Sei sulla pagina 1di 22

Capitolo 1

Le chiavi per lo studio della chimica

Anno Accademico: 2019-2020


Corso: Chimica
Docente: Federico Bella (federico.bella@polito.it)
1
Introduzione al corso
Il corso di Chimica, comune al 1° anno delle lauree triennali di Ingegneria, comprende:
 58.5 h di lezione (39 lezioni);
 18 h di esercitazione in aula (12 esercitazioni);
 3 h di esercitazione in laboratorio (1 turno).
Ne risulta un totale di circa 80 h, che corrispondono agli 8 CFU assegnati al corso.

Gli studenti del corso 14 hanno i cognomi PIAZ-REVD.

Il corpo docente del corso include:


 Per le lezioni: Prof. Federico Bella (titolare del corso).
 Per le esercitazioni in aula: Dr. Nicola Cavallini (esercitazioni 1-6) e Prof. Sonia Fiorilli
(esercitazioni 7-12). Gli studenti vengono divisi in squadra A (Piazza-Proietti) e squadra B (Proglio-
Reut), valide sia per Analisi matematica I che per Chimica.
 Per l’esercitazione in laboratorio: dottorandi e post-doc del DISAT. Seguirà una divisione in
squadre di laboratorio.

Tutti i giorni del semestre è disponibile un tutorato di 3 h tenuto da studenti meritevoli degli anni
successivi, a disposizione per visionare svolgimenti di esercizi di calcolo proposti dalle matricole. L’aula
del tutorato (in fase di definizione) verrà comunicata successivamente.
CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 2
Introduzione al corso/2
L’orario del corso dal 30/09/2019 al 17/01/2020 è il seguente:
Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
11:30-13:00
08:30-10:00 10:00-11:30 11:30-13:00
Esercitazione
Lezione (Aula 2) Lezione (Aula 2) Lezione (Aula 2)
squadra B (Aula 3S)
13:00-14:30
Esercitazione
squadra A (Aula 1S)

È possibile che qualche lezione/esercitazione venga rinviata a data successiva per impegni accademici
dei docenti, e ne sarà data tempestiva comunicazione.

I turni di esercitazione in laboratorio verranno definiti successivamente, e gli studenti dovranno


iscriversi su un modulo cartaceo che verrà loro sottoposto durante una lezione di teoria nel mese di
ottobre. La frequenza all’esercitazione in laboratorio è obbligatoria (firma di ingresso e uscita) al fine di
poter sostenere gli appelli di questo anno accademico.

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 3


Introduzione al corso/3
Le slide di teoria sono disponibili 3 giorni prima della lezione nel materiale
didattico del corso 14. E’ fortemente consigliato seguire le lezioni con le slide già
stampate.
Slide + Appunti presi a lezione consentono di superare l’esame (per la parte di
teoria) col massimo dei voti.
In alternativa, il programma del corso è completamente coperto dal libro
«Chimica – La natura molecolare della materia e delle sue
trasformazioni» di M. S. Silberberg, 4° edizione dell’editore McGraw Hill, 74€.

Per il materiale relativo alla parte di esercitazioni, maggiori dettagli verranno


forniti dagli esercitatori.

Gli studenti che intendano svolgere ulteriori esercizi possono far riferimento al
testo «Esercizi di chimica» di S. Ronchetti, B. Onida e A. Delmastro, dell’editore
Esculapio, 19€. Importante: chi lo acquista verifichi che a pag. ii) sia indicato
«Ristampa 2019», in quanto la versione precedente contiene alcuni errori.

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 4


Introduzione al corso/4
Ciascuno studente deve sempre avere con sé:
 Tavola periodica (nella versione dell’esame la tavola periodica conterrà: simbolo dell’elemento,
massa atomica, numero atomico, elettronegatività).
 Calcolatrice scientifica.

L'esame consiste in:


 Un test informatico, finalizzato a verificare la preparazione di base. L’esame dura 25 min, consiste
di 15 domande a risposta multipla. Il punteggio massimo è 9, la soglia di sufficienza è 6/9.
 Una prova scritta, il giorno successivo. L’esame dura 70 min, consiste di 2 domande di teoria a
risposta aperta 2 esercizi di calcolo. Il punteggio massimo è 22, la soglia di sufficienza è 12/22.
 Se richiesta (del docente o dello studente), una prova orale, la settimana successiva allo scritto.
Ci sono 4 appelli per anno accademico: 2 a febbraio, 1 a giugno e 1 a settembre.
Maggiori informazioni sui dettagli relativi alle prove d’esame verranno dati al termine del corso.

