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Pini Andrea 2^ TC

Relazione: Macrino
LA DINASTIA DEI SEVERI (introduzione)
Sul finire del II secolo d.c. sotto il regno di Lucio Aurelio Commodo, limpero inizia ad avere i primi
segnali di crisi a causa delle incursioni dei popoli germanici, dellaccresciuto carico fiscale e della
peste. In questo periodo limperatore inizia a sottrarsi al controllo del senato e ad accentrare il
potere nelle proprie mani, dando vita a una forma di governo
simile alla Monarchia Assoluta. Alla morte di Commodo, grazie
allappoggio dei soldati, Lucio Settimio Severo riesce a farsi
eleggere imperatore. Con lui ha inizio la dinastia dei Severi.
Settimio inizia a riorganizzare lesercito istituendo una milizia
stabile ai confini dellimpero, liquida i pretoriani, cio le guardie
imperiali, aumenta il numero dei legionari e istituisce lannona
militare, che obbliga i proprietari agricoli a consegnare allo Stato
una parte del raccolto per il rifornimento delle truppe.
Egli deve per affrontare anche i difficili rapporti tra i romani e i
barbari e impegnarsi in Oriente contro i Parti.
Settimio sceglie poi come successore il proprio figlio Marco
Aurelio Antonino, soprannominato Caracalla e cerca di indebolire
la potenza del senato favorendo il ceto equestre, un ceto sociale
che si era arricchito dopo le grandi conquiste e di cui facevano
parte appaltatori, banchieri, usurai, esattori di tasse. Alla sua
morte quindi gli succede Caracalla e il secondo figlio Geta, il
quale viene ucciso proprio dal fratello.
Caracalla, imperatore molto crudele, al fine di riscuotere maggiori imposte, decide di estendere la
cittadinanza romana a tutti i cittadini perci anche il pagamento della tassa di successione e delle
tasse sugli affrancamenti degli schiavi, questo porta ad una diffusione in tutto limpero non solo
della legge di Roma, ma anche della sua lingua e della sua cultura giuridica. Tutto questo segna la
fine dello stato romano fondato sullistituzione del senato come rappresentante del volere del
popolo e di un periodo molto incerto.

ELEZIONE DI MACRINO
Caracalla, divenuto imperatore, nomina prefetto del pretorio, (massima carica che un personaggio
dell'ordine equestre possa raggiungere a quei tempi. Il prefetto del pretorio era secondo in
comando all'imperatore e responsabile per le uniche forze militari presenti nella citt di Roma: la
guardia del corpo dell'imperatore, ovvero i pretoriani), Marco Opellio Macrino.
Macrino nacque a Cesarea, nella provincia romana della Mauretania, intorno al 164 circa da una
famiglia di etnia berbera facente parte dell'ordine equestre.
Nei primi anni del suo incarico Macrino ha certamente la fiducia di Caracalla, tuttavia in seguito
comincia a complottare contro di lui.
Nel 217 Caracalla si reca in oriente per preparare una campagna contro l'Impero Parto. Macrino
al suo seguito come pure altri membri della guardia pretoriana. In aprile Caracalla si reca a visitare
un tempio, presso il luogo di una precedente battaglia, accompagnato solo dalla sua guardia del
corpo, Macrino compreso. Gli eventi non sono chiari, ma certo che Caracalla viene ucciso a
questo punto del viaggio. Al ritorno, Macrino, poiche i soldati ignoravano che era stato
lorganizzatore della congiura che aveva causato luccisione del figlio di Settimio, cos abile nel
simulare il suo dolore per la fine di Caracalla, che dopo tre giorni viene proclamato imperatore.
Macrino assume il nome di Severo e a suo figlio Diadumeniano che conta allora nove anni, d il
nome di Antonino e il titolo di Cesare ..

ECOMOMIA
In economia Macrino riforma il sistema di pagamento delle reclute, alla quale riduce la paga ma
promette importanti gratifiche. In seguito riduce anche notevolmente le imposte che Caracalla
aveva aumentato.

POLITICA
Durante il suo mandato, Macrino annulla le condanne per accusa di maest, punisce con lesilio
qualcuno dei favoriti del suo predecessore, fa mettere in croce i servi che avevano denunciato i
padroni, cerca di potenziare lesercito e cerca di consolidare la sua posizione mettendo ai posti di
comando, delle persone di bassa condizione introducendo amici suoi nella curia e dando ai suoi
partigiani il governo delle province. Macrino per se non difetta di astuzia politica manca di qualit
militari.
Approfittando della morte di Caracalla, Artabano V invade con grandi forze la Mesopotamia.
Macrino fa al nemico proposte di pace, ma il re dei Parti pone come condizione lo sgombero da
parte dei romani della Mesopotamia, al rifiuto le trattative vengono troncate .

CADUTA DI MACRINO
I membri restanti della famiglia imperiale dei Severi, di cui fa parte Caracalla, ricevono l'ordine di
Macrino, di lasciare il palazzo imperiale e tornare nel luogo di origine della loro famiglia, in Siria: si
tratta di Giulia Mesa, sorella di Giulia Domna madre di Caracalla, e le figlie Giulia Soemia Bassiana
e Giulia Mamea.
Macrino tuttavia non riesce a consolidare il suo trono perch le donne cominciano a complottare
contro di lui per creare malcontento non solo tra le forze armate ma anche tra la popolazione che
non aveva mai accettato il nuovo imperatore. Poi complottano a favore del figlio di Giulia
Bassiana, Eliogabalo, spargendo la voce che si tratta di un figlio naturale di Caracalla. La ribellione
comincia il 15 maggio; l'8 giugno del 218 le truppe di Macrino sono sconfitte in battaglia. Macrino
cerca di organizzare la fuga e invia il figlio Diadumeniano come ambasciatore alla corte partica
mentre egli stesso si dirige a Roma per garantirsene l'appoggio. Catturato in Asia Minore viene
giustiziato come usurpatore. Diadumeniano subisce a sua volta la stessa sorte ad opera dei Parti.
Macrino rimane in carica quattordici mesi, dall 11 aprile del 217, all8 giugno del 218.

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