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Lezione 03
Kodaly
Nasce nel 1882 ed è allievo dell'accademia di musica Listz e studia Domande
anche all'Università di Budapest. Nel 1905 inizia la raccolta e lo
studio dei canti musicali magiari. Nel 1906 consegue il dottorato in
Filosofia, con uno studio sulla struttura strofica del canto popolare
ungherese: aveva scoperto che in molti di questi canti vige ancora
la scala pentatonica, arricchita da altre note in funzione di
abbellimento. Una sorta di enciclopedia etnologica dei modi in cui
si può riadattare una melodia sono le "Variazioni su Il Pavone volò
(canto popolare ungherese) per orchestra", queste variazioni gli In che senso
danno l'occasione per inserire melodie mongoliche? (mongole? "enciclopedia
che sono affini a quelle originali ungro-finniche? Nel 1907 trascorse etnologica?"
alcuni mesi di studio a Parigi e a Berlino. Nello stesso anno fu Ha preso
nominato insegnante di teoria della musica all'Akkademia Listz. Qui questo canto
insegnò fino al 1949, e a partire dal 1908 insegnò anche e lo ha
composizione. Nel 1940, dopo la partenza di Bartok per gli USA, variato
iniziò la preparazione del primo volume del "Corpo della musica secondo gli
popolare ungherese" stili slavi
magiari
ungheresi
rumeni, fino
alla Mongolia.
Quando presentate Kodaly lo presentate con queste sue fonti ispiratrici: scale
pentatoniche (popolo ungherese) e intervalli microtonali.
Opere
Nella sua produzione si ricordano:
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Psalmus Hungaricus (opera più famosa) per tenore, coro di voci bianche e
orchestra
A partire dal 1925 occupano un posto importante le composizioni per coro misto e
per coro di voci bianche, anche con solista, su melodie popolari.
Lo stile
Lo stile di Kodaly presenta elementi derivati da Palestrina, Bach e Debussy (la coralità
di Palestrina*), oltre che elementi desunti dai caratteri melodici e ritmici del canto
slavo.
La dodecafonia
"La coda del sistema tonale". Nel sistema tonale ci sono due centri gravitazionali:
tonica e dominante.
Arnold Schönberg
Caposcuola della dodecafonia.
Nasce nel 1874. Il primo periodo dal
1908 al 1915 è il cosiddetto periodo
"atonale" (considerava che nessuno dei
dodici suoni subisse attrazione da parte
di un altro suono - autonomia deei suoni
attraverso la non influenza). Tra il 1915 e
il 1921 elabora la dodecafonia,
accorpando i 12 suoni della serie.
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Quando gli veniva chiesto se il corretto
termine fosse dodecafonia lui preferiva
"metodo di composizione con 12 note
che sono in relazione soltanto tra loro"
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che contiene tutte le 12 note della scala cromatica (il cosiddetto "totale cromatico"). I
suoni della serie devono svolgersi per tutta la composizione mantenendo la
successione inizialmente fissata, che possono essere impiegati verticalmente e
orizzontalmente; inoltre la serie può essere trasportata in tutti i 12 gradi della scala
cromatica.
Nel 1925 succedette a Busoni come professore di composizione presso l'Accademia
prussiana delle arti di Berlino. Nel 1933 emigrò negli Stati Uniti, nel 1935 fu invitato
ad insegnare a Los Angeles nell'Università della California e cinque anni dopo ottenne
la cittadinanza americana. Muore a Los Angeles nel 1951.
"una notte illuminata in modo suggestivo dalla luna, due amanti camminano e la
musica narra. La donna è sposata e aspetta un figlio ma ha un amante e vive nei sensi
di colpa. L'amante, quando scopre, accetta e rassicura la donna"
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melodrammi del Pierrot Lunaire op 21 composti nel 1912. In essi la L'espressionism
voce, accompagnata da pochi strumenti, adotta un tipo di è tipico di
emissione tra il parlato ed il cantato Spreckgesang, in cui sono quali opere?
richiesti l'osservanza precisa del ritmo musicale e continui Tutte quelle
spostamenti di intonazione intorno alla nota ora verso il grave, ora del periodo
verso l'acuto. Queste opere hanno in comune l'espressionismo. atonale?
(l'attesa, la mano felice e Pierrot
Pierrot Lunaire
Racconta una storia completamente folle del poeta Albert Giraud. Pierrot a livello
vocale è rappresentato da una donna. Giraud immagina di esser Pierrot e dice "io mi
sento di esser un raggio di luna, che mi esprime completamente e come esso mi
trasformo continuamente". La narrazione ha un carattere tetro.
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