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 5


Introduzione al corso/5
Uno studente universitario deve avere ben presenti i seguenti punti:
 L’orario del 1° semestre è molto leggero, tra una lezione e l’altra c’è una pausa di 5 min.
 La lezione si segue in silenzio e lo smartphone deve rimanere in borsa.
 Durante la lezione è possibile chiedere chiarimenti in qualsiasi momento.
 Non c’è orario di ricevimento, ma è possibile chiedere un colloquio inviando un’e-mail a
federico.bella@polito.it o agli esercitatori.
 Quando si scrive un’email al docente, occorre iniziare il testo salutando e presentandosi:
«Buongiorno Professore, sono … … e frequento il corso 14 di Chimica».
 Da oggi nessuno vi imporrà esami, scadenze e orari: lo studente è l’unico responsabile dei propri
successi (e insuccessi).
 Si inizia a preparare gli esami il 1° giorno di lezione.
 La domanda su cui si cade all’esame è sicuramente relativa a un argomento che è stato spiegato in
una lezione a cui non si potuto/voluto partecipare.
 Ottimi appunti = ottimi voti.
 Il voto di laurea è la media pesata dei voti dei singoli esami, indipendentemente dal fatto che siano
più o meno attinenti al proprio percorso di studi.
 A casa o in sala studio: 45 min di studio e 15 min di pausa.
 Motivazione, apprendimento, memorizzazione e organizzazione: costanza e determinazione.
 (L’avete voluto voi)
CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 6
Chimica
La chimica è la scienza che studia la composizione, le proprietà e le trasformazioni della materia,
nonché l’energia associata a queste trasformazioni.

La chimica opera su tre livelli:


1) Macroscopico: la chimica si interessa alla materia e alle sue trasformazioni; a questo livello
possiamo vedere i cambiamenti (es: un campione di magnesio che brucia all’aria).
2) Microscopico: riguarda cambiamenti che non possiamo vedere direttamente, e che la chimica
interpreta rifacendosi alla riorganizzazione degli atomi.
3) Simbolico: un chimico pensa a livello microscopico, conduce gli esperimenti a livello macroscopico
e rappresenta fatti e ipotesi mediante simboli ed equazioni matematiche.

2)

3)

1)
CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 7
Branche della chimica
La chimica è stata tradizionalmente organizzata in tre branche fondamentali:
 Chimica organica: lo studio dei composti del carbonio.
 Chimica inorganica: lo studio di tutti gli altri elementi e dei loro composti.
 Chimica fisica: lo studio dei principi della chimica.

A seguito delle conoscenze acquisite in speciali aree o per effetto dell’impiego di tecniche particolari, si
sono sviluppati nuovi campi di studio: chimica industriale, chimica analitica, chimica teorica e
computazionale, ingegneria chimica, chimica farmaceutica, chimica biologica, ecc.

Sono inoltre emersi diversi rami interdisciplinari derivati dalla chimica: biologia molecolare (studio dei
fondamenti chimici e fisici della funzione e della diversità biologica), scienza dei materiali (studio della
struttura e della composizione chimica dei materiali), nanotecnologie (studio della materia a livello
nanoscopico, dove si manipolano strutture costituite da un ristretto numero di atomi), ecc.

Un nuovo settore emergente della chimica è quello che riguarda lo sviluppo sostenibile, l’impiego su
scala commerciale di risorse rinnovabili associato alla riduzione dei rifiuti pericolosi e alla tutela
dell’ambiente: questo approccio è noto come chimica verde.

