Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Strategia 2010
1
2
1999
2
3
Contenuti
Guida per la lettura di Strategia 2010 4
1. Descrizione generale della Strategia 5
Parte I
Processo e contesto
2. Bilancio degli anni novanta/attuali capacità 6
3. Tendenze ed incertezze nel contesto esterno 9
4. Dall’analisi all’azione 10
Parte II
Missione, direzioni strategiche e risultati previsti
5. La missione della Federazione Internazionale 12
6. Migliorare le condizioni di vita delle persone vulnerabili 13
6.1 Tener conto della vulnerabilità e delle capacità locali 14
6.2 Concentrare l’azione sulle aree essenziali 15
6.3 Concentrare l’azione all’interno di ciascuna
area essenziale 17
7 Mobilitare il potere dell’umanità 23
7.1 Società Nazionali che funzionino bene 24
7.2 Collaborazione efficace 27
8 Sintesi dei risultati previsti 30
Parte III
Comunicazione ed applicazione
9 Realizzare la Strategia 2010 32
10 Responsabilità 34
11 Finanziare Strategia 2010: ipotesi di risorsa 35
Parte IV
Valore aggiunto della Strategia 2010 37
Ulteriori proposte di lettura 40
Persone ed istituzioni che hanno preso parte
all’elaborazione della Strategia 2010
Glossario 45
3
4
Parte II: è il nucleo del documento, che determina la missione della Federazione
Internazionale e definisce un insieme di tre direzioni strategiche e dieci risultati previsti,
attraverso cui la Federazione Internazionale, contando sugli insegnamenti tratti dagli
anni novanta, potrà progredire verso la sua missione. Le direzioni strategiche
conducono agli elementi chiave della vulnerabilità, delle aree essenziali, del
miglioramento del funzionamento delle Società Nazionali, attraverso nuovi sforzi di
rafforzamento delle capacità, sviluppo della cooperazione, e attraverso partenariati
a lungo termine. I risultati previsti descrivono alcuni dei cambiamenti che le direzioni
strategiche implicano e forniscono una struttura di riferimento che permetterà di
definire compiti specifici e misurarne il progresso.
A differenza del suo predecessore, lo “Strategic Work Plan for the Nineties” ( Piano di
lavoro strategico per gli anni novanta) che trattava unicamente obbiettivi di
cambiamento, la Strategia 2010 orienta tutta l’azione della Federazione
Internazionale. Sono responsabili della sua applicazione le Società Nazionali di Croce
5
6
Rossa e Mezzaluna Rossa (tanto nelle loro azioni collettive che in quelle individuali )
così come gli organi di governo della Federazione Internazionale ed il Segretariato.
Parte I
Processo e contesto
Strategia 2010 si basa su una valutazione del lavoro svolto dalla Federazione
Internazionale nell’ultimo decennio congiuntamente ad una riflessione sulla
probabile evoluzione del mondo nel prossimo decennio. Nel 1998 l’evoluzione della
Federazione Internazionale e l’utilità del suo “Piano di lavoro Strategico per gli anni
novanta” furono valutate come primo passo verso la formulazione della strategia per
l’avvenire. Si esaminarono documenti, si analizzarono i formulari spediti alle Società
Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa di tutto il mondo, furono intervistate più
di 250 persone appartenenti alla Croce Rossa e Mezzaluna Rossa o ad organizzazioni
omologhe. Questa partecipazione diretta ha caratterizzato l’intero processo di
formulazione della strategia: Strategia 2010 divenne argomento all’ordine del giorno
di tutte le riunioni statutarie tenute nel 1998 e 1999. Furono organizzati gruppi di
discussione e fu attivato uno speciale indirizzo di posta elettronica dedicato a
ricevere eventuali commenti; Si inviarono due bozze della strategia a tutte le Società
Nazionali perché le esaminassero e per conoscerne le opinioni.
