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ASTRATTISMO

L'astrattismo è una delle più dirompenti correnti artistiche del 900 perché capovolge totalmente l'idea di arte
come imitatrice della realtà. L'astrattismo tuttavia non è che il risultato finale di un percorso iniziato nel
romanticismo; in questo percorso l'arte come descrizione della realtà viene negata sempre di più, preferendo
la concezione dell'arte come espressione del sentimento interiore dell’artista. Con l'astrattismo i sentimenti
dell'artista vengono visualizzati solo attraverso forme colori e linee.
L'astrattismo forti analogie con la musica poiché è capace di comunicare all'ascoltatore senza utilizzare
imitazioni naturalistiche. In questo periodo il rapporto tra musica e arte è molto stretto infatti si utilizzano i
termini espressivi di una per identificare l'altra: colori squillanti,…

ASTRATTISMO LIRICO E GEOMETRICO


Nell'Astrattismo lirico prevale la funzione espressiva e simbolica del colore, con la disposizione libera dello
stesso, mettendo l’accento quindi sull’emotività.
Si possono trovare le radici nell’Espressionismo. Kandisky/Klee
Nell'Astrattismo geometrico prevale l'aspetto geometrico delle forme; la forza della forma applicata come
un ritorno alla linea geometrica fondamentale, all’uso dei colori primari: giallo, blu e rosso. Deriva dal
Cubismo. Mondrian

COLORI E SUONI
Il colore può avere due possibili effetti sullo spettatore: un effetto fisico, superficiale e basato su sensazioni
momentanee, determinato dalla registrazione da parte della retina di un colore piuttosto che di un altro; un
effetto psichico dovuto alla vibrazione spirituale attraverso cui il colore raggiunge l’anima.
Esso può essere diretto o verificarsi per associazione con gli altri sensi. L’effetto psichico del colore è
determinato dalle sue qualità sensibili: il colore ha un odore, un sapore, un suono.
Kandinskij utilizza una metafora musicale per spiegare quest’effetto: il colore è il tasto, l’occhio è il
martelletto, l’anima è un pianoforte con molte corde.
Kandinskij, sempre in base alla teoria secondo la quale il movimento del colore è una vibrazione che tocca le
corde dell’interiorità, descrive i colori in base alle sensazioni e alle emozioni che suscitano nello spettatore,
paragonandoli a strumenti musicali.

Il giallo è dotato di una follia vitale, prorompente, di un’irrazionalità cieca; viene paragonato al suono di una
tromba, di una fanfara. Il giallo indica anche eccitazione quindi può essere accostato spesso al rosso ma si
differenzia da quest’ultimo.
. L’azzurro è il blu che tende ai toni più chiari, è indifferente, distante, come un cielo artistico; è
paragonabile al suono di un flauto.
. Il rosso è caldo, vitale, vivace, irrequieto ma diverso dal giallo, perché non ha la sua superficialità.
L’energia del rosso è consapevole, può essere canalizzata. Più è chiaro e tendente al giallo, più ha vitalità,
energia. Il rosso medio è profondo, il rosso scuro è più meditativo. È paragonato al suono di una tuba.
. L‘arancione esprime energia, movimento, e più è vicino alle tonalità del giallo, più è superficiale; è
paragonabile al suono di una campana o di un contralto.
. Il verde è assoluta mobilità in una assoluta quiete, fa annoiare, suggerisce opulenza, compiacimento, è una
quiete appagata, appena vira verso il giallo acquista energia, giocosità. Con il blu diventa pensieroso, attivo.
Ha i toni ampi, caldi, semigravi del violino.
. Il viola, come l’arancione, è instabile ed è molto difficile utilizzarlo nella fascia intermedia tra rosso e blu.
È paragonabile al corno inglese, alla zampogna, al fagotto.
. Il blu è il colore del cielo, è profondo; quando è intenso suggerisce quiete, quando tende al nero è
fortemente drammatico, quando tende ai toni più chiari le sue qualità sono simili a quelle dell’azzurro, se
viene mischiato con il giallo lo rende malto, ed è come se la follia del giallo divenisse “ipocondria”. In
genere è associato al suono del violoncello.
. Il grigio è l’equivalente del verde, ugualmente statico, indica quiete, ma mentre nel verde è presente, seppur
paralizzata, l’energia del giallo che lo fa variare verso tonalità più chiare o più fredde facendogli recuperare
vibrazione, nel grigio c’è assoluta mancanza di movimento, che esso volga verso il bianco o verso il nero. . Il
marrone si ottiene mischiando il nero con il rosso, ma essendo l’energia di quest’ultimo fortemente
sorvegliata, ne consegue che esso risulti ottuso, duro, poco dinamico.
. Il bianco è dato dalla somma (convenzionale) di tutti i colori dell’iride, ma è un mondo in cui tutti questi
colori sono scomparsi, di fatto è un muro di silenzio assoluto, interiormente lo sentiamo come un non-suono.
Tuttavia è un silenzio di nascita, ricco di potenzialità; è la pausa tra una battuta e l’altra di un’esecuzione
musicale, che prelude ad altri suoni.
. Il nero è mancanza di luce, è un non-colore, è spento come un rogo arso completamente. È un silenzio di
morte; è la pausa finale di un’esecuzione musicale, tuttavia a differenza del bianco (in cui il colore che vi è
già contenuto è flebile) fa risaltare qualsiasi colore.

