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Tipi di impresa e settori produttivi

complesso dei mezzi organizzati dall’imprenditore per esercitare


un attività economica al fine di produrre e scambiare beni e servizi

ogni impresa svolge la sua attività in un settore economico e i settori sono:


-primario agricoltura, pesca e selvicoltura
-secondario industrie, costruzioni ed energia
-terziario servizi cioè commercio, trasporti, turismo e credito
-quaternario servizi particolari legati all’informatica, alla comunicazione e al marketing

Tipi di impresa e proprietà: imprese pubbliche e private

si definisce impresa privata quella proprietà di uno o più privati. il capitale dell’impresa viene conferito dai finanziatori che
hanno il potere di gestire l’azienda per avere un profitto. si distingue tra:
-impresa individuale: basata su un unico soggetto ovvero l’imprenditore
-impresa collettiva: da luogo alla società
si definisce impresa pubblica quella nella quale lo stato assume completamente o parzialmente la funzione di imprenditore.
il mezzo per accrescere la produzione nell’impresa pubblica e la nazionalizzazione, che consiste nell’assunzione da parte
dello stato della gestione di alcuni rami produttivi di interesse collettivo o di alcune imprese. le imprese pubbliche possono
essere gestite con tre modalità diverse:
-direttamente da enti pubblici (stato, regioni, comuni e province)
-indirettamente da enti pubblici che sono assimilati a persone giuridiche private
-attraverso partecipazioni statali caratterizzate dal controllo di aziende da parte della pubblica amministrazione

Tipi di impresa e dimensioni: imprese piccole, medie e grandi

le piccole imprese sono quelle che hanno meno di 50 dipendenti, il fatturato non supera i 10 milioni di euro

le piccole e medie imprese sono quelle che hanno meno di 250 dipendenti, il fatturato non supera i 50
milioni di euro

le grandi imprese l’organizzazione produttiva diventa più complessa a differenza degli altri tipi di imprese.
loro possono influire sulla struttura del mercato. es possono influenzare il prezzo del
prodotto variando la loro offerta sul mercato

le microimprese sono quelle che hanno meno di 10 dipendenti, il fatturato non supera i 2 milioni di euro
Tipi di impresa e apertura ai mercati: imprese aperte e chiuse

i rapporti delle imprese non si limitano più nell’ambito nazionale, ma consumatori e concorrenti si confrontano a livello
mondiale la globalizzazione dell’economia è considerata come l’effetto di questa totale apertura dei mercati,
favorita dal progresso nei trasporti e nelle comunicazioni

l’apertura di un’impresa ai mercati internazionali determina vantaggi e svantaggi


vantaggi:
-mercato di consumatori più ampio e più vario
-maggiori opportunità di acquistare le materie prime per produrre i beni
-possibilità di beneficiare del confronto con i concorrenti di altre nazioni, migliorando i propri prodotti
svantaggi:
-spese elevate per essere presenti all’estero con impianti o prodotti
-rapporti non sempre facili con i governi degli altri paesi
-dover seguire i gusti dei consumatori di nazioni molto diverse dalla propria

le imprese si differenziano secondo il grado di apertura ai mercati esteri:


imprese chiuse non hanno nessun rapporto con l’estero. il mercato nazionale è l’unico punto di riferimento
imprese aperte svolgono la propria attività o hanno i propri impianti in diverse nazioni
(imprese multinazionali)

Imprese artigianali, di massa o snelle

le imprese possono essere distinte anche in base al sistema di organizzazione che adottano
l’impresa artigianale è basata sulle capacità e le abilità dell’imprenditore, che spesso è un artigiano abile
nel produrre beni. è frequente nella lavorazione di beni che richiedono lavoro
manuale. la produzione è eseguita da piccole imprese

la produzione della Ford “modello T“ creò le basi di una nuova organizzazione della produzione che possiamo definire:
l’impresa di massa le principali novità sono: -introduzione della catena di montaggio
-organizzazione scientifica del lavoro. secondo Taylor, anche
il più piccolo movimento degli operai doveva essere studiato
per sincronizzarlo con il passaggio del prodotto sul nastro
trasportatore
-utilizzo di componenti semplici nella catena di montaggio,
che potevano essere facilmente montati dagli operai
in questo modo ogni operaio era inserito in una linea di montaggio che gli richiedeva di svolgere ripetutamente solo uno o
due compiti per tutto il giorno (alienazione)

le pressanti richieste dei lavoratori e le esigenze dei mercati moderni portarono all’affermarsi di un nuovo sistema
organizzativo:
l’impresa snella ideata in Giappone da Toyota. va incontro ai gusti dei consumatori (che vogliono prodotti più
diversificati) e ai desideri dei lavoratori (che rifiutano compiti di ripetitivi e poco stimolanti).
le principali novità sono: -uso limitato dell’automazione in fabbrica e stipendi maggiori
-organizzazione degli operai in squadre che si dividono i compiti
partecipando a tutte le fasi della produzione

per il miglioramento delle imprese è stato adottato il just in time = un sistema di produzione caratterizzato dal continuo
rifornimento dai fornitori all’impresa e dall’impresa ai clienti, così si riducono i tempi ed i costi di magazzino

un altro miglioramento alla produzione è la qualità totale = il consumatore è posto come punto di riferimento di tutta
l’impresa. lo scopo è raggiungere la qualità dei prodotti e dei servizi che egli desidera ottenere

I
per raggiungere questo scopo la qualità totale incide:
-sulla qualità del prodotto
-sui servizi offerti ai consumatori insieme al prodotto in modo da creare un rapporto di fiducia

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