7
8
8
9
Un mondo più integrato e interdipendente, con meno barriere alla circolazione di idee,
persone, capitali e prodotti, è il probabile risultato della globalizzazione. Tutto ciò offrirà
opportunità(commercio, informazione, scienza, investimenti privati nei mercati
emergenti, etc.), ma anche minacce( instabilità finanziaria, vulnerabilità dei movimenti
di capitali a breve termine, diffusione di malattie infettive, etc.).
E’ molto probabile che l’evoluzione in corso porti a complessivi effetti generali positivi
sullo sviluppo umano, ma d’altro canto potrebbe anche aggravare la situazione
giungendo sino ad un’esasperante disuguaglianza economica. Nel 1960 la
popolazione dei paesi più ricchi del mondo(20% del totale ) superava di 30 volte il
reddito del 20% della popolazione dei paesi più poveri; nel 1995 questo stesso gruppo
possedeva 82 volte il reddito di quel 20% di poveri. Il divario tra “ricchi” e “poveri” si
amplierà tanto all’interno quanto tra i paesi come risultato della globalizzazione, che
lascia indietro i più poveri del mondo.
Nei paesi in via di sviluppo si continuerà a perdere vite umane a causa di malattie
infettive come dissenteria, acute infezioni respiratorie e morbillo, che interagiranno con
la condizione di povertà e malnutrizione. Nuove e riemergenti epidemie (ad es. malaria,
tubercolosi e HIV/AIDS) minacciano non solo la salute delle persone, ma anche il
raggiungimento dello sviluppo umano. Malattie non contagiose, dovute a stili di vita
malsani provocheranno maggiori malattie e decessi se le tendenze attuali non
verranno rovesciate.
Tali tendenze possono portare ad un uso più frequente della violenza con risultati ogni
volta più devastanti, dovuti anche alla presenza di un enorme quantitativo di armi di
piccole dimensioni ma grande potenza distruttiva presenti sul mercato. Le Convenzioni
di Ginevra ed i principi di imparzialità e neutralità possano divenire meno comprensibili
e più difficili da attuare alla luce del crescente numero di fenomeni violenti, mentre
l’assicurare il rispetto dell’emblema della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sarà una
sfida ancor più complicata. La religione e il cambiamento dei valori saranno potenti
forze che modelleranno il contesto d’azione della Croce Rossa \ Mezzaluna Rossa.
4. Dall’analisi all’azione
L’analisi dei fattori esterni ha permesso l’identificazione di tendenze e questioni che
posso evolvere in modi difficili da prevedere, (molti possono essere stati dimenticati
ed altri non ancora evidenti potranno emergere). La Federazione Internazionale
necessita di un continuo monitoraggio di tale ambiente ed ha la necessità di
10
11
adattarsi ad esso. Tuttavia, necessita anche una visione comune del futuro sulla
quale basare la propria strategia.
L’analisi dell’ambiente nel quale s’inserisce l’azione umanitaria fornisce una chiara
base sulla quale definire le priorità per l’azione della Federazione Internazionale. Un
mondo con crescente tensione che ricorre sempre più spesso alla violenza, dove si
prevede che aumenti la necessità di assistenza umanitaria causata da disastri e crisi
economiche ed in cui i governi lasciano la fornitura dei servizi nelle mani delle forze
di mercato e di un settore volontario sempre più competitivo, è un mondo in cui le
Società di Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa hanno dinanzi a se sia opportunità che
rischi.
La Federazione
Internazionale è una Schema della Strategia
rete di Società
Nazionali di Croce Missione Valore aggiunto per le
Rossa e Mezzaluna Parti interessate
Rossa con una Voi siete qui
presenza locale in
quasi ogni nazione,
con oltre 100 milioni di
volontari, un insieme di Contesto:
principi che le Bilancio degli Direzioni Strategiche
anni ’90 e
permettono di agire
valutazione
all’interno di ambienti del contesto
politici esterno
e sociali, con inoltre Comunicazione ed
emblemi rispettati e applicazione
una base giuridica Risultati
attesi
senza paragoni.