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 8


Metodo scientifico
Gli scienziati perseguono le loro
idee tramite il metodo
scientifico.
Il primo passo consiste nel
raccogliere i dati, eseguendo
osservazioni ed esperimenti su
piccoli campioni di materia
(frammenti rappresentativi di ciò
che si desidera studiare).
Quando dai dati emerge uno
schema regolare, lo si può
enunciare sotto forma di legge,
cioè un riepilogo succinto di un
ampio campo di osservazioni.
Dopo aver individuato uno schema
regolare, gli scienziati elaborano
ipotesi, cioè possibili spiegazioni
delle leggi basate su concetti più
fondamentali.
CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 9
Metodo scientifico/2
Dopo aver formulato un’ipotesi, gli
scienziati progettano ulteriori
esperimenti per verificarla. Se i
risultati di esperimenti reiterati
depongono a favore dell’ipotesi, lo
scienziato potrà procedere a
formulare una teoria, cioè una
spiegazione formale (tipicamente
matematica) della legge.
Gli scienziati interpretano le loro
teorie attraverso modelli, cioè
versioni semplificate dell’oggetto
dei loro studi che possono essere
usate per fare previsioni.
Al pari delle ipotesi, anche teorie e
modelli vanno assoggettati
all’esperimento e rivisti nel caso in
cui i risultati sperimentali non li
sostengano.
CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 10
Materia e stati d’aggregazione
La materia è tutto ciò che possiede massa e occupa spazio.
Una prerogativa della scienza consiste nell’utilizzare parole comuni del
linguaggio quotidiano, attribuendo però loro un significato preciso. Ad esempio, Solido
nel linguaggio comune un termine come «sostanza» è inteso spesso come
sinonimo di materia; al contrario, in chimica la sostanza è una forma unica e
pura di materia (es: l’oro è una sostanza, la carne invece no, è un miscuglio di
tante sostanze diverse).

La materia si presenta in forme differenti, che prendono il nome di stati di Liquido


aggregazione. I più comuni sono:
 Solido: una forma rigida della materia.
 Liquido: una forma fluida della materia, la cui superficie è ben definita,
mentre la forma geometrica assunta è quella della porzione di recipiente che
occupa.
 Gas: una forma fluida della materia, che riempie interamente qualsiasi Gas
recipiente lo contenga.

Il termine vapore indica lo stato aeriforme di una sostanza che normalmente si


presenta solida o liquida.
CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 11
Materia e stati d’aggregazione/2
Gli stati di aggregazione sono distinguibili grazie alla disposizione e al moto di atomi e molecole. In un
solido, gli atomi sono strettamente impacchettati, e ne risulta un’aggregazione rigida perché gli atomi
non riescono a muoversi dalla loro posizione (NB: non sono però fermi, bensì si muovono intorno alla
propria posizione).

Nei liquidi, gli atomi e le molecole sono impacchettati più o meno strettamente come nei solidi, però
possiedono abbastanza energia da scorrere gli uni rispetto agli altri. Ne consegue che un liquido può
fluire per effetto di una forza.

In un gas, le molecole godono di una libertà quasi totale: possono volare nello spazio, urtandosi quando
si incontrano e rimbalzando immediatamente in una direzione diversa.

Solido Liquido Gas


CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 12
Proprietà, simboli e unità
La chimica si occupa delle proprietà della materia, che possono essere:
 Proprietà fisiche: caratteristiche che possono essere osservate e misurate senza mutare l’identità
della sostanza in esame (es: massa, temperatura, colore, densità, stato d’aggregazione, ecc.).
 Proprietà chimiche: caratteristiche che si riferiscono all’attitudine di una sostanza a mutarsi in
un’altra (es: l’idrogeno tende a reagire con l’ossigeno per produrre acqua).
Ne consegue una distinzione netta fra trasformazioni fisiche e trasformazioni chimiche.

Una proprietà fisica misurabile è rappresentata da un simbolo in corsivo (es: 𝑚 per la massa) e il suo
valore quantitativo viene riportato come multiplo di un’unità (es: 15 kg indicano 15 volte l’unità kg).
Gli scienziati hanno raggiunto Grandezza fisica Simbolo Nome dell’unità Simbolo dell’unità
un accordo internazionale
I
sulle unità di misura, in modo Intensità di corrente elettrica ampere A

da rendere i risultati Intensità luminosa Iv candela cd


facilmente comprensibili Lunghezza l metro m
ovunque. Il Sistema Inter- Massa m chilogrammo kg
nazionale definisce 7 unità di
Quantità di sostanza n mole mol
misura fondamentali sulla cui
base è possibile esprimere Temperatura T kelvin K

tutte le grandezze fisiche. Intervallo di tempo t secondo s

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 13


Proprietà, simboli e unità/2
Ogni unità può essere preceduta o modificata da un prefisso che rappresenta un (sotto)multiplo di 10.

Le unità possono essere combinate insieme in unità derivate per esprimere una proprietà più
complicata (es: il volume è il prodotto di tre lunghezze e ne deriva un’unità derivata indicata con m3).

Lo studente deve essere in grado, al fine di seguire e superare questo corso, di svolgere equivalenze.

