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Economia industriale (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli)
Grafico foglio
impresa)
N
HH =∑ si2❑
i=1
c 2+1
HH =
n
n
σ 1
Dove c= x con σ= ∑ ¿ ¿ ¿- x )
n i
e ricavi marginali.
Le variazioni dei costi di produzione non comportano subito
variazioni dei prezzi. Ciò significa che un aumento dei costi di
produzione diretti delle materie prime o altro ha l’effetto nel
breve periodo di ridurre il profitto delle imprese che non possono
stabilire comportamenti collusivi fra loro.
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Le economie di scala
sono una determinante rilevante della condizione di entrata
quando la dimensione ottima minima (Dom) di produzione è
elevata rispetto alla dimensione del mercato. In questo caso
un potenziale entrante potrebbe aggiungere all’offerta già
variabili.
Tra le strategie non di prezzo si includono l’espansione della
capacità produttiva, la proliferazione dei prodotti e i contratti di
lungo periodo.
Mentre quelle che fanno leva sui prezzi sono la strategia dei
prezzi predatori ( e di eliminazione) , dove in una prima fase viene
ridotto il proprio prezzo ad un livello molto basso per spingere i
concorrenti ad uscire dall’attività e per scoraggiare l’entrata da
parte di potenziali imprese, e in una seconda fase, quando i rivali
sono usciti dal mercato, aumenta nuovamente il prezzo; e le
strategie di prezzo di esclusione?? , ovvero quelle in cui si attua
un prezzo più alto possibile senza attirare l’entrata di altre
imprese.(impedisce entrata di nuovi concorrenti)
Se le imprese già attive pongono in essere strategie di deterrenza
all’entrata si dice che l’entrata è impedita. Se gli incombenti,
senza agire intenzionalmente contro gli entranti pongono in
essere strategie che rendono l’entrata poco profittevole, l’entrata
è bloccata. Se le imprese non fanno nulla per ostacolare
l’entrata= accomodata
Dati prezzi e investimento le imprese possono seguire 4 differenti
strade ( 2 accomodanti, 2 deterrenti)
1 puppy dog ( +accomodate) è quella più accomodante verso la
concorrenza potenziale, mantiene prezzi alti e investimenti bassi
2 fat cat: sfrutta in pieno il vantaggio competitivo, cercando di
ritardare l’entrata mantenendo prezzi e investimenti alti
3 lean and hungry: prezzi e inv bassi
4 top dog (+detterente verso i potenziali concorrenti ) prezzi
relativamente inferiori e inv alti
all’innovazione
più agevolmente.
Per quanto riguarda altre variabili che hanno influito sulla crescita
vi sono la regolamentazione e la burocrazia,
infatti l’Italia soffre le tempistiche e i costi di un sistema giuridico
complesso e poco chiaro, che tra le conseguenze ha anche quella
di non attrarre investimenti esteri.
Altro macigno della mancata crescita vi è l’inasprimento fiscale
che non è stato accompagnato a un contestuale aumento della
spesa in servizi pubblici e qualità delle infrastrutture. (debito
pubblico)
Infine vanno annoverati la scarsa attenzione verso il capitale
umano (minor numero di laureati in Europa) e la forte
concorrenza dei paesi cosiddetti low-wage, cioè che hanno un
costo del lavoro basso, al contrario di quanto avviene in Italia
dove per via dei sindacati vi è rigidità nel mercato e i salari sono
elevati.
entrata e uscita.
Tale forma di mercato è assunta solitamente come modello di
efficienza allocativa e produttiva ma è un modello teorico che
nella realtà non esiste, al contrario invece del monopolio.
Il Monopolio è una forma di mercato in cui un'unica impresa
fronteggia l’intera curva di domanda. Questa forma di mercato
comporta una serie di problemi sia dal lato dell’efficienza
allocativa, sia dell’efficienza produttiva: in regime di monopolio
infatti il monopolista offrirà una quantità inferiore a quella
efficiente, mentre i consumatori pagheranno un prezzo più alto a
quello avrebbero pagato in regime di concorrenza perfetta.
Il potere di mercato consente al monopolista di massimizzare i
profitti senza ridurre i costi, ovvero senza preoccuparsi di
produrre in maniera più efficiente possibile. Non avendo rivali il
monopolista è meno motivato ad innovare e ad adottare o a
sviluppare una tecnologia migliore, viene dunque a mancare quel
processo di selezione concorrenziale che elimina dal mercato le
imprese inefficienti. )