Queste caratteristiche
11
12
Parte II
Missione, direzioni strategiche e
risultati previsti
5. La missione della Federazione Internazionale
In qualsiasi luogo la gente viva, grandi città o isolati villaggi, qualunque lingua parli,
tutti desiderano sempre il meglio per i propri figli e famiglie, così come vivere in pace
ed armonia con una sicurezza economica e fisica, una dignità personale e in una
comunità solidale. Ma alle soglie del nuovo millennio troppe persone si trovano in
situazioni a rischio che minacciano la loro capacità di vivere con una minima
sicurezza socio-economica e una dignità umana, e che pertanto, sono le persone
vulnerabili. Attraverso la sua eccezionale federazione di Società Nazionali e di
volontari la Federazione Internazionale lavora per
12
13
Il rapporto di valutazione intitolato Bilancio degli anni ‘90 mise in mostra le difficoltà
incontrate per rendere operativo il concetto di vulnerabilità. Il lavoro della Croce
Rossa/Mezzaluna Rossa e i suoi intenti di ridurre la vulnerabilità e di rafforzare le
capacità possono essere compresi meglio suddividendoli in tre categorie:
• prevenire le sofferenze, aiutando le persone a prepararsi e ad evitare
l’esposizione a situazioni che rischiano di aggravare la loro vulnerabilità;
• aiutare le persone la cui vulnerabilità si è aggravata considerevolmente a
causa di una crisi o ad una catastrofe improvvisa; e
• alleviare le sofferenze riducendo la vulnerabilità e migliorando le capacità
delle persone che vivono costantemente in situazioni ove la loro sicurezza economica
e sociale e la loro dignità sia minacciata.( Situazioni dette di <<vulnerabilità
strutturale>>).
14
15
La diversità delle attività della Società Nazionale dovrà essere mantenuta ad ampio
raggio in quanto perché questa diversità riflette la misura in cui la vulnerabilità varia
da un posto ad un altro. Esistono però numero di aree essenziali, in cui non solo gran
parte delle Società Nazionali ha sviluppato una
propria profonda competenza, ma anche dove l’azione della Croce Rossa \
Mezzaluna Rossa si rivelerà più necessaria, in tutte le regioni, nel prossimo decennio.
15
16
Promozione dei
principi
fondamentali Intervento in Le aree essenziali sono:
del Movimento caso di disastro
e dei valori
umanitari • La promozione dei Principi
Fondamentali del Movimento e
Salute ed dei valori umanitari;
Preparazione ai assistenza nella • L’intervento in caso di disastro;
disastri comunità • Preparazione ai disastri;
• Salute e assistenza nella comunità.
16
17
Direzione Strategica
18
19
La promozione di questi stessi valori costituisce una parte della base del
rinnovamento e rafforzamento delle relazioni con la comunità economica sempre
più coinvolta nella definizione e nell’assunzione delle proprie responsabilità sociali.
