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Argomenti principali

1. Il consumatore (domanda, offerta, preferenze, scelta del consumatore)


2. L’impresa (produzione, costi e minimizzazione dei costi, curve di costo)

1 e 2 (quindi da capitolo 1 a 8) sono argomenti della Prima prova parziale del 29/04 alle 13:30, U9-03

3. Concorrenza perfetta e monopolio


4. Interazione strategica e oligopolio
5. Scelte in condizioni di incertezza
6. Esternalità e beni pubblici

Esame sarà scritto e in presenza su tutto il libro (domande aperte/esercizi e domande aperte)

INTRODUZIONE ALLA ECONOMIA – LEZIONE 1

CAPITOLO 1

Definizione microeconomia

La microeconomia è lo studio delle modalità con cui singoli agenti economici, quali consumatori, lavoratori,
imprese o manager, allocano risorse scarse tra usi alternativi. Tale studio riguarda sia il comportamento in
cui questi agenti economici interagiscono fra di loro, dando vita a sistemi più complessi come i mercato.

A differenza della microeconomia, la macroeconomia studia l’andamento generale dell’economia di una


nazione. Vale a dire che analizza il comportamento degli aggregati macroeconomici come la
disoccupazione, la crescita, il livello dei tassi di interesse, l’inflazione, ecc.

Ogni istituzione, a prescindere dal sistema di mercato, deve rispondere alle seguenti domande:

- Quali beni e servizi produrre e in quali quantità?


- Chi produrrà i bene e servizi e come?
- Chi usufruirà dei beni e servizi prodotti?

L’analisi microeconomica tenta a rispondere a queste domande studiando il comportamento di singoli


agenti economici. Infatti, questa ci aiuta a comprendere le singole parti che congiuntamente danno luogo a
un modello economico completo.

Tali modelli economici sono come mappe: semplificano l’elaborazione e la comprensione di concetti
complessi. Un modello economico deve:

- Fornire una chiara rappresentazione della realtà


- Evidenziare le forze fondamentali alla base di un fenomeno

Analogia(esempio) si pensi a una mappa stradale che trascura tanti dettagli geografici per mostrare in
modo chiaro le strade principali e autostrade (trascurando cosi tante strade secondarie, ecc.).

Un modello economico deve tener conto delle variabili, che si possono distinguere in:

- Variabili esogene
Una variabile è esogena se il suo valore è dato in un certo modello, ossia se il suo valore è
determinato da processi esterni al modello
- Variabili endogene
Una variabile endogena è una variabile il cui valore è determinato internamente al modello

Esempio : in un modello per predire a che distanza cadrà una palla lanciata da un edificio. Da questa si può
ipotizzare che alcune variabili come:
- La forza di gravità o la densità dell’aria, sono considerate variabili esogene
- La distanza e il tempo impiegato costituiranno le variabili endogene.

I componenti principali di un modello economico sono:

- Le variabili
- I vincoli
- Funzione obiettivo

La maggior parte dei modelli macroeconomici si basano su 3 strumenti analitici chiave e sono:

1. Ottimizzazione vincolata
Questa viene usata quando un individuo cerca di fare la scelta migliore , tenuto conto di ogni
possibile limitazione o restrizione sulle scelte. Questa è formata da:
o Una funzione obiettivo: è la funzione
che il soggetto decisore deve
ottimizzare, cioè deve massimizzare o
minimizzare
Esempio: se consideriamo un’impresa,
questa ha come obiettivo massimizzare

il profitto

o Un insiemi di vincoli, i vincoli rappresentano le restrizioni o i limiti imposti ai decisori

Esempio: il tempo, budget, il mercato, leggi e regolamentazioni, ecc.

Valutazione marginale: L’analisi dell’ottimizzazione vincolata può rivelare che spesso le


domande dell’economia possono essere sbagliate. Questi possono essere risolti utilizzando
la valutazione marginale.
Esempio:
Budget = 1 milione di dollari da distribuire tra TV (T) e radio (R ) per massimizzare le nuove
vendite di birra (in barili per anno)
Problema = max B (T,R) rispetto a (T,R)
Sotto il vincolo
T + R = 1.000.000
Dove B sono i barili
Siamo tentati di investire tutto il budget in TV, generando 25000 ettolitri di vendite. Ma
questo sarebbe sbagliato
Ad esempio. Un investimento TV-Radio pari a (900000,100000) genera 24750 + 950 = 25700
che è maggiore a 25000 ettolitri di vendite.

La soluzione di un problema di ottimizzazione vincolata dipende dall’ Impatto marginale


delle variabili decisionali sul valore della funzione obiettivo

2. Analisi dell’equilibrio
Equilibrio di un sistema, è uno stato o una condizione che permane indefinitamente finché un
fattore esogeno al sistema rimane costante, ovvero fintanto che un agente esterno non sposta il
sistema dall’equilibrio.

L’equilibrio di un mercato competitivo, è il punto


nel quale la domanda eguaglia l’offerta (cioè il
punto nel quale le curve di domanda e offerta si
intersecano)

Cosa succede se il prezzo è superiore?

A questo prezzo si determina la nuova quantità


domandata. Quindi notiamo che vi è un eccesso di
offerta, la quale è rappresentata Dalla differenza tra
Q5 e Q3. Di conseguenza rimane in questo caso il
cafè, e perciò i produttori sono disposti ad abbassare
il prezzo per riuscire a vendere una quantità
maggiore.
Cosa succede se il prezzo è inferiore?

