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I rapporti erano consolidati e i romani interferivano spesso con la vita delle tribù,
condizionandone la politica
Meccanismo dell’hospitalitas
Etnogenesi
Nessuna delle due. Dal III al V secolo l’afflusso di barbari fu costante: l’attrattiva
era un migliore tenore di vita, ma i vantaggi furono reciproci.
Gli imperatori diventano figure fantoccio. La guida politico militare della parte
occidentale dell’impero passò nelle mani di magistri militum come Stilicone.
In quegli anni i barbari ripresero a premere contro le frontiere: per difendere l’Italia
Stlicone richiamò truppe dal Reno, ne approfittarono vandali, burgundi, alani e
svevi.
410: i visigoti comandati da Alarico saccheggiano Roma
Verso il 415 l’impero occidentale sembra avere retto alla crisi, ma la Spagna era
occupata dai vandali, la Britannia abbandonata dall’esercito imperiale, il sud della
Gallia era occupato dai visigoti
Gli unni penetrano in Europa con Attila (434-453), guerra contro Ezio (433-454)
Caduta dell’impero
Dopo uccisione di Ezio, si succedono al trono imperatori deboli e il potere restava
nelle mani dei comandanti supremi dell’esercito (magistri militum)
Nel 476 Odoacre, a capo di reparti ammutinati, fece deporre Romolo Augustolo e
riconosce come autorità l’impero d’oriente. Odoacre assunse per sé il titolo di “re
delle genti barbariche”.