Nel Settembre 1998, per 6 giorni l’uragano George si abbatté Nonostante gli sforzi
sui Caraibi causando la morte di 600 persone e lasciandone per mitigare il
oltre 700.000 senza casa. I volontari delle Società della Croce rischio di disastri e
Rossa di Saint Kitts e Nevis, Antigua e Barbuda, della calamità naturali –
Repubblica Dominicana, di Haiti e di Cuba iniziarono o d’origine umana-
immediatamente a lavorare giorno e notte per distribuire si prevede un
assistenza medica urgente viveri ed aiuti. Mentre le Società aumento della
Caraibiche lanciavano appelli nazionali per sostenere le frequenza e
operazioni di soccorso e raccoglievano fondi con successo maggiori
dalle imprese dalla chiesa e da associazioni locali, la ripercussioni dei
Federazione Internazionale lanciò un appello disastri in tutto il
complementare su scala mondiale per un totale di 6,8 mondo. Le
milioni di dollari Americani, destinati a soccorrere 245.000 catastrofi
persone tra le più duramente colpite e per contribuire allo colpiscono i poveri
sforzo di ricostruzione. in misura
19
20
sproporzionata: oltre il 90% del totale dei decessi dovuti a disastri avvengono nei
paesi in via di sviluppo, e le perdite economiche che questi causano corrispondono
ad una percentuale del Prodotto Interno Lordo di un qualsiasi paese in via di sviluppo
stimata essere 20 volte maggiore rispetto a quelle che si hanno a causa di un disastro
nei paesi industrializzati. L’instabilità e i conflitti armati continueranno a provocare un
migrazioni umane. Per essere più efficienti la Croce Rossa/Mezzaluna Rossa deve
puntare sui vantaggi di essere un’organizzazione nazionale - sul posto prima, durante
e dopo un disastro- che conta però anche una rete internazionale, che in .caso di
catastrofe può:
Le Società Nazionali rivestiranno il loro ruolo nel riconoscere delle strategie locali di
mitigazione dei disastri a favore delle popolazioni esposte a rischi maggiori, dando
modo a queste popolazioni di trovare soluzioni adatte e durature in previsione di
futuri disastri. Strategia 2010 identifica 4 priorità per migliorare l’efficacia della
preparazione ai disastri:
§ potenziare la pianificazione della preparazione ai disastri
La valutazione del rischio, della vulnerabilità e delle capacità sono strumenti che ci
permettono di comprendere meglio la vulnerabilità delle popolazioni rispetto ai
disastri e inserire così quanto appreso nella pianificazione della preparazione ai
disastri. La vulnerabilità di coloro che vivono in aree ad alto rischio di catastrofi, e di
quelli colpiti da crisi socio economiche, andrà verosimilmente aumentando.
La Federazione Internazionale deve investire nel
Sorvegliare l’evoluzione miglioramento dei mezzi che permettano di
dei rischi ed agire di monitorare e sorvegliare le evoluzioni dei rischi e delle
conseguenza vulnerabilità per agire di conseguenza.
Si potenzierà il coordinamento con il CICR per sostenere la preparazione delle
Società Nazionali in caso di situazioni di conflitto armato.
§ Stabilire meccanismi di intervento
I dati forniti dai satelliti permettono di
efficaci in caso di disastro
prevedere il movimento dei cicloni nel
Perché l’intervento in caso di disastro sia
golfo del Bengala. Dopo essere stati
efficace e indispensabile che a tutti i
registrati a Dhaka, vengono trasmessi
livelli, si possa contare su dei piani di
via radio degli avvisi ai volontari della
intervento dettagliato che definiscano le
Mezzaluna Rossa del Bangladesh che si
responsabilità fondamentali di tutti
trovano nelle zone costiere basse. I
coloro che giocano un ruolo chiave in
volontari per mezzo di megafoni
quest’ambito (Poteri pubblici \ governi,
manuali forniscono alla popolazione il
Società Nazionali, organizzazioni non
vitale ultimo anello della catena degli
governative <<O.N.G.>> ). Le Società
avvisi ad alta tecnologia generati dai
Nazionali possono contribuire attraverso
sistemi informatici e satellitari, sistemi
campagne di sensibilizzazione per la
che, senza questa partecipazione
pianificazione dell’intervento in caso di
comunitaria a livello locale, non
disastro e attraverso lo sviluppo di
adeguati meccanismi operativi. servirebbero a nulla.
A livello della comunità, i gruppi locali possono aiutare a creare piani basati sulla
valutazione partecipativa, cioè fatta insieme alla popolazione, dei rischi individuali e
delle risorse disponibili. Le Società Nazionali possono inoltre incoraggiare l’istituzione in
seno alla popolazione di comitati d’emergenza che si faranno carico di pianificare
,orientare e coordinare gli interventi e le attività di preparazione. La Croce Rossa
/Mezzaluna Rossa dal canto suo deve assicurare che i propri sistemi di risposta al
disastro possano continuare ad operare efficacemente anche in seguito agli effetti
di un disastro. Come menzionato nella sessione inerente l’intervento in caso di
disastro, la capacità della Federazione Internazionale di valutare quand’è che un
disastro oltrepassi le capacità di intervento nazionali, rimane uno dei suoi vantaggi
comparativi; Ovviamente tutto ciò richiede investimenti nella preparazione a livello
mondiale.