In questo caso la quantità offerta è inferiore


poiché il prezzo è basso, quindi i produttori
non sono disposti ad offrire molto. Tuttavia,
in questo caso i consumatori sarebbero
disposti a comprare una quantità maggiore,
si ha cosi un eccesso di domanda, che di
conseguenza farà aumentare il prezzo.

3. Statica comparata
Esamina come un cambiamento in una variabile esogena influisce sul livello di una variabile
endogena. Essa consente di effettuare un’analisi del prima e del dopo comparando due istantanee
di un modello economico

Il loro effetto è stato quello di ridurre l’offerta di caffè, dovuto alle cause esogene, che sono stati
sfavorevoli alla loro produzione. Come si vede dal grafico, si vede lo spostamento della retta,
creando cosi un nuovo equilibrio, facendo aumentare il prezzo e diminuendo la quantità offerta.
Altro esempio ma con lo spostamento della retta della domanda.

Analisi microeconomica

Analisi positiva: spiega cosa è accaduto o fa previsioni su ciò che potrebbe accadere a seguito di
una certa decisione politica economica. Da risposte a domande esplicative.

Analisi normativa: è l’analisi di ciò che andrebbe fatto. Da risposte a domande prescrittive legate al
benessere sociale. Spesso implica giudizi di valore.

Il primo è una analisi normativa

Il secondo è una analisi positiva


Il terzo è una analisi positiva

In questo caso la prima è positiva.

Mentre la seconda è normativa


Esercizio

Un’impresa offre un servizio di telefonia cellulare utilizzando macchinari e forza lavoro. Impiegando E
oremacchina e L ore- uomo è in grado di produrre Q unità di servizi telefonici. La relazione fra Q e L è la
seguente: Q = √ EL. L’impresa deve sempre pagare PE per ogni ora – macchina impiegata e P L per ogni ora-
uomo. Supponiamo che si richiedano al manager della produzione Q = 200 unità di servizi telefonici e che
egli scelga E e L in modo da minimizzare i costi raggiungendo la produzione obiettivo.

a) Qual è la funzione obiettivo di questo problema?


b) Qual è il vincolo?
c) Quali delle seguenti variabili (Q, E, L, PE, e PL) sono esogene? Quali sono endogene? Fornite una
breve spiegazione.
d) Fornite un’illustrazione del problema di ottimizzazione vincolata?

a. L’obiettivo è minimizzare il costo totale. La funzione obiettivo è: TC = P E * E + PL * L


b. L’impresa deve produrre 200 unità. Vincolo sulla produzione: Q = √ EL=200
c. Endogene: E, L. Esogene PE, PL, Q.
d. Supponiamo che PE = 20, PL = 5. Il problema che dobbiamo risolvere è:
e. min 20∗E+5∗¿
E ≥0 , L≥ 0

√ EL=200
200 2
Usando il vincolo, possiamo sostituire la variabile E nella funzione con E=
L
DOMANDA E OFFERTA –LEZIONE 2

Sommario

1. Domanda, offerta ed equilibrio di mercato


2. Elasticità della domanda rispetto al prezzo
3. Altre elasticità
4. Elasticità nel lungo e breve periodo
5. Stime delle curve di domanda e offerta

Mercati perfettamente competitivi: sono quei mercati in cui i venditori e i compratori sono cosi numerosi e
le transazioni così piccole da far sì che ciascuno di essi, quando effettua le sue scelte, “prenda” come dato il
prezzo di mercato

La curva di domanda di mercato: indica la quantità aggregata di un bene che i consumatori sono disposti
ad acquistare ai vari prezzi, tenendo fissi gli altri fattori che influenzano la domanda stessa, quali prezzi
degli altri beni, reddito del consumatore, qualità.

Quindi la quantità domandata varia a seconda del prezzo del bene.

Occorre anche definire:


domanda derivata: domanda di un bene derivante dalla produzione e vendita di altri beni

domanda diretta: domanda di un bene derivante dal desiderio dei compratori di consumare direttamente il
bene stesso

la legge della domanda, afferma che la quantità domandata di un bene diminuisce all’aumentare del
prezzo del bene

Curva di domanda inversa: in questo caso, poniamo sempre P sull’asse verticale e Q su quello orizzontale,
ma scriviamo la Domanda Q in funzione di P.

Se P è scritto come funzione di Q parliamo di domanda inversa.

LE PREFERENZE DEL CONSUMATORE E IL CONCETTO DI UTILITA – LEZIONE 3

ESERCITAZIONE – LEZIONE 4

LA TEORIA DELLA SCELTA DEL CONSUMATORE – LEZIONE 5

LA TEORIA DELLA DOMANDA – LEZIONE 6

ESERCITAZIONE 2 – LEZIONE 7

LA TEORIA DELLA PRODUZIONE – LEZIONE 8

LA MINIMIZZAZIONE DEI COSTI – LEZIONE 9

ESERCITAZIONE 3 – LEZIONE 10
LE CURVE DI COSTO I – LEZIONE 11

LE CURVE DI COSTO II – LEZIONE 12

PREPARAZIONE PER LA PROVA PARZIALE – LEZIONE 13

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