CAVALIERE AZZURRO
Il cavaliere simboleggia la libertà, l'azzurro per Kandisky tende il profondo invita l'uomo verso l'infinito.
Ogni colore evoca sensazioni il giallo e caldo rosso e ardente il verde quieto; per Kandisky inoltre ogni
forma geometrica è legata ad un colore: triangolo giallo, il quadrato rosso il cerchio blu.
La nascita dell'astrattismo va ricercato nell'associazione artistica del cavaliere azzurro per opera del pittore
russo Kandinskij e del tedesco Franz Marc, che usarono colori squillanti e non naturalistici.la figura
romantica del Cavaliere combatte per il bene intendeva alludere alla missione salvifica dell'artista che lotta
per l'affermazione di un nuovo tipo di arte contro la società borghese materialista. Il cavaliere azzurro può
essere definita come un'aggregazione libera di personalità distinte accomunati da una concezione lirica
dell'operare artistico e dalla viva convinzione che l'arte dovesse distaccarsi dai dati della realtà e fondare una
sorta di linguaggio autonomo.

KANDINSKIJ
È ritenuto il creatore dell'astrattismo. Nel 1909 fonda la nuova associazione degli artisti di monaco ma se ne
allontana in seguito per dar vita con Franz Marc al cavaliere azzurro.
Nel 1904 dipinge vecchia Russia, nella quale sperimenta la contaminazione di temi, e sembra di osservare
una passeggiata lungo il Boulevards parigini tuttavia in terra russa con coppie vestite all'orientale.il castello
sullo sfondo rimanda a suggestioni medievali. La stesura del colore avviene in piccoli tocchi regolari,
contrapposte a tessere colorate che risplendono sul fondo nero; le cromie accese non rispondono già più a
intenti naturalistici. Al centro della composizione spicca la figura del cavaliere, soggetto costante in
Kandisky. L'uomo a cavallo si collega alla tradizione medievale.

QUADRO CON MACCHIA ROSSA 1914


L'universo di forme e segni in questa opera assume un senso messo in rapporto con il linguaggio dei colori,
che sembrano dialogare fra loro: il rosso si impone all'azzurro viola, il blu sembra frenare il giallo, il marrone
spegne il movimento delle cromie vicine a lui. La gerarchia spaziale tradizionale non è presente in questa
tela, pervasa da ritmi e variazioni che non hanno una ragione comprensibile, tuttavia la loro ragione
nell'interiorità dell'artista; per questo motivo Kandinskij definiva le variazioni accordi psichici.

SU BIANCO 2
In seguito Calisti sviluppa una tendenza a geometrizzate le composizioni, la geometrizzazione diventa il
nuovo modo attraverso il quale comunicare contenuti interiori; questo si vede su bianco due opera del 1923,
nella quale sia una variazione astratta del tema del Cavaliere; qui le montagne sono triangoli rossi e gialli
mentre il quadrilatero irregolare marrone e la terra; il nero unifica la figura del cavallo e del Cavaliere; la
testa del Cavaliere è visibile nella forma circolare che spicca sulla lancia.in contrapposizione alle rigide
scacchiere su cui la tela viene costruita il pittore distribuisce alcune forme arrotondate e libere non
riconducibili a figure geometriche, come ad esempio le particelle bianche a puntini rossi richiuse nel trapezio
ocra, che sono un preludio allo stile del suo ultimo periodo.