21
22
22
23
24
25
25
26
comunità. La
Il campo di Rifugiati di Kinkolè, vicino a Kinshasa, Federazione
(Repubblica Democratica del Congo) è la casa Internazionale troverà
temporanea di 12.000 persone, che sono fuggite dai differenti maniere di
violenti combattimenti di Brazaville. Tra di loro c’è incoraggiare
Jacques Hollandais. Arruolato come volontario di l’impegno dei
Croce Rossa Congolese, è fiero del fatto che, in poco volontari, in aggiunta
meno di sei settimane siano stati costruiti oltre 800 al modello
rifugi.<<Capisco solo adesso che la mia vocazione è di tradizionale di
aiutare gli altri>>Nonostante non abbia notizie dei suoi iscrizione. Il livello di
cinque figli Jacques è deciso a rimanere al campo competenza e di
finché non verrà chiuso.<< ho deciso di insegnare ai conoscenza di
giovani i Principi della Croce Rossa e della Mezzaluna un’organizzazione
Rossa, e di incoraggiarli ad alleviare le sofferenze dipende da quelle
umane ovunque queste esistano>> persone che la
compongono;
ampliare i piani di
formazione dei quadri tanto a livello degli organi dirigenti
Adeguarsi a nuove
quanto per il personale, sarà una priorità.
forme di volontariato
§ La mobilitazione di risorse finanziarie è stato il principale errore o la mancata
opportunità degli anni novanta e la principale sfida per il prossimo decennio,
come messo in risalto da molte persone intervistate durante la stesura del
rapporto di valutazione Bilancio degli anni ’90. Il miglioramento del disegno dei
programmi, le procedure di valutazione, il resoconto, come pure piani di sviluppo
di risorsa adeguati, aiuteranno tutti a diversificare e sviluppare il finanziamento. Per
raggiungere gli obiettivi di rafforzamento delle capacità che sono fissati dalla
presente Strategia, la Croce Rossa/Mezzaluna Rossa deve stabilire partenariati
bilaterali, e multilaterali a lungo termine e avere accesso ai fondi pubblici destinati
a scopi umanitari e per lo sviluppo.
Un investimento strategico per il futuro è lo sviluppo di Accedere ai
relazioni con il settore privato sul piano nazionale e, fondi pubblici
collaborare con le grandi imprese mondiali. Una gestione per lo sviluppo
finanziaria responsabile ed un sistema di rendicontazione, sono
ugualmente indispensabili per stabilire e mantenere una base
di finanziamento meno instabile ed assicurare lo sviluppo. Sostenere la
§ Le comunicazioni devono essere considerate come un comunicazion
elemento chiave del rafforzamento delle capacità, e bisogna e poiché
riconoscere la necessità di un approccio integrato per parte
promuovere le azioni ed i valori della Croce Rossa/Mezzaluna integrante del
Rossa in una maniera e professionale. L’integrazione della processo di
comunicazione nella struttura delle Società Nazionali, il rafforzamento
perfezionamento delle attitudini, la conoscenza, e lo sviluppo delle
delle strategie di comunicazione coerenti ed a lungo termine, capacità
devono far parte delle aspirazioni dello sforzo globale per il
rafforzamento delle capacità.