ES. 1.1] Esprimi il valore 6.5 g mm‒3 in µg nm‒3. [6.5×10‒12 µg nm‒3]

ES. 1.2] Esprimi il valore 11700 kg m‒3 in g cm‒3. [11.700 g cm‒3]


CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 14
Proprietà, simboli e unità/3
Le proprietà si classificano anche come:
 Proprietà estensive: dipendono dalla dimensione del campione
(es: massa, volume, ecc.).
 Proprietà intensive: non dipendono dalla dimensione del campione
(es: temperatura, colore, densità, stato d’aggregazione, ecc.).
Possono essere impiegate per identificare una sostanza.

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 15


Alcune grandezze importanti in chimica
Ogni campione di materia ha un certo volume, indicato con 𝑉, cioè lo spazio che occupa. In chimica le
unità di misura più usate sono il litro (L), il millilitro (mL) e il decimetro cubo (dm3). Vale la relazione
1𝐿 = 1𝑑𝑚3 = 10−3 𝑚3 .

La massa di un corpo, indicata con 𝑚, è una grandezza legata alla quantità di materia di cui è fatto.
Poiché la quantità di materia di un corpo non può variare in condizioni ordinarie, la sua massa è
costante. Si definisce, invece, peso di un corpo la forza di gravità che deve essere equilibrata affinché il
corpo sia in quiete, e dipende dalla massa del corpo e dall’accelerazione di gravità nella posizione
occupata dal corpo.
𝒎
La densità di un corpo, indicata con 𝜌, è il rapporto tra la sua massa e il suo volume: 𝝆 = . In precise
𝑽
condizioni di pressione e temperatura, la densità è una proprietà fisica caratteristica di una sostanza e
ha un valore fisso. In chimica si esprime in g L‒1, g mL‒1 o g cm‒3.

ES. 1.3] La densità del selenio è 4.79 g cm‒3. Calcola la massa di 6.5 cm3 di selenio. [31 g]

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 16


Alcune grandezze importanti in chimica/2
La temperatura, indicata con 𝑇, è la grandezza che misura di quanto una sostanza
è più calda o più fredda rispetto a un’altra sostanza. Invece, il calore è l’energia
che si trasmette tra due corpi che sono a differenti temperature. In laboratorio lo
strumento utilizzato per misurare la temperatura è il termometro, un dispositivo che
contiene un liquido che si dilata quando viene riscaldato. Le scale di temperatura
più importanti in chimica sono la:
 Scala Kelvin: detta anche scala assoluta, attribuisce valore 273.15 K alla
temperatura di congelamento dell’acqua e 373.15 K alla temperatura di
ebollizione dell’acqua.
 Scala Celsius: attribuisce valore 0 °C alla temperatura di congelamento
dell’acqua e 100 °C alla temperatura di ebollizione dell’acqua.
Entrambe le scale sono centigrade e l’ampiezza del grado kelvin è uguale a quella
del grado celsius. Vale la relazione 𝑻 𝒊𝒏 𝑲 = 𝑻 𝒊𝒏 °𝑪 + 𝟐𝟕𝟑. 𝟏𝟓

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 17


Forza, lavoro ed energia
 La velocità 𝑣 è il tasso di variazione della posizione.
 L’accelerazione 𝑎 è il tasso di variazione della velocità.
 Una forza 𝐹 è un’influenza capace di modificare lo stato di moto di un oggetto e, in base alla legge
del moto di Newton, un oggetto che subisce una forza viene accelerato proporzionalmente alla forza
subita: 𝐹 = 𝑚 ∙ 𝑎
 Per lavoro si intende lo spostamento di un oggetto contro una forza opponente, e la sua grandezza è
il prodotto dell’intensità della forza opponente per la distanza percorsa dall’oggetto.

L’energia è l’attitudine a compiere lavoro, e in chimica sono importanti queste forme di energia:
1
 Cinetica: è l’energia che un corpo possiede in virtù del proprio moto, e risulta pari a 𝐸𝑘 = ∙ 𝑚 ∙ 𝑣 2
2
 Potenziale: è l’energia che un oggetto possiede in virtù della propria posizione in un campo di forza.
Si indica con 𝐸𝑝 e la sua formula dipende dalla natura delle forze applicate all’oggetto. L’energia
potenziale gravitazionale è definita come 𝐸𝑝 = 𝑚 ∙ 𝑔 ∙ ℎ (𝑔 = accelerazione di gravità, ℎ = altezza).
𝑄1 ∙𝑄2
L’energia potenziale di Coulomb (elettrostatica) è definita come 𝐸𝑝 = ( 𝑄𝑖 = carica della
4𝜋∙𝜀0 ∙𝑟
particella i-esima, 𝜀0 = permettività nel vuoto, 𝑟 = distanza).
 Del campo elettromagnetico: è l’energia generata dall’accelerazione di particelle cariche e consta
di un campo elettrico e di un campo magnetico entrambi oscillanti.