CURVA DOMINANTE
È considerata dal col vischio una delle sue opere più importanti nella quale ci sono raffinatissimi giochi di
forme e colori in rapporto dialettico fra loro. La composizione è organizzata sull'andamento fluttuante di
elementi del tutto curvilinei; Sulla sinistra è presente un grosso disco giallo che irradia una potente energia
percepibile in tutta la tela (paragonabile al sole). Nell'immagine dinamica della composizione il pittore
inserito dei punti fermi che riportano il piano pittorico: i tre cerchi bianchi e neri in alto a destra e la tavoletta
in alto a sinistra, che sembra raffigurare un quadro nel quadro; infatti questa tavoletta contiene una piccola
costellazione di segni. In basso a destra è presente una scala con gradini regolari che fa da ponte tra universo
e terra; l'universo è colorato di forme in movimento e perciò un invito a entrare nella dimensione astratta del
dipingere.

PRIMO ACQUARELLO ASTRATTO


Opera di Kandinskij del 1910, senza titolo per evitare il riferimento a un soggetto reale; si tratta della prima
immagine non figurativa della pittura occidentale.l'acquarello si presenta come uno schizzo informe,
sembrerebbe quasi uno scarabocchio infantile (secondo gli psicologi corrisponde al primo rapporto che un
bambino intesse con ciò che lo circonda). Attraverso questo dipinto perciò si vuole comunicare il primo
contatto dell'essere umano con il mondo e con una realtà del tutto inesplorata. L'opera sembra una
composizione giocosa, eseguita di getto senza disegno e senza schema compositivo, per esprimere al meglio
l'esigenza di fissare liberamente una suggestione sulla carta. Diverse macchie colorate costituiscono
l'immagine, alcune di queste sono quasi trasparente e sembrano indicare un senso di profondità fluttuante,
distante; altre sono più piccoli ma con un colore più intenso con l'effetto di sembrare vicine allo spettatore.
I colori che predominano nelle macchie più scure sono il rosso il blu. La composizione presenta pennellate di
varia forma a tocchi brevi e lineari e presenta inoltre segni di matita e di china. In alcuni casi questi tratti di
matita e china sembrano degli indicatori che suggeriscono il ritmo delle macchie; sembrerebbero avere il
compito di mettere in moto la composizione, in altri casi sono solo utilizzati per contornare le figure e fissare
un confine alla loro espansione. In questa composizione nulla rimanda al mondo esterno, nelle forme nella
costruzione spaziale. Le ragioni della tela sono unicamente ritmiche e cromatiche di armonia compositiva,
attraverso questo dipinto ci si avvicina sempre di più alla pittura dell'universo musicale dei suoni.

KLEE
Per Klee l'astrattismo non è mai separato dalla realtà del tutto; anche se nelle proprie opere sembra prevalere
l'invenzione, questa è scaturita da spunti esterni che possono essere riconosciuti.Klee sente il significato
musicale della pittura, predilige la funzione espressiva della pittura piuttosto che la sua funzione
rappresentativa.
Artista di intensa spiritualità, Klee ritiene che il mondo materiale rappresenti solo una delle numerose
finestre aperte alla conoscenza umana. Il suo uso del disegno, del colore, dei codici tradizionali, ideografici,
geometrici e segni figurativi trasformati in innovativi insiemi significativi, ben palesano i suoi tentativi di
usare l’arte come strumento della sua concezione filosofica.
Quello di Paul Klee era amore per il libero gioco di forme e colori e il suo astrattismo ne è testimonianza.
Nei suoi dipinti l’Arte non descrive il mondo ma fornisce una chiave per l’immaginazione dello spettatore, e
così la fantasia corre oltre, in luoghi inesplorati eppure ricchi di bellezza e armonia.

SEPARAZIONE DI SERA
Si veda ad esempio Separazione di sera (1922) dove gli elementi sono collocati nello spazio in maniera
razionale eppure non risultano immobili, bensì sembrano muoversi nello spazio crescendo e diminuendo.
Da qui, possiamo ancora più esplicitamente individuare il rapporto molto profondo dell’artista con la musica.
Nell’opera in questione e in numerosi altri dipinti, infatti, Klee riproduce schemi tipici di un componimento
musicale, come le scale di note o il propagarsi delle vibrazioni.

CASE ROSSE E GIALLE A TUNISI


Case rosse gialle a Tunisi fa parte della serie di acquerelli che egli realizza durante l'esperienza africana, con
luminosi paesaggi locali e la città per soggetto. Nell'apparente semplicità questo è un dipinto complesso dato
che l'architettura delle case si fonda con il paesaggio degli alberi stilizzati e questo avviene anche per la
figura umana. I colori trasparenti sono stati stesi l'uno sull'altro, come se fossero tessere di mosaico o
arabeschi, componendo una tavolozza cromatica molto ricca. Il rilievo dato agli aspetti descrittivi è ridotto al
punto di trasformare il soggetto in una sorta di scacchiera geometrica, che preannuncia l’astrazione.