26
27
Direzione Strategica
27
28
28
29
E’ indispensabile che la
Oltre 150 paesi inaugurarono “l’anno del
Federazione Internazionale
Millennio “l’ 8 maggio del 1999 facendo della
definisca più precisamente la
Giornata Mondiale della Croce Rossa e della
sua identità e si doti di capacità
Mezzaluna Rossa la più importante mai
di comunicazione destinate a
organizzata. Agli eventi a carattere
far conoscere il proprio lavoro.
spettacolare o simbolico si aggiunsero attività
Tutto ciò esige una revisione di
più classiche di promozione dell’azione e dei
quello che è l’uso che è
valori del Movimento sotto lo slogan <<il potere
attualmente viene fatto del
dell’umanità>>.
proprio nome, della propria
Le Società nazionali hanno valutato
immagine, insieme a campagne
positivamente l’iniziativa di condividere le idee
ad a progetti mondiali annuali
tra le Società(con il supporto della Federazione
che potranno beneficiare
Internazionale)definendola una formula
dell’esperienza acquisita fin
all’anno del millennio. eccellente.
Direzione strategica:
30
31
Parte III
Comunicazione ed applicazione
Strategia 2010 è stata sviluppata per essere la guida centrale per l’azione della
Federazione Internazionale nel corso del prossimo decennio. Tuttavia, mettere
un’idea su carta non basta a cambiare il modo in cui un’organizzazione agisce in
concreto.
32
33
10. Responsabilità
La Strategia 2010 come il Piano di Lavoro Strategico per gli Anni ’90 che l’ha
preceduta, offre gli organi della Federazione Internazionale, un quadro per la
pianificazione, ed alle Società Nazionali un orientamento nel loro particolare
contesto nazionale, sia che agiscano collettivamente che individualmente.
n Le Società Nazionali agiscono individualmente : sono responsabili di elaborare ed
applicare le strategie individuali a lungo termine all’interno della struttura della
Strategia 2010. Molti degli obiettivi che vi sono definiti saranno raggiunti solamente
34
35
35
36
Il Segretariato, nel sua funzione di mobilitare risorse per i programmi della Federazione
Internazionale, sarà guidato dalle conclusioni tratte dall’esame delle politiche di
creazione di entrate effettuate dal Consiglio Esecutivo che definisce qui di seguito le
priorità in materia di mobilitazione delle risorse:
36
37
A differenza del Piano di Lavoro Strategico per gli Anni ‘90, che non trattava altro
che gli obiettivi del cambiamento, la Strategia 2010 guiderà l’azione della
Federazione Internazionale nella sua totalità. Così sebbene la realizzazione di alcuni
cambiamenti possa esigere la mobilitazione di nuove risorse, la Strategia non avrà
uno speciale budget di spesa per la realizzazione dei suoi obiettivi ma fornirà
orientamenti per la ridistribuzione delle risorse esistenti a livello tanto nazionale che
internazionale.
Parte IV
Valore aggiunto della Strategia 2010
Le direzioni strategiche ed i risultati previsti che vengono definiti all’interno della
Strategia 2010 apporteranno alla Federazione Internazionale un certo numero di
vantaggi che possono essere riassunti come segue:
37
38
Contesto:
Bilancio degli Direzioni Strategiche
anni ’90 e
valutazione
del contesto
esterno
Comunicazione ed
applicazione
Risultati
attesi
38
39
Beneficiari
Governi Nazionali
§ diminuzione della vulnerabilità,
accrescimento delle capacità; § miglioramento delle capacità locali
§ programmi efficaci basati sull’analisi della d’azione:
vulnerabilità e delle capacità; Società Nazionali più forti completano l’azione
§ fiducia in un’istituzione Croce Rossa\ degli organismi pubblici la dove questi non
Mezzaluna Rossa solida; possano intervenire;
§ in tutte le aree essenziali criteri di qualità e § Società Nazionali meglio preparate a
meccanismi di controllo della qualità partecipare all’elaborazione di politiche
maggiormente incentrati sui beneficiari; nazionali nelle aree essenziali;
§ sensibilizzazione più attiva. § Accesso coordinato alla cooperazione
internazionale attraverso le Società Nazionali
come intermediarie.