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 18


Forza, lavoro ed energia/2
L’energia totale di una particella ammonta alla somma di energia cinetica ed energia potenziale e, in
assenza di influenze esterne, si mantiene costante. Non si è mai osservata alcuna eccezione alla legge
di conservazione dell’energia.

I chimici fanno spesso riferimento a:


 Energia chimica: è la variazione di energia che accompagna lo svolgimento di una reazione chimica
(ma si tratta di una semplificazione che sottende sempre la somma delle energie cinetiche e
potenziali di tutte le sostanze che partecipano alla reazione).
 Energia termica: è la somma delle energie cinetiche e potenziali derivanti dal moto termico di
atomi, ioni e molecole.

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 19


Cifre significative
Tutte le misure sono soggette a una certa incertezza ed è importante indicare il grado in cui si è certi
non solo del valore della misura, ma anche dei risultati di un calcolo basato su tale valore. L’incertezza
può essere espressa col simbolo ±, ma si può anche tralasciarlo e presupporre un’incertezza di un’unità
nell’ultima cifra di un numero: le cifre registrate in una misurazione (sia quelle certe che quella incerta)
sono dette cifre significative (C.S.).

Il numero delle cifre riportate in un risultato di un calcolo deve riflettere il numero delle cifre dei dati di
partenza, e non l’intero set di cifre che la calcolatrice può fornire. Il numero C.S. è il numero delle cifre
giustificabile in base ai dati:
 Per moltiplicazioni e divisioni: il numero di C.S. del risultato deve corrispondere al numero di C.S.
del dato di partenza meno accurato (es: 1.23×16 = 20).
 Per addizioni e sottrazioni: il numero di cifre decimali del risultato deve corrispondere al numero
di cifre decimali presenti nella quantità di partenza che ne ha il minor numero (es: 1.23+1.6 = 2.8).

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 20


Cifre significative/2
Un’ambiguità può sorgere quando si ha a che fare con numeri interi terminanti in zero (es: 400 significa
4×102, 4.0×102, ecc., ?). In questo corso considereremo gli zeri a seguire come significativi, ma si tenga
presente che questa è una convenzione raramente adottata in ambito scientifico.

Non si considerano, invece, mai significativi gli zeri a precedere (es: 0.0023 ha 2 C.S.).

Nella risoluzione dei problemi, è bene conservare sempre una o due C.S. addizionali di passaggio in
passaggio, ed arrotondare soltanto il risultato finale. Ciò eviterà la propagazione dell’errore di
arrotondamento.

Alcuni numeri sono detti numeri esatti perché a essi non è associata alcuna incertezza (es: ci sono 60
min in un’ora, ci sono 3 monete nel portafoglio, il cubo ha 6 facce, ecc.). I numeri esatti non limitano il
numero di C.S. nel risultato finale.

ES. 1.4] Indica quante C.S. ci sono nei seguenti numeri: 8.51; 0.09; 61.00; 80; 5.103. [3; 1; 4; 2; 4]

CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 21


Precisione e accuratezza
Per essere certi dei dati da loro ottenuti, gli scienziati ripetono le
misurazioni diverse volte, calcolano il valore medio e determinano
la:
 Precisione della misura: dipende da quanto i valori tratti da
misurazioni ripetute si avvicinano tra loro.
 Accuratezza di una serie di misurazioni: dipende da quanto il
loro valore medio si avvicina al valore vero o accettato come
tale.

Il più delle volte le misurazioni si accompagnano a due tipi di


errori:
 Errore sistematico: è quello presente in ciascuna serie di
misurazioni ripetute (es: le masse misurate da una bilancia non
tarata).
 Errore casuale: varia casualmente sia per entità che per segno
e, nel corso di una serie di misurazioni, potrebbe perfino tendere
a) Precise e accurate
mediamente a zero (es: corrente d’aria che agisce sul piatto
b) Precise, ma non accurate
della bilancia).
c) Non precise, ma accurate
d) Non precise e non accurate
CHIMICA @PoliTO (F. Bella) – Capitolo 1 – 2019/2020 22

Potrebbero piacerti anche