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Lep E – Orientamento specialistico

I modelli di consulenza orientativa


Chiara Crapulli
I modelli di consulenza
orientativa

Aspetti relazionali e ruoli

Modelli di consulenza

La scelta del modello nei Cpi

Resistenza alla consulenza

Contratto orientativo
MATURARE LA GIUSTA RELAZIONE UTENTE/OPERATORE

La relazione è di tipo asimmetrico: una persona porta una domanda e l’altra persona ne
supporta l’esplicitazione e la soddisfazione.
La giusta asimmetria si concretizza nella relazione empowerment oriented, fondata su:

-RICONOSCIMENTO: il ruolo dell’operatore si fonda sulla diversità rispetto ad altre figure


-CHIARIFICAZIONE ed ESPLICITAZIONE degli specifici ruoli
-RESPONSABILIZZAZIONE della persona centrata sull’adesione al percorso
-ATTIVAZIONE immediata dell’interlocutore
IL RUOLO DELL’OPERATORE
Ciò che non è:
- un valutatore: il valutatore ha la funzione di esprimere un giudizio partendo da
indicatori o risultati provenienti da una situazione tipo e per questo provoca timore e
apprensione;
- un osservatore: un osservatore ricerca l’oggettività con distanza rispetto agli oggetti
osservati secondo una procedura di rilevamento sistematico degli elementi.

Ciò che è:
- un esperto di supporto all’utente: affianca la persona con l’obiettivo di permettergli
una maggiore conoscenza delle sue risorse e competenze in una condizione di
fiducia;
- un accompagnatore: non impone un’immagine delle caratteristiche personali
dell’utente né una soluzione diretta, ma segue il corretto svolgimento del percorso per
un progetto professionale coerente e perseguibile.
IL RUOLO DELL’UTENTE

è attivo: è al centro del percorso ed è sostenuto nello svolgere un compito che non è al di fuori
delle sue possibilità. Questa situazione lo inquadra all’opposto dell’attesa di una semplice
richiesta di risposta

esercita una auto-attenzione: svolge un compito originale in quanto attività incentrata su di


sé e auto-riflessiva. Considera gli aspetti che lo riguardano direttamente attraverso la sua
relazione con l’operatore e gli strumenti utilizzati;

cerca di conoscere le proprie caratteristiche e competenze: si posiziona in una relazione di


fiducia tale da utilizzare i metodi e i mezzi resi disponibili dall’operatore per la rilevazione delle
proprie competenze.
I DIVERSI MODELLI DI CONSULENZA

Career Counseling: «processo per aiutare una persona a sviluppare ed accettare un’immagine
integrata e adeguata di Sé e del proprio ruolo nel mondo del lavoro, a esaminare questo concetto
attraverso il confronto con la realtà, a tradurlo in realtà, provando soddisfazione per sé e portando
beneficio alla società» (D. Super)

Esistono diversi modi tramite cui supportare una persona in un percorso di counseling: spesso
i diversi approcci coesistono e sono attivati in momenti differenti

1. Esperto
2. Informatore
3. Lassista
4. Custode affidabile
5. Consulente
I DIVERSI MODELLI DI CONSULENZA (Wojtasik, 2000)
Esperto: ha a che fare con il counseling direttivo. Il consulente individua il carattere e le caratteristiche
dell’utente e individua soluzioni che ritiene appropriate per quel dato utente

Informatore: ha a che fare con il counseling direttivo. Comunica informazioni riguardo alle possibilità di
occupazione e di scelta, indirizza e a volte persuade verso scelte che ritiene le migliori per l’utente

Lassista: il consulente non ha risposte pronte su quali scelte sarebbero migliori perché sa che ogni
individuo è differente. Stimola l’acquisizione dell’autoconoscenza , crea opportunità di autoanalisi e getta
luce sul contesto del problema, rifiutando il consiglio. La responsabilità dell’utente appartiene all’utente

Custode affidabile: stimola l’attività dell’utente, suggerisce nuove soluzioni, non impone la propria opinione
ma, se richiesto, non si astiene dal dare un suggerimento. L’utente prende una decisione discutendo con il
consulente e la responsabilità è condivisa; nonostante ciò, una gran parte di essa appartiene all’utente