DIO NELLA FORESTA NORDICA


Opera del 1922 molto scura, dominata da toni verdi gialli e viola. La superficie pittorica è cosparsa di X di
diverse dimensioni, disposti in una rete di piccole celle quadrangolari che si infittiscono lungo il bordo nella
parte centrale linee forme geometriche compongono la trama suggestiva di un volto che risulta riconoscibile
solo a una determinata distanza. Il senso viene esplicitato dal titolo che come in tutte le opere di Klimt offre
una chiave di lettura al dipinto.

AD PARNASSUM
Lo stile maturo di Klev è caratterizzato da un'iconografia e da un linguaggio originale in cui il figurativo e
l'astratto si incontrano. In questo dipinto i caratteri si fondono a un profondo senso di pace e armonia.
L'artista a raffigurato il monte Parnaso, sacro nell'antichità ad Apollo e considerata la sede delle muse
protettrici dell’arte. Il mito viene rivisitato, ed è a metà tra la visione magica ed il disegno infantile. L'arco in
basso definisce la dimensione domestica, simbolizzando l'ingresso della casa della divinità mentre il
triangolo è il profilo della montagna. I colori sono molto scintillanti e le pennellata puntiforme rimanda a
tecniche diverse, il neo impressionismo ma anche l'antichissima tecnica del mosaico.

INSULA DULCAMARA
1938, in questi ultimi anni della sua vita egli mantiene una visione di grande equilibrio tra positivo e
negativo, facendoli coesistere; in questo dipinto dal titolo dulcamara la parola dolce si sposa con il proprio
posto amaro. In questo dipinto Klev dipinge la sua isola con un fondo chiaro dove macchie rosa giallo verde
blu non nettamente divise creano un effetto nebuloso. Il segno grafico esile e sottile dell'opera giovanile si è
fatto qui più spesso e pesante, le linee nere ehi punti scuri sono fortemente marcati e in contrasto con la
poetica melodia dello sfondo. Al centro del quadro si trova una sorta di viso spettrale che sintetizza la
raffigurazione della morte, composto da orbite nere in campo bianco e un breve tratto per la bocca.

STRADA PRINCIPALE E STRADA SECONDARIA


1929, strisce orizzontali di dimensioni diverse di colori differenti si intersecano con lunghe linee oblique
disegnate con diversa inclinazione. Il titolo fornisce all'osservatore un'esplicita chiave di lettura del dipinto,
ma sono soprattutto il complesso tracciato di segni e la convergenza delle linee rette verso un unico punto di
fuga esterno all'opera a suggerire la visione prospettica di un paesaggio. Quello del dipinto è un panorama
visto dall'alto di diversi campi (Aps) bagnati dal Nilo. L'il correre parallelo delle strade è stato rivisitato con
una rete discontinua di rettangoli diseguali.nel dipinto vengono combinati i colori pallidi, più chiari sulla via
principale alternando i gialli blu.la fitta trama le infinite variazioni sul tema del rettangolo ricordano da
vicino i tessuti orientali. Questo dipinto rappresenta una visione interiore dell'Egitto secondo Klee, un'intima
essenza delle atmosfere delle suggestioni.

RAGGISMO
Il raggismo fa parte di una vasta serie di movimenti artistici che tenta di esprimere il movimento in maniera
visuale; è un'evoluzione dell'astrattismo in Russia; è il risultato della corrente fondata da Larionov e Gone
Ca' roba, corrente basata sulla dinamica delle linee che si irradiano in vari direzione sostenute dalla forza
intrinseca del colore.

