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Capitolo 2 - Percezione
La percezione è:
a. Un processo psicologico di creazione di un’immagine interna
del mondo esterno.
b. Un processo cognitivo.
c. Un processo di interpretazione ed elaborazione delle
informazioni.
⑧
d. Tutte le precedenti affermazioni sono corrette.
CAPITOLO 3
Domanda: La seguente affermazione “essere un padre nell’Italia del 2015” è un esempio
di:
1. Identità personale
2. Identità sociale
⑧
3. Identità di ruolo
4. Identità di ruolo e identità personale
Domanda: L’identità sociale di un individuo riguarda:
1. la distintività dell’individuo rispetto a gruppi/categorie sociali
2. la similarità dell’individuo rispetto a gruppi/categorie sociali
3. i tratti della personalità dell’individuo
4. la posizione che l’individuo occupa nella società
Domanda: Se un lavoratore gay si trattiene dal mostrare gesti di effetto verso il proprio
compagno/marito durante un evento aziendale pubblico sta probabilmente adottando
una strategia di:
1. Covering
2. Passing
3. Revealing
4. Sovrapposizione della propria identità privata con quella pubblica
MC Capitolo Emozioni
DOMANDA 2
L’overconfidence costituisce un fattore di rischio in un processo
decisionale a causa del fatto che:
A) non essendo in grado di seguire un modello perfettamente
razionale, ricorriamo a scorciatoie nell’acquisizione e valutazione
delle informazioni, che possono semplificare eccessivamente i dati
del problema
B) non essendo possibile prevedere il futuro e contenere
l’incertezza, preferiamo raccogliere il maggior numero di
informazioni possibili, per analizzarle con calma
C) la combinazione degli eurismi di ancoraggio e rappresentatività
può annullare la nostra capacità di valutare le informazioni
recentemente acquisite, reputate più importanti
D) tendiamo, in via precauzionale, a fidarci delle persone che ci
stanno a fianco piuttosto che di noi stessi
DOMANDA 3
Per contrastare l’azione degli eurismi decisionali è consigliabile
l’uso di check list perché:
A) obbligano il decisore ad esaminare i dati più recentemente
acquisiti con accuratezza e precisione
B) obbligano il decisore a ragionare sulla base di informazioni a
lui familiari
C) obbligano il decisore ad utilizzare una molteplicità di ancore
decisionali o punti di riferimento senza condizionamenti
sequenziali
D) obbligano il decisore a seguire un percorso che altrimenti, in
condizioni di urgenza e di incertezza informativa, non verrebbe
seguito aumentando l’esposizione all’ancoraggio, alla
rappresentatività o alla disponibilità
CAPITOLO 8
Una task force è:
CAPITOLO 13
1La spiegazione “contestuale” dei comportamenti individuali si
basa sull’idea che:
1. I comportamenti sono determinati unicamente dai tratti
della personalità;
2. I comportamenti sono determinati della motivazione
individuale
3. Il contesto esercita pressioni e condizionamenti che
influenzano l’agire umano
4. Nessuna delle precedenti
2. Un network è:
a. Il sottoinsieme n dell’insieme G delle relazioni L tra i nodi V.
b. L’insieme delle persone V in uno spazio sociale;
c. L’insieme G (N,V) dei legami o relazioni L che connettono tra
gli individui o nodi
d. Un grafo diretto di dimensione superiore a 3
CAPITOLO 14
Quale tra i seguenti NON può essere considerato un vantaggio tipico di una struttura
funzionale:
A La possibilità di perseguire economie di scala.
B La presenza di competenze specialistiche.
C Il decentramento decisionale.
D La presenza di centri di responsabilità di profitto.
CAPITOLO 15
2. Il livello retributivo è:
a. il saggio medio retributivo aziendale e rappresenta la scelta
generale dell’azienda riguardo a come posizionarsi sui mercati
retributivi di riferimento:
b. il grado di dispersione delle retribuzioni aziendali. Essa
rappresenta la scelta generale dell’azienda riguardo alla
differenziazione orizzontale (a parità di mansione) e verticale (tra
mansioni) delle retribuzioni;
c. il tasso di cambiamento delle retribuzioni nel tempo. Essa
rappresenta la scelta generale dell’azienda riguardo a come
cambiano le retribuzioni
d. nessuna delle precedenti.
3. La validità di un test è:
a. la sua capacità di misurare in modo coerente nel tempo la
caratteristica identificata, ovvero di fornire, per un certo soggetto
o candidato, punteggi simili ripetendo la somministrazione del
test;
b. la sua capacità di predire la performance lavorativa;
c. la sua capacità di essere utilizzato su larga scala, per ruoli e
contesti diversi;
d. la sua capacità di ridurre i costi di selezione.
