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1 e 2 (quindi da capitolo 1 a 8) sono argomenti della Prima prova parziale del 29/04 alle 13:30, U9-03
Esame sarà scritto e in presenza su tutto il libro (domande aperte/esercizi e domande aperte)
CAPITOLO 1
Definizione microeconomia
La microeconomia è lo studio delle modalità con cui singoli agenti economici, quali consumatori, lavoratori,
imprese o manager, allocano risorse scarse tra usi alternativi. Tale studio riguarda sia il comportamento in
cui questi agenti economici interagiscono fra di loro, dando vita a sistemi più complessi come i mercato.
Ogni istituzione, a prescindere dal sistema di mercato, deve rispondere alle seguenti domande:
Tali modelli economici sono come mappe: semplificano l’elaborazione e la comprensione di concetti
complessi. Un modello economico deve:
Analogia(esempio) si pensi a una mappa stradale che trascura tanti dettagli geografici per mostrare in
modo chiaro le strade principali e autostrade (trascurando cosi tante strade secondarie, ecc.).
Un modello economico deve tener conto delle variabili, che si possono distinguere in:
- Variabili esogene
Una variabile è esogena se il suo valore è dato in un certo modello, ossia se il suo valore è
determinato da processi esterni al modello
- Variabili endogene
Una variabile endogena è una variabile il cui valore è determinato internamente al modello
Esempio : in un modello per predire a che distanza cadrà una palla lanciata da un edificio. Da questa si può
ipotizzare che alcune variabili come:
- La forza di gravità o la densità dell’aria, sono considerate variabili esogene
- La distanza e il tempo impiegato costituiranno le variabili endogene.
- Le variabili
- I vincoli
- Funzione obiettivo
La maggior parte dei modelli macroeconomici si basano su 3 strumenti analitici chiave e sono:
1. Ottimizzazione vincolata
Questa viene usata quando un individuo cerca di fare la scelta migliore , tenuto conto di ogni
possibile limitazione o restrizione sulle scelte. Questa è formata da:
o Una funzione obiettivo: è la funzione
che il soggetto decisore deve
ottimizzare, cioè deve massimizzare o
minimizzare
Esempio: se consideriamo un’impresa,
questa ha come obiettivo massimizzare
il profitto
2. Analisi dell’equilibrio
Equilibrio di un sistema, è uno stato o una condizione che permane indefinitamente finché un
fattore esogeno al sistema rimane costante, ovvero fintanto che un agente esterno non sposta il
sistema dall’equilibrio.
3. Statica comparata
Esamina come un cambiamento in una variabile esogena influisce sul livello di una variabile
endogena. Essa consente di effettuare un’analisi del prima e del dopo comparando due istantanee
di un modello economico
Il loro effetto è stato quello di ridurre l’offerta di caffè, dovuto alle cause esogene, che sono stati
sfavorevoli alla loro produzione. Come si vede dal grafico, si vede lo spostamento della retta,
creando cosi un nuovo equilibrio, facendo aumentare il prezzo e diminuendo la quantità offerta.
Altro esempio ma con lo spostamento della retta della domanda.
Analisi microeconomica
Analisi positiva: spiega cosa è accaduto o fa previsioni su ciò che potrebbe accadere a seguito di
una certa decisione politica economica. Da risposte a domande esplicative.
Analisi normativa: è l’analisi di ciò che andrebbe fatto. Da risposte a domande prescrittive legate al
benessere sociale. Spesso implica giudizi di valore.
Un’impresa offre un servizio di telefonia cellulare utilizzando macchinari e forza lavoro. Impiegando E
oremacchina e L ore- uomo è in grado di produrre Q unità di servizi telefonici. La relazione fra Q e L è la
seguente: Q = √ EL. L’impresa deve sempre pagare PE per ogni ora – macchina impiegata e P L per ogni ora-
uomo. Supponiamo che si richiedano al manager della produzione Q = 200 unità di servizi telefonici e che
egli scelga E e L in modo da minimizzare i costi raggiungendo la produzione obiettivo.
√ EL=200
200 2
Usando il vincolo, possiamo sostituire la variabile E nella funzione con E=
L
DOMANDA E OFFERTA –LEZIONE 2
Sommario
Mercati perfettamente competitivi: sono quei mercati in cui i venditori e i compratori sono cosi numerosi e
le transazioni così piccole da far sì che ciascuno di essi, quando effettua le sue scelte, “prenda” come dato il
prezzo di mercato
La curva di domanda di mercato: indica la quantità aggregata di un bene che i consumatori sono disposti
ad acquistare ai vari prezzi, tenendo fissi gli altri fattori che influenzano la domanda stessa, quali prezzi
degli altri beni, reddito del consumatore, qualità.
domanda diretta: domanda di un bene derivante dal desiderio dei compratori di consumare direttamente il
bene stesso
la legge della domanda, afferma che la quantità domandata di un bene diminuisce all’aumentare del
prezzo del bene
Curva di domanda inversa: in questo caso, poniamo sempre P sull’asse verticale e Q su quello orizzontale,
ma scriviamo la Domanda Q in funzione di P.
ESERCITAZIONE – LEZIONE 4
ESERCITAZIONE 2 – LEZIONE 7
ESERCITAZIONE 3 – LEZIONE 10
LE CURVE DI COSTO I – LEZIONE 11