39
40
Documenti da consultare
Tansley, Donald D. The final report:An agenda for Red Cross. Ginevra: ICRC\League
of Red Cross and Red Crescent Societies,1975
Una valutazione esaustiva del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna
Rossa
Chambers Robert(capo gruppo). An indipendent review and evaluation of the Africa
drought relief operations 1984-86 of The League of Red Cross and Red Crescent
Societies. IDS Report No 1. University of Sussex, UK:Institute of Development Studies,
1986.
Strategic ork Plan for the Nineties: improving the situation of the most vulnerable.
Ginevra: International Federation, 1989, aggiornato nel 1991, 1993, 1995.
Handbook for delegates. Ginevra:Federazione Internazionale 1997.
The challenges of human development: the future of the Red Cross in Latin America
and the Caribbean.San José: ABSOLUTO, 1993, Ginevra, Federazione Internazionale,
1994.
Reports on a study of 32 National Societies in Latin America and the Caribbean,
examining their activities and capacities.
40
41
The World Development report1998\99. Washington DC: World Bank 1998 (disponidile
sul sito web della world bank: www. worldbank.org)
Esamina il ruolo della conoscenza nei progressi realizzati in materia di benessere
econoomico e sociale. Presenta una serie di indicatori da paese a paese.
Handbook of the International Federation Red Cross and Red Crescent Movement.
Ginevra: IFRC\International Federation, 1994.
Contiene lo Statuto del Movimento e la Costituzione della Federazione
Internazionale.
Principles and rules for red cross red crescent Disaster Relief.Geneva international
Federation 1995( latest revised version endorsed by the 2th international Conference
).
Agreement on the organization of the international activities of the componrnts of
the International Red Cross Red Crescent movement: Geneva International
Federation 1997.
Approvato dal consiglio dei delegati a Siviglia del 1997.
Ode of conduct for the international Red Cross Red Crescent movement and non
governamental organization in Disaster Relief.Geneva international Federation 1994.
Sponsored by : Caritas international. Catholic Relief Services The international
Federation of Red Cross Red Crescent ocieties The international Save the Children
Alliances , The Lutheran world Federation , Oxfam and the World Council of the
41
42
Churces (members of the Steering Committee for humanitarian Response) and the
international Commitee of Red Cross.
Health for all in the 21st century Geneva World Health Organization 1998 ( sito web:
www.who.org)
The world health report 2998: life iin the 21st century- A vision for all Geneva World
health Organization, 1998 ( sito web: www.who.org)
42
43
43
44
PNUD); Niels Dabelstein (direttore del Ufficio di valutazione del ministero Danese degli
affari esteri, presidente del gruppo di esperti di valutazione del Comitato di Aiuto allo
Sviluppo, OECD); Douglas Lindores (vecchi vice ì-presidente generale dell’Agenzia
Canadese di sviluppo internazionale, già Segretario Generale della Società
Canadese della Croce Rossa); Elizabeth McAllister ( direttrice del dipartimento di
valutazione delle operazioni ,Banca Mondialle); Ramesh Metha (professore di
Strategia dell’impresa,Indian institute of Management, Bangalore, e professore
associato all’Università di lancaster, UK.); Ian Scott( già responsabile del dipartimento
delle pratiche organizzazionali e gestionali ,Banca Mondiale, consulente presso la
London Business School).
44
45
Glossario
I termini e le espressioni riportati di seguito vengono utilizzati all’interno della Strategia
2010 con il significato qui riportato
Accordo di Siviglia
Aree essenziali
Aree d’azione comuni a tutte le Società Nazionali, all’interno delle quali ci si attende
che agiscano e per le quali possono aspettarsi consiglio e sostegno da parte della
Federazione Internazionale,
La Federazione Internazionale costruirà la sua reputazione e competenza collettiva
su queste aree che sono: promozione dei Principi Fondamentali del Movimento e dei
valori umanitari; intervento in caso di disastro; preparazione al disastro; e salute ed
assistenza nella comunità.
Assistenti informali
Persone che assistono gli altri e/o badano ad un familiare, ad un amico vulnerabile,
senza essere remunerate.