SOLUZIONI
Capitolo 2 - Percezione
La percezione è:
a. Un processo psicologico di creazione di un’immagine interna
del mondo esterno.
b. Un processo cognitivo.
c. Un processo di interpretazione ed elaborazione delle
informazioni.
d. Tutte le precedenti affermazioni sono corrette.
Domanda: Se un lavoratore gay si trattiene dal mostrare gesti di effetto verso il proprio
compagno/marito durante un evento aziendale pubblico sta probabilmente adottando
una strategia di:
1. Covering
2. Passing
3. Revealing
4. Sovrapposizione della propria identità privata con quella pubblica
Esatta: 1
MC Capitolo Emozioni
1. I tratti emotivi sono:
a. Le predisposizioni individuali all’estroversione.
b. Le predisposizioni individuali, stabili nel tempo, a percepire la
realtà come positiva o negativa.
c. Le predisposizioni individuali al cambiamento organizzativo.
d. Le predisposizioni individuali alla job satisfaction e al
commitment.
DOMANDA 1
Le principali critiche alla teoria delle decisioni, basata sulla
razionalità perfetta di un “homo oeconomics” che agisce
massimizzando la propria utilità, sostengono le seguenti tesi:
A) non è vero che il decisore opta per un modello limitatamente
razionale a causa dell’incertezza
B) non è vero che il decisore preferisca per una soluzione
soddisfacente per non incorrere in inutili costi di ricerca delle
informazioni
C) non è vero che sia possibile generare tutte le alternative
possibili a causa dei costi di acquisizione delle informazioni, del
tempo limitato a disposizione, della scarsa conoscenza di tutte le
informazioni rilevanti per la decisione
D) non è vero che l’analisi costi benefici presenta limiti di
applicabilità quando non è possibile individuare un valore esatto a
ciascun componente
RISPOSTA ESATTA = C
DOMANDA 2
L’overconfidence costituisce un fattore di rischio in un processo
decisionale a causa del fatto che:
A) non essendo in grado di seguire un modello perfettamente
razionale, ricorriamo a scorciatoie nell’acquisizione e valutazione
delle informazioni, che possono semplificare eccessivamente i dati
del problema
B) non essendo possibile prevedere il futuro e contenere
l’incertezza, preferiamo raccogliere il maggior numero di
informazioni possibili, per analizzarle con calma
C) la combinazione degli eurismi di ancoraggio e rappresentatività
può annullare la nostra capacità di valutare le informazioni
recentemente acquisite, reputate più importanti
D) tendiamo, in via precauzionale, a fidarci delle persone che ci
stanno a fianco piuttosto che di noi stessi
RISPOSTA ESATTA = A
DOMANDA 3
Per contrastare l’azione degli eurismi decisionali è consigliabile
l’uso di check list perché:
A) obbligano il decisore ad esaminare i dati più recentemente
acquisiti con accuratezza e precisione
B) obbligano il decisore a ragionare sulla base di informazioni a
lui familiari
C) obbligano il decisore ad utilizzare una molteplicità di ancore
decisionali o punti di riferimento senza condizionamenti
sequenziali
D) obbligano il decisore a seguire un percorso che altrimenti, in
condizioni di urgenza e di incertezza informativa, non verrebbe
seguito aumentando l’esposizione all’ancoraggio, alla
rappresentatività o alla disponibilità
RISPOSTA ESATTA = D
Soluzioni 1 b, 2 d, 3 a
2. Un network è:
a. Il sottoinsieme n dell’insieme G delle relazioni L tra i nodi V.
b. L’insieme delle persone V in uno spazio sociale;
c. L’insieme G (N,V) dei legami o relazioni L che connettono tra
gli individui o nodi
d. Un grafo diretto di dimensione superiore a 3
Quale tra i seguenti NON può essere considerato un vantaggio tipico di una struttura
funzionale:
A La possibilità di perseguire economie di scala.
B La presenza di competenze specialistiche.
C Il decentramento decisionale.
D La presenza di centri di responsabilità di profitto.
CAPITOLO 14
3. La validità di un test è:
a. la sua capacità di misurare in modo coerente nel tempo la
caratteristica identificata, ovvero di fornire, per un certo soggetto
o candidato, punteggi simili ripetendo la somministrazione del
test;
b. la sua capacità di predire la performance lavorativa;
c. la sua capacità di essere utilizzato su larga scala, per ruoli e
contesti diversi;
d. la sua capacità di ridurre i costi di selezione.