MONDRIAN
Egli al merito di aver posto in maniera più radicale di chiunque altro il problema della natura dell'espressione
artistica astratta. Il mulino al sole è un quadro nel quale egli si rende fedele alla tradizione fiamminga,
proponendo un paesaggio naturale tipico della terra olandese. La costruzione e il paesaggio sono però
trasfigurati da una tavolozza cromatica fortemente espressionista nel quale un rosso è un giallo, entrambi
carichi si contendono la superficie pittorica. Il corpo le palle del mulino perdono di volume di consistenza
attraverso pennellate rapide che ricordano la libertà di linguaggio dei fauves. Il giallo carico esaltato dei
piccoli tocchi di colore grigio e azzurro blu che punteggiano la superficie pittorica.
Egli credeva che attraverso la superficie si vedesse l'aspetto interiore delle cose.
Composizione 1916 deriva dagli studi di Mondrian sulla facciata di una piccola chiesa a Don Bourg; il
passaggio dal figurativo l'astratto sia ormai compiuto con questa opera, la struttura che tettoniche sparita
lasciando il posto a una colorata composizione fatta di blocchi di colore e di tratti verticali orizzontali che si
incrociano. L'opera vuole fornire un'immagine del mondo che sia purificata dalle scorie dell'apparenza e
filtrata dalla coscienza dell’artista.

DE STIJL E NEOPLASTICISMO
Mondrian aderì al gruppo degli artisti the stilo. Divenne uno dei massimi esponenti di questa tendenza
passata alla storia come neoplasticismo, tendenza che teorizzava un'arte capace di proporre elaborazioni non
soggettive ma di natura universale.
Il termine Neoplasticismo è comparso per la prima volta con la pubblicazione del primo numero della rivista
De Stijl fondata da van Doesburg.
Questo termine è stato utilizzato nella pubblicazione del Manifesto De Stijl per descrivere la loro forma
d'arte: astratta, essenziale e geometrica.

QUADRO 1
Quadro 1 esemplifica con efficacia lo stile del pittore. Dato che l'arte deve risultare universalmente
comprensibile Mondrian adotta un rigoroso linguaggio geometrico e ristringere possibilità visive alla sulla
linea retta, vedendovi la sintesi di tutte le altre forme. L'uso di segni tra loro perpendicolari crea un rapporto
stabile immutabile grazie alla loro intersezione l'angolo retto. Il colore emerge con forza dalle campiture
bianche contornati da agricolo si segni neri che strutturano lo spazio dell’immagine. L'artista ha limitato la
tavolozza ai soli colori primari in grado di rappresentare l'essenza elementare di tutte le variazioni
possibili.per Mondrian la geometria tuttavia non è la fredda applicazione di uno schema matematico ma era
la ricerca di un ritmo vitale universale. L'applicazione è piatta e totalmente uniforme di colori rende
indistinguibili anche una visione ravvicinata il disporsi delle singole pennellate. I piani rettangolari, definiti
dalla pluralità delle linee rette, in opposizione ortogonale fra loro e necessari per determinare il colore si
risolvono in virtù del loro carattere uniforme e il ritmo ne emerge dal suolo, abbandonando i piani con nulla.

THEO VAN DOESBURG, CAFÉ L’AUBETTE


Progettato da Theo van Doesburg, uno dei fondatori del movimento De Stijl, nel Café L'Aubette prevale
l'estetica minimalista e geometrica che è stata pesantemente influenzata dal lavoro di artisti come Piet
Mondrian.
Nel progettare gli interni della caffetteria,
Van Doesburg ha cercato di fare di più che collocare semplicemente gli spettatori davanti a un dipinto;
voleva avvolgerli in esso.
Nel 1922 i fratelli Horn, concessionari dell'ala destra del palazzo Aubette, pensarono di realizzare un vasto
complesso con vari locali (bar, ristoranti, sale da ballo, ...).
La progettazione venne affidata a Theo van Doesburg, in collaborazione con Jean Arp e sua moglie.
Questi misero in pratica le teorie del movimento sulla progettazione dello spazio e dei decori.
Sul piano artistico, l'Aubette ospitò uno dei progetti più ambiziosi realizzati dall'avanguardia degli anni ‘20.

GERRIT THOMAS RIETVELD SCHRÖDER HOUSE UTRECHT, 1924


Progettata da uno dei membri di spicco del movimento artistico De Stijl, l’olandese Gerrit Rietveld (1888-
1964), ed entrata a far parte del Patrimonio mondiale dell' UNESCO nel 2000, la Schröder House, è oggi
riconosciuta globalmente come il più influente edificio residenziale del primo periodo moderno per il suo
approccio radicale al design e all'uso dello spazio.
L'edificio che ne è risultato è un omaggio ai principi del movimento artistico De Stijl di cui Rietveld era un
membro chiave: una composizione tridimensionale e asimmetrica che gioca con la continuità tra parte
interna ed esterna, un audace schema di colori primari e spazi abitativi flessibili trasformati in compartimenti
scorrevoli.
Tramite questi sistemi scorrevoli, la famiglia poteva ad esempio usare il primo piano come un salotto
comune, che si trasformava in camere da letto private per la notte. Un'altra porta scorrevole nascondeva la
scala, che poteva essere chiusa.
Una specie di cavedio poi collegava il primo piano all’ingresso consentendo di comunicare con i visitatori
senza dover scendere al piano di sotto.