45
46
Azione Sociale
Convenzioni di Ginevra
Direzioni strategiche
Disastro
Situazione nella quale gli individui e le comunità sono esposti ad un pericolo che
minaccia direttamente la loro vita o nella quale le strutture economiche e sociali
sono state danneggiate al punto che la capacità di sopravvivenza degli individui e
delle comunità è ridotta.
46
47
Genere
(nelle espressioni <<rappresentazione dei generi>><<discriminazioni fondate sui
generi>>etc.)
Riferito alle differenze sociali (opposte a quelle biologiche) tra uomini e donne che
sono state inculcate dalla società, possono evolvere nel tempo, e variare
considerevolmente non solo tra una cultura ed un’altra ma anche in seno ad una
medesima cultura.
Integrità
Insieme di attività coordinate volte a rispondere alle necessità delle persone vittime
di un disastro.
Missione
Lo scopo generale di un’istituzione, che definisce i valori che questa difende e ciò
che intende realizzare.
Politiche
Preparazione al disastro
47
48
Primo soccorso
Profughi interni
Persone che sono state costrette od obbligate a lasciare le loro case o i posti di
abituale residenza, a causa di fattori esterni (violenza o disastri per esempio) e che
non abbiano varcato le frontiere internazionalmente riconosciute di uno stato.
Giuridicamente la protezione dei profughi interni rimane una responsabilità del
governo del paese stesso.
Equa ripartizione dei posti tra gli uomini e le donne a tutti i livelli di un’organizzazione.
Questo equilibrio costituisce un’importante condizione per assicurare l’uguaglianza
tra uomini e donne.
Riadattamento/Riabilitazione
48
49
Azioni intraprese nel periodo che segue un disastro, per permettere il ripristino del
funzionamento dei servizi di base, riparare danni materiali e le strutture comunitarie,
per rilanciare le attività economiche e sostenere il benessere sociale e psicologico
dei sopravvissuti.
Rifugiato
Una persona che a causa di una fondata paura di essere perseguitato per ragioni di
razza, religione, nazionalità, per essere membro di un particolare gruppo sociale o
per opinione politica, sia fuori dal paese d’origine e sia incapace, o a causa di timori
non voglia avvalersi della protezione di quel paese o non vi voglia ritornare.
Salute
Uno stato completo di benessere fisico, mentale e, sociale che non consiste
solamente assenza di malattia o di infermità.
Sensibilizzazione
Azione di mobilitazione del sostegno in favore di una persona, una causa o una
politica, di patrocinare o parlare in suo favore.
Società Civile
Sostenitori
Strategia
49
50
Sviluppo
Termine utilizzato per integrare due concetti distinti ma legati tra loro:
- processo attraverso cui le comunità, le famiglie, e gli individui divengono più forti,
potendo godere di vite più piene e produttive e diventare meno vulnerabili;
- processo volto a rafforzare le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna
Rossa così che possano meglio portare a compimento il loro mandato umanitario.
Processo consistente nel dotare una Società Nazionale, di una base solida a
diversificata di risorse tanto umane (staff, volontari) che finanziarie e materiali.
Valori Umanitari
I valori che danno forma ad un’azione umanitaria. Valori basati sui Principi
Fondamentali del Movimento di Croce Rossa /Mezzaluna Rossa, che includono la
protezione della vita, di salute e dignità umana, rispetto per gli altri, e l’accettazione
di del dovere di aiutare gli altri senza discriminazione sulla base della nazionalità,
razza, sesso, credi religiosi, condizioni sociali od opinioni politiche.
Volontario
Un individuo che liberamente contribuisce con il suo servizio , non per un desiderio di
introito materiale o finanziario o per pressione esterna a carattere sociale economico
o politico, che sia convinto/a che la sua attività sia benefica per la comunità.
50
51
Vulnerabile (persona)
Elena SETTINO,
Gruppo Pionieri CASERTA,
D.T.R. Attività Internazionali Giovanili,
PIONIERI CAMPANIA.
52