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L'ESERCITO NEL PRIMO SECOLO D.C.

La pace e la stabilità dell'Impero dipendevano in ultima analisi dall'esercito, e così pure la sicurezza
dell'imperatore Augusto era consapevole di ciò. Nerone sembrava averlo dimenticato. L'esercito era
responsabile non solo dei confini, ma anche della sicurezza interna, e in alcune province, la seconda
aveva la precedenza sui primi. L'esercito svolgeva un importante ruolo anche in relazione
all'economia e alla società: era un agente di mobilità sociale, con reclute e ufficiali, un elemento di
romanizzazione e uno stimolo economico per le zone in cui era dislocato.

NUMERO DI LEGIONI

Prima del disastro di Varo, c'erano 28 legioni, ognuna con un organico di 5400 uomini, per un totale
di 150.000 uomini. Dopo il disastro di Varo, che portò alla distruzione di tre legioni, il numero
totale rimase 25 fino al reclutamento di due nuove legioni da parte di Caligola e di Claudio. Infine,
Traiano portò il numero delle legioni a 30, mentre Marco Aurelio ne reclutò altre tre. Settimio
Severo aumentò il numero a 33. In ogni caso, con 28 o 30 legioni, l'Impero poteva difendersi
adeguatamente. Augusto creò anche una guardia Pretoria permanente, i pretoriani, formati da 9
coorti, e in più delle truppe ausiliarie e coorti di fanteria e cavalleria.

DISLOCAZIONE DELLE LEGIONI

Tacito ci dice che nel 23 d.C., le 25 legioni erano dislocate in questo modo: 8 sul Reno, 6 sui
Balcani e sul Danubio, 3 in Spagna, 2 in Africa, 2 in Egitto e 4 in Siria. Inoltre, vanno aggiunte le
nuove coorti pretorie e le tre urbane. Le legioni potevano essere spostate, e gli eserciti divennero
sedentari solo in un secondo momento, seguendo una tendenza del primo secolo legata al
reclutamento locale, che serviva a persuadere i veterani a rimanere nello stesso luogo. I legionari
erano cittadini romani, mentre gli ausiliari in genere non lo erano.

NORME DI AUGUSTO

Nel 13 a.C., Augusto promulgò delle leggi sulla vita e la posizione giuridica dei militari. Ai soldati
non fu concesso di sposarsi legalmente, ma potevano sposarsi solo dopo il congedo, quando, se non
romani, ricevevano anche la cittadinanza romana. Di conseguenza, le loro mogli diventavano
romane a tutti gli effetti. Questo si applicava agli ausiliari, poiché i romani erano già cittadini.

GRADI MILITARI

I gradi militari erano diversi: il più alto era il console o il legato, che guidava la legione ed era
assistito da sei tribuni militari. Già in epoca repubblicana, tra gli ufficiali, il più importante era il
centurione. Alcuni centurioni erano di nomina diretta, mentre altri erano promossi dai gradi inferiori
delle legioni. I centurioni erano suddivisi per gradazioni, con i più giovani a capo di una centuria di
80 uomini, equivalente a un capitano; mentre il centurione più anziano si chiamava "primipilus" e
comandava circa 5400 uomini, potrebbe essere paragonato oggi a un generale di brigata. L'esercito,
come abbiamo detto, era anche un grande mezzo di mobilità sociale, poiché consentiva a persone di
condizioni modeste di fare carriera rapidamente.

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