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MASTER IN COUNSELING PROFESSIONALE

20 GIUGNO 2020

ETICA E DEONTOLOGIA
Competenze Contratto Confini

A cura della dr.ssa Emanuela Carlitti


"LE 3 C"
● Competenza
● Contratto
● Confini
COMPETENZA
● può essere definita come l'ambito di
espressione della propria professionalità, ciò
che spetta a chi ha la capacità, la preparazione
e l'esperienza per svolgere una determinata
attività
● per il counselor rispettare la propria
competenza significa operare mantenendo uno
standard adeguato e fornire servizi e tecniche
per le quali ha una specifica qualificazione
professionale
COMPETENZA
● La prima regola che il counselor deve applicare
è la chiarezza e trasparenza nel presentarsi
come professionista che opera nel campo della
prevenzione della malattia e della promozione
della Salute,

● il counselor inoltre ha competenze di sostegno


e Orientamento esistenziale e non psicologiche,
psicodiagnostiche e psicoterapeutiche né di
assistenza sociale
Il rispetto della competenza è connesso
all'assunzione di responsabilità del counselor
in ordine alle conseguenze dei suoi atti verso
se stesso e verso i propri clienti

Ciò comporta L'obbligo di mantenere la propria


efficienza, la propria capacità di recupero e la
propria capacità di aiutare i clienti e di sapere
quando le proprie risorse personali sono così
depauperate da rendere necessario che essi
cerchino aiuto o si ritirino dal counselingi
temporaneamente o permanentemente
CONTRATTO
Il contratto professionale di counseling è
l'accordo tra professionista e cliente in cui il
professionista accetta di fornire un intervento di
counseling (dedicare il suo tempo e ad
applicare le sue abilità) al cliente che si
impegna a pagare un corrispettivo
il contratto viene normalmente concluso
verbalmente perché la legge non richiede una
forma scritta
Tuttavia può essere utilizzato il seguente
schema – vd allegato
Il contratto prevede:
● Consenso informato
● Consenso minore
● Tempi e modalità del setting
● Onorario
● Conclusione dell'intervento di counseling
CONFINI PROFESSIONALI
Rispettare i confini professionali significa
mantenere i parametri della relazione in una
dimensione che permetta sia al counselor che
al cliente di sentirsi sicuri e perciò anche
spontanei e liberi nel particolare tipo di rapporto
che si viene ad instaurare
● SEGRETO PROFESSIONALE
L'obbligo del Segreto professionale deriva dal fatto che
una persona che si rivolge ad un professionista per
ottenere guida, aiuto, supporto, ha necessità di confidare i
propri segreti proprio per poter ricevere aiuto,
il rapporto di intimità e confidenza è necessario per
ottenere l'aiuto che si desidera.
dall'alleanza che si crea tra cliente e professionista
scaturisce l'obbligo di fedeltà, che comporta appunto il
mantenimento del Segreto professionale come obbligo
giuridico sanzionato penalmente e tutelato anche dalle
norme di deontologia professionale
● RISPETTO DELLA PRIVACY
Chiunque ha diritto alla protezione dei dati
personali che lo riguardano
● USI E ABUSI DI POTERE
per abuso di potere si intende l'esercizio di un
potere effettuato in modo da realizzare interessi
o scopi diversi da quelli per i quali il potere
stesso è stato attribuito
nel counseling l'abuso di potere si verifica
quando il counselor usa il potere che nasce
dalla relazione professionale con il cliente in
vista del raggiungimento di uno scopo diverso
dall'interesse del cliente
SITUAZIONI A RISCHIO DI ABUSO
le situazioni a rischio di abuso sono quelle in
cui è molto alta la possibilità che si verifichino
fenomeni di abuso, vietati in quanto pericolose.
Tali situazioni si verificano quando si instaura
tra counselor è cliente una doppia relazione
cioè quando alla relazione di base di counseling
che non è paritaria se ne aggiunge una paritaria
quale ad esempio un rapporto di affari, di
lavoro, d'amore, di sesso
● VIOLAZIONE DEL SETTING
La violazione del setting avviene gradualmente,
arrivare a chiedere un prestito consistente ad
un cliente ricco o intraprendere una relazione
sessuale con una cliente seducente o alla
messa in atto di un grave autosvelamento
implica che il counselor non abbia colto una
serie di segnali nella relazione, nel suo
controtransfert.
● VIOLAZIONE DEL CONFINE SESSUALE
Rientra in questa categoria sia la violazione del
setting che la violazione del codice etico
una relazione sessuale durante la relazione di
counseling è da ritenersi sempre e comunque
dannosa pertanto a partire dalla presa in carico
la regola dell'astinenza sessuale diventerà
inderogabile per sempre con il cliente perché
esiste uno squilibrio di potere iniziale che anche
se ridotto non potrà mai essere eliminato.
La passione sessuale è per sua natura
associata ad un superamento dei confini.
ETICA DEL CONTATTO
nel setting di counseling quando si è raggiunta una
consolidata alleanza con il cliente l'uso del contatto fisico
può essere uno strumento altamente appropriato a
condizione con non sia dato però al momento sbagliato
nella dose sbagliata o alla persona sbagliata
qualunque tipo di contatto fisico lecito all'interno del setting
(una stretta di mano, una pacca sulla spalla,un abbraccio
che va fatto sempre circondando con le braccia l'altra
persona ma mantenendo una distanza dal resto del corpo
per non creare allusioni sessuali) deve avvenire in un
clima di consapevolezza e di intenzionalità da parte del
counselor e deve inoltre essere accompagnato da
spiegazioni verbali sul significato del gesto, proprio per
evitare equivoci sull'interpretazione del gesto da parte del
cliente
distinzione tra ‘superamento di confine' e
'violazione di confine'
entrambi sono il frutto di una messa in atto
controtransferale da parte del counselor e
spesso bisogna attendere un certo tempo per
comprendere se si tratta di superamento o
violazione
i superamenti possono essere relativamente
innocui e a volte persino utili mentre le
violazioni sono sempre gravi e dannose

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