MALEVIC
SUPREMATISMO
Corrente creata dal male Vic, chiamata suprematismo per indicare la supremazia della pura sensibilità
dell'arte, l'espressione del sentimento più intimo non inquinato da alcun riferimento all'oggetto esterno o da
scopi politici sociali e religiosi.

BAGNANTE
È un dipinto del 1911, degli i soldi, e rappresenta una figura umana in movimento inserita in uno spazio che
evoca un paesaggio naturale. La sagoma è resa attraverso una linea di contorno spessa e nera ed è priva di
proporzionalità con mani e piedi molto grandi. Il colore è molto carico ed è steso a pennellate libere, ciò
ricorda il linguaggio dei fauves.

ALBERO ARGENTATO
In seguito il legame tra pittura e realtà ben messo sempre più in discussione da Mondrian. Nel 1911 egli
realizzò la tele intitolata albero argentato, nel quale le tinte calde vibranti che traduceva un'emozione visiva
sono abbandonati in favore di tonalità grigio argento e, quasi monocrome, più fredde e meno emozionali.
La pianta è stata radicalmente semplificata, sembrano una sorta di intreccio tra motivi orizzontali verticali, di
linee curve ellissi e semicerchi. I dettagli lasciano il posto a un ritmo grafico fatto di eleganti ondulazioni.

ASTRATTISMO 2
Destino e Bauhaus sono i protagonisti della seconda stagione dell'astrattismo.nato come scultura design e
progettazione architettonica. La diversa formazione provenienza degli artisti determinò la varietà di
interpretazione il linguaggio astratto utilizzato. Ci furono due tendenze principali, una fedele al rigore
geometrico costruttivo l'altra di stampo purista di cui presero parte degli artisti in grado di fondere la
razionalità astratta con elementi di carattere lirico ed emotivo.

ASTRATTISMO IN ITALIA
Non ebbe un grande successo dato che l'arte era legata alla cultura figurativa classica; molti artisti fu tutta via
vollero aggiornarsi culturalmente tramite riviste esposizioni e organizzarono delle serie di mostre in cui
rifiutavano il realismo figurativo e declinare un proprio universo creativo attraverso un linguaggio di forme e
colori puri.alcuni di essi sono Fausto Melotti e Osvaldo li Cini.

PROGETTO DI CASA PRIVATA


Mondrian fu il pittore più rappresentativo del neoplasticismo, dopo aver lanciato la rivista the steel elaborò
alcuni progetti come il progetto di casa privata nel 1923; questo progetto semplifica in maniera compiuta i
criteri teorici dell'architettura neoplastica. Al tradizionale volume chiuso, composto da spazi regolari si
sostituisce un'idea di spazio fluido e flessibile costituito da tante unità.in quest'opera non esiste un prospetto
principale e ogni facciata rappresenta un unico Uma, in relazione dialettica sia con lo spazio interno della
casa sia con quello esterno.ammirando il progetto ci si rende conto che la forma architettonica è disgregata
nei suoi elementi. Con questa accezione la definizione cromatica delle varie componenti acquista
un'importanza decisiva: altezza, larghezza e profondità sono sottili delineate da rosso blu giallo, mentre il
volume del grigio bianco è nero.

FORMA DUALE CON ASTE CROMATE


La scuola del Bauhaus proponendo la fusione fra artista e artigiano pubblicava studenti insegnanti a
confrontarsi con varie discipline e con tutte le tecniche, essa costituisce una tappa di sperimentazione
fondamentale.navighi nei miei 946 ispirandosi a un modello geometrico rivisitato in chiave dinamica ha
incastrato fra loro forme di dimensioni e colori diversi ottenendo un elegante gioco di oscillazioni e
movimento.a partire dagli anni 30 egli tradusse i propri dipinti astratti in sculture tridimensionali; quest'opera
è formata da barre d'acciaio cromate opportunamente piegate fate passare in una parte in plexiglas
corrispondente al nucleo dell'opera.è una scultura tuttotondo giocata sull'equilibrio delle forme che le aste
cromatiche assumono nello spazio. L'opera è mutevole a seconda della posizione prescelta perché può essere
messa in orizzontale e in verticale e questo propone un ulteriore riflessione sul rapporto tra scultura e spazio.

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