Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
CALIGOLA
Presentazione PowerPoint
&
DAMNATIO MEMORI
MULAZZANI Alessandro 07.01.2016
A.S. 2015-2015 I.S.I.S.S. L.GEYMONAT TRADATE (VA)
Chi Caligola?
Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico,
regnante con il nome di Gaio Cesare,
meglio conosciuto con il soprannome di Caligola.
La storia di Caligola.
Caligola, nipote di Tiberio, suo predecessore, ottiene la nomina a imperatore dopo una
serie di vicissitudini tra le quali la morte brutale di tutti i possibili successori.
Caligola si distinto dagli altri imperatori per la sua stravaganza, eccentricit e
depravazione, nonostante ci rimane limperatore meno rilevante di tutti gli altri della
dinastia.
Il regno di Caligola inizi ponendo fine alle persecuzioni e bruciando larchivio di Stato
istituito dallo zio.
Tiberio con l'aiuto del prefetto del pretorio Macrone, instaur un governo assoluto,
mettendosi in urto col senato e le classi dirigenti, mentre cercava il favore popolare.
Dissoluto nella vita privata, introdusse nella corte un fasto orientale, e pretese onori divini,
suscitando rivolte tra gli Ebrei. Alla debolezza della politica interna cerc inutilmente
rimedio con la politica estera*
La morte di Caligola
Damnatio memori
Damnatio memori una locuzione che significa condanna della memoria.
Nel diritto romano indicava una pena consistente nella cancellazione della memoria
di una persona e nella distruzione di qualsiasi traccia potesse tramandarla nel
futuro.
-Si trattava di una pena particolarmente aspra riservata agli hostes, ossia ai nemici di
Roma e del Senato.
Il damnatio memori cancellava ogni traccia di una data persona dalla vita di
Roma, come se non fosse mai esistita, al fine di preservare l'onore della citt.
La pena appare ancora pi aspra se si considera l'importanza che la societ
romana dava all'immagine sociale, alla reputazione e all'orgoglio di essere un
cittadino romano.
I termini sono usati pi comunemente per indicare quel processo in uso nella Roma
antica, nel quale un Imperatore veniva riconosciuto come divinit, solitamente dopo la
morte. L'uso poi passato a indicare una tipica figura artistica della gloria.