Consulente: è partner dell’utente. Sono entrambi ricercatori, ma la competenza e l’esperienza del


consulente sono maggiori. Il consulente è attento alla motivazione dell’utente e ai suoi valori, alle strutture
cognitive interne ed esterne che dirigono sia le azioni dell’utente che del consulente. L’utente discute le
proprie scelte e la responsabilità è condivisa in merito alla scelta professionale
LA SCELTA DEL MODELLO NEI CPI
L’operatore utilizza l’approccio più funzionale alla situazione e alle caratteristiche dell’utente,
modificandolo o integrandone diversi anche nello stesso colloquio:

Approccio lassista:
situazioni in cui Richiede buona
Rende la
l’obiettivo è rendere capacità di Approccio esperto: persona meno
la persona autonoma autoanalisi e situazioni in cui autonoma e più
nelle scelte atteggiamento l’obiettivo è indurre distaccata dal
professionali. positivo verso comportamenti processo
Aumentano le le proprie concreti (es. redigere decisionale
probabilità di potenzialità cv efficace,
successo in quanto la conoscere MdL,…)
persona è
responsabilizzata.
LA SCELTA DEL MODELLO NEI CPI

L’operatore utilizza l’approccio più funzionale alla situazione e alle caratteristiche dell’utente,
modificandolo o integrandone diversi anche nello stesso colloquio:

Approccio Richiede livello di Nella fase iniziale del percorso


consulenziale: consapevolezza può aiutare un approccio
situazioni in cui elevato su obiettivi centrato sulla persona per
l’obiettivo è verificare professionali e favorire l’emersione di risorse
la fattibilità di un interesse a e criticità.
progetto. L’utente condividere il processo
attiva le proprie decisionale Successivamente, può essere
capacità di gestione funzionale un approccio
delle informazioni, il centrato sulla raccolta e
consulente valuta e gestione delle informazioni per
identifica strategie definire un progetto
alternative. professionale e verificarlo.
GESTIRE LA RESISTENZA ALLA CONSULENZA

Una persona con esperienza lavorativa spesso non ritiene di necessitare di un intervento di
orientamento e manifesta atteggiamento oppositivo o resistente. Le paure ricorrenti sono:

- paura del consulente: paura di atteggiamento direttivo e timore che non sia in grado di corrispondere alle
proprie esigenze;

- paura del processo di consulenza: rifiuto a cooperare, fornire informazioni o completare strumenti previsti
dalle procedure utilizzate dall’operatore perché ritenuti non utili;

- paura della scoperta: paura sia di ciò che verrà conosciuto sul proprio conto, sia dell’esposizione a conoscenze
non desiderate.
GESTIRE LA RESISTENZA ALLA CONSULENZA

Nel primo incontro o durante il percorso, possono verificarsi incomprensioni tra utente e
operatore:

- confusione dell’obiettivo: l’utente vorrebbe ricevere subito un’opportunità formativa o professionale,


mantenendo un ruolo passivo;
- confusione del compito: deriva dalla confusione dell’obiettivo. Se l’utente assume ruolo passivo,
ripone una fiducia irrealistica sul mero lavoro dell’operatore;
- confusione del legame: si verifica qualora l’operatore faccia leva sulla propria similitudine col cliente
piuttosto che sull’esperienza rispetto a contenuti e meccanismi legati alla ricollocazione lavorativa.
UNA POSSIBILE SOLUZIONE: IL CONTRATTO ORIENTATIVO

Avviene nella prima fase di colloquio individuale o di gruppo, fondandosi su:


esplicitazione della relazione operatore/utente: clima di discussione e accettazione su aspettative
reciproche
definizione degli obiettivi: esplicitazione dell’obiettivo comune e dei sotto-obiettivi di ciascuno per
economia di tempi e sforzi
definizione del metodo: focus sul lavoro che dovrà essere condotto sequenzialmente da entrambi e sulla
misurazione degli effetti delle attività

Impegno specifico , sia dell’operatore che


dell’utente, verso una serie di azioni
definite in modo chiaro. Infonde
responsabilità, ma anche senso di potere e
consapevolezza di mezzi
Credits
Diritti Anpal Servizi SpA
Sviluppo contenuti a cura di: Chiara Crapulli
Progettazione a cura di: Maurizio Croce, Simona
Ceccarelli, Maria Gabriella Guadalupi, Domenica
Rombolà, Chiara Crapulli, Lucia Ferian, Federica
Delli Zotti
Licenza Creative Commons: CC BY-NC-ND 4.0

Aggiornamento Settembre 2020


Per informazioni – Anpal Servizi S.p.A

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