello di Pelléas, Golaud. Da quando Mélisande perde l’anello nuziale, Golaud comincia a sospettare dei due. Suucessivamente, su una fontana nel parco, Golaud sorprende i due amanti, uccide Pelléas e ferisce Mélisande, che muore dopo un profondo sonno e dopo aver dato alla luce una bambina.
5) Saper situare il brano all’interno dell’opera scelta
Il brano analizzato si trova nella scena 4 del III atto
6) Commento e analisi del brano scelto
La “Dernier soir” narra dei due giovani innamorati che si devono incontrare fuori dal castello, sotto un albero. Lui è in preda all’angoscia, vuole partire, scappare dalla situazione scomoda che si è creata. Arriva Mélisande che sembra ansiosa, distratta da qualcosa. I due, commossi, si scambiano parole d’amore quasi febbricitanti. Si fa tardi e si chiudono le porte del castello, loro due sono ancora fuori e si accorgono di non essere soli: è Golaud che ha con sé la sua spada. I due sono in preda al terrore, Golaud ha visto e sentito tutto e a breve sanno che li ucciderà. Si dichiarano nuovamente il loro amore baciandosi, Golaud accorre e ferisce mortalmente Pelléas e Mélisande, anch’essa ferita, riesce a fuggire.
7) Discutere il contesto storico culturale relativo all’opera scelta
“Pelléas et Mélisande” è un’opera teatrale di inizio XX secolo: secolo in cui vi è la fine dell’arte, vista come “rappresentazione del bello”. Tra gli altri compositori che operano in questo periodo ricordiamo Schönberg (1874-1951). Quando si parla di Debussy, si parla di musica impressionistica. Possiamo definire questo fenomeno e questo periodo come allontanamento da un carattere realistico. La musica di Debussy è stata spesso confrontata, già dai critici del primo Novecento, con l'impressionismo pittorico coevo o di poco precedente. Il termine apparve per la prima volta nel titolo di una tela di Claude Monet (1840-1926) Impression Soleil levant. In seguito un gruppo di pittori furono definiti "impressionisti', ma il movimento ebbe breve durata; poi si apre il periodo post-impressionista. Si distinguevano per la tendenza a cogliere in ogni quadro l'impressione momentanea e fuggevole di un determinato soggetto raffigurato (che pertanto non assume un valore definito e completo), servendosi di diversi effetti di luce e utilizzando “grumi” al posto di una "mescolanza" dei colori. Appare però inadeguato e superficiale considerare il linguaggio musicale di Debussy come l'esatto equivalente di ciò che si era fatto nell'ambito della pittura impressionista. I pittori dell'impressionismo rimasero indifferenti ai problemi che non si riferissero alla pura visualità, e i loro gusti e preferenze musicali non hanno mai superato Wagner, giacché il suo prestigio restava grande negli ambienti artistici. Da parte sua, Debussy non ha tenuto affatto conto dei pittori, con i quali si continuava ad accostare la sua arte, temendo che ciò comportasse fraintendimenti in senso esteriormente descrittivo. In una lettera scritta al giovane compositore Raoul Bardac il 25 febbraio 1906 egli dichiarò che la musica, più delle arti figurative, può applicare l’estetica impressionista, dal momento che con la musica si rappresenta il colore in maniera fluida e sugestiva piuttosto che staticamente come con la pittura. Egli rifiutava comunque l'etichetta, di impressionista—(in verità era insofferente verso qualunque etichetta).